Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Nel corso dei secoli la confessione sacramentale ha subìto dei mutamenti radicali che i grandi “dottori teologi” di Facebook e Twitter ignorano - 4 Febbraio 2023
- Gli aspetti giuridici civili della Comunione sulle mani dinanzi alle assurde azioni legali intraprese da preti e vescovi che meriterebbero di essere fustigati a sangue - 8 Gennaio 2023
- Quando nel 2017 scrissi con sei anni di anticipo sulla morte e il funerale del Sommo Pontefice Benedetto XVI - 4 Gennaio 2023
L’episcopato tedesco e l’intercomunione eucaristica con i protestanti. Pietro si lava le mani come Pilato: «trovate una soluzione unanime tra di voi»
/7 Commenti/in Theologica/da Padre ArielDell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
Un francobollo vaticano burlone per spedire una missiva sulla questione della Messa ecumenica
/4 Commenti/in Theologica/da Padre GiovanniArticoli Redazionali
( Cliccare sul nome per leggere tutti gli articoli )
- Alle esequie funebri di Benedetto XVI poteva mancare il “prete ideologo” che nega la Comunione a un fedele che si inginocchia respingendolo? - 5 Gennaio 2023
- Comunicato del Vescovo di Padova circa la presenza del Sig. Alessandro Minutella nel territorio della sua Diocesi - 14 Dicembre 2022
- La delicatezza dell’antico scorpione: un lodevole commento ironico de L’Osservatore Romano sul Festival di Sanremo - 3 Febbraio 2022
Ci siamo trascinati in casa un nemico che ci impiccherà con le corde che la Chiesa e gli Stati europei gli hanno fornito: una riflessione storica, sociale e teologica sulla fede islamica
/13 Commenti/in Theologica/da RedazioneDell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
Il valore del dogma nella vita cristiana: la crisi del dogma genera la crisi della fede
/8 Commenti/in Theologica/da Padre GiovanniPresbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Nel corso dei secoli la confessione sacramentale ha subìto dei mutamenti radicali che i grandi “dottori teologi” di Facebook e Twitter ignorano - 4 Febbraio 2023
- Gli aspetti giuridici civili della Comunione sulle mani dinanzi alle assurde azioni legali intraprese da preti e vescovi che meriterebbero di essere fustigati a sangue - 8 Gennaio 2023
- Quando nel 2017 scrissi con sei anni di anticipo sulla morte e il funerale del Sommo Pontefice Benedetto XVI - 4 Gennaio 2023
La caduta dell’impero: quelle brutte storie del Vaticano II che nessuno racconta per non intaccare il superdogma …
/7 Commenti/in Theologica/da Padre Ariel− Theologica −
LA CADUTA DELL’IMPERO: QUELLE BRUTTE STORIE DEL VATICANO II CHE NESSUNO RACCONTA PER NON INTACCARE IL SUPERDOGMA …
.
Siamo alla “caduta dell’impero” e tra non molti anni la Chiesa Cattolica come sino ad oggi l’abbiamo conosciuta e intesa non esisterà più; esisterà “altro”. Il nostro sistema ecclesiale ed ecclesiastico si è già sfasciato dall’interno, ed attualmente è in corso una inquietante trasformazione. Purtroppo, sia nel Collegio Episcopale sia nel Collegio Sacerdotale non abbiamo un numero neppure minimo di elementi in grado di fronteggiare questo progressivo decadimento.
.
.
.
.
«Se non vogliamo nasconderci nulla, siamo senz’altro tentati di dire che la Chiesa non è né santa, né cattolica: lo stesso concilio Vaticano II è arrivato a parlare non più soltanto della Chiesa santa, ma della Chiesa peccatrice; se a questo riguardo gli si è rimproverato qualcosa, è per lo più di essere rimasto ancora troppo timido, tanto profonda è nella coscienza di noi tutti la sensazione della peccaminosità della Chiesa».
Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, 1968
.
.
.
A favorire i modernisti nel loro micidiale attacco diabolico, è stato soprattutto il fatto che eravamo del tutto impreparati ad un attacco interno, perché abituati ormai da un paio di secoli, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo, a doverci difendere dagli attacchi esterni. Pertanto non eravamo pronti, anzi forse non si è proprio mai pensato alla possibilità di un simile attacco interno, perché pure in presenza di divisioni, a volte anche forti ― che all’interno della Chiesa vi sono sempre state ―, al momento che il corpo della Chiesa era attaccato, i vescovi, i sacerdoti ed i Christi fideles erano compatti nel difenderlo, tornando poi solo dopo, a pericolo scemato, alle loro lotte e divisioni interne. Oggi invece, dinanzi alla desolazione ed a derive dottrinali che temo stiano superando la stessa crisi dell’eresia ariana, per tutta risposta ci divoriamo a vicenda, perché l’omocentrismo egocentrico, non solo ha preso piede nei modernisti, ma forse, più e peggio ancora, pure nei conservatori e negli stessi tradizionalisti, che con la loro litigiosa, ed a tratti fobica divisione, mostrano di essere degli accaniti difensori del proprio “io” anziché delle verità di fede di Dio. Si provi a metterli assieme in una battaglia compatta contro il comune e pericolosissimo nemico, per vedere all’istante gli avvilenti risultati che costoro daranno, rivendicando gli uni sugli altri di avere le idee più giuste e più cattoliche di tutti quanti, attaccati morbosamente con le unghie e coi denti al microcosmo del loro piccolo orticello, incapaci di andare oltre il loro devastante «ma io penso», «io sento», quindi è vero e giusto solo ciò che io penso e sento. Perché la fede mutata in una emotività soggettiva di tipo ego-omocentrico, è molto più forte nelle frange dei cosiddetti tradizionalisti che non in quelle dei modernisti, non ultimo perché questi secondi sono ormai al potere da mezzo secolo. Sulla emotività socio-politica e su quella sentimentalistica, i modernisti ci giocavano cinquanta, sessant’anni fa, oggi non ne hanno alcun bisogno. Infatti, gli eretici modernisti, oggi non danno più impulsi emotivi, danno ordini tassativi, impongono la nomina di vescovi dottrinalmente carenti e sovente eterodossi, i quali possano seguitare a formare e moltiplicare un clero dottrinalmente carente ed eterodosso, gravato di conseguenza da tutti quei gravi problemi morali derivanti dalla crisi del dogma da essi generata, perché come già in passato ho scritto: la crisi morale nasce e si sviluppa da una crisi dottrinale [segue tutto l’articolo …]
.
Per aprire l’articolo cliccare sotto:
..
.
.
Cari Lettori,
ogni tanto ricordate di sostenere il nostro lavoro apostolico e teologico con le vostre preziose offerte.
Grazie!
.
.
.
.
.
.
.
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
“Amoris Laetitia” – Questa volta Andrea Grillo salta ancora più in alto: dal Cardinale Caffarra passa all’attacco del Cardinale Müller che avrebbe problemi di lettura e di comprensione dei documenti pontifici
/6 Commenti/in Theologica/da Padre Giovanni– disputationes theologicae –
«AMORIS LAETITIA »
QUESTA VOLTA ANDREA GRILLO SALTA ANCORA PIÙ IN ALTO: DAL CARDINALE CAFFARRA PASSA ALL’ATTACCO DEL CARDINALE MÜLLER CHE AVREBBE PROBLEMI DI LETTURA E DI COMPRENSIONE DEI DOCUMENTI PONTIFICI
.
Quando alla fine degli anni Sessanta del Novecento ci fu la questione dei contraccettivi, Paolo VI permise e favorì un’ampia e lunga discussione previa. Ma poi, con la sua Enciclica Humanae vitae, si espresse con chiarezza e ricchezza di argomentazioni. Il documento di Papa Francesco Amoris Laetitia non dà una soluzione che brilli per chiarezza, cosa che più volte abbiamo espresso nei nostri articoli su L’Isola di Patmos. Eppure non è affatto impossibile, con un’attenta esegesi, giungere a comprendere la mens del Papa: i divorziati risposati restano esclusi dalla Comunione eucaristica. L’unico punto di Amoris Laetitia, che potrebbe far pensare a un mutamento della legge, potrebbe essere la nota 351, che accenna ai sacramenti ai divorziati risposati …
.
.
.
.
.
.
La carente onestà intellettuale nella operazione di Grillo non sta tanto nel porre questioni dottrinali – su di un punto, come ho detto, sembra aver addirittura ragione –, ma la polemica dottrinale è piuttosto un pretesto, teso da una parte a screditare il ruolo del Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, dall’altra a danneggiare proprio quel Papa del quale si atteggia a difensore, dando esca all’odio dei lefebvriani, e rafforzando la falsa immagine di un Papa modernista, con la conseguenza di dar gas ai modernisti aumentando lo sconcerto e lo scandalo dei buoni fedeli.
.

il teologo Andrea Grillo, foto tratta da un periodico delle Edizioni San Paolo [vedere QUI]
Ma qualunque cattolico con gli occhi aperti sa che non ha senso presentare il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede come contrario al Papa, quando questi ha istituzionalmente proprio in lui il principale collaboratore nell’ufficio principale del Successore di Pietro, che è quello di confermare i fratelli nella verità del Vangelo.
.
I punti toccati da Grillo sono tre: primo, la questione dell’astinenza sessuale dei divorziati risposati, secondo, la questione dell’“analogia” paolina fra l’unione sposo-sposa e quella fra Cristo e Chiesa; terza, la disobbedienza di certi vescovi al dettato dell’Amoris Laetitia.
.
.
Per leggere tutto l’articolo cliccare sotto:
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
liberare l’eretico dal Demonio è il più difficile tra gli esorcismi
/in Theologica/da Padre Giovanni– Theologica –
LIBERARE L’ERETICO DAL DEMONIO È IL PIÙ DIFFICILE TRA GLI ESORCISMI
.
Non avendo argomenti per difendersi, mentre l’accusa che vien fatta gli brucia, l’eretico reagisce allora con l’odio, la calunnia, la diffamazione e la violenza e, se è Superiore, con mezzi repressivi, anche sleali o illegali, abusando della sua autorità. Il Superiore eretico è sempre un despota, che governa non con la saggezza, ma col terrore. È, per parafrasare un’ espressione di Papa Benedetto XVI, possiamo dire che l’eretico è il “dittatore del relativismo”.
.
.

Autore
Giovanni Cavalcoli, OP
.
.
Giovanni Cavalcoli ed io conosciamo il ministero di esorcista, avendolo entrambi esercitato. Si tratta di un delicato ministero riservato solo ai ministri in sacris, da esercitare con prudenza su mandato e sotto la vigilanza del Vescovo, ma soprattutto cercando di convincere, una media di nove persone su dieci, inclusi spesso gli stessi familiari che accompagnano questi disturbati, a rivolgersi a un bravo specialista in psichiatria. Spesso ci siamo detti a vicenda che le rarissime possessioni demoniache sono la manifestazione più “innocua” di quelle che sono le devastanti possessioni vere. I più pericolosi posseduti sono infatti diversi di coloro che occupano posti chiave nei governi dei Paesi, che gestiscono immensi patrimoni finanziari, che fanno il bello e il cattivo tempo nella borsa valori, che dirigono i più grandi centri di ricerca clinico-scientifica, che condizionano le attività degli eserciti attraverso l’industria delle armi. I peggiori posseduti sono quegli eretici che pare abbiano fatto un golpe all’interno della Chiesa, mutando il bene in male e il male in bene, la virtù in vizio e il vizio in virtù, la sana dottrina in eterodossia e l’eterodossia in sana dottrina. E nessuno di questi pericolosi posseduti è portato dai familiari dall’esorcista. Dopo la pubblicazione del mio recente articolo sul teologo eretico Andrea Grillo che ha insolentito il Cardinale Carlo Caffarra, riconosciuto a livello mondiale come uno dei nostri grandi maestri della morale cattolica [cf. QUI], abbiamo deciso di pubblicare anche questo articolo inedito redatto da Giovanni Cavalcoli nel settembre del 2016 ed archiviato assieme ad altre decine di articoli suoi e miei nell’archivio dell’Isola di Patmos, nell’attesa di essere pubblicati al momento opportuno.
Ariel S. Levi di Gualdo
.
.
.
.

un’opera pubblicata da Giovanni Cavalcoli nel 2008 sulla questione dell’eresia oggi
L’eretico vuol dar l’apparenza del riformatore; invece è un distruttore. Si atteggia a custode della tradizione, per fermare il progresso nella verità. Esalta il valore della storia per negare la verità immutabile. Enfatizza la dignità umana o la grazia divina per finire nel panteismo. Si fa la voce dell’Eterno per dissolvere il tempo nell’Assoluto. «Veleno d’aspide è sotto le sue labbra» [Cf. Sal 144,4]. L’eretico più abile e pericoloso è capace di ingannare anche i sapienti: «Più fluide dell’olio sono le sue parole, ma sono spade sguainate» [cf. Sal 55,22]. L’eretico, che è un sofista e non ha fiducia nella ragione, non è obbiettivo e sereno nel suo parlare, non induce a ragionare o a riflettere, non stimola la capacità critica, non fa uso di argomenti ragionevoli o persuasivi, o quanto meno probabili, né cita fatti o testimonianze certi e comprovati, ma fa leva sulle passioni, sulle emozioni e sugli stati d’animo: l’indignazione, l’irritazione, la rabbia, l’invidia, lo scoraggiamento, la paura, il desiderio di vendetta, l’impazienza, la sfiducia, la ribellione, la sensualità, ricorrendo alla menzogna, all’inganno, all’insulto, alla diffamazione, alla denigrazione, alla calunnia.
.

il teologo Andrea Grillo del quale ci siamo di recente occupati dopo il suo attacco insultante all’eminente moralista Carlo Caffarra [cf. QUI]
Per attirare discepoli e pavoneggiarsi del suo falso sapere, per apparire persuasivo e onesto o addirittura difensore della verità e maestro di santità, senza scoprirsi; per sedurre, ingannare e far cadere il prossimo e adescare gli sprovveduti, l’eretico dà mostra di onestà di costumi, fa sfoggio di scienza, usa ad arte argomenti studiatamente sofistici e un linguaggio piacevole, ma torbido, equivoco, ambiguo, insinuante, doppio, serpentino, ma soprattutto sfuggente al “sì” e “no” [leggere tutto l’articolo …]
.
.
Per aprire e leggere l’articolo cliccare sotto:
.
.
.
___________________________________
Cari Lettori.
Grazie alla vostra generosità, dal 20 ottobre 2014, data dell’apertura dell’Isola di Patmos, ad oggi, abbiamo potuto sostenere le spese di gestione del sito, che come più volte vi abbiamo spiegato e dettagliato non sono poche, per il genere di servizi professionali dei quali ci dobbiamo avvalere. Ogni tanto ci permettiamo di ricordarvi che il nostro lavoro apostolico e teologico è del tutto gratuito, però ha bisogno di essere sostenuto nelle spese vive che dobbiamo affrontare. Ringraziamo pertanto tutti coloro che con le loro offerte ci hanno permesso di far fronte alle spese dell’anno, in modo particolare permetteteci di ringraziare una singola benefattrice che ci ha sostenuti generosamente in onore di Maria Santissima Ausiliatrice.
Potete usare come sempre il nostro comodo e sicuro sistema Paypal che trovate sulla destra della home-page
.
.
.
.
.
.
.
.
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo
( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
- Che vuol dire essere in comunione col Romano Pontefice? I criteri della infallibilità - 15 Dicembre 2018
- La definizione dell’essenza dell’uomo - 26 Novembre 2018
- Riflessione sull’onestà morale del linguaggio: la Chiesa ha da sempre una propria lingua chiara e precisa - 11 Novembre 2018
Il concetto del castigo divino nel cristianesimo e nel paganesimo greco-romano
/1 Commento/in Theologica/da Padre Giovanni– Theologica –
IL CONCETTO DEL CASTIGO DIVINO NEL CRISTIANESIMO E NEL PAGANESIMO GRECO-ROMANO
.
Il ricordo del castigo subìto o il timore del castigo minacciato, mentre non coarta la volontà del peccatore, è un utile stimolo per il peccatore ad abbandonare il peccato e a convertirsi a Dio. Dio ci attira con i premi, con i suoi doni, i suoi benefìci e la sua misericordia, ma per distoglierci dal peccato e indurci a penitenza, ci affligge, ci intimorisce con i castighi e con le sventure.
.
.

Autore
Giovanni Cavalcoli, OP
.
.
.
.
Castigando il suo peccato tu correggi l’uomo [Sal 38,12]
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui [Is 3,5]
Il timore del Signore è l’inizio della sapienza [Sal 110, 10]
.
.

Il Giudizio universale, opera di Ercole Ramazzani, 1517
Riguardo peccato e castigo, tutte le religioni riconoscono nella divinità l’attributo della giustizia, che dà ad essa il diritto e il dovere di castigare infallibilmente il delitto e premiare la virtù. Ciò che varia è il criterio della giustizia divina. In certi casi, il dio può essere troppo severo o persino crudele, come Huizilopoctli nell’antica religione messicana o Moloch nell’antico Israele o in quelle religioni che ammettono il Fato, o viceversa può esser troppo permissivo e lassista, come per esempio Dioniso, Venere o Priapo nei culti orgiastici od erotici. Nel caso del buonismo cattolico, come vedremo, col pretesto della “misericordia”, si giunge addirittura talvolta a negare l’esistenza dei castighi divini e vengono castigati invece i cattolici fedeli alla sana dottrina [segue testo intero …]
.
.
Per aprire l’articolo cliccare sotto :
.
.
.
_____________________________________
Cari Lettori.
Vi preghiamo di prendere visione di quanto abbiamo scritto in
L’AQUILA HA URGENTE BISOGNO DI BENZINA PER VOLARE …
e di sostenerci.
Grazie!
.
.
.
.
.
.
IL SITO DI QUESTA RIVISTA E LE EDIZIONI PRENDONO NOME DALL’ISOLA DELL’EGEO NELLA QUALE IL BEATO APOSTOLO GIOVANNI SCRISSE IL LIBRO DELL’APOCALISSE, ISOLA ANCHE NOTA COME
« IL LUOGO DELL’ULTIMA RIVELAZIONE »
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI