Avvisiamo l’Arcivescovo di Chieti-Vasto che il prete scomunicato Alessandro Minutella prenota in strutture religiose della sua Diocesi per celebrare i riti della Settimana Santa per poi proseguire al Grand Hotel di Assisi

AVVISIAMO L’ARCIVESCOVO DI CHIETI-VASTO CHE IL PRETE SCOMUNICATO ALESSANDRO MINUTELLA PRENOTA IN STRUTTURE RELIGIOSE DELLA SUA DIOCESI PER CELEBRARE I RITI DELLA SETTIMANA SANTA PER POI PROSEGUIRE AL GRAND HOTEL DI ASSISI

Quando abbiamo chiamato la Casa del Pellegrino di Manoppello, istituto fondato a suo tempo dai Frati Minori Cappuccini, per chiedere se erano consapevoli di chi avrebbero ospitato, i responsabili sono caduti letteralmente dalle nuvole rispondendo che dalle ore 20 alle ore 24 avevano fissata una prenotazione da parte di un gruppo “fans basket” (!?)

— Attualità ecclesiale —

Autore
I Padri de L’Isola di Patmos

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Il Sig. Alessandro Minutella è incorso in scomunica latae sententiae per scisma ed eresia (vedere decreto QUI), successivamente, per la sua ostinata pertinacia, è stato dimesso dallo stato clericale  con decreto del Sommo Pontefice Francesco (vedere decreto QUI), quindi non è più parte della Chiesa e del clero cattolico per sentenza data dalla Suprema Autorità Ecclesiastica.

Da anni gira per l’Italia e l’Europa raccogliendo fragili e disagiati smarriti portando al mondo la “buona novella” che il Sommo Pontefice Benedetto XVI non avrebbe mai fatto atto di rinuncia e che il Sommo Pontefice Francesco non è altro che un «usurpatore satanico emissario dell’Anti-Cristo».

In quanto scomunicato e dimesso dallo stato clericale il Sig. Alessandro Minutella non può accedere nei luoghi di culto né usufruire ad alcun titolo delle strutture ecclesiastiche, non può qualificarsi come sacerdote cattolico e non può indossare l’abito ecclesiastico del clero. 

In evidente segno di sfida e provocazione ha deciso di celebrare durante il Triduo Pasquale a Manoppello, in una struttura religiosa accanto al Santuario del Santo Volto. Ma veniamo all’inganno: quando abbiamo chiamato la Casa del Pellegrino di Manoppello, istituto fondato a suo tempo dai Frati Minori Cappuccini, per chiedere se erano consapevoli di chi avrebbero ospitato, i responsabili sono caduti letteralmente dalle nuvole rispondendo che dalle ore 20 alle ore 24 avevano fissata una prenotazione da parte di un gruppo di “fans basket”. È evidente che il Sig. Alessandro Minutella ha mandato avanti i suoi cosiddetti referenti per fare una provocatoria prenotazione tramite inganno, non certo a suo nome né a quello della sua esotica associazione di eretici scismatici, bensì addirittura a nome di un … “fans basket” (!?) Saprà comunque l’Arcivescovo di Chieti-Vasto che cosa fare e come farlo.

Il giorno successivo il Sig. Alessandro Minutella e i suoi seguaci saranno al Grand Hotel di Assisi, che non è una struttura religiosa, ma pur non essendo tale è una struttura che grazie alla religiosità lavora e porta avanti la propria impresa alberghiera, quanto basterebbe per evitare che un soggetto espulso dalla Chiesa possa recare grave oltraggio al sentimento cattolico, con tutti i suoi fanatici al seguito, direttamente in uno tra i più grandi luoghi-simbolo al mondo della religiosità cristiana.

dall’Isola di Patmos, 22 marzo 2024

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I Padri dell’Isola di Patmos

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2 commenti
  1. Gabriele
    Gabriele dice:

    Cari Padri dell’Isola di Patmos, oltre ad aver letto l’articolo ho visto anche qualche spezzone del video in esso incluso di questo macabro cabarettista e l’ho sentito menzionare dei “seminaristi”. Posto che mi domando quale genitore sano di mente permetterebbe mai al figlio di mettersi alla sequela di questo sciagurato, mi chiedo: come pensa di farli ordinare? Ha forse trovato un vescovo più sciagurato di lui? O la sua versione parodistica della Theotokos ha provveduto, tra una locuzione e l’altra, già che c’era, a ordinarlo vescovo? Già è inquietante come un derelitto con palesi turbe psichiche si stia fondando la sua parodia di chiesa, ma se penso che possa aver trovato pure un vescovo disposto ad assecondarlo nella sua opera di perdizione mi vengono veramente i brividi.

    Un caro saluto a voi Padri e buona Domenica delle Palme!

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Gabriele,

      rispondo anche a nome dei miei confratelli redattori: purtroppo, nel mondo dell’irreale irrazionale, tutto è possibile.

      I sedicenti “seminaristi” sono tutte persone abbondantemente adulte, tra di loro risultava persino un sessantenne, quando li presentò al raduno di Bologna.

      La domanda che dovrebbero porsi i poveri fessi che finanziano questo evidente squilibrato è anzitutto la seguente: chi mantiene questi adulti che hanno deciso di diventare – non si sa come – preti? Cosa hanno fatto in precedenza nella loro vita e con quali risultati e successi lo hanno fatto?
      Chi le risponde è stata una vocazione adulta e pertanto so per esperienza che il sacerdozio non può essere l’ultima spiaggia per psicologie variamente disagiate con una vita di fallimenti e insuccessi umani, sentimentali e lavorativi alle spalle.
      Per esempio io mi feci totalmente carico di tutte le spese necessarie, pagando con i miei fondi personali l’intera formazione spirituale e teologica nelle strutture ecclesiastiche e accademiche dove il vescovo mi mandò; e le pagai totalmente e a prezzo pieno. Non solo, perché provenendo da una situazione economicamente privilegiata, mi premurai anche di fornire aiuti a giovani sacerdoti bisognosi provenienti da paesi poveri e mandati a studiare a Roma dai loro vescovi con il solo biglietto di andata e una valigetta con pochi effetti personali.
      Questo per quanto riguarda le vocazioni adulte, dalle quali possono nascere poi degli ottimi preti oppure dei preti disastrosi, senza possibili vie di mezzo, come l’esperienza dimostra.

      Per quanto riguarda il resto, sebbene per il mondo vi siano alcuni vescovi eretici e scismatici muniti però di successione apostolica, dubito che persino un fuoriuscito di testa come lo fu nell’ultimo squarcio della sua vita l’Arcivescovo emerito di Lusaka Emmanuel Milingo, prenderebbe mai in considerazione un elemento come il Sig. Alessandro Minutella. Vedrà che al momento opportuno si inventerà qualche cosa, se prima la giustizia civile, amministrativa e penale non avrà posto fine a questo penoso teatrino, perché tutti questi soggetti, in casi diversi ma analoghi, hanno sempre portato a termine le loro opere nelle aule dei tribunali, da Gigliola Giorgini in arte Mamma Ebe e suvvia a seguire

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