Dal Bello al Moro: la santità non è il decaduto Premio Nobel, le canonizzazioni sono pronunciamenti del magistero solenne dai quali poi indietro non si torna
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Solo una domanda: Hic et Nunc, come atti del magistero infallibile sono rimaste solamente le canonizzazioni ? E perché esse sì, e TUTTO il resto no ? O magari, neanche più esse ?
Per quanto riguarda Aldo Moro, pace all’anima sua, qualcuno dubita anche di alcune sue virtù umane. Ma, lasciando da parte i pettegolezzi, il punto è che viene visto come un santino perché simboleggerebbe il connubio cattolici-comunisti visto come culmine della storia d’Italia. In poche parole, una sorta di precursore del PD che, com’è noto, contiene la crema del genere umano. Sia lecito a qualche reprobo come il sottoscritto opporsi alla filosofia della storia targata PD.
Mi chiedo peraltro che conoscenza della storia d’Italia abbia il postulatore domenicano, spagnolo se non erro. Siccome Moro era terziario domenicano, alcuni di essi, ex democristiani, come un certo Alfano della Lateranense, lo citano a modello. Bah. Le politiche di Moro e di Montini (incontro col “mondo moderno”) finirono in disastro, e forse Paolo VI se ne rese conto morendo di crepacuore.
Nel programma di Rai 1 Storie italiane di venerdì 21 settembre un tale, definitosi non credente, intervistato a proposito di Padre Pio ha affermato che il frate era detestato da Pio XII. In realtà Pio XII apprezzava molto Padre Pio, mentre a disprezzarlo fu papa Giovanni XXIII, ma, poiché è considerato “il Papa buono” ed è divenuto un mito dei cosiddetti progressisti, allora suona stonato ricordare il suo atteggiamento negativo verso qualcuno, a maggior ragione verso un santo (anche se in realtà papa Roncalli ebbe atteggiamenti di fastidio e irritazione verso più di qualcuno). Analogamente Pio XII viene spacciato per Papa reazionario, autoritario, “cattivo”, e dunque adesso qualcuno gli attribuisce anche la cattiveria di aver trattato male Padre Pio. Con tanti saluti alla verità.