Dinanzi ad una Chiesa visibile affetta da una decadenza dottrinale e morale irreversibile, è necessario aprire quanto prima la banca del seme
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RERUM VULGARIUM FRAGMENTA
PRIMA PARTE
CXXXVII
L’avara Babilonia à colmo il sacco
d’ira di Dio, e di vitii empii et rei,
tanto che scoppia, ed à fatti suoi dèi
non Giove et Palla, ma Venere et Bacco. 4
Aspectando ragion mi struggo et fiacco;
ma pur novo soldan veggio per lei,
lo qual farà, non già quand’io vorrei,
sol una sede, et quella fia in Baldacco. 8
Gl’idoli suoi sarranno in terra sparsi,
et le torre superbe, al ciel nemiche,
e i suoi torrer’ di for come dentro arsi. 12
Anime belle et di virtute amiche
terranno il mondo; et poi vedrem lui farsi
aurëo tutto, et pien de l’opre antiche. 14
Ancora contro la corte papale.
1. L’avara Babilonia: l’avida Avignone.
5. ragion: giustizia.
6. per lei: a suo danno.
7. quand’io: presto come io.
8. Baldacco: Bagdad.
11. torrer’: abitanti delle torri.
Cari padri, qui si prega per entrambi.
Dico solo una cosa. In questo periodo di crisi, ci sono tante cose da fare. Certamente ci sono anche priorità. Salvare il seme è fondamentale, come già diceva io buon Guareschi; ma è anche importante che i semi non vengano contaminati dal veleno. Il veleno del modernismo potrebbe infiltrarsi anche nelle banche del seme… quindi bisogna continuare a combatterlo.
A ognuno il suo compito.
Ma di codesto articolo, che dice il padre Cavalcoli ? vedi anche la recentissima lettera a MiL.
i grandi Soloni della metafisica e della dogmatica (che pensano che tutto dipenda dal modernismo e da Rahner) non è padre Cavalcoli?
Non mi è mai passato neppure per l’anticamera del cervello, un simile riferimento a Padre Giovanni Cavalcoli, che oltre a essere un fine studioso di metafisica, ha studiato per trent’anni il pensiero di Karl Rahner, per poi farne una sapiente critica.
La mia critica è riferita in questo articolo a certi filosofi “estetici” (laici) innamorati della proprie parole e “formule magiche”, ed a quelli che si spacciano per metafisici e fini teologi dogmatici ma che in verità sono solo i prodotti della peggiore neo-scolastica decadente.
Articolo sommamente esemplare del “benaltrismo” che conoscemmo nelle assemblee di facoltà occupate del 1968. Ben altro che il rahnerismo, siamo affetti dall’ateismo ? Ma gli atei di oggi sono tutt’altro che gli atei storici, descritti nel saggio monumentale di Cornelio Fabro, che ricevetti in copia ancor fresca di stampa dalle mani stesse dell’illustre autore. Avevo 19 anni, e leggevo il tomo avidamente (anche se ogni tanto addormentandomici sopra), sorpreso di scoprire che all’origine di tutto ci fosse l’apparentemente innocuo Cogito cartesiano. E dunque un ateismo come esercizio intellettuale, quasi neutrale. Ma la neutralità non esiste, Chi non è con Me è contro di Me (Mt, 12, 30), e quindi è necessariamente satanico. Anche Alessandro Gnocchi nell’ultimo articolo propone considerazioni tragiche del tutto sovrapponibili a quelle di p.Ariel.
Io purtroppo per i casi della vita non ho potuto fare quasi niente per difendere la Fede Cattolica, ma ringrazio Dio di avermi almeno evitato di fare molto per offenderla. Spero ancora di riuscire a morire cattolico, ma che sarà dei miei figli e degli eventuali nipoti ?
O.T. Il C9 consiglio dei cardinali ieri evoca “necessari…
Caro Padre Ariel,
il suo ultimo intervento è tanto impegnativo e coraggioso quanto opportuno. Le dirò che da tempo l’attendevo, considerando che una persona della sua dirittura morale più di tanto non può continuare ad arrampicarsi sugli specchi per un malinteso senso di obbedienza e rispetto nei riguardi di una persona che abusivamente rappresenta l’Istituzione Chiesa Cattolica, recandoLe enormi ed irreversibili danni, come giustamente lei afferma. La domanda d’obbligo che lei si è posto e che tutti ci dovremmo porre é: che fare? Per quanto riguarda la sua persona, un ritiro dal mondo in preghiera e meditazione non so quanto sarebbe possibile e soprattutto utile, a lei ed al suo prossimo, stante ciò che si sente da fonti attendibili circa lo stato ambientale degli istituti religiosi. L‘analisi speculativa della situazione lascia il tempo che trova, nel vero senso che scorre come acqua sulla roccia, dopo il passaggio si asciuga e non lascia traccia. Si rassegni, non le resta che l’alternativa di prima scelta, quella della Croce, che tutti noi sedicenti cristiani, religiosi e laici, non dovremmo esitare ad assumere, firmandoci con nome e cognome.
Con stima,
Licio Zuliani
caro padre ariel
perché tutto questo pessimismo?perchè considera degli stupidi chi condanna il rahnerismo ?
la causa di questa crisi è il concilio vaticano 2,no? vi ringrazio
Caro don Ariel,
che dire, la sua analisi è drammatica ma pare ineccepibile. Ho comunque 2 domande da porle. Come conciliarla con l’affermazione di Cristo che “…le porte degli inferi non prevarranno…”? E alle pecore come me, sopravvissute miracolosamente nell’ovile con una fede salda (per grazia di Dio, non certo per dei miei presunti meriti), cosa consiglia di fare? Grazie anticipatamente!
Caro Padre Ariel,
questo è uno dei post più apocalittici che tu abbia scritto. Tra l’altro, anche Ratzinger, a suo tempo, a domanda su quali provvedimenti si dovessero prendere per fronteggiare la situazione ed evitare la caduta nel baratro, disse che, umanamente, ormai non c’era più nulla da fare.
Bella, l’idea della “banca del seme” della fede, in alternativa al modulo di reiterare rimedi teologici ormai inesorabilmente tardivi. Anche questa va con la famosa “profezia” di Ratzinger, quando disse, ai tempi del ’68, che la prospettiva della Chiesa era quella di essere ridotta a un lumicino, dal quale, un giorno che non è dato sapere, ripartire.
Certo, se ti dici della prossima probabile beatificazione di don Tonino Bello, a me viene in mente l’altra recente mostruosità della dichiarazione di venerabilità di Giorgio La Pira, che di Dottrina sociale non aveva mai voluto, ostinatamente, capire nulla, vedi qui
https://www.ilcovile.it/scritti/Quaderni%20del%20Covile%20n.11%20-%20Giorgio%20La%20Pira%20-%20Una%20riflessione%20critica.pdf
Per quanto riguarda le tue prossime scelte personali, dopo aver battagliato una vita contro forze inarrestabili, non mi resta non mi resta che augurarti che il Creatore ti illumini nel prendere la strada giusta.