Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

Il fondamento teoretico della sintesi tomista. Una critica al pensiero del filosofo e teologo domenicano Giuseppe Barzaghi

– Theologica –

IL FONDAMENTO TEORETICO DELLA SINTESI TOMISTA. UNA CRITICA AL PENSIERO DEL FILOSOFO E TEOLOGO DOMENICANO GIUSEPPE BARZAGHI

.

[…] all’idealista non interessa tanto il reale, quanto il costruire un sistema di idee. Il reale per lui è solo un’occasione per costruire il suo sistema, dando mostra di inventiva e genialità. Egli pertanto concepisce il filosofare come se fosse un operare artistico; come se non consistesse tanto nel vedere, ma nel fare. Quindi il filosofo idealista non si pone al servizio degli altri per condurli alla verità, ma è un abile parlatore che vuol far colpo sugli altri con le sue paradossali e stupefacenti battute o invenzioni dialettiche, come farebbe un giocoliere, un mago o un prestigiatore.

.

Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli OP

.

Per leggere l’articolo cliccare sul titolo sotto:

.

Giovanni Cavalcoli, OP – « IL FONDAMENTO TEORETICO DELLA SINTESI TOMISTA. Una critica al pensiero del filosofo e teologo domenicano Giuseppe Barzaghi »

.

.

.

 

 

Omaggio a Kryzstof Charamsa: “Dio e la sofferenza umana”

– Theologica –

OMAGGIO A KRZYSZTOF CHARAMSA:  «DIO E LA SOFFERENZA UMANA»

.

Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

.

Due giorni fa ho dedicato un articolo al caso di Mons. Kryzstof Charamsa che attraverso un gesto pubblico che ha recato sofferenza a molti suoi confratelli nel Sacro ordine sacerdotale, ha dichiarato di essere omosessuale e di avere un compagno col quale si è trasferito nei Paesi Baschi [cf. QUI]. All’epoca in cui io svolgevo gli studi, Mons. Charamsa teneva presso il corso di licenza specialistica in teologia dogmatica un seminario dedicato a «Dio e la sofferenza umana». Oggi ho voluto tirare fuori dai miei archivi un vecchio studio discusso con lui su questo tema, basandomi sulla Lettera Apostolica Salvifici doloris di San Giovanni Paolo II. Non cesserò frattanto di pregare affinché presto il Padre possa far festa e uccidere il vitello grasso per celebrare il ritorno a casa del presbìtero Kryzstof Charamsa.

.

5. Battesimo

Ogni volta che prendo un bambino tra le braccia per battezzarlo, affinché sia mondato per mistero di grazia dalla macchia dell’antico peccato originale, la mia mente è percorsa da pensieri legati al mistero della vita, della morte e della sofferenza umana; ed ogni volta, durante le fasi salienti del sacro rito del Battesimo, penso tra me che quella creatura, all’origine della vita, non era nata per ammalarsi, invecchiare e morire […]

.

Cliccare sotto per aprire l’articolo

Ariel S. Levi di Gualdo – DIO E LA SOFFERENZA UMANA

Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

Papa Francesco e l’Idealismo

– Theologica –

PAPA FRANCESCO E L’IDEALISMO

.

Giovanni Cavalcoli OP

Giovanni Cavalcoli OP

.

Oggi è ormai chiaro ed assodato, dopo le potenti e decisive parole di Papa Francesco, che non c’è spazio nella Chiesa per l’idealismo, così come non c’è spazio per quelle dottrine filosofiche, che, per i più diversi motivi, impediscono, distruggono o falsificano la conoscenza di fede e quindi la verità di fede. L’idealista, quindi, non può più essere, come si è creduto per lungo tempo, saccente compagno di strada col realista sulla via del Vangelo e nella comunione con la Chiesa, ma, come ci ha fatto capire il bigliettaio Jorge Mario Bergoglio, è un viaggiatore abusivo, senza biglietto, che vien messo alle strette: o tu paghi il biglietto realista, e allora puoi viaggiare con me e i passeggeri sul treno della fede e della salvezza; oppure prendi un altro treno, dove speri di arrivare a Cristo magari più sicuramente e più celermente del realista.

.

Per leggere l’articolo cliccare sotto

Giovanni Cavalcoli, OP – PAPA FRANCESCO E L’IDEALISMO

 

Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

La questione della validità delle ordinazioni sacerdotali oggi, ed i problemi della Fraternità di San Pio X

— Theologica —

LA QUESTIONE DELLA VALIDITÀ DELLE ORDINAZIONI SACERDOTALI OGGI, ED I PROBLEMI DELLA FRATERNITÀ DI SAN PIO X

 

Il tragico errore nel quale è caduto Monsignor Marcel Lefébvre, certamente per un sottile inganno del demonio, è stato il formarsi nella sua mente di una irremovibile quanto errata convinzione, che gli insegnamenti del Concilio, che a lui apparivano inquinati da una mentalità secolaristica, modernista ed antropocentrica, avessero per conseguenza compromesso l’altissima, tradizionale dignità dell’Ordine sacro, degradandola ed asservendola alla profanità, alle bassezze, per non dire agli errori del mondo moderno.

 

Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli OP

Per leggere l’articolo cliccare sotto:

Giovanni Cavalcoli, OP – «LA QUESTIONE DELLA VALIDITÀ DELLE ORDINAZIONI SACERDOTALI OGGI»

Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

Matrimonio, concubinato e verginità

— Theologica —

MATRIMONIO, CONCUBINATO E VERGINITÀ

[…] dalla Bibbia il piacere sensibile è paragonato al piacere spirituale, addirittura alla stessa gioia divina, di Dio puro Spirito, che evidentemente non ha sesso. È importante, per questo, avere un concetto analogico del piacere, collegando quello sensibile a quello spirituale. Questo è il modo di evitare sia il rigorismo che il lassismo, sia Origene che Pannella.

 

 

Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli OP

 

 

Per aprire l’articolo cliccare sotto

GIOVANNI CAVALCOLI, OP — MATRIMONIO, CONCUBINATO E VERGINITÀ

 

 

 

Il Sinodo sulla Famiglia, una lettura critica della trilogia di articoli di Antonio Livi

Theologica

IL SINODO SULLA FAMIGLIA
UNA LETTURA CRITICA SULLA TRILOGIA DI ARTICOLI DI ANTONIO LIVI

[…] Il ritenere che i divorziati risposati siano in uno «stato permanente di peccato grave» è un giudizio temerario, che non ha a che vedere con la dottrina della Chiesa. Al contrario, secondo la morale cattolica, qualunque peccato, per quanto grave, se il peccatore si pente, può essere perdonato, anche senza il Sacramento della penitenza, considerando che esistono mezzi ordinari e straordinari di salvezza; i primi sono i Sacramenti di istituzione divina dei quali la Chiesa è dispensatrice, i secondi sono le vie imperscrutabili di Dio, e per usare questi secondi mezzi, sia la grazia sia la misericordia di Dio non necessitano del permesso né degli epistemologi né dei filosofi, né ai teologi […]

 

 

Autore Jorge A. Facio Lince

Autore
Jorge A. Facio Lince

 

Per aprire l’articolo cliccare sotto

Jorge A. Facio Lince – IL SINODO SULLA FAMIGLIA

 

 

Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

Lo gnosticismo di Giuseppe Barzaghi

— Theologica —

LO GNOSTICISMO DI GIUSEPPE BARZAGHI

 

Il sistema di Giuseppe Barzaghi può essere classificato come una forma di gnosticismo panteista monista non di tipo storicista, come quello hegeliano, ma di tipo eternalista come quello di Severino.

Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli OP

 

 

Per aprire l’articolo cliccare sotto

Giovanni Cavalcoli, OP – LO GNOSTICISMO DI GIUSEPPE BARZAGHI

Giovanni Cavalcoli
Dell'Ordine dei Frati Predicatori
Presbitero e Teologo

( Cliccare sul nome per leggere tutti i suoi articoli )
Padre Giovanni

– Theologica – La metafisica di Teilhard de Chardin, una metafisica evoluzionista

– Theologica –

LA METAFISICA DI TEILHARD DE CHARDIN, UNA METAFISICA EVOLUZIONISTA

La prima cosa che si potrebbe osservare è che in Teilhard manca la nozione di atto d’essere, sostituto dall’evoluzione. Non esiste, quindi, per lui un essere fisso ed immutabile, indipendente dal divenire e dal mutamento. L’essere o l’essenza, per lui, è l’essere che diviene, come in Eraclito. Tutto evolve, tutto muta, nulla è immutabile, nulla è definitivo. Il divenire stesso è eterno: da sempre e per sempre. Nessuno dubita dell’esistenza di enti mutevoli. Ma per Teilhard non esiste ente che non muti, persino Dio.

 

 

Giovanni Cavalcoli OP

Giovanni Cavalcoli, OP

 

Per aprire l’articolo cliccare sotto

Giovanni Cavalcoli, OP – La metafisica di Teilhard de Chardin

 

 

 

Riflessioni su Lutero, alle porte dell’anniversario della sua pseudo “riforma”, per la quale nulla, i cattolici, avrebbero da festeggiare

— Theologica —

RIFLESSIONI SU LUTERO, ALLE PORTE DELL’ANNIVERSARIO DELLA SUA PSEUDO “RIFORMA”, PER LA QUALE NULLA, I CATTOLICI, AVREBBERO DA FESTEGGIARE

.

«Noi cattolici non abbiamo alcun motivo per festeggiare il 31 ottobre 1517, la data considerata l’inizio della Riforma che portò allo scisma della cristianità occidentale»

                                                                       [Cardinale Gerhard Ludwig Müller¹]

 

.

.

Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

.

.

Mentre si avvicinano i festeggiamenti della pseudo-riforma dell’eresiarca Martin Lutero, i Padri dell’Isola di Patmos propongono ai Lettori due saggi brevi: il primo, redatto in questi giorni da Giovanni Cavalcoli OP, il secondo, è la riproposizione di un testo scritto e pubblicato oltre un anno fa da Ariel S. Levi di Gualdo.

.

.

Francesco dona calice a luterani

il Sommo Pontefice Francesco, durante la sua visita presso il centro di culto dei luterani in Roma, dona al Reverendo Jens-Martin Kruse un calice per le sacre celebrazioni eucaristiche. La domanda, molto sommessa e devota, è la seguente: a qual scopo quel dono, forse per celebrare il semplice “ricordo di una Cena“? Cliccando sulla foto è visibile il filmato del Centro Televisivo Vaticano, di cui si consiglia la visione dal minuto 6.15 a seguire, nel quale si parla più volte di “cena” senza mai nominare l’Eucaristia, memoriale del sacrificio vivo e santo …

Lutero voleva una riforma interna della Chiesa, ne desiderava la purificazione e il rinnovamento, desiderava che molti fedeli fossero liberati da forme di mera superstizione popolare; e sia di purificazione sia di rinnovamento sia di liberazione da forme di mera superstizione popolare la Chiesa aveva profondo bisogno. Il movimento che a partire da lui e che da dopo di lui ha preso vita non ha però generato alcuna riforma ma solo un’insanabile rottura divenuta presto scisma; il tutto più per interessi e per egoismi politici che per esigenze e per ideali di fede. Questo il motivo per il quale non amo usare il termine diffuso ― purtroppo anche in ambito cattolico, anzi persino ripetutamente citato su L’Osservatore Romano ― di «riforma protestante». Ritengo infatti che Lutero abbia desiderato una riforma. I suoi seguaci e quanti hanno raccolto e fatta propria la sua voce hanno invece concorso a creare una rottura drammatica in virtù della quale la Chiesa Cattolica, ben presto indotta a un bagno di sano e forse anche meritato realismo, fu costretta a reagire con una riforma interna: il Concilio di Trento, chiamato a mio parere in modo del tutto improprio col nome di contro-riforma anche ― purtroppo! ― nell’ambito di quelli che dovrebbero essere i più colti e alti studi teologici e storico-teologici promossi all’interno delle nostre istituzioni accademiche ecclesiastiche.

La Chiesa reagì a quella dolorosa lacerazione attraverso i mezzi, il linguaggio e i modi efficaci e pertinenti adottati dai Padri del Concilio in quel loro tempo storico. Ma da quando il termine “tridentino” è divenuto una sorta di sinonimo dispregiativo, purtroppo anche in ambito “teologico” cattolico, si rischia di perdere la straordinaria portata di quel grande Concilio che nei concreti fatti fece la riforma che Lutero avrebbe voluto, ma che in parte per sua colpa, in parte per colpa dei suoi ciechi e sordi interlocutori romani, ma soprattutto per causa della politica e degli interessi personali di molti regnanti, non riuscì a far passare.

.

.

____________________

[1] Dal libro intervista al Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Informe sobre la esperanza, 2016

.

.

Per aprire l’articolo cliccare sotto

21.04.2015   Ariel S. Levi di Gualdo  —  RIFLESSIONI SU LUTERO ALLE PORTE DELL’ANNIVERSARIO DELLA SULLA SUA PSEUDO “RIFORMA”

.

.

.

.

.

 

 

 

Dal prologo della Lettera agli Efesini alla storia della teologia dogmatica

 Theologica —

DAL PROLOGO DELLA LETTERA AGLI EFESINI
ALLA STORIA DELLA TEOLOGIA DOGMATICA: IL CHRISTUS TOTUS DI SANT’AGOSTINO

 

 

Può la teologia moderna stimolare allo studio del particolare perdendo di vista la comunione dell’universale che al particolare da vita? In assenza delle trascendenze metafisiche racchiuse in questo prologo paolino si potrebbe anche fare teologia, non però teologia cristologica, che è teologia della totalità; non teologia cattolica, non teologia cristiana, si potrebbe fare una teologia storica atea, una teologia senza Dio alla quale qualcuno è giunto qualche decennio fa oltre oceano ipotizzando la teologia della morte di Dio, anticipata molto prima da Friedrich Nietzsche: «Gott ist tot» Dio è morto. Bisogna però notare che Nietzsche fa affermazioni che dovrebbero essere straordinarie e preziose provocazioni alla riflessione, all’auto-esame di coscienza per ogni cristiano e alla sfida per una vera speculazione teologica: egli afferma che Dio non esiste più e che oggettivamente non può più esistere, in un ambiente così corrotto e degenerato come il nostro, nel quale noi lo abbiamo ucciso.

Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

 

 

Gli scritti di Theologica sono in formato PDF, per aprire l’articolo cliccare sotto:

Ariel S. Levi di Gualdo – Dal Prologo alla Lettera agli Efesini alla storia della teologia dogmatica – il Christus totus di S. Agostino

 

__________________________________________________________________

 

candelabro

Cari lettori.

 Abbiamo preferito non mettere gli articoli di Theologica a disposizione col sistema a pagamento perché ci piacerebbe contare sul vostro buon cuore. Come sapete il nostro lavoro è gratuito ma i costi di gestione del sito non sono pochi e vanno sostenuti. Se col sistema PayPal volete accreditarci anche pochi euro ci aiuterete a sostenere le spese vive accendendo una candela per L’Isola di Patmos.