NUOVA DESTINAZIONE E MINISTERO PER IL NOSTRO REDATTORE PADRE IVANO LIGUORI
Il Ministro Provinciale dei Cappuccini di Sardegna ha chiesto a Padre Ivano di accettare un nuovo incarico, porém muito delicado, come formatore presso il Convento di Sanluri dove si trova la casa in cui sono accolti gli aspiranti alla vita religiosa per il loro discernimento vocazionale.
- Novidades em breve -
Autor Editores da ilha de Patmos
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Il nostro redattore cappuccino Ivano Liguoriè una colonna portante di questa nostra rivista, la sua preziosa collaborazione inizia sei anni fa, all’epoca in cui svolgeva il ministero di cappellano presso l’Ospedale Brotzu, grande polo ospedaliero di Cagliari, dove a distanza di anni è sempre ricordato assieme al suo confratello Giancarlo Pinna dal personale medico e paramedico, da ex ammalati e loro familiari che ogni tanto seguitano a inviare messaggi di stima e riconoscenza alla nostra redazione in suo ricordo.
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Grande esperto di pastorale sanitariae giovane uomo dotato di rara umanità retta su una solida fede e altrettanto solida dottrina, Padre Ivano ha saputo vedere, in nove anni di delicato servizio ospedaliero, il Cristo sofferente negli ammalati (cf.. MT 25, 35-44).
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Nel settembre 2019 è inviato a Laconi,in provincia di Oristano, come guardiano e parroco presso il convento con annessa parrocchia curata dai Frati Minori Cappuccini nella cittadina d’origine diInácio de Laconi, in una situazione non propriamente facile e con diversi problemi da sanare. Da subito si dedicò con grande dedizione alla cura delle anime, curando il decoro della sacra liturgia, sempre disponibile con i confratelli per le confessioni e le direzioni spirituali, offrendo importanti incontri di formazione e cicli di catechesi, diversi dei quali pubblicati anche in video su queste colonne nella rubricaColazione con il Cappuccino, inclusa una serie di catechesi dedicate al Sacramento della Penitenza, confissão. Nel mentre si è dedicato alla sua attività pubblicista sulla nostra rivista, che senza di lui non sarebbe quella che oggi è, firmando oltre 100 articoli di alto respiro e profondo spessore pastorale e dottrinale, dando nel mentre alle stampe due libri: De Do Prozan ao Prozac(2021) e O sinal de Caim (2021).
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Prima di lasciare Laconiha amministrato il Santo Battesimo a una splendida bambina di 10 anos, segno visibile dei frutti prodotti dai suoi quattro anni di attività pastorale svolti in quella cittadina.
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Il Ministro Provinciale dei Cappuccini di Sardegna ha chiesto a Padre Ivanodi accettare un nuovo incarico, porém muito delicado, come formatore presso il Convento di Sanluri dove si trova la casa in cui sono accolti gli aspiranti alla vita religiosa per il loro discernimento vocazionale.
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Anche Padre Giancarlo Pinna,con il quale ha condiviso tanti anni di ministero presso il grande polo ospedaliero di Cagliari e che nel settembre 2019 fu trasferito anch’esso a Laconi, lascia quella località, non però da solo. I due confratelli giunsero infatti a Laconi portandosi dietro con loro nel nuovo convento Tac, la gatta che per anni visse nell’alloggio dei cappellani e che oggi vive serena e felice in quella casa religiosa. Questa volta Padre Giancarlo si porterà presso la sua nuova destinazione una bassottina tanto affettuosa quanto ruffiana.
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Incaricato di prendersi cura della casa di riposo di Oristanodove risiedono le Terziarie Francescane ammalate, Padre Giancarlo giungerà con quanto di più terapeutico possa esistere in quel contesto per delle persone anziane e ammalate: una bassottina ruffiana. Antica e pura pedagogia francescana.
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a Ilha de Patmos 12 junho 2023
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.HTTPS://www.youtube.com/watch?v=ltEAQNopUYM&t=2s
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HTTPS://i0.wp.com/isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2019/02/faviconbianco150.jpg?ajuste = 150% 2C150 & ssl = 1150150RedaçãoHTTPS://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/01/logo724c.pngRedação2023-06-12 12:43:532023-06-12 22:54:00Nova destinação e ministério para nosso editor Padre Ivano Liguori
A O CORPO DO SENHOR.UNA FESTA DA RISCOPRIRE IN UN TEMPO IN CUI IL CULTO EUCARISTICO SEMBRA “PASSATO DI MODA” NELLE STRADE DISERTATE DAI PASTORI E OCCUPATE DALLE “SACRE PROCESSIONI” DEL “POLITICAMENTE CORRETTO”
Dispiace constatare – come attestano numerosi messaggi di sacerdoti arrivati alla nostra Isola di Patmos nei giorni passati – che in molte delle nostre città ormai la processione delo corpo deè diventata un ricordo. Perfino la Diocesi di Roma quest’anno non ha avuto la sua processione: in compenso la vigilia delo corpo deè stata però impiegata per lo svolgimento delencontromondiale sulla Fraternità umana dal titoloNot Alone, che prevedeva anche la presenza del Santo Padre, non concretizzatasi a causa dell’ultimo intervento chirurgico.
In questi ultimi tempiabbiamo visto veramente più o meno di tutto. Sante Messe celebrate su materassini gonfiabili [cf.. WHO, WHO, WHO], su motociclette o quant’altro utilizzati per altari; con ministri sacri in costume da bagno o con vesti che giudicare inopportune per il Santo Sacrificio Eucaristico sarebbe un mero eufemismo. Altari della reposizione del Giovedì Santo che, da luoghi che dovrebbero esprimere amore e preghiera verso il tesoro più prezioso lasciatoci da Nostro Signore Gesù Cristo, che si sono trasformati in luogo di sfogo delle più stravaganti paturnie presbiterali [cf.. WHO].
o corpo de junho 2020, benedizione eucaristica dal sagrato della cattedrale impartita dal Cardinale Giuseppe Betori, Arcebispo Metropolitano de Florença
Giunge allora come rugiada sul vellonel deserto la solennità del Corpo e Sangue di Cristo, comunemente dettao corpo de, che la Chiesa celebra il primo giovedì dopo la festa della Santissima Trinità, o la domenica successiva. È stato scritto:
«Come la Santissima Eucaristia rappresenta il centro e il culmine di tutta la nostra vita religiosa, nonché il fulcro della Liturgia, il momento più alto della vita cristiana e il più santo dei Sacramenti, così la festività delo corpo de, a parte la Pasqua e il Natale, è la più radiosa dell’anno liturgico, perché segna il trionfo del Re eucaristico, e la sua istituzione è la più eloquente espressione della vita religiosa ed ecclesiale del Medioevo» (Bernhard Ridder, Manuale di storia ecclesiastica, Pauline, p. 368).
L’origine di questa festala si fa risalire storicamente nell’anno 1247 nella diocesi di Liegi, dove il vescovo introdusse questa celebrazione in reazione alle tesi di Berengario di Tours (998-1088), secondo il quale la presenza di Cristo nell’Eucaristia non era reale ma solo simbolica. Il Vescovo fu ispirato dalla Santa mistica Giuliana di Cornillon (1192-1258), monaca agostiniana del convento di Mount Cornillon, che da giovane ebbe la visione della Chiesa, apparsale sotto le sembianze di una luna piena, solcata da una macchia scura, ad indicare la mancanza di una festività. In seguito ebbe la visione di Cristo stesso che le affidò il compito di adoperarsi affinché fosse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei cristiani nella presenza reale nell’Eucaristia e per espiare i peccati commessi contro il Sacramento Eucaristico. Divenuta nel 1222 priora del suo convento chiese consiglio ai maggiori teologi del suo tempo (tra cui Jaques Pantaléon, futuro Papa Urbano IV) per chiedere l’istituzione della festa. Questo portò il vescovo di Liegi, Roberto di Thourotte (+1246) ad indire nel 1246 un sinodo locale ― perché all’epoca i sinodi si occupavano di cose serie … ― il quale stabilì che dall’anno successivo venisse celebrata la festa delo corpo denella Diocesi di Liegi. Incidentalmente: all’epoca i vescovi avevano la facoltà di istituire feste liturgiche all’interno della propria diocesi.
Dentro 1264 il Papa Urbano IVche già aveva contribuito e appoggiato la festa delo corpo dea Liegi, in seguito anche al riconoscimento del Miracolo Eucaristico di Orvieto-Bolsena del 1263, con la BollaPasse de outro mundo, istituì la solennità delo corpo deper tutta la Chiesa universale, elevandola a festa di precetto e fissandone la celebrazione per il giovedì dopo l’Ottava di Pentecoste. Sul miracolo eucaristico di Bolsena-Orvieto lasciamo però la parola al nostro confratello orvietanoMarco Nunzi, che ne è esperto conoscitore [cf.. WHO]. A me interessa sottolineare alcune particolarità liturgiche di questa festa:
Liturgia eucaristica.I testi delle letture delle tre Messe corrispondenti ai cicli liturgici festivi A, B e C, presentano anzitutto le figure simboliche dell’Antico Testamento riguardanti l’Eucaristia come lamannadata in cibo ad Israele nel deserto, a olocausti e eu sacrifíciosdi comunione per il Signore, a sangue dell’alleanza,il pane e il vino offerti da Melchisedech ad Abramo. Nella seconda lettura delle stesse tre Messe, l’Apostolo Paolo afferma che la comunione con il Corpo di Cristo è un segno eloquente di unità, di intima amicizia e di “incorporazione” in Cristo, oltre che di fede e di completa donazione a lui. Il testo della Lettera agli Ebrei (B) presenta Gesù che offre s e stesso per purificare la nostra coscienza dalle opere di morte al fine di servire il Dio vivente. Nei brani evangelici viene parte delDiscorso del Pane di vitatenuto da Gesù a Cafarnao (cf.. GV 6), l’ultima cena di Gesù e l’istituzione dell’Eucaristia (cf.. MC 14, 12-6. 22-26) e la moltiplicazione dei pani (cf.. LC 9, 11-17). In particolare poi va sottolineata la stupenda sequenzaLauda Sionche canta il Cristo vero Pane di Vita che “ci nutre, ci difende e ci porta ai beni eterni nella terra dei viventi”.
Liturgia delle ore.Oltre gli inni delPange lingua, a Sacris sollemniis ele nasceu em Verbum supernum prodiens, insuperabili per contenuto e melodia musicale, i salmi dell’Ufficio delle Letture, delle Lodi e dei Vespri riassumono tutti i sentimenti che un’anima credente e amante può esprimere al Signore, che nell’Eucaristia ci dà il segno eloquente del suo amore infinito per noi. Le due letture presentano l’Eucaristia come centro di tutta la storia della salvezza, che ha la sua preparazione nell’Antico Testamento e la sua piena attuazione nel Nuovo Testamento. San Tommaso Aquino, na segunda leitura, non esita a dire
«l’Unigenito Figlio di Dio, volendo farci partecipi della sua divinità […] si fece uomo per elevarci alle altezze di Dio […] offrì infatti a Dio Padre il suo corpo come vittima sull’altare della croce per la nostra riconciliazione. Sparse il suo sangue facendolo valere come prezzo e come lavacro perché, redenti dalla umiliante schiavitù, fossimo purificati da tutti i peccati. Porque, no fim, rimanesse in noi un costante ricordo di così grande beneficio, lasciò ai suoi fedeli il suo Corpo in cibo e il suo Sangue come bevanda, sob as espécies de pão e vinho. Oh, meraviglioso convito! Che cosa vi può essere di più prezioso? Nessun sacramento è più salutare di questo. L’Eucaristia è il memoriale della passione di Cristo, è la più grande di tutte le meraviglie da lui operate, è il mirabile documento del suo immenso amore per gli uomini» (Opusc. 57, nella festa del Corpo del Signore, lect. 1-4).
Processione eucaristica.Come abbiamo già detto, Al fine di favorire la devozione al Santissimo Sacramento, il Papa Urbano IV estese la festa delo corpo dea tutta la Chiesa. Pur non facendo alcuna menzione nella Bolla ad una processione eucaristica, si prese subito l’abitudine di mostrare ai fedeli le Specie Eucaristiche nel corso di una solenne processione con il Santissimo Sacramento, che evidentemente si è sempre distinta per speciale importanza e per significato nella vita pastorale delle comunità cristiane. Conviene pertanto che, là dove le circostanze attuali lo permettono e la processione può essere davvero un segno di fede e di adorazione, essa venga conservata. In tal caso è bene che la processione con il Santissimo Sacramento si faccia immediatamente dopo la Messa, nella quale viene consacrata l’Ostia da portarsi poi in processione. I canti e le preghiere che si fanno lungo il tragitto, portino tutti a manifestare la loro fede in Cristo, unicamente intenti alla luce del Signore (cf.. Rito della Comunione fuori della Messa e Culto Eucaristico, NN. 102 – 104).
Dispiace constatare– come attestano numerosi messaggi di sacerdoti arrivati alla nostra Isola di Patmos nei giorni passati – che in molte delle nostre città ormai la processione delo corpo deè diventata un ricordo. Perfino la Diocesi di Roma quest’anno non ha avuto la sua processione: in compenso la vigilia delo corpo deè stata però impiegata per lo svolgimento delencontromondiale sulla Fraternità umana dal titoloNot Alone, che prevedeva anche la presenza del Santo Padre, non concretizzatasi a causa dell’ultimo intervento chirurgico.
Quello di Roma è solo un esempio di eleganti “scuse” episcopali― con tanto di spallucce a chi invece fa notare l’importanza di un tale gesto ― per lasciare ad altri e ad altro le nostre vie e le nostre piazze, trasformate il più delle volte in grandi trattorie a cielo aperto, basterebbe fare in tal senso un giro in piazza del Duomo a Firenze per rendersene conto …
Forse su questa moda di buttare alle ortiche tutte le nostre tradizioniper essere “politicamente corretti” converrebbe fare una serena ma urgente riflessione, anche se il disagio e la sofferenza che in forma sempre maggiore stanno vivendo i preti e di riflesso i fedeli, sembrerebbe interessare poco o niente.
Florença, 11 junho 2023
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IL MIRACOLO EUCARISTICO AVVENUTO TRA LE CITTÀ DI ORVIETO E BOLSENA E l’ISTITUZIONE DELLA SOLENNITÀ DELO CORPO DO SENHOR
Testimone del prodigio di Bolsena, o Corporal de Orvieto é a "assinatura" de Jesus vivo e verdadeiro no Pão Eucarístico, che spazza via il dubbio e ci lascia penetrare quei sacri misteri ai quali si giunge attraverso la ragione della fede: Fé e Razão (fede e ragione). O come insegna Sant’Anselmo d’Aosta: Fé buscando entendimento (fé exige o intelecto) che prende forma dal detto di Sant’AgostinoCredo ut intelligam(credo per capire).
La Solennità delo corpo devede le città diOrvieto e Bolsenaunite in un profondo binomio inscindibile. Porque é verdade, il segno prodigioso è avvenuto a Bolsena, ma la “culla” della Solennità da dove è stata poi istituita per tutta la Chiesa rimane ed è Orvieto. Proprio come Gerusalemme non può prescindere da Betlemme, non ci sarebbe infatti la risurrezione senza prima la natività, allo stesso modo non sarebbe stata proclamata la Festa del Corpo e del Sangue del Signore senza l’evento prodigioso che ne ha dato l’origine.
Marco Nunzi e Ariel S. Levi di Gualdo, Cappella del Sacro Corporale, Cattedrale di Orvieto
La storia dei fattila possiamo riassumere così: nel lontano XIII secolo Pietro, sacerdote boemo, era tormentato da un dubbio. Egli non riusciva a spiegarsi come durante la Santa Messa, através do transubstanciação, il pane e il vino potessero realmente mutarsi nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Intraprese così un lungo pellegrinaggio verso Roma per pregare sulla tomba dei Santi Apostoli Pietro e Paolo nella speranza di trovare risposta al suo lacerante tormento. Giunto a Bolsena decise di celebrare il Sacrificio Eucaristico sulla tomba dellamartire Cristina. Durante il canone eucaristico, sulle parole della consacrazione delle sacre specie, tra le sue mani tremanti l’Ostia divenne visibilmente vera carne che, stillando copiosamente vivo sangue, imporporò il corporale e alcune pietre dell’altare.
Per un misterioso disegno della Provvidenza,in quei tempi risiedeva a Orvieto il Sommo PonteficeUrbano IV, presente nella sua residenza orvietana durante quel miracoloso avvenimento. Appena il Papa venne a conoscenza dell’evento miracoloso incaricò il Vescovo di recarsi nella vicina Bolsena per esaminare l’accaduto e portare a Orvieto i segni del prodigio. Sceso ai piedi della rupe orvietana per andare incontro al Vescovo, al vedere il sacro Corporale il Papa s’inginocchiò commosso e, preso nelle sue mani con grande venerazione questo Sacro lino, tornò processionalmente verso la Chiesa di Orvieto tra i canti del popolo in festa.
Urbano IV, molti anni prima degli eventi di Bolsenae della sua elezione a Sommo Pontefice, conobbe a Liegi, in Belgio, Giuliana di Cornillon. L’umile religiosa lo fece partecipe di alcune rivelazioni che aveva ricevuto da parte del Signore. Queste riguardavano la necessità di stabilire una nuova solennità liturgica in onore della Santa Eucarestia, Sacramento mirabile dell’Amore di Dio e della sua Presenza. Pai, memore delle confidenze di Giuliana e con gli occhi del cuore ancora fissi sul Sangue prezioso impresso nel Corporale, si decise a istituire dalla Città di Orvieto, con la BollaPasse de outro mundodell’11 agosto 1264 la festa del Corpus Domini estesa a tutta la Chiesa Universale.
Il Papa chiese altresì a Tommaso d’Aquino,noto teologo domenicano, anch’egli allora residente ad Orvieto, di redigere l’Ufficio Divino della nuova Solennità. Nascono così i testi dei cinque stupendi inni eucaristici: a Pange linguache termina con il notissimoApenas então, la lodeSacris Solemniis, a Panis angelicus, a Verbum supernum prodies e O salutaris hostia, che ancor oggi fanno parte della Liturgia della Chiesa.
In merito alla stesura degli inni,la tradizione tramanda un episodio particolare: Tomás de Aquino, prima di presentarsi al cospetto di Urbano IV per proporre l’innoPange lingua, si recò nella chiesa del convento di Orvieto per pregare davanti al Crocifisso. Tommaso chiese al Signore di fargli conoscere il suo “parere” su quanto fosse stato scritto. Il Crocefisso rispose in semplicità: «Hai scritto bene di me o Tommaso, quale ricompensa desideri? Il grande teologo rispose: “Nient’altro che Te stesso, o Signore”».
Cosa significa per noi oggi celebrare questa grande Solennità? Il richiamo immediato è quello di tornare a ciò che Gesù ha fatto e ha detto in quell’ultima cena. Contempliamo il suo gesto: Prese del pane e ha detto “questo sono io, prendete e mangiate.”
Un segno, il pane, che rappresenta la sua vita,cosa è stata tutta la sua vita: Pane donato, vita donata, neanche una briciola di questa vita, neanche un istante del suo tempo Gesù ha trattenuto per sé, è stata tutta un dono per i fratelli. Cosa dice Gesù a noi quando dichiara “questo sono io, prendete e mangiate” cioè assimilate questa proposta di vita che è stata la mia. Mangiare quel pane vuol dire “voi accogliete me nella vostra vita e accogliendo me accogliete la logica dell’Amore che porta alla costruzione di un mondo nuovo.” Perché ogni discepolo che mangia questo Pane è disposto a essere completamente pane di vita per gli altri come Gesù è stato e continua ad essere attraverso di noi.
Testimone del prodigio di Bolsena, a Corporale di Orvietoè la “firma“ di Gesù vivo e vero nel Pane eucaristico, che spazza via il dubbio e ci lascia penetrare quei sacri misteri ai quali si giunge attraverso la ragione della fede: Fé e Razão (fede e ragione). O come insegnaSanto Anselmo Aosta: Fé buscando entendimento (fé exige o intelecto) che prende forma dal detto diSanto AgostinhoCredo ut intelligam(credo per capire).
a Ilha de Patmos, 11 junho 2023
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* Mons. Marco Nunzi (01.06.1964) è presbitero della Diocesi di Orvieto-Todi e canonico del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria Assunta
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O CORPO DO SENHOR. IL SANTISSIMO SACRAMENTO DELLA PRESENZA E COMUNIONE
"Verdadeiramente, em verdade te digo: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, você não tem vida em você. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno»
nella grande festa delo corpo deGesù ci offre definitivamente sé stesso nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia. La liturgia della Parolaci narra che in quei giorni, mentre gli abitanti di Cafarnao ascoltano le sue parole, sono tramortiti da un annuncio grande: «Eu sou o pão vivo, disceso dal cielo» (GV 6, 51). Parole che provocano inizialmente in loro una certa confusione, sino al punto da sollevare proteste. Sembrano quasi pretendere un Dio che sia un po’ più comprensibile, rispetto a quelle parole nelle quali Gesù espone quello che è il grande mistero dell’Eucarestia. Con parole che all’inizio non possono che stordire, delineando un mistero grande e tremendo. Jesus, il figlio di Dio incarnato, sceglie di diventare quel pezzo di pane e quel sorso di vino. Nelle specie eucaristiche, a ogni Santa Messa celebrata è presente Cristo in corpo, sangue, alma e divindade. Quelle specie eucaristiche diventano per noi il pane e vino per il sentiero di eternità. Diventano la nuova manna nascosta, l’alimento che ci permette di ottenere la linfa vitale della grazia per camminare in santità e giustizia tutti i giorni della nostra vita.
Come più o meno sappiamo dal Catechismo,la presenza reale di Gesù è possibile perché durante la Santa Messa, al momento della consacrazione, tramite le parole del sacerdote recitate sulle specie eucaristiche avviene il miracolo dellatransubstanciação. Le sostanze del pane e il vino, pur mantenendo lo stesso aspetto, si convertono nella sostanza del Corpo e del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.
Dinanzi all’annuncio di questo misteroi cafarnaiti rimangono scandalizzati, perché non lo comprendono, in parte perché privi degli strumenti di comprensione, in parte perché hanno il cuore un po’ duro rinchiuso nei formalismi farisaici e nelle formule a memoria che non hanno però un concreto sviluppo nella carità. Ecco quindi che Gesù offre loro due spiegazioni:
"Verdadeiramente, em verdade te digo: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, você não tem vida em você. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (GV 6, 53).
Gesù spiega che assimilare il suo corpovuol dire che il Padre ha mandato lui come nuova ed eterna manna dal cielo che completa la manna che fu data agli ebrei nel deserto. Dunque Gesù è colui che in quella manna, in quel pane, si rende presente perché Dio Padre tramite un miracolo lo rende presente, questo è in sintesi il discorso che pone agli ascoltatori; e lo rende presente perché tramite il suo pane Gesù arriva nella piena e forte intimità con chi lo accoglie. Il corpo di colui che accoglie la nuova ed eterna manna diviene il tempio, la nuova dimora per il Signore.
Questo mostra da un lato la presenza reale, come dicevamo agli inizi, in cui il credente viene purificato e trasformato da Dio per essere ad imitazione di Cristo. De uma maneira, come dicono i Padri greci, l’assunzione del Corpo di Cristo fa sì che lui si assimili a noi: perché l’Eucarestia è il Sacramento che offre la grazia a tutti noi della presenza e della imitazione di Gesù nel nostro concreto quotidiano.
Assim, imitando Gesù,tutti noi possiamo fare comunione con il prossimo e inerpicarci in un Sentiero di santità. Essere santi vuol dire operare la carità e l’amore di Dio, dunque far entrare il nostro prossimo in un cammino di eternità. Gesù stesso ce lo dice: l’amore di Cristo Eucaristico ci conduce alla vita eterna e alla resurrezione della carne.
Così come allora,mentre leggo queste parole eterne mi domando: il grande mistero dell’amore realmente presente nell’Eucarestia, scandalizza forse ancora oggi? Forse la nostra santificazione passa anche da questo. Essere testimoni eucaristici, perché prima di tutto siamo eucaristizzati noi per primi, ossia siamo effusi dalla grazia della presenza reale, e i suoi effetti di gioia e di soddisfazione possono essere autentici testimoni della bellezza della sua presenza. Mostrare la gioia di essere in comunione con Lui, ci porta così a fare comunione con tutta la Chiesa e testimoni con tutta l’Umanità.
Possiamo attingere da questa gioiaogni volta che ci accostiamo all’abbraccio della adorazione eucaristica. Poggiamo il nostro cuore, le nostre ferite esistenziali sul cuore eucaristico di Gesù e saremo effusi da un grande amore.
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EM BREVE TEREMOS PIETRO PACCIANI PRESIDENTE DO SUPREMO TRIBUNAL DE CASSAÇÃO ASSISTIDO POR BOMBOLO, ALVARO VITALI E ER RUBBISH
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"Claro, dada a sua óbvia proximidade com McCarrick, é improvável que Farrell não soubesse nada sobre seus atos gravemente pecaminosos."
– Il cogitatorio di Ipazia –
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Autor Hypatia Gatta Roman
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Il Cardinale Kevin Joseph Farrell è statonominato Presidentedella Suprema Cassazione dello Stato della Città del Vaticano, la equipollente Suprema Corte di Cassazione della Repubblica Italiana. Questo prelato è una creatura creata dall’Arcivescovo di Washington CardinaleTheodore McCarrickdo que em 2018 fu riconosciuto colpevole di molestie e abusi sessuali continuati, tanto da essere colpito nel 2019 con la pena canonica più estrema: demissão do estado clerical, irrogata con sentenza della Congregazione per la dottrina della fede che lo riconobbe colpevole diinfracções gravesper avere abusato di uomini adulti e di giovani sacerdoti nell’arco di diversi decenni [cf.. decreto della Santa Sede].
L’attuale Presidente della Cassazione,oltre a non avere mai ricevuto alcuna formazione giuridica, a suo tempo fu insistentemente proposto e voluto come proprio vescovo ausiliare nel 2001 dal Cardinale Theodore McCarrick.
Con l’allora Arcivescovo di Washingtonegli visse per sei anni in un appartamento comune, ovviamente – va da sé – senza mai rendersi conto del giro che costui aveva e del genere di vita che conduceva, pur vivendo a suo stretto contatto sotto il medesimo tetto. Cosa questa che ha sollevato a suo tempo le perplessità del Presidente emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il Cardinale Leo Raymond Burke, do que em 2018 ele declarou:
"Claro, dada a sua óbvia proximidade com McCarrick, é improvável que Farrell não soubesse nada sobre seus atos gravemente pecaminosos." [cf.. WHO].
Resumidamente: la persona con ilpedigreepiù idoneoper essere nominato presidente della Cassazione delle Stato della Città del Vaticano, affiancato da tre giudici scelti e nominati dal Sommo Pontefice, i Cardinali Matteo Maria Zuppi, Augusto Paolo Lojudice e Mauro Gambetti, anch’essi totalmente privi di formazione giuridica, i quali si sono guardati bene dal rifiutare l’incarico, forse perché convinti che questo pontificato sarà eterno e che nella Chiesa non si aprirà mai uno di quei regolamenti di conti come mai si erano visti prima nella storia?
roba da non credere …
O CardealKevin Joseph Farrellha conseguito il titolo primario, o titolo base, in filosofia e teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino [Santa Sede: biografia ufficiale].
Il Cardinale Matteo Maria Zuppiha conseguito anch’esso il titolo di base di baccalaureato teologico e possiede una grande esperienza nell’ambito delle «scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, delle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti» [Santa Sede: biografia ufficiale].
Il Cardinale Augusto Paolo Lojudice,già Vescovo ausiliare di Roma e attualmente Arcivescovo Metropolita di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino è licenziato in teologia fondamentale [Santa Sede: biografia ufficiale].
Il Cardinale Mauro Gambetti,laureato in ingegneria meccanica, è licenziato in teologia antropologica [Santa Sede: biografia ufficiale].
Nessuno di questi Porporatiha mai svolto studi giuridici e tutti quanti, dal Presidente della Cassazione ai Giudici sono completamente privi di formazione e di cultura giuridica.
Per spirito di emulazioneil Governo italiano sta seriamente pensando di nominare Pietro Pacciani presidente della Suprema Corte di Cassazione coadiuvato daBombolo, Álvaro Vitalie da Tomas Milian dettoEr Monnezza.
Come insegna la sapienza greca,è risaputo che dopo la tragedia viene sempre la farsa grottesca.
a Ilha de Patmos, 4 junho 2023
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Tive uma meia-irmã depois que meu pai se casou pela segunda vez. baixar pornografia Minha nova irmã é uma preguiçosa assistir pornografia Ele não vai à escola nem estuda. história de sexo Ele mata aula sempre que pode pornografia grátis É por isso que seus familiares estão tão bravos com ele pornografia brazzers Pensei em praticar esportes no jardim hoje, quando não há ninguém em casa histórias de sexo Por acaso vi minha irmã que não ia à escola escondida no quarto rokettube Eu gritei com ele e o forcei a ir para a escola pornografia turca Quando ele saiu de casa, comecei a praticar esportes no jardim. pornô Pouco tempo depois, recebi uma notificação no meu celular informando que o alarme da casa estava desativado. histórias de incesto Ela me convenceu a fazer sexo com ela nua na minha frente e seus discursos provocativos..
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