Viagem noite adentro com Nicodemos

Padre Gabriel

Homilética dos Padres da Ilha de Patmos

VIAGGIO NELLA NOTTE CON NICODEMO

"Deu, na verdade, ele não enviou o Filho ao mundo para condenar o mundo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui»

Autor:
Gabriele Giordano M. Scardocci, o.p.

 

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Queridos irmãos e irmãs,

nelle nostre vite abbiamo avuto momenti di grande notte e tenebra esistenziale e spirituale. In quei momenti il Signore ci è stato vicino con la sua Luce, anche se forse all’inizio non ce ne siamo accorti. In questo cammino di Quaresima possiamo ripensare a quei momenti e scoprire il senso della speranza come carità teologale. Nicodemo stesso era andato da Gesù di notte. I due hanno un lungo scambio di cui oggi effettivamente è riportata solo una parte. La sezione più importante:

Cristo e Nicodemo, opera di Pieter Crijnse Volmarijn, XVII sec.

"Naquela época, Jesus disse a Nicodemos: “Como Moisés levantou a serpente no deserto, então o Filho do homem deve ser levantado, para que todo aquele que nele crê tenha a vida eterna. Na verdade, Deus amou o mundo de tal maneira que deu o Filho unigênito para que todo aquele que nele crê não se perca, mas tenha a vida eterna. Deu, na verdade, ele não enviou o Filho ao mundo para condenar o mundo, mas para que o mundo seja salvo por ele. Quem acredita nele não está condenado; mas quem não acredita já foi condenado, porque ele não acreditou no nome do Filho unigênito de Deus. E este é o veredicto: a luz veio ao mundo, mas os homens amavam as trevas mais do que a luz, porque suas obras eram más. Qualquer um de fato faz o mal, odeia a luz, e não vem à luz para que suas obras não sejam reprovadas. Em vez disso, quem faz a verdade vem em direção à luz, para que pareça claramente que suas obras foram feitas em Deus"" (GV 3, 14-21).

Inizialmente Gesù fa riferimento al serpente nel deserto innalzato da Mosè (14-15), sostenendo con gran forza che Lui è il nuovo innalzato che donerà la vita eterna. Efetivamente, il richiamo al serpente non era nuovo per Nicodemo. por aqui, Jesus, fa riferimento all’episodio in cui Mosè aveva preso un serpente e postolo su di un’asta liberava dalla morte gli ebrei avvelenati (cf.. nm 21,8 ss).

Ecco allora che Gesù è il Nuovo Innalzato: colui che se accolto con fede e amore libera da tutti i veleni della nostra vita. I peccati, i vizi e le fragilità. Accogliere la vita vera ed autentica è scoprire tutte le proprie potenzialità, i doni di Dio e offrirli nella carità al prossimo. Occorre dunque purificare lo sguardo della nostra fede per cercare di incontrare Gesù innalzato anche nei momenti di difficoltà e sofferenza. Anche quel momento, se vissuto con fede dona momenti di crescita: si entra nella vita nuova quando si è innalzati sulla propria croce in Lui, nei momenti cruciali da vida.

Questo fiorire nella vita nuova in Cristo spalanca la speranza per un mondo migliore già adesso, che costruisce il Bene Comune nella Carità, e anche la speranza escatologica. La speranza cioè di essere redenti e un giorno di andare in Paradiso. Gesù stesso lo promette a Nicodemo:

"Deu, na verdade, ele não enviou o Filho ao mundo para condenar o mundo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

La salvezza che Gesù ci offre avviene proprio sulla croce, no qual, con un’opera supererogatoria ci ha riscattato dal dominio del peccato e del demonio; noi abbiamo attinto a questa salvezza direttamente nel nostro battesimo e l’abbiamo rinvigorita nella cresima.

Neste tempo de Quaresma possiamo rinvigorire la fede e la speranza della vita eterna, sempre con degli atti di carità, ma anche con uno sguardo di speranza e di bene sulla storia che viviamo. De fato, la micro-storia personale che viviamo nella nostra quotidianità è un grande dono di grazia: Dio ci ha donato vita, libertà e vocazione personale, Por conseguinte, le nostre scelte personali influiscono nella costruzione del nostro quotidiano. Il nostro quotidiano se vissuto con fede e carità ci permette di sperare di costruire una macro-storia del mondo in cui viviamo, che spalanca la strada della speranza per la vita eterna. assim, nel nostro piccolo percorso quotidiano amiamo, crediamo e operiamo nel Bene al contempo fondiamo la speranza di una vita che sarà eternamente bella perché al cospetto di Dio. La vita eterna che sarà inaugurata dalla mattina di Pasqua in cui con Cristo saremo chiamati a nascere per non morire mai più.

La Quaresima ci purifica per imparare a sperare nell’Eterno e non più solo sulle realtà temporanee. Chiediamo al Signore di crescere sempre più nella speranza e generare sempre più un cuore effuso dal suo Santo Spirito e dall’amore mariano.

Que assim seja!

santa maria novela em Florença, 10 Março 2024

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