Von Sacht in den Bergen bis zur Liebe zu Feinden in den Ebenen

Homiletik der Väter der Insel Patmos

DALLE BEATITUDINI IN MONTAGNA ALL’AMORE PER I NEMICI IN PIANURA

«Chi usa la Parola di Gesù diversamente che agendo, gibt Jesus falsch, verweigert die Predigt am Berg, Implementiert sein Wort nicht. Dal punto di vista umano ci sono infinite possibilità di intendere e di interpretare il sermone sulla montagna. Gesù conosce una sola possibilità: andare e obbedire»

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dopo le beatitudini proclamate nel Vangelo di domenica scorsa, prosegue la lettura del sermone in pianura di Gesù redatto da Luca, nella parte in cui si accede al cuore del Suo discorso dove predomina l’etica dell’amore rivolto ai nemici, espresso nel donare gratuitamente, esente dal giudicare, propositivo quando invita a porgere un’altra guancia. Nel testo, Al v. 31, è conservata la famosa «regola d’oro»: «Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro».

L’intero discorso di Gesù, coi suoi comandi, si regge sul verbo agapao, amare. E i detti sono espressi secondo uno stile sapienziale con verbi soprattutto all’imperativo. Quello che alla fine emerge è il desiderio di Gesù di scardinare la logica della reciprocità. Leggiamo la pericope evangelica.

„Zu dieser Zeit, Jesus sagte seinen Jüngern: “A voi che ascoltate, ich sage: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; verurteile nicht und du wirst nicht verurteilt werden; vergib und dir wird vergeben. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”» (LC 6,27-38).

Dopo il «guai» (LC 6, 26), speculare dell’ultima beatitudine, le parole di Gesù proseguono con una potente avversativa, «Ma a voi che ascoltate io dico» (v. 27), che apre la porta alla comprensione della sostanziale differenza della vocazione cristiana nel mondo. Al cuore di essa vi è l’amore per il nemico che forma l’inclusione dell’intero passo di Lukas 6, 27-35: «Amate i vostri nemici». Chi è il nemico nelle parole di Gesù? È colui che odia, maledice, maltratta ed esprime la sua inimicizia con la violenza fisica, con il furto, con la richiesta e la pretesa. Qualunque sia il modo di esprimersi dell’inimicizia la straordinaria proposta di Gesù che definisce la precipua differenza cristiana riposa nella risposta non violenta. Non una qualsiasi non violenza, ma una propositiva ed attiva, poiché essa, sottraendosi alla specularità, pone in essere un’azione positiva di segno opposto. Non ripetendo il gesto violento subìto il discepolo di Gesù esce dal mimetismo e dalla passività. Si tratta di fare qualcosa attivamente dopo un tempo nel quale si è subita passivamente la violenza; non ponendosi, Aber, di fronte all’altro come si fa in una lite o in un incontro di boxe. Non faccio quel che fa il violento, non lo tocco dove egli mi tocca e non gli permetto di toccarmi nello stesso posto. Eppure agisco a partire dal suo primo atto, vengo sul suo terreno e lì gli presento l’alterità. Questo testo ci sta dicendo cosa fare se l’obiettivo è quello di rendere possibile una relazione di alterità con qualcuno che soffre e che fa soffrire. Ciò è rappresentato emblematicamente dalle parole di Gesù sullo schiaffo che è forse il passaggio del brano più noto ed iconico: «A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra». Nel testo evangelico greco la parola usata per dire «altra guancia» non è quella che ci aspetteremmo, se ci trovassimo di fronte alla semplice simmetria: vengo colpito su una parte del volto, ti presento anche l’altra. Non è usato qui il vocabolo greco «éteros» usato nell’accezione di «ora l’uno ora l’altro». Qui il Vangelo adopera il termine «allos» che significa: Ein weiterer, unterschiedlich. Non è, damit, la seconda guancia, è una guancia altra. Non c’è una somma, prima la destra e poi la sinistra, ma occorre presentare una guancia differente. La grande novità di queste parole di Gesù rivelano che, se da un lato in una forma avversativa nello stesso tempo mite e potente, contrastano il sentire e il modo di agire mondano, dall’altro dicono che è possibile fare il bene del nemico, facendolo sentire una persona migliore, offrendogli la possibilità di emendarsi dalla violenza. Gli dico che può amarsi, perché in fondo sia l’offensore che l’offeso sono destinatari di un amore di cui non sospettavano la grandezza.

E qui ci soccorre la teologia cristiana sull’amore che ci aiuta a capire perché esso possa essere addirittura comandato, come nelle parole di Gesù. Perché il comando esprime anche una insospettata possibilità che Cristo per primo ha vissuto, non nella sola forma di provare un sentimento, ma nella concretezza delle azioni, mostrando di amare chi amabile non è, come i suoi nemici, rivelando così la fonte unica di quell’amore fino all’impossibile che è Dio Padre: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito… Gesù, zu wissen, dass seine Zeit gekommen war, um von dieser Welt auf den Vater überzugehen, seine eigenen geliebt zu haben, die in der Welt waren, li amò fino alla fine» (GV 3, 16; 13, 1). Così si esprimono anche diversi primi autori cristiani. Dio ha mostrato il suo amore per noi perché, mentre noi eravamo nemici e peccatori, Cristo è morto per noi (VGL. RÖM 5,6-11). Cristo sulla croce ha abbattuto la logica dell’inimicizia (vgl.. Eff 2,14), Egli ha risposto agli oltraggi e alle violenze invocando il perdono sui suoi aguzzini (1Pkt 2,23; LC 23,34). In questo senso l’amore può essere comandato, perché va inteso nella sua altezza e profondità: „Sei gnädig, come il Padre vostro è misericordioso» (v. 36); ancor prima che nella sua estensione, anche se scopriamo che in questa rientriamo tutti, noi come il prossimo e addirittura il nemico: „Du sollst deinen Nächsten lieben wie dich selbst“ (MC 12,31). È anche significativo ed innovativo che Gesù abbia rielaborato, secondo Luca, la regola d’oro in forma positiva e non negativa come si trova invece in altri testi ed autori antichi: «Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro».

Luca per definire la forza o capacità che permette di andare oltre la misura umana della reciprocità usa il termine «χάρις», cháris (vgl.. LC 6,32.33.34; la Bibbia CEI traduce: «quale gratitudine vi è dovuta?»). Davvero l’amore che il cristiano riesce ad avere perfino verso il suo nemico è una grazia, è cioè un dono che viene da Dio.

Per concludere bisogna accennare a come le parole di Gesù, così esigenti, siano state variamente interpretate. Restringiamo il campo a due punti di vista. La posizione cattolica che opta per le due vie, quella della maggioranza che è invitata a seguire i precetti di Gesù e l’altra, più radicale ed esigente, per quei pochi che insieme ai precetti perseguono anche i consigli che sono lasciati alla libera opzione e richiedono uno stato di perfezione. Vi è poi la posizione dell’ortodossia luterana che ritiene «inattuale» il discorso della montagna o della pianura, poiché difficile da mettere in pratica fedelmente. Allo stesso modo della impraticabilità della legge mosaica esso mette in risalto la condizione peccatrice e dunque la necessaria apertura della fede alla grazia che salva. Giustamente a questa posizione, ma a questo punto direi anche alla cattolica, reagisce Dietrich Bonheffer nel suo libro teologico più famoso:

«Chi usa la Parola di Gesù diversamente che agendo, gibt Jesus falsch, verweigert die Predigt am Berg, Implementiert sein Wort nicht. Dal punto di vista umano ci sono infinite possibilità di intendere e di interpretare il sermone sulla montagna. Gesù conosce una sola possibilità: andare e obbedire» (Sequela).

Le parole del teologo protestante interrogano ancora oggi la nostra coerenza e ci sfidano. Il discorso della pianura di Luca si può mettere in pratica, non grazie alle nostre capacità, ma con l’aiuto di Dio. L’etica cristiana è praticabile, purché tenga al centro la grazia che viene da Dio.

Dall’eremo, 23 Februar 2025

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Sant'Angelo-Höhle in Ripe (Civitella del Tronto)

 

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Die Väter der Insel Patmos

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Entdecken Sie die Schönheit des Lebens der Gnade durch das Werk des gesegneten Angelico

RISCOPRIRE LA BELLEZZA DELLA VITA DI GRAZIA ATTRAVERSO L’OPERA DEL BEATO ANGELICO

La festa del Beato Angelico ricorda che ogni uomo, durch Gnade beleuchtet, Obwohl aufgerufen, auf steilen Wegen zu gehen, ständig die Natur als göttliches Meisterwerk wieder aufdecken. Schaffung, sebbene deturpata dal peccato e dalle difficoltà della vita, è sempre il luogo dove il chiaroscuro dell’esistenza umana si intreccia con l’amore vero e profondo.

 

Autor:
Gabriele GiordanoM. Scardocci, o.p.

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Il Beato Angelico, al secolo Giovanni da Fiesole, fu un frate domenicano che visse la sua vita religiosa fra il tormento e l’estasi. Attraverso questo scritto vorrei condividere qualche pensiero su questo confratello domenicano famoso in tutto il mondo per la sua arte e la sua fede.

Per illustrare la vita, le opere e lo stile pittorico dell’Angelico mi sono avvalso dei preziosi consigli dei confratelli domenicani Suor Paola Gobbo e fra Manuel Russo. Partiamo dunque dalla vita: Giovanni da Fiesole nacque negli ultimi anni del XIV secolo, zwischen 1395 e l’inizio del 1400, a Vicchio, un paese del Mugello, oggi in provincia di Firenze. Fin da giovane, uno dei suoi doni più evidenti fu la pittura. Per seguire questo talento, decise di lasciare la sua casa. Si sa con certezza che si trasferì a Firenze per il suo apprendistato. Gli esperti sostengono che il suo maestro fu Lorenzo Monaco, un camaldolese dell’abbazia fiorentina di Santa Maria degli Angeli. La sua permanenza presso il Monaco durò fino al 1417. Com’era tipico delle botteghe dell’epoca, nei primi anni Giovanni imparò l’arte della miniatura, della tavola e dell’affresco, a seconda delle commissioni del maestro. Il maestro si occupava delle parti più importanti delle opere, lasciando quelle secondarie ai suoi garzoni, che avevano anche il compito di preparare i materiali e macinare i pigmenti. Dadurch, i discepoli imparavano il mestiere osservando e praticando.

Durante il periodo di apprendistato, la composizione delle opere seguiva norme rigorose stabilite dalla tradizione iconografica di origine bizantina. La gerarchia stabiliva la dimensione dei personaggi in proporzione alla loro dignità, con il posto centrale riservato a Cristo. Anche l’ambiente scenico, il numero e il ruolo dei personaggi, i loro atteggiamenti erano tutti fissati. Gli artisti utilizzavano schemi tradizionali, come se avessero un manuale pronto all’uso che indicava le modalità e i soggetti da dipingere. Anche il colore, fondamentale per il suo valore espressivo e iconografico, era soggetto a notevoli limitazioni. Z.B, il fondo oro delle tavole impediva un’ambientazione naturalistica e i colori delle vesti erano fissati: il giallo indicava Pietro, il rosso e il blu indicavano Maria, il blu e il rosso indicavano Cristo.

In diesem Zusammenhang, il genio artistico si esprimeva attraverso una rigida normativa, ma con piena libertà creativa. Il rischio era alto, poiché le opere potevano essere rifiutate dai committenti non pronti a tali innovazioni, oppure potevano procurare fama, proprio perché la novità attraeva e affascinava. Questa fu la lezione più importante che Giovanni imparò nella bottega del Monaco. Quest’ultimo aveva attinto dai maestri del passato, come Duccio da Buoninsegna, Simone Martini, i fratelli Lorenzetti, Cimabue e Giotto. L’arte di Giovanni Monaco si collocava nel passaggio tra il Gotico e l’Umanesimo rinascimentale, imparando dai grandi del passato ad «andare oltre» la tradizione e studiando le innovazioni del suo tempo.

Il primo documento riguardante il Beato Angelico è datato 1417 e riguarda la sua iscrizione alla Compagnia di San Nicolò, presso la chiesa del Carmine a Firenze, segno di un cammino spirituale intrapreso. In questo documento è riconosciuto come «dipintore”. A quella data, grazie a una glossa postuma che riporta la dicitura: «feciesi frate di santo Domenicho», sappiamo che era ancora laico. Entrò nel convento domenicano riformato di Fiesole tra il 1420 und das 1422, aderendo all’Ordine dei Predicatori. Vi ritroveremo, qualche anno dopo, anche il fratello Benedetto, miniaturista.

Due erano i conventi domenicani a Firenze: Santa Maria Novella e San Domenico a Fiesole. Del primo si trova scritto che non veniva concesso il sacerdozio agli artisti perché considerati lavoratori servili. Beato Angelico entrò invece a pieno titolo nel convento fiesolano. La formazione religiosa ebbe un peso determinante nella vita e nell’arte di fra Giovanni. Alla professione religiosa, egli si trovò davanti a un bivio: diventare frate converso, diremmo oggi un fratello laico, la qual cosa gli avrebbe assicurato maggiore libertà nel lavoro, oppure frate chierico. Scelse, con i suoi superiori, la seconda strada, probabilmente perché lo giudicarono in grado di essere autentico frate, sacerdote e predicatore attraverso l’arte. Di questo dobbiamo ringraziare sant’Antonino da Firenze, che intravide il genio dell’Angelico e permise che si sviluppasse e portasse frutto.

Nelle sue opere troviamo predominanti questi temi: la centralità di Cristo, la conoscenza della Sacra Scrittura, il magistero della Chiesa, l’adesione alla teologia tomista, l’esemplarità dei santi e l’attenzione alle richieste e attese del popolo, e infine la semplicità delle sue creazioni. Tra le numerose commissioni che Angelico ricevette, vi fu quella del suo priore Sant’Antonino, che volle realizzare nel convento degli osservanti di San Marco una serie di pitture murali. I lavori cominciarono nel 1437 e, zwischen 1439 und das 1445, Beato Angelico dipinse ad affresco 54 composizioni con oltre 320 figure umane.

All’interno di un convento erano lecite, anzi richieste, le immagini sacre a corredo delle sale comuni, del dormitorio e delle celle. Erano proibite le immagini non sacre ed esclusi i materiali preziosi. Per questo fra Giovanni scelse la tecnica dell’affresco, i cui materiali compositivi sono semplici, bescheiden, naturali: calce, sabbia, terre. La bellezza di queste pitture murali è che si trovano nei luoghi pensati dall’artista. Questo è un vantaggio per noi perché possiamo cogliere il pensiero dell’Angelico, che li ha realizzati in quei precisi luoghi secondo un progetto e un messaggio ben chiaro nella sua mente. Z.B, fuori dall’ingresso della foresteria del convento dipinse Cristo pellegrino accolto da due frati. Nel noviziato primeggiano le figure di Cristo crocifisso, sostegno di chi entrava nella vita religiosa e invito a riconoscere e unirsi all’amore. Tutto era pensato per richiamare la mente dei frati al divino, il divino che abita l’umano. Era una sorta di aiuto per mantenere quel clima contemplativo e di profondo ascolto che abitava le case domenicane.

Vediamo brevemente l’opera pittorica dell’Angelico. Ci viene trasmesso dal Vasari che egli:

«Non avrebbe mai messo mano ai pennelli senza prima aver fatto orazione. Non fece mai crocifisso che non si bagnasse le gote di lacrime».

Questo ci dice quanto fosse mistica l’anima del Beato Angelico e quanto la sua arte scaturisse da una profonda contemplazione, da un’esperienza che diventa messaggio. Alcuni autori ci riferiscono che dipingesse in stato di estasi. Non è ovviamente l’estasi che pensiamo noi, ma qualcosa di simile ad un «rapimento»; l’essere cioè totalmente immersi, in ciò che si sta facendo e pensando, con somma dedizione, ponendo tutte le nostre facoltà a quel servizio. L’Angelico era immerso nel Mistero che intendeva celebrare con la sua arte lì dove trovava quel centro vitale dove Dio abita e parla al cuore.

Scrive Paola Mancinelli: «La creazione artistica è sempre evento di verità e di gratuità nonché possibilità di dare forma umilmente al mistero dell’essere dopo averne ricevuta la chiamata come sete di bellezza» (vgl.. Lo stupore del bello, Oristampa, Florenz, 2008). È un attendere, concepire e partorire un’intuizione, un’immagine che quasi all’improvviso si genera nella nostra mente, davanti ai nostri occhi. Certi che ciò che produrremo sarà solo un riflesso di quella Bellezza che è balenata nel nostro spirito.

Quanto all’altro aspetto delle lacrime che ci indica ricordava il Vasari, esse sono espressione di amore, di dolore, di coinvolgimento per cui l’Angelico ne era mosso fin nelle fibre più profonde della sua anima. Se è vero che «la lingua parla dell’abbondanza del cuore», ciò vale anche per l’espressione artistica, per mezzo della quale fra Giovanni mostrava tutto il suo mondo interiore. Non possiamo scindere l’uomo dall’artista, l’uomo dal consacrato, questa unità che non è separabile.

Il Beato Angelico seppe attingere dalla «gratia gratum facens» (la grazia che ci rende graditi), un dono che illumina il cammino dell’umanità, guidandola ci attraverso le sfide e le oscurità della vita. Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica:

«La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, des ewigen Lebens. La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell’intimità della vita trinitaria. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla grazia di Cristo, Capo del suo corpo. Come “figlio adottivo”, egli può ora chiamare Dio “Padre”, in unione con il Figlio unigenito. Riceve la vita dello Spirito che infonde in lui la carità e forma la Chiesa. Questa vocazione alla vita eterna è soprannaturale. Dipende interamente dall’iniziativa gratuita di Dio, poiché egli solo può rivelarsi e donare se stesso. Supera le capacità dell’intelligenza e le forze della volontà dell’uomo, come di ogni creatura» (vgl.. CCC 1996, 1997, 1998).

Jesus Christus, con il suo sacrificio, ci ha donato «grazia su grazia» (GV 1,16), un flusso continuo di amore e redenzione che manifesta la gloria divina. Ecco perché il Beato Angelico, con la sua arte, continua a parlare ai nostri cuori, offrendo un cammino di bellezza e luce che risplende nei momenti più bui. La sua festa, heute, assume un significato ancora più profondo, specialmente in un’epoca segnata dalla guerra, la divisione e l’isolamento prodotto perfino dai social, quando invece la rinascita spirituale e la bellezza, compresa quella artistica, sono essenziali per l’intera umanità.

La grazia di Dio è concetto e insieme realtà che esprime e rappresenta realmente l’amore incondizionato e il favore divino che ci viene offerto senza merito. Questa grazia rende presente la gloria di Dio, visibile attraverso le opere di Cristo e dei suoi seguaci.

Il Beato Angelico, con la sua arte, ha saputo catturare questa gloria, trasferendo nelle sue opere la grazia divina con rappresentazioni che parlano direttamente all’anima. Le sue opere, come «L’Annunciazione» e «Il Giudizio Universale», sono testimonianze visive di quella grazia, e ci chiamano invitandoci a riflettere sulla nostra relazione con il divino.

In tempi di crisi come i nostri la bellezza assume un ruolo fondamentale per la nostra rinascita spirituale e morale, quella della riscoperta del Bene del Bello. Scriveva Hans Urs Von Balthasar:

«In un mondo senza bellezza, in un mondo che non ne è forse privo, ma che non è più in grado di vederla, di fare i conti con essa, anche il bene ha perduto la sua forza di attrazione, l’evidenza del suo dover-essere-adempiuto; e l’uomo resta perplesso di fronte ad esso e si chiede perché non deve piuttosto preferire il male» (vgl.. Gloria 1 – Percezione della Forma, Jaka Buch, Mailand, 2012, 18).

Il Beato Angelico, col suo essere artista, ha mostrato come la bellezza possa essere un veicolo di grazia e redenzione. Perfino la luce che illumina i suoi dipinti è simbolo della luce divina che guida i nostri passi, anche nei momenti più oscuri.

La festa del Beato Angelico ricorda che ogni uomo, durch Gnade beleuchtet, Obwohl aufgerufen, auf steilen Wegen zu gehen, ständig die Natur als göttliches Meisterwerk wieder aufdecken. Schaffung, sebbene deturpata dal peccato e dalle difficoltà della vita, è sempre il luogo dove il chiaroscuro dell’esistenza umana si intreccia con l’amore vero e profondo. Il Beato Angelico, con la sua arte, ci invita a vedere oltre le apparenze, a scoprire la bellezza nascosta in ogni angolo della nostra vita.

Gli artisti, come il Beato Angelico, hanno il dono di trascinarci oltre l’immanenza, oltre i cammini della razionalità pura e della teoresi. La loro arte ci porta fra il tormento e l’estasi, facendoci vivere esperienze che vanno al di là del semplice vedere. La bellezza, in diesem Sinne, diventa una via di conoscenza e di esperienza del divino. È un cammino che ci invita a lasciarci trasformare dalla grazia, a vedere il mondo con occhi nuovi, illuminati dalla luce della fede.

Abschließend, il percorso di luce tramite la grazia è un viaggio che tutti siamo chiamati a fare. Il Beato Angelico, ci offre una guida preziosa in questo cammino, mostrandoci come la bellezza e la luce possano illuminare i nostri sentieri più oscuri. La sua festa, heute, ci invita a riscoprire la nostra natura di capolavori divini, a lasciarci trasformare dalla grazia e a camminare con fiducia verso la gloria. Questa celebrazione può essere un momento di rinascita per tutti noi, specialmente per gli artisti che, con la loro opera, continuano a portare luce e speranza nel mondo.

Die Hoffnung, che è anche il tema guida del presente giubileo, come ci ricorda la e la Sacra Scrittura, quando viene da Dio è sempre fondata e non confonde. La Speranza come l’arte e il bello che ne è il necessario corollario è armonica, integrale e proporzionata. Affinché tutti diventiamo belli e speranzosi, riscopriamo l’arte del Beato Angelico che ci raffigurò la bellezza e l’unicità di Cristo.

 

Novelle Santa Maria in Florenz, 18 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Jesus hebt den Glauben hervor, indem er Ärger und Sacht vorschlägt

Homiletik der Väter der Insel Patmos

GESÙ METTE IN RISALTO LA FEDE PROPONENDO GUAI E BEATITUDINI

«Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. Wahrlich, ich sage euch:: Viele Propheten und viele Gerechte wollten sehen, was Sie sich ansehen, Aber sie haben es nicht gesehen, Und hör dir an, was du hörst, ma non lo ascoltarono

 

 

 

 

 

 

 

 

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In questa domenica si legge il testo delle beatitudini secondo la versione di Luca. Un brano che si differenzia da quello più noto, presente nel primo Vangelo, per il numero di beatitudini: quattro contro le otto di Matteo; e per la presenza di altrettanti «guai» che formano una precisa contrapposizione con le stesse.

Fra Angelico, Le beatitudini

Se a essere dichiarati «beati» sono i poveri, gli affamati, i piangenti e perseguitati, i guai si indirizzano ai ricchi, ai sazi, i ridenti e a coloro che sono lodati. Außerdem, se le beatitudini di Matteo sono inserite nel cosiddetto Discorso della montagna (vgl.. MT 5,1), quelle di Luca sono pronunciate in un luogo pianeggiante (vgl.. LC 6,17). Leggiamo il testo.

„Zu dieser Zeit, Jesus, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, er sagte: “Beati voi, Arm, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, dort, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, Reich, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Wehe euch, che ora siete sazi, perché avrete fame. Wehe euch, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti”» (LC 6,17.20-26).

Poiché non esiste altra pagina evangelica che abbia tanto interessato il pensiero e la cultura e sia stata oggetto di svariate interpretazioni, cercherò di mettere in evidenza il punto di vista dal quale Luca intende presentare le beatitudini di Gesù, ma anche i guai che ne seguono. Sie, in der Tat, sono necessari per spiegare le prime, le presuppongono e ne sono la loro controparte, cosicché le beatitudini, poste su questo sfondo negativo, risaltano meglio.

Subito dopo aver costituito i Dodici (LC 6,12-16) Gesù pronuncia le beatitudini, che dunque assumono un valore particolarmente significativo per quel gruppo «ai quali diede il nome di apostoli» (LC 6,13). Sie, uniti a quelli che per primi seguirono Gesù, sono i destinatari immediati di queste parole: «Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva» (LC 6,20). Però vi è anche una folla numerosa che stavolta ascolta il discorso, formata da ebrei e persone provenienti da zone non ebraiche, come le città fenicie di Tiro e di Sidone. Con questa annotazione l’evangelista non intende solo mostrare che la fama di Gesù si è estesa al di fuori dei confini di Israele, ma desidera prefigurare l’estensione post-pasquale, anche ai cosiddetti gentili, del messaggio di salvezza di Gesù. Außerdem, poste immediatamente dopo l’annotazione che la folla «cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti» (LC 6,19), le parole di Gesù che propongono beatitudini e guai intendono far risaltare la fede in chi lo segue e lo sta cercando, invece che la dimensione magica o interessata. Riportano le persone sulla terra e dunque sul piano delle scelte e delle responsabilità. Per questo il modo di parlare in pubblico di Gesù, come già in occasione dell’omelia nella sinagoga di Nazareth, ha un tono «kerygmatico» e pedagogico; invogliano a prendere posizione e predispongono anche a un’inevitabile divisione, poiché le parole di Gesù svelano i pensieri di molti cuori (vgl.. LC 2,34-35). Possiamo dire che la pagina evangelica che mette a diretto confronto, in un brutale vis-à-vis, poveri e ricchi, affamati e sazi, afflitti e gaudenti, perseguitati e gente ammirata, implica una necessaria scelta di campo, un’opzione che in definitiva è tra l’autosufficienza e la fiducia nel Signore, ovvero tra l’idolatria e la fede.

Di norma si pensa sia Matteo l’evangelista delle beatitudini, invece Luca nel suo scritto ne presenta ben quindici, due in più del suo collega e, Der andere Bruder, è anche il solo che ci trasmette la beatitudine degli ascoltatori della Parola: «Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono» (LC 11,28). Questa è infatti la chiave per scorgere la beatitudine nelle varie situazioni vitali: ascoltare e custodire la parola e i segni di Dio, come la Vergine Maria per prima ha fatto.

Im Alten Testament, in particolare nei Salmi e nella letteratura sapienziale, le beatitudini costituiscono quelle indicazioni date affinché l’uomo raggiunga il traguardo della felicità: «Beato l’uomo che non cammina in compagnia dei malvagi e nella strada dei peccatori» (Soll 1,1). Se si seguono si vivrà felici, ma se si preferisce un’altra strada iniziano i guai, che sono necessarie messe in guardia: non maledizioni, ma avvisi, come quelli che davano gli antichi profeti (Ist 1,4; 5,8-24; 30,1; 33,1). Rispetto all’Antico Testamento, il Nuovo presenta a questo proposito alcune sostanziali differenze. Per Gesù non esistono particolari condizioni previe alle beatitudini, perché Egli dichiara già felici coloro che sono in una determinata situazione e non dice ad esempio: «siate poveri!». Si rivolge, chiamandolo beato, a chi povero lo è già. La beatitudine, o «macarismo» come viene definita in senso tecnico in modo da richiamare l’espressione greca, non stabilisce alcun comportamento previo perché è l’annuncio di una novità che viene da Dio e per questo difficile da cogliere a prima vista, é paradossale, non mondana e richiede la fede. In ciò risiede l’originalità e la differenza di senso che il Nuovo Testamento apporta. Le beatitudini, das ist, più che un’etica da mettere in pratica sono l’annuncio di una novità, un modo nuovo di vivere la vita e di pensarla, perché tutto è visto in rapporto a Dio, ovvero al suo Regno. Ausgeben, genau, potrebbe riscontrare beatitudine nei poveri, negli indigenti, nei sofferenti, nei perseguitati? O meglio ancora: come possiamo anche noi, nelle nostre personali povertà, nelle nostre sofferenze o dentro qualsiasi altra situazione faticosa, riconoscerci beati? Cosa permette di leggere una situazione e di giudicarla come benedetta e non invece una maledizione o una disgrazia? La beatitudine funziona solo per chi ha fede. Per usare un’immagine molto importante per la teologia della rivelazione, potremmo dire che servono gli occhi della fede (P. Rousselot, Les yeux de la foi, 1910; Trad.. es. Gli occhi della fede, Mailand 1974).

Nella fede c’è la possibilità di vedere in un modo diverso, poiché essa rende capaci gli occhi di cogliere ciò che altrimenti rimane sotto la superficie. In forza della grazia il credente riconosce quei segni che Dio pone nella sua vita, Andernfalls, senza la grazia, vede solo il fallimento, die Toten, Hunger, verzweifeln. Con la fede in essi scorge, trotz allem, Gottes Gegenwart. È allora chiaro perché Gesù non pone condizioni all’essere beati. Solo una è la condizione previa: credere alla sua Parola.

Le parole di Gesù sono comprensibili alla luce del fatto che in Lui si manifesta davvero l’avvento del Regno di Dio. Beatitudini e guai sono lo sguardo di Dio su situazioni umane contraddittorie e ciò appare paradossale, poiché Egli vede ciò che l’uomo non scorge, sconvolgendo i parametri umani di valutazione. In fondo ciò che le beatitudini mettono in questione è il rapporto col presente che per alcuni si mostra pieno, soddisfacente e saturo (vgl.. la Vulgata che traduce il «sazi» di LC 6,25 mit: «qui saturati estis») e per altri è desiderio ed attesa di un cambiamento. Questi sono i poveri che per la loro situazione di mancanza ed indigenza diventano i primi destinatari del Regno. La vera povertà non è l’indigenza o la miseria in sé, ma lo stato di chi, come gli עֲנָוִים (anawim i poveri e gli umili in ebraico) des Alten Testaments, sono capaci di accogliere Dio perché sanno di non avere nulla e di attendersi tutto da lui. Guai ai ricchi, sagt Jesus, quando sono schiavi delle ricchezze, perché ripongono in esse la sicurezza della vita e ritengono che il loro essere dipenda dall’avere (vgl.. LC 12,15: «Seien Sie vorsichtig und halten Sie sich von jeglicher Gier fern, denn, auch wenn einer im Überfluss vorhanden ist, sein Leben hängt nicht davon ab, was er besitzt "). Non a caso l’azione divina celebrata nel Magnificat canta il Dio che «ha saziato (riempito) di beni gli affamati», mentre «ha rimandato vuoti i ricchi» (LC 1,53). O come nel racconto metaforico di LC 16,19-31 dove il ricco, sazio e gaudente, si contrappone a Lazzaro, Arm, affamato, nudo, senza casa, wohingegen, nella prospettiva escatologica della parabola, i destini dei due sono completamente ribaltati. Quella parabola è un bel commento narrativo al discorso di Gesù che alterna beatitudini e guai.

Endlich, la beatitudine nella povertà e nella fame non ci lascia comunque tranquilli o senza dolore per le situazioni che si rincorrono nel mondo e per la sorte di tanti, soprattutto quando a soffrire sono inermi e bambini. La fede e la fiducia in Dio, come scrive il Manzoni, non basta a tenere lontani i problemi, piuttosto «li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore». Una conclusione «trovata da povera gente», commenta lo scrittore (die Verlobten, Kappe. XXXVIII). Ma la parola beati, che noi leggiamo in greco, poiché il vangelo ci è stato trasmesso in quella lingua, Gesù l’ha pronunciata in aramaico e nella sua lingua non vuol dire solo felici, ma significa anche «dirigere, orientare, incamminarsi» e dove se non nel mondo? Non possiamo fuggire da questo mondo, bisogna starci e imparare a vedere cose che la maggior parte non vede, non tanto perché manca di un principio di fede, ma perché travolta dalla vita non ha più tempo di pensare.

C’è una particolare beatitudine ricordata da Matteo. Sono parole straordinariamente dense pronunciate da Gesù riferendosi alla capacità che abbiamo non tanto di separarci materialmente dalle cose, dal lavoro quotidiano, dalla famiglia, ma di saper vedere nel nostro ambiente, im täglichen Leben, quello che superficialmente non si vede, quello che trascende la nostra visione immediata:

«Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. Wahrlich, ich sage euch:: Viele Propheten und viele Gerechte wollten sehen, was Sie sich ansehen, Aber sie haben es nicht gesehen, Und hör dir an, was du hörst, ma non lo ascoltarono!» (MT 13, 16-17).

Dall’eremo, 16 Februar 2025

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Sant'Angelo-Höhle in Ripe (Civitella del Tronto)

 

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Die Väter der Insel Patmos

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Das alte intelligente Tier und die neue künstliche Intelligenz

L’ANTICO ANIMALE INTELLIGENTE E LA NUOVA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Sono queste le occasioni in cui l’uomo ha dimostrato la propria intelligenza, sicherlich nicht als das stärkste Tier auferlegt, oder schnell, oder qualifiziert, ma mostrandosi capace a gestire uno strumento superiore con la sua intelligenza adattabile, esercitando quella sua capacità con la quale da sempre ha saputo adattarsi a quei numerosi cambiamenti storici che si chiamano oggi mutamenti tecnologici.

- Aktualität -

Autor:
Jorge Facio Lynx
Präsident von Editions Die Insel Patmos

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Artikel im PDF-Druckformat

 

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Heutzutage una delle tematiche più presente nei telegiornali e nei soziale Medien si sta centrando sulle IA (Intelligenze Artificiali) e le sue implicazioni positive, ma soprattutto negative, specialmente con il vertice che si sta celebrando a Parigi: AI Action Summit.

È opportuno partire da due premesse importanti: ognuno di questi sistemi è in definitiva uno strumento nelle mani dell’uomo e per questo rispecchia con un potenziamento inimmaginabile al giorno d’oggi le stesse ricerche e forma di pensare e di agire dell’uomo. Dunque è l’uomo stesso che può indirizzare lo strumento per aiutare e migliorare il progresso, la scienza e la stessa vita umana, come può usare questo strumento per i peggiori incubi mai vissuti nella storia.

Il concetto stesso di Intelligenza deve essere chiarito: i sistemi per la loro potenza e velocità posso raggiungere calcoli e operazioni che l’essere umano singolarmente o in gruppo non riuscirebbe a raggiungere facilmente, ma sono finora operazioni settoriali e specifiche; mentre la singolarità dell’Intelligenza umana si contraddistingue per la creatività e simultaneità nell’operare multiple funzioni e tematiche. La paura non è tanto su dove possano arrivare come strumenti i sistemi delle Intelligenze artificiali, ma a che punto sta giungendo la pigrizia, la malavoglia, l’ignoranza e l’inattività a cui le persone stanno arrivando nel quotidiano, privilegiando lo svago in un mondo sempre più vanesio e superficiale, anziché cercare di sviluppare al meglio le proprie qualità, doni e capacità.

Oggi la vita stessa è strutturata per essere vissuta in forma passiva, nella modalità zombi o “amebe”, pur avendo a portata di mano l’accesso a un’informazione illimitata e con una tale vasta gamma di strumenti tecnici e tecnologi con i quali si potrebbero operare delle meraviglie.

L’intelligenza artificiale sta trasformando rapidamente la società e il mondo del lavoro, tanto che il suo sviluppo e la sua diffusione sollevano importanti questioni etiche, sociali ed economiche. Mentre l’Europa porta avanti come strategia un quadro teoretico di approccio regolamentare e incentrato sull’uomo, specialmente alla tutela dei diritti fondamentali, gli Stati Uniti e l’Asia, in modo particolare la Cina, hanno scelto invece un approccio pragmatico ed economico dove hanno lasciato carta bianca per l’innovazione e la concorrenza. C’è stato un investimento massiccio sulla ricerca e lo sviluppo dell’IA da parte dei governi con l’unico obiettivo di raggiungere la Führung mondiale nel settore.

Una delle principali preoccupazioni sulle IA è il suo potenziale impatto nel mondo del lavoro: l’automazione dei processi produttivi porterebbero a un aumento della disoccupazione e della disuguaglianza sociale, soprattutto nei settori manifatturieri, agricoli, di commercio e dei servizi.

L’altra questione importante è l’impatto ecologico, i modelli di IA sono complessi e richiedono enormi quantità di energia, con un conseguente impatto significativo sull’ambiente. L’utilizzo diffuso di dispositivi intelligenti e la produzione di grandi quantità di dati sollevano anche preoccupazioni per il consumo di risorse naturali e la gestione dei rifiuti elettronici. Existiert, assieme alle due preoccupazioni appena indicate, anche il pericolo della perdita di controllo sulle IA e la conseguente paura dello sviluppo di capacità che possano superare il controllo umano e generare delle conseguenze imprevedibili per la società. Altrettanta paura genera il pericolo dell’uso improprio delle IA per scopi dannosi, come la creazione di armi autonome o la manipolazione dell’opinione pubblica.

Le IA hanno un impatto immediato e devastante nelle diverse generazioni della società, specialmente i più anziani, che sono molto più vulnerabili, oltre che indifesi e spesso incapaci a cogliere il pericolo quando si trovano coinvolti in truffe , furti e inganni ai quali non sono preparati, non avendo ricevuto da nessuno una adeguata informazione, oggi più che mai impellente, sui pericoli che si possono correre.

Se l’IA come potente tecnologia offre grandi opportunità, al tempo stesso comporta anche dei grandi interrogativi. Per un verso appare indispensabile un dialogo aperto che tenga conto dei benefici potenziali come dei rischi per i lavoratori e per l’ambiente, affinché il suo sviluppo e utilizzo sia etico e sostenibile e mirato al bene dell’umanità. Aber, wie du weißt, quando di mezzo ci sono i soldi è difficile avere una solida garanzia sulla operatività del progetto, e tutto potrebbe rimanere nell’ideale ambito delle belle parole.

Le IA a livello lavorativo non porteranno all’abolizione del lavoro umano se si accetta la trasformazione profonda del mercato del lavoro che si sta già realizzando, è per ciò fondamentale investire in istruzione e formazione per preparare i lavoratori a coesistere con le IA come in passato fece l’uomo con l’arrivo della macchina a vapore o dell’automobile; perché sono queste le occasioni in cui l’uomo ha dimostrato la propria intelligenza, sicherlich nicht als das stärkste Tier auferlegt, oder schnell, oder qualifiziert, ma mostrandosi capace a gestire uno strumento superiore con la sua intelligenza adattabile, esercitando quella sua capacità con la quale da sempre ha saputo adattarsi a quei numerosi cambiamenti storici che si chiamano oggi mutamenti tecnologici, reinventando nuove attività e sviluppando nuove competenze.

 

von der Insel Patmos, 15 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Das Opossum ist das Wissen des Vatikans als Henger in Keuschheit und wie sein verstorbener Ehemann Riccardo Schicchi arbeitet wie sein verstorbener Ehemann “Geständnisse” des Heiligen Augustinus

Das Opossum ist das Wissen des Vatikans als Henger in Keuschheit und wie sein verstorbener Ehemann Riccardo Schicchi arbeitet wie sein verstorbener Ehemann Geständnisse Des heiligen Augustinus

Mentre quel filmato taroccato andava in onda, Herr Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vatikaner, abboccava al tarocco come una trota in curva

– Die Schriftsätze der Väter der Insel Patmos –

(am unteren Rand: tutti i precedenti articoli)

Autor
Redaktion der Insel Patmos

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Acido come una via di mezzo tra una vergine vestale e una bisbetica indomabile, l 'Beutelratte ha lanciato tuoni e fulmini sulla “partecipazione” del Santo Padre Francesco al Festival di Sanremo.

Questa ennesima sparata è la riprova che costui sta alla conoscenza delle faccende interne del Vaticano come Éva Henger sta alla castità e come il suo defunto marito Riccardo Schicchi sta all’opera Geständnisse des Heiligen Augustinus. Bereits, perché mentre quel filmato taroccato andava in onda, Herr Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vatikaner, abboccava al tarocco come una trota in curva.

Il video mandato in onda ieri sul maxi schermo del Teatro Ariston non ha niente a che vedere con la manifestazione canora perché girato nel maggio 2024 come ringraziamento del Sommo Pontefice agli artisti partecipanti alla giornata mondiale dei bambini presso lo Stadio Olimpico di Roma.

Questa è l’affidabilità di Mister Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vatikaner che nel suo blog di Gossip&Veleni assicura:

«In un momento storico nel quale il giornalismo è un passatempo per anziani, Silere non possum investe su giovani competenti che hanno seriamente sposato una missione: cambiare la comunicazione sulla Chiesa Cattolica e sul Vaticano» (vgl.. WHO)

Die ganze affermato senza umana pena del ridicolo, Warum Ich kann nicht schweigen è affidabile come i Tango Bond argentini del 2001.

Velletri von Rom, 12 Februar 2025

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Unsere vorherigen Artikel:

– 21 Marsch 2025 — Ich kann nicht schweigen Und die Geschichte dieser überzeugten Näherin, dass er Giorgio Armani High Fashion -Lektionen geben kann

– 12 Februar 2025 — Das Opossum ist das Wissen des Vatikans als Henger in Keuschheit und wie sein verstorbener Ehemann Riccardo Schicchi arbeitet wie sein verstorbener Ehemann Geständnisse Des heiligen Augustinus (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

– 15 Januar 2025 — Über die Bürogrenzen mit der Realität: Die Frau leidet an Freudian Invidia of the Penis, Das Opossum des Neides durch Matteo Bruni Direktor des Presseraums des Heiligen Stuhls (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

– 20 Januar 2025 — Das Opossum ignoriert, dass eine Nonne leicht Gouverneur des Staates der Vatikanischen Stadt werden kann, Wie schon war Giulio Sacchetti (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf Qich)

– 22 November 2024 — DIE BISCHÖFLICHE ERNENNUNG VON RENATO TARANTELLI BACCARI. WENN SIE VON LEBERKREBS BETROFFEN SIND, Sie greifen diejenigen an, die nicht schweigen können (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

– 31 Dürfen 2024 — EINE ANMERKUNG VON PATER ARIEL AUF DER WEBSITE Ich kann nicht schweigen: «So nervig wie ein Seeigel in der Unterhose» (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

– 8 Dezember 2023 — WEN IST MARCO FELIPE PERFETTI AUF DER WEBSITE? Ich kann nicht schweigen „HIER IM VATIKAN… WIR IM VATIKAN…“, WENN SIE DEN Vatikan noch nicht einmal betreten können? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

– 14 Oktober 2023 — Der emeritierte Archabot von Montecassino PIETRO VITTORELLI ist tot: CHRISTLICHE Frömmigkeit kann die traurige Wahrheit auslöschen? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)

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Die Väter der Insel Patmos

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Wenn der Teufel seinen Schwanz setzt, zwischen Exorzismen und Narzissismen … – Wenn der Teufel seinen Schwanz auf uns legt, zwischen Exorzismen und Narzissismen…

(Englischer Text nach dem Italienischen)

 

Wenn der Teufel seinen Schwanz setzt, TRA ESORCISMI E NARCISISMI…

L’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? Es ist immer noch: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni

- Pastoraltopikalität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Deckel.

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Forse un chiarimento è dovuto, perché come era prevedibile, il mio articolo del 7 letzten Februar (sehen WHO) ha suscitato in alcuni lettori “storture di naso”, tanto da arrivare a interpretare il mio scritto come un attacco (persönlich?) a tutte quelle anime belle che quotidianamente combattono contro il Demonio.

Zusamenfassend, ci mancava solo il frate cappuccino guastafeste a ostacolare l’esercito di quei guerrieri della luce che con Capitan Gesù – che non stà lassù ma stà quaggiù con la bandiera in mano – colgono i diavoli in flagrante come cantava il buon Angelo Branduardi (du siehst WHO).

Reputo il mio scritto estremamente chiaro tanto da far da corollario alla bellissima nota dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (du siehst WHO) a cui non si può certamente addossare la colpa di essere un gruppo di faziosi e di facinorosi esaltati. E di demonologia e relativo sacramentale dell’esorcismo, due Padri di questa nostra Isola di Patmos qualche cosa forse ne sanno. Sia io che Padre Ariel S. Levi di Gualdo facemmo entrambi la formazione per l’istruzione a questo delicato ministero, nel solito anno 2009 e presso la stessa istituzione accademico-ecclesiastica. Determinati allarmi bisogna pure darli, bisogna mettere in guardia i fedeli cristiani da certe derive così come erano soliti fare i profeti nell’antico Israele con il popolo dalla dura cervice: «Ascoltino o non ascoltino – perché sono una genìa di ribelli – sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro» (vgl. Dies 2,2-5). Certe cose bisogna dirle e basta.

Reputo che il sacerdote oggi debba riscoprire il suo ruolo di profeta, di colui che parla a nome di Dio, cosa sempre più rara in una comunità ecclesiale dove il personalismo clerical-religioso è diventato ipertrofico. Fare il profeta comporta delle immancabili fatiche, delle incomprensioni, una scomodità difficile da accettare ma necessaria, fino a proclamare – fin dall’alto dei tetti (vgl. LC 12,3) – anche quello che i più non vorrebbero sentirsi dire. E tutto questo senza velature di giudizi temerari ma con quella parresia profetica che troviamo tra le pieghe della responsabilità pastorale che dobbiamo al popolo di Dio a noi affidato con la sacra ordinazione.

Detto questo desidero tornare ulteriormente su alcune questioni note, talmente note, che sono puntualmente ignorate, disattese e a buon bisogno furbescamente manipolate.

1. Che cosa è un esorcismo?

È l’invocazione del nome di Dio fatta al fine di allontanare il demonio da una persona, da un animale, da un luogo o da una cosa. Quando si fa in nome della Chiesa, da parte di un ministro legittimamente incaricato e secondo i riti previsti nei libri liturgici approvati, l’esorcismo si chiama pubblico ed ha il valore proprio dei sacramentali. Wenn nicht, si tratta di una pratica privata. Gli esorcismi pubblici si dividono in semplici e solenni o maggiori. In questo articolo non mi soffermerò ad analizzare gli esorcismi semplici che hanno fatto parte di alcuni riti di benedizione compresi nel capitolo IX del vecchio Rituale Romanum o quelli inerenti a precisi percorsi e tappe del cammino di catecumenato e del battesimo dei bambini e soprattutto degli adulti.

Habe dies verdeutlicht, sono detti solenni o maggiori gli esorcismi pubblici previsti per i casi di ossessione o di possessione diabolica, ovvero nei casi in cui il demonio, operando dall’esterno, impedisce in modo permanente le azioni dell’individuo o nei casi in cui Satana opera attraverso l’organismo dell’individuo agendo dall’interno del corpo della persona posseduta, esercitando un dominio più o meno pieno.

La preghiera di esorcismo più cercata da certuni fedeli demonopatici è, manco a dirlo, l’esorcismo solenne. Il bisogno è talmente forte che anche alcune presunte preghiere di liberazione hanno la struttura di veri e propri esorcismi solenni, con tanto di formula invocativa e imperativa. Come ho più volte avuto modo di dire, si ricerca l’esorcista più forzuto o il carismatico più talentuoso che possieda la formula di comando più efficace contro il demonio per risolvere in maniera definitiva tutti i problemi. C’è da sorridere amaramente perché nel gergo quotidiano spesso sentiamo parlare di bravura o meno di un esorcista o di un carismatico. Tale distinzione lessicale non ha alcuna ragion d’essere da un punto di vista teologico–spirituale, non si tratta di usare le skill proprie di un chierico Fantasie di D&D ma tutto parte dall’autorità di Cristo che agisce nella persona dell’esorcista e che Dio Padre accoglie ed esaudisce in vista del bene ultimo dell’anima.

A questo punto del discorso è di rigore un interrogativo: l’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? Es ist immer noch: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni, già menzionate nel mio precedente articolo del 7 Februar.

2. Battesimo e Confessione per combattere il Demonio

Bisognerebbe anzitutto ricordare che la prima forma di lotta al Demonio è la vita battesimale, quella vita nuova nello Spirito che si nutre di un cambiamento radicale di mentalità ovvero la Metanoia (dal greco μετανοεῖνmetanoein), da cui deriva il termine italiano di conversione. Die Metanoia sancisce un passaggio dalla mentalità soggetta al peccato e alla concupiscenza – di cui Satana è principe e artefice; origine e causa (vgl. GV 12,31; Eff 2,2; 2Kor 4,4; 1GV 5,19) – a quella dello Spirito Santo in cui regna il Signore risorto (vgl. Kol 1,13; RM 6,14; 8,2). Questo cambiamento di registro – di mente e di cuore – è già di per sé un cammino di liberazione potente in quanto Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi (vgl. Gal 5,1). Nel percorso di catecumenato tale libertà gioiosa che Cristo ha guadagnato per noi è contrapposta alla schiavitù del peccato che il demonio non smette mai di suscitare nell’uomo con le sue trame in dispregio a Dio (vgl. Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 si tratta delle diverse orazioni che definiamo come esorcismi semplici. Sarebbe utile la loro analisi da un punto di vista sia liturgico che sacramentale per evidenziare la tensione alla metànoia e alla vita nuova che il catecumeno ottiene con l’immersione nella Pasqua di Cristo).

Sempre restando in tema battesimale, come non annoverare la preghiera del Padre Nostro che ci è stata consegnata solennemente nel battesimo e che domanda a Dio la liberazione dal maligno. Il Padre Nostro è la preghiera dei figli ma costituisce anche la prima formula invocativa semplice di liberazione dal potere del maligno. La preghiera del Padre Nostro è liturgicamente posta a coronamento conclusivo del rito del Battesimo (vgl. Rito del Battesimo dei bambini n. 76 e Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 188-189), e questo per esprimere la tensione verso una conversione quotidiana in cui tutti i giorni il fedele battezzato chiede a Dio di essere liberato dal maligno per poter partecipare il più degnamente possibile di quella figliolanza di figlio nel Figlio.

Altra doverosa puntualizzazione. La lotta al Demonio si concretizza con una buona pratica sacramentale in cui la confessione costituisce l’arma di elezione più efficace ed eloquente di qualunque altra preghiera di esorcismo. Riconoscere e rinunciare alle opere del demonio nella mia vita personale diventa fondamentale per allontanare Satana. Se riesco a fare questo, riconosco l’azione vitale dello Spirito Santo che agisce e che mi convince quanto al peccato, Gerechtigkeit und Gericht (vgl. GV 16,8-9). Nella maggioranza dei casi basta un bravo sacerdote confessore per risolvere quello che per trascuratezza potrebbe richiedere poi molto più tempo, con il rischio non remoto di aprire la porta all’azione straordinaria del demonio, secondo quello che già l’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica prevede: «il peccato trascina al peccato; con la ripetizione dei medesimi atti genera il vizio. Ne derivano inclinazioni perverse che ottenebrano la coscienza e alterano la concreta valutazione del bene e del male» (vgl. n. 1865 e sulla realtà del peccato cf. i nn. 1846-1876).

Ribadire frequentemente questo insegnamento della Chiesa non significa assolutamente buttare via il bambino con l’acqua sporca, demonizzando l’esorcismo. Andererseits, così facendo si intende dare una giusta collocazione a un sacramentale, contestualizzandolo dentro un cammino di fede matura e realista che tutti siamo chiamati a compiere, anche con fatica. Rinunciare a Satana non è mai stato un compito facile ed immediato.

3. L’esorcista non è una Guest star

Altra puntualizzazione sull’esorcismo maggiore riguarda colui che ne è il ministro per eccellenza. die Gebühr 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (§ 1). Tale licenza deve essere concessa dall’Ordinario del luogo solo al sacerdote distinto per pietà, Wissenschaft, prudenza e integrità di vita (§ 2). Le stesse cose sono ribadite dalla “Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi” della Congregazione per la Dottrina della Fede del 29 September 1985 (du siehst WHO) e dal rituale del “Rito degli Esorcismi e Preghiere per circostanza particolari”, in vigore dal 31 Marsch 2002.

Quindi in base a quanto stabilito della Chiesa perché un soggetto possa proferire esorcismi solenni in modo legittimo è necessario:

ein) che si tratti solo e soltanto di un presbitero.

B) che tale presbitero designato abbia la licenza, conferita in modo personale e diretta ed espressa da parte dell’Ordinario del luogo. Il conferimento di tale facoltà deve quindi apparire chiaramente dal decreto vescovile. La licenza non può essere considerata tacita o presunta. Può essere implicita solo se connessa all’ufficio di esorcista.

C) in casi particolari per l’esercizio del ministero dell’esorcismo al di fuori dalla propria diocesi è necessaria la decisione e il giudizio dell’Ordinario del luogo che ne deve essere prontamente informato compiendo un debito discernimento.

L’azione ministeriale del sacerdote esorcista è mite ed umile, egli è il minus-ter è il più piccolo rispetto a Colui che è Signore e Salvatore. Nessun sacerdote può intraprendere il combattimento contro lo spirito demoniaco da solo, nessun laico o presunto carismatico o sensitivo può avere una propria autorità sui demoni. Tale autorità è stata conferita da Cristo agli apostoli (vgl. LC 9,1) e ai discepoli che credono in lui (vgl. MC 16,17; LC 10,19) e che dalla Chiesa sono stati costituiti e mandati come ministri di liberazione e di consolazione.

4. Incontri e weekend di liberazione e di guarigione, basta un po’ di trasparenza

Ho già spiegato nel mio precedente articolo del pericolo costituito da questi raduni paralleli nella vita della Chiesa, che assomigliano tanto a delle adunate sediziose. Raduni gestiti da laici senza alcuna autorizzazione e competenza che costituiscono un disordine per il cammino di fede dei fedeli. Quello che forse ancora molti non sanno è che in diverse diocesi d’Italia sono state emanate norme stringenti riguardo a questo tipo di manifestazioni et similia. Ne è un esempio la Conferenza Episcopale Siciliana (du siehst WHO), la Conferenza Episcopale Piemontese (du siehst WHO); una nota in tal senso del vescovo di Trieste: «Vedevo Satana cadere dal cielo…» (du siehst WHO); e l’ottimo vademecum della diocesi di Brescia che comprende anche diverse norme inerenti al ministero dell’esorcistato (du siehst WHO).

Ribadisco che le riunioni di preghiera e di formazione cristiana devono essere svolte in ambienti ecclesiali, fatto salvo per quelle convocazioni nazionali che muovono migliaia di persone e che devono garantire ben precisi criteri di sicurezza e di gestibilità che non è sempre possibile avere nei contesti ecclesiali ufficiali. Sarebbe buona norma, non di galateo ma di obbedienza alla Chiesa, mettere il vescovo diocesano al corrente di questi incontri. Informare per tempo l’Ordinario del luogo con lettera ufficiale sulla tipologia di incontro, sul tema trattato, sui relatori che vi interverranno e sulle attività contestualmente svolte. E solo quando si è ricevuto da lui il placet, insieme alla sua paterna benedizione si può procedere. Mettere i vescovi davanti al fatto compiuto, ricorda tanto il modus operandi della fuitina degli anni passati con cui si costringevano i genitori riottosi ad accondiscendere al matrimonio dei propri figli. Personalmente ritengo che tutto debba essere documentato per risultare trasparente in vista del bene che si vuole arrecare alle anime, sapendo che il diavolo tende a nascondere e a nascondersi il più possibile. Sarebbe opportuno leggere in queste assemblee la lettera di approvazione del vescovo per partecipare più pienamente di quella comunione ecclesiale che ha nel vescovo diocesano il suo centro. Unglücklicherweise, la realtà dei fatti è di ben altro genere e i vescovi si trovano a mettere in guardia da questi incontri il clero e il popolo di Dio riscuotendo il medesimo successo delle grida contro i bravi di manzoniana memoria. Ma c’è di più se il soggetto organizzatore di tali incontri è di un’altra diocesi, basta indagare un po’ per scoprire che tali personaggi – sia chierici che laici – sono considerati ingestibili da tempo immemore e difficilmente recuperabili se non con sanzioni canoniche e il ricorso ai dicasteri competenti.

5. Editoria sul diavolo: esiste ancora l’approvazione ecclesiastica?

Se giriamo tra le più comuni librerie cattoliche, spesso ci dobbiamo rassegnare a non trovare il requisito della cattolicità, alcune volte neanche quello della cristianità. Ma questo aprirebbe un capitolo che è meglio chiudere subito. Trattando del diavolo e degli esorcismi è ormai assodato che questo argomento nell’editoria ha saputo trovare una sua perpetua giovinezza, in altri termini diciamo che c’è un buon mercato. Pur congratulandoci con coloro che riescono a vivere con queste pubblicazioni – bisogna pur mangiare – non posso non muovere una critica costruttiva. Trattando tematiche specificatamente teologiche, gli autori di queste opere di demonologia, di pastorale degli esorcismi o di preghiere di liberazione, dovrebbero munirsi di un nulla osta dalla competente autorità ecclesiastica. Questo cosa significa? Non è certamente del permesso di pubblicare o meno un libro quello di cui stiamo parlando ma della garanzia che quello che si pubblica non entri in contrasto con la fede, die Moral, il magistero e la disciplina della Chiesa. Significa avere la tranquillità d’animo di operare in continuità di intenti con quanto la Chiesa crede e vive riguardo al suo insegnamento. Anche in quest’ambito risultano molto rari i lavori editoriali in tema demonologico approvati dalla competente autorità ecclesiastica, anzi spesso basta considerare la sola casa editrice con cui si pubblicano certi volumi per avere già una panoramica più che soddisfacente sulla distanza da qualunque forma di cattolicità e di cristianità quanto invece a una certa assonanza all’esoterismo cristianizzato.

Concludendo mi auguro che questo mio ulteriore articolo sia considerato per quello che realmente è, una riflessione accorata su un fenomeno molto complesso e delicato come la pratica esorcistica e la demonologia. Tanto ancora ci sarebbe da dire e non è escluso che possa tornare sull’argomento. Per il momento nessuno si senta attaccato o compromesso nel suo lavoro ma anzi incoraggiato a vivere sempre di più nella luce della verità che tutto rende nitido, in attesa di quel trionfo definitivo di Cristo sul demonio alla fine dei tempi.

Sanluri, 11 Februar 2025

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WHEN THE DEVIL PUTS HIS TAIL ON US, BETWEEN EXORCISMS AND NARCISSISMS

Is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions let’s make some further clarifications

- Pastorale Aktualität -

 

Autor
Iwano Liguori, ofm. Deckel.

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Perhaps a clarification is due, because as expected, my article of February 7th (sehen HIER) has raised doubts in some readers, so much so that they have come to interpret my writing as an attack on those beautiful souls who fight against the Devil on a daily basis.

All we needed was the Capuchin friar to hinder the army of those warriors of light who with Captain Jesus – who is not up there but down here with the flag in his hand – catch the devils red-handed as the Italian sing Angelo Branduardi sang (sehen HIER).

My writing extremely clear, and conform y to the optimal note from the International Association of Exorcists (sehen HIER) which certainly cannot be blamed for being a group of exalted partisans. Two Fathers of this island of Patmos know something about demonology and the related sacramental of exorcism. Father Ariel S. Levi of Gualdo and I both underwent training for this delicate ministry in the year 2009 at the same academic-ecclesiastical institution. Certain alarms must also be given, the Christian faithful must be warned against certain deviations as the prophets in ancient Israel: “Whether they listen or not – because they are a rebellious race – they will at least know that a prophet is among them” (vgl. Ezekiel 2,2-5). Some things just have to be said.

I believe that the priest today must rediscover his role as a prophet who speaks in the name of God, which is increasingly rare in an ecclesial community where clerical-religious personalism has become hypertrophic. The prophetic mission involves inevitable hardships, misunderstandings, an inconvenience that is difficult to accept but necessary, to the point of proclaiming from the rooftops (vgl. Luke 12, 3) even what most people would not like to hear. And all this without veils of rash judgments but with that prophetic parrhesia contained in the pastoral responsibilities that we must exercise towards the people that God has entrusted to us through sacred priestly ordination.

Nachdem dies gesagt ist, I would like to return further to some issues that are so well known that they are regularly ignored or cunningly manipulated.

1. What is an exorcism?

It is the invocation of the name of God made to ward off the Devil from a person, an animal, a place or a thing. When it is carried out in the name of the Church, by an authorized minister according to the rites provided for in the approved liturgical books, the exorcism is called public and has the value of sacramentals. Otherwise is a private practice. Public exorcisms are divided into simple and solemn or major. I will not stop to analyze the simple exorcisms that were part of some blessing rites contained in chapter IX of the old Rituale Romanum or those inherent to specific paths and stages of the catechumenate journey and the baptism of children and especially of adults.

The public exorcisms foreseen for cases of obsession or diabolical possession are called solemn or major, or in cases in which the Devil, operating from the outside, permanently prevents the individual’s actions or in cases in which Satan operates through the individual’s organism, acting from within the body of the possessed person, exercising more or less full dominion.

The exorcism prayer most sought after by demonopathic issolemn exorcism. The need is so strong that even some alleged prayers of liberation have the structure of solemn exorcisms with an invocativ and imperative formula. Thas I have often had the opportunity to say, we are looking for thestrongestexorcist or the charismatic person who possesses the most effective command formula against the Devil to definitively resolve all problems. We have to smile bitterly because in everyday jargon we often hear people talk about the skill or otherwise of an exorcist or a charismatic person. This distinction has no reason to exist from a theological-spiritual point of view, it is not a question of using the skills of a D&D fantasy cleric but everything starts from the authority of Christ who acts in the person of the exorcist and who God the Father welcomes and grants in view of the ultimate good of the soul.

At this point a question is necessary: is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions we make some further clarifications, already mentioned in my previous article of February 7th.

2. Baptism and Confession to fight the Devil

It should be remembered that the first form of fight against the Devil is baptismal life, that new life in the Spirit which is nourished by a radical change of mentality or metanoia (from the Greek μετανοεῖνmetanoein), from which the termconversionderives. The Metanoia marks a transition from a mentality subject to sin and concupiscenceof which Satan is the prince and creator; origin and cause (vgl. Jn 12.31; Eph 2.2; 2Kor 4.4; 1Jn 5.19) – to that of the Holy Spirit in whom the risen Lord reigns (vgl. Kol 1.13; RM 6.14; 8.2). This change of register – of mind and heart – is already in itself a powerful path of liberation as Christ has freed us so that we remain free (vgl. Gal 5.1). In the catechumenate path, this joyful freedom in Christ contrast with the slavery of sin that the Devil never ceases to arouse in man with his plots in contempt of God (vgl. Rite for the Christian Initiation of Adults nos. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 these are the different prayers that we define as simple exorcisms. Their analysis from both a liturgical and sacramental point of view would be useful to highlight the tension towards boredom and new life that the catechumen obtains with immersion in Christ’s Easter).

Still remaining on the baptismal theme, how can we not include the prayer of theOur Fatherwhich was solemnly given to us in baptism and which asks God for liberation from the Evil one. It is the prayer of the sons which also constitutes the first simple dedicatory formula for liberation from the power of theEvil one. The prayer of the Our Father is liturgically placed as the final culmination of the rite of Baptism (vgl. Rite of the Baptism of children n. 76 und Rite for the Christian Initiation of Adults n. 188-189), and this to express the tension towards a daily conversion in which every day the baptized believer asks God to be freed from the Evil One in order to be able to participate as worthily as possible in that sonship in the Divin Son.

Another necessary clarification. The fight against the Devil takes place with good sacramental practice in which confession constitutes the most effective and eloquent weapon of choice than any other exorcism prayer. Recognizing and renouncing the works of the Devil in my personal life becomes fundamental to ward off Satan. If I manage to do this, I recognize the vital action of the Holy Spirit who acts and convinces me regarding sin, justice and judgment (vgl. Jh 16.8-9). In the majority of cases, a good priest confessor is enough to resolve what could take much longer due to negligence, with the not remote risk of opening the door to the extraordinary action of the Devil, according to what the teaching of the Catechism of the Catholic Church already foresees: «sin leads to sin; with the repetition of the same acts it generates vice. The result is perverse inclinations that darken the conscience and alter the concrete evaluation of good and evil” (vgl. n. 1865 and on the reality of sin cf. n. 1846-1876).

Frequently reiterating this teaching of the Church absolutely does not mean debasing exorcism. On the contrary, we intend to give a right place to a sacramental, contextualising it within a journey of mature and realistic faith that we are all called to undertake, even with difficulty. Giving up Satan has never been an easy and immediate task.

3. The Exorcist is not a Guest Star

Another major clarification on exorcism concerns the one who is its minister par excellence. Kanon 1172 of the Code of Canon Law declares that no one can legitimately perform exorcisms on the possessed if he has not obtained a special and express license from the local Ordinary (§ 1). This license must be granted by the local Ordinary only to a priest distinguished for piety, knowledge, prudence and integrity of life (§ 2). The same things are reiterated by theLetter to the Ordinaries regarding the rules on exorcismsof the Congregation for the Doctrine of the Faith of 29 September 1985 (sehen HIER) and by the ritual of the Rite of Exorcisms and Prayers for particular circumstances, in force since 31 Marsch 2002.

Deshalb, according to what has been established by the Church, for a person to be able to perform solemn exorcisms in a legitimate way it is necessary:

ein) only and exclusively a presbyter.

B) that this designated presbyter has the license conferred by the local Ordinary. The conferral of this faculty must therefore appear clearly from the bishop’s decree. The license cannot be considered tacit or presumed. It can only be implied if connected to the office of exorcist.

C) in particular cases, for the exercise of the ministry of exorcism outside one’s own diocese, the decision and judgment of the local Ordinary is necessary, who must be promptly informed by carrying out due discernment.

The ministerial action of the exorcist priest is meek and humble, he is the smallest compared to He who is Lord and Savior. No priest can undertake the fight against the demonic spirit alone, no layman or supposedly charismatic or sensitive person can have his own authority over demons. This authority was conferred by Christ on the Apostles (vgl. Luke 9.1) and on the disciples who believe in him (vgl. Mk 16.17; Lk 10.19) and who were established and sent by the Church as ministers of liberation and consolation.

4. Meetings and weekends of liberation and healing, all it takes is a little transparency

I have already explained in my previous article the danger posed by these parallel gatherings in the life of the Church, which look so much like seditious gatherings. Gatherings managed by lay people without any authorization and competence which constitute a disorder for the faith journey of the faithful. What perhaps many still don’t know is that stringent regulations regarding this type of demonstration have been issued in various dioceses of our nation. An example of this is the Sicilian Episcopal Conference (sehen HIER), the Piedmont Episcopal Conference (sehen HIER); a note to this effect from the bishop of Trieste: «I saw Satan fall from heaven…» (sehen HIER); and the excellent handbook of the diocese of Brescia which also includes various regulations on the ministry of the exorcist (sehen HIER).

5. Publishing about the devil: does ecclesiastical approval still exist?

In Catholic bookstores we often no longer the Catholicity, sometimes not even Christianity. But this would open a chapter that is better closed immediately. When dealing with the Devil and exorcisms this topic in publishing has been able to find its perpetual youth, in other words let’s say that there is a good market. While we congratulate those who manage to survivewith these publications – you have to eat – I cannot help but offer constructive criticism. Dealing with specifically theological themes, the authors of these works of demonology, pastoral care of exorcisms or liberation prayers should obtain authorization from the competent ecclesiastical authority. What does this mean? What we are talking about is certainly not the permission to publish or not a book but the guarantee that what is published does not conflict with the faith, morality, magisterium and discipline of the Church. It means having the tranquility of mind to operate in continuity of intent with what the Church believes and lives regarding its teaching. Even in this area, editorial works on a demonological theme approved by the competent ecclesiastical authority are very rare; In der Tat, it is often enough to consider the single publishing house with which certain volumes are published to already have a more than satisfactory overview of the distance from any form of Catholicity and Christianity, but rather a certain assonance with Christianized esotericism.

Abschließend, I hope that this second article of mine is considered for what it really is: a serious reflection on a complex and delicate phenomenon such as exorcism and demonology. There is much more to say and it is not excluded that he could return to the topic. For the moment, no one should feel attacked in their work but encouraged to live more and more in the light of the truth that makes everything clear, awaiting that definitive triumph of Christ over the Devil at the end of time.

Sanluri, 11 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Pietro, Expertenfischer Sohn von Fischern, wirft die Netze auf das Wort des Sohnes eines Zimmermanns

Homiletik der Väter der Insel Patmos

PIETRO, Expertenfischer Sohn von Fischern, GETTA LE RETI SULLA PAROLA DEL FIGLIO DI UN FALEGNAME

Jesus, Wer war Tischler, Er war kein Angelexperte, Doch Simone the Fisherman vertraut diesem Rabbiner, Das gibt ihm keine Antworten, sondern ruft ihn auf, sich zu verlassen. La sua reazione davanti alla pesca miracolosa è quella dello stupore e della trepidazione: «Lord, allontanati da me che sono un peccatore»

 

 

 

 

 

 

 

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Pietro era un ebreo credente e osservante, fiducioso nella presenza operante di Dio nella storia del suo popolo, e addolorato per non vederne l’azione potente nelle vicende di cui egli era, bis zur Gegenwart, testimone. In tale frangente avviene il suo primo incontro con Gesù.

I Vangeli sinottici ci informano che Pietro è tra i primi quattro discepoli del Nazareno (LC 5,1-11), ai quali se ne aggiunge un quinto, secondo il costume di ogni Rabbi di avere cinque discepoli (LC 5,27: chiamata di Levi). Quando Gesù passerà da cinque a dodici discepoli (LC 9,1-6), sarà infine chiara la novità della sua missione. Egli non è uno dei tanti rabbini, ma è venuto a radunare l’Israele escatologico, simboleggiato dal numero dodici, quante erano le tribù d’Israele. I Vangeli consentono di seguire passo dopo passo l’itinerario spirituale di Pietro. Il punto di partenza è la chiamata da parte di Gesù. Avviene in un giorno qualsiasi, mentre Pietro è impegnato nel suo lavoro di pescatore. Gesù si trova presso il lago di Genesaret e la folla gli fa ressa intorno per ascoltarlo. Il numero degli ascoltatori crea un certo disagio. Il Maestro vede due barche ormeggiate alla sponda; i pescatori sono scesi e lavano le reti. Egli chiede allora di salire sulla barca, quella di Simone, e lo prega di scostarsi da terra. Sedutosi su quella cattedra improvvisata, si mette ad ammaestrare le folle dalla barca. E così la barca di Pietro diventa la cattedra di Gesù. Quando ha finito di parlare, dice a Simone:

«”Prendi il largo e calate le reti per la pesca! Simone risponde: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”».

Jesus, Wer war Tischler, Er war kein Angelexperte, Doch Simone the Fisherman vertraut diesem Rabbiner, Das gibt ihm keine Antworten, sondern ruft ihn auf, sich zu verlassen. La sua reazione davanti alla pesca miracolosa è quella dello stupore e della trepidazione: «Lord, allontanati da me che sono un peccatore» (LC 5,8). Gesù risponde invitandolo alla fiducia e ad aprirsi ad un progetto che oltrepassa ogni sua prospettiva: "Fürchte dich nicht; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Rileggiamo questo emozionante racconto:

„Zu dieser Zeit, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Jesus, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; aber auf dein Wort werde ich die Netze auswerfen". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, Sprichwort: «Lord, allontanati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Fürchte dich nicht; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono» (LC 5,1-11).

Il racconto di Luca segue il canovaccio di MC 1,16-20 a cui si rifà, ma con inserzioni proprie e l’aggiunta di una scena che ricorda molto da vicino quella di GV 21, dove lì è un Gesù ormai risorto a dialogare con Pietro per una definitiva chiamata a seguirlo. Mentre due domeniche fa abbiamo lasciato Gesù a Nazareth non compreso e addirittura rifiutato; qui invece le persone Lo cercano e Pietro, bestimmtes, lascia tutto per seguire il Maestro. Fin da questo iniziale momento cogliamo la particolare attenzione e stima che l’evangelista Luca rivolge a questo discepolo; qualcosa che evidentemente aveva appreso ed ereditato dalla comunità primitiva. Notiamo infatti che, mentre in Matteo e Marco la formula di vocazione è al plurale, «Venite dietro a me, Ich werde euch zu Menschenfischern machen“ (MC 1, 17; MT 4,19), nel racconto lucano è alla seconda persona, dass von Peter. E sullo sfondo, nella pesca infruttuosa, già si intravedono metaforicamente le fatiche apostoliche delle prime comunità cristiane.

La narrazione della pesca miracolosa, in der Tat, presenta i tratti di una catechesi sulla fede per mezzo della quale il Signore ribalta le situazioni umane chiuse e senza speranza. Pietro ne diventa il paradigma. Nelle sue parole, «abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla», non vi è solo amarezza e delusione per l’inane pesca, ma traluce anche un significato più forte che designa la spossatezza e la stanchezza fisica (vgl.. das verb κοπιάω (kopiao). Un’esperienza che troviamo di frequente nella Bibbia, soprattutto nei Salmi: «Sono stremato dai miei lamenti» (Soll 6, 7; vgl.. Auch Soll 69, 4; Soll 127, 1); e che l’antico Israele più volte aveva sperimentato nel corso delle sue vicende. Vi è dunque uno spazio di delusione e di limite nel quale Dio agisce. Per quella parentela fra il presente testo e il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, più sopra ricordata, comprendiamo che senza la presenza del Signore i discepoli si affaticano inutilmente fino alla spossatezza. Ma Lui presente, che invita a gettare le reti nuovamente, tutto cambia. La prima trasformazione avviene nella fiducia del discepolo e qui è Pietro ad esplicitarla: «sulla tua parola calerò le reti» (LC 5,4).

Ma di fronte alla pesca miracolosa sembra non basti lo stupore registrato (v. 9) da Luca, poiché Pietro sente di dover dire: «allontanati da me, perché sono un peccatore». Per alcuni ancora una volta dovrebbe soccorrerci il brano parallelo di Giovanni dove il dialogo fra il Risorto e Pietro, incentrato sull’amore, serve all’apostolo per guarire la ferita del rinnegamento nella notte della passione. Aber vielleicht, einfach, visto che qui l’Apostolo compare protagonista per la prima volta nel Vangelo, la richiesta di perdono è da intendersi come il riconoscimento della propria fragilità di fronte al manifestarsi della grandezza di Dio e al compimento della «sua parola». Ma ciò che ancor più colpisce è l’atteggiamento di Gesù verso il discepolo dal quale ha udito la confessione di colpevolezza. Non la sottolinea, non vi insiste, poiché essa non dice tutto della vita di Pietro, il quale dovrà passare attraverso molteplici confessioni. Jesus, più che sottolineare la peccaminosità del futuro apostolo, preferisce invitarlo alla fiducia ed alla sequela: "Fürchte dich nicht; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Qui conviene sottolineare il verbo usato da Luca per designare questa pesca di uomini e non di pesci, poiché in greco «zogreo» contiene in sé sia il vocabolo ζῷον (zoos vivo) che il verbo ἀγορεύω (agreuo, prendere a caccia o a pesca). Si tratta perciò di un prendere vivo, di un catturare lasciando vivi (vgl.. vocabolario Rocci). In questo modo l’opera pastorale di Pietro e dei suoi soci (v.10), metaforicamente espressa tramite la pesca che era il loro mestiere originario – e qui torna alla mente l’abbondante pesca di GV 21, 11: 153 grossi pesci tirati in barca, senza che la rete si divida – sarà un servizio alla vita. Die, die, attraverso il loro ministero, verranno raggiunti dal Vangelo, saranno attirati al Cristo, il vivente apportatore di vita: «io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (GV 10, 10).

 

Aus der Eremitage, 8 Februar 2025

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Sant'Angelo-Höhle in Ripe (Civitella del Tronto)

 

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Die Väter der Insel Patmos

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Der Teufel soll die Töpfe sind, aber nicht die Deckel: Für einige ist es zweifellos eine Garantie für Gewinn und narzisstische Sichtbarkeit – Es wird gesagt, dass der Teufel die Pfannen macht, aber nicht die Deckel: Für einige ist es definitiv eine Garantie für Einkommen und narzisstische Sichtbarkeit – Es wird gesagt, dass der Teufel den Topf macht, aber nicht den Deckel: Für einige ist es wirtschaftliche Garantie und narzisstische Sichtbarkeit

(Englischer Text nach dem Italienischen / Spanischer Text nach Englisch)

 

Der Teufel soll die Töpfe sind, aber nicht die Deckel: Für einige ist es zweifellos eine Garantie für Gewinn und narzisstische Sichtbarkeit

Auf dem Teufel ist es besser und umsichtig, wenig darüber zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu beziehen, zur Offenbarung und des Lehramtes. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und es wird niemals sein - auf Christus und auf seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels gewinnt: Sünde und Tod. Wenn Sie zumindest verstehen, wäre dies nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden.

- Pastoraltopikalität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

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Die 6 Januar des Jahres hat gerade angefangen, In der Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, Die Internationale Vereinigung der Exorzisten (A.I.E.) Er veröffentlichte eine Notiz, dass ich alle unsere Leser einlade, sorgfältig zu lesen (WHO), deren Titel ist ziemlich klar: "Beachten Sie einige Aspekte des Ministeriums der Exorzismen".

Die Notiz hat nicht die Absicht, das Offensichtliche über Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin in diesem Sinne, Aber seine Ziele sind andere und betreffen nur einige bestimmte Aspekte. Wir sagen hinzufügen:

"Mit dieser Notiz beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen anzubieten, um im Erart der göttlichen Barmherzigkeit durch den Exarcism -Ministerium gut zu operieren. Die Kriterien zur Festlegung der Umsetzungsbedingungen des größeren Exorzismus oder der Richtlinien dieses empfindlichen Ministeriums werden hier nicht wieder vorgegeben [6], aber sie werden einfach Beobachtungen zu einigen pastoralen Praktiken anbieten, die, Anstatt den gepflanzten Leib Christi zu dienen, Erhöhen Sie ihr Leiden und verursachen Sie Desorientierung, Beobachtungen, die die Gläubigen (Geistliche, geweiht und Laien) Es ist wünschenswert, dass sie wissen können, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die nicht auf den authentischen Betrieb des Christus, dem Herrn, reagieren, Modell für jeden, der den Befreiungsministerium aus der außergewöhnlichen Handlung des Bösen ausübt [7]».

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist der grundlegende Verweis, um es verstehen zu können. Obwohl es ein sakramentaler und nicht eines Sakraments ist - angesichts des jeweiligen persönlichen Subjekts -, Es darf nicht leicht als leicht, sondern auch mit großer Ernsthaftigkeit angesehen werden, menschliches und christliches Bewusstsein und Reife, sowohl durch die Hirten als auch von den Laien treu.

Ich sprach über Ernsthaftigkeit, des Bewusstseins und Reife Um das zu betonen, dass Sie mit dem Teufel nicht spielen und nicht scherzen, aber Sie können es sogar für Ihre Ziele ausnutzen: Zum Beispiel, um die wirtschaftliche Leistung zu fördern oder einen bestimmten Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene zu erzielen. Sagte das, Ich konzentriere mich nur auf einige Punkte, die ich wiederholen möchte und die die Anmerkung der A.I.E.. klärt und drückt sehr pünktlich aus, was ich in diesen Zeilen tun werde.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und dem Diözesan gewöhnlich

Der Glaube, dem Teufel Beute zu sein. In seiner Weisheit bittet die Kirche zunächst um ernsthafte Unterscheidung, und dies durchläuft normalerweise seinen Pfarrer Priester, der Beichtvater oder ein Verweis, zu dem er angehört, um eine erste Diagnose zu stellen und dann alle nützlichen Elemente zu sammeln, um dazu in der Lage zu sein, im Fall, Senden Sie an den festgelegten Exorzisten oder schlagen Sie der Person einen ernsthaften Konversionspfad vor, kombiniert mit einer ernsthaften sakramentalen Praxis mit konkreten und wirksamen Werken der Nächstenliebe.

Ich habe den Gesundheitsvergleich erlaubt, Es ist so, als ob der Allgemeinmediziner seinen Mandanten beim Spezialisten für nachfolgende Erkenntnisse schickt. Nur wenn es den gegründeten Verdacht auf eine Pathologie gibt, die von einem Kollegen, der sich auf diese Angelegenheit spezialisiert hat, anders konfrontiert werden muss, Der Fachbesuch ist erforderlich, Andernfalls ist es Zeitver verloren und die Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in der Praxis der körperlichen Versorgung zutrifft, Je mehr diese Rede in der Fürsorge der Seele und dem Taufweg wahr wird.

In diesem Fall Es ist nur die Kirche, die Priester ernennt und zu erfasst, die für den Betrieb dieses großartigen Dienstes geeignet sind, sowie über den spezifischen Fall der Person, die in diesem Sinne um spirituelle Hilfe bittet. Sie improvisieren nie und schlagen niemals Exorzisten vor, Heiler und Befreier. Eine andere grundlegende Sache ist, dass es keine Laien gibt (Nicht einmal die Transe und die dauerhaften Diakone können) von der Kirche autorisiert, Exorzismen durchzuführen. Sogar die sogenannten Gebete der Befreiung oder Heilung müssen unter der Begleitung eines vorbereiteten Priesters mit Weisheit und Chancen gemacht werden und den Regeln folgen, die die Kirche bereits festgestellt hat. Außerhalb dieser Kriterien aussteigen bedeutet, So wie unsere Vorläufer auf Ungehorsam gegenüber Gott drängten (vgl.. GN 3).

2. Aberglaube und Wiederbelebung von Formeln

Oft lässt Sie der Wunsch, den Teufel wegzufahren, sowohl auf der Seite der Laien als auch geweiht. Z.B, Sie setzen sich auf die Suche nach dem "mächtigsten" Exorzisten (Auch außerhalb ihrer Diözese oder Region) Genauso wie es eine eigene Tugend wäre und nicht über das Werk des Heiligen Geistes, der im Minister handelt, der im Namen der Kirche angeordnet ist. Sie sammeln zwanghaft Sakramentaler, die die malignen Einflüsse als Kruzifixe effektiver beseitigen sollten, Medaillen, Kerzen, Bilder oder Salz, Wasser und Öl.

Die Gebete der Befreiung multiplizieren die keine kirchliche Zustimmung erhalten haben und die oft aus extra katholischen Umgebungen geliehen oder im Moment vom "Hellseher" oder durch den angeblichen säkularen Charismatiker im Dienst gepackt werden. Oder zwingend wiederholen die offiziellen Gebete und Formeln, die zugelassen sind, mit der Hoffnung, dass die einfachen Handlungen im Laufe der Zeit so weitergesetzt wurden, um den Nutzen zu betreiben. Und wir befinden uns oft vor dem Trend der Börsenindizes in Bezug auf die Romane und den am besten geeigneten Plädoyer gegen den Teufel: Die Madonna, die die Knoten schmilzt, ist in Ordnung, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, Sant’editito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie Emiliano oder Romagna sind. Selbst wenn man sich den heiligen Massen nähert. Es wird vermutet, dass es ausreicht, nur den Priester zu befehlen, eine Messe zu bewirken, ohne dass wir an der ersten Person teilnehmen müssen, Als ob die Menge das vorrangige Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus, an die Massen gebunden, Es ist in einigen Andachtsbüchern in Bezug auf die Seelen des Fegefeuers zu finden, Aber das ist eine andere Sache.

3. "Treffen und Zustimmung der Befreiung" im Hotel

Seit einigen Jahren wurde die Verwendung des mutmaßlichen "sensorischen" und weltlichen Charismatiks der Organisation von Gebetstreffen an säkularen Orten eingedrungen, wie Sternhotels (wenigstens 4 Sterne). Dies sollte die Nasenpanzer bereits für die gesunde katholische Gläubige des Geistes machen, die ohne die geringste Motivation aus den kirchlichen Kontexten ausgeleitet werden. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen von Menschen zu organisieren, So wie es für Jubel und nationale Ereignisse passiert, Es ist eine Sache, fünfzig oder einhundert Menschen zu organisieren. Anstelle der Hotels konnten Sie sich nicht für eine große Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - das heute zunehmend leer und verlassen ist -, um im Gehege der kirchlichen Normalität zu bleiben? Aber der angebliche "sensorische" und charismatische weiß sehr gut, dass es dabei weit von den Augen und Ohren der Hirten entfernt bleibt und mit Freiheit sagen kann, alles, was er will. Dabei wird das Paket beworben All inklusive das mit 80 Ö 100 Euro pro Tag, Außerdem Einschreibung in den Kurs und Pass, Durch Kombination des Einzelzimmers, Vollbrett und die Sternküche sind eine Garantie dafür, ein wenig vom Bösen befreit zu sein und in Ihrem genealogischen Baum gereinigt zu werden. Zusamenfassend, bevor wir jetzt zum Spa gingen Wochenende exorzistisch.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern der zweifelhaften Orthodoxie

Heute ist der Teufel weiterhin ein Produkt von Marketing, aus der Ferne 1973 Als der Film den Exorzisten von William Friedkin herauskam, basierend auf dem gleichnamigen Roman von William Peter Blatty, Der Teufel hat praktisch keine Momente der Krisen gekannt. Wir können das sagen, mit dem Teufel, den er lebt ... und er lebt auch ziemlich gut. Und wenn der Teufel einmal Privateigentum der Freimaurerei war, der Satanisten und der hermetischen okkulten Kreise, Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das ich alle nach Bedarf verwenden oder missbrauchen kann. In der Tat sind sie die Laien, Nicht immer Christen, Im "Teufelsprodukt" zu finden, eine Mine, aus der Ruhm und Bestätigung stammen. Der Fernseher war der erste, der zu diesem Thema wusste, wie man sich zum Thema macht: Nicht nur Filme, aber besonders, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die sich mit den Nachrichten und mit der Politik kreuzen, Kurz gesagt, der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, Das "genug" reicht aus, um das Gericht mehr angenehmer zu machen, um die Komplimente zu wecken. Aber es ist vielleicht im Veröffentlichung, dass das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend finden konnte. Die in dieser Hinsicht in der Bibliographie ist sehr grenzenlos und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden. Es beginnt von dem konvertierten Medjugorjana, zu dem ersteren Adept einer Sekte, Dann zum Priester -Praticone übergehen, der ohne jemals zum Exorzisten ernannt worden war, Schließlich wird die Qualifikation des Dämonologen ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Fähigkeiten des Falls zugeschrieben. Dann kann der immergrüne nicht fehlen, Die angeblichen sensorischen oder charismatischen, die den Teufel befragt und Rezepte packen, um sich von den Einflüssen des Bösen zu befreien, Offensichtlich muss man ihre Bücher kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch das spirituelle Erbe eines bekannten Exorzisten investiert fühlen - ich empfehle, dass es verstorben ist! - Um sich einer ganzen Reihe von spirituellen Erbe und Transmigrationen von Cariismi mit dem Kanon des perfekten Befreiers zu richten.

Als ich ein Kind war, In den 1980er Jahren, Von Teufel in Italien Er hörte nur von Pater Gabriele Amorth und Mons. Corrado Balducci, Letzterer sagte Demonologe, der in seinem Leben nie einen wahren Exorzismus sah und dass der Teufel in seinem Buch auch einige theologische Ungenauigkeiten berichtete. Aber zumindest mit ihnen hatten wir mit ehrlichen Priestern zu tun, die ihre Rolle gut im Auge hatten und der Kirche gehorsam waren. Heute können alle gut über den Teufel schreiben, vor allem diejenigen, die darauf verzichten sollten.

Abschließend, Es ist immer wahr, dass es beim Teufel besser und umsichtig ist, wenig und präziser Hinweise auf das Wort Gottes zu sprechen, zur Offenbarung und des Lehramtes. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und es wird niemals sein - auf Christus und auf seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels gewinnt: Sünde und Tod. Wenn Sie zumindest verstehen, wäre dies nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist es, ein tiefes Bewusstsein zu schaffen, das Sie ständig in der Gegenwart Christi und seinem Geist leben möchten. Aber das sagt uns der gesegnete Apostel Giacomo in seinem Brief schon. Er bittet uns, Gott unterzogen zu werden: Dies ermöglicht es Ihnen, dem Teufel zu widerstehen und aus seinen Werken und Fallstricken zu entkommen. Sicherlich gibt es in der heutigen Kirche nur wenige Exorzisten, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe oft nicht dazu geneigt, sie zu ernennen und stattdessen die Präsidenten von Diözesan -Caritas zu ernennen und Ressourcen für Sozial- und Sozialpolitik zu nutzen, Abgesehen davon, dass Sie sich ein paar Kilometer von Ihrer Diözesankuria entfernt befinden. Das exorzistische Wochenende mit einhundert Euro pro Tag des mutmaßlichen Exorzisten, charismatischer oder sensibler Schrei und nicht minimal seufz. und ja, Denn selbst falls der Diözesanbischof sich der Sache bewusst war, was er ihm nicht das richtige Gewicht geben würde: Auge sieht nicht, Pastorales Herz tut nicht weh. Unglücklicherweise, Der Teufel bestimmte Dinge lässt uns auch tun und wenn sie jemals alles tun, was er nähert, So wie es für bestimmte Dinge, die alte, wie die Welt geschieht, die getan wird, aber nicht sagen und wie er es liebte, ein gut bekanntes italienisches musikalisches Quartett zu singen

„Es ist geschafft, Aber es wird nicht gesagt, du tust, Aber es wird nicht gesagt und wer es verstummte, Er bestreitet es und macht den Mendace und sagt dir nie die Wahrheit. ".

Sanluri, 07 Februar 2025

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Es wird gesagt, dass der Teufel die Pfannen macht, aber nicht die Deckel: Für einige ist es definitiv eine Garantie für Einkommen und narzisstische Sichtbarkeit

- Pastorale Aktualität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

 

Im Januar 6 des Jahres, das gerade begonnen hat, über die Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, die Internationale Vereinigung der Exorzisten (A.I.E.) veröffentlichte eine Notiz, dass ich alle unsere Leser einlade, sorgfältig zu lesen (HIER), Der Titel ist ziemlich klar: «Hinweis zu einigen Aspekten des Ministeriums der Exorzismen».

Die Notiz hat nicht die Absicht, das Offensichtliche in Bezug auf Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin in diesem Sinne, Aber seine Ziele sind unterschiedlich und betreffen nur bestimmte Aspekte. Es liest:

«Mit diesem Hinweis beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen anzubieten, um bei der Bereitstellung der göttlichen Barmherzigkeit durch das Ministerium des Exorzismus gut zu arbeiten. Die Kriterien für die Festlegung der Umsetzungsbedingungen des größten Exorzismus oder der Richtlinien dieses heiklen Ministeriums [6] wird hier nicht wieder präsentiert, Beobachtungen werden jedoch einfach zu einigen pastoralen Praktiken angeboten, die, Anstatt einen Dienst für den verwundeten Leib Christi zu leisten, Erhöhen Sie sein Leiden und verursachen Desorientierung, Beobachtungen, die die Gläubigen (Geistliche, geweiht und Laien) sollte in der Lage sein zu wissen, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die nicht der authentischen Arbeit des Herrn Christus entsprechen, Modell für jeden, der den Befreiungsministerium aus der außergewöhnlichen Handlung des Bösen ausübt [7]».

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist die grundlegende Referenz, um sie richtig zu verstehen. Obwohl es ein sakramentaler und kein Sakrament ist - angesichts des jeweiligen persönlichen Themas -, Es darf nicht leicht als leicht, sondern auch mit großer Ernsthaftigkeit angesehen werden, Gewissen sowie menschliche und christliche Reife, sowohl von Pastoren als auch von Lagen treu.

Ich sprach von Ernsthaftigkeit, Gewissen und Reife, um zu unterstreichen, dass man mit dem Teufel nicht spielen oder scherzen kann, Aber man kann ihn auch nicht für die eigenen Ziele ausnutzen: Zum Beispiel um eine wirtschaftliche Rendite zu bevorzugen oder einen bestimmten Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene zu erzielen. Nachdem dies gesagt ist, Ich werde mich nur auf einige Punkte konzentrieren, die ich gerne wiederholen möchte und die die A.I.E.. Hinweis. klärt und drückt sehr pünktlich aus, was ich in diesen Zeilen tun werde.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und dem Diözesan gewöhnlich

Der Glaube, dem Teufel Beute zu sein. Die Kirche in ihrer Weisheit bittet zunächst um ernsthafte Unterscheidung, und dies führt normalerweise durch den Pfarrer eines Pfarrers, Ein Beichtvater oder ein Referenzpriester, der für die Erstdiagnose verantwortlich ist und dann alle nützlichen Elemente sammelt, um in der Lage zu sein, falls nötig, an den festgelegten Exorzisten senden oder der Person einen ernsthaften Weg der Umwandlung vorschlagen, kombiniert mit einer ernsthaften sakramentalen Praxis mit konkreten und wirksamen Werken der Nächstenliebe.

Erlauben Sie mir, einen Gesundheitsvergleich durchzuführen, Es ist so, als würde ein Allgemeinarzt seinen Patienten an einen Spezialisten für eine weitere eingehende Analyse schicken. Nur wenn es einen begründeten Verdacht auf eine Pathologie gibt, die sich anders als ein Kollege, der auf dieses Thema spezialisiert ist, Andernfalls ist es Zeitverschwendung und die Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in der Praxis der körperlichen Versorgung zutrifft, Wie viel wahrer wird dieser Diskurs in der Obhut der Seele und des Taufwandes.

2. Aberglaube und Wiederbelebung von Formeln

Oft führt der Wunsch, den Teufel zu verbannen, Sowohl unter Laien als auch geweihte Menschen. Zum Beispiel, Wir suchen am meisten “kraftvoll” Exorzist (Auch außerhalb unserer eigenen Diözese oder Region) Als ob es eine bestimmte Tugend wäre und nicht das Werk des Heiligen Geistes, der im ordinierten Minister im Namen der Kirche handelt. Sakramentalals werden zwanghaft gesammelt, die böse Einflüsse wie Kruzifixe abweichen sollten, Medaillen, Kerzen, Bilder oder Salz, Wasser und Öl effektiver als andere.

Gebete für die Befreiung werden vermehrten “empfindlich” oder die vermutete charismatische Laien im Dienst. Oder sogar offizielle Gebete und anerkannte Formeln werden zwanghaft wiederholt, mit der Hoffnung, dass das einfache Rezitieren im Laufe der Zeit ausreicht, um den Nutzen zu erzielen. Und wir stehen uns oft vor dem Trend der Börsenindizes in Bezug auf die am besten geeigneten Novena und Bitten gegen den Teufel: Die Madonna, die knapp wird, ist gut, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, Sant'espedito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie aus der Region Emilia Romagna stammen. Selbst wenn sie sich heilige Massen näherten. Es wird vermutet, dass es ausreicht, den Priester allein zu befehlen, um eine Messe zu beirt, Als ob die Menge das herausragende Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus, mit Massen verbunden, wird in einigen Andachtsbüchern in Bezug auf die Seelen im Fegefeuer gefunden, Aber das ist eine andere Sache.

3. "Befreiungsversammlungen und Konventionen" im Hotel

Seit einigen Jahren, Die Praxis von angeblich “empfindlich” und charismatische Laien, um Gebetsversammlungen an weltlichen Orten zu organisieren, wie Sternhotels (mindestens 4 Sterne) ist weit verbreitet geworden. Dies allein sollte vernünftige katholische Gläubige dazu bringen, ihre Nase zu erhöhen, da sie sich ohne die geringste Motivation von den kirchlichen Kontexten ablenken sehen. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen von Menschen zu organisieren, Wie bei Jubiläum und nationalen Ereignissen passiert, Aber es ist eine andere Sache, es für fünfzig oder hundert Menschen zu organisieren. Anstelle von Hotels, Könnten wir uns nicht für eine große Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - das heutzutage zunehmend leer und verlassener ist -, um innerhalb der Grenzen der kirchlichen Normalität zu bleiben? Aber das angeblich “empfindlich” und charismatische Person weiß sehr gut, dass er auf diese Weise sich von den Augen und Ohren der Hirten fernhält und frei sagen und tun kann, was er will, was er will. Dabei, Das All-Inclusive-Paket wird beworben, das mit 80 oder 100 Euro pro Tag, Plus Kursregistrierung und der Pass, Kombinieren des Einzelzimmers, Volles Vorstand und mit der Sternenküche in der Sternhaut Sie haben die Garantie, etwas von dem Bösen befreit zu werden und in Ihrem Stammbaum gereinigt zu werden. Zusamenfassend, Bevor die Leute zum Spa gingen, Jetzt sind Exorzismuswochenenden in Mode.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern der zweifelhaften Orthodoxie

Heute ist der Teufel weiterhin ein Marketingprodukt, Seitdem 1973 Wenn der Film “Der Exorzist” Von William Friedkin wurde auf dem gleichnamigen Roman von William Peter Blatty veröffentlicht, Der Teufel hat praktisch keine Momente der Krisen erlebt. Wir können sagen, dass Sie mit dem Teufel leben können… Und Sie können sogar einigermaßen gut leben. Und wenn der Teufel einmal das Privateigentum der Freimaurerei war, Satanisten und hermetische okkulte Kreise, Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das jeder nach Bedarf verwenden kann oder missbrauchen kann. In der Tat, Es sind genau die Laien, Nicht immer Christen, Wer finden in der “Teufelsprodukt” eine Mine, aus der Bekanntheit und Bestätigung zeichnen kann. Fernsehen war der erste, der wusste, wie man Geld zum Thema verdient: nicht nur Filme, aber Specials, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die sich mit Kriminalitätsnachrichten und Politik überschneiden, Zusamenfassend, Der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, “gerade genug” reicht aus, um dem Gericht den zusätzlichen Hauch von Angenehm zu verleihen, um Komplimente aufzunehmen. Aber vielleicht hat das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend gefunden. Die in dieser Hinsicht in der Bibliographie äußerst grenzenlos und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden. Wir beginnen vom Medjugorjan Convert, zum früheren Anhänger einer Sekte, und dann gehen Sie zum Priester über, endet mit demjenigen, der sich die Qualifikation des Demonologens zuschreibt, ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Fähigkeiten des Falls zu haben. Dann gibt es die Evergreens, Die mutmaßlichen Sensibilität oder Charismatiker, die den Teufel in Frage stellen und Rezepte vorbereiten, um sich von den Einflüssen des Bösen zu befreien, Offensichtlich muss man ihre Bücher kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch das spirituelle Erbe eines bekannten Exorzisten investiert fühlen, der jetzt verstorben ist! - Ich empfehle, dass er verstorben ist! - dann eine ganze Reihe von spirituellen Vermächtnissen und Transmigrierungen von Charismen mit dem angeschlossenen Kanon des perfekten Befreiers zu verleihen.

Als ich ein Kind war, In den 1980er Jahren, In Italien haben wir nur von dem Teufel von Pater Gabriele Amorth und Monsignor Corrado Balducci gehört, Letzteres, bekannt als Dämonologe, der aber in seinem Leben nie einen echten Exorzismus sah und der auch einige theologische Ungenauigkeiten in seinem Buch berichtete “Der Teufel”. Aber zumindest mit ihnen haben wir uns mit ehrlichen Priestern zu beschäftigen, die sich ihrer Rolle bewusst waren und der Kirche gehorsam waren. Heute können alle gut über den Teufel schreiben, vor allem diejenigen, die darauf verzichten sollten.

Abschließend, Die Tatsache bleibt wahr, dass es besser und klug ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, zur Offenbarung und zum Lehramt der Kirche. Und wissen Sie warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und wird es niemals sein, sondern auf Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels überwinden: Sünde und Tod. Wenn wir das zumindest verstanden hätten, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist, ein tiefes Gewissen zu schaffen, das ständig in der Gegenwart Christi und seines Geistes leben möchte. Aber das sagt uns der gesegnete Apostel James bereits in seinem Brief. Er bittet uns, Gott unterwürfig zu sein: Dies ermöglicht es uns, dem Teufel zu widerstehen und seinen Werken und Schnulen zu entkommen. Sicherlich gibt es heute nur wenige Exorzisten in der Kirche, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe nicht oft geneigt, irgendwelche zu ernennen und stattdessen die Präsidenten von Diözesan -Caritas zu ernennen und Ressourcen für Sozial- und Sozialpolitik zu nutzen, Nur um sich am Wochenende ein paar Kilometer von ihrer Diözesankuria am Wochenende von einem Tag des mutmaßlichen Exorzisten von einhundert Euro entfernt zu befinden, charismatisch oder der berühmte sensible und nicht einmal seufzend. Und ja, Denn selbst wenn sich der Diözesanbischof der Angelegenheit bewusst war, Er würde ihm nicht das richtige Gewicht geben: Das Auge sieht nicht, Das pastorale Herz trennt nicht.

Unglücklicherweise, Der Teufel lässt uns sogar Tun Sie bestimmte Dinge und wenn sie getan werden, kommt alles im Freien heraus, Genau wie bei bestimmten Dingen, die so alt wie die Welt, die getan wird, aber nicht gesagt wird, und als bekannter italienisches musikalisches Quartett liebte es zu singen:

«Es ist fertig, Aber es wird nicht gesagt, es ist gemacht, Aber es wird nicht gesagt und wer auch immer es getan hat, schweigt nicht, leugnet es und ist ein Lügner und sagt dir nie die Wahrheit ».

Sanluri, 07 Februar 2025

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Es wird gesagt, dass der Teufel den Topf macht, aber nicht den Deckel: Für einige ist es wirtschaftliche Garantie und narzisstische Sichtbarkeit

Es ist immer noch wahr, dass es besser und umsichtig ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, Offenbarung und Lehre. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie im Teufel basiert - auch in Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels abläuft: Sünde und Tod. Wenn wir dies zumindest verstanden haben, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gequält zu werden.

- Pastoral News -

Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

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In der Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, Die International Exorcist Association (A.I.E.) Er veröffentlichte eine Notiz, dass ich Sie einlade, alle unsere Leser sorgfältig zu lesen (Hier), Und dessen Titel ziemlich klar ist: «Hinweis zu einigen Aspekten des Ministeriums der Exorzismen».

Die Notiz beabsichtigt nicht, das Offensichtliche über Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin, Seine Ziele sind unterschiedlich und beziehen sich nur auf bestimmte Aspekte. Lesen:

«Mit dieser Notiz beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen für die Durchführung der Spende der göttlichen Barmherzigkeit durch das Ministerium des Exorzismus anzubieten. Die Kriterien, um die notwendigen Bedingungen für die Verwirklichung des Hauptexorzismus festzustellen, werden nicht erneut vorgestellt, noch die Richtlinien für diesen heiklen Dienst[6]; Beobachtungen werden jedoch einfach für einige pastorale Praktiken angeboten, die, Anstatt die Pest Christi zu helfen, Erhöhen Sie ihr Leiden und verursachen Sie Desorientierung. Beobachtungen, die die Gläubigen (Klerus, geweiht und Laien) Sie müssen wissen, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die dem authentischen Werk Christi Herr nicht entsprechen, Modell für alle, die den Befreiungsministerium von außergewöhnlichem Handeln von Malignes ausüben [7]”.

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist der Basilar -Verweis, um ihn richtig verstehen zu können. Ja ok, Es ist ein sakramentaler und kein Sakrament - angesichts des jeweiligen persönlichen Themas, das angesprochen wird -, Es sollte nicht leichtfertig, aber ernsthaft angesehen werden, menschliches und christliches Gewissen und Reife, sowohl durch die Hirten als auch durch die Laien treu.

Ich habe über Ernsthaftigkeit gesprochen, des Gewissens und der Reife, um zu unterstreichen, dass der Teufel nicht gespielt oder verbunden ist, Es kann auch nicht für ihre eigenen Vorteile instrumentalisiert werden: einen wirtschaftlichen Nutzen bevorzugen oder einen gewissen Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene erzielen. Davon abgesehen, Ich werde mich nur auf einige Punkte konzentrieren, die ich wiederholen möchte und dass der A.I.E Note. Klären und drücken Sie pünktlicher aus und drücken Sie dies in diesen Zeilen aus.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und der gewöhnlichen Diözesan

Die Überzeugung, vom Dämon vorzugehen, Es treibt Menschen oft dazu, verzweifelt zu suchen, die nach Ernennung von Exorzisten oder denen, die als solche selbst profiziert wurden. Die Kirche in seiner Weisheit fragt zuerst zuerst, eine ernsthafte Unterscheidung, die normalerweise selbst durch den Pastor geht, des Bekenner oder eines Referenzpriesters, Wer ist besorgt, eine erste Diagnose zu stellen und alle nützlichen Elemente zu sammeln, um dazu in der Lage zu sein, Wenn dies der Fall ist, Siehe den ausgewiesenen Exorzisten oder schlägt eine ernsthafte Umwandlung vor, die mit der sakramentalen Praxis von konkreten und effektiven Wohltätigkeitsarbeiten verbunden ist.

Ich darf einen Vergleich mit dem Gesundheitssystem durchführen: Dies entspricht dem, wenn ein Allgemeinarzt den Patienten an einen Spezialisten schickt, um spezifischere Analysen durchzuführen. Nur wenn ein Verdacht auf eine Pathologie besteht, Andernfalls ist es ein Zeitverlust und Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in Bezug auf die körperliche Gesundheitsversorgung gilt, Wie viel mehr sollte die Rede über die Fürsorge der Seele und des Taufweges sein.

In diesem Fall, Es ist nur die Kirche, die die geeigneten Priester übernimmt und unterscheidet, um diesen großartigen Dienst auszuführen, sowie über den spezifischen Fall der Person, die diesbezüglich um spirituelle Hilfe bittet. Es wird nie als Exorzisten improvisiert oder vorgeschlagen, Heiler und Befreier. Eine andere grundlegende Sache ist, dass es keine Laien gibt (Nicht einmal vorübergehende oder dauerhafte Diakone) Von der Kirche autorisiert, Exorzismen durchzuführen. Sogar die sogenannten Befreiung oder heilenden Sätze, Sie müssen unter der Begleitung eines ausgebildeten Priesters mit Weisheit und Chancen erfolgen und den Normen folgen, die die Kirche bereits festgestellt hat. Diese Kriterien zu verlassen bedeutet, im Bereich des Ungehorsams gegenüber der Kirche zu sein, worauf der Dämon den Menschen immer drängt (Siehe Genesis 3).

2. Aberglaube und Formel erneut

Oft führt der Wunsch, den Dämon wegzuschrecken, Zwischen Laien als geweiht. Zum Beispiel: Die exorzistische Suche beginnt “kraftvoll” (Auch außerhalb der Diözese oder Region) Als wäre es eine persönliche Tugend und nicht die Arbeit des Heiligen Geistes, das im Namen der Kirche handelt, die im Minister ordnet. Sie sind zwanghaft sakramental, die schlechte Einflüsse effektiver bewegen sollten, als Kruzifixe, Medallas, Kerze, Bilder, Sal, Wasser und Öl.

Befreiungssätze vermehren sich dass sie keine kirchliche Zustimmung erhalten haben und das oft, Mutaden nicht -katholischer Umgebungen kommen; oder werden während der Funktion von der gemacht “vernünftig” oder für den mutmaßlichen charismatischen Laien im Dienst. Oder auch, Offizielle Sätze und zugelassene Formeln werden zwanghaft wiederholt, in der Hoffnung, dass eine einfache Rezitation im Laufe der Zeit ausreicht, um einen Nutzen zu erzielen. Und sie werden häufig ausgewählt, als wären sie Trends bei den Bestandsindizes.: Die Jungfrau, die die Knoten auslöst, ist gut, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, San Esperito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie aus der Region Emilia-Roomaña stammen. Sogar, In Bezug auf die heiligen Massen besteht die Gefahr, dass er in den Aberglauben fällt, da die Instrumentalisation kontinuierlich entweiht wird, um die Befreiung zu bitten. Es wird vermutet, dass es ausreicht, den Priester zu schicken, um die Messe zu amtieren, ohne persönlich teilzunehmen, Es wird angenommen, dass es die Anzahl der verantwortlichen Feierlichkeiten ist, Als ob der Betrag das herausragende Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus auf der Anzahl der Massen findet sich in einigen Andachtsbüchern im Schiedsrichter der Seelen vondas Fegefeuer, Aber das ist ein anderes Problem.

3. "Meeting and Liberation Convention" in Hotels

Seit einigen Jahren wurde es verallgemeinert, dass Annahmen “empfindlich” und charismatische Laien organisieren Gebetsbegegnungen an Laien wie Hotels mit Sternen (mindestens 4). Dies sollte eine Missbilligung bei den treuen Katholiken von gesundem Urteilsvermögen erzeugen, die von den kirchlichen Kontexten ohne Motivation abgewichen sind. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen Menschen wie bei Jubiläen und nationalen Veranstaltungen zu organisieren, Eine andere Sache ist es, fünfzig oder einhundert Menschen zu organisieren. Anstelle von Hotels, Könnten Sie sich nicht für eine geräumige Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - dass jeder Tag leer und verlassener ist - und so innerhalb der Grenzen der kirchlichen Normalität bleibt? Aber der angebliche “vernünftig” oder die charismatische wissen sehr gut, dass sie dabei von den Augen und Ohren der Hirten fernhalten und frei sagen können, was er will. Auf diese Weise, Das All -Inclusive -Paket wird mit angekündigt 80 Ö 100 Euro pro Tag: Registrierung in den Kurs, Funktionspass, Individueller Raum, Essen in der Michelin -Küche enthalten, Und Sie haben die Garantie, ein wenig aus dem Bösen entlassen zu sein und im Stammbaum gereinigt zu werden. Letztendlich bevor die Leute in das Spa gingen, Nun zum Wochenende mit Exorzismus, die modisch sind.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern zweifelhafter Orthodoxie

Noch heute, Der Teufel ist seitdem immer noch ein Marketingprodukt 1973 Der Film wurde von William Friedkins Exorzist auf der Grundlage von William Peter Blattys homonymem Roman veröffentlicht; Der Teufel hat praktisch keine erfahrenen Momente der Krisen. Wir können sagen, dass Sie mit dem Teufel gewinnen können… Und Sie können sogar einigermaßen gut gewinnen.

Und wenn der Teufel jemals Privateigentum von Freimaurerei war, der Satanisten und der okkulten Kreise; Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das jeder nach Bedarf selbst verwenden oder missbrauchen kann. In der Tat, Sie sind genau die Laien, Nicht immer Christen, in der finden “Teufelsprodukt” eine Mine, aus der Bekanntheit und Bestätigung bekommen kann. Fernsehen war der erste, der wusste, wie man von dem Thema profitiert: Nicht nur mit Filmen, aber auch mit Specials, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die die Kriminalitäts- und politischen Nachrichten überschreiten; Zusamenfassend, Der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, "Gerade genug", um dem Teller diesen zusätzlichen Schliff zu verleihen und Lob zu verursachen. Vielleicht ist es im Editorial, wo das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend gefunden hat. Die diesbezüglich Bibliographie ist extrem unbegrenzt und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden: Es beginnt mit dem Konvertieren von Medjugorje, zum früheren Anhänger einer Sekte, Durch den Priester gehen, der ohne Exorzista ernannt worden ist, feiert Konferenzen über den Dämon, Ende, mit dem der Titel des Demonologen ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Kompetenzen des Falls zugeschrieben wird. Sie können die psychischen oder charismatischen Annahmen, die sich mit dem Teufel befassen, Offensichtlich ist es notwendig, Ihre Bücher zu kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch spirituelles Erbe eines berühmten defekten Exorzisten investiert fühlen - es wird empfohlen, wenn er in "Geruch" von Heiligkeit starb! - und nehmen Sie dann geistige Vermächtnis und Karismtransmigrierungen an, die an den Titel eines perfekten Befreiers gebunden sind.

Als ich in den Jahren ein Kind war 1980, In Italien haben wir nur von dem Teufel von Boca del Pater Gabriele Amorth und Monsignor Corrado Balducci gehört, Letzterer, bekannt als der Dämonist, aber in seinem Leben nie einen echten Exorzismus und das in seinem Buch Il Diavolo einige theologische Ungenauigkeiten in Verbindung gebracht. Zumindest waren sie ehrliche Priester, sich seiner Rolle bewusst und der Kirche gehorsam. Heute weiß jeder, wie man über den Teufel schreibt, vor allem diejenigen, die nichts schreiben sollten.

Abschließend, Es ist immer noch wahr, dass es besser und umsichtig ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, Offenbarung und Lehre. Und du weißt warum? Weil unser Glaube noch nie basiert - und es wird auch nie sein - Im Teufel, aber in Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels abläuft: Sünde und Tod. Wenn wir dies zumindest verstanden haben, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gequält zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist es, ein tiefes Gewissen zu schaffen, das Sie ständig vor der Gegenwart Christi und seinem Geist leben möchten. Das sagt uns der gesegnete Apostel Santiago in seinem Brief. Bittet uns, Gott unterwürfig zu sein: Dies ermöglicht es uns, dem Teufel zu widerstehen und seinen Werken und Fallen zu entkommen. Sicherlich gibt es heute nur wenige Exorzisten in der Kirche, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe nicht bereit, sie zu ernennen und bevorzugen es, Präsidenten der Diözesan -Caritas zu ernennen, Verwenden Sie Ressourcen für soziale und gute Veröffentlichungsrichtlinien, Aber dann finden Sie ein paar Kilometer von der Diözesankuria mit dem exorzistischen Wochenende einhunderthundert Euro pro Tag des mutmaßlichen Exorzisten entfernt, charismatisch oder seher berühmt, ohne nur einen Seufzer zu veröffentlichen. Und obwohl der Diözesanbischof der Veranstaltung bewusst war, Ich würde ihm nicht das richtige Gewicht geben: Auge, der nicht sieht, Pastorales Herz, das sich nicht anfühlt. Leider lassen der Teufel bestimmte Dinge sie tun, Und wenn er es jemals tut, Alles kommt ans Licht, Wie bei bestimmten Dingen, die so alt wie die Welt, die getan wird, aber sie sagen nicht und wie sie es liebten, sie zu einem gut bekannten italienischen musikalischen Quartett zu singen:

«Es ist fertig, Aber es wird nicht gesagt, Es ist gemacht, Aber es wird nicht gesagt und wer es schweigte, Er bestreitet es und ist ein Lügner und sagt dir nie die Wahrheit ».

Sanluri, 07 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterwäsche – Schmutzig an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterseite – Dreck an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie von Calaconcillo

(Englischer Text nach dem Italienischen / Spanischer Text nach Englisch)

Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterwäsche

Wir Priester müssen notwendigerweise für alle Huren sein, die versuchen, sich allen zu geben, befreien den amor Dei, ohne nur nach dem Marchetta zu fragen. Dafür sage ich normalerweise, Ernsthaft und überhaupt nicht verspielt, In der Tat mit konsequentem theologischem Geist, das, Wenn ich den Priester nicht gemacht hätte, Ich hätte die Hure auf jeden Fall gemacht. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, um Gottes willen.

- Kirchennachrichten -

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Die Staatspolizei Verantwortlich für die Kontrolle der Labors öffentlicher Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Vor ein paar Wochen legte er die Siegel in einem gut bekannten Gebäckgeschäft im Herzen des historischen Zentrums von Catania.

Das Video, das den Zustand der Räumlichkeiten dokumentiert, ist nur ein Archetyp notwendig, um über die katastrophal, Bereit, um dies zu bestätigen:

“... es ist wahr,, Dieses Video wurde von der Staatspolizei im Zentrum von Catania aufgenommen, Im guten Wohnzimmer der Stadt, Aber so etwas könnte auch im Norden passieren!».

Ich öffne Klammern mit einem gravierten: Die Theorie von "könnte" erinnert mich an bestimmte Militante der Linken radikal schick Italiener, die im Namen von leben politisch korrekt mehr traumhafte. Diese, klar zu sein, mit der Superrataktik zu den Parioli und den Villen in Capalbio, Wer angesichts eines Mädchens, das von einer Bande heimlicher nordafrikanischer Einwanderer vergewaltigt wurde, Um die verschiedenen Talkshow Fernseher, wer hätte auch von einer Gruppe von Italienern vergewaltigen können. Sicherlich, dem Opfer von Vergewaltigung fast immer dazu bestimmt, unauslöschliche traumatische Zeichen mit all den komplexesten reaktiven Auswirkungen auf psychologische und Verhaltensebene zu hinterlassen, Die Idee, dass seine Vergewaltiger auch Italiener hätte sein können, wird von großem Komfort sein, Aber mehr als alles andere von kostbarem Gebrauch, um ein traumatisches Ereignis zu überwinden, das schwer zu überwinden ist. Ich schließe das Gravierte und gehe zurück zu dem fraglichen Thema.

Dass dieses Video das Labor einer historischen Bar darstellt des Zentrums von Catania und nicht des Zentrums von Bolzano oder Belluno, wo die hygienisch-syguitärischen Standards gut überlegen und viel mehr respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, Es ist eine unbestreitbare Daten, Unabhängig von der Begründungstheorie “Es hätte anderswo passieren können”.

Wechseln wir von der hygienisch-syguaritären Frage zur doktrinellen-moralischen, Weil wir genau Priester waren, die seit Generationen die Teenager besessen haben, Als ob das gesamte Geheimnis des Bösen streng und ausschließlich aus dem Leben nach unten wäre. Diejenigen, die noch nie verstorben sind, um zu lehren, dass ein Labor wie das hier vertretene Labor ist? Und entstehen nicht, Bestimmte Bigots, Wie bereits mehrmals passiert, Um den unterzeichneten Priester zu lehren, der zwei verschiedene Dinge sind, Dadurch zu zeigen, dass Sie nicht wissen, wie ernst diese Sünden gegen Nächstenliebe sein können, Wer nach ihnen jedoch etwas anderes sein würde, Im Vergleich zur sehr sterblichen Sünde der Autoerotik der Jugend und der verschiedenen Stürze im sechsten Gebot, Was wir erinnern, wird fünf weitere und dann vier weitere gefolgt, Obwohl sie diese Menschen, die sich nur für alles, was mit der Sphäre der Sexualität zu tun hat.

Dass wir bei menschlicher Sexualität über die Messung hinaus übertrieben sind, Ich habe es vor fünfzehn Jahren bereits geschrieben (sehen WHO), vorherrschte die strenge Moral von Johannes Paul II., Als der Heilige Vater Francis noch weit kam, kam es noch weit zu kommen. Heute, Die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren bestätigt habe, Der Heilige Vater erzählt es ihr, Oft sogar in ironischen Tönen, Mentre a Me, damals, Dicke die große Giovanfoolista -Moralophobie, Es wurde in klaren Notizen gesungen: „Gehen Sie langsam mit diesen Reden, Oder Sie riskieren, nicht Priester zu werden. ". ich antwortete: „Natürlich, Weil die Theologie der Unterwäsche immer zu allem und vor allem geht, vero?».

Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, Der Heilige Vater „Santo sofort!”, Er hatte die immense menschliche und moralische Katastrophe des Gebäckgeschäfts der Legionäre Christi, Präsentieren Sie sich gut draußen als Fenster dieses Gebäckgeschäfts im historischen Zentrum von Catania, Abgesehen davon, sich im schlimmsten Mist von Marcial Maciel DeGollado und seinen treuen Komplizen zu verstecken. Aber sein, der Heilige Vater und seines, Zu beschäftigt mit der Theologie der Unterwäsche, Bestimmte Workshops wurden nicht inspiziert, Auch wenn jeder davon wüsste und innerer Schmutz und Schmutz.

Wenn in Rekordzeit, Mit einer Unvoranzutnis, die wir kurz vor der Geschichte zu einem sehr hohen Preis bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert, Genau wie der Konditorgeschäft der Legion Christi und sein Gründer zwischen Sechse- und Heiligsprechung entdeckt wurde, Diejenigen, die beschlossen hatten, den Heiligen um jeden Fall zu kosten, erklärte sofort: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, in der Tat wurde es getäuscht ". Unabhängig davon, dass es mehrmals und sogar in den gefährlichsten und rauesten Details darüber informiert wurde, als Dokument in einem meiner Bücher (sehen WHO), Obwohl zugegeben worden war, nicht informiert und tatsächlich getäuscht worden war, Umso mehr Grund, warum es bleibt, müssen es geklärt werden: Wer hat ihn nicht informiert, Aber vor allem, die ihn getäuscht hätten? Weil die Täuschung mit Vorurteilen gegenüber den Fällen der Selbsttäuschung-, Es beinhaltet die Existenz einer Täuschung von. Also wer, getäuschter Johannes Paul II.? Diese Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere kirchlichen und kirchlichen Gebäckworkshops, wohingegen, Ohne Bescheidenheit und Zurückhaltung hatten wir nicht besser als zu dissert, wie die Theologie der Unterwäsche, Beginn und Zentrum des Innenraums des Bösen. Und heute, Um die soziale Medien, Wir müssen die Absurditäten einer Armee katholischer Laien lesen, Bigotti jenseits aller Grenze des menschlichen Anstands, die ohne eine Strafe von Lächerlichkeit sagen, dass die Jungfrau Maria, ein Fatima, Zum kleinen Giacinta Marto, offenbarte, dass viele Seelen für die Sünden der Lust verdammt waren, zeigen ihnen die verdammten Seelen der Lustvoll in der Hölle.

Gott befreien uns von den geschäftigen katholischen Bigots und Militanten, Weil nur ihre Perversion und ihre sexuelle Obsessionen glauben und dann als Wahrheit ausbreiten können und sicherlich das absurde Gerücht, dass die Jungfrau Maria, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Heimat menschlicher Delikatesse, Er begann über Lust und Lustvoll mit einem neunjährigen Analphabeten, das in einer der isoliertesten Provinzen geboren und aufgewachsen ist, arm und rückläufig des Portugals des frühen 20. Jahrhunderts.

Die Theologie der Unterwäsche hat die Priester noch nie gemocht lebte immer in Kontakt mit menschlichem Material, Es war sich bewusst, Sünder zu sein, die für unbeschreibliches Geheimnis der Gnade ein Mandat von Christus Gott erhielten, um Sünder nach dem Dienst der Kirche aus Sünden zu erfüllen:

«Sie empfangen den Heiligen Geist; Wer Sie die Sünden setzen werden, werden zurückgesetzt und zu denen, die sie nicht zurückgeben, sie werden nicht überwiesen " (GV 20, 22-23)

Die Theologie der Unterwäsch soziale Medien, Hinter dem frustrierten und gescheiterten Mütter und Väter sind oft versteckt, die mehrere und zusammenleben Kinder und Töchter und Töchter haben, oder Enkelkinder im Teenageralter, die mit der festgebundenen Matratze auf der Rückens reisen, um bereit für den Gebrauch zu sein. Aber andererseits ist es eine Geschichte, so alt und bekannt und bekannt: Alles wie viele Huren, aber nur und streng die Töchter anderer, Sicher nicht ihre eigenen.

Ich sehe bestimmte Dinge und lebe sie anders: Wir Priester müssen notwendigerweise für alle Huren sein, die versuchen, sich allen zu geben, frei und liebeich, ohne nur nach dem Marchetta zu fragen. Dafür sage ich normalerweise, Ernsthaft und überhaupt nicht verspielt, In der Tat mit konsequentem theologischem Geist, das, Wenn ich den Priester nicht gemacht hätte, Ich hätte die Hure auf jeden Fall gemacht. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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Schmutzig an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterseite

Wir Priester müssen unbedingt alle Huren sein, die versuchen, uns allen zu geben, frei und aus der Liebe Gottes, ohne nur um eine Entschädigung für den angebotenen Service zu fragen. Deshalb habe ich gesagt, Ernsthaft und überhaupt nicht scherzhaft, sondern mit einem zusammenhängenden theologischen Geist, Das, wenn ich kein Priester geworden wäre, Ich wäre eine Hure geworden. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, Aus Liebe zu Gott.

- Kirchennachrichten -

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Die italienische Staatspolizei Verantwortlich für die Kontrolle der Labors öffentlicher Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Vor ein paar Wochen besiegelte ein bekannter Konditorgeschäft im Herzen des historischen Zentrums von Catania.

Das Video Das Dokumentieren des Zustands der Räumlichkeiten ist nur ein notwendiger Archetyp, um über die katastrophale Psychologie der Begründungen um jeden Preis zu sprechen, Bereit zum Rechtfertiger:

«… Es ist wahr, Dieses Video wurde von der Staatspolizei im Zentrum von Catania gedreht, im guten Wohnzimmer dieser sicylischen Stadt der Stadt, Aber so etwas hätte auch in Norditalien passieren können!»

Ich öffne mich mit einem Exkurs: der “es hätte sein können” Theorie erinnert mich an bestimmte Militante des italienischen radikalen Chic, der im Namen der traumhaftesten politischen Korrektheit lebt. Diese, präzise sein, Mit Super-Apartments in den reichen Wohnvierteln Roms und Villen in den exklusivsten Gebieten der Toskana, wer, mit einem Mädchen konfrontiert, das von einer Bande illegaler nordafrikanischer Einwanderer vergewaltigt wurde, Erklären Sie in verschiedenen Fernsehsendungen schnell, dass das Mädchen selbst von einer Gruppe von Italienern hätte vergewaltigt werden können. Sicherlich, Für das Opfer einer Vergewaltigung, die immer dazu bestimmt ist, unauslöschliche traumatische Markierungen mit komplexen psychologischen und verhaltensbezogenen Implikationen zu hinterlassen, Die Idee, dass ihre Vergewaltiger auch Italiener gewesen sein könnten, wird großer Trost sein, aber mehr als alles andere von wertvoller Nützlichkeit, um ein traumatisches Ereignis zu überwinden, das schwer zu überwinden ist. Ich schließe diese Klammern und kehre zum Thema zurück.

Dass dieses Video das Labor einer historischen Bar darstellt im Zentrum von Catania und nicht im Zentrum von Bolzano oder Belluno, wo Hygiene- und Gesundheitsstandards weit überlegen und viel mehr respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, ist eine unbestreitbare Tatsache, Unabhängig von der Rechtfertigungstheorie “Es hätte anderswo passieren können”.

Wechseln wir von der Ausgabe des hygienischen Gesundheit in die moralische Doktrination, Weil wir Priester waren, die Generationen jugendliche besessen haben, Als ob das ganze Geheimnis des Bösen streng und ausschließlich aus der Taille nach unten verlief. Wer hat sich jemals die Mühe gemacht zu lehren, dass ein Workshop wie der in diesem Video dargestellte eine viel mehr Verherrlichung der sterblichen Sünde ist als die Masturbation eines Teenagers im Rahmen hormoneller Stürme? Und lassen Sie diese weltlichen Bigots nicht aufstehen, wie es bereits mehrmals passiert ist, den unterzeichneten Priester beizubringen, dass sie zwei verschiedene Dinge sind, Dadurch zu zeigen, dass sie nicht wissen, wie ernst diese Sünden gegen Nächstenliebe sein können, was für sie jedoch etwas anderes wäre, Im Vergleich zur sehr sterblichen Sünde der Autoerotik der Jugend und der verschiedenen Stürze im sechsten Gebot, Was wir erinnern, wird fünf weitere und dann vier weitere gefolgt, Obwohl sie für diese Menschen nicht nur in jedem Fall von Interesse sind, was die Sexualitätsbereich betrifft.

Dass wir über die menschliche Sexualität hinaus übertrieben haben, Ich habe bereits vor fünfzehn Jahren geschrieben (sehen HIER), Als die strenge Moral von Johannes Paul II. Durch die Moral setzte, Wenn der Heilige Vater Francis sehr weit davon entfernt ist, Rom zu erreichen. Heute, Die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren sagte, werden vom Heiligen Vater gesagt, Oft sogar in ironischen Tönen, während ich, zu der Zeit, Mit der großen Moralphobie in Kraft unter dem Pontifikat von Johannes Paul II., wurde klar gesagt: «Gehen Sie mit diesen Reden leicht, oder Sie riskieren, kein Priester zu werden ». Ich antwortete: "Sicher, Denn vor allem und über alles geht die Theologie der Unterseite ».

In Rom, Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, der Heilige Vater “Sofort der Heilige!”, Hatte die immense menschliche und moralische Katastrophe der Legionäre Christi Christios “Gebäck”, die außen genauso gut aussah wie die Ladenfenster dieses Gebäcks im alten Stadtzentrum von Catania, außer dass es sich im schlimmsten Müll von Marcial Maciel DeGollado und seinen treuen Komplizen versteckte. Wir sein, aber, Zu beschäftigt mit der Theologie des Unterposants, Bestimmte Workshops wurden nicht inspiziert, Obwohl jeder von seiner Existenz und seinem schmutzigen Innenraum wusste.

Wenn in Rekordzeit, Mit einer Unklugheit, die wir bald vor der Geschichte teuer bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert, Zwischen seiner Satifikation und seiner Heiligsprechung wurde das Süßwarenlabor der Legion Christi und dessen Gründer entdeckt. Diejenigen, die beschlossen hatten, Johannes Paul II. Ein Heiliger um jeden Preis zu erklären, Sofort rechtfertigte diese Tatsache, indem er sagte: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, wurde getäuscht ». In Wirklichkeit, Der Heilige Vater wurde mehrmals und sogar in den gefährlichsten und skandalösen Details informiert, Wie in einem meiner Bücher dokumentiert (sehen HIER). aber, Wenn er wirklich nicht informiert worden war und getäuscht worden war, Dies wäre ein weiterer Grund zur Klärung: Wer hat ihn nicht informiert, aber vor allem, wer ihn getäuscht hat? Weil Täuschung-außer bei Selbsttäuschung-notwendigerweise die Existenz eines Betrügers impliziert. Also, wer täuschte Johannes Paul II.? Dies ist eine Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere Laboratorien des kirchlichen und kirchlichen Gebäcks, während, ohne Scham oder Zurückhaltung, Wir hatten nichts Besseres zu tun, als die untergepackte Theologie zu besprechen, das Prinzip und Zentrum des gesamten Geheimnisses des Bösen. Und heute, im Meer der sozialen Medien, Wir müssen die Absurditäten einer Armee von Laienkatholiken lesen, Bigots jenseits aller Grenzen des menschlichen Anstands, die ohne Strafe des Lächerlichkeit bestätigen, dass die Jungfrau Maria, in Fatima, Nach Little Jacinta Marto, Baby von nur neunjähriger, sagte, dass viele Seelen wegen der Sünden der Lust verdammt waren, sie dazu bringen, verdammte Seelen der Lustvoll in der Hölle zu sehen.

Gott befreit uns von engagierten und militanten katholischen Bigots! Nur Menschen, die von menschlicher Sexualität besessen sind, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Sitz der menschlichen Delikatesse, über Lust und Lustvögel mit einem kleinen Mädchen sprechen, das in einem der isoliertesten geboren und aufgewachsen ist, schlecht und rückläufig von Portugal zu Beginn des 20. Jahrhunderts.

Die unterpackte Theologie hat Priester, die immer in Kontakt mit menschlicher Materie gelebt haben, nie gefreut, Es ist sich bewusst, Sünder zu sein, die durch ein unbeschreibliches Geheimnis der Gnade von Christus Gott das Mandat erhalten haben, Sünder nach dem Dienst der Kirche von ihren Sünden zu befreien:

«Als er das gesagt hatte, Er atmete sie an und sagte, „Empfangen Sie den Heiligen Geist. Wenn Sie jemandem seine Sünden vergeben, Sie sind vergeben; Wenn Sie jemandem Vergebung zurückhalten, es wird zurückgehalten »» (Jhon 20, 22-23)

Die untergepackte Theologie ist furchtbar weit verbreitet mit einigen Laienkatholiken in sozialen Medien, Hinter dem versteckt sich oft frustrierte und gescheiterte Mütter und Väter, die Multi-Divisionen und zusammenlebende Söhne und Töchter haben, oder Enkelkinder im Teenageralter, die mit der Matratze reisen, die fest an den Rücken gebunden sind, um bereit zu sein. Aber andererseits ist es eine alte und bekannte Geschichte: Alle Huren, aber nur die Töchter anderer Leute, nicht ihre eigenen.

Ich sehe und erlebe bestimmte Dinge anders: Wir Priester müssen unbedingt alle Huren sein, die versuchen, uns allen zu geben, frei und aus der Liebe Gottes, ohne nur um eine Entschädigung für den angebotenen Service zu fragen. Deshalb habe ich gesagt, Ernsthaft und überhaupt nicht scherzhaft, sondern mit einem zusammenhängenden theologischen Geist, Das, wenn ich kein Priester geworden wäre, Ich wäre eine Hure geworden. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, Aus Liebe zu Gott.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Caldoncillos

Priester müssen notwendigerweise alle Huren sein, die wir versuchen, uns alle frei und aus Liebe Gottes zu geben, ohne auch nur um eine Entschädigung für den Dienst zu bitten. Deshalb sage ich normalerweise ernst und kein Witz, Auch mit einem kohärenten theologischen Geist, Das, wenn er kein Priester gewesen wäre, Es wäre eine Hure gewesen. aber, Ich habe mich dafür entschieden, beides zu sein: Der Priester und die Hure, Für Gottes Liebe.

- Kirchennachrichten -

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Die italienische Staatspolizei, Verantwortlich für die Kontrolle der Workshops und Küchen der öffentlichen Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Ein renommiertes Gebäck im historischen Zentrum der sizilianischen Stadt Catania hat vor ein paar Wochen geschlossen.

Das vom Bundesstaat der Räumlichkeiten dokumentierte Videos ist nur ein Archetyp notwendig, um über die katastrophale Psychologie der Begründungen um alle Kosten zu sprechen, zu jedem Preis, und bereit zu sagen:

«…Wenn es wahr ist, dass dieses Video von der Staatspolizei im Zentrum von Catania registriert wurde, Aber so etwas könnte auch nördlich von Italien gefunden werden!»

Ich öffne eine Klammung, um einen Exkurs zu machen: Die Theorie von “Es hätte sein können” Es erinnert mich an bestimmte Militante des italienischen Radikalkhits, die im Namen der traumhaftesten politischen Korrektur leben. Diejenigen, die offensichtlich aus dem Penthouse in den Wohnvierteln von Rom und den Villen in den exklusivsten Gebieten der toskanischen Region stammen. Und wer bevor ein Mädchen von einer Gruppe von Nordafrikanern vergewaltigt wurde, beeilte sich, in verschiedenen Fernsehprogrammen zu erklären: Dass das Mädchen auch von einer Bande von Italienern vergewaltigt werden konnte. Ohne Zweifel, Das Opfer von Vergewaltigung zielt fast immer darauf ab, unauslöschliche traumatische Markierungen mit sehr komplexen reaktiven Implikationen auf psychologischer und Verhaltensebene zu sparen. Die Idee, dass ihre Vergewaltiger auch Italiener hätten gewesen sein könnten, wäre großer Trost für sie, Besonders schöner Nutzen, um die traumatischen und schwer zu überwinden. Ich schließe diese Klammern und kehre zu dem fraglichen Thema zurück.

Dass das Video das Labor einer historischen Bar zeigt Im Zentrum der Stadt Catania, Und nicht im Städtezentrum wie Bolzano oder Belluno, in denen Hygiene- und Gesundheitsstandards viel strenger und vieler respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, Es ist eine unbestreitbare Tatsache, Abgesehen von der Rechtfertigungstheorie von: “Es könnte auch an anderen Orten passieren”.

Gehen wir aus dem hygienisch-syitoritärischen Thema über die Doktrinal-Moral fort, Weil wir uns selbst priestert, Wer hat seit Generationen Jugendliche in ihren intimen Bewegungen mit ihren Händen besessen; Als ob das ganze Geheimnis des Bösen streng wäre und nur aus der Taille nach unten. Wer hat verurteilt, dass ein Labor wie das vom Video registrierte Labor wie das registriert ist, Es ist eine Erhebung der sterblichen Sünde mehr als dieselbe Masturbation eines Teenagers in der Mitte seiner hormonellen Stürme? Und Laienfans, die nicht auferstehen und sich wiederholen, wie bereits in der Vergangenheit passiert ist, den Priester unterrichten, der schreibt, die zwei völlig unterschiedliche Dinge sind; damit zeigen, Nicht zu wissen, wie ernst die Sünden gegen Nächstenliebe werden können. Nach ihnen, Sie wären etwas anderes im Vergleich zur sterblichen Supersünde des Autoerotismus bei Jugendlichen und fällt in das sechste Gebot ein, Lassen Sie uns erinnern, dass weitere fünf und vier weitere Gebote gefolgt werden; Obwohl dies diese Menschen, die nur in allem streng sind, was die Sphäre der Sexualität betrifft.

Das über Sexualität, die wir über alle Grenzen hinaus übertrieben haben, Ich habe es vor fünfzehn Jahren geschrieben (Uhr HIER), Als die strenge Moral von Johannes Paul II. Durch den Heiligen Vater Francisco herrschte, war noch weit zu kommen. Heute die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren bestätigt habe, Der Heilige Vater erzählt es ihnen und oft in einem ironischen Ton. Während zu dieser Zeit mit der großen Moralophobie von Johannes Paul II. In klaren Tönen erzählten, erzählten sie mir in klaren Tönen: «Hör auf, so zu sprechen, Oder Sie führen das Risiko aus, nicht zum Priester bestellt zu werden ». Ich replizierte dann und sagte dann: "Es ist wahr, Denn vor allem und vor allem gibt es die Theologie der Unterhosen ».

Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, Der Heilige Vater “Sofort heilig!”, hatte die riesige menschliche und moralische Katastrophe von “Gebäcklabor “der Legionäre Christi, Präsentiert hervorragend im Ausland wie die Schaufenster des Gebäcks aus dem Catania Historic Center, Außer um den schlimmsten Müll von Marcial Maciel DeGollado und seinen komplizierten loyal zu verbergen. Aber der Heilige Vater und seine Mitarbeiter waren zu beschäftigt mit der Theologie der Unterhosen, Während bestimmte Laboratorien nicht inspiziert wurden, obwohl jeder seine Existenz und seinen inneren Schmutz kannte.

Wenn in Rekordzeit Und mit einer Unklugheit, dass wir die Geschichte nicht mit einem sehr hohen Preis bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert. Und dass während seiner Sechung und Heiligsprechung das Labor der Legion Christi und sein Gründer entdeckt wurde; daher, Diejenigen, die beschlossen hatten, den Heiligen um alle Kosten sofort zu erhalten: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, im Gegenteil, er war getäuscht worden ». Unabhängig davon, dass Information mehrmals und sogar mit gefährlichen und robusten Details war, wie ich in einem meiner Bücher dokumentiert habe (Uhr HIER) sogar, Angenommen, es wäre nicht informiert, sondern stattdetiert worden, Ohne Grund muss es geklärt werden: Wer hätte es nicht informiert, aber vor allem, Wer hätte es betrogen? Weil die Täuschung - außer in Fällen von Selbstabteilung - notwendigerweise die Existenz eines Betrügers impliziert. Deswegen, Der Johannes Paul II. Betrogen hat? Dies ist eine Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere kirchlichen und kirchlichen Gebäckworkshops, Während wir ohne Schande oder Bremse nichts Besseres zu tun hatten, um die Theologie der Unterhosen zu besprechen, Prinzip und Zentrum des gesamten Mystarchen des Bösen. Und heute in sozialen Netzwerken, Wir müssen die Absurditäten einer Armee von Laienkatholiken lesen, Fanatica über alle Grenzen eines menschlichen Anstands hinaus, Wer beansprucht ohne Narren: dass die Jungfrau Maria in Fatima dem kleinen Mädchen Giacinta Marto offenbarte, dass viele Seelen wegen der Sünden der Lust verurteilt wurden, die verurteilten Seelen der Lustvoll in der Hölle sehen lassen.

Gott befreien uns von engagierten und militanten katholischen Fans, Weil nur ihre sexuellen Perversionen und Obsessionen das absurde Gerücht glauben und verbreiten können, dass die Jungfrau Maria, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Hauptquartier der Delikatesse Umana, Er sprach von Lust und lustvollen Menschen zu einem neunjährigen Analphabetenmädchen, das in einer der isoliertesten Provinzen geboren und aufgewachsen ist, arm und rückläufig des Portugals des frühen 20. Jahrhunderts.

Die Theologie der Unterhosen hat den Priestern nie gefallen die immer in engem Kontakt mit menschlicher Materie gelebt haben, bewusst sein, Sünder zu sein und das für ein unbeschreibliches Geheimnis der Gnade, Sie haben das Mandat Christi Gott erhalten, die Sünder ihrer Sünden nach dem Dienst der Kirche freizulegen:

Empfangen den Heiligen Geist. Wem du vergeben Sünden, Sie werden vergeben; Und wer vergeben ihnen nicht, Sie werden keine Vergebung haben. (Jn, 20,22-23)

Die Theologie der Unterhosen Bestimmte katholische Laien mögen schrecklich In sozialen Netzwerken, hinter dem, hinter dem sie sich oft verstecken, frustrierte und gescheiterte Mütter und Väter, die Multidiemands- und zusammenlebende Söhne und Töchter haben, oder Teenager -Nichten, die mit der Matratze fest hinter dem Rücken gebunden sind, einsatzbereit. Aber andererseits, Es ist eine alte und bekannte Geschichte: Alle Huren, aber nur die Töchter anderer und sicherlich nicht ihre eigenen.

Ich sehe und erlebe einige Dinge anders: Priester müssen notwendigerweise alle Huren sein, die wir versuchen, uns allen zu geben, für frei und aus Liebe Gottes, ohne auch nur um eine Entschädigung für den Dienst zu bitten. Deshalb sage ich normalerweise, ernst und nichts scherzt, Auch mit einem kohärenten theologischen Geist, Das, wenn er kein Priester gewesen wäre, Es wäre eine Hure gewesen. aber, Ich habe mich dafür entschieden, beides zu sein: Der Priester und die Hure, Für Gottes Liebe.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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