Und wenn Simonia wieder in Mode war, um Mode? – Was ist, wenn die Simony bei der nächsten Konklave wieder zurückkehrt?

(Englischer Text nach dem Italienischen)

Und wenn Simonia wieder in Mode war, um Mode?

Gegenwärtig wurden die Armen, die in diesem Pontifikat so erhöht wurden, dopo aver dato vita a un Collegio di cardinali elettori che non rappresentano le varie voci, le opinioni e le posizioni più diverse che hanno sempre arricchito la Chiesa al proprio interno, ma una voce univoca, monocorde.

- Kirchennachrichten -

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Ognuno ha il proprio stile, singolo o collettivo. Nel primo, come nel secondo caso, può essere spontaneo, oppure studiato a tavolino. Die Väter der Insel Patmos, nel corso dei loro dieci anni di attività pubblicistica, a partire dall’ottobre 2014, più volte per opportunità, altre per virtù di prudenza, hanno rinunciato a trattare certi temi emergenti legati alla Chiesa e al Papato, essendo anzitutto presbiteri; redattori e pubblicisti a seguire, ma avanti a tutto presbiteri. Certi temi possono richiedere di essere non tanto taciuti, o peggio nascosti, ma trattati quando si hanno maggiori elementi conoscitivi che possano portare a un veritiero, equo ed equilibrato giudizio.

Perché non scrivete nulla sulla salute del Santo Padre, ci hanno chiesto più lettori? Jawohl, in effetti sono ormai due settimane che il Sommo Pontefice Francesco si trova ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli e su di lui e il suo stato di salute non abbiamo emesso sospiro da queste nostre colonne. E sulla base di che cosa avremmo dovuto farlo, forse basandoci sui bollettini medici giornalieri, dando a seguire fiato alle trombe delle interpretazioni e delle ipotesi, incluse le più assurde, che suscitano però quel malsano prurito che per i soziale Medien è come il lievito nei croissants?

Quando un Sommo Pontefice è gravemente malato, parlare della successione è inevitabile. Chi lo fa con competenza e delicatezza, chi invece con incompetenza e mancanza di rispetto per la sua Augusta Persona. A questi secondi basterebbe solo domandare di chi è successore il nuovo Romano Pontefice, se di quello morto prima di lui, oppure del Beato Apostolo Pietro, cogliendo così il livello della loro preparazione. Qualcuno ha lamentato che parlare di conclave è mancanza di rispetto e riguardo verso un Sommo Pontefice blandamente definito dai bollettini medici in condizioni ora «gravi» ora «stazionarie», il tutto alternato a vari piccoli miglioramenti o peggioramenti. La verità è che il Sommo Pontefice è un malato terminale che sta concludendo la propria vita e la prognosi riservata sarà sciolta dopo che il cardinale camerlengo reciterà la solenne frase: «Der Papst ist wirklich tot», poi si rivolgerà al suo cadavere chiamandolo col suo nome di battesimo: Jorge Mario. Ciò a significare che il papato, essendo un ufficio e non il grado estremo del Sacramento dell’Ordine, una volta acquisito per via giuridica, non certo per via sacramentale, con la morte cessa. Contrariamente al sacerdozio, acquisito per via sacramentale, che ci rende sacerdoti per l’eternità: «Tu es sacerdos in aeternum» (Soll 110,4).

All’epoca in cui morì nel lontano agosto 1990, mio padre aveva 34 anni in meno dell’attuale Pontefice regnante. Heute, in Italien, l’età media del maschio italiano è pari a 84 Jahre; in Argentinien, quella del maschio argentino, ist gleich 74 Jahre. Morendo all’età tutt’altro che tenera di 88 abgeschlossene Jahre, dopo avere già superata di quattro anni la media italiana e di quattordici quella argentina, si potrebbe dire molto serenamente che il Santo Padre non sarà stato certamente strappato in modo crudele dalle amorose braccia della balia. Accennavo per inciso alla prematura morte del mio genitore avvenuta nel giro di un anno per un tumore metastatizzato non diagnosticato in tempo e per questo impossibile da curare, per narrare che mentre versava in stato terminale non gli ho mai augurato di proseguire a vivere, ma pregai la misericordia di Dio che se lo prendesse prima possibile. Heute, unter bestimmten Umständen, pur senza augurare la morte a nessuno, proseguo a pregare Dio affinché certi sofferenti siano portati presto nella Casa del Divino Padre, senza mai dimenticare il valore salvifico della sofferenza umana, di cui parlò nel proprio magistero il Santo Pontefice Giovanni Paolo II nella sua Lettera apostolica Speichern Leidenschaft, che si apre con le parole del Beato Apostolo Paolo:

«Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, in favore del suo corpo che è la Chiesa”» (Kol 1, 14).

Coloro che dichiarano di pregare per la salute e la guarigione del Santo Padre, invitando a fare altrettanto, o vivono nel mondo dell’irreale o pensano che dinanzi a un anziano morente, tanto più un Romano Pontefice, vadano applicate regole di galateo che sanno di patetico, se non forse di ridicolo. Bisogna pregare sì, ma affinché Dio conceda al Santo Padre la grazia di una serena morte, limitando le sue sofferenze fisiche, umane e spirituali. Con il complesso e grave stato patologico che lo affligge, inclusa una assenza ormai totale di difese immunitarie, la sua esposizione pubblica sarebbe impossibile, altrettanto problematico ricevere persone che potrebbero essere veicolo di trasmissione di micro batteri. Se rimanesse in vita per altri mesi, tornerebbe alla Martha Haus Sancthae in condizioni di tale debilitazione fisica per le quali sarebbe necessario allestire presso quella residenza uno spazio simil-ospedaliero col costante controllo di una equipe di specialisti presenti giorno e notte. Alles davon, è forse augurabile a un uomo come il Pontefice regnante per il quale l’isolamento e la mancanza di libero contatto con le persone sarebbe qualche cosa di insopportabile e insostenibile? Questo per rispondere a tutti quei romantici che pregano per la salute ormai perduta del Santo Padre e per la sua impossibile guarigione.

Pensare in questo momento a un prossimo conclave, non è caduta di stile ma semplice ovvietà. E quando le porte della Cappella Sistina si chiuderanno, la Chiesa dovrà fare i conti coi vari problemi lasciati in eredità da questo pontificato, che rimane giudicabile nel complesso solo dalla storia, forse anche tra molti anni. Il Sommo Pontefice Francesco è stato eletto dopo un atto di rinuncia da parte del suo predecessore, evento raro risultato per tutti noi traumatico, soprattutto per le infelici modalità scelte a suo tempo da Benedetto XVI, con tanto di stravagante invenzione del «papato emerito», o di termini svianti come «papato allargato», «papato attivo e papato contemplativo» …

Quello del Santo Padre Francesco è un pontificato che si colloca in un contesto sociale e geopolitico di grande decadenza a livello planetario, con una scristianizzazione dell’Europa che ha raggiunto già da un ventennio livelli irreversibili. Altrove si è invece consumata una emorragia di fedeli in quelli che una volta erano i due polmoni coi quali il Cattolicesimo respirava: l’America Latina e l’Africa. Quello di Francesco è stato un pontificato carico di problematicità, fatto di ambiguità e mancanza di chiarezza, non sono neppure mancate forme di dispotismo messe in atto nel disprezzo totale delle leggi e delle regole ecclesiastiche. Negare che questo Pontefice lascerà una Chiesa confusa, divisa e litigiosa a causa di processi aperti su tutti i fronti, basati sull’insolito principio che «l’importante è aprire i processi» senza però concluderli e portarli a pieno compimento, vuol dire negare la più palese evidenza dei fatti. Aber, Chi ci dice che tra svariati anni non si dovrà rendere grazie al pontificato di Francesco per aver preservata e salvata la Chiesa da problemi e danni che senza il suo agire, non comprensibile sul momento, sarebbero stati maggiori, o persino irreparabili? Francesco è un uomo complicato che si inserisce come tale in un momento storico molto complicato, qualsiasi giudizio dato al presente su di lui e sul suo pontificato potrebbe risultare del tutto sbagliato domani. Certe espressioni o decisioni giudicate come eccentriche ― e di fatto lo sono ―, in che modo del tutto diverso potrebbero apparire domani? Non sarebbe la prima volta che certi uomini, non compresi sul momento nel loro agire, sono stati celebrati successivamente come personalità che erano avanti di decenni rispetto al tempo presente in cui vissero. Ecco perché talvolta, proprio quando si è perplessi, disorientati e sofferenti per certi atteggiamenti ambigui e non facili neppure da decifrare, pur esercitando il legittimo senso critico merita sospendere prudenzialmente il giudizio.

Uno dei gravi problemi che questo pontificato lascerà al prossimo conclave è dato dal fatto che i Cardinali elettori non si conoscono tra di loro. L’ultimo concistoro segreto si svolse nel 2015. Lassen Sie uns klären: il concistoro è l’assemblea dei cardinali convocata dal Romano Pontefice e può essere segreto, Öffentlichkeit, semi-pubblico (sehen WHO). Viene chiamato “segreto” quello al quale partecipano solo i cardinali riuniti per discutere in forma privata, ossia segreta, con il Sommo Pontefice, riguardo le varie problematiche della Chiesa e del suo governo. Heute, al grave problema dei cardinali che non si conoscono tra loro, se ne aggiunge un altro ignoto ai laicisti della sinistra internazionale che magnificano la Chiesa povera per i poveri, tanto li eccita la povertà nelle case e sulla pelle degli altri, elogiando questo pontificato che avrebbe nominato decine di cardinali «provenienti dalle periferie del mondo» e «dai paesi più poveri». Sorvoliamo sulla scarsa formazione dottrinale e teologica da parte di svariati di questi sant’uomini provenienti da quelle situazioni privilegiate per le quali oggi si può meritare una porpora cardinalizia: «le periferie» … «i paesi poveri»Diversi di questi cardinali sono vescovi di Paesi dove la presenza dei cattolici non può essere definita neppure una piccola minoranza: nell’Isola di Tonga, di cui è vescovo il Cardinale Soane Patita Paini Mafi, i cattolici battezzati sono circa 10.000. Fu creato cardinale nel 2020, all’età di appena 46 Jahre, Giorgio Marengo, vicario apostolico della Mongolia, dove i cattolici contano 1.200 battezzati su 3.300.000 Bewohner. Questi cardinali elettori, emblema della «Chiesa povera per i poveri» delle varie «periferie esistenziali», governano chiese locali che possono sopravvivere e vivere in contesti di grande disagio e autentica povertà grazie alle donazioni che pervengono loro da ricche Chiese locali, o da grandi fondazioni dipendenti o legate alle stesse. Um zu klären,: una singola parrocchia austriaca, Deutsche, australiana, canadese, nordamericanapuò mantenere una diocesi intera in certi Paesi poveri del Latino America, dell’Asia e dell’Africa, dove il rapporto tra l’Euro e il Dollaro e la loro moneta nazionale è totalmente sproporzionato in valore di acquisto.

Morgen, in der Sixtinischen Kapelle, un gruppo di cardinali provenienti da questi Paesi, rigorosamente scelti tra gli esponenti del cosiddetto progressismo più avanzato, con delicata disinvoltura faranno capire che i cordoni della borsa li reggono loro, lasciando a decine di cardinali “povero-periferico-esistenziali” la scelta obbligata giocata sulla sopravvivenza di Chiese locali che possono vivere solo grazie ad aiuti esterni. Natürlich, una volta questa si chiamava simonia, oggi si chiama invece «Chiesa povera per i poveri».

Allo stato attuale i poveri tanto esaltati in questo pontificato sono stati lasciati ostaggio dei capricci dei ricchi come mai lo erano stati prima, dopo aver dato vita a un Collegio di cardinali elettori che non rappresentano le varie voci, le opinioni e le posizioni più diverse che hanno sempre arricchito la Chiesa al proprio interno, ma una voce univoca, monocorde. E tra i vari danni perpetrati, questo risulterà forse il peggiore, perché grava come una ipoteca pesante come il piombo sul prossimo conclave. Ciò con buona pace della Chiesa povera, che dentro la Cappella Sistina strozzerà i poveri coi cordoni della borsa dei ricchi più progressisti e più ideologizzati.

Von der Insel Patmos, 2 Marsch 2025

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WHAT IF THE SIMONY RETURN AGAIN AT THE NEXT CONCLAVE?

At present the poor so exalted in this pontificate have been left hostage to the whims of the rich as they had never been before, after having given life to a College of cardinal electors who do not represent the various and noumerous voices, opinions and positions that have always enriched the Church internally, but a single, monotonous voice.

— Ecclesial actuality —

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Everyone has their own style, individual or collective. In the first, as in the second case, it can be spontaneous, or studied on the table. The Fathers of this magazine The Island of Patmos , during ten years of journalistic activity, starting from October 2014, several times due to opportunity, other times due to the virtue of prudence, have renounced dealing with emerging themes linked to the Church and the Papacy, being first and foremost presbyters ; editors and publicists to follow, but presbyters ahead of everything. Certain topics may require to be dealt with when there is greater knowledge that can lead to a truthful, fair and balanced judgement.

Why don’t you write anything about the health of the Holy Father, several readers have asked us? Ja, in fact the Supreme Pontiff Francis has been hospitalized at the Agostino Gemelli Polyclinic for two weeks now and we have not uttered a sigh about him and his state of health in these columns of ours. And on the basis of what should we have done it, perhaps based on the daily medical bulletins, followed by interpretations and hypotheses, including the most absurd ones, which however arouse that unhealthy itch which for social media is like yeast in croissants?

When a Supreme Pontiff is seriously ill, talking about succession is inevitable. Some do it with competence and delicacy, some with incompetence and lack of respect for his August Person. These latter it would be enough ask, whose successor’s the new Roman Pontiff is: of the one who died before him, or of the Blessed Apostle Peter? Thus grasping the level of their preparation. Someone has complained that talking about a conclave is a lack of respect towards a Supreme Pontiff blandly defined by medical bulletins as being in sometimesseriousand sometimesstationaryconditions, all alternating with various small improvements or worsening. The truth is that the Supreme Pontiff is a terminally ill patient who is ending his life and the reserved prognosis will be dissolved after the cardinal chamberlain recites the solemn phrase: «Der Papst ist wirklich tot» (The Pope is truly dead), then he will address his corpse by calling it by his baptismal name: Jorge Mario. This because the papacy, being an office, not the extreme degree of the Sacrament of Orders, once acquired by juridical means, not by sacramental means, ceases with death. Contrary to the priesthood, acquired through the Sacrament, which makes us priests for eternity: «Tu es sacerdos in aeternum» (you are a priest forever) (ps 110,4).

Way back in August 1990 my father died, he was 34 years younger than the current reigning Pontiff. Heute, in Italy, the average age of the Italian male is 84 years; in Argentinien, that of the Argentine male, ist 74 years. Dying at the age of 88, after having already exceeded the Italian average by four years and the Argentine average by fourteen, one could say very serenely that the Holy Father will not be cruelly torn from the loving arms of the nanny. I mentioned the premature death of my parent which occurred within a year due to a metastasized tumor that was not diagnosed in time and therefore impossible to cure, to narrate that while he was in a terminal state I did not wish him to continue living, but I prayed to God’s mercy that he would take him as soon as possible. Heute, in certain circumstances, without wishing death on anyone, I continue to pray to God that certain sufferers may be brought quickly to the House of the Divine Father, without ever forgetting the salvific value of human suffering, which the Holy Pontiff John Paul II spoke about in his magisterium in his Apostolic Letter Salvifici Doloris, which opens with the words of the Blessed Apostle Paul:

«In my flesh I complete what is lacking in Christ’s afflictions for the sake of his body, das ist, the Church» (Kol 1, 14).

Those who invite prayer for the health and healing of the Holy Father live in the world of the unreal. We must pray, Jawohl, but so that God grants the Holy Father the grace of a peaceful death, limiting his physical, human and spiritual suffering. With the complex and serious pathological state that afflicts him, including a now total absence of immune defenses, his public exposure would be impossible, and it would be equally problematic to welcome people who could be a vehicle for the transmission of micro bacteria. If he remains alive for a few more months and returns to the Vatican, to the Martha Haus Sancthae, his conditions of physical debilitation will be so serious that it will be necessary to set up a hospital-type space in that residence with the constant presence of a team of specialists present day and night. Is all this perhaps desirable for a man like the reigning Pontiff for whom isolation and the lack of free contact with people would be something absolutely unbearable and unsustainable? This is to respond to all those romantics who pray for the now lost health of the Holy Father and for his impossible recovery.

Thinking at this moment about an upcoming conclave is not a fall in style but simple obviousness. And when the doors of the Sistine Chapel close, the Church will have to deal with the various problems left as a legacy by this pontificate, which remains judgeable, overall, only by history, perhaps even many years from now. The Supreme Pontiff Francis was elected after an act of renunciation by his predecessor, a rare event and a traumatic for all of us, especially due to the unfortunate methods chosen at the time by Benedict XVI, complete with the extravagant invention of the «emeritus papacy», or misleading terms such as «enlarged papacy», «active papacy and contemplative papacy» (!?)…

That of the Holy Father Francis is a pontificate that takes place in a social and geopolitical context of great decadence on a global level, with a de-Christianization of Europe that has already reached irreversible levels for twenty years. Elsewhere a hemorrhage of faithful has taken place in what were once the two lungs with which Catholicism breathed: Latin America and Africa.

Francispontificate was full of problems, ambiguities and lack of clarity, there were also forms of despotism in total contempt of ecclesiastical laws and rules. To deny that this Pontiff will leave a confused, divided and quarrelsome Church due to trials open on all fronts, based on the unusual principle that «the important thing is to open the trials», without however concluding them and bringing them to full completion, is to deny the clearest evidence of the facts. aber, who tells us that in several years we will not have to thank the pontificate of Francis for having preserved and saved the Church from problems and damage which without his actions, not understandable at the time, would have been greater, or even irreparable? Francis is a complicated man who fits into a very complicated historical moment, any judgment given in the present about him and his pontificate, could be completely wrong tomorrow.

It would not be the first time that certain men, not understood at the time in their actions, were later celebrated as extraordinary personalities who were decades ahead of the present time in which they lived. This is why sometimes, precisely when one is perplexed, disoriented and grieve for certain ambiguous attitudes and not even easy to decipher, despite exercising legitimate critical sense, is necessary and prudently suspending judgement..

One of the serious problems this pontificate will leave for the next conclave is this: tthe cardinal electors do not know each other. The last secret consistory took place in 2015. Let’s clarify: the consistory is the assembly of cardinals convened by the Roman Pontiff and can be secret, öffentlich zugänglich, semi-public. What is called “Geheimnis” is that in which only the cardinals gathered to discuss in a private, d.h.. Geheimnis, form with the Supreme Pontiff participate, regarding the various problems of the Church and its government. Heute, to the serious problem of the cardinals who do not know each other, there is another one unknown to the secularists of the international left who glorify «the poor Church for the poor», so much does poverty in the homes and on the lives of others excites them, praising this pontificate which has appointed dozens of cardinals «coming from the peripheries of the world» and «from the poorest countries».

Let us not dwell the poor doctrinal and theological training of several of these holy men coming from those privileged situations for which today they can deserve a cardinal’s purple: «the suburbs»«the poor countries». Several of these cardinals are bishops of countries where the presence of Catholics cannot be defined as even a small minority: on the island of Tonga, of which Cardinal Soane Patita Paini Mafi is bishop, there are around 10,000 baptized Catholics. Giorgio Marengo, apostolic vicar of Mongolia, where Catholics number 1,200 baptized out of 3,300,000 inhabitants, was created cardinal in 2020, at the age of just 46. These cardinal electors, emblem of the «poor Church for the poor» of the various «existential peripheries», govern local churches that can survive and live in contexts of great hardship and authentic poverty thanks to the donations that come to them from rich local churches, or from large foundations on linked to them. To be clear: a single Austrian, German, Australian, Canadian or North American parish can maintain an entire diocese in certain poor countries in Latin America, Asia and Africa, where the relationship between the Euro and the Dollar and their national currency is totally disproportionate in terms of purchase value.

Morgen, in the Sistine Chapel, a group of cardinals from these countries, rigorously chosen by Holy Father among the exponents of the so-called most advanced progressivism, will with delicate ease make it clear that they hold the purse strings, leaving dozens ofpoor-peripheral-existentialcardinals the forced choice based on the survival of their local churches that can only live thanks to external aid. Of course, once this was called simony, today it is instead called «poor church for the poor».

At present the poor so exalted in this pontificate have been left hostage to the whims of the rich as they had never been before, after having given life to a College of cardinal electors who do not represent the various and noumerous voices, opinions and positions that have always enriched the Church internally, but a single, monotonous voice. And among the various damages perpetrated, this will perhaps be the worst, because it weighs like a lead-heavy mortgage on the next conclave. With all due respect to the poor Church, which inside the Sistine Chapel will strangle the poor, with the purse strings by rich most progressive and ideologicalized.

From The Island of Patmos, Marsch 2, 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Entdecken Sie die Schönheit des Lebens der Gnade durch das Werk des gesegneten Angelico

RISCOPRIRE LA BELLEZZA DELLA VITA DI GRAZIA ATTRAVERSO L’OPERA DEL BEATO ANGELICO

La festa del Beato Angelico ricorda che ogni uomo, durch Gnade beleuchtet, Obwohl aufgerufen, auf steilen Wegen zu gehen, ständig die Natur als göttliches Meisterwerk wieder aufdecken. Schaffung, sebbene deturpata dal peccato e dalle difficoltà della vita, è sempre il luogo dove il chiaroscuro dell’esistenza umana si intreccia con l’amore vero e profondo.

 

Autor:
Gabriele GiordanoM. Scardocci, o.p.

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Il Beato Angelico, al secolo Giovanni da Fiesole, fu un frate domenicano che visse la sua vita religiosa fra il tormento e l’estasi. Attraverso questo scritto vorrei condividere qualche pensiero su questo confratello domenicano famoso in tutto il mondo per la sua arte e la sua fede.

Per illustrare la vita, le opere e lo stile pittorico dell’Angelico mi sono avvalso dei preziosi consigli dei confratelli domenicani Suor Paola Gobbo e fra Manuel Russo. Partiamo dunque dalla vita: Giovanni da Fiesole nacque negli ultimi anni del XIV secolo, zwischen 1395 e l’inizio del 1400, a Vicchio, un paese del Mugello, oggi in provincia di Firenze. Fin da giovane, uno dei suoi doni più evidenti fu la pittura. Per seguire questo talento, decise di lasciare la sua casa. Si sa con certezza che si trasferì a Firenze per il suo apprendistato. Gli esperti sostengono che il suo maestro fu Lorenzo Monaco, un camaldolese dell’abbazia fiorentina di Santa Maria degli Angeli. La sua permanenza presso il Monaco durò fino al 1417. Com’era tipico delle botteghe dell’epoca, nei primi anni Giovanni imparò l’arte della miniatura, della tavola e dell’affresco, a seconda delle commissioni del maestro. Il maestro si occupava delle parti più importanti delle opere, lasciando quelle secondarie ai suoi garzoni, che avevano anche il compito di preparare i materiali e macinare i pigmenti. Dadurch, i discepoli imparavano il mestiere osservando e praticando.

Durante il periodo di apprendistato, la composizione delle opere seguiva norme rigorose stabilite dalla tradizione iconografica di origine bizantina. La gerarchia stabiliva la dimensione dei personaggi in proporzione alla loro dignità, con il posto centrale riservato a Cristo. Anche l’ambiente scenico, il numero e il ruolo dei personaggi, i loro atteggiamenti erano tutti fissati. Gli artisti utilizzavano schemi tradizionali, come se avessero un manuale pronto all’uso che indicava le modalità e i soggetti da dipingere. Anche il colore, fondamentale per il suo valore espressivo e iconografico, era soggetto a notevoli limitazioni. Z.B, il fondo oro delle tavole impediva un’ambientazione naturalistica e i colori delle vesti erano fissati: il giallo indicava Pietro, il rosso e il blu indicavano Maria, il blu e il rosso indicavano Cristo.

In diesem Zusammenhang, il genio artistico si esprimeva attraverso una rigida normativa, ma con piena libertà creativa. Il rischio era alto, poiché le opere potevano essere rifiutate dai committenti non pronti a tali innovazioni, oppure potevano procurare fama, proprio perché la novità attraeva e affascinava. Questa fu la lezione più importante che Giovanni imparò nella bottega del Monaco. Quest’ultimo aveva attinto dai maestri del passato, come Duccio da Buoninsegna, Simone Martini, i fratelli Lorenzetti, Cimabue e Giotto. L’arte di Giovanni Monaco si collocava nel passaggio tra il Gotico e l’Umanesimo rinascimentale, imparando dai grandi del passato ad «andare oltre» la tradizione e studiando le innovazioni del suo tempo.

Il primo documento riguardante il Beato Angelico è datato 1417 e riguarda la sua iscrizione alla Compagnia di San Nicolò, presso la chiesa del Carmine a Firenze, segno di un cammino spirituale intrapreso. In questo documento è riconosciuto come «dipintore”. A quella data, grazie a una glossa postuma che riporta la dicitura: «feciesi frate di santo Domenicho», sappiamo che era ancora laico. Entrò nel convento domenicano riformato di Fiesole tra il 1420 und das 1422, aderendo all’Ordine dei Predicatori. Vi ritroveremo, qualche anno dopo, anche il fratello Benedetto, miniaturista.

Due erano i conventi domenicani a Firenze: Santa Maria Novella e San Domenico a Fiesole. Del primo si trova scritto che non veniva concesso il sacerdozio agli artisti perché considerati lavoratori servili. Beato Angelico entrò invece a pieno titolo nel convento fiesolano. La formazione religiosa ebbe un peso determinante nella vita e nell’arte di fra Giovanni. Alla professione religiosa, egli si trovò davanti a un bivio: diventare frate converso, diremmo oggi un fratello laico, la qual cosa gli avrebbe assicurato maggiore libertà nel lavoro, oppure frate chierico. Scelse, con i suoi superiori, la seconda strada, probabilmente perché lo giudicarono in grado di essere autentico frate, sacerdote e predicatore attraverso l’arte. Di questo dobbiamo ringraziare sant’Antonino da Firenze, che intravide il genio dell’Angelico e permise che si sviluppasse e portasse frutto.

Nelle sue opere troviamo predominanti questi temi: la centralità di Cristo, la conoscenza della Sacra Scrittura, il magistero della Chiesa, l’adesione alla teologia tomista, l’esemplarità dei santi e l’attenzione alle richieste e attese del popolo, e infine la semplicità delle sue creazioni. Tra le numerose commissioni che Angelico ricevette, vi fu quella del suo priore Sant’Antonino, che volle realizzare nel convento degli osservanti di San Marco una serie di pitture murali. I lavori cominciarono nel 1437 e, zwischen 1439 und das 1445, Beato Angelico dipinse ad affresco 54 composizioni con oltre 320 figure umane.

All’interno di un convento erano lecite, anzi richieste, le immagini sacre a corredo delle sale comuni, del dormitorio e delle celle. Erano proibite le immagini non sacre ed esclusi i materiali preziosi. Per questo fra Giovanni scelse la tecnica dell’affresco, i cui materiali compositivi sono semplici, bescheiden, naturali: calce, sabbia, terre. La bellezza di queste pitture murali è che si trovano nei luoghi pensati dall’artista. Questo è un vantaggio per noi perché possiamo cogliere il pensiero dell’Angelico, che li ha realizzati in quei precisi luoghi secondo un progetto e un messaggio ben chiaro nella sua mente. Z.B, fuori dall’ingresso della foresteria del convento dipinse Cristo pellegrino accolto da due frati. Nel noviziato primeggiano le figure di Cristo crocifisso, sostegno di chi entrava nella vita religiosa e invito a riconoscere e unirsi all’amore. Tutto era pensato per richiamare la mente dei frati al divino, il divino che abita l’umano. Era una sorta di aiuto per mantenere quel clima contemplativo e di profondo ascolto che abitava le case domenicane.

Vediamo brevemente l’opera pittorica dell’Angelico. Ci viene trasmesso dal Vasari che egli:

«Non avrebbe mai messo mano ai pennelli senza prima aver fatto orazione. Non fece mai crocifisso che non si bagnasse le gote di lacrime».

Questo ci dice quanto fosse mistica l’anima del Beato Angelico e quanto la sua arte scaturisse da una profonda contemplazione, da un’esperienza che diventa messaggio. Alcuni autori ci riferiscono che dipingesse in stato di estasi. Non è ovviamente l’estasi che pensiamo noi, ma qualcosa di simile ad un «rapimento»; l’essere cioè totalmente immersi, in ciò che si sta facendo e pensando, con somma dedizione, ponendo tutte le nostre facoltà a quel servizio. L’Angelico era immerso nel Mistero che intendeva celebrare con la sua arte lì dove trovava quel centro vitale dove Dio abita e parla al cuore.

Scrive Paola Mancinelli: «La creazione artistica è sempre evento di verità e di gratuità nonché possibilità di dare forma umilmente al mistero dell’essere dopo averne ricevuta la chiamata come sete di bellezza» (vgl.. Lo stupore del bello, Oristampa, Florenz, 2008). È un attendere, concepire e partorire un’intuizione, un’immagine che quasi all’improvviso si genera nella nostra mente, davanti ai nostri occhi. Certi che ciò che produrremo sarà solo un riflesso di quella Bellezza che è balenata nel nostro spirito.

Quanto all’altro aspetto delle lacrime che ci indica ricordava il Vasari, esse sono espressione di amore, di dolore, di coinvolgimento per cui l’Angelico ne era mosso fin nelle fibre più profonde della sua anima. Se è vero che «la lingua parla dell’abbondanza del cuore», ciò vale anche per l’espressione artistica, per mezzo della quale fra Giovanni mostrava tutto il suo mondo interiore. Non possiamo scindere l’uomo dall’artista, l’uomo dal consacrato, questa unità che non è separabile.

Il Beato Angelico seppe attingere dalla «gratia gratum facens» (la grazia che ci rende graditi), un dono che illumina il cammino dell’umanità, guidandola ci attraverso le sfide e le oscurità della vita. Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica:

«La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio, figli adottivi, partecipi della natura divina, des ewigen Lebens. La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell’intimità della vita trinitaria. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla grazia di Cristo, Capo del suo corpo. Come “figlio adottivo”, egli può ora chiamare Dio “Padre”, in unione con il Figlio unigenito. Riceve la vita dello Spirito che infonde in lui la carità e forma la Chiesa. Questa vocazione alla vita eterna è soprannaturale. Dipende interamente dall’iniziativa gratuita di Dio, poiché egli solo può rivelarsi e donare se stesso. Supera le capacità dell’intelligenza e le forze della volontà dell’uomo, come di ogni creatura» (vgl.. CCC 1996, 1997, 1998).

Jesus Christus, con il suo sacrificio, ci ha donato «grazia su grazia» (GV 1,16), un flusso continuo di amore e redenzione che manifesta la gloria divina. Ecco perché il Beato Angelico, con la sua arte, continua a parlare ai nostri cuori, offrendo un cammino di bellezza e luce che risplende nei momenti più bui. La sua festa, heute, assume un significato ancora più profondo, specialmente in un’epoca segnata dalla guerra, la divisione e l’isolamento prodotto perfino dai social, quando invece la rinascita spirituale e la bellezza, compresa quella artistica, sono essenziali per l’intera umanità.

La grazia di Dio è concetto e insieme realtà che esprime e rappresenta realmente l’amore incondizionato e il favore divino che ci viene offerto senza merito. Questa grazia rende presente la gloria di Dio, visibile attraverso le opere di Cristo e dei suoi seguaci.

Il Beato Angelico, con la sua arte, ha saputo catturare questa gloria, trasferendo nelle sue opere la grazia divina con rappresentazioni che parlano direttamente all’anima. Le sue opere, come «L’Annunciazione» e «Il Giudizio Universale», sono testimonianze visive di quella grazia, e ci chiamano invitandoci a riflettere sulla nostra relazione con il divino.

In tempi di crisi come i nostri la bellezza assume un ruolo fondamentale per la nostra rinascita spirituale e morale, quella della riscoperta del Bene del Bello. Scriveva Hans Urs Von Balthasar:

«In un mondo senza bellezza, in un mondo che non ne è forse privo, ma che non è più in grado di vederla, di fare i conti con essa, anche il bene ha perduto la sua forza di attrazione, l’evidenza del suo dover-essere-adempiuto; e l’uomo resta perplesso di fronte ad esso e si chiede perché non deve piuttosto preferire il male» (vgl.. Gloria 1 – Percezione della Forma, Jaka Buch, Mailand, 2012, 18).

Il Beato Angelico, col suo essere artista, ha mostrato come la bellezza possa essere un veicolo di grazia e redenzione. Perfino la luce che illumina i suoi dipinti è simbolo della luce divina che guida i nostri passi, anche nei momenti più oscuri.

La festa del Beato Angelico ricorda che ogni uomo, durch Gnade beleuchtet, Obwohl aufgerufen, auf steilen Wegen zu gehen, ständig die Natur als göttliches Meisterwerk wieder aufdecken. Schaffung, sebbene deturpata dal peccato e dalle difficoltà della vita, è sempre il luogo dove il chiaroscuro dell’esistenza umana si intreccia con l’amore vero e profondo. Il Beato Angelico, con la sua arte, ci invita a vedere oltre le apparenze, a scoprire la bellezza nascosta in ogni angolo della nostra vita.

Gli artisti, come il Beato Angelico, hanno il dono di trascinarci oltre l’immanenza, oltre i cammini della razionalità pura e della teoresi. La loro arte ci porta fra il tormento e l’estasi, facendoci vivere esperienze che vanno al di là del semplice vedere. La bellezza, in diesem Sinne, diventa una via di conoscenza e di esperienza del divino. È un cammino che ci invita a lasciarci trasformare dalla grazia, a vedere il mondo con occhi nuovi, illuminati dalla luce della fede.

Abschließend, il percorso di luce tramite la grazia è un viaggio che tutti siamo chiamati a fare. Il Beato Angelico, ci offre una guida preziosa in questo cammino, mostrandoci come la bellezza e la luce possano illuminare i nostri sentieri più oscuri. La sua festa, heute, ci invita a riscoprire la nostra natura di capolavori divini, a lasciarci trasformare dalla grazia e a camminare con fiducia verso la gloria. Questa celebrazione può essere un momento di rinascita per tutti noi, specialmente per gli artisti che, con la loro opera, continuano a portare luce e speranza nel mondo.

Die Hoffnung, che è anche il tema guida del presente giubileo, come ci ricorda la e la Sacra Scrittura, quando viene da Dio è sempre fondata e non confonde. La Speranza come l’arte e il bello che ne è il necessario corollario è armonica, integrale e proporzionata. Affinché tutti diventiamo belli e speranzosi, riscopriamo l’arte del Beato Angelico che ci raffigurò la bellezza e l’unicità di Cristo.

 

Novelle Santa Maria in Florenz, 18 Februar 2025

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DIE NEUESTEN EPISODEN SIND IM ARCHIV VERFÜGBAR: WHO

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Die Väter der Insel Patmos

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Das alte intelligente Tier und die neue künstliche Intelligenz

L’ANTICO ANIMALE INTELLIGENTE E LA NUOVA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Sono queste le occasioni in cui l’uomo ha dimostrato la propria intelligenza, sicherlich nicht als das stärkste Tier auferlegt, oder schnell, oder qualifiziert, ma mostrandosi capace a gestire uno strumento superiore con la sua intelligenza adattabile, esercitando quella sua capacità con la quale da sempre ha saputo adattarsi a quei numerosi cambiamenti storici che si chiamano oggi mutamenti tecnologici.

- Aktualität -

Autor:
Jorge Facio Lynx
Präsident von Editions Die Insel Patmos

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Heutzutage una delle tematiche più presente nei telegiornali e nei soziale Medien si sta centrando sulle IA (Intelligenze Artificiali) e le sue implicazioni positive, ma soprattutto negative, specialmente con il vertice che si sta celebrando a Parigi: AI Action Summit.

È opportuno partire da due premesse importanti: ognuno di questi sistemi è in definitiva uno strumento nelle mani dell’uomo e per questo rispecchia con un potenziamento inimmaginabile al giorno d’oggi le stesse ricerche e forma di pensare e di agire dell’uomo. Dunque è l’uomo stesso che può indirizzare lo strumento per aiutare e migliorare il progresso, la scienza e la stessa vita umana, come può usare questo strumento per i peggiori incubi mai vissuti nella storia.

Il concetto stesso di Intelligenza deve essere chiarito: i sistemi per la loro potenza e velocità posso raggiungere calcoli e operazioni che l’essere umano singolarmente o in gruppo non riuscirebbe a raggiungere facilmente, ma sono finora operazioni settoriali e specifiche; mentre la singolarità dell’Intelligenza umana si contraddistingue per la creatività e simultaneità nell’operare multiple funzioni e tematiche. La paura non è tanto su dove possano arrivare come strumenti i sistemi delle Intelligenze artificiali, ma a che punto sta giungendo la pigrizia, la malavoglia, l’ignoranza e l’inattività a cui le persone stanno arrivando nel quotidiano, privilegiando lo svago in un mondo sempre più vanesio e superficiale, anziché cercare di sviluppare al meglio le proprie qualità, doni e capacità.

Oggi la vita stessa è strutturata per essere vissuta in forma passiva, nella modalità zombi o “amebe”, pur avendo a portata di mano l’accesso a un’informazione illimitata e con una tale vasta gamma di strumenti tecnici e tecnologi con i quali si potrebbero operare delle meraviglie.

L’intelligenza artificiale sta trasformando rapidamente la società e il mondo del lavoro, tanto che il suo sviluppo e la sua diffusione sollevano importanti questioni etiche, sociali ed economiche. Mentre l’Europa porta avanti come strategia un quadro teoretico di approccio regolamentare e incentrato sull’uomo, specialmente alla tutela dei diritti fondamentali, gli Stati Uniti e l’Asia, in modo particolare la Cina, hanno scelto invece un approccio pragmatico ed economico dove hanno lasciato carta bianca per l’innovazione e la concorrenza. C’è stato un investimento massiccio sulla ricerca e lo sviluppo dell’IA da parte dei governi con l’unico obiettivo di raggiungere la Führung mondiale nel settore.

Una delle principali preoccupazioni sulle IA è il suo potenziale impatto nel mondo del lavoro: l’automazione dei processi produttivi porterebbero a un aumento della disoccupazione e della disuguaglianza sociale, soprattutto nei settori manifatturieri, agricoli, di commercio e dei servizi.

L’altra questione importante è l’impatto ecologico, i modelli di IA sono complessi e richiedono enormi quantità di energia, con un conseguente impatto significativo sull’ambiente. L’utilizzo diffuso di dispositivi intelligenti e la produzione di grandi quantità di dati sollevano anche preoccupazioni per il consumo di risorse naturali e la gestione dei rifiuti elettronici. Existiert, assieme alle due preoccupazioni appena indicate, anche il pericolo della perdita di controllo sulle IA e la conseguente paura dello sviluppo di capacità che possano superare il controllo umano e generare delle conseguenze imprevedibili per la società. Altrettanta paura genera il pericolo dell’uso improprio delle IA per scopi dannosi, come la creazione di armi autonome o la manipolazione dell’opinione pubblica.

Le IA hanno un impatto immediato e devastante nelle diverse generazioni della società, specialmente i più anziani, che sono molto più vulnerabili, oltre che indifesi e spesso incapaci a cogliere il pericolo quando si trovano coinvolti in truffe , furti e inganni ai quali non sono preparati, non avendo ricevuto da nessuno una adeguata informazione, oggi più che mai impellente, sui pericoli che si possono correre.

Se l’IA come potente tecnologia offre grandi opportunità, al tempo stesso comporta anche dei grandi interrogativi. Per un verso appare indispensabile un dialogo aperto che tenga conto dei benefici potenziali come dei rischi per i lavoratori e per l’ambiente, affinché il suo sviluppo e utilizzo sia etico e sostenibile e mirato al bene dell’umanità. Aber, wie du weißt, quando di mezzo ci sono i soldi è difficile avere una solida garanzia sulla operatività del progetto, e tutto potrebbe rimanere nell’ideale ambito delle belle parole.

Le IA a livello lavorativo non porteranno all’abolizione del lavoro umano se si accetta la trasformazione profonda del mercato del lavoro che si sta già realizzando, è per ciò fondamentale investire in istruzione e formazione per preparare i lavoratori a coesistere con le IA come in passato fece l’uomo con l’arrivo della macchina a vapore o dell’automobile; perché sono queste le occasioni in cui l’uomo ha dimostrato la propria intelligenza, sicherlich nicht als das stärkste Tier auferlegt, oder schnell, oder qualifiziert, ma mostrandosi capace a gestire uno strumento superiore con la sua intelligenza adattabile, esercitando quella sua capacità con la quale da sempre ha saputo adattarsi a quei numerosi cambiamenti storici che si chiamano oggi mutamenti tecnologici, reinventando nuove attività e sviluppando nuove competenze.

 

von der Insel Patmos, 15 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Wenn der Teufel seinen Schwanz setzt, zwischen Exorzismen und Narzissismen … – Wenn der Teufel seinen Schwanz auf uns legt, zwischen Exorzismen und Narzissismen…

(Englischer Text nach dem Italienischen)

 

Wenn der Teufel seinen Schwanz setzt, TRA ESORCISMI E NARCISISMI…

L’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? Es ist immer noch: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni

- Pastoraltopikalität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Deckel.

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Forse un chiarimento è dovuto, perché come era prevedibile, il mio articolo del 7 letzten Februar (sehen WHO) ha suscitato in alcuni lettori “storture di naso”, tanto da arrivare a interpretare il mio scritto come un attacco (persönlich?) a tutte quelle anime belle che quotidianamente combattono contro il Demonio.

Zusamenfassend, ci mancava solo il frate cappuccino guastafeste a ostacolare l’esercito di quei guerrieri della luce che con Capitan Gesù – che non stà lassù ma stà quaggiù con la bandiera in mano – colgono i diavoli in flagrante come cantava il buon Angelo Branduardi (du siehst WHO).

Reputo il mio scritto estremamente chiaro tanto da far da corollario alla bellissima nota dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (du siehst WHO) a cui non si può certamente addossare la colpa di essere un gruppo di faziosi e di facinorosi esaltati. E di demonologia e relativo sacramentale dell’esorcismo, due Padri di questa nostra Isola di Patmos qualche cosa forse ne sanno. Sia io che Padre Ariel S. Levi di Gualdo facemmo entrambi la formazione per l’istruzione a questo delicato ministero, nel solito anno 2009 e presso la stessa istituzione accademico-ecclesiastica. Determinati allarmi bisogna pure darli, bisogna mettere in guardia i fedeli cristiani da certe derive così come erano soliti fare i profeti nell’antico Israele con il popolo dalla dura cervice: «Ascoltino o non ascoltino – perché sono una genìa di ribelli – sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro» (vgl. Dies 2,2-5). Certe cose bisogna dirle e basta.

Reputo che il sacerdote oggi debba riscoprire il suo ruolo di profeta, di colui che parla a nome di Dio, cosa sempre più rara in una comunità ecclesiale dove il personalismo clerical-religioso è diventato ipertrofico. Fare il profeta comporta delle immancabili fatiche, delle incomprensioni, una scomodità difficile da accettare ma necessaria, fino a proclamare – fin dall’alto dei tetti (vgl. LC 12,3) – anche quello che i più non vorrebbero sentirsi dire. E tutto questo senza velature di giudizi temerari ma con quella parresia profetica che troviamo tra le pieghe della responsabilità pastorale che dobbiamo al popolo di Dio a noi affidato con la sacra ordinazione.

Detto questo desidero tornare ulteriormente su alcune questioni note, talmente note, che sono puntualmente ignorate, disattese e a buon bisogno furbescamente manipolate.

1. Che cosa è un esorcismo?

È l’invocazione del nome di Dio fatta al fine di allontanare il demonio da una persona, da un animale, da un luogo o da una cosa. Quando si fa in nome della Chiesa, da parte di un ministro legittimamente incaricato e secondo i riti previsti nei libri liturgici approvati, l’esorcismo si chiama pubblico ed ha il valore proprio dei sacramentali. Wenn nicht, si tratta di una pratica privata. Gli esorcismi pubblici si dividono in semplici e solenni o maggiori. In questo articolo non mi soffermerò ad analizzare gli esorcismi semplici che hanno fatto parte di alcuni riti di benedizione compresi nel capitolo IX del vecchio Rituale Romanum o quelli inerenti a precisi percorsi e tappe del cammino di catecumenato e del battesimo dei bambini e soprattutto degli adulti.

Habe dies verdeutlicht, sono detti solenni o maggiori gli esorcismi pubblici previsti per i casi di ossessione o di possessione diabolica, ovvero nei casi in cui il demonio, operando dall’esterno, impedisce in modo permanente le azioni dell’individuo o nei casi in cui Satana opera attraverso l’organismo dell’individuo agendo dall’interno del corpo della persona posseduta, esercitando un dominio più o meno pieno.

La preghiera di esorcismo più cercata da certuni fedeli demonopatici è, manco a dirlo, l’esorcismo solenne. Il bisogno è talmente forte che anche alcune presunte preghiere di liberazione hanno la struttura di veri e propri esorcismi solenni, con tanto di formula invocativa e imperativa. Come ho più volte avuto modo di dire, si ricerca l’esorcista più forzuto o il carismatico più talentuoso che possieda la formula di comando più efficace contro il demonio per risolvere in maniera definitiva tutti i problemi. C’è da sorridere amaramente perché nel gergo quotidiano spesso sentiamo parlare di bravura o meno di un esorcista o di un carismatico. Tale distinzione lessicale non ha alcuna ragion d’essere da un punto di vista teologico–spirituale, non si tratta di usare le skill proprie di un chierico Fantasie di D&D ma tutto parte dall’autorità di Cristo che agisce nella persona dell’esorcista e che Dio Padre accoglie ed esaudisce in vista del bene ultimo dell’anima.

A questo punto del discorso è di rigore un interrogativo: l’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? Es ist immer noch: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni, già menzionate nel mio precedente articolo del 7 Februar.

2. Battesimo e Confessione per combattere il Demonio

Bisognerebbe anzitutto ricordare che la prima forma di lotta al Demonio è la vita battesimale, quella vita nuova nello Spirito che si nutre di un cambiamento radicale di mentalità ovvero la Metanoia (dal greco μετανοεῖνmetanoein), da cui deriva il termine italiano di conversione. Die Metanoia sancisce un passaggio dalla mentalità soggetta al peccato e alla concupiscenza – di cui Satana è principe e artefice; origine e causa (vgl. GV 12,31; Eff 2,2; 2Kor 4,4; 1GV 5,19) – a quella dello Spirito Santo in cui regna il Signore risorto (vgl. Kol 1,13; RM 6,14; 8,2). Questo cambiamento di registro – di mente e di cuore – è già di per sé un cammino di liberazione potente in quanto Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi (vgl. Gal 5,1). Nel percorso di catecumenato tale libertà gioiosa che Cristo ha guadagnato per noi è contrapposta alla schiavitù del peccato che il demonio non smette mai di suscitare nell’uomo con le sue trame in dispregio a Dio (vgl. Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 si tratta delle diverse orazioni che definiamo come esorcismi semplici. Sarebbe utile la loro analisi da un punto di vista sia liturgico che sacramentale per evidenziare la tensione alla metànoia e alla vita nuova che il catecumeno ottiene con l’immersione nella Pasqua di Cristo).

Sempre restando in tema battesimale, come non annoverare la preghiera del Padre Nostro che ci è stata consegnata solennemente nel battesimo e che domanda a Dio la liberazione dal maligno. Il Padre Nostro è la preghiera dei figli ma costituisce anche la prima formula invocativa semplice di liberazione dal potere del maligno. La preghiera del Padre Nostro è liturgicamente posta a coronamento conclusivo del rito del Battesimo (vgl. Rito del Battesimo dei bambini n. 76 e Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 188-189), e questo per esprimere la tensione verso una conversione quotidiana in cui tutti i giorni il fedele battezzato chiede a Dio di essere liberato dal maligno per poter partecipare il più degnamente possibile di quella figliolanza di figlio nel Figlio.

Altra doverosa puntualizzazione. La lotta al Demonio si concretizza con una buona pratica sacramentale in cui la confessione costituisce l’arma di elezione più efficace ed eloquente di qualunque altra preghiera di esorcismo. Riconoscere e rinunciare alle opere del demonio nella mia vita personale diventa fondamentale per allontanare Satana. Se riesco a fare questo, riconosco l’azione vitale dello Spirito Santo che agisce e che mi convince quanto al peccato, Gerechtigkeit und Gericht (vgl. GV 16,8-9). Nella maggioranza dei casi basta un bravo sacerdote confessore per risolvere quello che per trascuratezza potrebbe richiedere poi molto più tempo, con il rischio non remoto di aprire la porta all’azione straordinaria del demonio, secondo quello che già l’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica prevede: «il peccato trascina al peccato; con la ripetizione dei medesimi atti genera il vizio. Ne derivano inclinazioni perverse che ottenebrano la coscienza e alterano la concreta valutazione del bene e del male» (vgl. n. 1865 e sulla realtà del peccato cf. i nn. 1846-1876).

Ribadire frequentemente questo insegnamento della Chiesa non significa assolutamente buttare via il bambino con l’acqua sporca, demonizzando l’esorcismo. Andererseits, così facendo si intende dare una giusta collocazione a un sacramentale, contestualizzandolo dentro un cammino di fede matura e realista che tutti siamo chiamati a compiere, anche con fatica. Rinunciare a Satana non è mai stato un compito facile ed immediato.

3. L’esorcista non è una Guest star

Altra puntualizzazione sull’esorcismo maggiore riguarda colui che ne è il ministro per eccellenza. die Gebühr 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (§ 1). Tale licenza deve essere concessa dall’Ordinario del luogo solo al sacerdote distinto per pietà, Wissenschaft, prudenza e integrità di vita (§ 2). Le stesse cose sono ribadite dalla “Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi” della Congregazione per la Dottrina della Fede del 29 September 1985 (du siehst WHO) e dal rituale del “Rito degli Esorcismi e Preghiere per circostanza particolari”, in vigore dal 31 Marsch 2002.

Quindi in base a quanto stabilito della Chiesa perché un soggetto possa proferire esorcismi solenni in modo legittimo è necessario:

ein) che si tratti solo e soltanto di un presbitero.

B) che tale presbitero designato abbia la licenza, conferita in modo personale e diretta ed espressa da parte dell’Ordinario del luogo. Il conferimento di tale facoltà deve quindi apparire chiaramente dal decreto vescovile. La licenza non può essere considerata tacita o presunta. Può essere implicita solo se connessa all’ufficio di esorcista.

C) in casi particolari per l’esercizio del ministero dell’esorcismo al di fuori dalla propria diocesi è necessaria la decisione e il giudizio dell’Ordinario del luogo che ne deve essere prontamente informato compiendo un debito discernimento.

L’azione ministeriale del sacerdote esorcista è mite ed umile, egli è il minus-ter è il più piccolo rispetto a Colui che è Signore e Salvatore. Nessun sacerdote può intraprendere il combattimento contro lo spirito demoniaco da solo, nessun laico o presunto carismatico o sensitivo può avere una propria autorità sui demoni. Tale autorità è stata conferita da Cristo agli apostoli (vgl. LC 9,1) e ai discepoli che credono in lui (vgl. MC 16,17; LC 10,19) e che dalla Chiesa sono stati costituiti e mandati come ministri di liberazione e di consolazione.

4. Incontri e weekend di liberazione e di guarigione, basta un po’ di trasparenza

Ho già spiegato nel mio precedente articolo del pericolo costituito da questi raduni paralleli nella vita della Chiesa, che assomigliano tanto a delle adunate sediziose. Raduni gestiti da laici senza alcuna autorizzazione e competenza che costituiscono un disordine per il cammino di fede dei fedeli. Quello che forse ancora molti non sanno è che in diverse diocesi d’Italia sono state emanate norme stringenti riguardo a questo tipo di manifestazioni et similia. Ne è un esempio la Conferenza Episcopale Siciliana (du siehst WHO), la Conferenza Episcopale Piemontese (du siehst WHO); una nota in tal senso del vescovo di Trieste: «Vedevo Satana cadere dal cielo…» (du siehst WHO); e l’ottimo vademecum della diocesi di Brescia che comprende anche diverse norme inerenti al ministero dell’esorcistato (du siehst WHO).

Ribadisco che le riunioni di preghiera e di formazione cristiana devono essere svolte in ambienti ecclesiali, fatto salvo per quelle convocazioni nazionali che muovono migliaia di persone e che devono garantire ben precisi criteri di sicurezza e di gestibilità che non è sempre possibile avere nei contesti ecclesiali ufficiali. Sarebbe buona norma, non di galateo ma di obbedienza alla Chiesa, mettere il vescovo diocesano al corrente di questi incontri. Informare per tempo l’Ordinario del luogo con lettera ufficiale sulla tipologia di incontro, sul tema trattato, sui relatori che vi interverranno e sulle attività contestualmente svolte. E solo quando si è ricevuto da lui il placet, insieme alla sua paterna benedizione si può procedere. Mettere i vescovi davanti al fatto compiuto, ricorda tanto il modus operandi della fuitina degli anni passati con cui si costringevano i genitori riottosi ad accondiscendere al matrimonio dei propri figli. Personalmente ritengo che tutto debba essere documentato per risultare trasparente in vista del bene che si vuole arrecare alle anime, sapendo che il diavolo tende a nascondere e a nascondersi il più possibile. Sarebbe opportuno leggere in queste assemblee la lettera di approvazione del vescovo per partecipare più pienamente di quella comunione ecclesiale che ha nel vescovo diocesano il suo centro. Unglücklicherweise, la realtà dei fatti è di ben altro genere e i vescovi si trovano a mettere in guardia da questi incontri il clero e il popolo di Dio riscuotendo il medesimo successo delle grida contro i bravi di manzoniana memoria. Ma c’è di più se il soggetto organizzatore di tali incontri è di un’altra diocesi, basta indagare un po’ per scoprire che tali personaggi – sia chierici che laici – sono considerati ingestibili da tempo immemore e difficilmente recuperabili se non con sanzioni canoniche e il ricorso ai dicasteri competenti.

5. Editoria sul diavolo: esiste ancora l’approvazione ecclesiastica?

Se giriamo tra le più comuni librerie cattoliche, spesso ci dobbiamo rassegnare a non trovare il requisito della cattolicità, alcune volte neanche quello della cristianità. Ma questo aprirebbe un capitolo che è meglio chiudere subito. Trattando del diavolo e degli esorcismi è ormai assodato che questo argomento nell’editoria ha saputo trovare una sua perpetua giovinezza, in altri termini diciamo che c’è un buon mercato. Pur congratulandoci con coloro che riescono a vivere con queste pubblicazioni – bisogna pur mangiare – non posso non muovere una critica costruttiva. Trattando tematiche specificatamente teologiche, gli autori di queste opere di demonologia, di pastorale degli esorcismi o di preghiere di liberazione, dovrebbero munirsi di un nulla osta dalla competente autorità ecclesiastica. Questo cosa significa? Non è certamente del permesso di pubblicare o meno un libro quello di cui stiamo parlando ma della garanzia che quello che si pubblica non entri in contrasto con la fede, die Moral, il magistero e la disciplina della Chiesa. Significa avere la tranquillità d’animo di operare in continuità di intenti con quanto la Chiesa crede e vive riguardo al suo insegnamento. Anche in quest’ambito risultano molto rari i lavori editoriali in tema demonologico approvati dalla competente autorità ecclesiastica, anzi spesso basta considerare la sola casa editrice con cui si pubblicano certi volumi per avere già una panoramica più che soddisfacente sulla distanza da qualunque forma di cattolicità e di cristianità quanto invece a una certa assonanza all’esoterismo cristianizzato.

Concludendo mi auguro che questo mio ulteriore articolo sia considerato per quello che realmente è, una riflessione accorata su un fenomeno molto complesso e delicato come la pratica esorcistica e la demonologia. Tanto ancora ci sarebbe da dire e non è escluso che possa tornare sull’argomento. Per il momento nessuno si senta attaccato o compromesso nel suo lavoro ma anzi incoraggiato a vivere sempre di più nella luce della verità che tutto rende nitido, in attesa di quel trionfo definitivo di Cristo sul demonio alla fine dei tempi.

Sanluri, 11 Februar 2025

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WHEN THE DEVIL PUTS HIS TAIL ON US, BETWEEN EXORCISMS AND NARCISSISMS

Is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions let’s make some further clarifications

- Pastorale Aktualität -

 

Autor
Iwano Liguori, ofm. Deckel.

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Perhaps a clarification is due, because as expected, my article of February 7th (sehen HIER) has raised doubts in some readers, so much so that they have come to interpret my writing as an attack on those beautiful souls who fight against the Devil on a daily basis.

All we needed was the Capuchin friar to hinder the army of those warriors of light who with Captain Jesus – who is not up there but down here with the flag in his hand – catch the devils red-handed as the Italian sing Angelo Branduardi sang (sehen HIER).

My writing extremely clear, and conform y to the optimal note from the International Association of Exorcists (sehen HIER) which certainly cannot be blamed for being a group of exalted partisans. Two Fathers of this island of Patmos know something about demonology and the related sacramental of exorcism. Father Ariel S. Levi of Gualdo and I both underwent training for this delicate ministry in the year 2009 at the same academic-ecclesiastical institution. Certain alarms must also be given, the Christian faithful must be warned against certain deviations as the prophets in ancient Israel: “Whether they listen or not – because they are a rebellious race – they will at least know that a prophet is among them” (vgl. Ezekiel 2,2-5). Some things just have to be said.

I believe that the priest today must rediscover his role as a prophet who speaks in the name of God, which is increasingly rare in an ecclesial community where clerical-religious personalism has become hypertrophic. The prophetic mission involves inevitable hardships, misunderstandings, an inconvenience that is difficult to accept but necessary, to the point of proclaiming from the rooftops (vgl. Luke 12, 3) even what most people would not like to hear. And all this without veils of rash judgments but with that prophetic parrhesia contained in the pastoral responsibilities that we must exercise towards the people that God has entrusted to us through sacred priestly ordination.

Nachdem dies gesagt ist, I would like to return further to some issues that are so well known that they are regularly ignored or cunningly manipulated.

1. What is an exorcism?

It is the invocation of the name of God made to ward off the Devil from a person, an animal, a place or a thing. When it is carried out in the name of the Church, by an authorized minister according to the rites provided for in the approved liturgical books, the exorcism is called public and has the value of sacramentals. Otherwise is a private practice. Public exorcisms are divided into simple and solemn or major. I will not stop to analyze the simple exorcisms that were part of some blessing rites contained in chapter IX of the old Rituale Romanum or those inherent to specific paths and stages of the catechumenate journey and the baptism of children and especially of adults.

The public exorcisms foreseen for cases of obsession or diabolical possession are called solemn or major, or in cases in which the Devil, operating from the outside, permanently prevents the individual’s actions or in cases in which Satan operates through the individual’s organism, acting from within the body of the possessed person, exercising more or less full dominion.

The exorcism prayer most sought after by demonopathic issolemn exorcism. The need is so strong that even some alleged prayers of liberation have the structure of solemn exorcisms with an invocativ and imperative formula. Thas I have often had the opportunity to say, we are looking for thestrongestexorcist or the charismatic person who possesses the most effective command formula against the Devil to definitively resolve all problems. We have to smile bitterly because in everyday jargon we often hear people talk about the skill or otherwise of an exorcist or a charismatic person. This distinction has no reason to exist from a theological-spiritual point of view, it is not a question of using the skills of a D&D fantasy cleric but everything starts from the authority of Christ who acts in the person of the exorcist and who God the Father welcomes and grants in view of the ultimate good of the soul.

At this point a question is necessary: is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions we make some further clarifications, already mentioned in my previous article of February 7th.

2. Baptism and Confession to fight the Devil

It should be remembered that the first form of fight against the Devil is baptismal life, that new life in the Spirit which is nourished by a radical change of mentality or metanoia (from the Greek μετανοεῖνmetanoein), from which the termconversionderives. The Metanoia marks a transition from a mentality subject to sin and concupiscenceof which Satan is the prince and creator; origin and cause (vgl. Jn 12.31; Eph 2.2; 2Kor 4.4; 1Jn 5.19) – to that of the Holy Spirit in whom the risen Lord reigns (vgl. Kol 1.13; RM 6.14; 8.2). This change of register – of mind and heart – is already in itself a powerful path of liberation as Christ has freed us so that we remain free (vgl. Gal 5.1). In the catechumenate path, this joyful freedom in Christ contrast with the slavery of sin that the Devil never ceases to arouse in man with his plots in contempt of God (vgl. Rite for the Christian Initiation of Adults nos. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 these are the different prayers that we define as simple exorcisms. Their analysis from both a liturgical and sacramental point of view would be useful to highlight the tension towards boredom and new life that the catechumen obtains with immersion in Christ’s Easter).

Still remaining on the baptismal theme, how can we not include the prayer of theOur Fatherwhich was solemnly given to us in baptism and which asks God for liberation from the Evil one. It is the prayer of the sons which also constitutes the first simple dedicatory formula for liberation from the power of theEvil one. The prayer of the Our Father is liturgically placed as the final culmination of the rite of Baptism (vgl. Rite of the Baptism of children n. 76 und Rite for the Christian Initiation of Adults n. 188-189), and this to express the tension towards a daily conversion in which every day the baptized believer asks God to be freed from the Evil One in order to be able to participate as worthily as possible in that sonship in the Divin Son.

Another necessary clarification. The fight against the Devil takes place with good sacramental practice in which confession constitutes the most effective and eloquent weapon of choice than any other exorcism prayer. Recognizing and renouncing the works of the Devil in my personal life becomes fundamental to ward off Satan. If I manage to do this, I recognize the vital action of the Holy Spirit who acts and convinces me regarding sin, justice and judgment (vgl. Jh 16.8-9). In the majority of cases, a good priest confessor is enough to resolve what could take much longer due to negligence, with the not remote risk of opening the door to the extraordinary action of the Devil, according to what the teaching of the Catechism of the Catholic Church already foresees: «sin leads to sin; with the repetition of the same acts it generates vice. The result is perverse inclinations that darken the conscience and alter the concrete evaluation of good and evil” (vgl. n. 1865 and on the reality of sin cf. n. 1846-1876).

Frequently reiterating this teaching of the Church absolutely does not mean debasing exorcism. On the contrary, we intend to give a right place to a sacramental, contextualising it within a journey of mature and realistic faith that we are all called to undertake, even with difficulty. Giving up Satan has never been an easy and immediate task.

3. The Exorcist is not a Guest Star

Another major clarification on exorcism concerns the one who is its minister par excellence. Kanon 1172 of the Code of Canon Law declares that no one can legitimately perform exorcisms on the possessed if he has not obtained a special and express license from the local Ordinary (§ 1). This license must be granted by the local Ordinary only to a priest distinguished for piety, knowledge, prudence and integrity of life (§ 2). The same things are reiterated by theLetter to the Ordinaries regarding the rules on exorcismsof the Congregation for the Doctrine of the Faith of 29 September 1985 (sehen HIER) and by the ritual of the Rite of Exorcisms and Prayers for particular circumstances, in force since 31 Marsch 2002.

Deshalb, according to what has been established by the Church, for a person to be able to perform solemn exorcisms in a legitimate way it is necessary:

ein) only and exclusively a presbyter.

B) that this designated presbyter has the license conferred by the local Ordinary. The conferral of this faculty must therefore appear clearly from the bishop’s decree. The license cannot be considered tacit or presumed. It can only be implied if connected to the office of exorcist.

C) in particular cases, for the exercise of the ministry of exorcism outside one’s own diocese, the decision and judgment of the local Ordinary is necessary, who must be promptly informed by carrying out due discernment.

The ministerial action of the exorcist priest is meek and humble, he is the smallest compared to He who is Lord and Savior. No priest can undertake the fight against the demonic spirit alone, no layman or supposedly charismatic or sensitive person can have his own authority over demons. This authority was conferred by Christ on the Apostles (vgl. Luke 9.1) and on the disciples who believe in him (vgl. Mk 16.17; Lk 10.19) and who were established and sent by the Church as ministers of liberation and consolation.

4. Meetings and weekends of liberation and healing, all it takes is a little transparency

I have already explained in my previous article the danger posed by these parallel gatherings in the life of the Church, which look so much like seditious gatherings. Gatherings managed by lay people without any authorization and competence which constitute a disorder for the faith journey of the faithful. What perhaps many still don’t know is that stringent regulations regarding this type of demonstration have been issued in various dioceses of our nation. An example of this is the Sicilian Episcopal Conference (sehen HIER), the Piedmont Episcopal Conference (sehen HIER); a note to this effect from the bishop of Trieste: «I saw Satan fall from heaven…» (sehen HIER); and the excellent handbook of the diocese of Brescia which also includes various regulations on the ministry of the exorcist (sehen HIER).

5. Publishing about the devil: does ecclesiastical approval still exist?

In Catholic bookstores we often no longer the Catholicity, sometimes not even Christianity. But this would open a chapter that is better closed immediately. When dealing with the Devil and exorcisms this topic in publishing has been able to find its perpetual youth, in other words let’s say that there is a good market. While we congratulate those who manage to survivewith these publications – you have to eat – I cannot help but offer constructive criticism. Dealing with specifically theological themes, the authors of these works of demonology, pastoral care of exorcisms or liberation prayers should obtain authorization from the competent ecclesiastical authority. What does this mean? What we are talking about is certainly not the permission to publish or not a book but the guarantee that what is published does not conflict with the faith, morality, magisterium and discipline of the Church. It means having the tranquility of mind to operate in continuity of intent with what the Church believes and lives regarding its teaching. Even in this area, editorial works on a demonological theme approved by the competent ecclesiastical authority are very rare; In der Tat, it is often enough to consider the single publishing house with which certain volumes are published to already have a more than satisfactory overview of the distance from any form of Catholicity and Christianity, but rather a certain assonance with Christianized esotericism.

Abschließend, I hope that this second article of mine is considered for what it really is: a serious reflection on a complex and delicate phenomenon such as exorcism and demonology. There is much more to say and it is not excluded that he could return to the topic. For the moment, no one should feel attacked in their work but encouraged to live more and more in the light of the truth that makes everything clear, awaiting that definitive triumph of Christ over the Devil at the end of time.

Sanluri, 11 Februar 2025

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Der Teufel soll die Töpfe sind, aber nicht die Deckel: Für einige ist es zweifellos eine Garantie für Gewinn und narzisstische Sichtbarkeit – Es wird gesagt, dass der Teufel die Pfannen macht, aber nicht die Deckel: Für einige ist es definitiv eine Garantie für Einkommen und narzisstische Sichtbarkeit – Es wird gesagt, dass der Teufel den Topf macht, aber nicht den Deckel: Für einige ist es wirtschaftliche Garantie und narzisstische Sichtbarkeit

(Englischer Text nach dem Italienischen / Spanischer Text nach Englisch)

 

Der Teufel soll die Töpfe sind, aber nicht die Deckel: Für einige ist es zweifellos eine Garantie für Gewinn und narzisstische Sichtbarkeit

Auf dem Teufel ist es besser und umsichtig, wenig darüber zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu beziehen, zur Offenbarung und des Lehramtes. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und es wird niemals sein - auf Christus und auf seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels gewinnt: Sünde und Tod. Wenn Sie zumindest verstehen, wäre dies nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden.

- Pastoraltopikalität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

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Die 6 Januar des Jahres hat gerade angefangen, In der Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, Die Internationale Vereinigung der Exorzisten (A.I.E.) Er veröffentlichte eine Notiz, dass ich alle unsere Leser einlade, sorgfältig zu lesen (WHO), deren Titel ist ziemlich klar: "Beachten Sie einige Aspekte des Ministeriums der Exorzismen".

Die Notiz hat nicht die Absicht, das Offensichtliche über Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin in diesem Sinne, Aber seine Ziele sind andere und betreffen nur einige bestimmte Aspekte. Wir sagen hinzufügen:

"Mit dieser Notiz beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen anzubieten, um im Erart der göttlichen Barmherzigkeit durch den Exarcism -Ministerium gut zu operieren. Die Kriterien zur Festlegung der Umsetzungsbedingungen des größeren Exorzismus oder der Richtlinien dieses empfindlichen Ministeriums werden hier nicht wieder vorgegeben [6], aber sie werden einfach Beobachtungen zu einigen pastoralen Praktiken anbieten, die, Anstatt den gepflanzten Leib Christi zu dienen, Erhöhen Sie ihr Leiden und verursachen Sie Desorientierung, Beobachtungen, die die Gläubigen (Geistliche, geweiht und Laien) Es ist wünschenswert, dass sie wissen können, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die nicht auf den authentischen Betrieb des Christus, dem Herrn, reagieren, Modell für jeden, der den Befreiungsministerium aus der außergewöhnlichen Handlung des Bösen ausübt [7]».

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist der grundlegende Verweis, um es verstehen zu können. Obwohl es ein sakramentaler und nicht eines Sakraments ist - angesichts des jeweiligen persönlichen Subjekts -, Es darf nicht leicht als leicht, sondern auch mit großer Ernsthaftigkeit angesehen werden, menschliches und christliches Bewusstsein und Reife, sowohl durch die Hirten als auch von den Laien treu.

Ich sprach über Ernsthaftigkeit, des Bewusstseins und Reife Um das zu betonen, dass Sie mit dem Teufel nicht spielen und nicht scherzen, aber Sie können es sogar für Ihre Ziele ausnutzen: Zum Beispiel, um die wirtschaftliche Leistung zu fördern oder einen bestimmten Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene zu erzielen. Sagte das, Ich konzentriere mich nur auf einige Punkte, die ich wiederholen möchte und die die Anmerkung der A.I.E.. klärt und drückt sehr pünktlich aus, was ich in diesen Zeilen tun werde.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und dem Diözesan gewöhnlich

Der Glaube, dem Teufel Beute zu sein. In seiner Weisheit bittet die Kirche zunächst um ernsthafte Unterscheidung, und dies durchläuft normalerweise seinen Pfarrer Priester, der Beichtvater oder ein Verweis, zu dem er angehört, um eine erste Diagnose zu stellen und dann alle nützlichen Elemente zu sammeln, um dazu in der Lage zu sein, im Fall, Senden Sie an den festgelegten Exorzisten oder schlagen Sie der Person einen ernsthaften Konversionspfad vor, kombiniert mit einer ernsthaften sakramentalen Praxis mit konkreten und wirksamen Werken der Nächstenliebe.

Ich habe den Gesundheitsvergleich erlaubt, Es ist so, als ob der Allgemeinmediziner seinen Mandanten beim Spezialisten für nachfolgende Erkenntnisse schickt. Nur wenn es den gegründeten Verdacht auf eine Pathologie gibt, die von einem Kollegen, der sich auf diese Angelegenheit spezialisiert hat, anders konfrontiert werden muss, Der Fachbesuch ist erforderlich, Andernfalls ist es Zeitver verloren und die Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in der Praxis der körperlichen Versorgung zutrifft, Je mehr diese Rede in der Fürsorge der Seele und dem Taufweg wahr wird.

In diesem Fall Es ist nur die Kirche, die Priester ernennt und zu erfasst, die für den Betrieb dieses großartigen Dienstes geeignet sind, sowie über den spezifischen Fall der Person, die in diesem Sinne um spirituelle Hilfe bittet. Sie improvisieren nie und schlagen niemals Exorzisten vor, Heiler und Befreier. Eine andere grundlegende Sache ist, dass es keine Laien gibt (Nicht einmal die Transe und die dauerhaften Diakone können) von der Kirche autorisiert, Exorzismen durchzuführen. Sogar die sogenannten Gebete der Befreiung oder Heilung müssen unter der Begleitung eines vorbereiteten Priesters mit Weisheit und Chancen gemacht werden und den Regeln folgen, die die Kirche bereits festgestellt hat. Außerhalb dieser Kriterien aussteigen bedeutet, So wie unsere Vorläufer auf Ungehorsam gegenüber Gott drängten (vgl.. GN 3).

2. Aberglaube und Wiederbelebung von Formeln

Oft lässt Sie der Wunsch, den Teufel wegzufahren, sowohl auf der Seite der Laien als auch geweiht. Z.B, Sie setzen sich auf die Suche nach dem "mächtigsten" Exorzisten (Auch außerhalb ihrer Diözese oder Region) Genauso wie es eine eigene Tugend wäre und nicht über das Werk des Heiligen Geistes, der im Minister handelt, der im Namen der Kirche angeordnet ist. Sie sammeln zwanghaft Sakramentaler, die die malignen Einflüsse als Kruzifixe effektiver beseitigen sollten, Medaillen, Kerzen, Bilder oder Salz, Wasser und Öl.

Die Gebete der Befreiung multiplizieren die keine kirchliche Zustimmung erhalten haben und die oft aus extra katholischen Umgebungen geliehen oder im Moment vom "Hellseher" oder durch den angeblichen säkularen Charismatiker im Dienst gepackt werden. Oder zwingend wiederholen die offiziellen Gebete und Formeln, die zugelassen sind, mit der Hoffnung, dass die einfachen Handlungen im Laufe der Zeit so weitergesetzt wurden, um den Nutzen zu betreiben. Und wir befinden uns oft vor dem Trend der Börsenindizes in Bezug auf die Romane und den am besten geeigneten Plädoyer gegen den Teufel: Die Madonna, die die Knoten schmilzt, ist in Ordnung, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, Sant’editito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie Emiliano oder Romagna sind. Selbst wenn man sich den heiligen Massen nähert. Es wird vermutet, dass es ausreicht, nur den Priester zu befehlen, eine Messe zu bewirken, ohne dass wir an der ersten Person teilnehmen müssen, Als ob die Menge das vorrangige Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus, an die Massen gebunden, Es ist in einigen Andachtsbüchern in Bezug auf die Seelen des Fegefeuers zu finden, Aber das ist eine andere Sache.

3. "Treffen und Zustimmung der Befreiung" im Hotel

Seit einigen Jahren wurde die Verwendung des mutmaßlichen "sensorischen" und weltlichen Charismatiks der Organisation von Gebetstreffen an säkularen Orten eingedrungen, wie Sternhotels (wenigstens 4 Sterne). Dies sollte die Nasenpanzer bereits für die gesunde katholische Gläubige des Geistes machen, die ohne die geringste Motivation aus den kirchlichen Kontexten ausgeleitet werden. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen von Menschen zu organisieren, So wie es für Jubel und nationale Ereignisse passiert, Es ist eine Sache, fünfzig oder einhundert Menschen zu organisieren. Anstelle der Hotels konnten Sie sich nicht für eine große Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - das heute zunehmend leer und verlassen ist -, um im Gehege der kirchlichen Normalität zu bleiben? Aber der angebliche "sensorische" und charismatische weiß sehr gut, dass es dabei weit von den Augen und Ohren der Hirten entfernt bleibt und mit Freiheit sagen kann, alles, was er will. Dabei wird das Paket beworben All inklusive das mit 80 Ö 100 Euro pro Tag, Außerdem Einschreibung in den Kurs und Pass, Durch Kombination des Einzelzimmers, Vollbrett und die Sternküche sind eine Garantie dafür, ein wenig vom Bösen befreit zu sein und in Ihrem genealogischen Baum gereinigt zu werden. Zusamenfassend, bevor wir jetzt zum Spa gingen Wochenende exorzistisch.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern der zweifelhaften Orthodoxie

Heute ist der Teufel weiterhin ein Produkt von Marketing, aus der Ferne 1973 Als der Film den Exorzisten von William Friedkin herauskam, basierend auf dem gleichnamigen Roman von William Peter Blatty, Der Teufel hat praktisch keine Momente der Krisen gekannt. Wir können das sagen, mit dem Teufel, den er lebt ... und er lebt auch ziemlich gut. Und wenn der Teufel einmal Privateigentum der Freimaurerei war, der Satanisten und der hermetischen okkulten Kreise, Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das ich alle nach Bedarf verwenden oder missbrauchen kann. In der Tat sind sie die Laien, Nicht immer Christen, Im "Teufelsprodukt" zu finden, eine Mine, aus der Ruhm und Bestätigung stammen. Der Fernseher war der erste, der zu diesem Thema wusste, wie man sich zum Thema macht: Nicht nur Filme, aber besonders, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die sich mit den Nachrichten und mit der Politik kreuzen, Kurz gesagt, der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, Das "genug" reicht aus, um das Gericht mehr angenehmer zu machen, um die Komplimente zu wecken. Aber es ist vielleicht im Veröffentlichung, dass das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend finden konnte. Die in dieser Hinsicht in der Bibliographie ist sehr grenzenlos und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden. Es beginnt von dem konvertierten Medjugorjana, zu dem ersteren Adept einer Sekte, Dann zum Priester -Praticone übergehen, der ohne jemals zum Exorzisten ernannt worden war, Schließlich wird die Qualifikation des Dämonologen ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Fähigkeiten des Falls zugeschrieben. Dann kann der immergrüne nicht fehlen, Die angeblichen sensorischen oder charismatischen, die den Teufel befragt und Rezepte packen, um sich von den Einflüssen des Bösen zu befreien, Offensichtlich muss man ihre Bücher kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch das spirituelle Erbe eines bekannten Exorzisten investiert fühlen - ich empfehle, dass es verstorben ist! - Um sich einer ganzen Reihe von spirituellen Erbe und Transmigrationen von Cariismi mit dem Kanon des perfekten Befreiers zu richten.

Als ich ein Kind war, In den 1980er Jahren, Von Teufel in Italien Er hörte nur von Pater Gabriele Amorth und Mons. Corrado Balducci, Letzterer sagte Demonologe, der in seinem Leben nie einen wahren Exorzismus sah und dass der Teufel in seinem Buch auch einige theologische Ungenauigkeiten berichtete. Aber zumindest mit ihnen hatten wir mit ehrlichen Priestern zu tun, die ihre Rolle gut im Auge hatten und der Kirche gehorsam waren. Heute können alle gut über den Teufel schreiben, vor allem diejenigen, die darauf verzichten sollten.

Abschließend, Es ist immer wahr, dass es beim Teufel besser und umsichtig ist, wenig und präziser Hinweise auf das Wort Gottes zu sprechen, zur Offenbarung und des Lehramtes. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und es wird niemals sein - auf Christus und auf seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels gewinnt: Sünde und Tod. Wenn Sie zumindest verstehen, wäre dies nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist es, ein tiefes Bewusstsein zu schaffen, das Sie ständig in der Gegenwart Christi und seinem Geist leben möchten. Aber das sagt uns der gesegnete Apostel Giacomo in seinem Brief schon. Er bittet uns, Gott unterzogen zu werden: Dies ermöglicht es Ihnen, dem Teufel zu widerstehen und aus seinen Werken und Fallstricken zu entkommen. Sicherlich gibt es in der heutigen Kirche nur wenige Exorzisten, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe oft nicht dazu geneigt, sie zu ernennen und stattdessen die Präsidenten von Diözesan -Caritas zu ernennen und Ressourcen für Sozial- und Sozialpolitik zu nutzen, Abgesehen davon, dass Sie sich ein paar Kilometer von Ihrer Diözesankuria entfernt befinden. Das exorzistische Wochenende mit einhundert Euro pro Tag des mutmaßlichen Exorzisten, charismatischer oder sensibler Schrei und nicht minimal seufz. und ja, Denn selbst falls der Diözesanbischof sich der Sache bewusst war, was er ihm nicht das richtige Gewicht geben würde: Auge sieht nicht, Pastorales Herz tut nicht weh. Unglücklicherweise, Der Teufel bestimmte Dinge lässt uns auch tun und wenn sie jemals alles tun, was er nähert, So wie es für bestimmte Dinge, die alte, wie die Welt geschieht, die getan wird, aber nicht sagen und wie er es liebte, ein gut bekanntes italienisches musikalisches Quartett zu singen

„Es ist geschafft, Aber es wird nicht gesagt, du tust, Aber es wird nicht gesagt und wer es verstummte, Er bestreitet es und macht den Mendace und sagt dir nie die Wahrheit. ".

Sanluri, 07 Februar 2025

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Es wird gesagt, dass der Teufel die Pfannen macht, aber nicht die Deckel: Für einige ist es definitiv eine Garantie für Einkommen und narzisstische Sichtbarkeit

- Pastorale Aktualität -

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Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

 

Im Januar 6 des Jahres, das gerade begonnen hat, über die Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, die Internationale Vereinigung der Exorzisten (A.I.E.) veröffentlichte eine Notiz, dass ich alle unsere Leser einlade, sorgfältig zu lesen (HIER), Der Titel ist ziemlich klar: «Hinweis zu einigen Aspekten des Ministeriums der Exorzismen».

Die Notiz hat nicht die Absicht, das Offensichtliche in Bezug auf Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin in diesem Sinne, Aber seine Ziele sind unterschiedlich und betreffen nur bestimmte Aspekte. Es liest:

«Mit diesem Hinweis beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen anzubieten, um bei der Bereitstellung der göttlichen Barmherzigkeit durch das Ministerium des Exorzismus gut zu arbeiten. Die Kriterien für die Festlegung der Umsetzungsbedingungen des größten Exorzismus oder der Richtlinien dieses heiklen Ministeriums [6] wird hier nicht wieder präsentiert, Beobachtungen werden jedoch einfach zu einigen pastoralen Praktiken angeboten, die, Anstatt einen Dienst für den verwundeten Leib Christi zu leisten, Erhöhen Sie sein Leiden und verursachen Desorientierung, Beobachtungen, die die Gläubigen (Geistliche, geweiht und Laien) sollte in der Lage sein zu wissen, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die nicht der authentischen Arbeit des Herrn Christus entsprechen, Modell für jeden, der den Befreiungsministerium aus der außergewöhnlichen Handlung des Bösen ausübt [7]».

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist die grundlegende Referenz, um sie richtig zu verstehen. Obwohl es ein sakramentaler und kein Sakrament ist - angesichts des jeweiligen persönlichen Themas -, Es darf nicht leicht als leicht, sondern auch mit großer Ernsthaftigkeit angesehen werden, Gewissen sowie menschliche und christliche Reife, sowohl von Pastoren als auch von Lagen treu.

Ich sprach von Ernsthaftigkeit, Gewissen und Reife, um zu unterstreichen, dass man mit dem Teufel nicht spielen oder scherzen kann, Aber man kann ihn auch nicht für die eigenen Ziele ausnutzen: Zum Beispiel um eine wirtschaftliche Rendite zu bevorzugen oder einen bestimmten Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene zu erzielen. Nachdem dies gesagt ist, Ich werde mich nur auf einige Punkte konzentrieren, die ich gerne wiederholen möchte und die die A.I.E.. Hinweis. klärt und drückt sehr pünktlich aus, was ich in diesen Zeilen tun werde.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und dem Diözesan gewöhnlich

Der Glaube, dem Teufel Beute zu sein. Die Kirche in ihrer Weisheit bittet zunächst um ernsthafte Unterscheidung, und dies führt normalerweise durch den Pfarrer eines Pfarrers, Ein Beichtvater oder ein Referenzpriester, der für die Erstdiagnose verantwortlich ist und dann alle nützlichen Elemente sammelt, um in der Lage zu sein, falls nötig, an den festgelegten Exorzisten senden oder der Person einen ernsthaften Weg der Umwandlung vorschlagen, kombiniert mit einer ernsthaften sakramentalen Praxis mit konkreten und wirksamen Werken der Nächstenliebe.

Erlauben Sie mir, einen Gesundheitsvergleich durchzuführen, Es ist so, als würde ein Allgemeinarzt seinen Patienten an einen Spezialisten für eine weitere eingehende Analyse schicken. Nur wenn es einen begründeten Verdacht auf eine Pathologie gibt, die sich anders als ein Kollege, der auf dieses Thema spezialisiert ist, Andernfalls ist es Zeitverschwendung und die Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in der Praxis der körperlichen Versorgung zutrifft, Wie viel wahrer wird dieser Diskurs in der Obhut der Seele und des Taufwandes.

2. Aberglaube und Wiederbelebung von Formeln

Oft führt der Wunsch, den Teufel zu verbannen, Sowohl unter Laien als auch geweihte Menschen. Zum Beispiel, Wir suchen am meisten “kraftvoll” Exorzist (Auch außerhalb unserer eigenen Diözese oder Region) Als ob es eine bestimmte Tugend wäre und nicht das Werk des Heiligen Geistes, der im ordinierten Minister im Namen der Kirche handelt. Sakramentalals werden zwanghaft gesammelt, die böse Einflüsse wie Kruzifixe abweichen sollten, Medaillen, Kerzen, Bilder oder Salz, Wasser und Öl effektiver als andere.

Gebete für die Befreiung werden vermehrten “empfindlich” oder die vermutete charismatische Laien im Dienst. Oder sogar offizielle Gebete und anerkannte Formeln werden zwanghaft wiederholt, mit der Hoffnung, dass das einfache Rezitieren im Laufe der Zeit ausreicht, um den Nutzen zu erzielen. Und wir stehen uns oft vor dem Trend der Börsenindizes in Bezug auf die am besten geeigneten Novena und Bitten gegen den Teufel: Die Madonna, die knapp wird, ist gut, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, Sant'espedito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie aus der Region Emilia Romagna stammen. Selbst wenn sie sich heilige Massen näherten. Es wird vermutet, dass es ausreicht, den Priester allein zu befehlen, um eine Messe zu beirt, Als ob die Menge das herausragende Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus, mit Massen verbunden, wird in einigen Andachtsbüchern in Bezug auf die Seelen im Fegefeuer gefunden, Aber das ist eine andere Sache.

3. "Befreiungsversammlungen und Konventionen" im Hotel

Seit einigen Jahren, Die Praxis von angeblich “empfindlich” und charismatische Laien, um Gebetsversammlungen an weltlichen Orten zu organisieren, wie Sternhotels (mindestens 4 Sterne) ist weit verbreitet geworden. Dies allein sollte vernünftige katholische Gläubige dazu bringen, ihre Nase zu erhöhen, da sie sich ohne die geringste Motivation von den kirchlichen Kontexten ablenken sehen. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen von Menschen zu organisieren, Wie bei Jubiläum und nationalen Ereignissen passiert, Aber es ist eine andere Sache, es für fünfzig oder hundert Menschen zu organisieren. Anstelle von Hotels, Könnten wir uns nicht für eine große Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - das heutzutage zunehmend leer und verlassener ist -, um innerhalb der Grenzen der kirchlichen Normalität zu bleiben? Aber das angeblich “empfindlich” und charismatische Person weiß sehr gut, dass er auf diese Weise sich von den Augen und Ohren der Hirten fernhält und frei sagen und tun kann, was er will, was er will. Dabei, Das All-Inclusive-Paket wird beworben, das mit 80 oder 100 Euro pro Tag, Plus Kursregistrierung und der Pass, Kombinieren des Einzelzimmers, Volles Vorstand und mit der Sternenküche in der Sternhaut Sie haben die Garantie, etwas von dem Bösen befreit zu werden und in Ihrem Stammbaum gereinigt zu werden. Zusamenfassend, Bevor die Leute zum Spa gingen, Jetzt sind Exorzismuswochenenden in Mode.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern der zweifelhaften Orthodoxie

Heute ist der Teufel weiterhin ein Marketingprodukt, Seitdem 1973 Wenn der Film “Der Exorzist” Von William Friedkin wurde auf dem gleichnamigen Roman von William Peter Blatty veröffentlicht, Der Teufel hat praktisch keine Momente der Krisen erlebt. Wir können sagen, dass Sie mit dem Teufel leben können… Und Sie können sogar einigermaßen gut leben. Und wenn der Teufel einmal das Privateigentum der Freimaurerei war, Satanisten und hermetische okkulte Kreise, Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das jeder nach Bedarf verwenden kann oder missbrauchen kann. In der Tat, Es sind genau die Laien, Nicht immer Christen, Wer finden in der “Teufelsprodukt” eine Mine, aus der Bekanntheit und Bestätigung zeichnen kann. Fernsehen war der erste, der wusste, wie man Geld zum Thema verdient: nicht nur Filme, aber Specials, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die sich mit Kriminalitätsnachrichten und Politik überschneiden, Zusamenfassend, Der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, “gerade genug” reicht aus, um dem Gericht den zusätzlichen Hauch von Angenehm zu verleihen, um Komplimente aufzunehmen. Aber vielleicht hat das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend gefunden. Die in dieser Hinsicht in der Bibliographie äußerst grenzenlos und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden. Wir beginnen vom Medjugorjan Convert, zum früheren Anhänger einer Sekte, und dann gehen Sie zum Priester über, endet mit demjenigen, der sich die Qualifikation des Demonologens zuschreibt, ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Fähigkeiten des Falls zu haben. Dann gibt es die Evergreens, Die mutmaßlichen Sensibilität oder Charismatiker, die den Teufel in Frage stellen und Rezepte vorbereiten, um sich von den Einflüssen des Bösen zu befreien, Offensichtlich muss man ihre Bücher kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch das spirituelle Erbe eines bekannten Exorzisten investiert fühlen, der jetzt verstorben ist! - Ich empfehle, dass er verstorben ist! - dann eine ganze Reihe von spirituellen Vermächtnissen und Transmigrierungen von Charismen mit dem angeschlossenen Kanon des perfekten Befreiers zu verleihen.

Als ich ein Kind war, In den 1980er Jahren, In Italien haben wir nur von dem Teufel von Pater Gabriele Amorth und Monsignor Corrado Balducci gehört, Letzteres, bekannt als Dämonologe, der aber in seinem Leben nie einen echten Exorzismus sah und der auch einige theologische Ungenauigkeiten in seinem Buch berichtete “Der Teufel”. Aber zumindest mit ihnen haben wir uns mit ehrlichen Priestern zu beschäftigen, die sich ihrer Rolle bewusst waren und der Kirche gehorsam waren. Heute können alle gut über den Teufel schreiben, vor allem diejenigen, die darauf verzichten sollten.

Abschließend, Die Tatsache bleibt wahr, dass es besser und klug ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, zur Offenbarung und zum Lehramt der Kirche. Und wissen Sie warum? Weil unser Glaube nie auf dem Teufel gegründet wurde - und wird es niemals sein, sondern auf Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels überwinden: Sünde und Tod. Wenn wir das zumindest verstanden hätten, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gepackt zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist, ein tiefes Gewissen zu schaffen, das ständig in der Gegenwart Christi und seines Geistes leben möchte. Aber das sagt uns der gesegnete Apostel James bereits in seinem Brief. Er bittet uns, Gott unterwürfig zu sein: Dies ermöglicht es uns, dem Teufel zu widerstehen und seinen Werken und Schnulen zu entkommen. Sicherlich gibt es heute nur wenige Exorzisten in der Kirche, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe nicht oft geneigt, irgendwelche zu ernennen und stattdessen die Präsidenten von Diözesan -Caritas zu ernennen und Ressourcen für Sozial- und Sozialpolitik zu nutzen, Nur um sich am Wochenende ein paar Kilometer von ihrer Diözesankuria am Wochenende von einem Tag des mutmaßlichen Exorzisten von einhundert Euro entfernt zu befinden, charismatisch oder der berühmte sensible und nicht einmal seufzend. Und ja, Denn selbst wenn sich der Diözesanbischof der Angelegenheit bewusst war, Er würde ihm nicht das richtige Gewicht geben: Das Auge sieht nicht, Das pastorale Herz trennt nicht.

Unglücklicherweise, Der Teufel lässt uns sogar Tun Sie bestimmte Dinge und wenn sie getan werden, kommt alles im Freien heraus, Genau wie bei bestimmten Dingen, die so alt wie die Welt, die getan wird, aber nicht gesagt wird, und als bekannter italienisches musikalisches Quartett liebte es zu singen:

«Es ist fertig, Aber es wird nicht gesagt, es ist gemacht, Aber es wird nicht gesagt und wer auch immer es getan hat, schweigt nicht, leugnet es und ist ein Lügner und sagt dir nie die Wahrheit ».

Sanluri, 07 Februar 2025

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Es wird gesagt, dass der Teufel den Topf macht, aber nicht den Deckel: Für einige ist es wirtschaftliche Garantie und narzisstische Sichtbarkeit

Es ist immer noch wahr, dass es besser und umsichtig ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, Offenbarung und Lehre. Und du weißt warum? Weil unser Glaube nie im Teufel basiert - auch in Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels abläuft: Sünde und Tod. Wenn wir dies zumindest verstanden haben, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gequält zu werden.

- Pastoral News -

Autor
Iwano Liguori, ofm. Kap.

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In der Feierlichkeit der Offenbarung des Herrn, Die International Exorcist Association (A.I.E.) Er veröffentlichte eine Notiz, dass ich Sie einlade, alle unsere Leser sorgfältig zu lesen (Hier), Und dessen Titel ziemlich klar ist: «Hinweis zu einigen Aspekten des Ministeriums der Exorzismen».

Die Notiz beabsichtigt nicht, das Offensichtliche über Exorzismen zu wiederholen und kirchliche Disziplin, Seine Ziele sind unterschiedlich und beziehen sich nur auf bestimmte Aspekte. Lesen:

«Mit dieser Notiz beabsichtigen wir, die notwendigen Klarstellungen für die Durchführung der Spende der göttlichen Barmherzigkeit durch das Ministerium des Exorzismus anzubieten. Die Kriterien, um die notwendigen Bedingungen für die Verwirklichung des Hauptexorzismus festzustellen, werden nicht erneut vorgestellt, noch die Richtlinien für diesen heiklen Dienst[6]; Beobachtungen werden jedoch einfach für einige pastorale Praktiken angeboten, die, Anstatt die Pest Christi zu helfen, Erhöhen Sie ihr Leiden und verursachen Sie Desorientierung. Beobachtungen, die die Gläubigen (Klerus, geweiht und Laien) Sie müssen wissen, um Einstellungen und Methoden zu vermeiden, die dem authentischen Werk Christi Herr nicht entsprechen, Modell für alle, die den Befreiungsministerium von außergewöhnlichem Handeln von Malignes ausüben [7]”.

Exorzismus ist ein pastorales Ministerium für Barmherzigkeit und Trost, Dies ist der Basilar -Verweis, um ihn richtig verstehen zu können. Ja ok, Es ist ein sakramentaler und kein Sakrament - angesichts des jeweiligen persönlichen Themas, das angesprochen wird -, Es sollte nicht leichtfertig, aber ernsthaft angesehen werden, menschliches und christliches Gewissen und Reife, sowohl durch die Hirten als auch durch die Laien treu.

Ich habe über Ernsthaftigkeit gesprochen, des Gewissens und der Reife, um zu unterstreichen, dass der Teufel nicht gespielt oder verbunden ist, Es kann auch nicht für ihre eigenen Vorteile instrumentalisiert werden: einen wirtschaftlichen Nutzen bevorzugen oder einen gewissen Gewinn und eine bestimmte Sichtbarkeit auf sozialer und kirchlicher Ebene erzielen. Davon abgesehen, Ich werde mich nur auf einige Punkte konzentrieren, die ich wiederholen möchte und dass der A.I.E Note. Klären und drücken Sie pünktlicher aus und drücken Sie dies in diesen Zeilen aus.

1. Gehorsam gegenüber der Kirche und der gewöhnlichen Diözesan

Die Überzeugung, vom Dämon vorzugehen, Es treibt Menschen oft dazu, verzweifelt zu suchen, die nach Ernennung von Exorzisten oder denen, die als solche selbst profiziert wurden. Die Kirche in seiner Weisheit fragt zuerst zuerst, eine ernsthafte Unterscheidung, die normalerweise selbst durch den Pastor geht, des Bekenner oder eines Referenzpriesters, Wer ist besorgt, eine erste Diagnose zu stellen und alle nützlichen Elemente zu sammeln, um dazu in der Lage zu sein, Wenn dies der Fall ist, Siehe den ausgewiesenen Exorzisten oder schlägt eine ernsthafte Umwandlung vor, die mit der sakramentalen Praxis von konkreten und effektiven Wohltätigkeitsarbeiten verbunden ist.

Ich darf einen Vergleich mit dem Gesundheitssystem durchführen: Dies entspricht dem, wenn ein Allgemeinarzt den Patienten an einen Spezialisten schickt, um spezifischere Analysen durchzuführen. Nur wenn ein Verdacht auf eine Pathologie besteht, Andernfalls ist es ein Zeitverlust und Lösungen müssen sich auf andere Analysen und Felder konzentrieren. Wenn dies in Bezug auf die körperliche Gesundheitsversorgung gilt, Wie viel mehr sollte die Rede über die Fürsorge der Seele und des Taufweges sein.

In diesem Fall, Es ist nur die Kirche, die die geeigneten Priester übernimmt und unterscheidet, um diesen großartigen Dienst auszuführen, sowie über den spezifischen Fall der Person, die diesbezüglich um spirituelle Hilfe bittet. Es wird nie als Exorzisten improvisiert oder vorgeschlagen, Heiler und Befreier. Eine andere grundlegende Sache ist, dass es keine Laien gibt (Nicht einmal vorübergehende oder dauerhafte Diakone) Von der Kirche autorisiert, Exorzismen durchzuführen. Sogar die sogenannten Befreiung oder heilenden Sätze, Sie müssen unter der Begleitung eines ausgebildeten Priesters mit Weisheit und Chancen erfolgen und den Normen folgen, die die Kirche bereits festgestellt hat. Diese Kriterien zu verlassen bedeutet, im Bereich des Ungehorsams gegenüber der Kirche zu sein, worauf der Dämon den Menschen immer drängt (Siehe Genesis 3).

2. Aberglaube und Formel erneut

Oft führt der Wunsch, den Dämon wegzuschrecken, Zwischen Laien als geweiht. Zum Beispiel: Die exorzistische Suche beginnt “kraftvoll” (Auch außerhalb der Diözese oder Region) Als wäre es eine persönliche Tugend und nicht die Arbeit des Heiligen Geistes, das im Namen der Kirche handelt, die im Minister ordnet. Sie sind zwanghaft sakramental, die schlechte Einflüsse effektiver bewegen sollten, als Kruzifixe, Medallas, Kerze, Bilder, Sal, Wasser und Öl.

Befreiungssätze vermehren sich dass sie keine kirchliche Zustimmung erhalten haben und das oft, Mutaden nicht -katholischer Umgebungen kommen; oder werden während der Funktion von der gemacht “vernünftig” oder für den mutmaßlichen charismatischen Laien im Dienst. Oder auch, Offizielle Sätze und zugelassene Formeln werden zwanghaft wiederholt, in der Hoffnung, dass eine einfache Rezitation im Laufe der Zeit ausreicht, um einen Nutzen zu erzielen. Und sie werden häufig ausgewählt, als wären sie Trends bei den Bestandsindizes.: Die Jungfrau, die die Knoten auslöst, ist gut, San Pio da Pietrelcina ist der stärkste, Santa Rita ist nicht schlecht, San Esperito scheitert manchmal, während San Vicinio nur dann arbeitet, wenn Sie aus der Region Emilia-Roomaña stammen. Sogar, In Bezug auf die heiligen Massen besteht die Gefahr, dass er in den Aberglauben fällt, da die Instrumentalisation kontinuierlich entweiht wird, um die Befreiung zu bitten. Es wird vermutet, dass es ausreicht, den Priester zu schicken, um die Messe zu amtieren, ohne persönlich teilzunehmen, Es wird angenommen, dass es die Anzahl der verantwortlichen Feierlichkeiten ist, Als ob der Betrag das herausragende Kriterium für die Befreiung wäre. Ein ähnlicher Mechanismus auf der Anzahl der Massen findet sich in einigen Andachtsbüchern im Schiedsrichter der Seelen vondas Fegefeuer, Aber das ist ein anderes Problem.

3. "Meeting and Liberation Convention" in Hotels

Seit einigen Jahren wurde es verallgemeinert, dass Annahmen “empfindlich” und charismatische Laien organisieren Gebetsbegegnungen an Laien wie Hotels mit Sternen (mindestens 4). Dies sollte eine Missbilligung bei den treuen Katholiken von gesundem Urteilsvermögen erzeugen, die von den kirchlichen Kontexten ohne Motivation abgewichen sind. Es ist eine Sache, eine Veranstaltung für Millionen und Millionen Menschen wie bei Jubiläen und nationalen Veranstaltungen zu organisieren, Eine andere Sache ist es, fünfzig oder einhundert Menschen zu organisieren. Anstelle von Hotels, Könnten Sie sich nicht für eine geräumige Pfarrhalle oder ein religiöses Haus entscheiden - dass jeder Tag leer und verlassener ist - und so innerhalb der Grenzen der kirchlichen Normalität bleibt? Aber der angebliche “vernünftig” oder die charismatische wissen sehr gut, dass sie dabei von den Augen und Ohren der Hirten fernhalten und frei sagen können, was er will. Auf diese Weise, Das All -Inclusive -Paket wird mit angekündigt 80 Ö 100 Euro pro Tag: Registrierung in den Kurs, Funktionspass, Individueller Raum, Essen in der Michelin -Küche enthalten, Und Sie haben die Garantie, ein wenig aus dem Bösen entlassen zu sein und im Stammbaum gereinigt zu werden. Letztendlich bevor die Leute in das Spa gingen, Nun zum Wochenende mit Exorzismus, die modisch sind.

4. Verkauf von Büchern und Handbüchern zweifelhafter Orthodoxie

Noch heute, Der Teufel ist seitdem immer noch ein Marketingprodukt 1973 Der Film wurde von William Friedkins Exorzist auf der Grundlage von William Peter Blattys homonymem Roman veröffentlicht; Der Teufel hat praktisch keine erfahrenen Momente der Krisen. Wir können sagen, dass Sie mit dem Teufel gewinnen können… Und Sie können sogar einigermaßen gut gewinnen.

Und wenn der Teufel jemals Privateigentum von Freimaurerei war, der Satanisten und der okkulten Kreise; Seit mehr als dreißig Jahren ist es zu einem POP -Produkt geworden, das jeder nach Bedarf selbst verwenden oder missbrauchen kann. In der Tat, Sie sind genau die Laien, Nicht immer Christen, in der finden “Teufelsprodukt” eine Mine, aus der Bekanntheit und Bestätigung bekommen kann. Fernsehen war der erste, der wusste, wie man von dem Thema profitiert: Nicht nur mit Filmen, aber auch mit Specials, Dokumentarfilme, Ermittlungen, die die Kriminalitäts- und politischen Nachrichten überschreiten; Zusamenfassend, Der Teufel ist wie Salz und Pfeffer in einem Rezept, "Gerade genug", um dem Teller diesen zusätzlichen Schliff zu verleihen und Lob zu verursachen. Vielleicht ist es im Editorial, wo das Thema des Teufels eine neue und ewige Jugend gefunden hat. Die diesbezüglich Bibliographie ist extrem unbegrenzt und unter den Autoren können Sie wirklich alles finden: Es beginnt mit dem Konvertieren von Medjugorje, zum früheren Anhänger einer Sekte, Durch den Priester gehen, der ohne Exorzista ernannt worden ist, feiert Konferenzen über den Dämon, Ende, mit dem der Titel des Demonologen ohne die minimalen akademischen oder praktischen pastoralen Kompetenzen des Falls zugeschrieben wird. Sie können die psychischen oder charismatischen Annahmen, die sich mit dem Teufel befassen, Offensichtlich ist es notwendig, Ihre Bücher zu kaufen. Sehr gefährlich sind diejenigen, die sich durch spirituelles Erbe eines berühmten defekten Exorzisten investiert fühlen - es wird empfohlen, wenn er in "Geruch" von Heiligkeit starb! - und nehmen Sie dann geistige Vermächtnis und Karismtransmigrierungen an, die an den Titel eines perfekten Befreiers gebunden sind.

Als ich in den Jahren ein Kind war 1980, In Italien haben wir nur von dem Teufel von Boca del Pater Gabriele Amorth und Monsignor Corrado Balducci gehört, Letzterer, bekannt als der Dämonist, aber in seinem Leben nie einen echten Exorzismus und das in seinem Buch Il Diavolo einige theologische Ungenauigkeiten in Verbindung gebracht. Zumindest waren sie ehrliche Priester, sich seiner Rolle bewusst und der Kirche gehorsam. Heute weiß jeder, wie man über den Teufel schreibt, vor allem diejenigen, die nichts schreiben sollten.

Abschließend, Es ist immer noch wahr, dass es besser und umsichtig ist, wenig über den Teufel zu sprechen und genau auf das Wort Gottes zu verweisen, Offenbarung und Lehre. Und du weißt warum? Weil unser Glaube noch nie basiert - und es wird auch nie sein - Im Teufel, aber in Christus und seiner Auferstehung, die die Werke des Teufels abläuft: Sünde und Tod. Wenn wir dies zumindest verstanden haben, hätten wir nicht mehr die Angst der Demonopathie mit dem Gefühl, vom Teufel gequält zu werden. Viel wichtiger und anstrengender ist es, ein tiefes Gewissen zu schaffen, das Sie ständig vor der Gegenwart Christi und seinem Geist leben möchten. Das sagt uns der gesegnete Apostel Santiago in seinem Brief. Bittet uns, Gott unterwürfig zu sein: Dies ermöglicht es uns, dem Teufel zu widerstehen und seinen Werken und Fallen zu entkommen. Sicherlich gibt es heute nur wenige Exorzisten in der Kirche, Sicherlich sind viele unserer Bischöfe nicht bereit, sie zu ernennen und bevorzugen es, Präsidenten der Diözesan -Caritas zu ernennen, Verwenden Sie Ressourcen für soziale und gute Veröffentlichungsrichtlinien, Aber dann finden Sie ein paar Kilometer von der Diözesankuria mit dem exorzistischen Wochenende einhunderthundert Euro pro Tag des mutmaßlichen Exorzisten entfernt, charismatisch oder seher berühmt, ohne nur einen Seufzer zu veröffentlichen. Und obwohl der Diözesanbischof der Veranstaltung bewusst war, Ich würde ihm nicht das richtige Gewicht geben: Auge, der nicht sieht, Pastorales Herz, das sich nicht anfühlt. Leider lassen der Teufel bestimmte Dinge sie tun, Und wenn er es jemals tut, Alles kommt ans Licht, Wie bei bestimmten Dingen, die so alt wie die Welt, die getan wird, aber sie sagen nicht und wie sie es liebten, sie zu einem gut bekannten italienischen musikalischen Quartett zu singen:

«Es ist fertig, Aber es wird nicht gesagt, Es ist gemacht, Aber es wird nicht gesagt und wer es schweigte, Er bestreitet es und ist ein Lügner und sagt dir nie die Wahrheit ».

Sanluri, 07 Februar 2025

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Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterwäsche – Schmutzig an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterseite – Dreck an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie von Calaconcillo

(Englischer Text nach dem Italienischen / Spanischer Text nach Englisch)

Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterwäsche

Wir Priester müssen notwendigerweise für alle Huren sein, die versuchen, sich allen zu geben, befreien den amor Dei, ohne nur nach dem Marchetta zu fragen. Dafür sage ich normalerweise, Ernsthaft und überhaupt nicht verspielt, In der Tat mit konsequentem theologischem Geist, das, Wenn ich den Priester nicht gemacht hätte, Ich hätte die Hure auf jeden Fall gemacht. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, um Gottes willen.

- Kirchennachrichten -

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Die Staatspolizei Verantwortlich für die Kontrolle der Labors öffentlicher Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Vor ein paar Wochen legte er die Siegel in einem gut bekannten Gebäckgeschäft im Herzen des historischen Zentrums von Catania.

Das Video, das den Zustand der Räumlichkeiten dokumentiert, ist nur ein Archetyp notwendig, um über die katastrophal, Bereit, um dies zu bestätigen:

“... es ist wahr,, Dieses Video wurde von der Staatspolizei im Zentrum von Catania aufgenommen, Im guten Wohnzimmer der Stadt, Aber so etwas könnte auch im Norden passieren!».

Ich öffne Klammern mit einem gravierten: Die Theorie von "könnte" erinnert mich an bestimmte Militante der Linken radikal schick Italiener, die im Namen von leben politisch korrekt mehr traumhafte. Diese, klar zu sein, mit der Superrataktik zu den Parioli und den Villen in Capalbio, Wer angesichts eines Mädchens, das von einer Bande heimlicher nordafrikanischer Einwanderer vergewaltigt wurde, Um die verschiedenen Talkshow Fernseher, wer hätte auch von einer Gruppe von Italienern vergewaltigen können. Sicherlich, dem Opfer von Vergewaltigung fast immer dazu bestimmt, unauslöschliche traumatische Zeichen mit all den komplexesten reaktiven Auswirkungen auf psychologische und Verhaltensebene zu hinterlassen, Die Idee, dass seine Vergewaltiger auch Italiener hätte sein können, wird von großem Komfort sein, Aber mehr als alles andere von kostbarem Gebrauch, um ein traumatisches Ereignis zu überwinden, das schwer zu überwinden ist. Ich schließe das Gravierte und gehe zurück zu dem fraglichen Thema.

Dass dieses Video das Labor einer historischen Bar darstellt des Zentrums von Catania und nicht des Zentrums von Bolzano oder Belluno, wo die hygienisch-syguitärischen Standards gut überlegen und viel mehr respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, Es ist eine unbestreitbare Daten, Unabhängig von der Begründungstheorie “Es hätte anderswo passieren können”.

Wechseln wir von der hygienisch-syguaritären Frage zur doktrinellen-moralischen, Weil wir genau Priester waren, die seit Generationen die Teenager besessen haben, Als ob das gesamte Geheimnis des Bösen streng und ausschließlich aus dem Leben nach unten wäre. Diejenigen, die noch nie verstorben sind, um zu lehren, dass ein Labor wie das hier vertretene Labor ist? Und entstehen nicht, Bestimmte Bigots, Wie bereits mehrmals passiert, Um den unterzeichneten Priester zu lehren, der zwei verschiedene Dinge sind, Dadurch zu zeigen, dass Sie nicht wissen, wie ernst diese Sünden gegen Nächstenliebe sein können, Wer nach ihnen jedoch etwas anderes sein würde, Im Vergleich zur sehr sterblichen Sünde der Autoerotik der Jugend und der verschiedenen Stürze im sechsten Gebot, Was wir erinnern, wird fünf weitere und dann vier weitere gefolgt, Obwohl sie diese Menschen, die sich nur für alles, was mit der Sphäre der Sexualität zu tun hat.

Dass wir bei menschlicher Sexualität über die Messung hinaus übertrieben sind, Ich habe es vor fünfzehn Jahren bereits geschrieben (sehen WHO), vorherrschte die strenge Moral von Johannes Paul II., Als der Heilige Vater Francis noch weit kam, kam es noch weit zu kommen. Heute, Die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren bestätigt habe, Der Heilige Vater erzählt es ihr, Oft sogar in ironischen Tönen, Mentre a Me, damals, Dicke die große Giovanfoolista -Moralophobie, Es wurde in klaren Notizen gesungen: „Gehen Sie langsam mit diesen Reden, Oder Sie riskieren, nicht Priester zu werden. ". ich antwortete: „Natürlich, Weil die Theologie der Unterwäsche immer zu allem und vor allem geht, vero?».

Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, Der Heilige Vater „Santo sofort!”, Er hatte die immense menschliche und moralische Katastrophe des Gebäckgeschäfts der Legionäre Christi, Präsentieren Sie sich gut draußen als Fenster dieses Gebäckgeschäfts im historischen Zentrum von Catania, Abgesehen davon, sich im schlimmsten Mist von Marcial Maciel DeGollado und seinen treuen Komplizen zu verstecken. Aber sein, der Heilige Vater und seines, Zu beschäftigt mit der Theologie der Unterwäsche, Bestimmte Workshops wurden nicht inspiziert, Auch wenn jeder davon wüsste und innerer Schmutz und Schmutz.

Wenn in Rekordzeit, Mit einer Unvoranzutnis, die wir kurz vor der Geschichte zu einem sehr hohen Preis bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert, Genau wie der Konditorgeschäft der Legion Christi und sein Gründer zwischen Sechse- und Heiligsprechung entdeckt wurde, Diejenigen, die beschlossen hatten, den Heiligen um jeden Fall zu kosten, erklärte sofort: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, in der Tat wurde es getäuscht ". Unabhängig davon, dass es mehrmals und sogar in den gefährlichsten und rauesten Details darüber informiert wurde, als Dokument in einem meiner Bücher (sehen WHO), Obwohl zugegeben worden war, nicht informiert und tatsächlich getäuscht worden war, Umso mehr Grund, warum es bleibt, müssen es geklärt werden: Wer hat ihn nicht informiert, Aber vor allem, die ihn getäuscht hätten? Weil die Täuschung mit Vorurteilen gegenüber den Fällen der Selbsttäuschung-, Es beinhaltet die Existenz einer Täuschung von. Also wer, getäuschter Johannes Paul II.? Diese Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere kirchlichen und kirchlichen Gebäckworkshops, wohingegen, Ohne Bescheidenheit und Zurückhaltung hatten wir nicht besser als zu dissert, wie die Theologie der Unterwäsche, Beginn und Zentrum des Innenraums des Bösen. Und heute, Um die soziale Medien, Wir müssen die Absurditäten einer Armee katholischer Laien lesen, Bigotti jenseits aller Grenze des menschlichen Anstands, die ohne eine Strafe von Lächerlichkeit sagen, dass die Jungfrau Maria, ein Fatima, Zum kleinen Giacinta Marto, offenbarte, dass viele Seelen für die Sünden der Lust verdammt waren, zeigen ihnen die verdammten Seelen der Lustvoll in der Hölle.

Gott befreien uns von den geschäftigen katholischen Bigots und Militanten, Weil nur ihre Perversion und ihre sexuelle Obsessionen glauben und dann als Wahrheit ausbreiten können und sicherlich das absurde Gerücht, dass die Jungfrau Maria, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Heimat menschlicher Delikatesse, Er begann über Lust und Lustvoll mit einem neunjährigen Analphabeten, das in einer der isoliertesten Provinzen geboren und aufgewachsen ist, arm und rückläufig des Portugals des frühen 20. Jahrhunderts.

Die Theologie der Unterwäsche hat die Priester noch nie gemocht lebte immer in Kontakt mit menschlichem Material, Es war sich bewusst, Sünder zu sein, die für unbeschreibliches Geheimnis der Gnade ein Mandat von Christus Gott erhielten, um Sünder nach dem Dienst der Kirche aus Sünden zu erfüllen:

«Sie empfangen den Heiligen Geist; Wer Sie die Sünden setzen werden, werden zurückgesetzt und zu denen, die sie nicht zurückgeben, sie werden nicht überwiesen " (GV 20, 22-23)

Die Theologie der Unterwäsch soziale Medien, Hinter dem frustrierten und gescheiterten Mütter und Väter sind oft versteckt, die mehrere und zusammenleben Kinder und Töchter und Töchter haben, oder Enkelkinder im Teenageralter, die mit der festgebundenen Matratze auf der Rückens reisen, um bereit für den Gebrauch zu sein. Aber andererseits ist es eine Geschichte, so alt und bekannt und bekannt: Alles wie viele Huren, aber nur und streng die Töchter anderer, Sicher nicht ihre eigenen.

Ich sehe bestimmte Dinge und lebe sie anders: Wir Priester müssen notwendigerweise für alle Huren sein, die versuchen, sich allen zu geben, frei und liebeich, ohne nur nach dem Marchetta zu fragen. Dafür sage ich normalerweise, Ernsthaft und überhaupt nicht verspielt, In der Tat mit konsequentem theologischem Geist, das, Wenn ich den Priester nicht gemacht hätte, Ich hätte die Hure auf jeden Fall gemacht. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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Schmutzig an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Unterseite

Wir Priester müssen unbedingt alle Huren sein, die versuchen, uns allen zu geben, frei und aus der Liebe Gottes, ohne nur um eine Entschädigung für den angebotenen Service zu fragen. Deshalb habe ich gesagt, Ernsthaft und überhaupt nicht scherzhaft, sondern mit einem zusammenhängenden theologischen Geist, Das, wenn ich kein Priester geworden wäre, Ich wäre eine Hure geworden. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, Aus Liebe zu Gott.

- Kirchennachrichten -

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Die italienische Staatspolizei Verantwortlich für die Kontrolle der Labors öffentlicher Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Vor ein paar Wochen besiegelte ein bekannter Konditorgeschäft im Herzen des historischen Zentrums von Catania.

Das Video Das Dokumentieren des Zustands der Räumlichkeiten ist nur ein notwendiger Archetyp, um über die katastrophale Psychologie der Begründungen um jeden Preis zu sprechen, Bereit zum Rechtfertiger:

«… Es ist wahr, Dieses Video wurde von der Staatspolizei im Zentrum von Catania gedreht, im guten Wohnzimmer dieser sicylischen Stadt der Stadt, Aber so etwas hätte auch in Norditalien passieren können!»

Ich öffne mich mit einem Exkurs: der “es hätte sein können” Theorie erinnert mich an bestimmte Militante des italienischen radikalen Chic, der im Namen der traumhaftesten politischen Korrektheit lebt. Diese, präzise sein, Mit Super-Apartments in den reichen Wohnvierteln Roms und Villen in den exklusivsten Gebieten der Toskana, wer, mit einem Mädchen konfrontiert, das von einer Bande illegaler nordafrikanischer Einwanderer vergewaltigt wurde, Erklären Sie in verschiedenen Fernsehsendungen schnell, dass das Mädchen selbst von einer Gruppe von Italienern hätte vergewaltigt werden können. Sicherlich, Für das Opfer einer Vergewaltigung, die immer dazu bestimmt ist, unauslöschliche traumatische Markierungen mit komplexen psychologischen und verhaltensbezogenen Implikationen zu hinterlassen, Die Idee, dass ihre Vergewaltiger auch Italiener gewesen sein könnten, wird großer Trost sein, aber mehr als alles andere von wertvoller Nützlichkeit, um ein traumatisches Ereignis zu überwinden, das schwer zu überwinden ist. Ich schließe diese Klammern und kehre zum Thema zurück.

Dass dieses Video das Labor einer historischen Bar darstellt im Zentrum von Catania und nicht im Zentrum von Bolzano oder Belluno, wo Hygiene- und Gesundheitsstandards weit überlegen und viel mehr respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, ist eine unbestreitbare Tatsache, Unabhängig von der Rechtfertigungstheorie “Es hätte anderswo passieren können”.

Wechseln wir von der Ausgabe des hygienischen Gesundheit in die moralische Doktrination, Weil wir Priester waren, die Generationen jugendliche besessen haben, Als ob das ganze Geheimnis des Bösen streng und ausschließlich aus der Taille nach unten verlief. Wer hat sich jemals die Mühe gemacht zu lehren, dass ein Workshop wie der in diesem Video dargestellte eine viel mehr Verherrlichung der sterblichen Sünde ist als die Masturbation eines Teenagers im Rahmen hormoneller Stürme? Und lassen Sie diese weltlichen Bigots nicht aufstehen, wie es bereits mehrmals passiert ist, den unterzeichneten Priester beizubringen, dass sie zwei verschiedene Dinge sind, Dadurch zu zeigen, dass sie nicht wissen, wie ernst diese Sünden gegen Nächstenliebe sein können, was für sie jedoch etwas anderes wäre, Im Vergleich zur sehr sterblichen Sünde der Autoerotik der Jugend und der verschiedenen Stürze im sechsten Gebot, Was wir erinnern, wird fünf weitere und dann vier weitere gefolgt, Obwohl sie für diese Menschen nicht nur in jedem Fall von Interesse sind, was die Sexualitätsbereich betrifft.

Dass wir über die menschliche Sexualität hinaus übertrieben haben, Ich habe bereits vor fünfzehn Jahren geschrieben (sehen HIER), Als die strenge Moral von Johannes Paul II. Durch die Moral setzte, Wenn der Heilige Vater Francis sehr weit davon entfernt ist, Rom zu erreichen. Heute, Die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren sagte, werden vom Heiligen Vater gesagt, Oft sogar in ironischen Tönen, während ich, zu der Zeit, Mit der großen Moralphobie in Kraft unter dem Pontifikat von Johannes Paul II., wurde klar gesagt: «Gehen Sie mit diesen Reden leicht, oder Sie riskieren, kein Priester zu werden ». Ich antwortete: "Sicher, Denn vor allem und über alles geht die Theologie der Unterseite ».

In Rom, Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, der Heilige Vater “Sofort der Heilige!”, Hatte die immense menschliche und moralische Katastrophe der Legionäre Christi Christios “Gebäck”, die außen genauso gut aussah wie die Ladenfenster dieses Gebäcks im alten Stadtzentrum von Catania, außer dass es sich im schlimmsten Müll von Marcial Maciel DeGollado und seinen treuen Komplizen versteckte. Wir sein, aber, Zu beschäftigt mit der Theologie des Unterposants, Bestimmte Workshops wurden nicht inspiziert, Obwohl jeder von seiner Existenz und seinem schmutzigen Innenraum wusste.

Wenn in Rekordzeit, Mit einer Unklugheit, die wir bald vor der Geschichte teuer bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert, Zwischen seiner Satifikation und seiner Heiligsprechung wurde das Süßwarenlabor der Legion Christi und dessen Gründer entdeckt. Diejenigen, die beschlossen hatten, Johannes Paul II. Ein Heiliger um jeden Preis zu erklären, Sofort rechtfertigte diese Tatsache, indem er sagte: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, wurde getäuscht ». In Wirklichkeit, Der Heilige Vater wurde mehrmals und sogar in den gefährlichsten und skandalösen Details informiert, Wie in einem meiner Bücher dokumentiert (sehen HIER). aber, Wenn er wirklich nicht informiert worden war und getäuscht worden war, Dies wäre ein weiterer Grund zur Klärung: Wer hat ihn nicht informiert, aber vor allem, wer ihn getäuscht hat? Weil Täuschung-außer bei Selbsttäuschung-notwendigerweise die Existenz eines Betrügers impliziert. Also, wer täuschte Johannes Paul II.? Dies ist eine Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere Laboratorien des kirchlichen und kirchlichen Gebäcks, während, ohne Scham oder Zurückhaltung, Wir hatten nichts Besseres zu tun, als die untergepackte Theologie zu besprechen, das Prinzip und Zentrum des gesamten Geheimnisses des Bösen. Und heute, im Meer der sozialen Medien, Wir müssen die Absurditäten einer Armee von Laienkatholiken lesen, Bigots jenseits aller Grenzen des menschlichen Anstands, die ohne Strafe des Lächerlichkeit bestätigen, dass die Jungfrau Maria, in Fatima, Nach Little Jacinta Marto, Baby von nur neunjähriger, sagte, dass viele Seelen wegen der Sünden der Lust verdammt waren, sie dazu bringen, verdammte Seelen der Lustvoll in der Hölle zu sehen.

Gott befreit uns von engagierten und militanten katholischen Bigots! Nur Menschen, die von menschlicher Sexualität besessen sind, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Sitz der menschlichen Delikatesse, über Lust und Lustvögel mit einem kleinen Mädchen sprechen, das in einem der isoliertesten geboren und aufgewachsen ist, schlecht und rückläufig von Portugal zu Beginn des 20. Jahrhunderts.

Die unterpackte Theologie hat Priester, die immer in Kontakt mit menschlicher Materie gelebt haben, nie gefreut, Es ist sich bewusst, Sünder zu sein, die durch ein unbeschreibliches Geheimnis der Gnade von Christus Gott das Mandat erhalten haben, Sünder nach dem Dienst der Kirche von ihren Sünden zu befreien:

«Als er das gesagt hatte, Er atmete sie an und sagte, „Empfangen Sie den Heiligen Geist. Wenn Sie jemandem seine Sünden vergeben, Sie sind vergeben; Wenn Sie jemandem Vergebung zurückhalten, es wird zurückgehalten »» (Jhon 20, 22-23)

Die untergepackte Theologie ist furchtbar weit verbreitet mit einigen Laienkatholiken in sozialen Medien, Hinter dem versteckt sich oft frustrierte und gescheiterte Mütter und Väter, die Multi-Divisionen und zusammenlebende Söhne und Töchter haben, oder Enkelkinder im Teenageralter, die mit der Matratze reisen, die fest an den Rücken gebunden sind, um bereit zu sein. Aber andererseits ist es eine alte und bekannte Geschichte: Alle Huren, aber nur die Töchter anderer Leute, nicht ihre eigenen.

Ich sehe und erlebe bestimmte Dinge anders: Wir Priester müssen unbedingt alle Huren sein, die versuchen, uns allen zu geben, frei und aus der Liebe Gottes, ohne nur um eine Entschädigung für den angebotenen Service zu fragen. Deshalb habe ich gesagt, Ernsthaft und überhaupt nicht scherzhaft, sondern mit einem zusammenhängenden theologischen Geist, Das, wenn ich kein Priester geworden wäre, Ich wäre eine Hure geworden. Aber ich habe mich entschieden, beides zu tun: der Priester und die Hure, Aus Liebe zu Gott.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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Schmutz an öffentlichen Orten zwischen Sex und Theologie der Caldoncillos

Priester müssen notwendigerweise alle Huren sein, die wir versuchen, uns alle frei und aus Liebe Gottes zu geben, ohne auch nur um eine Entschädigung für den Dienst zu bitten. Deshalb sage ich normalerweise ernst und kein Witz, Auch mit einem kohärenten theologischen Geist, Das, wenn er kein Priester gewesen wäre, Es wäre eine Hure gewesen. aber, Ich habe mich dafür entschieden, beides zu sein: Der Priester und die Hure, Für Gottes Liebe.

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Die italienische Staatspolizei, Verantwortlich für die Kontrolle der Workshops und Küchen der öffentlichen Orte, an denen Lebensmittel verpackt sind, Ein renommiertes Gebäck im historischen Zentrum der sizilianischen Stadt Catania hat vor ein paar Wochen geschlossen.

Das vom Bundesstaat der Räumlichkeiten dokumentierte Videos ist nur ein Archetyp notwendig, um über die katastrophale Psychologie der Begründungen um alle Kosten zu sprechen, zu jedem Preis, und bereit zu sagen:

«…Wenn es wahr ist, dass dieses Video von der Staatspolizei im Zentrum von Catania registriert wurde, Aber so etwas könnte auch nördlich von Italien gefunden werden!»

Ich öffne eine Klammung, um einen Exkurs zu machen: Die Theorie von “Es hätte sein können” Es erinnert mich an bestimmte Militante des italienischen Radikalkhits, die im Namen der traumhaftesten politischen Korrektur leben. Diejenigen, die offensichtlich aus dem Penthouse in den Wohnvierteln von Rom und den Villen in den exklusivsten Gebieten der toskanischen Region stammen. Und wer bevor ein Mädchen von einer Gruppe von Nordafrikanern vergewaltigt wurde, beeilte sich, in verschiedenen Fernsehprogrammen zu erklären: Dass das Mädchen auch von einer Bande von Italienern vergewaltigt werden konnte. Ohne Zweifel, Das Opfer von Vergewaltigung zielt fast immer darauf ab, unauslöschliche traumatische Markierungen mit sehr komplexen reaktiven Implikationen auf psychologischer und Verhaltensebene zu sparen. Die Idee, dass ihre Vergewaltiger auch Italiener hätten gewesen sein könnten, wäre großer Trost für sie, Besonders schöner Nutzen, um die traumatischen und schwer zu überwinden. Ich schließe diese Klammern und kehre zu dem fraglichen Thema zurück.

Dass das Video das Labor einer historischen Bar zeigt Im Zentrum der Stadt Catania, Und nicht im Städtezentrum wie Bolzano oder Belluno, in denen Hygiene- und Gesundheitsstandards viel strenger und vieler respektiert sind als in bestimmten Bereichen Siziliens, Es ist eine unbestreitbare Tatsache, Abgesehen von der Rechtfertigungstheorie von: “Es könnte auch an anderen Orten passieren”.

Gehen wir aus dem hygienisch-syitoritärischen Thema über die Doktrinal-Moral fort, Weil wir uns selbst priestert, Wer hat seit Generationen Jugendliche in ihren intimen Bewegungen mit ihren Händen besessen; Als ob das ganze Geheimnis des Bösen streng wäre und nur aus der Taille nach unten. Wer hat verurteilt, dass ein Labor wie das vom Video registrierte Labor wie das registriert ist, Es ist eine Erhebung der sterblichen Sünde mehr als dieselbe Masturbation eines Teenagers in der Mitte seiner hormonellen Stürme? Und Laienfans, die nicht auferstehen und sich wiederholen, wie bereits in der Vergangenheit passiert ist, den Priester unterrichten, der schreibt, die zwei völlig unterschiedliche Dinge sind; damit zeigen, Nicht zu wissen, wie ernst die Sünden gegen Nächstenliebe werden können. Nach ihnen, Sie wären etwas anderes im Vergleich zur sterblichen Supersünde des Autoerotismus bei Jugendlichen und fällt in das sechste Gebot ein, Lassen Sie uns erinnern, dass weitere fünf und vier weitere Gebote gefolgt werden; Obwohl dies diese Menschen, die nur in allem streng sind, was die Sphäre der Sexualität betrifft.

Das über Sexualität, die wir über alle Grenzen hinaus übertrieben haben, Ich habe es vor fünfzehn Jahren geschrieben (Uhr HIER), Als die strenge Moral von Johannes Paul II. Durch den Heiligen Vater Francisco herrschte, war noch weit zu kommen. Heute die Dinge, die ich vor fast zwanzig Jahren bestätigt habe, Der Heilige Vater erzählt es ihnen und oft in einem ironischen Ton. Während zu dieser Zeit mit der großen Moralophobie von Johannes Paul II. In klaren Tönen erzählten, erzählten sie mir in klaren Tönen: «Hör auf, so zu sprechen, Oder Sie führen das Risiko aus, nicht zum Priester bestellt zu werden ». Ich replizierte dann und sagte dann: "Es ist wahr, Denn vor allem und vor allem gibt es die Theologie der Unterhosen ».

Fünf Kilometer vom apostolischen Palast entfernt, Der Heilige Vater “Sofort heilig!”, hatte die riesige menschliche und moralische Katastrophe von “Gebäcklabor “der Legionäre Christi, Präsentiert hervorragend im Ausland wie die Schaufenster des Gebäcks aus dem Catania Historic Center, Außer um den schlimmsten Müll von Marcial Maciel DeGollado und seinen komplizierten loyal zu verbergen. Aber der Heilige Vater und seine Mitarbeiter waren zu beschäftigt mit der Theologie der Unterhosen, Während bestimmte Laboratorien nicht inspiziert wurden, obwohl jeder seine Existenz und seinen inneren Schmutz kannte.

Wenn in Rekordzeit Und mit einer Unklugheit, dass wir die Geschichte nicht mit einem sehr hohen Preis bezahlen werden, Johannes Paul II. Wurde geschlagen und dann kanonisiert. Und dass während seiner Sechung und Heiligsprechung das Labor der Legion Christi und sein Gründer entdeckt wurde; daher, Diejenigen, die beschlossen hatten, den Heiligen um alle Kosten sofort zu erhalten: «Der Heilige Vater war nicht informiert worden, im Gegenteil, er war getäuscht worden ». Unabhängig davon, dass Information mehrmals und sogar mit gefährlichen und robusten Details war, wie ich in einem meiner Bücher dokumentiert habe (Uhr HIER) sogar, Angenommen, es wäre nicht informiert, sondern stattdetiert worden, Ohne Grund muss es geklärt werden: Wer hätte es nicht informiert, aber vor allem, Wer hätte es betrogen? Weil die Täuschung - außer in Fällen von Selbstabteilung - notwendigerweise die Existenz eines Betrügers impliziert. Deswegen, Der Johannes Paul II. Betrogen hat? Dies ist eine Frage, die niemand beantworten will.

Dies sind unsere kirchlichen und kirchlichen Gebäckworkshops, Während wir ohne Schande oder Bremse nichts Besseres zu tun hatten, um die Theologie der Unterhosen zu besprechen, Prinzip und Zentrum des gesamten Mystarchen des Bösen. Und heute in sozialen Netzwerken, Wir müssen die Absurditäten einer Armee von Laienkatholiken lesen, Fanatica über alle Grenzen eines menschlichen Anstands hinaus, Wer beansprucht ohne Narren: dass die Jungfrau Maria in Fatima dem kleinen Mädchen Giacinta Marto offenbarte, dass viele Seelen wegen der Sünden der Lust verurteilt wurden, die verurteilten Seelen der Lustvoll in der Hölle sehen lassen.

Gott befreien uns von engagierten und militanten katholischen Fans, Weil nur ihre sexuellen Perversionen und Obsessionen das absurde Gerücht glauben und verbreiten können, dass die Jungfrau Maria, Mutter Par Exzellenz, Großer Pädagoge und Hauptquartier der Delikatesse Umana, Er sprach von Lust und lustvollen Menschen zu einem neunjährigen Analphabetenmädchen, das in einer der isoliertesten Provinzen geboren und aufgewachsen ist, arm und rückläufig des Portugals des frühen 20. Jahrhunderts.

Die Theologie der Unterhosen hat den Priestern nie gefallen die immer in engem Kontakt mit menschlicher Materie gelebt haben, bewusst sein, Sünder zu sein und das für ein unbeschreibliches Geheimnis der Gnade, Sie haben das Mandat Christi Gott erhalten, die Sünder ihrer Sünden nach dem Dienst der Kirche freizulegen:

Empfangen den Heiligen Geist. Wem du vergeben Sünden, Sie werden vergeben; Und wer vergeben ihnen nicht, Sie werden keine Vergebung haben. (Jn, 20,22-23)

Die Theologie der Unterhosen Bestimmte katholische Laien mögen schrecklich In sozialen Netzwerken, hinter dem, hinter dem sie sich oft verstecken, frustrierte und gescheiterte Mütter und Väter, die Multidiemands- und zusammenlebende Söhne und Töchter haben, oder Teenager -Nichten, die mit der Matratze fest hinter dem Rücken gebunden sind, einsatzbereit. Aber andererseits, Es ist eine alte und bekannte Geschichte: Alle Huren, aber nur die Töchter anderer und sicherlich nicht ihre eigenen.

Ich sehe und erlebe einige Dinge anders: Priester müssen notwendigerweise alle Huren sein, die wir versuchen, uns allen zu geben, für frei und aus Liebe Gottes, ohne auch nur um eine Entschädigung für den Dienst zu bitten. Deshalb sage ich normalerweise, ernst und nichts scherzt, Auch mit einem kohärenten theologischen Geist, Das, wenn er kein Priester gewesen wäre, Es wäre eine Hure gewesen. aber, Ich habe mich dafür entschieden, beides zu sein: Der Priester und die Hure, Für Gottes Liebe.

Von der Insel Patmos, 4 Februar 2025

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Die Väter der Insel Patmos

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Die sichtbare Church of the Patches passiert im Rollstuhl die Heilige Pforte des unumkehrbaren Verfalls (Italienisch, Englisch, spanisch)

(Englischer Text nach dem Italienischen / Spanischer Text nach Englisch)

 

LA CHIESA DELLE TOPPE OLTREPASSA SU UNA SEDIA A ROTELLE LA PORTA SANTA DELLA DECADENZA IRREVERSIBILE

Questo Giubileo sarà un fallimento sul versante spirituale ed economico, weil eine Heilige Tür geöffnet wurde, non tanto su ciò che non siamo più, schlechter! Abbiamo aperto la Porta Santa su quel che siamo diventati attraverso un’inversione di paradigma: la Chiesa di venticinque anni fa, nonostante fosse già gravemente ammalata, cercava di sforzarsi d’aprire, di spalancare le porte a Cristo; quella d’oggi, degente nel reparto per malati terminali oncologici, ha cercato d’aprire, di spalancare le porte al mondo.

—Attualità ecclesiale—

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Nell’esperienza dell’uomo e nella vita della Chiesa niente accade per caso, semmai siamo noi sempre più incapaci a leggere i segni. Und so, a distanza di venticinque anni l’uno dall’altro, due Sommi Pontefici hanno aperto la Porta dell’Anno Santo, giungendo innanzi a essa col peso dell’anzianità e delle loro invalidanti malattie.

Nel Natale del 1999, la Chiesa visibile guidata da Giovanni Paolo II giunse gravemente malata dinanzi alla Porta Santa. Ne fu plastico paradigma questo Pontefice debilitato dal morbo di Parkinson, che aiutato da un cerimoniere rivestito con una dignitosa veste ecclesiastica, volle inginocchiarsi in ogni caso, sebbene con evidente difficoltà e grande sofferenza fisica. Mai accettò di derogare alle genuflessioni, specie dinanzi alla Santissima Eucaristia. Per la solenne occasione il Santo Padre era parato con un mantum che precede di secoli la nascita della christi. Un parato noto nell’antica Religion pagana romana come pluviale, usato dal Pontifex Maximus per ripararsi dalla pioggia, quando dall’alto del Pons Sublicio, ubicato tra gli attuali rioni Trastevere e Testaccio, all’altezza di Porta Portese, studiava i movimenti delle acque e il volo degli uccelli per interpretare il volere degli dèi.

Per il solenne evento giubilare del 2000 il Santo Padre indossò un piviale sul quale furono mosse molte critiche. Quel parato, confezionato a Prato, era stato tessuto con colori molto accesi: rosso, blu e oro, simboli presenti nella natura e nella dimensione spirituale umana. Il rosso tende a simboleggiare la vita e la forza; il blu l’unione tra cielo e terra; il giallo la divinità.

Riflettendoci a posteriori, quel gioco di colori fu come l’ultima esplosione di luce prima del sopraggiungere del grigio cupo che oggi ci avvolge e che non è imputabile né a lui né ai Sommi Pontefici che lo hanno succeduto dal 2005 folgende, perché la crisi della Chiesa inizia da lontano. Basterebbe una minima conoscenza della storia — in questo mondo che coi ricordi giunge appena a ieri, dato che non arriva neppure a ieri l’altro — per comprendere che i germi della crisi originante la decadenza ecclesiale ed ecclesiastica, oggi sfrontatamente visibile, erano già presenti a cavallo tra i pontificati di Leone XIII e Pio X, tra fine Ottocento e inizi Novecento.

Se con Giovanni Paolo II la malattia premeva davanti alla porta, col Sommo Pontefice Francesco la Chiesa visibile l’ha oltrepassata imboccando un valico di non-ritorno, spinta sopra a una sedia a rotelle dall’ombra di un prete smagrito rivestito con un paio di pantaloni, anziché con una dignitosa veste ecclesiastica. Quella di Giovanni Paolo II, pur essendo una Chiesa in crisi già da decenni, si inginocchiava sempre dinanzi al Corpo e al Sangue di Cristo, lottando contro l’aggravamento ancorché ineluttabile della malattia. Quella di Francesco non s’inginocchia davanti al Corpo e al Sangue di Cristo, perché ormai gravemente malata in modo irreversibile. Però s’inginocchia a lavare e baciare i piedi a galeotti e prostitute alla Masse Abendmahl, disprezzando la ricchezza dei nostri gloriosi luoghi di culto, che non sono il frutto di fasti principeschi, come qualche incolto potrebbe pensare, ma della fede dei credenti e dell’opera dei più grandi artisti che con essi hanno voluto rendere onore a Dio, offrendo il meglio e tributando il massimo che si potesse tributare al Divino Creatore del cielo e della terra, aller sichtbaren und unsichtbaren Dinge. È per questo che su molti edifici ecclesiastici campeggia scolpita l’abbreviazione D.O.M, Was heißt das: Deus Optimus Maximus. Se però da una parte si manifesta disprezzo per ciò che non si conosce, dall’altra non si esita a esaltare le carceri, dentro le quali si finisce per avere commesso dei crimini, salvo casi di innocenti ingiustamente condannati per errori giudiziari, o nei casi delle carceri dei regimi dittatoriali anti-democratici. Sebbene alcuni non lo ricordino, o non abbiano proprio presente questa realtà incontrovertibile, vale la pena ricordar loro che in galera ci finiscono i delinquenti.

Quanti si trovano all’interno delle carceri possono essere recuperati alla società, dopo un percorso di rieducazione, non esaltati come fossero devoti fedeli delle moderne cattedrali, o non meglio precisate vittime della cattiva società, colpevole di non averli compresi a fondo. Se sono lì dentro qualcuno, aus, spesso più di uno, a volte persino famiglie intere, per loro causa hanno pianto. Sarebbe per ciò bene ricordare che il perdono è tale se va di pari passo con la pena inflitta dalla giustizia, che sul piano spirituale agisce come una purificazione del condannato, trasformando il carcere in una azione di quella grazia divina che prima forma e poi trasforma l’uomo attraverso l’espiazione di quelli che le leggi dello Stato indicano come reati, la dottrina cattolica come peccati. In beiden Fällen, sia per quanto riguarda i reati sia per quanto riguarda i peccati, gli Stati laici d’impronta liberal-democratica, come la Chiesa dal canto proprio, offrono in modo diverso, ma sostanzialmente simile, la possibilità di espiare, che implica di per sé quel recupero che cancella la colpa derivante dal crimine o peccato commesso. Questo è l’apostolato nelle carceri, il resto è solo surreale e dannosa ideologia, tra sciacquate di piedi e “giubilei galeotti” di un Sommo Pontefice che giunge dinanzi alla Porta Santa nella Papale arcibasilica di San Pietro facendosi spingere sulla sedia a rotelle da un pretino emaciato in pantaloni, perché in quel caso è impossibilitato ad alzarsi e camminare. Però s’alza in piedi e cammina per oltrepassare la Porta Santa aperta nel carcere di Rebibbia, paragonandolo a una basilica (vgl.. Video WHO). Qualcuno vuole ricordare al Santo Padre che a Roma abbiamo basiliche costruite sul sangue dei martiri cristiani uccisi in Hass auf den Glauben e che il titolo basilicale non è particolarmente adatto per una cappella carceraria? E proprio qui risuonano alla mente le parole del Salmista:

Fino a quando, Mann, continuerai a dimenticarmi?
Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?
Fino a quando nell’anima mia proverò affanni,
tristezza nel cuore ogni momento?
Fino a quando su di me trionferà il nemico?

Guarda, rispondimi, Signore mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto
e non esultino i miei avversari quando vacillo (Salmo 13, 2-5).

Il Giubileo, anche chiamato Anno Santo, ha una grande portata di carattere spirituale che investe la vita dell’intera Chiesa universale. Il cuore di questo evento è il Sacramento della Penitenza per la remissione dei peccati e delle pene per i peccati. La sua istituzione si perde nella notte dei tempi ed è legata all’esperienza dell’antico Popolo d’Israele. Il sito ufficiale della Santa Sede mette a disposizione un Exkurs storico che consiglio di leggere (vgl.. Cos’è il Giubileo). È così preciso e ben fatto da rendere superflue ulteriori spiegazioni, perché dal mio canto non potrei che ripetere quanto in esso contenuto e spiegato.

Adesso vorrei passare dalla sfera spirituale a quella finanziaria, premettendo che in certe mie personali convinzioni spero di sbagliare e di doverne far pubblica ammenda nei mesi che seguiranno. Temo infatti che questo Giubileo sarà un fallimento sul versante spirituale ed economico, weil eine Heilige Tür geöffnet wurde, non tanto su ciò che non siamo più, schlechter! Abbiamo aperto la Porta Santa su quel che siamo diventati attraverso un’inversione di paradigma: la Chiesa di venticinque anni fa, nonostante fosse già gravemente ammalata, cercava di sforzarsi d’aprire, di spalancare le porte a Cristo (vgl.. WHO); quella d’oggi, degente nel reparto per malati terminali oncologici, ha cercato d’aprire, di spalancare le porte al mondo. E come spesso ho avuto modo di ricordare in questi ultimi anni, il compito che Cristo Dio ci ha affidato per divina missione non è quello di compiacere il mondo, ma di contrastarlo:

„Wenn Sie waren von der Welt, die Welt würde Sie als seine eigene Liebe; da Sie sind nicht von der Welt, sondern ich habe euch von der Welt gewählt, Deshalb hasst dich die Welt " (GV 15, 19).

Spesso le immagini possono riassumere un intero stato di cose senza ricorrere alle parole. Zum Beispiel: che dire della episcopessa protestante seduta nei posti d’onore con gli esponenti delle varie religioni? Ma noi siamo includenti! Aus diesem Grund, pur di escludere tutto ciò che è cattolico, di necessità dobbiamo includere tutto ciò che cattolico non è … beninteso, il tutto espresso col debito rispetto umano per quella Signora presente in tribuna d’onore come “vescova” nella Papale arcibasilica di San Pietro, senza che nessuno dei soloni clericali si rendesse conto che a questo modo si corre il rischio di lasciar passare un messaggio di normalizzazione e approvazione, posto che una donna non può auto-definirsi “vescovo” e che nessuno, sul versante cattolico, la può in qualche modo riconoscere come tale, anche se appartenente a una religione cristiana non cattolica nata dall’eresia e dallo scisma di Martin Lutero, che ricordiamo fu un eretico, non un riformatore.

Lutero non produsse affatto alcuna riforma, quella la fecero i Padri al Concilio di Trento, lui lacerò la Chiesa di Cristo con un terribile scisma, che tale rimane tutt’oggi, bei allem Respekt episcope in tribuna d’onore all’apertura dell’Anno Santo sopra la tomba dell’Apostolo Pietro nella totale indifferenza del clericalismo includente.

Dicevamo del discorso economico … per il Giubileo del 2000 fu varato il decreto legge del 23 Oktober 1996, n. 551, recante «Misure urgenti per il Grande Giubileo del 2000», poi convertito nella legge del 23 Dezember 1996, n. 651. A quell’evento s’incominciò a lavorare anni prima, previo varo di apposite leggi, ma soprattutto fu stanziata una somma di danaro astronomica: 3.500 Milliarden von alten Lire, corrispondenti nella odierna moneta a un miliardo e ottocento milioni di euro. Anche in questo caso rimando al sito ufficiale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dove il tutto si trova documentato e dettagliato (vgl.. WHO). Ciò detto va ricordato che il presidente dei vescovi italiani dell’epoca era il Cardinale Camillo Ruini, dotato di rare capacità politiche, con un esercito di vescovi al suo seguito che non erano ancóra le odierne caricature che gareggiano tra di loro a chi porta al collo la croce di legno più umile e povera, fatta possibilmente col materiale di una barca affondata al largo di Lampedusa sopra la quale i trafficanti di esseri umani trasportavano dei poveri clandestini disperati, incluse spesso donne e bambini.

Quella degli anni che precedettero il Giubileo del 2000 era un’altra Chiesa, un altro episcopato, un altro pontificato … ma soprattutto un’altra società e un altro assetto geopolitico nazionale e internazionale. Ma ecco un esempio esaustivo in grado di chiarire il tutto: damals, in Italien, se prima delle elezioni amministrative qualche vescovo diocesano manifestava malumore per uno o alcuni candidati particolarmente polemici o aggressivi, questi provvedevano a correggere il tiro e abbassare i toni nel corso della campagna elettorale. Aber es gibt noch mehr: quando nel giugno del 2005 ci fu il referendum in Italia sulla procreazione assistita, il Cardinale Camillo Ruini invitò espressamente gli italiani a non andare a votare. Ergebnis: tre italiani su quattro non si recarono alle urne e il referendum risultò un fiasco (vgl.. WHO). Il fatto che personalmente apprezzi e riconosca certe evidenti e indubbie qualità del Cardinale Camillo Ruini, rammaricandomi che oggi, figure della sua alta levatura, purtroppo non ne abbiamo più, nulla toglie al fatto che mai mi sarei auspicato di averlo come mio vescovo diocesano. Tutt’oggi proseguo infatti a considerarlo, sul piano umano e spirituale, come «un freddo osso secco rivestito di velluto», tale ebbi a definirlo, con sua scarsa gioia, vor einigen Jahren, incurante da parte mia di quanto sia notoriamente permaloso, oltre che privo di senso dell’umorismo.

Con tutt’altri uomini e tutt’altro genere di Chiesa, in occasione del grande evento giubilare del 2000, Roma fu rifatta nuova. Ciò nell’interesse dello Stato, che recuperò con alti introiti e interessi sia economici che d’immagine quanto investito, ma anche della Chiesa, che grazie agli ingenti fondi stanziati per quell’evento straordinario poté approfittarne per mettere mano alla gran parte delle proprie strutture, molte delle quali versavano già da anni in pessime condizioni. E qui va ricordato che Roma, selbst dann, brulicava di istituti religiosi, gran parte dei quali costruiti dopo il Concordato stipulato nel febbraio 1929 tra il Regno d’Italia e la Santa Sede. Opere perlopiù erette negli anni Trenta del Novecento, in una vera e propria gara tra gli Ordini storici e le varie Congregazioni religiose, maschili e femminili, a chi costruiva gli istituti più grandi. Alle porte del Terzo Millennio, con un drastico calo di natalità iniziato sul finire degli anni Sessanta del Novecento, certe scuole cattoliche, asili per l’infanzia e istituti vari per l’assistenza, non avevano più motivo di esistere, trattandosi perlopiù di strutture faraoniche. Va poi considerato che nel 1978 fu approvata quella grandissima conquista sociale della legge sull’aborto, grazie alla quale sparirono anche gli orfanotrofi, di cui non c’era più bisogno, dato che i figli potevano essere ammazzati prima di nascere. Per non parlare delle numerose curie e case generalizie dei vari Ordini e Congregazioni maschili e femminili, quasi sempre con noviziati o studentati teologici al loro interno, che le portavano ad avere, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, comunità che giungevano a contare cento o duecento religiosi, tra quelli che avevano professato i voti solenni e i giovani professi semplici in formazione.

Nella Roma d’inizi anni Settanta era impossibile non incontrare ovunque, lungo i corsi delle vie urbane, preti e suore, frati e monache. Poi c’erano i giovani seminaristi e gli studenti di teologia dei vari seminari e collegi romani nazionali e internazionali, che quando si recavano a passeggio formavano file di decine e decine di giovani chierici. Bald sagte: il calo delle natalità e la crisi inesorabile delle vocazioni avevano ridotto nei decenni successivi, gran parte di queste grandi strutture, a essere abitate non più da cento o duecento, ma da sei o sette anziani religiosi o religiose, con gli stabili che versavano ormai in stato di semi-fatiscenza, con impianti obsoleti e fuori da ogni normativa di legge in materia di sicurezza. Fu così che in occasione del Giubileo del 2000, non solo furono ristrutturati gran parte di questi istituti, perché fu deciso di metterli in qualche modo a reddito, riservando una piccola ala a religiosi e religiose ridotti ormai numericamente ai minimi termini e mutando il grosso degli stabili in case d’accoglienza, di fatto in alberghi, perché tali sono oggi la gran parte di questi istituti. Fu un’operazione lungimirante, grazie alla quale gli stabili di molti istituti furono salvati e messi in condizione di produrre il necessario danaro per sostenersi.

Purtroppo preti, Geschwister, sono capaci — e lo sono veramente come pochi — a gettar via danaro in spese inutili, talora persino in opere dannose da cui poi derivano grandi perdite, senza avere la capacità di rendersi conto che certe strutture richiedono grandi cure e attente manutenzioni. Und so, venticinque anni fa, dopo essere stati tolti da guai molto seri, dinanzi a problemi legati ai loro grandi stabili che non erano in grado né di restaurare, né di conservare in modo adeguato, né di conformare alle normative di legge in materia di sicurezza, non hanno trovato di meglio da fare che lasciarli ritornare in stato di semi-fatiscenza nei successivi venticinque anni, nicht jeder, ma buona parte sì. Questa è quella che sono solito chiamare “psicologia della toppa clericale”. Presto svelato il significato di questa definizione: una struttura necessita di un intervento di manutenzione ordinaria? Perché mai spendere soldi, basta lasciar correre, semmai dicendo, con tutto il cinismo tipico e a tratti unico di preti, Geschwister: «Non vale la pena farsi inutilmente del sangue amaro, ci penseranno poi quelli che verranno dopo». Ein Punkt quel, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria omessi nel corso degli anni, finiranno col mutarsi in serie esigenze di manutenzione straordinaria, che però costa parecchio. Ein Punkt quel, la nota lungimiranza pretesca-fratesca-suoresca incomincia ad attaccare delle toppe a destra e a sinistra, spendendo semmai cifre esorbitanti nella convinzione di risparmiare, perché pochi come preti, frati e suore sono così idioti nel farsi fregare soldi, se non sono stati adeguatamente formati alla concreta vita pratica con i piedi ben piantati per terra. Detto e fatto: i muri sono stati imbiancati l’ultima volta vent’anni fa? Gli infissi interni ed esterni, i condizionatori e i termosifoni, i sanitari installati sul finire degli anni Novanta del Novecento e via a seguire, sui quali non si è mai provveduto a interventi di necessaria manutenzione ordinaria, oggi stanno cadendo a pezzi? Kein Problem, ci si attacca una toppa, semmai — manco a dirsi! — facendosi fare i lavori da persone che, per cambiare dei banali filtri ai condizionatori, fanno pagare all’inesperienza pretesca-fratesca-suoresca più di quanto costerebbero degli impianti di ultima generazione a basso consumo e ad alto risparmio energetico.

Giacché molti sarebbero gli esempi mi limiterò a uno soltanto: lo scorso anno ebbi modo di ritrovarmi in un istituto di suore mentre dei tinteggiatori stavano imbiancando le stanze della loro casa-albergo. Vedendoli miscelare pitture anonime dentro i secchi con abbondante acqua e sentendo un odore alquanto sgradevole che sapeva tutto quanto di sostanze chimico-tossiche, chiesi: «Che marca di pittura ecologica state usando?». Nachdem, girando per i corridoi, notai un tripudio di sbavature non solo sui muri, ma pure sugli infissi, sui battiscopa e persino sugli estintori sporcati con colate di vernice. Presi il capomastro e gli dissi: «Se lei, in meinem Haus, avesse fatto una cosa del genere, non la facevo uscire dalla porta ma dalla finestra, guardandomi bene dal darle il becco di un solo quattrino». wird sein, la madre superiora, mi affrontò irritata dicendomi di non disturbare più i loro lavoratori. Le risposi: «Delle persone che vi hanno collocato gli scarichi dell’acqua dei condizionatori dentro i box delle docce delle camere da letto degli ospiti e che non contenti vi hanno eliminato persino la messa a terra dall’impianto elettrico, non meritano di essere chiamati lavoratori ma delinquenti, mentre voi dimostrate di essere soltanto delle povere incapaci a gestire il cospicuo patrimonio di cui la vostra congregazione ha la grazia di poter beneficiare».

Una sedia a rotelle spinta da un emaciato prete in pantaloni ha inaugurato quello che ragionevolmente potremmo definire “Il Giubileo della toppa” messa sulla nostra irreversibile decadenza spirituale e finanziaria, di cui sono paradigma le nostre piazze e le nostre chiese sempre più vuote. O qualcuno dimentica forse che il 24 Dezember 1999 non era solo gremita Piazza San Pietro, perché la calca di persone arrivava fino a Castel Sant’Angelo e al Lungotevere? Qualcuno vuole fare i conti con il fatto tanto evidente quanto triste che il 24 Dezember 2024, come mostra la foto che accompagna questo articolo, la stessa piazza era completamente vuota al centro e che nei quattro quadrati di sedie poste sotto la scalinata del sagrato, sono visibili tanti posti vuoti?

La domanda conclusiva è di rigore: un devoto cattolico, per quale motivo dovrebbe partire dall’Australia o dal Perù per muoversi in viaggio verso Roma? Forse per sentire un anziano Pontefice che quando apre bocca parla di poveri e migranti, von Migranten und Armen, di poveri e migranti …? Come se il Verbo di Dio fosse venuto in questo mondo solo per parlare e prendersi cura dei poveri delle Slums e di quelli delle Villas Nöten (Villaggi della miseria)? E quelli che non hanno il grande privilegio di essere poveri, sono anch’essi figli di Dio, oppur nein? E che cosa troverebbe a Roma il pellegrino giubilante? Troverebbe i barboni accampati sotto il colonnato del Bernini; troverebbe Borgo Santo Spirito e Borgo Pio, rispettivamente alla sinistra e alla destra del Vaticano e di Piazza San Pietro, dove il mattino presto i commercianti sono costretti a lanciare secchi di varechina per cercare di togliere l’odore acido di urina che penetra le narici in modo nauseabondo. E dove dovrebbe alloggiare il pellegrino giubilante? Forse dalle suorine o dai fraticelli che dopo il Giubileo del 2000, una volta avute le loro strutture rifatte gratis dallo “Zio Paperone” della Repubblica Italiana, non si sono mai posti il problema di rinnovare letti e materassi o di rifare i sanitari; di riprendere gli intonaci e tinteggiare le pareti; che per colazione ti offrono latte liofilizzato e polveri di surrogati da fare invidia ai prodotti messi in commercio durante il periodo in cui il vecchio regime fascista proclamò l’autarchia, in seguito alla quale non era più possibile usare prodotti di importazione estera, a partire dal caffè? Sorvoliamo sulla pessima qualità dei cibi, in queste case che offrono anche il servizio dei pasti. Soprattutto sorvoliamo sulle suore indiane e filippine prese dai loro Paesi e portate nelle case religiose di Roma e poste sotto la direzione di una suora italiana ottantenne come manovalanza pari a donne di servizio, alle quali ci si deve rivolgere in inglese, perché pur vivendo in Italia da dieci anni non sono in grado di comprendere e parlare l’italiano. Sorvoliamo e stendiamo un velo pietoso su tutto questo e su tutto ciò che di peggio ancóra circola per certe case …

Sul finire, come non accennare ai personaggi esotici che sempre più spesso capita di trovare a lavoro nelle case di accoglienza, soprattutto delle suore, che variano dalle ragazze con la pancia scoperta ai ragazzi che sfoggiano tre campanelle alle orecchie, der piercing e i tatuaggi in bella vista? Von der Serie: vogliamo ospitare i pellegrini in case religiose di accoglienza, oppure in succursali malriuscite del celebre circolo gay del Muccassassina di Roma? Come mai alla Santa Sede, attenta talora persino alle futilità, non è ancora passato per la mente di mandare in giro degli ispettori per verificare se certe case gestite da religiosi e religiose, o da loro preposti laici, hanno veramente tutti i requisiti necessari per fare cosiddetta accoglienza religiosa in modo dignitoso?

Avere aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia è stata cosa opportuna e a suo modo lungimirante, essendo il luogo più adatto dove molti di noi dovrebbero stare, ed anche per lungo tempo, dopo avere attentato al corpo mistico di Cristo che è la Chiesa (vgl.. Kol 1,18), sul quale oggi si attaccano sopra toppe di giorno in giorno, che però non possono arrestare e men che mai sanare le metastasi maligne messe in circolo nel suo organismo da decenni e decenni, senza che di esse possa essere incolpato questo pontificato, che non ne è responsabile, pur avendo fatto il suo, senza tirarsi indietro quando ai danni già ampiamente esistenti da svariati decenni, ha deciso di sommarne altri, tanto originali quanto gravi.

„Aber der Sohn des Menschen, wann es kommen wird, Glauben finden auf Erden?» (LC 18, 8)

 

von der Insel Patmos, 31 Dezember 2024

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THE CHURCH OF THE PATCHES PASSES THE HOLY DOOR OF IRREVERSIBLE DECADENCE ON A WHEELCHAIR

This Jubilee will be a failure on the spiritual and economic front, because a Holy Door opened, not so much on what we are not longer, worse! On what we have become through a paradigm inversion: the Church of twenty-five years ago, despite al-ready being seriously ill, tried to open, to throw open the doors to Christ; the Church’s today, a patient in the ward for terminal-ly patients, has tried to open, to throw open the doors to the world.

 

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In the experience of man and in the life of the Church nothing happens by chance, if anything we are increasingly incapable of reading the signs. And so, twenty-five years apart from each other, two Supreme Pontiffs opened the Door of the Holy Year, both with the weight of their seniority and their disabling illnesses.

At Christmas 1999, the visible Church led by John Paul II appeared seriously ill in front of the Holy Door. This Pontiff, debilitated by Parkinson’s disease, was a clear example of this: aided by a master of ceremonies, dressed in a dignified ecclesiastical robe, he still wanted to kneel, albeit with obvious difficulty and great physical suffering. The Holy Father never agreed to give up genuflections, especially before the Holy Eucharist. For the solemn occasion the Holy Father was dressed in a cloak that precedes the birth of Christianity by centuries. A cloak known in the ancient Roman pagan religion as apluviale”, used by the Pontifex Maximus, starting from the 6th century BC, to protect himself from the rain, when from the top of the Pons Sublicio, located between the current Roman districts of Trastevere and Testaccio, to the height of Porta Portese, he studied the movements of water and the flight of birds to interpret the will of the gods.

For the solemn jubilee event of 2000 the Holy Father wore a cope which received much criticism. That liturgical vestment, made in the italian city of Prato, was woven with very bright colors: red, blue and gold, symbols present in nature and in the human spiritual dimension. The red tends to symbolize life and strength; the blue the union between sky and earth; the yellow the divinity.

If we reflect on it in the present, that play of colors was like the last explosion of light before the arrival of the dark-gray that envelops us today and which cannot be attributed either to him or to the Supreme Pontiffs who succeeded him from 2005 onwards, because the crisis of the Church begins from afar. A minimal knowledge of history would be enough — in this world which with memories barely reaches yesterday, given that it doesn’t even reach the day before yesterday — to understand that the seeds of the crisis ecclesiasial and ecclesiastical decadence, visible today, were already present between the pontificates of Leo XIII and Pius X, between the end nineteenth century and the beginning twentieth century.

If with John Paul II the disease pressed in front of the door, with the Supreme Pontiff Francis the visible Church has gone beyond it, entering a point of no return, pushed on a wheelchair by the shadow of a gaunt priest dressed in a pair of trousers, rather than with a dignified ecclesiastical robe. That of John Paul II, despite being a Church in crisis for decades, always tried to kneel before the Body and Blood of Christ, trying not to become irreversibly ill. Francis’s does not kneel before the Body and Blood of Christ, because she is now seriously and irreversibly ill. aber, he kneels down to wash and kiss the feet of convicts and prostitutes at the Masse Abendmahl (Mass of the Lord’s Supper), despising the richness of our glorious places of worship, which are not the fruit of princely splendor, as some uneducated people might think, but of faith of believers and of the work of the greatest artists who with wanted to honor God offering the best and the maximum that could be paid to the Divine Creator of heaven and earth, of all visible and invisible things. This is why the abbreviation D.O.M, was bedeutet: Deus Optimus Maximus (to God we always offer the best and the maximum), carved on many ecclesiastical buildings. aber, if on the one hand there is contempt for what is not known, on the other there is no hesitation in glorifying prisons, in which one ends up having committed crimes, except in cases of innocent people unjustly convicted due to judicial errors, or in the cases of the prisons of anti-democratic dictatorial regimes. Although some do not remember it, or are not aware of this incontrovertible reality, it is worth reminding them that criminals end up in prison.

Those inside prisons must be recovered, not exalted as if they were devoted builders of modern cathedrals, or unspecified victims of the bad society guilty of not having fully understood them. If one is in there, you need to remember that outside, someone, often more than one, sometimes even entire families, have cried of cause him. It would therefore be good to remember that forgiveness is such if it goes hand in hand with the punishment inflicted by justice, which on a spiritual level acts as a purification of the condemned, transforming prison into an action of that divine grace which first forms and then transforms the man through the expiation of those that human law indicates as crimes, Catholic doctrine as sins. In both cases, both as regards crimes and as regards sins, secular states with a liberal-democratic imprint, like the Church for its part, offer the possibility of atoning in a different but essentially similar way, which it implies that healing which erases the guilt deriving from the crime or sin committed. This is the apostolate in prisons, the rest is just surreal and harmful ideology, between eccentric foot-washing to prisoners and prostitutes in the Masse Abendmahl, and the ‘prison jubilees’ of a Supreme Pontiff who arrives before the Holy Door of the Papal Archbasilica of St Peter’s in a wheelchair pushed by an emaciated priest in trousers, because he cannot get up and walk; yet he gets up and walks two days later to cross the Holy Door opened in Rome’s Rebibbia prison, where he compares the prison chapel to a basilica (see video HIER). Does anyone want to remind the Holy Father that in Rome we have basilicas built on the blood of Christian martyrs killed in hatred of the faith (Hass auf den Glauben) and that, for this reason, the title of basilica is not appropriate for a prison chapel? And right here the words of the Psalmist come to mind:

How long must I take counsel in my soul and have sorrow in my heart all the day?
How long shall my enemy be exalted over me?

Consider and answer me, O Lord my God; light up my eyes,
lest I sleep the sleep of death,
lest my enemy say, “I have prevailed over him,”
lest my foes rejoice because I am shaken.

But I have trusted in your steadfast love;
my heart shall rejoice in your salvation (Psalm 13, 2-5).

The Jubilee, also called the Holy Year, has a great spiritual significance that affects the life of the entire universal Church. Heart of this event is the Sacrament of Penance for the remission of sins and cancellation of the sentence. Its institution is lost in the mists of time and is linked to the experience of the ancient People of Israel. The official website of the Holy See provides a historical excursus that I recommend reading (sehen: What is the Jubilee). It is so precise and well done that further explanations are superfluous, because for my part I could only repeat what is contained and explained in it.

Now I would like to move from the spiritual to the financial sphere, starting from the assumption that I hope to be wrong in some of my personal beliefs, and to publicly ask for forgiveness for them in the following months. I fear that this Jubilee will be a failure on the spiritual and economic front, because a Holy Door has been opened, not so much on what we are no longer, worse! We have opened the Holy Door on what we have become through a paradigm inversion: the Church of twenty-five years ago, despite already being seriously ill, tried to force itself to open, to throw open the doors to Christ (sehen HIER); the Church of today is in the ward for terminally ill cancer patients, because has tried to open, to throw open the doors to the world. And as I have often had the opportunity to remember in recent years, the task that Christ God has entrusted to us by divine mission is not to please the world, but to oppose it:

«If you were of the world, you would be loved by the world: but because you are not of the world, but I have taken you out of the world, you are hated by the world» (John 15:19).

Often images can summarize an entire state of affairs without resorting to words. Zum Beispiel: the Protestant woman bishop in places of honor among the exponents of the various religions. But let’s be inclusive! In der Tat, to exclude everything that is Catholic, it is necessary to necessarily include everything that is not CatholicAll expressed with due human respect for that Lady present asbishopin the Pontifical Archbasilica of St. Peter. The leaders ecclesiastics don’t realize that in this way they risk transmitting a message of normalization and approval, given that a woman cannot define herself as abishopand that no one on the Catholic side can in any way recognize her as such. It should not be forgotten that this Lady belongs to a non-Catholic Christian religion born in the 16th century from the heresy and schism of Martin Luther, who we remember was a heretic, not a reformer.

Luther did not produce any reforms. The true and only reform was made by the Fathers of the Council of Trent. Luther tore apart the Church of Christ with a terrible schism, which remains so even today, with all due respect to the Protestant women-bishops welcomed into places of honor for the opening of the Holy Year on the tomb of the apostle Peter. All this in total indifference of inclusive clericalism.

But let’s get to the economic question. For the Jubilee of 2000, work in Rome had begun years earlier. Specific laws have also been approved: Legislative Decree 23 Oktober 1996, n. 551, containing «Urgent measures for the Great Jubilee of 2000», later converted into law 23 Dezember 1996, n. 651. Above all, an astronomical sum of money was allocated: 3,500 billion of the old lire, corresponding in today’s money to one billion and eight hundred million euros (approximately 1,878,000,000.00 USD). Also in this case I refer you to the official website of the Ministry of Infrastructure and Transport of the Italian Republic, where everything is documented and detailed (sehen HIER). Nachdem dies gesagt ist, it should be remembered that the president of the Italian bishops of the time was His Eminence the Cardinal Camillo Ruini, endowed with rare political skills, with an army of bishops following him who were not caricatures like today’s bishops, who compete between of them to those who carry on their chest the humblest and poorest wooden cross, made with the material of a sunken boat off the sicilian coast of Lampedusa isla on which human traffickers transported poor desperate illegal immigrants, including women and innocents children.

That of the years preceding the Jubilee of 2000 was another Church, another episcopate, another pontificatebut above all another society and another national and international geopolitical structure. But here is an exhaustive example capable of clarifying everything: zu der Zeit, in Italy, if before the administrative elections some diocesan bishop expressed discontent towards a particularly polemical or aggressive candidate, immediately the candidate corrected his tone during the electoral campaign. But there’s more: when the referendum on assisted procreation was held in Italy in June 2005, Cardinal Camillo Ruini expressly invited Italians not to go and vote. Result: three out of four Italians did not go to the polls and the referendum was a flop (sehen HIER). The fact that I appreciate and recognize certain undoubted qualities of Cardinal Camillo Ruini, stating that today, Leider, we no longer have figures of his high level, does not take anything away from the fact that I would never have hoped to have him as my diocesan bishop. Even today, on a human and spiritual level, I continue to consider ita cold and dry bone covered in velvet”. This is how I defined him, to his scant joy, a few years ago, without caring how notoriously touchy and humorless the Cardinal is.

With completely different men and a completely different kind of Church, on the occasion of the great Jubilee event of 2000, Rome was remade new. This was in the interest of the State, which recovered what it had invested with high revenues and both economic and image interests, but also of the Church, which thanks to the huge funds allocated for that extraordinary event was able to take advantage of renovate most of its structures, many of which had already been in terrible conditions for years. And here it should be remembered that Rome, already at the time, was teeming with religious institutes, most of which were built after the Concordat stipulated in February 1929 between the Kingdom of Italy and the Holy See (in 1929, after the fall of the Papal State and the conquest of Rome in September 1870, the Kingdom of Italy recognized the Vatican City as an independent sovereign state governed by the Roman Pontiff). Works mostly erected in the 1930s, in a real competition between the historical Orders and the various religious Congregations, male and female, to see who built the largest institutes. At the gates of the Third Millennium, with a drastic decline in the birth rate that began at the end of the 1960s, certain Catholic schools, nursery schools and various care institutions no longer had any reason to exist, as they were mostly pharaonic structures. It should also be considered that in 1978, in Italy, der “great social conquestof the law on abortion was approved, thanks to which orphanages also disappeared, for which no longer any need, given that children could be killed before they were born. Not to mention the numerous general houses of the various male and female Orders and Congregations, with novitiates or theological school within them, which led them to have, between the fifties and sixties, communities that numbered one hundred or two hundred religious, among those who had professed solemn vows and the young simply professed people in training.

In Rom, at the beginning of the seventies, it was impossible not to encounter priests, friars and nuns everywhere along the urban streets. Then there were the young seminarians and theology students from the various national and international Roman seminaries and colleges, who when they went for a walk formed lines of dozens and dozens of young clerics. In simple words: the decline in the birth rate and the inexorable crisis of vocations had reduced the majority of these large structures in the following decades to being inhabited no longer by one hundred or two hundred, but by six or seven elderly men and women religious, residing in buildings which were now in semi-degraded state, with obsolete systems and outside of any legal regulations regarding safety. So it was that on the occasion of the Jubilee of 2000, not only were a large part of these institutes renovated, but it was decided to make them profitable in some way, reserving a small wing for men and women religious, now reduced to a few members, and all the rest used for holiday home, in fact in hotels, because this is what most of these institutions are today: low-cost hotels. It was a far-sighted operation, thanks to which the buildings of many institutions were saved and made capable of producing the money necessary for their maintenance.

Unglücklicherweise, priests, friars and nuns are capable — and they really are like few others — of wasting money on useless expenses, sometimes even on harmful works which then lead to great losses, without having the ability to realize that certain structures require a lot of care and maintenance. And so, the well-known sapience of priests, friars and nuns begins to attach patches left and right, spending exorbitant amounts in the belief of saving money, because few like priests, friars and nuns are so idiotic as to let themselves be robbed, if they have not been adequately trained in concrete practical life with their feet firmly planted on the ground. All said and done: were the walls, last painted twenty years ago? The internal and external fixtures, the air conditioners and radiators, the sanitar elements dilapidated and broken today fixtures, on which the necessary routine maintenance, has never been carried out they were installed in the late 90s? No problem, just apply a patch, entrusting the repairs to people who, to change banal filters on air conditioners, make the inexperience of priests, friars and nuns pay more than what the new latest generation air conditioners with low consumption and high energy savings would cost.

Since there are many examples, I will limit myself to just one: last year I had the opportunity to find myself in a nuns institute while some painters were painting the rooms of their house-hotel. Seeing them mixing anonymous paints in buckets with plenty of water, and smelling a rather unpleasant odor that smelled entirely of toxic chemical substances, I asked: “What brand of ecological paint are you using?”. Dann, walking around the corridors, I noticed a riot of smudges not only on the walls, but also on the fixtures, on the skirting boards and even on the fire extinguishers dirtied with paint flows. I took the foreman and told him: “If you had done something like this in my house, I wouldn’t have let you out through the door but through the window, being careful not to give you a single penny.In the evening, the mother superior confronted me irritably and told me not to disturb their workers anymore. I replied to her: «The people who placed the water drains from the air conditioners inside the shower cubicles of the guest bedrooms and who, not satisfied, even eliminated the earthing from the electrical system, do not deserve to be called workers but criminals, while you nuns demonstrate that you are womens incapable of managing the considerable patrimony from which your congregation has the grace of being able to benefit”.

A wheelchair pushed by an emaciated priest in trousers inaugurates what we might reasonably call “The Jubilee of patchfocused on our irreversible spiritual and economic decadence, of which our increasingly empty squares and churches are a paradigm. On 24 Dezember 1999, the square of St. Peter’s, was not only packed, because the crowd of people reached as far as Castel Sant’Angelo. Same way, it is equally evident that on December 24, 2024 (as shown in the photo accompanying this article), the same square was completely empty in the central part, and in the four squares of chairs placed under the churchyard, several empty seats are visible.

The last question is obligatory: why should a devout Catholic leave Australia or Peru to go to Rome? Perhaps for hear an elderly Pontiff who, when he opens his mouth, speaks only of poor and migrants, of migrants and poor, of poor and migrants…? As if the Verb of God had come into this world only to speak and care for the poor of the “Slums” und “Villas Nöten” (Villages of misery)? And those who do not have the great privilege of being poor, are they also sons of God, oder nicht? And what would the jubilant pilgrim find in Rome? The clochards under Bernini’s colonnade; Borgo Santo Spirito and Borgo Pio, respectively to the left and right of the Vatican and St. Peter’s Square, where early in the morning traders are forced to throw buckets of bleach to try to remove the acidic smell of urine that penetrates the nostrils nauseatingly? And where should the jubilant pilgrim lodge? Perhaps by the nuns or friars who after the Jubilee of 2000, once they had their religiouse homes renovated free of charge by theUncle Scroogeof the Italian Republic, never asked themselves the problem of renewing beds and mattresses or redoing the bathroom fixtures; restore the plaster and paint the walls; that they offer freeze-dried milk and substitute powders for breakfast that rival the products put on the market during the period in which the old fascist regime proclaimed autarky, following which it was no longer possible to use products imported, starting with coffee? Better not even to mention the very poor quality of the food they offer in these houses where they also serve meals. Better to ignore, for Christian charity’s sake, the problem of the Indian and Filipino nuns taken from their countries and brought to the religious houses in Rome, placed under the direction of an eighty-year-old Italian nun and used as serving women, wer, despite living in Italy for ten years, are unable to understand and speak Italian. Let us overlook and draw a veil over all this and all the worst that circulates in certain homes

Finally, how can we not mention the exotic characters that we working in this religious houses, especially in those of nuns, who vary from girls with bare bellies to boys who show off three earrings in their ears, piercings and tattoos view? But do we want to host pilgrims in religious homes, or in failed branches of a gay village? Why has it not yet occurred to the Holy See to send around inspectors to verify whether certain houses managed by men and women religious, or by their lay preposed, really have all the necessary requirements to do so-called religious reception in a dignified way?

Having opened the Holy Door in the Roman prison of Rebibbia was appropriate and in its own way farsighted, being the most suitable place where many of us should be, and also for a long time, after having launched an attack on the mystical body of Christ which is the Church (Colossians 1,18), on which attached day after day patches that cannot stop, much less cure, the malignant metastases that have been circulating in his body for decades and decades. A state of affairs for which this pontificate is certainly not responsible, despite having done its part, without holding back when, to the damage that has already largely existed for several decades, it decided to add others, as original as they are serious.

«But when the Son of Man comes, will he find faith on earth?» (Luke 18, 8)

 

(F)von der Insel Patmos, 28 Dezember 2024

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LA IGLESIA DE LOS PARCHES PASA EN SILLA DE RUEDAS LA PUERTA SANTA DE LA DECADENCIA IRREVERSIBLE

Este Jubileo será un fracaso en lo espiritual y lo económico, porque se ha abierto una Puerta Santa, no tanto sobre lo que ya no somos, ¡peor! Hemos abierto la Puerta Santa sobre lo que hemos llegado a convertirnos a través de una inversión de paradigmas: la Iglesia de hace veinticinco años, a pesar de estar ya gravemente enferma, trataba de esforzarse por abrir, de abrir de par en par las puertas a Cristo; la Iglesia de hoy, postrada como un paciente en la sala de enfermos terminales oncológicos ha tratado abrir de par en par las puertas al mundo.

 

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En la experiencia del hombre y en la vida de la Iglesia nada sucede por casualidad, si acaso somos nosotros cada vez más incapaces de leer ciertos signos. Und so, a veinticinco años de diferencia, dos Sumos Pontífices abrieron la Puerta del Año Santo, presentándose ante ella con el peso de la vejez y de sus enfermedades invalidantes.

En la Navidad de 1999, la Iglesia visible guiada por Su Santidad Juan Pablo II llegó gravemente enferma ante la Puerta Santa. Este Pontífice, debilitado por la enfermedad de Parkinson, fue un ejemplo plástico de ello: ayudado por un maestro de ceremonias vestido con un digna veste eclesiástica, quien quiso, en todo caso, arrodillarse aunque con evidentes dificultades y gran sufrimiento físico. Él nunca aceptó hacer excepciones con las genuflexiones, especialmente ante la Santísima Eucaristía. Para la solemne ocasión, el Santo Padre vistió un mantum que precede en siglos el nacimiento de la Christianitas. Un manto conocido en la antigua religión pagana romana como “pluvial”, utilizado por el Pontifex Maximus para resguardarse de la lluvia, cuando desde lo alto del Pons Sublicio, situado entre los actuales barrios de Trastevere y Testaccio, a la altura de Porta Portese, estudiaba los movimientos de las aguas y el vuelo de los pájaros para interpretar la voluntad de los dioses.

Para el solemne evento jubilar del año 2000, el Santo Padre vistió una capa sobre la que se hicieron muchas críticas. Aquella vestidura, confeccionada en Prato, había sido tejida en colores muy vivos: rojo, azul y dorado, símbolos presentes en la naturaleza y en la dimensión espiritual humana. El rojo suele simbolizar la vida y la fuerza; el azul, la unión del cielo y la tierra; el dorado, la divinidad.

Si lo reflexionamos en retrospectiva, aquel juego de colores fue como la última explosión de luz antes de la llegada de la grisura sombría que hoy nos envuelve; y que no es imputable ni a él, ni a los Sumos Pontífices que le sucedieron a partir de 2005; porque la crisis de la Iglesia comienza hace mucho tiempo. Un mínimo conocimiento de la historia bastaría — en este mundo con recuerdos que apenas llega hasta ayer, puesto que ni siquiera se alcanza el anteayer — para comprender que los gérmenes de la crisis que originó la decadencia eclesial y eclesiástica, descaradamente visible hoy en día, ya eran presentes entre los pontificados de León XIII y Pío X, a finales del siglo XIX y principios del siglo XX.

Si con Juan Pablo II la enfermedad presionaba ante la puerta, con el Sumo Pontífice Francisco la Iglesia visible cruzó un punto de no retorno, empujada sobre una silla de ruedas por la sombra de un sacerdote demacrado vestido con un par de pantalones, en lugar de una veste eclesiástica digna. La de Juan Pablo II, a pesar de ser una Iglesia en crisis desde hace décadas, siempre trató de arrodillarse ante el Cuerpo y la Sangre de Cristo, intentando no enfermar irreversiblemente. La Iglesia de Francisco no se arrodilla ante el Cuerpo y la Sangre de Cristo, porque ahora está grave e irreversiblemente enferma. aber, se arrodilla para lavar y besar los pies de los presos y de las prostitutas en la Masse Abendmahl, despreciando la riqueza de nuestros gloriosos lugares de culto, que no son fruto del esplendor principesco — como algunas personas sin cultura podrían pensar — sino de la fe de los creyentes y de la obra de los más grandes artistas que quisieron honrar a Dios, ofreciendo lo mejor rindiendo el más alto homenaje que se podía ofrecer al Divino Creador del cielo y de la tierra, de todos cosas visibles e invisibles. Por eso la abreviatura D.O.M, que significa: Deus Optimus Maximus, está esculpida en muchos edificios eclesiásticos. Si por un lado se desprecia lo que no se sabe por otro lado, no se duda en exaltar las cárceles, dentro de las que se termina por haber cometido delitos, salvo el caso de inocentes condenados injustamente por errores judiciales. Aunque algunos no lo recuerden, o no sean realmente conscientes de esta incontrovertible realidad, conviene recordarles que los delincuentes acaban en la cárcel.

Los que están dentro de las cárceles deben ser recuperados, no exaltados como si fueran devotos fieles de las catedrales modernas, o víctimas no especificadas de una mala sociedad, culpable de no haberlos comprendido plenamente. Si están ahí adentro alguien, afuera, a menudo más de uno, y a veces incluso familias enteras, han llorado por su causa. Deswegen, sería bueno recordar que el perdón es tal si va de la mano de la pena infligida por la justicia, que en el plano espiritual actúa como una purificación del condenado, transformando la prisión en una acción de esa gracia divina que primero forma y luego transforma al hombre mediante la expiación de aquellos que la ley humana señala como delitos, y la doctrina católica como pecados. En ambos casos, tanto en lo que se refiere a los delitos como a los pecados, los Estados laicos de impronta democrático-liberal, como la Iglesia por su parte, ofrecen de manera diferente, pero sustancialmente similar, la posibilidad de expiar, lo que implica en sí mismo esa recuperación que borra la culpa derivada del delito o pecado cometido. Esto es el apostolado en las cárceles, el resto es ideología surrealista y dañina, entre lavada de pies yjubileos de los prisionerosde un Sumo Pontífice que llega ante la Puerta Santa de la Archibasílica Papal de San Pedro empujado en una silla de ruedas por un sacerdote demacrado en pantalones, porque en ese caso está imposibilitado a levantarse y caminar. Pero se levanta y camina hasta abrir la Puerta Santa en la prisión romana de Rebibbia, comparándola con una basílica (vgl.. Video WHO).

¿Alguien quiere recordarle al Santo Padre que en Roma tenemos basílicas construidas sobre el sangre de mártires cristianos asesinados con crueldad en Hass auf den Glauben (en odio a la fe católica) y que el título de basílica no es particularmente adecuado para la capilla de una prisión? Y es aquí donde me vienen a la mente las palabras del salmista:

¿Hasta cuándo sentiré angustia en mi alma y tristeza en mi corazón, día tras día? ¿Hasta cuándo mi enemigo triunfará a costa mía?
Señor, Dios mío, mírame y respóndeme! Ilumina mis ojos para que no me duerma con los muertos,
y no diga mi enemigo que acabó conmigo, ni mis adversarios se alegren al verme vacilar.
En cuanto a mí, confío en tu bondad; conoceré la alegría de tu salvación y cantaré al Señor que me ha tratado bien (Salmo 13, 2-5).

El Jubileo, también llamado Año Santo, tiene un gran significado espiritual que afecta la vida de toda la Iglesia universal. El corazón de este evento es el Sacramento de la Penitencia para la remisión de los pecados y de las penas por los pecados. Su institución se pierde en la noche de los tiempos y está ligada a la experiencia del antiguo Pueblo de Israel. El sitio web oficial de la Santa Sede ofrece un recorrido histórico que recomiendo leer (Uhr: ¿Qué es el Jubileo?). Es un texto tan preciso y bien hecho que sobran más explicaciones, por mi parte sólo podría repetir lo contenido y explicado en él.

Ahora quisiera pasar de la esfera espiritual a la financiera, partiendo de la premisa de que espero equivocarme en ciertas convicciones personales y tener que enmendarlas públicamente en los próximos meses. Temo que este Jubileo será un fracaso en lo espiritual y lo económico, porque se ha abierto una Puerta Santa, no tanto sobre lo que ya no somos, ¡peor! Hemos abierto la Puerta Santa sobre lo que hemos llegado a convertirnos a través de una inversión de paradigma: la Iglesia de hace veinticinco años, a pesar de estar ya gravemente enferma, trataba de esforzarse por abrir, de abrir de par en par las puertas a Cristo (Uhr HIER); la Iglesia de hoy, postrada como paciente en la sala de enfermos terminales oncológicos, ha tratado abrir, de abrir de par en par las puertas al mundo. Y como a menudo he tenido oportunidad de recordar en estos últimos años, la tarea que Cristo Dios nos ha encomendado por misión divina no es agradar al mundo, sino oponernos a él:

«Si ustedes fueran del mundo, el mundo los amaría como cosa suya. Pero como no son del mundo, sino que yo los elegí y los saqué de él, él mundo los odia» (Juan 15,19).

A menudo las imágenes pueden resumir todo un estado de cosas sin recurrir a las palabras. Zum Beispiel: ¿qué decir con la episcopesa protestante sentada en los asientos de honor junto con representantes de diferentes religiones? ¡Pero es que somos inclusivos! Deswegen, para excluir todo lo que es católico, debemos incluir necesariamente todo lo que no es católicopor supuesto, todo obviamente expresado con el debido respeto humano hacia la Señora presente en el podio comoobispoen la Archibasílica Papal de San Pedro, sin que ninguno de los solones clericales se dé cuenta que así corremos el riesgo de dejar pasar un mensaje de normalización y aprobación, porque una mujer no puede auto-definirse comoobispay nadie, del lado católico, de ninguna manera puede reconocerla como tal, ni siquiera si pertenece a una religión cristiana no católica nacida de la herejía y cisma de Martín Lutero, que recordamos: era un hereje y no era un reformador.

Lutero no produjo, de hecho, alguna reforma; la única reforma verdadera fue llevada a cabo por los Padres en el Concilio de Trento. Lutero desgarró la Iglesia de Cristo con un cisma terrible, que permanece tal cual hasta el día de hoy, con el debido respeto a las obispas en tribuna de honor a la inauguración del Año Santo, sobre la tumba del apóstol Pedro, con la total indiferencia del clericalismo inclusivo.

Hablebamos del discurso económico para el Jubileo del 2000, se aprobó el Decreto ley del 23 de octubre de 1996, n. 551, que contiene «Medidas urgentes para el Gran Jubileo del 2000», posteriormente convertido en ley del 23 Dezember 1996, n. 651. Los trabajos para este acontecimiento comenzaron años atrás, tras la aprobación de leyes específicas, pero sobre todo con la atribución de la suma astronómica de dinero: 3.500 mil millones de las antiguas liras, que en la moneda actual equivalen a mil ochocientos millones de euros. También en este caso remito a la web oficial del Ministerio de Infraestructuras y Transportes, donde está todo documentado y detallado (Uhr HIER). Davon abgesehen, hay que recordar que el presidente de los obispos italianos de esa época era Su Eminencia el Cardenal Camillo Ruini, dotado de raras habilidades políticas, seguido por un ejército de obispos que aún no eran como las actuales caricaturas, que compiten entre sí para ver quién lleva en el pecho la cruz de madera más humilde y pobre, posiblemente hecha con material de un barco hundido frente a la costa de la isla siciliana Lampedusa; barcos sobre los cuales traficantes de personas transportan a pobres inmigrantes ilegales y desesperados, entre los que a menudo hay mujeres y niños.

La de los años que precedieron al Jubileo del 2000 era otra Iglesia, otro episcopado, otro pontificadopero sobre todo, otra sociedad y otra estructura geopolítica nacional e internacional. He aquí un ejemplo exhaustivo capaz de aclarar todo: en aquel periodo en Italia, si antes de las elecciones administrativas algún obispo diocesano manifestaba su descontento hacia uno o varios candidatos particularmente polémicos o agresivos, éstos tomaban medidas para corregir el objetivo y bajar el tono durante el curso de sus campañas electorales; pero hay más: cuando en junio de 2005 hubo un referéndum en Italia sobre la procreación asistida, el Cardenal Camillo Ruini invitó expresamente a los italianos a no ir a votar. Resultado: tres de cada cuatro italianos no acudieron a las urnas y el referéndum fue un fiasco (Uhr HIER). El hecho de apreciar y reconocer personalmente ciertas cualidades evidentes e indudables del Cardenal Camillo Ruini, lamentando que hoy en día figuras de su alta talla, por desgracia ya no tenemos, no quita nada al hecho de que nunca lo hubiera deseado tener como obispo diocesano. De hecho aún hoy sigo considerándolo, a nivel humano y espiritual, comoun hueso frío y seco cubierto de terciopelo”, como lo definí, para su poca alegría, hace algunos años sin reparar, por mi parte, de cuanto sea notoriamente susceptible fuera de carecer de sentido del humor.

Con todo otro tipo de hombres y todo otro tipo de Iglesia completamente diferente, en ocasión del gran acontecimiento jubilar del año 2000, Roma se rehizo nueva. Fue también interés del Estado, que recuperó cuanto había invertido con altos ingresos e intereses tanto económicos como de imagen, como lo hizo la Iglesia, que gracias a los enormes fondos destinados a aquel extraordinario acontecimiento supo aprovechar para renovar la mayoría de sus estructuras, muchas de las cuales ya se encontraban en pésimas condiciones desde hacía años. Y aquí hay que recordar que Roma, ya entonces estaba repleta de institutos religiosos, la mayoría de los cuales fueron construidos después del Concordato estipulado en febrero de 1929 entre el Reino de Italia y la Santa Sede (darin 1929, después de la caída del Estado Pontificio y la toma de Roma en el septiembre 1870; el Reino de Italia reconoció a la Ciudad del Vaticano como un estado soberano independiente gobernado por el Romano Pontifice). Obras erigidas en su mayor parte en los años 1930, en una auténtica competencia entre las Órdenes históricas y las distintas Congregaciones religiosas, masculinas y femeninas, para ver quién construía los institutos más grandes. A las puertas del Tercer Milenio, con un drástico descenso de la tasa de natalidad iniciado a finales de los años 1960, ciertas escuelas católicas, guarderías y diversas instituciones de asistencia ya no tenían razón de existir, pues eran en su mayoría estructuras faraónicas. También hay que considerar que en el 1978 se aprobó en Italia elgran logro socialde la ley sobre el aborto, gracias a la cual desaparecieron los orfanatos, ya no necesarios, dado que se podía matar a los niños antes de nacer. Por no hablar de las numerosas curias y casas generales de las distintas Órdenes y Congregaciones masculinas y femeninas, casi siempre con noviciados o estudiantados de teología en su interior, lo que llevó a tener, entre los años cincuenta y sesenta, comunidades que sumaban cien o doscientos religiosos, entre los que habían profesado votos solemnes y los jóvenes profesos simples en formación.

En la Roma de principio de los años setenta, era imposible no encontrar sacerdotes, frailes y monjas por todas partes a lo largo de las vías urbanas. También estaban los jóvenes seminaristas y estudiantes de teología de los distintos seminarios y colegios romanos nacionales e internacionales, que cuando salían a pasear formaban filas de decenas y decenas de jóvenes clérigos. En pocas palabras: la disminución de las tasas de natalidad y la crisis inexorable de las vocaciones habían reducido en las décadas siguientes la mayoría de estas grandes estructuras a estar habitadas no ya por cien o doscientos, sino por seis o siete religiosos y religiosas ancianos, con edificios que ahora se encontraban en un estado semi-ruinoso, con sistemas obsoletos y fuera de toda normativa legal en materia de seguridad. Así que, con ocasión del Jubileo del año 2000, no sólo se renovaron gran parte de estos institutos, sino que se decidió rentabilizarlos de alguna manera: reservando una pequeña ala para religiosos y religiosas, ahora numéricamente reducida a un mínimo y trasformando el grueso de los edificios en albergues, de hecho en hoteles, porque eso es lo que son hoy la mayoría de estas instituciones. Fue una operación con visión de futuro, gracias a la cual se salvaron los edificios de muchos institutos y se les permitió producir el dinero necesario para sostenerse.

Desgraciadamente, sacerdotes, frailes y monjas son capaces ― y realmente lo son como pocos ― en despilfarrar el dinero en gastos inútiles, a veces incluso en obras perjudiciales que luego provocan grandes pérdidas, sin darse cuenta de que determinadas estructuras requieren mucho cuidado y un esmerado mantenimiento. Und so, hace veinticinco años después de haber sido salvados de problemas muy graves, relacionados a sus grandes edificios que no habían podido restaurar, ni conservar adecuadamente, ni de adecuar a las normas legales en materia de seguridad; no encontraron nada mejor que hacer que dejarlos volver a su estado de semi-ruinoso a lo largo de los veinticinco años siguientes, no todos, pero buena parte de ellos sí. Esto es lo que suelo llamar “psicología del parche clerical”. Y es fácil revelar el significado de esta definición: ¿una estructura requiere un mantenimiento rutinario? Para qué gastar dinero, basta dejarlo así, y por si acaso, decir con todo el cinismo típico y a veces único de curas, frailes y monjas: “No vale la pena hacerse inutilmente la sangre amarga, ya se ocuparan los que vendrán después”. A este punto, todas las intervenciones de mantenimiento ordinario omitidas a lo largo de los años acaban convirtiéndose en serias necesidades de mantenimiento extraordinario, que sin embargo cuestan mucho. No hay problema, le pondremos un parche, confiando el trabajo a personas que, para cambiar los banales filtros de los aires acondicionados, harán que por la inexperiencia de sacerdotes, frailes y monjas se paguen más que lo que se pagan en los sistemas de última generación, de bajo consumo y alto ahorro de energía.

Como son muchos los ejemplos me limitaré a uno solo: el año pasado tuve la oportunidad de encontrarme en un instituto de monjas mientras pintores pintaban las habitaciones de su casa-hotel. Al verlos mezclar pinturas anónimas en baldes con abundante agua y oler un olor bastante desagradable que olía a sustancias químicas tóxicas pregunté: “¿Qué marca de pintura ecológica están usando?”. Luego, mientras caminaba por los pasillos, me di cuenta de una avalancha de manchas no sólo en las paredes, sino también en los muebles, en los zócalos e incluso en los extintores sucios con gotas de pintura. Agarré al capataz y le dije: «Si hubieras hecho algo así en mi casa, no te habría dejado salir por la puerta sino por la ventana, cuidándome de no darte ni un centavo». En la noche, la madre superiora irritada me dijo que no molestara más los trabajadores. Le respondí: «Las personas que han colocado los desagües del agua de los aparatos de aire acondicionado dentro de las duchas de las habitaciones de huéspedes y no satisfechos con eso, han incluso eliminado las tomas del sistema eléctrico, no merecen ser llamados trabajadores sino delincuentes. Mientras vos monjas demostráis que sois incapaces de gestionar el considerable patrimonio del que vuestra congregación tiene la gracia de poder beneficiarse».

Una silla de ruedas empujada por un sacerdote demacrado y en pantalones inauguró lo que razonablemente podríamos definir comoEl Jubileo del parchecentrado en nuestra irreversible decadencia espiritual y financiera, de la que nuestras plazas e iglesias cada vez más vacías son un paradigma. ¿O tal vez alguien olvida que el 24 Dezember 1999 la Plaza de San Pedro estaba tan llena de gente que la multitud de fieles llegaba hasta el Castillo Sant’Angelo y el Lungotevere? Alguien quiere abordar el hecho tan evidente como triste de que el 24 Dezember 2024, como muestra la foto que acompaña a este artículo, la misma plaza estaba completamente vacía en el centro y que en los cuatro cuadrados de sillas colocadas bajo los escalones de la basilica se ven tantos asientos vacíos.

Una última pregunta es de rigor: ¿por qué un católico devoto dejaría Australia o Perú para viajar a Roma? ¿Para escuchar un anciano Pontífice que, cuando abre la boca, habla de pobres e inmigrantes, de inmigrantes y pobres, de pobres e inmigrantes…? ¿Como si el Verbo de Dios hubiera venido a este mundo sólo para hablar y cuidar los pobres de las favelas y de las Villas de la miseria? ¿Y los que no tienen el gran privilegio de ser pobres, son también hijos de Dios, in der? ¿Y qué encontraría el jubiloso peregrino en Roma? Encontraría a los vagabundos acampados bajo la columnata de Bernini; encontraría Borgo Santo Spirito y Borgo Pio, respectivamente a la izquierda y a la derecha del Vaticano y de la Plaza de San Pedro, donde a primera hora de la mañana los comerciantes se ven obligados a arrojar cubos de lejía para intentar eliminar el olor agrio de la orina que penetra las fosas nasales. de manera nauseabunda. ¿Y dónde debería alojarse el jubiloso peregrino? Quizás donde las monjas o frailes que después del Jubileo del 2000, una vez que el tío McPato Ö Scrooge McDuck de la República Italiana renovó gratuitamente sus estructuras, nunca se plantearon el problema de renovar camas y colchones o rehacer los sanitarios; restaurar el yeso y pintar las paredes; que ofrecen para el desayuno leche liofilizada y sustitutos en polvo que rivalizan con los productos comercializados durante el período en el que el antiguo régimen fascista proclamó la autarquía, tras la cual ya no era posible utilizar productos importados del extranjero, empezando por el café? Pasemos por alto la pésima calidad de los alimentos que esas casas ofrecen como servicio de comidas. Sobre todo, ignoremos la triste realidad de las monjas indias y filipinas sacadas de sus países, llevadas a las casas religiosas de Roma y puestas bajo la dirección de una monja italiana de ochenta años como mujeres del servicio domestico, a quienes hay que dirigirse en inglés, porque aunque hayan vivido en Italia durante diez años, no entienden ni hablan italiano. Pasemos por alto y corramos un tupido velo compasivo sobre todo esto y todo lo peor que circula en ciertas casas

Y por último, ¿cómo no mencionar a los exóticos personajes que cada vez más encontramos trabajando en estas casas de recepción religiosa, especialmente en las casas de las monjas, que varían desde chicas con el vientre desnudo hasta chicos que lucen tres pendientes en las orejas, piercings y tatuajes en vista? De la serie: ¿queremos acoger a los peregrinos en casas religiosas de hospitalidad, o queremos transformar las casas religiosas en fallidas sucursales de un gay village? ¿Cómo es posible que la Santa Sede, incluso atenta a veces a las trivialidades, no se les haya pasado por la cabeza enviar inspectores para verificar si determinadas casas gestionadas por religiosos y religiosas, o por sus supervisores laicos, reúnen realmente todos los requisitos necesarios para las recepción religiosa de manera digna?

Haber abierto apertura de la Puerta Santa en la prisión romana de Rebibbia fue oportuna y previsora a su manera, siendo el lugar más apropiado donde muchos de nosotros deberíamos estar e incluso por mucho tiempo, después de haber atentado al Cuerpo místico de Cristo que es la Iglesia (Colosenses 1,18). Un Cuerpo Santo sobre el que hoy se colocan, día tras día, parches que no pueden detener, ni mucho menos curar, las metástasis malignas que lo atacan desde hace décadas. Las metástasis no fueron provocadas por este pontificado, que no es responsable de las mismas, a pesar de haber hecho su parte sin detener los daños que ya existían desde hacía varias décadas, decidió en cambio añadir otros, tan originales, como igualmente graves.

«Pero, cuando el Hijo del hombre venga, ¿encontrará la fe sobre la tierra?» (Lucas 18,8)

 

Von der Insel Patmos, 31 Dezember 2024

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Wir können Weihnachten auch ohne das Geburtstagskind feiern?

WIR KÖNNEN WEIHNACHTEN OHNE FEIERN HABEN?

Christus Jesus, unser Herr, an den wir uns an diesem Tag erinnern, verkörpert in unserer Menschlichkeit und Geschichte, offenbart das grundlegende Geheimnis aller christlichen Geheimnisse, die mit unserer Erlösung zusammenhängen.

 

Autor:
Gabriele GiordanoM. Scardocci, o.p.

 

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Weihnachten è fra le festività più amate e celebrate nel mondo, perché universalmente considerata come un momento di gioia, di riunione familiare e di condivisione.

Le città in ogni parte del globo si illuminano di decorazioni scintillanti, i mercatini di Natale pullulano dei prodotti tipici di questo periodo e le case si riempiono del profumo dei piatti tradizionali. Ma si può celebrare questa Solennità, specificatamente cristiana, senza far accenno al motivo della festa? E’ vero che il Natale crea un’atmosfera magica, ma possiamo accontentarci solo di questa o di far prevalere la componente commerciale, senza ricordare il perché di questa occasione, ovvero senza invitare alla festa Colui che ne è la ragione e il motivo di tanta gioia e pace desiderata ed invocata?

Possiamo far Natale senza il Festeggiato, Christus Jesus, unser Herr, che proprio in questo giorno ricordiamo incarnato nella nostra umanità e storia, manifestando così il mistero fontale di tutti i misteri cristiani che sono in ordine alla nostra salvezza? È proprio questo il messaggio angelico recato ai pastori nella notte santa di Natale:

«Non temete: dort, Sie gute Nachricht von großer Freude, die für alle Menschen sein soll: heute, die Stadt Davids, Sie ist ein Retter geboren, che è Cristo Signore» (LC 2,10-11).

Non può bastare e soddisfarci un Natale solo «consumato» nella festa o nei piatti, ancorché questo si faccia in famiglia o con gli amici. Anzi proprio la preparazione di questi ultimi, delle leccornie di ogni genere che riempiono le nostre tavole natalizie, del panettone o del pandoro, tradizionali dolci italiani del periodo, che dividono gli schieramenti degli amanti vuoi dell’uno o dell’altro, ci rimandano alla lentezza, a quella cura che richiede tempo e dedizione, rispetto della tradizione e della pazienza.

Così anche la nostra fede ha bisogno di altrettanta passione e cura, soprattutto quando si pone davanti al mistero tutto da adorare del Natale di Gesù. Esso non può essere adombrato dall’aspetto commerciale, dalla frenesia dello Einkaufen natalizio alla ricerca del regalo perfetto per le persone che ci sono care. Nulla può oscurare il messaggio di amore, speranza e redenzione che il Natale porta con sé. Eppure anche le preparazioni, se fatte con amore, con la dovuta attenzione al loro significato, possono aiutarci a mantenere vivo questo aspetto importante della fede cristiana che corrisponde all’Incarnazione del Verbo divino.

Riscoprire lo spirito autentico del Natale anche attraverso le cose che si fanno in questo periodo, in famiglia o nella comunità cristiana, accantonando lo spirito solo mondano della festa per vivere ogni occasione con profonda fede e sincero amore fra noi e verso il Signore che nasce a Betlemme. Fare cose semplici insieme, come preparare i cibi che andranno sulla tavola, avere cura dei particolari per far si che tutti si sentano accolti e amati. Non dimenticando la condivisione con chi è più povero o sfortunato, perché proprio in questa circostanza possiamo rivalutare e dare pregnanza alla virtù della carità, poiché proprio per amore Cristo è nato per noi. E poi leggere storie di Natale, fra tutte i Vangeli della natività, che ci fanno comprendere il fine ed il significato di questo mistero; e partecipare alla Messa di Natale per comprendere attraverso l’azione liturgica e la preghiera quanto il Signore ci abbia amato venendo fra noi.

Quanto è prezioso, zu diesem Zweck, la presenza in casa e ovviamente in Chiesa, di un presepe. Diffuso in tutto il mondo, proprio da noi è nato, grazie al genio religioso di San Francesco che nel 1223 realizzò il primo presepe vivente a Greccio. Ogni figura del presepio ed i simboli in esso nascosto hanno un significato profondo di fede e di cultura: contribuiscono a raccontare la storia della nascita del Bambino Gesù.

Bello sarebbe, come avviene per esempio nelle famiglie religiose ebraiche in occasione di Passah, che anche nelle famiglie cristiane, di fronte al Presepe si raccontasse ai più piccoli il perché di quelle figure, di quelle pose e di come il dono dell’eterno Padre fatto all’umanità, Gesù Bambino luce che porta al mondo la salvezza, sia passato attraverso la disponibilità di alcune persone, in particolare Giuseppe e la Vergine Maria.

Maria è la Madre che cogliamo nell’atteggiamento di amore e dedizione: richiamano la sua fede che si abbandonò al volere divino. San Giuseppe, col suo bastone, è il giusto silenzioso e pieno di forza, posto a protezione della famiglia di Nazareth, figura di una Chiesa di la da venire. Subito dopo i pastori, che si trovano nelle vicinanze di Betlemme, simbolo di umiltà e semplicità. Primi a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù e primi ad accostarsi al mistero: anticipano la futura chiamata delle genti, fra le quali spiccheranno i gli umili e semplici.

E come non menzionare i Magi, che arrivano da lontano guidati dalla stella. Portano doni preziosi: Luft, Weihrauch und Myrrhe, che ci aiutano a meditare in anticipo sulla regalità, sulla divinità e perfino sulla futura sofferenza di Gesù. Anche la presenza dei Magi nel presepio sottolinea l’universalità del messaggio cristiano, che abbraccia ogni popolo e cultura. Gli angeli poi, che sovrastano la scena della Natività, annunciano la buona novella della nascita del Signore. Essi cantano: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore», portando un messaggio di gioia e speranza. La stella infine, che guida i Magi fino alla mangiatoia, simbolo della luce divina e della grazia che illumina il cammino dell’umanità verso la salvezza. Perfino gli animali presenti nel presepio hanno una loro rilevanza spirituale. Il bue e l’asinello, spesso raffigurati accanto alla mangiatoia, rappresentano la pazienza e la laboriosità. Secondo la tradizione riscaldarono con il loro fiato il Bambino Gesù, indicando così la semplicità e la generosità della natura.

Il presepe e ogni aspetto legato al santo Natale, per banale che sia, ha un suo senso a cui possiamo dare il giusto valore col fine di aiutarci a comprendere il Natale oggi, nonostante siano passati circa 2024 anni da quell’Evento. Anche le cose della tradizione possono sposarsi con le innovazioni della modernità e ciò che è apparentemente antico in verità ha una validità che non tramonta. Così il Natale non appare come una festa di solo consumo o di luci, ma veicola un messaggio profondo e bello, carico di speranza per gli uomini e per il creato intero, che non tramonta mai e che non scade col passare del tempo. Dio ci ama e rimane con noi, per questo ha mandato il Suo Figlio Gesù, nato per noi.

 

Novelle Santa Maria in Florenz, 25 Dezember 2024

Dies Natalis Domini

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Vom Geist der Welt zum Heiligen Geist. Die notwendige Heiligung der Priester ist auch für die gläubigen Laien eine Gewissheit der Heiligung

VOM GEIST DER WELT ZUM HEILIGEN GEIST. LA NECESSARIA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI È CERTEZZA DI SANTIFICAZIONE ANCHE PER I FEDELI LAICI – Quando lo spirito del mondo viene preferito allo Spirito Santo, avviene un trasmutamento nella vita del sacerdote e la sua santificazione non è più opera della presenza dell’amore agapico ma di quell’amore erotico...

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Vielleicht betrauerte nicht einmal die Jungfrau Maria den Tod ihres Sohnes, Die Mutter von Carlo Acutis könnte Erfolg gehabt haben?

Vielleicht trauerte nicht einmal die Jungfrau Maria um den Tod ihres Sohnes, CARLO ACUTIS' MUTTER HAT MÖGLICHERWEISE ERFOLGREICH GEFUNDEN?

Die Mutter von Carlo Acutis geht umher und hält Vorträge über ihren heiligen Sohn, der gestorben ist 15 Jahre ein 2006 bei fulminanter Leukämie. Wir sind bei der Tragikomödie? Natürlich nicht, siamo solo alla comprensibile tragedia di una madre che ha scelto un modo insolito per cercare di elaborare il lutto del figlio.

—Attualità ecclesiale—

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Debbo eterna riconoscenza ai miei due principali formatori: Peter Gumpel S. J. (Hannover 1923 – †Roma, 2022) e Paolo Molinari, S. J (Turin 1924 – †Roma 2014) che per mezzo secolo diressero la postulazione generale della Compagnia di Gesù e che mi istruirono anche alla postulazione delle cause dei Santi. Non parliamo di tempi remoti, ma di un’epoca in cui non andavano ancóra di moda le cosiddette “postulatrici-vamp” laureate utriusque iuris alla Pontificia Università Lateranense, che cambiano compagni alla stessa maniera in cui cambiano i vestiti griffati e che assieme ai “Manager postulatori”, anch’essi laici, sono capaci a spillare cifre da capogiro alle suorine di qualche congregazione in agonia, ma dotata di cospicuo patrimonio, che ignare di essere ormai alla porta d’ingresso del centro di cremazione, che affiderà in breve le loro ceneri alla storia, a tutti i costi vogliono beata o santa la fondatrice.

il teologo e storico del dogma Peter Gumpel, S. J. (1923 – 2022)

Mi trovavo all’indimenticabile terzo piano della curia generalizia della Compagnia di Gesù, al civico 4 di Borgo Santo Spirito, dove credo d’aver preso alcune delle decisioni più fondamentali della mia vita, a partire dalla più importante: diventare prete. Correva il mese di settembre dell’anno 2011, stavo aiutando Padre Peter Gumpel in alcuni lavori legati a certi documenti della causa di beatificazione di Pio XII, quando durante una pausa mi narrò che grandi furono le riserve da parte di diversi esperti per la beatificazione, poi a seguire per la canonizzazione di Maria Goretti, perché erano sempre in vita familiari diretti: fratelli e sorelle, ma soprattutto la madre Assunta. A tal guisa Padre Peter mi narrò:

«Benché la cosa non sia nota, prima di procedere alla beatificazione, stattgefunden 45 anni dopo la morte della martire — non sei anni dopo come oggi si usa fare con i Romani Pontefici —, fu richiesta alla madre, ai fratelli e alle sorelle la promessa che avrebbero condotto una vita riservata e non avrebbero mai fatto racconti e rese pubbliche testimonianze sulla figlia e la sorella, perché quanto c’era da dire aveva provveduto a dirlo la Chiesa e se qualcosa fosse stato necessario aggiungere o integrare, avrebbe provveduto sempre la Chiesa stessa».

Mama Assunta, coi fratelli e le sorelle della famiglia Goretti, si attennero a quanto richiesto dall’Autorità Ecclesiastica e nessuno: giornalista, scrittore, studioso o semplice curioso ha mai carpito loro una parola oltre quanto narrato dalla Chiesa sulla vicenda della martire adolescente.

La mamma di Carlo Acutis se ne va girando a fare conferenze sul figlio santo morto a 15 Jahre ein 2006 bei fulminanter Leukämie, senza che nessuna Autorità Ecclesiastica l’abbia invitata alla massima discrezione, ganz im Gegenteil, la stimolano in tal senso! Wir sind bei der Tragikomödie? Natürlich nicht, siamo solo alla comprensibile tragedia di una madre che ha scelto un modo insolito per cercare di elaborare il lutto del figlio; un lutto che non potrà mai essere elaborato, soprattutto da parte di una madre, tanto innaturale è la perdita di un figlio per i genitori.

La prova di quanto testé affermato si trova impressa nel vocabolario: un figlio che perde i genitori è un orfano, una moglie che perde un marito è una vedova, un marito che perde la moglie è un vedovo. Un genitore che invece perde un figlio, che cos’è, con quale termine è definito? Sul vocabolario non esiste neppure un termine per definire un genitore che perde un figlio, con buona pace delle correnti di certa psicologia selvaggia che parlano della elaborazione del lutto per la morte del figlio.

Vielleicht, forse neppure la Beata Vergine Maria elaborò il lutto per la morte del figlio. Comprese i piani divini, acquisì la consapevolezza — non sappiamo quando e attraverso quale processo graduale nel corso del tempo — che il figlio da lei messo al mondo era il Verbo di Dio incarnato «generato non creato della stessa sostanza del Padre», che si offrì come agnello immolato per lavare i peccati del mondo.

L’elaborazione del lutto del figlio è però altra cosa, persino per la Beata Vergine Maria, che pur essendo madre del Dio incarnato morto e risorto, per quanto nata senza peccato originale e assunta in cielo dopo essersi assopita, era comunque una creatura creata, era umana, non divina. Così come creatura creata è la mamma di San Carlo Acutis, che non è l’Immacolata Concezione.

 

von der Insel Patmos, 7 Dezember 2024

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