De beatitudes nas montanhas a amar os inimigos nas planícies

Homilética dos Padres da ilha de Patmos

DALLE BEATITUDINI IN MONTAGNA ALL’AMORE PER I NEMICI IN PIANURA

«Chi usa la Parola di Gesù diversamente che agendo, dá errado a Jesus, nega o sermão na montanha, não implementa sua palavra. Dal punto di vista umano ci sono infinite possibilità di intendere e di interpretare il sermone sulla montagna. Gesù conosce una sola possibilità: andare e obbedire»

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dopo le beatitudini proclamate nel Vangelo di domenica scorsa, prosegue la lettura del sermone in pianura di Gesù redatto da Luca, nella parte in cui si accede al cuore del Suo discorso dove predomina l’etica dell’amore rivolto ai nemici, espresso nel donare gratuitamente, esente dal giudicare, propositivo quando invita a porgere un’altra guancia. Nel testo, ai v. 31, è conservata la famosa «regola d’oro»: «Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro».

L’intero discorso di Gesù, coi suoi comandi, si regge sul verbo agapao, amar. E i detti sono espressi secondo uno stile sapienziale con verbi soprattutto all’imperativo. Quello che alla fine emerge è il desiderio di Gesù di scardinare la logica della reciprocità. Leggiamo la pericope evangelica.

"Naquela época, Jesus disse aos seus discípulos: “A voi che ascoltate, eu digo: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; Não condene, e você não será condenado; Perdoe, e você será perdoado. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”» (LC 6,27-38).

Dopo il «guai» (LC 6, 26), speculare dell’ultima beatitudine, le parole di Gesù proseguono con una potente avversativa, «Ma a voi che ascoltate io dico» (v. 27), che apre la porta alla comprensione della sostanziale differenza della vocazione cristiana nel mondo. Al cuore di essa vi è l’amore per il nemico che forma l’inclusione dell’intero passo di Lucas 6, 27-35: «Amate i vostri nemici». Chi è il nemico nelle parole di Gesù? È colui che odia, maledice, maltratta ed esprime la sua inimicizia con la violenza fisica, con il furto, con la richiesta e la pretesa. Qualunque sia il modo di esprimersi dell’inimicizia la straordinaria proposta di Gesù che definisce la precipua differenza cristiana riposa nella risposta non violenta. Non una qualsiasi non violenza, ma una propositiva ed attiva, poiché essa, sottraendosi alla specularità, pone in essere un’azione positiva di segno opposto. Non ripetendo il gesto violento subìto il discepolo di Gesù esce dal mimetismo e dalla passività. Si tratta di fare qualcosa attivamente dopo un tempo nel quale si è subita passivamente la violenza; non ponendosi, Mas, di fronte all’altro come si fa in una lite o in un incontro di boxe. Non faccio quel che fa il violento, non lo tocco dove egli mi tocca e non gli permetto di toccarmi nello stesso posto. Eppure agisco a partire dal suo primo atto, vengo sul suo terreno e lì gli presento l’alterità. Questo testo ci sta dicendo cosa fare se l’obiettivo è quello di rendere possibile una relazione di alterità con qualcuno che soffre e che fa soffrire. Ciò è rappresentato emblematicamente dalle parole di Gesù sullo schiaffo che è forse il passaggio del brano più noto ed iconico: «A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra». Nel testo evangelico greco la parola usata per dire «altra guancia» non è quella che ci aspetteremmo, se ci trovassimo di fronte alla semplice simmetria: vengo colpito su una parte del volto, ti presento anche l’altra. Non è usato qui il vocabolo greco «éteros» usato nell’accezione di «ora l’uno ora l’altro». Qui il Vangelo adopera il termine «allos» che significa: outro, diferente. Non è, assim, la seconda guancia, è una guancia altra. Non c’è una somma, prima la destra e poi la sinistra, ma occorre presentare una guancia differente. La grande novità di queste parole di Gesù rivelano che, se da un lato in una forma avversativa nello stesso tempo mite e potente, contrastano il sentire e il modo di agire mondano, dall’altro dicono che è possibile fare il bene del nemico, facendolo sentire una persona migliore, offrendogli la possibilità di emendarsi dalla violenza. Gli dico che può amarsi, perché in fondo sia l’offensore che l’offeso sono destinatari di un amore di cui non sospettavano la grandezza.

E qui ci soccorre la teologia cristiana sull’amore che ci aiuta a capire perché esso possa essere addirittura comandato, come nelle parole di Gesù. Perché il comando esprime anche una insospettata possibilità che Cristo per primo ha vissuto, non nella sola forma di provare un sentimento, ma nella concretezza delle azioni, mostrando di amare chi amabile non è, come i suoi nemici, rivelando così la fonte unica di quell’amore fino all’impossibile che è Dio Padre: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito… Gesù, sabendo que seu tempo havia chegado para passar deste mundo para o Pai, tendo amado os seus que estavam no mundo, ele os amou até o fim" (GV 3, 16; 13, 1). Così si esprimono anche diversi primi autori cristiani. Dio ha mostrato il suo amore per noi perché, mentre noi eravamo nemici e peccatori, Cristo è morto per noi (CF. ROM 5,6-11). Cristo sulla croce ha abbattuto la logica dell’inimicizia (cf.. Ef 2,14), Egli ha risposto agli oltraggi e alle violenze invocando il perdono sui suoi aguzzini (1PT 2,23; LC 23,34). In questo senso l’amore può essere comandato, perché va inteso nella sua altezza e profondità: “Seja misericordioso, come il Padre vostro è misericordioso» (v. 36); ancor prima che nella sua estensione, anche se scopriamo che in questa rientriamo tutti, noi come il prossimo e addirittura il nemico: "Amarás o teu próximo como a ti mesmo" (MC 12,31). È anche significativo ed innovativo che Gesù abbia rielaborato, secondo Luca, la regola d’oro in forma positiva e non negativa come si trova invece in altri testi ed autori antichi: «Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro».

Luca per definire la forza o capacità che permette di andare oltre la misura umana della reciprocità usa il termine «χάρις», caril (cf.. LC 6,32.33.34; la Bibbia CEI traduce: «quale gratitudine vi è dovuta?»). Davvero l’amore che il cristiano riesce ad avere perfino verso il suo nemico è una grazia, è cioè un dono che viene da Dio.

Per concludere bisogna accennare a come le parole di Gesù, così esigenti, siano state variamente interpretate. Restringiamo il campo a due punti di vista. La posizione cattolica che opta per le due vie, quella della maggioranza che è invitata a seguire i precetti di Gesù e l’altra, più radicale ed esigente, per quei pochi che insieme ai precetti perseguono anche i consigli che sono lasciati alla libera opzione e richiedono uno stato di perfezione. Vi è poi la posizione dell’ortodossia luterana che ritiene «inattuale» il discorso della montagna o della pianura, poiché difficile da mettere in pratica fedelmente. Allo stesso modo della impraticabilità della legge mosaica esso mette in risalto la condizione peccatrice e dunque la necessaria apertura della fede alla grazia che salva. Giustamente a questa posizione, ma a questo punto direi anche alla cattolica, reagisce Dietrich Bonheffer nel suo libro teologico più famoso:

«Chi usa la Parola di Gesù diversamente che agendo, dá errado a Jesus, nega o sermão na montanha, não implementa sua palavra. Dal punto di vista umano ci sono infinite possibilità di intendere e di interpretare il sermone sulla montagna. Gesù conosce una sola possibilità: andare e obbedire» (Sequela).

Le parole del teologo protestante interrogano ancora oggi la nostra coerenza e ci sfidano. Il discorso della pianura di Luca si può mettere in pratica, non grazie alle nostre capacità, ma con l’aiuto di Dio. L’etica cristiana è praticabile, purché tenga al centro la grazia che viene da Dio.

Do eremitério, 23 fevereiro 2025

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Caverna de Sant'Angelo em Maduro (Civitella del Tronto)

 

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Os Padres da Ilha de Patmos

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Redescobrir a beleza da vida da graça através da obra do abençoado Angelico

Redescobrir a beleza da vida da graça através da obra do abençoado Angelico

O Festa de Angelico, abençoado, lembra que todo homem, iluminado pela graça, Embora chamado para caminhar em caminhos íngremes, redescobrir continuamente a natureza como uma obra -prima divina. Criação, Embora desfigurado pelo pecado e dificuldades da vida, É sempre o lugar onde o chiaroscuro da existência humana está entrelaçado com o amor verdadeiro e profundo.

 

Autor:
Gabriele Giordano M. Scardocci, o.p.

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O abençoado Angelico, No século Giovanni Da Fiesole, Ele era um frade dominicano que viveu sua vida religiosa entre tormento e êxtase. Através deste escrito, gostaria de compartilhar alguns pensamentos sobre esse confronto dominicano famoso em todo o mundo por sua arte e sua fé.

Para ilustrar a vida, As obras e o estilo pictórico da Angelica Fiz uso dos preciosos conselhos da irmã Dominicana, a irmã Paola Gobbo e entre Manuel Russo. Então vamos começar da vida: Giovanni Da Fiesole nasceu nos últimos anos do século XIV do século XIV, entre 1395 e o início do 1400, em Vicchio, Uma cidade em Mugello, Hoje na província de Florença. Desde tenra idade, Um de seus presentes mais evidentes foi pintar. Para seguir este talento, Ele decidiu sair de casa. Sabe -se com certeza que ele se mudou para Florence para seu aprendizado. Especialistas afirmam que seu professor era Lorenzo Monaco, Um camaldolese da abadia florentina de Santa Maria Degli Angeli. Sua estadia no Mônaco durou até 1417. Como era típico das lojas da época, Nos primeiros anos, Giovanni aprendeu a arte da miniatura, da mesa e o afresco, Dependendo das comissões do mestre. O professor lidou com as partes mais importantes dos trabalhos, deixando os secundários para seus gays, que também tinham a tarefa de preparar os materiais e os pigmentos de moagem. Desta forma, Os discípulos aprenderam o comércio observando e praticando.

Durante o período de aprendizagem, A composição dos trabalhos seguiu regras rigorosas estabelecidas pela tradição iconográfica de origem bizantina. A hierarquia estabeleceu a dimensão dos personagens proporcionalmente à sua dignidade, com o lugar central reservado para Cristo. Também o ambiente cênico, O número e o papel dos personagens, Suas atitudes foram todas fixas. Os artistas usavam padrões tradicionais, Como se tivessem um manual pronto para usar que indicavam os métodos e os sujeitos a serem pintados. Também a cor, fundamental para seu valor expressivo e iconográfico, Ele estava sujeito a limitações consideráveis. Por exemplo, O fundo de ouro das mesas impedia um cenário naturalista e as cores das roupas foram fixadas: O amarelo indicou Pietro, Vermelho e azul indicaram Mary, Azul e vermelho indicaram Cristo.

Neste contexto, O gênio artístico foi expresso através da legislação rígida, Mas com plena liberdade criativa. O risco foi alto, Como os trabalhos podem ser rejeitados pelos clientes que não estão prontos para essas inovações, ou eles poderiam obter fama, precisamente porque a novidade atraiu e fascinou. Esta foi a lição mais importante que Giovanni aprendeu no Bottega del Monaco. O último havia tirado dos mestres do passado, Como Duccio da Buoninsegna, Simone Martini, Os irmãos Lorenzetti, Cimabue e Giotto. A arte de Giovanni Mônaco colocou -se na transição entre humanismo gótico e renascentista, Aprendendo com os grandes nomes do passado para "ir além" da tradição e estudar as inovações de seu tempo.

O primeiro documento sobre o abençoado Angelico é datado 1417 E diz respeito à sua inscrição na empresa San Nicolò, na Igreja Carmine em Florença, sinal de um caminho espiritual realizado. Neste documento, é reconhecido como "pintor”. Nessa data, Graças a um brilho póstumo que relata a redação: "Frato frade de Santo Domenicho", Sabemos que ainda era secular. Ele entrou no convento dominicano reformado por Fiesole entre o 1420 e a 1422, aderir à ordem dos pregadores. Vamos te encontrar, alguns anos depois, Até seu irmão Benedetto, miniaturista.

Havia dois conventos dominicanos em Florença: Santa Maria Novella e San Domenico em Fiesole. Do primeiro está escrito que o sacerdócio não foi concedido aos artistas porque eles são considerados trabalhadores servil. Angelico, em vez disso, entrou completamente no convento de Fiesolano. O treinamento religioso teve um peso decisivo na vida e na arte de Fra Giovanni. Para a profissão religiosa, Ele se viu na frente de uma encruzilhada: Torne -se um conversão frade, Diríamos hoje um irmão secular, o que teria garantido a ele maior liberdade no trabalho, ou clérigo frade. Ele escolheu, com seus superiores, A segunda estrada, Provavelmente porque eles o julgaram capazes de ser autêntico frade, padre e pregador através da arte. Devemos agradecer a Sant'antonino de Florence por isso, que vislumbram o gênio do angelical e permitiu que ele se desenvolveu e trouxe frutas.

Em suas obras, encontramos esses temas predominantemente: A centralidade de Cristo, conhecimento da escrita sagrada, O magisterium da igreja, adesão à teologia tomista, O exemplar dos santos e atenção aos pedidos e expectativas das pessoas, e finalmente a simplicidade de suas criações. Entre as numerosas comissões que Angelico recebeu, Havia o de seu prior Sant'antonino, que queria criar uma série de pinturas de parede no convento dos observadores de San Marco. Os trabalhos começaram em 1437 e, entre 1439 e a 1445, Fresco pintado de Angelico, abençoado 54 composições com além 320 figura umne.

Dentro de um convento, eles eram legais, de fato solicita, as imagens sagradas acompanhando as salas comuns, do dormitório e células. As imagens não -sacadas foram proibidas e os materiais preciosos excluídos. Por esse motivo, Fra Giovanni escolheu a técnica Fresco, cujos materiais de composição são simples, humilde, natural: Lima, areia, Terre. A beleza dessas pinturas de parede é que elas são encontradas nos lugares pensados ​​pelo artista. Esta é uma vantagem para nós, porque podemos entender o pensamento da angélica, quem os fez nesses lugares precisos de acordo com um projeto e uma mensagem clara em sua mente. Por exemplo, Do lado de fora da entrada da silvicultura do convento, ele pintou Christ Pellegrino, recebido por dois frades. No noviciado, eles se destacam as figuras de Cristo Crucifix, Apoio àqueles que entraram na vida religiosa e convidam para reconhecer e se juntar ao amor. Tudo foi projetado para lembrar a mente dos frades para o divino, o divino que vive o humano. Foi uma espécie de ajuda para manter esse clima contemplativo e profundo que viveu as casas dominicanas.

Vemos brevemente o trabalho pictórico da Angelica. Somos transmitidos por Vasari que ele:

“Ele nunca teria colocado a mão nos pincéis sem antes de fazer oração. Ele nunca fez um crucificado que o portão das lágrimas não estava molhado ».

Isso nos diz o quão místico a alma do abençoado Angelico era e quanto sua arte surgiu de uma profunda contemplação, de uma experiência que se torna uma mensagem. Alguns autores se referem a nós que ele pintaria no estado de ecstasy. Obviamente não é o êxtase que pensamos, Mas algo semelhante a um "sequestro"; isto é, sendo totalmente imerso, no que está sendo feito e pensando, com soma de dedicação, Colocando todas as nossas faculdades para esse serviço. O angelical estava imerso no mistério que ele pretendia comemorar com sua arte lá, onde ele encontrou aquele centro vital onde Deus vive e fala com o coração.

Paola Mancinelli escreve: "A criação artística é sempre um evento de verdade e gratificação, bem como a possibilidade de formar humildemente o mistério de estar depois de ter recebido o chamado como sedas da beleza" (cf.. O espanto da beleza, Oristam, Florença, 2008). É uma espera, conceber e dar à luz uma intuição, Uma imagem que quase de repente é gerada em nossa mente, diante de nossos olhos. Claro que o que produziremos será apenas um reflexo daquela beleza que é baleia em nosso espírito.

Quanto ao outro aspecto das lágrimas que nos indica, lembrou -se de Vasari, Eles são uma expressão de amor, de dor, de envolvimento pelo qual o angelical havia se mudado para as fibras mais profundas de sua alma. Se é verdade que "o idioma fala da abundância do coração", Isso também se aplica à expressão artística, através do qual entre Giovanni, ele mostrou todo o seu mundo interior. Não podemos dividir o homem do artista, O homem do consagrado, Esta unidade que não é separável.

Il abençoou Angelis para tocar em Dalla "agradecido à graça» (A graça que nos faz bem -vindo), Um presente que ilumina o caminho da humanidade, Orientando -o lá através dos desafios e das trevas da vida. Como o catecismo da Igreja Católica ensina:

«Nossa justificativa vem da graça de Deus. Grace é o favor, O resgate gratuito que Deus nos dá porque respondemos ao seu convite: Torne -se Filhos de Deus, crianças adotivas, participar da natureza divina, da vida eterna. A graça é uma participação na vida de Deus; nos apresenta a intimidade da vida trinitária. Através do batismo, o cristão participa da graça de Cristo, Cabeça do seu corpo. Como "filho adotado", Ele agora pode chamar Deus de "Pai", Em união com o filho unigenito. Recebe a vida do Espírito que infunde caridade nele e forma a igreja. Esta vocação à vida eterna é sobrenatural. Depende inteiramente da iniciativa gratuita de Deus, já que ele só pode provar ser e doar a si mesmo. Supera as habilidades da inteligência e as forças da vontade do homem, Como toda criatura " (cf.. CCC 1996, 1997, 1998).

Jesus Cristo, com seu sacrifício, Ele nos deu "graça na graça" (GV 1,16), Um fluxo contínuo de amor e redenção que manifesta a glória divina. É por isso que angelical abençoado, Com sua arte, Continue a falar com nossos corações, oferecendo um caminho de beleza e luz que brilha nos momentos mais sombrios. Sua festa, hoje, assume um significado ainda mais profundo, especialmente em uma era marcada pela guerra, A divisão e o isolamento produzidos mesmo por redes sociais, Quando o renascimento e a beleza espirituais, incluindo o artístico, Eles são essenciais para toda a humanidade.

A graça de Deus é conceito e realidades juntas que expressa e realmente representa o amor incondicional e o favor divino que nos é oferecido sem mérito. Esta graça apresentou a glória de Deus, visível através das obras de Cristo e seus seguidores.

O abençoado Angelico, Com sua arte, foi capaz de capturar esta glória, transferindo graça divina para suas obras com representações que falam diretamente com a alma. Suas obras, como "a anunciação" e "o julgamento universal", Eles são testemunhos visuais dessa graça, E eles nos chamam, convidando -nos a refletir sobre nosso relacionamento com o divino.

Em tempos de crise como a nossa, a beleza assume um papel fundamental Para o nosso renascimento espiritual e moral, o da redescoberta do bem da beleza. Scriveva Hans Urs von Balthasar:

«Em um mundo sem beleza, em um mundo que talvez não esteja sem ele, Mas isso não é mais capaz de ver, para lidar com isso, O bem também perdeu sua força de atração, a evidência de seu obrigatório; E o homem permanece perplexo na frente dele e se pergunta por que ele não deve preferir preferir o mal " (cf.. Glória 1 – Percepção da forma, Livro de Jaca, Milão, 2012, 18).

O abençoado Angelico, com ele ser um artista, mostrou como a beleza pode ser um veículo de graça e redenção. Até a luz que ilumina suas pinturas é um símbolo da luz divina que guia nossos passos, Mesmo nos momentos mais sombrios.

O Festa de Angelico, abençoado, lembra que todo homem, iluminado pela graça, Embora chamado para caminhar em caminhos íngremes, redescobrir continuamente a natureza como uma obra -prima divina. Criação, Embora desfigurado pelo pecado e dificuldades da vida, É sempre o lugar onde o chiaroscuro da existência humana está entrelaçado com o amor verdadeiro e profundo. O abençoado Angelico, Com sua arte, convida -nos a ver além das aparências, Para descobrir a beleza oculta em todos os cantos da nossa vida.

Os artistas, Como abençoado angelical, Eles têm o presente de nos arrastar além da imanência, Além dos caminhos de pura racionalidade e teoresis. A arte deles nos traz entre tormento e êxtase, fazendo -nos viver experiências que vão além do simples de ver. Beleza, neste sentido, torna -se um modo de conhecimento e experiência do divino. É um caminho que nos convida a nos deixar ser transformados pela graça, Para ver o mundo com novos olhos, iluminado pela luz da fé.

Para concluir, O caminho da luz através da graça é uma jornada que todos somos chamados a fazer. O abençoado Angelico, Ele nos oferece um guia precioso sobre este caminho, Mostrando -nos como a beleza e a luz podem iluminar nossos caminhos mais sombrios. Sua festa, hoje, nos convida a redescobrir nossa natureza como obras -primas divinas, para nos deixar ser transformados pela graça e caminhar com confiança em direção à glória. Esta celebração pode ser um momento de renascimento para todos nós, especialmente para artistas que, com o trabalho deles, Eles continuam trazendo luz e esperança para o mundo.

A esperança, que também é o tema de orientação deste jubileu, Como as Escrituras e Sagradas nos lembra, Quando ele vem a Deus, ele sempre é fundado e não confunde. A esperança como a arte e a beleza que é o corolário necessário é harmonioso, completo e proporcional. Para que todos nos tornemos lindos e esperançosos, Redescobrimos a arte de Angelico que descreveu a beleza e a singularidade de Cristo.

 

santa maria novela em Florença, 18 fevereiro 2025

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Jesus destaca a fé, propondo problemas e beatitudes

Homilética dos Padres da ilha de Patmos

Jesus destaca a fé, propondo problemas e beatitudes

«Abençoados são seus olhos porque eles vêem e seus ouvidos porque eles ouvem. Em verdade vos digo:: Muitos profetas e muitos justos queriam ver o que você olha, Mas eles não viram isso, E ouça o que você ouve, Mas eles não o ouviram!»

 

 

 

 

 

 

 

 

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Neste domingo, lemos o texto das beatitudes De acordo com a versão de Luca. Uma música que difere do mais conhecido, presente no primeiro evangelho, Para o número de beatitudes: Quatro contra os oito de Matteo; e para a presença de tantos "problemas" que formam um contraste preciso.

Fra Angelico, as bem-aventuranças

Se os pobres são declarados "abençoados", os famintos, chorando e perseguido, Os problemas são direcionados para os ricos, para a sazi, a rindo e para aqueles que são elogiados. além disso, Se as batidas de Matteo estiverem incluídas no So -chamado Discurso da montanha (cf.. MT 5,1), Os de Luca são pronunciados em um lugar plano (cf.. LC 6,17). Vamos ler o texto.

"Naquela época, Jesus, desceu com os doze, Ele parou em um lugar plano. Havia uma grande multidão de seus discípulos e grande multidão de pessoas de toda a Judéia, de Jerusalém e da costa do tiro e Sidòne. E ele, Alzàti seus olhos para seus discípulos, ele disse: “Abençoado você é, pobre, Porque o seu é o reino de Deus. Abençoado você é, que você agora está com fome, Porque você ficará satisfeito. Abençoado você é, Que grito, Porque você vai rir. Abençoado você é, Quando os homens estão lá agora e quando o banem e o insultam e desprezam seu nome como infame, Por causa do filho do homem. Alegrar -se naquele dia e exultar porque, lá, Sua recompensa é ótima no céu. Da mesma maneira, na verdade eles agiram seus pais com os profetas. Mas ai para você, rico, Porque você já recebeu seu consolo. Ai de você, O que você está sabendo agora, Porque você estará com fome. Ai de você, Isso agora ri, Porque você ficará com dor e chorar. Dificuldade, Quando todos os homens dizem bem sobre você. Da mesma maneira, na verdade eles agiram seus pais com os falsos profetas”» (LC 6,17.20-26).

Já que não há outra página evangélica quem tem pensamento e cultura tão interessados ​​e tem sido objeto de várias interpretações, Vou tentar destacar o ponto de vista do qual Luca pretende apresentar as batidas de Jesus, Mas também os seguintes problemas. Elas, na verdade, Eles são necessários para explicar o primeiro, Eles assumem e são seus equivalentes, para que as batidas, colocado neste fundo negativo, eles se destacam melhor.

Imediatamente após ter formado os doze (LC 6,12-16) Jesus pronuncia as batidas, que, portanto, assumem um valor particularmente significativo para o grupo "ao qual ele deu o nome de apóstolos" (LC 6,13). Elas, Unido àqueles que primeiro seguiram Jesus, são os destinatários imediatos dessas palavras: “Hyd seus olhos para os discípulos dele, ele disse " (LC 6,20). Mas há também uma grande multidão que ouve o discurso desta vez, composto por judeus e pessoas de áreas não judeus, Como as cidades fenícias de tiro e Sidone. Com esta anotação, o evangelista não pretende apenas mostrar que a fama de Jesus se estendeu para fora das fronteiras de Israel, mas deseja prefigurar a extensão pós-instância, também para o tipo de So So, da mensagem de salvação de Jesus. além disso, colocado imediatamente após a anotação de que a multidão "tentou tocá -lo, Porque uma força saiu dele que curou todos " (LC 6,19), As palavras de Jesus que propõem beatitudes e problemas pretendem destacar a fé naqueles que o seguem e estão procurando por ele, em vez da dimensão mágica ou interessada. Relatar pessoas à Terra e, portanto, em termos de escolhas e responsabilidades. Por esse motivo, a maneira de falar em público de Jesus, Como já na ocasião da homilia na sinagoga de Nazaré, Tem um "Kerygmatic" e um tom pedagógico; Eles incentivam a assumir uma posição e também predispor a uma divisão inevitável, Desde que as palavras de Jesus revelam os pensamentos de muitos corações (cf.. LC 2,34-35). Podemos dizer que a página evangélica que coloca a comparação direta, em um brutal Vis à Vis, pobre e rico, faminto e satisfeito, Afflitti e Jungle, pessoas perseguidas e admiradas, implica uma escolha necessária de campo, Uma opção que, em última análise, é entre auto -suficiência e confiança no Senhor, ou entre idolatria e fé.

Como regra, Matteo é considerado o evangelista das batidas, Em vez disso, Luca apresenta quinze em sua escrita, dois mais do que seu colega e, O outro irmão, É também o único que transmite a felicidade dos ouvintes da palavra: "Abençoados são aqueles que ouvem a Palavra de Deus e a mantêm" (LC 11,28). Essa é de fato a chave para ver a felicidade nas várias situações vitais: Ouça e mantenha a palavra e os sinais de Deus, Como a Virgem Maria primeiro fez.

No Antigo Testamento, Em particular nos salmos e na literatura sapiential, As batidas constituem as indicações dadas para que o homem atinja a linha de chegada da felicidade: "Abençoado é o homem que não entra na companhia dos iníquos e na rua dos pecadores" (Vontade 1,1). Se você seguir você vai viver feliz, Mas se você preferir outra estrada, os problemas começam, que eles são necessários para avisar: não maldições, mas avisos, como aqueles que deram aos profetas antigos (É 1,4; 5,8-24; 30,1; 33,1). Comparado ao Antigo Testamento, O novo apresenta algumas diferenças substanciais a esse respeito. Para Jesus, não há condições específicas para as batidas, Porque ele já declara feliz aqueles que estão em uma certa situação e não dizem por exemplo: "Seja pobre!». Vira, Chamando -o de abençoado, Para aqueles que já são pobres. Para felicidade, ou "macarismo", como é definido em um sentido técnico para recordar a expressão grega, Ele não estabelece nenhum comportamento antes, porque é o anúncio de uma novidade que vem de Deus e, por esse motivo, é difícil entender à primeira vista, é paradossale, não é mundano e requer fé. Nisso está a originalidade e a diferença de significado que o Novo Testamento traz. as bem-aventuranças, a saber, Mais do que uma ética para colocar em prática, eles são o anúncio de uma novidade, uma nova maneira de viver a vida e pensar nisso, Porque tudo é visto em relação a Deus, ou para seu reino. Despesas, precisamente, poderia encontrar felicidade nos pobres, no indigente, no sofrimento, no perseguido? Ou melhor ainda: Como também podemos, Em nossa pobreza pessoal, em nossos sofrimentos ou em qualquer outra situação cansativa, Reconheça -nos abençoados? O que permite que você leia uma situação e julgue como abençoada e não uma maldição ou um infortúnio? A felicidade funciona apenas para aqueles que têm fé. Usar uma imagem muito importante para a teologia da revelação, Poderíamos dizer que os olhos da fé são necessários (P. Rousselot, Os olhos da fé, 1910; Trad.. isto. Os olhos da fé, Milão 1974).

Na fé, existe a possibilidade de ver de uma maneira diferente, já que torna os olhos capazes de entender o que de outra forma permanece sob a superfície. Em virtude da graça, o crente reconhece aqueles sinais que Deus coloca em sua vida, por outro lado, sem graça, Ele só vê o fracasso, o morto, fome, o desespero. Com a fé neles, ele vê, apesar de tudo, A presença de Deus. Fica claro por que Jesus não coloca condições para ser abençoado. Apenas um é a condição antes: acredite em Sua Palavra.

As palavras de Jesus são compreensíveis À luz do fato de que o advento do reino de Deus realmente se manifesta nele. Beatitudes e problemas são o olhar de Deus em situações humanas contraditórias e isso parece paradoxal, Desde que ele vê o que o homem não vê, perturbando os parâmetros de avaliação humana. Afinal, o que as batidas colocadas em questão é o relacionamento com o presente que, para alguns shows, satisfatório e saturado (cf.. a vulgata que traduz o "sazi" de LC 6,25 com: «que estão satisfeitos») E para outros, é o desejo e aguardando uma mudança. Estes são os pobres que por sua situação de falta e indigência se tornam os primeiros destinatários do reino. A verdadeira pobreza não é indigência ou miséria, Mas o estado de quem, como o Nuvens (Anawim Os pobres e humildes em hebraico) do Antigo Testamento, Eles são capazes de dar as boas -vindas a Deus porque sabem que não têm nada e esperar tudo dele. Ai para os ricos, diz Jesus, Quando eles são escravos de riqueza, Porque eles colocam a segurança da vida neles e acreditam que o ser deles depende de ter (cf.. LC 12,15: “Tenha cuidado e mantenha -se longe de qualquer copo porque, mesmo se um estiver em abundância, sua vida não depende do que ele possui"). Não é por acaso que a ação divina celebrada em Magnificat O Deus que "satisfeito canta (preenchido) de mercadorias famintas ", enquanto "ele adiou o rico vazio" (LC 1,53). Ou como na história metafórica de LC 16,19-31 onde os ricos, Sazio e Gaudent, se opõe a Lazzaro, pobre, com fome, nu, morador de rua, enquanto que, na perspectiva escatológica da parábola, Os destinos dos dois são completamente derrubados. Essa parábola é um bom comentário narrativo sobre o discurso de Jesus que alterna beatitudes e problemas.

Finalmente, felicidade na pobreza e fome No entanto, não nos deixa quieto ou sem dor para as situações que se perseguem no mundo e pelo destino de muitos, Especialmente quando eles sofrem são desarmados e crianças. Fé e confiança em Deus, Como Manzoni escreve, Não basta manter os problemas afastados, Em vez, e os torna úteis para uma vida melhor ". Uma conclusão "encontrada por pessoas pobres", Comentários sobre o escritor (Os noivos, boné. Xxxviii). Mas a palavra abençoada, que lemos em grego, Desde que o evangelho foi transmitido a nós nessa linguagem, Jesus pronunciou isso em aramaico e em Sua língua não significa apenas feliz, Mas também significa «dirigindo, orientação, caminhar »e onde, se não estiver no mundo? Não podemos escapar deste mundo, Você tem que ficar lá e aprender a ver coisas que a maioria não vê, Não tanto porque falta um princípio de fé, Mas porque oprimido pela vida, ele não tem mais tempo para pensar.

Há uma felicidade em particular lembrada por Matteo. Essas são palavras extraordinariamente densas faladas por Jesus, referindo -se à capacidade que não temos tanto para nos separar das coisas, do trabalho diário, da família, Mas saber como ver em nosso ambiente, na vida diária, O que é superficialmente não visto, O que transcende nossa visão imediata:

«Abençoados são seus olhos porque eles vêem e seus ouvidos porque eles ouvem. Em verdade vos digo:: Muitos profetas e muitos justos queriam ver o que você olha, Mas eles não viram isso, E ouça o que você ouve, Mas eles não o ouviram!» (MT 13, 16-17).

Do eremitério, 16 fevereiro 2025

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Caverna de Sant'Angelo em Maduro (Civitella del Tronto)

 

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O animal inteligente antigo e a nova inteligência artificial

O animal inteligente antigo e a nova inteligência artificial

Sono queste le occasioni in cui l’uomo ha dimostrato la propria intelligenza, certamente não se impondo como o animal mais forte, ou rápido, ou qualificado, Mas mostrando -se capaz de gerenciar uma ferramenta mais alta com sua inteligência adaptável, Exercitando a capacidade com a qual sempre foi capaz de se adaptar às inúmeras mudanças históricas que são chamadas de mudanças tecnológicas hoje.

- Realidade -

Autor:
Jorge Facio Lince
Presidente da Editions A ilha de Patmos

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artigo em formato de impressão PDF

 

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estes dias uma das questões mais presentes nas notícias e em mídia social Está atingindo o IAS (Inteligência artificial) e suas implicações positivas, mas acima de tudo negativo, Especialmente com o cume que está sendo comemorado em Paris: Cúpula de ação da IA.

É aconselhável começar de duas premissas importantes: Cada um desses sistemas é, em última análise, uma ferramenta nas mãos do homem e, por esse motivo. Portanto, é o próprio homem quem pode direcionar a ferramenta para ajudar e melhorar o progresso, Ciência e vida humana em si, Como essa ferramenta pode usar para os piores pesadelos nunca viviam na história.

O próprio conceito de inteligência deve ser esclarecido: Os sistemas para seu poder e velocidade podem atingir cálculos e operações de que o ser humano individualmente ou em grupo não seria capaz de alcançar facilmente, Mas eles são tão fazenda e operações específicas até agora; Enquanto a singularidade da inteligência humana é caracterizada pela criatividade e simultaneidade na operação de várias funções e problemas. O medo não é tanto onde os sistemas de inteligência artificial podem chegar como ferramentas, Mas onde a preguiça está chegando, Malavoglia, a ignorância e a inatividade a que as pessoas estão chegando ao jornal, favorecendo o entretenimento em um mundo cada vez mais vã e superficial, Em vez de tentar desenvolver melhor suas qualidades, presentes e habilidades.

Hoje a própria vida é estruturada para ser vivida em forma passiva, no modo Zombi ou "Amebe", Apesar de ter acesso a informações ilimitadas e com uma ampla gama de ferramentas e tecnólogos técnicos com os quais as maravilhas poderiam ser operadas à mão..

A inteligência artificial está rapidamente transformando a sociedade E o mundo do trabalho, Tanto é assim que seu desenvolvimento e difusão levantam questões éticas importantes, social e econômico. Enquanto a Europa realiza uma estrutura teórica da abordagem regulatória como estratégia e focada em humanos, especialmente para a proteção dos direitos fundamentais, Os Estados Unidos e Ásia, Em particular a China, Em vez disso, eles escolheram uma abordagem pragmática e econômica, onde deixaram o white paper para inovação e competição. Houve um investimento maciço na pesquisa e desenvolvimento da IA ​​por governos com o único objetivo de alcançar o Liderança mundo no setor.

Uma das principais preocupações sobre o IAS É seu impacto potencial no mundo do trabalho: A automação dos processos de produção levaria a um aumento no desemprego e na desigualdade social, especialmente em setores de manufatura, agrícola, de comércio e serviços.

A outra questão importante é o impacto ecológico, Os modelos de IA são complexos e requerem enormes quantidades de energia, com um consequente impacto significativo no meio ambiente. O uso generalizado de dispositivos inteligentes e a produção de grandes quantidades de dados também levantam preocupações sobre o consumo de recursos naturais e o gerenciamento de resíduos eletrônicos. Existe, juntamente com as duas preocupações que acabaram de indicar, Também o perigo de perda de controle sobre o IAS e o conseqüente medo do desenvolvimento da capacidade que pode superar o controle humano e gerar conseqüências imprevisíveis para a sociedade. Igualmente, o medo gera o perigo do uso inadequado do IAS para fins prejudiciais, como a criação de armas autônomas ou a manipulação da opinião pública.

Os IAS têm um impacto imediato e devastador Nas diferentes gerações da empresa, especialmente o mais antigo, que são muito mais vulneráveis, bem como indefesos e muitas vezes incapazes de entender o perigo quando se encontram envolvidos em golpes , Roubos e enganos para os quais eles não estão preparados, não tendo recebido informações adequadas de ninguém, Hoje mais do que nunca urgente, nos perigos que podem ser executados.

Se o IA como tecnologia poderosa oferece grandes oportunidades, Ao mesmo tempo, também envolve ótimas perguntas. Por um lado, um diálogo aberto parece indispensável que leva em consideração os benefícios potenciais como riscos para os trabalhadores e o meio ambiente, para que seu desenvolvimento e uso sejam éticos e sustentáveis ​​e visam o bem da humanidade. Mas, como você sabe, Quando há dinheiro no meio, é difícil ter uma garantia sólida sobre a operação do projeto, E tudo poderia permanecer na área ideal de belas palavras.

O nível de trabalho não levará à abolição do trabalho humano Se você aceitar a profunda transformação do mercado de trabalho que já está sendo feito, Portanto, é essencial investir em educação e treinamento para preparar os trabalhadores para coexistir com o IAS, como no passado o homem fez com a chegada da máquina ou carro a vapor; Porque essas são as ocasiões em que o homem mostrou sua inteligência, certamente não se impondo como o animal mais forte, ou rápido, ou qualificado, Mas mostrando -se capaz de gerenciar uma ferramenta mais alta com sua inteligência adaptável, Exercitando a capacidade com a qual sempre foi capaz de se adaptar às inúmeras mudanças históricas que são chamadas de mudanças tecnológicas hoje, Reinventando novas atividades e desenvolvendo novas habilidades.

 

a Ilha de Patmos, 15 fevereiro 2025

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O gambá é o conhecimento do Vaticano, pois Henger está em castidade e, como seu falecido marido Riccardo Schicchi está trabalhando “Confessiones” Sant'Agostino

O gambá é o conhecimento do Vaticano, pois Henger está em castidade e, como seu falecido marido Riccardo Schicchi está trabalhando Confissões De Santo Agostinho

Enquanto aquele filme de tarô foi exibido, senhor Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vaticano, Ele derramou o tarô como uma truta em curva

– Os resumos dos Padres da Ilha de Patmos –

(no fondo: Todos os artigos anteriores)

Autor
Editores da ilha de Patmos

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Ácido como um meio termo entre uma virgem vestal e um bisbético indomável, eu'Gambá Ele lançou Thunder e Lightning sobre a "participação" do santo padre Francesco no Sanremo Festival.

Este tiro de tiro é prova que ele está à altura do conhecimento das tarefas internas do Vaticano, pois Henger está em castidade e, como seu falecido marido Riccardo Schicchi está trabalhando Confessiones Sant'Agostino. Já, Porque enquanto esse filme segmentado foi exibido, senhor Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vaticano, Ele derramou o tarô como uma truta em curva.

O vídeo transmitido ontem na tela Maxi do The Ariston Theatre Ele não tem nada a ver com o evento de canto porque disparou em maio 2024 Como agradecimento pelo supremo pontífice aos artistas que participam do Dia Mundial das Crianças no Estádio Olímpico em Roma.

Esta é a confiabilidade do senhor Noi-in-Vaticano, Qua-in-Vaticano isso em seu blog de fofocas&Venenos garantem:

«Em um momento histórico em que o jornalismo é um passatempo para os idosos, Eu não posso permanecer em silêncio investe em jovens competentes que se casaram seriamente em uma missão: Mude a comunicação na Igreja Católica e Vaticano " (cf.. WHO)

Todos os afirmado sem punição humana de ridículo, Por que Eu não posso ficar em silêncio é confiável como eu Tango Bond Argentini de 2001.

Velletri de Roma, 12 fevereiro 2025

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Nossos artigos anteriores:

– 21 Março 2025 — NÃO POSSO FICAR EM SILÊNCIO E a história dessa costureira convencida de que ele pode dar a Giorgio Armani aulas de alta moda

– 12 fevereiro 2025 — O gambá é o conhecimento do Vaticano, pois Henger está em castidade e, como seu falecido marido Riccardo Schicchi está trabalhando Confissões De Santo Agostinho (Para abrir o artigo Clique WHO)

– 15 Janeiro 2025 — NAS FRONTEIRAS CLERICAIS COM A REALIDADE: A MULHER SOFRE DE INVEJA FREUDIANA DO PÊNIS, O gambá da inveja de MATTEO BRUNI DIRETOR DA SALA DE IMPRENSA DA SANTA SÉ (Para abrir o artigo Clique WHO)

– 20 Janeiro 2025 — O gambá ignora que uma freira pode facilmente se tornar governador do estado da cidade do Vaticano, Como já era Giulio Sacchetti (Para abrir o artigo Clique QUeu)

– 22 novembro 2024 — A NOMEAÇÃO EPISCOPAL DE RENATO TARANTELLI BACCARI. QUANDO VOCÊ É AFETADO PELO CÂNCER DE FÍGADO, COBRAM NO ATAQUE AQUELES QUE NÃO PODEM FICAR EM SILÊNCIO (Para abrir o artigo Clique WHO)

– 31 Posso 2024 — NOTA DO PADRE ARIEL NO SITE NÃO POSSO FICAR EM SILÊNCIO: «TÃO irritante quanto um ouriço-do-mar dentro da sua cueca» (Para abrir o artigo Clique WHO)

– 8 dezembro 2023 — QUEM É MARCO FELIPE PERFETTI REFERENDO-SE À DECLARAÇÃO DO SITE NÃO POSSO FICAR EM SILÊNCIO «AQUI NO VATICANO… NÓS NO VATICANO…», SE VOCÊ NÃO PODE NEM PÔR OS PÉS NO VATICANO? (Para abrir o artigo Clique WHO)

– 14 Outubro 2023 — O ARCABOT EMÉRITO DE MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI MORRE: A PIEDADE CRISTÃ PODE APAGAR A TRISTE VERDADE? (Para abrir o artigo Clique WHO)

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Quando o diabo coloca seu rabo, entre exorcismos e narcisismo … – Quando o diabo coloca seu rabo em nós, entre exorcismos e narcisismos…

(Texto em inglês depois do italiano)

 

Quando o diabo coloca seu rabo, TRA ESORCISMI E NARCISISMI…

L’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? E, no entanto: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni

— Atualidades pastorais —

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Autor
Ivano Liguori, ofm. Boné.

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artigo em formato de impressão PDF

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Forse un chiarimento è dovuto, perché come era prevedibile, il mio articolo del 7 em fevereiro passado (veja WHO) ha suscitato in alcuni lettori “storture di naso”, tanto da arrivare a interpretare il mio scritto come un attacco (pessoal?) a tutte quelle anime belle che quotidianamente combattono contro il Demonio.

Resumidamente, ci mancava solo il frate cappuccino guastafeste a ostacolare l’esercito di quei guerrieri della luce che con Capitan Gesù – che non stà lassù ma stà quaggiù con la bandiera in mano – colgono i diavoli in flagrante come cantava il buon Angelo Branduardi (você vê WHO).

Reputo il mio scritto estremamente chiaro tanto da far da corollario alla bellissima nota dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti (você vê WHO) a cui non si può certamente addossare la colpa di essere un gruppo di faziosi e di facinorosi esaltati. E di demonologia e relativo sacramentale dell’esorcismo, due Padri di questa nostra Isola di Patmos qualche cosa forse ne sanno. Sia io che Padre Ariel S. Levi di Gualdo facemmo entrambi la formazione per l’istruzione a questo delicato ministero, nel solito anno 2009 e presso la stessa istituzione accademico-ecclesiastica. Determinati allarmi bisogna pure darli, bisogna mettere in guardia i fedeli cristiani da certe derive così come erano soliti fare i profeti nell’antico Israele con il popolo dalla dura cervice: «Ascoltino o non ascoltino – perché sono una genìa di ribelli – sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro» (cf. este 2,2-5). Certe cose bisogna dirle e basta.

Reputo che il sacerdote oggi debba riscoprire il suo ruolo di profeta, di colui che parla a nome di Dio, cosa sempre più rara in una comunità ecclesiale dove il personalismo clerical-religioso è diventato ipertrofico. Fare il profeta comporta delle immancabili fatiche, delle incomprensioni, una scomodità difficile da accettare ma necessaria, fino a proclamare – fin dall’alto dei tetti (cf. LC 12,3) – anche quello che i più non vorrebbero sentirsi dire. E tutto questo senza velature di giudizi temerari ma con quella parresia profetica che troviamo tra le pieghe della responsabilità pastorale che dobbiamo al popolo di Dio a noi affidato con la sacra ordinazione.

Detto questo desidero tornare ulteriormente su alcune questioni note, talmente note, che sono puntualmente ignorate, disattese e a buon bisogno furbescamente manipolate.

1. Che cosa è un esorcismo?

È l’invocazione del nome di Dio fatta al fine di allontanare il demonio da una persona, da un animale, da un luogo o da una cosa. Quando si fa in nome della Chiesa, da parte di un ministro legittimamente incaricato e secondo i riti previsti nei libri liturgici approvati, l’esorcismo si chiama pubblico ed ha il valore proprio dei sacramentali. Se não, si tratta di una pratica privata. Gli esorcismi pubblici si dividono in semplici e solenni o maggiori. In questo articolo non mi soffermerò ad analizzare gli esorcismi semplici che hanno fatto parte di alcuni riti di benedizione compresi nel capitolo IX del vecchio Rituale Romanum o quelli inerenti a precisi percorsi e tappe del cammino di catecumenato e del battesimo dei bambini e soprattutto degli adulti.

Esclareceu isso, sono detti solenni o maggiori gli esorcismi pubblici previsti per i casi di ossessione o di possessione diabolica, ovvero nei casi in cui il demonio, operando dall’esterno, impedisce in modo permanente le azioni dell’individuo o nei casi in cui Satana opera attraverso l’organismo dell’individuo agendo dall’interno del corpo della persona posseduta, esercitando un dominio più o meno pieno.

La preghiera di esorcismo più cercata da certuni fedeli demonopatici è, manco a dirlo, l’esorcismo solenne. Il bisogno è talmente forte che anche alcune presunte preghiere di liberazione hanno la struttura di veri e propri esorcismi solenni, con tanto di formula invocativa e imperativa. Come ho più volte avuto modo di dire, si ricerca l’esorcista più forzuto o il carismatico più talentuoso che possieda la formula di comando più efficace contro il demonio per risolvere in maniera definitiva tutti i problemi. C’è da sorridere amaramente perché nel gergo quotidiano spesso sentiamo parlare di bravura o meno di un esorcista o di un carismatico. Tale distinzione lessicale non ha alcuna ragion d’essere da un punto di vista teologico–spirituale, non si tratta di usare le skill proprie di un chierico fantasia di D&D ma tutto parte dall’autorità di Cristo che agisce nella persona dell’esorcista e che Dio Padre accoglie ed esaudisce in vista del bene ultimo dell’anima.

A questo punto del discorso è di rigore un interrogativo: l’esorcismo maggiore è la terapia di elezione per combattere il Maligno? E, no entanto: l’azione del Maligno è sempre e solo quella straordinaria o non è molto più subdola e insidiosa l’azione ordinaria? Per rispondere a queste domande facciamo alcune ulteriori precisazioni, già menzionate nel mio precedente articolo del 7 fevereiro.

2. Battesimo e Confessione per combattere il Demonio

Bisognerebbe anzitutto ricordare che la prima forma di lotta al Demonio è la vita battesimale, quella vita nuova nello Spirito che si nutre di un cambiamento radicale di mentalità ovvero la metanóia (dal greco μετανοεῖνmetanoein), da cui deriva il termine italiano di conversione. O metanóia sancisce un passaggio dalla mentalità soggetta al peccato e alla concupiscenza – di cui Satana è principe e artefice; origine e causa (cf. GV 12,31; Ef 2,2; 2CR 4,4; 1GV 5,19) – a quella dello Spirito Santo in cui regna il Signore risorto (cf. Com o 1,13; RM 6,14; 8,2). Questo cambiamento di registro – di mente e di cuore – è già di per sé un cammino di liberazione potente in quanto Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi (cf. Garota 5,1). Nel percorso di catecumenato tale libertà gioiosa che Cristo ha guadagnato per noi è contrapposta alla schiavitù del peccato che il demonio non smette mai di suscitare nell’uomo con le sue trame in dispregio a Dio (cf. Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 si tratta delle diverse orazioni che definiamo come esorcismi semplici. Sarebbe utile la loro analisi da un punto di vista sia liturgico che sacramentale per evidenziare la tensione alla metànoia e alla vita nuova che il catecumeno ottiene con l’immersione nella Pasqua di Cristo).

Sempre restando in tema battesimale, come non annoverare la preghiera del Padre Nostro che ci è stata consegnata solennemente nel battesimo e che domanda a Dio la liberazione dal maligno. Il Padre Nostro è la preghiera dei figli ma costituisce anche la prima formula invocativa semplice di liberazione dal potere del maligno. La preghiera del Padre Nostro è liturgicamente posta a coronamento conclusivo del rito del Battesimo (cf. Rito del Battesimo dei bambini n. 76 e Rito per l’Iniziazione Cristiana degli Adulti nn. 188-189), e questo per esprimere la tensione verso una conversione quotidiana in cui tutti i giorni il fedele battezzato chiede a Dio di essere liberato dal maligno per poter partecipare il più degnamente possibile di quella figliolanza di figlio nel Figlio.

Altra doverosa puntualizzazione. La lotta al Demonio si concretizza con una buona pratica sacramentale in cui la confessione costituisce l’arma di elezione più efficace ed eloquente di qualunque altra preghiera di esorcismo. Riconoscere e rinunciare alle opere del demonio nella mia vita personale diventa fondamentale per allontanare Satana. Se riesco a fare questo, riconosco l’azione vitale dello Spirito Santo che agisce e che mi convince quanto al peccato, justiça e do juízo (cf. GV 16,8-9). Nella maggioranza dei casi basta un bravo sacerdote confessore per risolvere quello che per trascuratezza potrebbe richiedere poi molto più tempo, con il rischio non remoto di aprire la porta all’azione straordinaria del demonio, secondo quello che già l’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica prevede: «il peccato trascina al peccato; con la ripetizione dei medesimi atti genera il vizio. Ne derivano inclinazioni perverse che ottenebrano la coscienza e alterano la concreta valutazione del bene e del male» (cf. n. 1865 e sulla realtà del peccato cf. i nn. 1846-1876).

Ribadire frequentemente questo insegnamento della Chiesa non significa assolutamente buttare via il bambino con l’acqua sporca, demonizzando l’esorcismo. Ao contrário, così facendo si intende dare una giusta collocazione a un sacramentale, contestualizzandolo dentro un cammino di fede matura e realista che tutti siamo chiamati a compiere, anche con fatica. Rinunciare a Satana non è mai stato un compito facile ed immediato.

3. L’esorcista non è una Guest star

Altra puntualizzazione sull’esorcismo maggiore riguarda colui che ne è il ministro per eccellenza. a taxa 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (§ 1). Tale licenza deve essere concessa dall’Ordinario del luogo solo al sacerdote distinto per pietà, Ciência, prudenza e integrità di vita (§ 2). Le stesse cose sono ribadite dalla “Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi” della Congregazione per la Dottrina della Fede del 29 setembro 1985 (você vê WHO) e dal rituale del “Rito degli Esorcismi e Preghiere per circostanza particolari”, in vigore dal 31 Março 2002.

Quindi in base a quanto stabilito della Chiesa perché un soggetto possa proferire esorcismi solenni in modo legittimo è necessario:

uma) che si tratti solo e soltanto di un presbitero.

b) che tale presbitero designato abbia la licenza, conferita in modo personale e diretta ed espressa da parte dell’Ordinario del luogo. Il conferimento di tale facoltà deve quindi apparire chiaramente dal decreto vescovile. La licenza non può essere considerata tacita o presunta. Può essere implicita solo se connessa all’ufficio di esorcista.

c) in casi particolari per l’esercizio del ministero dell’esorcismo al di fuori dalla propria diocesi è necessaria la decisione e il giudizio dell’Ordinario del luogo che ne deve essere prontamente informato compiendo un debito discernimento.

L’azione ministeriale del sacerdote esorcista è mite ed umile, egli è il minus-ter è il più piccolo rispetto a Colui che è Signore e Salvatore. Nessun sacerdote può intraprendere il combattimento contro lo spirito demoniaco da solo, nessun laico o presunto carismatico o sensitivo può avere una propria autorità sui demoni. Tale autorità è stata conferita da Cristo agli apostoli (cf. LC 9,1) e ai discepoli che credono in lui (cf. MC 16,17; LC 10,19) e che dalla Chiesa sono stati costituiti e mandati come ministri di liberazione e di consolazione.

4. Incontri e weekend di liberazione e di guarigione, basta un po’ di trasparenza

Ho già spiegato nel mio precedente articolo del pericolo costituito da questi raduni paralleli nella vita della Chiesa, che assomigliano tanto a delle adunate sediziose. Raduni gestiti da laici senza alcuna autorizzazione e competenza che costituiscono un disordine per il cammino di fede dei fedeli. Quello che forse ancora molti non sanno è che in diverse diocesi d’Italia sono state emanate norme stringenti riguardo a questo tipo di manifestazioni et similia. Ne è un esempio la Conferenza Episcopale Siciliana (você vê WHO), la Conferenza Episcopale Piemontese (você vê WHO); una nota in tal senso del vescovo di Trieste: «Vedevo Satana cadere dal cielo…» (você vê WHO); e l’ottimo vademecum della diocesi di Brescia che comprende anche diverse norme inerenti al ministero dell’esorcistato (você vê WHO).

Ribadisco che le riunioni di preghiera e di formazione cristiana devono essere svolte in ambienti ecclesiali, fatto salvo per quelle convocazioni nazionali che muovono migliaia di persone e che devono garantire ben precisi criteri di sicurezza e di gestibilità che non è sempre possibile avere nei contesti ecclesiali ufficiali. Sarebbe buona norma, non di galateo ma di obbedienza alla Chiesa, mettere il vescovo diocesano al corrente di questi incontri. Informare per tempo l’Ordinario del luogo con lettera ufficiale sulla tipologia di incontro, sul tema trattato, sui relatori che vi interverranno e sulle attività contestualmente svolte. E solo quando si è ricevuto da lui il placet, insieme alla sua paterna benedizione si può procedere. Mettere i vescovi davanti al fatto compiuto, ricorda tanto il modus operandi della fuitina degli anni passati con cui si costringevano i genitori riottosi ad accondiscendere al matrimonio dei propri figli. Personalmente ritengo che tutto debba essere documentato per risultare trasparente in vista del bene che si vuole arrecare alle anime, sapendo che il diavolo tende a nascondere e a nascondersi il più possibile. Sarebbe opportuno leggere in queste assemblee la lettera di approvazione del vescovo per partecipare più pienamente di quella comunione ecclesiale che ha nel vescovo diocesano il suo centro. Infelizmente, la realtà dei fatti è di ben altro genere e i vescovi si trovano a mettere in guardia da questi incontri il clero e il popolo di Dio riscuotendo il medesimo successo delle grida contro i bravi di manzoniana memoria. Ma c’è di più se il soggetto organizzatore di tali incontri è di un’altra diocesi, basta indagare un po’ per scoprire che tali personaggi – sia chierici che laici – sono considerati ingestibili da tempo immemore e difficilmente recuperabili se non con sanzioni canoniche e il ricorso ai dicasteri competenti.

5. Editoria sul diavolo: esiste ancora l’approvazione ecclesiastica?

Se giriamo tra le più comuni librerie cattoliche, spesso ci dobbiamo rassegnare a non trovare il requisito della cattolicità, alcune volte neanche quello della cristianità. Ma questo aprirebbe un capitolo che è meglio chiudere subito. Trattando del diavolo e degli esorcismi è ormai assodato che questo argomento nell’editoria ha saputo trovare una sua perpetua giovinezza, in altri termini diciamo che c’è un buon mercato. Pur congratulandoci con coloro che riescono a vivere con queste pubblicazioni – bisogna pur mangiare – non posso non muovere una critica costruttiva. Trattando tematiche specificatamente teologiche, gli autori di queste opere di demonologia, di pastorale degli esorcismi o di preghiere di liberazione, dovrebbero munirsi di un nulla osta dalla competente autorità ecclesiastica. Questo cosa significa? Non è certamente del permesso di pubblicare o meno un libro quello di cui stiamo parlando ma della garanzia che quello che si pubblica non entri in contrasto con la fede, a moral, il magistero e la disciplina della Chiesa. Significa avere la tranquillità d’animo di operare in continuità di intenti con quanto la Chiesa crede e vive riguardo al suo insegnamento. Anche in quest’ambito risultano molto rari i lavori editoriali in tema demonologico approvati dalla competente autorità ecclesiastica, anzi spesso basta considerare la sola casa editrice con cui si pubblicano certi volumi per avere già una panoramica più che soddisfacente sulla distanza da qualunque forma di cattolicità e di cristianità quanto invece a una certa assonanza all’esoterismo cristianizzato.

Concludendo mi auguro che questo mio ulteriore articolo sia considerato per quello che realmente è, una riflessione accorata su un fenomeno molto complesso e delicato come la pratica esorcistica e la demonologia. Tanto ancora ci sarebbe da dire e non è escluso che possa tornare sull’argomento. Per il momento nessuno si senta attaccato o compromesso nel suo lavoro ma anzi incoraggiato a vivere sempre di più nella luce della verità che tutto rende nitido, in attesa di quel trionfo definitivo di Cristo sul demonio alla fine dei tempi.

Sanluri, 11 fevereiro 2025

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WHEN THE DEVIL PUTS HIS TAIL ON US, BETWEEN EXORCISMS AND NARCISSISMS

Is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions let’s make some further clarifications

- Realidade pastoral -

 

Autor
Ivano Liguori, ofm. Boné.

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Perhaps a clarification is due, because as expected, my article of February 7th (Vejo AQUI) has raised doubts in some readers, so much so that they have come to interpret my writing as an attack on those beautiful souls who fight against the Devil on a daily basis.

All we needed was the Capuchin friar to hinder the army of those warriors of light who with Captain Jesus – who is not up there but down here with the flag in his hand – catch the devils red-handed as the Italian sing Angelo Branduardi sang (Vejo AQUI).

My writing extremely clear, and conform y to the optimal note from the International Association of Exorcists (Vejo AQUI) which certainly cannot be blamed for being a group of exalted partisans. Two Fathers of this island of Patmos know something about demonology and the related sacramental of exorcism. Father Ariel S. Levi of Gualdo and I both underwent training for this delicate ministry in the year 2009 at the same academic-ecclesiastical institution. Certain alarms must also be given, the Christian faithful must be warned against certain deviations as the prophets in ancient Israel: “Whether they listen or not – because they are a rebellious race – they will at least know that a prophet is among them” (cf. Ezekiel 2,2-5). Some things just have to be said.

I believe that the priest today must rediscover his role as a prophet who speaks in the name of God, which is increasingly rare in an ecclesial community where clerical-religious personalism has become hypertrophic. The prophetic mission involves inevitable hardships, misunderstandings, an inconvenience that is difficult to accept but necessary, to the point of proclaiming from the rooftops (cf. Lucas 12, 3) even what most people would not like to hear. And all this without veils of rash judgments but with that prophetic parrhesia contained in the pastoral responsibilities that we must exercise towards the people that God has entrusted to us through sacred priestly ordination.

Tendo dito isto, I would like to return further to some issues that are so well known that they are regularly ignored or cunningly manipulated.

1. What is an exorcism?

It is the invocation of the name of God made to ward off the Devil from a person, an animal, a place or a thing. When it is carried out in the name of the Church, by an authorized minister according to the rites provided for in the approved liturgical books, the exorcism is called public and has the value of sacramentals. Otherwise is a private practice. Public exorcisms are divided into simple and solemn or major. I will not stop to analyze the simple exorcisms that were part of some blessing rites contained in chapter IX of the old Rituale Romanum or those inherent to specific paths and stages of the catechumenate journey and the baptism of children and especially of adults.

The public exorcisms foreseen for cases of obsession or diabolical possession are called solemn or major, or in cases in which the Devil, operating from the outside, permanently prevents the individual’s actions or in cases in which Satan operates through the individual’s organism, acting from within the body of the possessed person, exercising more or less full dominion.

The exorcism prayer most sought after by demonopathic issolemn exorcism. The need is so strong that even some alleged prayers of liberation have the structure of solemn exorcisms with an invocativ and imperative formula. Thas I have often had the opportunity to say, we are looking for thestrongestexorcist or the charismatic person who possesses the most effective command formula against the Devil to definitively resolve all problems. We have to smile bitterly because in everyday jargon we often hear people talk about the skill or otherwise of an exorcist or a charismatic person. This distinction has no reason to exist from a theological-spiritual point of view, it is not a question of using the skills of a D&D fantasy cleric but everything starts from the authority of Christ who acts in the person of the exorcist and who God the Father welcomes and grants in view of the ultimate good of the soul.

At this point a question is necessary: is major exorcism the therapy of choice to fight the Evil One? Is the action of the Evil One always and only the extraordinary one or isn’t the ordinary action much more subtle and insidious? To answer these questions we make some further clarifications, already mentioned in my previous article of February 7th.

2. Baptism and Confession to fight the Devil

It should be remembered that the first form of fight against the Devil is baptismal life, that new life in the Spirit which is nourished by a radical change of mentality or metanoia (from the Greek μετανοεῖνmetanoein), from which the termconversionderives. The Metanoia marks a transition from a mentality subject to sin and concupiscenceof which Satan is the prince and creator; origin and cause (cf. Jn 12.31; Eph 2.2; 2CR 4.4; 1Jn 5.19) – to that of the Holy Spirit in whom the risen Lord reigns (cf. Com o 1.13; RM 6.14; 8.2). This change of register – of mind and heart – is already in itself a powerful path of liberation as Christ has freed us so that we remain free (cf. Garota 5.1). In the catechumenate path, this joyful freedom in Christ contrast with the slavery of sin that the Devil never ceases to arouse in man with his plots in contempt of God (cf. Rite for the Christian Initiation of Adults nos. 78; 113; 156; 164; 171; 178; 255; 339; 372; 377; 379; 381 these are the different prayers that we define as simple exorcisms. Their analysis from both a liturgical and sacramental point of view would be useful to highlight the tension towards boredom and new life that the catechumen obtains with immersion in Christ’s Easter).

Still remaining on the baptismal theme, how can we not include the prayer of theOur Fatherwhich was solemnly given to us in baptism and which asks God for liberation from the Evil one. It is the prayer of the sons which also constitutes the first simple dedicatory formula for liberation from the power of theEvil one. The prayer of the Our Father is liturgically placed as the final culmination of the rite of Baptism (cf. Rite of the Baptism of children n. 76 e Rite for the Christian Initiation of Adults n. 188-189), and this to express the tension towards a daily conversion in which every day the baptized believer asks God to be freed from the Evil One in order to be able to participate as worthily as possible in that sonship in the Divin Son.

Another necessary clarification. The fight against the Devil takes place with good sacramental practice in which confession constitutes the most effective and eloquent weapon of choice than any other exorcism prayer. Recognizing and renouncing the works of the Devil in my personal life becomes fundamental to ward off Satan. If I manage to do this, I recognize the vital action of the Holy Spirit who acts and convinces me regarding sin, justice and judgment (cf. Jh 16.8-9). In the majority of cases, a good priest confessor is enough to resolve what could take much longer due to negligence, with the not remote risk of opening the door to the extraordinary action of the Devil, according to what the teaching of the Catechism of the Catholic Church already foresees: «sin leads to sin; with the repetition of the same acts it generates vice. The result is perverse inclinations that darken the conscience and alter the concrete evaluation of good and evil” (cf. n. 1865 and on the reality of sin cf. n. 1846-1876).

Frequently reiterating this teaching of the Church absolutely does not mean debasing exorcism. On the contrary, we intend to give a right place to a sacramental, contextualising it within a journey of mature and realistic faith that we are all called to undertake, even with difficulty. Giving up Satan has never been an easy and immediate task.

3. The Exorcist is not a Guest Star

Another major clarification on exorcism concerns the one who is its minister par excellence. Cânone 1172 of the Code of Canon Law declares that no one can legitimately perform exorcisms on the possessed if he has not obtained a special and express license from the local Ordinary (§ 1). This license must be granted by the local Ordinary only to a priest distinguished for piety, knowledge, prudence and integrity of life (§ 2). The same things are reiterated by theLetter to the Ordinaries regarding the rules on exorcismsof the Congregation for the Doctrine of the Faith of 29 Setembro de 1985 (Vejo AQUI) and by the ritual of the Rite of Exorcisms and Prayers for particular circumstances, in force since 31 Março 2002.

Assim sendo, according to what has been established by the Church, for a person to be able to perform solemn exorcisms in a legitimate way it is necessary:

uma) only and exclusively a presbyter.

b) that this designated presbyter has the license conferred by the local Ordinary. The conferral of this faculty must therefore appear clearly from the bishop’s decree. The license cannot be considered tacit or presumed. It can only be implied if connected to the office of exorcist.

c) in particular cases, for the exercise of the ministry of exorcism outside one’s own diocese, the decision and judgment of the local Ordinary is necessary, who must be promptly informed by carrying out due discernment.

The ministerial action of the exorcist priest is meek and humble, he is the smallest compared to He who is Lord and Savior. No priest can undertake the fight against the demonic spirit alone, no layman or supposedly charismatic or sensitive person can have his own authority over demons. This authority was conferred by Christ on the Apostles (cf. Lucas 9.1) and on the disciples who believe in him (cf. Mk 16.17; Página 10.19) and who were established and sent by the Church as ministers of liberation and consolation.

4. Meetings and weekends of liberation and healing, all it takes is a little transparency

I have already explained in my previous article the danger posed by these parallel gatherings in the life of the Church, which look so much like seditious gatherings. Gatherings managed by lay people without any authorization and competence which constitute a disorder for the faith journey of the faithful. What perhaps many still don’t know is that stringent regulations regarding this type of demonstration have been issued in various dioceses of our nation. An example of this is the Sicilian Episcopal Conference (Vejo AQUI), the Piedmont Episcopal Conference (Vejo AQUI); a note to this effect from the bishop of Trieste: «I saw Satan fall from heaven…» (Vejo AQUI); and the excellent handbook of the diocese of Brescia which also includes various regulations on the ministry of the exorcist (Vejo AQUI).

5. Publishing about the devil: does ecclesiastical approval still exist?

In Catholic bookstores we often no longer the Catholicity, sometimes not even Christianity. But this would open a chapter that is better closed immediately. When dealing with the Devil and exorcisms this topic in publishing has been able to find its perpetual youth, in other words let’s say that there is a good market. While we congratulate those who manage to survivewith these publications – you have to eat – I cannot help but offer constructive criticism. Dealing with specifically theological themes, the authors of these works of demonology, pastoral care of exorcisms or liberation prayers should obtain authorization from the competent ecclesiastical authority. What does this mean? What we are talking about is certainly not the permission to publish or not a book but the guarantee that what is published does not conflict with the faith, morality, magisterium and discipline of the Church. It means having the tranquility of mind to operate in continuity of intent with what the Church believes and lives regarding its teaching. Even in this area, editorial works on a demonological theme approved by the competent ecclesiastical authority are very rare; na verdade, it is often enough to consider the single publishing house with which certain volumes are published to already have a more than satisfactory overview of the distance from any form of Catholicity and Christianity, but rather a certain assonance with Christianized esotericism.

Para concluir, I hope that this second article of mine is considered for what it really is: a serious reflection on a complex and delicate phenomenon such as exorcism and demonology. There is much more to say and it is not excluded that he could return to the topic. For the moment, no one should feel attacked in their work but encouraged to live more and more in the light of the truth that makes everything clear, awaiting that definitive triumph of Christ over the Devil at the end of time.

Sanluri, 11 fevereiro 2025

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Os Padres da Ilha de Patmos

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Pietro, especialista pescador filho de pescadores, joga as redes na palavra do filho de um carpinteiro

Homilética dos Padres da ilha de Patmos

PIETRO, Especialista pescador filho de pescadores, GETTA LE RETI SULLA PAROLA DEL FIGLIO DI UN FALEGNAME

Jesus, quem era carpinteiro, Ele não era um especialista em pesca, No entanto, Simone, o pescador, confia neste rabino, Isso não lhe dá respostas, mas o chama para confiar. La sua reazione davanti alla pesca miracolosa è quella dello stupore e della trepidazione: «Senhor, allontanati da me che sono un peccatore»

 

 

 

 

 

 

 

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Pietro era un ebreo credente e osservante, fiducioso nella presenza operante di Dio nella storia del suo popolo, e addolorato per non vederne l’azione potente nelle vicende di cui egli era, ao presente, testemunha. In tale frangente avviene il suo primo incontro con Gesù.

I Vangeli sinottici ci informano che Pietro è tra i primi quattro discepoli del Nazareno (LC 5,1-11), ai quali se ne aggiunge un quinto, secondo il costume di ogni Rabbi di avere cinque discepoli (LC 5,27: chiamata di Levi). Quando Gesù passerà da cinque a dodici discepoli (LC 9,1-6), sarà infine chiara la novità della sua missione. Egli non è uno dei tanti rabbini, ma è venuto a radunare l’Israele escatologico, simboleggiato dal numero dodici, quante erano le tribù d’Israele. I Vangeli consentono di seguire passo dopo passo l’itinerario spirituale di Pietro. Il punto di partenza è la chiamata da parte di Gesù. Avviene in un giorno qualsiasi, mentre Pietro è impegnato nel suo lavoro di pescatore. Gesù si trova presso il lago di Genesaret e la folla gli fa ressa intorno per ascoltarlo. Il numero degli ascoltatori crea un certo disagio. Il Maestro vede due barche ormeggiate alla sponda; i pescatori sono scesi e lavano le reti. Egli chiede allora di salire sulla barca, quella di Simone, e lo prega di scostarsi da terra. Sedutosi su quella cattedra improvvisata, si mette ad ammaestrare le folle dalla barca. E così la barca di Pietro diventa la cattedra di Gesù. Quando ha finito di parlare, dice a Simone:

«”Prendi il largo e calate le reti per la pesca! Simone risponde: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”».

Jesus, quem era carpinteiro, Ele não era um especialista em pesca, No entanto, Simone, o pescador, confia neste rabino, Isso não lhe dá respostas, mas o chama para confiar. La sua reazione davanti alla pesca miracolosa è quella dello stupore e della trepidazione: «Senhor, allontanati da me che sono un peccatore» (LC 5,8). Gesù risponde invitandolo alla fiducia e ad aprirsi ad un progetto che oltrepassa ogni sua prospettiva: "Não tema; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Rileggiamo questo emozionante racconto:

"Naquela época, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Jesus, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; mas pela tua palavra lançarei as redes". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, provérbio: «Senhor, allontanati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Não tema; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono» (LC 5,1-11).

Il racconto di Luca segue il canovaccio di MC 1,16-20 a cui si rifà, ma con inserzioni proprie e l’aggiunta di una scena che ricorda molto da vicino quella di GV 21, dove lì è un Gesù ormai risorto a dialogare con Pietro per una definitiva chiamata a seguirlo. Mentre due domeniche fa abbiamo lasciato Gesù a Nazareth non compreso e addirittura rifiutato; qui invece le persone Lo cercano e Pietro, em particular, lascia tutto per seguire il Maestro. Fin da questo iniziale momento cogliamo la particolare attenzione e stima che l’evangelista Luca rivolge a questo discepolo; qualcosa che evidentemente aveva appreso ed ereditato dalla comunità primitiva. Notiamo infatti che, mentre in Matteo e Marco la formula di vocazione è al plurale, «Venite dietro a me, Eu vos farei pescadores de homens " (MC 1, 17; MT 4,19), nel racconto lucano è alla seconda persona, quella di Pietro. E sullo sfondo, nella pesca infruttuosa, già si intravedono metaforicamente le fatiche apostoliche delle prime comunità cristiane.

La narrazione della pesca miracolosa, na verdade, presenta i tratti di una catechesi sulla fede per mezzo della quale il Signore ribalta le situazioni umane chiuse e senza speranza. Pietro ne diventa il paradigma. Nelle sue parole, «abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla», non vi è solo amarezza e delusione per l’inane pesca, ma traluce anche un significato più forte che designa la spossatezza e la stanchezza fisica (cf.. o verbo κοπιάω (kopiao). Un’esperienza che troviamo di frequente nella Bibbia, soprattutto nei Salmi: «Sono stremato dai miei lamenti» (Vontade 6, 7; cf.. Além disso Vontade 69, 4; Vontade 127, 1); e che l’antico Israele più volte aveva sperimentato nel corso delle sue vicende. Vi è dunque uno spazio di delusione e di limite nel quale Dio agisce. Per quella parentela fra il presente testo e il capitolo 21 do Evangelho de João, più sopra ricordata, comprendiamo che senza la presenza del Signore i discepoli si affaticano inutilmente fino alla spossatezza. Ma Lui presente, che invita a gettare le reti nuovamente, tutto cambia. La prima trasformazione avviene nella fiducia del discepolo e qui è Pietro ad esplicitarla: «sulla tua parola calerò le reti» (LC 5,4).

Ma di fronte alla pesca miracolosa sembra non basti lo stupore registrato (v. 9) da Luca, poiché Pietro sente di dover dire: «allontanati da me, perché sono un peccatore». Per alcuni ancora una volta dovrebbe soccorrerci il brano parallelo di Giovanni dove il dialogo fra il Risorto e Pietro, incentrato sull’amore, serve all’apostolo per guarire la ferita del rinnegamento nella notte della passione. Mas talvez, simplesmente, visto che qui l’Apostolo compare protagonista per la prima volta nel Vangelo, la richiesta di perdono è da intendersi come il riconoscimento della propria fragilità di fronte al manifestarsi della grandezza di Dio e al compimento della «sua parola». Ma ciò che ancor più colpisce è l’atteggiamento di Gesù verso il discepolo dal quale ha udito la confessione di colpevolezza. Non la sottolinea, non vi insiste, poiché essa non dice tutto della vita di Pietro, il quale dovrà passare attraverso molteplici confessioni. Jesus, più che sottolineare la peccaminosità del futuro apostolo, preferisce invitarlo alla fiducia ed alla sequela: "Não tema; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Qui conviene sottolineare il verbo usato da Luca per designare questa pesca di uomini e non di pesci, poiché in greco «zogreo» contiene in sé sia il vocabolo ζῷον (zoos vivo) che il verbo ἀγορεύω (agreuo, prendere a caccia o a pesca). Si tratta perciò di un prendere vivo, di un catturare lasciando vivi (cf.. vocabolario Rocci). In questo modo l’opera pastorale di Pietro e dei suoi soci (v.10), metaforicamente espressa tramite la pesca che era il loro mestiere originario – e qui torna alla mente l’abbondante pesca di GV 21, 11: 153 grossi pesci tirati in barca, senza che la rete si divida – sarà un servizio alla vita. Aqueles que, attraverso il loro ministero, verranno raggiunti dal Vangelo, saranno attirati al Cristo, il vivente apportatore di vita: «io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (GV 10, 10).

 

Do Eremitério, 8 fevereiro 2025

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Caverna de Sant'Angelo em Maduro (Civitella del Tronto)

 

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Diz -se que o diabo é o vaso, mas não as tampas: Para alguns, é sem dúvida uma garantia de ganho e visibilidade narcísica – Dizem que o diabo faz as panelas, mas não as tampas: Para alguns, é definitivamente uma garantia de ganhos e visibilidade narcísica – Diz que o diabo faz o pote, mas não a tampa: Para alguns, é garantia econômica e visibilidade narcísica

(Texto em inglês depois do italiano / Texto em espanhol depois do inglês)

 

Diz -se que o diabo é o vaso, mas não as tampas: Para alguns, é sem dúvida uma garantia de ganho e visibilidade narcísica

No diabo, é melhor e prudente falar pouco sobre isso e com referências precisas à Palavra de Deus, Apocalipse e o magistério. E você sabe por que? Porque nossa fé nunca foi fundada - e nunca será - no diabo, mas em Cristo e em Sua ressurreição que ganha as obras do diabo: pecado e morte. Se você entende pelo menos isso não seria mais a angústia da demonopatia com a sensação de ser dominada pelo diabo.

— Atualidades pastorais —

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Autor
Ivano Liguori, ofm. Capp.

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O 6 Janeiro do ano começou, Na solenidade da epifania do Senhor, Associação Internacional de Exorcistas (A.I.E.) Ele publicou uma nota de que eu convido todos os nossos leitores a ler cuidadosamente (WHO), cujo título é bastante claro: "Nota sobre alguns aspectos do Ministério dos Exorcismos".

A nota não tem intenção de reiterar o óbvio em exorcismos e disciplina eclesial nesse sentido, Mas seus objetivos são outros e preocupam apenas alguns aspectos particulares. Dizemos add:

"Com esta nota, pretendemos oferecer os esclarecimentos necessários para operar bem no ERART da misericórdia divina através do Ministério do Exarcismo. Os critérios para estabelecer as condições de implementação do maior exorcismo nem as diretrizes deste delicado ministério não serão apresentadas aqui [6], Mas eles simplesmente oferecerão observações sobre algumas práticas pastorais que, Em vez de fazer um serviço ao corpo plantado de Cristo, aumentar seu sofrimento e causar desorientação, observações de que os fiéis (clérigos, consagrado e leigos) É desejável que eles possam saber para evitar atitudes e métodos que não respondam à operação autêntica do Cristo, o Senhor, modelo para quem exerce o Ministério da Libertação da ação extraordinária do mal [7]».

O exorcismo é um ministério pastoral de misericórdia e consolo, Esta é a referência básica para ser capaz de entender. Embora seja um sacramental e não de um sacramento - dado o sujeito pessoal em particular enfrentado -, não deve ser considerado levemente, mas também com grande seriedade, Consciência e maturidade humana e cristã, tanto pelos pastores quanto dos fiéis leigos.

Eu falei sobre seriedade, de consciência e maturidade Para enfatizar isso com o diabo, você não toca e não brinca, mas você pode até explorá -lo para o seu fim: Por exemplo, para incentivar o desempenho econômico ou obter um certo ganho e visibilidade em nível social e eclesial. Disse isto, Eu me concentro apenas em alguns pontos que quero reiterar e que a nota do A.I.E. esclarece e expressa de uma maneira muito pontual do que poderei fazer nessas linhas.

1. Obediência à igreja e ao comum diocesano

A crença de ser vítima do diabo geralmente leva as pessoas a irem à pesquisa espasmódica daqueles que são de fato exorcistas ou aqueles que autonomizaram isso no campo. Em sua sabedoria, a igreja primeiro pede discernimento sério e isso normalmente passa por seu pároco, o confessor de alguém ou um padre de referência ao qual ele pertence a fazer um primeiro diagnóstico e depois coletar todos os elementos úteis para poder, em caso, Envie ao exorcista designado ou sugira um caminho de conversão grave para a pessoa, Combinado com uma prática sacramental séria com obras concretas e eficazes de caridade.

Tenho a comparação de saúde, É como quando o clínico general envia seu cliente pelo especialista para obter informações subsequentes. Somente quando há a suspeita fundada de uma patologia que deve ser enfrentada de maneira diferente por um colega especializado nesse assunto, A visita especializada é necessária, Caso contrário, é o tempo perdido e as soluções devem se concentrar em outras análises e campos. Se isso for verdade na prática do cuidado físico, Quanto mais esse discurso se torna verdadeiro aos cuidados da alma e do caminho batismal.

Neste caso É apenas a igreja que nomeia e discerna os padres adequados para operar este grande ministério, bem como no caso específico da pessoa que pede ajuda espiritual nesse sentido. Você nunca improvisa e nunca propõe exorcistas, Curandeiros e libertadores. Outra coisa fundamental é que não há leigos (Nem mesmo os diáconos de transnse e permanente podem) autorizado pela igreja a realizar exorcismos. Até as orações tão chamadas de libertação ou cura devem ser feitas com sabedoria e oportunidade sob o acompanhamento de um padre preparado e seguindo as regras que a igreja já estabeleceu. Excutar fora desses critérios significa colocar -se com base na desobediência à igreja para a qual o diabo sempre empurra o homem, Assim como nossos progenitores pressionaram para desobediência em relação a Deus (cf.. GN 3).

2. Superstição e reiteração de fórmulas

Muitas vezes, o desejo de afastar o diabo faz você cair no pecado da superstição, que também se insinua no mundo católico, ambos do lado dos leigos e consagrados. Por exemplo, Você se coloca em busca do exorcista mais "poderoso" (mesmo fora de sua diocese ou região) Assim como se fosse uma virtude própria e não da obra do Espírito Santo que age no ministro ordenado em nome da Igreja. Eles coletam compulsivamente sacramentais que devem remover com mais eficácia as influências malignas como crucifixos, medalhas, velas, imagens ou sal, água e óleo.

As orações de libertação se multiplicam que não tiveram nenhuma aprovação eclesiástica e que são frequentemente emprestados de ambientes católicos extras ou embalados no momento pelo "psíquico" ou pelo suposto carismático secular de serviço. Ou também reiterar compulsivamente as orações e fórmulas oficiais aprovadas com a esperança de que os atos simples continuassem com o tempo suficiente para operar o benefício. E frequentemente nos encontramos em frente à tendência dos índices da Bolsa de Valores em referência aos romances e ao apelo mais adequado contra o diabo: A Madonna que derrete os nós está bem, San Pio da Pietrelcina é o mais forte, Santa Rita não é ruim, Sant'editito às vezes falha enquanto San Vicinio funciona apenas se você for Emiliano ou Romagna. Mesmo em se aproximar das massas sagradas, existe o risco de cair em superstição com uma sucessão de profanação de exploração para pedir libertação. Pensa -se que basta comandar apenas o padre para oficiar uma missa sem a necessidade de participar da primeira pessoa e estamos ligados ao número de celebrações comandadas, Como se a quantidade fosse o critério preeminente para a libertação. Um mecanismo semelhante, amarrado às massas, É encontrado em alguns livros devocionais com referência às almas do purgatório, Mas isso é outra questão.

3. "Encontro e consentimento da libertação" no hotel

Por alguns anos, o uso do suposto "sensorial" e carismático secular de organizar reuniões de oração em locais seculares foi invadido, como hotéis em estrela (pelo menos 4 lugar). Isso já deve tornar o tanque do nariz muito para os fiéis católicos saudáveis ​​de espírito que são vistos desviando de contextos eclesiais sem a menor motivação. Uma coisa é organizar um evento para milhões e milhões de pessoas, Assim como acontece para júbilo e eventos nacionais, Uma coisa é organizar para cinquenta ou cem pessoas. Em vez dos hotéis, você não poderia optar por um grande salão paroquial ou uma casa religiosa - que hoje está cada vez mais vazia e deserta - de modo a permanecer dentro do recinto da normalidade eclesial? Mas o suposto "sensorial" e carismático sabe muito bem que, ao fazê -lo, permanece longe dos olhos e ouvidos dos pastores e pode dizer e fazer com liberdade tudo o que ele quer. Ao fazer isso, o pacote é anunciado tudo inclusivo isso com 80 o 100 EUR por dia, além de matrícula no curso e passar, Combinando o quarto único, A tábua completa e a culinária estrelada é uma garantia de ser um pouco libertada do maligno e ser purificado em sua árvore genealógica. Resumidamente, antes de irmos ao spa agora o final de semana exorcista.

4. Venda de livros e manuais de ortodoxia duvidosa

Hoje o diabo continua a ser um produto de de marketing, do longe 1973 Quando o filme saiu o exorcista de William Friedkin, com base no romance de mesmo nome, de William Peter Blatty, O diabo não conhece praticamente momentos de crise. Podemos dizer isso com o diabo que ele vive ... e ele também vive bem. E se uma vez que o diabo fosse propriedade privada da Maçonaria, dos satanistas e os círculos ocultos herméticos, Por mais de trinta anos, tornou -se um produto pop que todos eu posso usar ou abusar de acordo com a necessidade. Na verdade eles são os leigos, nem sempre cristãos, Para encontrar no "produto do diabo", uma mina da qual a fama e a afirmação desenham. A televisão foi a primeira a saber como fazer sobre o assunto: Não apenas filmes, mas especial, Documentários, Investigações que cruzam com as notícias e com a política, Em suma, o diabo é como sal e pimenta em uma receita, O "suficiente" é suficiente para tornar esse toque mais de agradável ao prato para despertar os elogios. Mas talvez seja em publicar que o tema do diabo tenha conseguido encontrar uma juventude nova e perpétua. A bibliografia a esse respeito é muito ilimitada e, entre os autores, você pode realmente encontrar tudo. Começa a partir do Medjugorjana convertido, para o ex -adepto de uma seita, Para então passar para o padre praticone, que sem nunca ter sido nomeado exorcista, realiza conferências no diabo, Finalmente, com a qual a qualificação do demonologista é atribuída sem ter as habilidades acadêmicas ou práticas e práticas do caso. Então o sempre -verde não pode estar faltando, O suposto sensorial ou carismático que está questionando as receitas do diabo e embalam -se para se libertar das influências do mal, Obviamente você tem que comprar os livros deles. Muito perigoso são aqueles que se sentem investidos pelo legado espiritual de algum exorcista bem conhecido agora falecido - eu recomendo que seja falecido! - Para se gabar de uma série inteira de herança espiritual e transmigrações de carismi com o anexo do cânone do Liberador Perfeito.

Quando eu era criança, Nos anos 80, De diabo na Itália, ele ouviu apenas sobre o padre Gabriele Amorth e Mons. Corrado Balducci, Este último disse demonologista, mas que em sua vida nunca viu um verdadeiro exorcismo e que em seu livro o diabo também relatou algumas imprecisões teológicas. Mas pelo menos com eles, tínhamos a ver com sacerdotes honestos que tinham seu papel bem em mente e eram obedientes à igreja. Hoje todo mundo é bom em escrever sobre o diabo, especialmente aqueles que deveriam ficar sem ele.

Para concluir, É sempre verdade que no diabo é melhor e prudente falar pouco e com referências precisas à palavra de Deus, Apocalipse e o magistério. E você sabe por que? Porque nossa fé nunca foi fundada - e nunca será - no diabo, mas em Cristo e em Sua ressurreição que ganha as obras do diabo: pecado e morte. Se você entende pelo menos isso não seria mais a angústia da demonopatia com a sensação de ser dominada pelo diabo. Muito mais importante e cansativo é criar uma profunda consciência que você deseja viver constantemente na presença de Cristo e seu espírito. Mas é isso que já é o que o apóstolo abençoado Giacomo nos diz em sua carta. Ele nos pede para ser submetidos a Deus: É isso que permite que você resista ao diabo e escape de suas obras e armadilhas. Certamente existem poucos exorcistas na igreja de hoje, Certamente, muitos de nossos bispos geralmente não estão inclinados a nomeá -los e preferem nomear presidentes de caritas diocesanas e usar recursos para políticas sociais e de bem -estar social, Exceto então, encontrando -se a alguns quilômetros da sua curia diocesana, o fim de semana exorcista a cem euros por dia do suposto exorcista, chorar carismático ou sensível e não fazer um suspiro minimamente. e sim, Porque mesmo no caso de o bispo diocesano também estar ciente da coisa que ele não daria a ele o peso certo: olho não vê, Coração pastoral não machuca. Infelizmente, o diabo certas coisas também nos permitem fazer e quando eles fazem tudo o que ele chega mais perto, Assim como acontece com certas coisas antigas como o mundo que são feitas, mas elas não dizem e como ele adorava cantar um quarteto musical italiano bem conhecido

«Está feito, Mas não é dito, você faz, Mas não é dito e quem fez isso em silêncio, Ele nega e faz o remendamento e nunca diz a verdade ".

Sanluri, 07 fevereiro 2025

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Dizem que o diabo faz as panelas, mas não as tampas: Para alguns, é definitivamente uma garantia de ganhos e visibilidade narcísica

- Realidade pastoral -

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Autor
Ivano Liguori, ofm. Capp.

 

Em janeiro 6 do ano que acabou de começar, Sobre a solenidade da epifania do Senhor, Associação Internacional de Exorcistas (A.I.E.) Publiquei uma nota que convido todos os nossos leitores a ler com cuidado (AQUI), cujo título é bastante claro: «Nota sobre alguns aspectos do Ministério dos Exorcismos».

A nota não tem intenção de reiterar o óbvio em relação a exorcismos e disciplina eclesial nesse sentido, Mas seus objetivos são diferentes e preocupam apenas alguns aspectos particulares. Ele lê:

«Com esta nota, pretendemos oferecer os esclarecimentos necessários para operar bem no fornecimento de misericórdia divina através do Ministério do Exorcismo. Os critérios para estabelecer as condições de implementação do principal exorcismo nem as diretrizes deste delicado ministério [6] não será apresentado aqui novamente, Mas as observações serão simplesmente oferecidas em algumas práticas pastorais que, Em vez de prestar um serviço ao corpo ferido de Cristo, aumentar seu sofrimento e causar desorientação, observações de que os fiéis (clérigos, consagrado e leigos) deve ser capaz de saber para evitar atitudes e métodos que não correspondem ao trabalho autêntico do Senhor Cristo, modelo para quem exerce o Ministério da Libertação da ação extraordinária do mal [7]».

O exorcismo é um ministério pastoral de misericórdia e consolo, Esta é a referência básica para ser capaz de entendê -lo corretamente. Embora seja um sacramental e não um sacramento - dado o assunto pessoal em particular abordado -, não deve ser considerado levemente, mas também com grande seriedade, consciência e maturidade humana e cristã, tanto por pastores quanto fiéis.

Eu falei de seriedade, Consciência e maturidade para sublinhar que não se pode brincar ou brincar com o diabo, mas também não pode explorá -lo para os próprios fins: por exemplo, para favorecer um retorno econômico ou obter um certo ganho e visibilidade em nível social e eclesial. Tendo dito isto, Vou me concentrar apenas em alguns pontos que gostaria de reiterar e que o A.I.E. observação. esclarece e expressa de uma maneira muito pontual o que poderei fazer nessas linhas.

1. Obediência à igreja e ao comum diocesano

A crença de ser vítima do diabo muitas vezes leva as pessoas a procurar frenéticas por aqueles que são de fato exorcistas ou aqueles que se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-se auto-nomearam como tal no campo. A igreja em sua sabedoria, antes de tudo, pede discernimento sério e isso normalmente passa pelo pároco de alguém, O confessor ou um padre de referência que é responsável por fazer um diagnóstico inicial e depois reunir todos os elementos úteis para poder ser capaz, se necessário, enviar ao exorcista designado ou sugerir à pessoa um caminho sério de conversão, Combinado com uma prática sacramental séria com obras concretas e eficazes de caridade.

Permita -me fazer uma comparação de saúde, É como quando um clínico geral envia seu paciente a um especialista para uma análise mais aprofundada. Somente quando há uma suspeita bem fundamentada de uma patologia que deve ser abordada de maneira diferente de um colega especializado nesse assunto é uma visita especializada necessária, Caso contrário, é uma perda de tempo e as soluções devem se concentrar em outras análises e campos. Se isso for verdade na prática do cuidado físico, Quanto mais verdadeiro esse discurso se torna aos cuidados da alma e da caminhada batismal.

2. Superstição e reiteração de fórmulas

Muitas vezes, o desejo de banir o diabo leva a cair no pecado da superstição, que também se arrasta no mundo católico, ambos entre leigos e pessoas consagradas. Por exemplo, Começamos a procurar mais “poderoso” exorcista (mesmo fora de nossa própria diocese ou região) Como se fosse uma virtude específica e não a obra do Espírito Santo que age no ministro ordenado em nome da Igreja. Sacramentals são compulsivamente coletados, o que deve afastar influências do mal, como crucifixos, medalhas, velas, imagens ou sal, água e óleo de maneira mais eficaz do que outros.

Orações por libertação estão multiplicando que não tiveram nenhuma aprovação eclesiástica e que são frequentemente emprestados de ambientes não católicos ou embalados no local pelo “confidencial” ou o presumido leigo carismático de serviço. Ou mesmo orações oficiais e fórmulas aprovadas são compulsivamente reiteradas com a esperança de que a simples recitação ao longo do tempo seja suficiente para trazer o benefício. E frequentemente nos encontramos confrontados com a tendência dos índices do mercado de ações em referência às novenas e súplicas mais adequadas contra o diabo: A Madonna que desamarra nós é boa, San Pio da Pietrelcina é o mais forte, Santa Rita não é ruim, Sant'ESPEDITO Às vezes falha enquanto San Vicinio só funciona se você for da região de Emilia Romagna. Mesmo ao se aproximar de massas sagradas, existe o risco de cair em superstição com uma sucessão de explorações profanadoras para pedir libertação. Pensa -se que basta comandar o padre sozinho para oficiar uma missa sem a necessidade de participar pessoalmente e está ligado ao número de celebrações comandadas, Como se a quantidade fosse o critério preeminente para a libertação. Um mecanismo semelhante, ligado a massas, é encontrado em alguns livros devocionais em referência às almas no purgatório, Mas isso é outra questão.

3. “Reuniões e convenções de libertação” no hotel

Por alguns anos agora, a prática de supostamente “confidencial” e leigos carismáticos para organizar reuniões de oração em locais seculares, como hotéis estrelados (pelo menos 4 estrelas) tornou -se difundido. Isso por si só deve fazer com que os fiéis católicos sãos aumentem muito o nariz, pois eles se vêem desviados dos contextos eclesiais sem a menor motivação. Uma coisa é organizar um evento para milhões e milhões de pessoas, Como acontece com o Jubileu e os eventos nacionais, Mas outra coisa é organizá -lo por cinquenta ou cem pessoas. Em vez de hotéis, Não podemos optar por um grande salão paroquial ou uma casa religiosa - que hoje em dia está cada vez mais vazia e deserta - de modo a permanecer dentro dos limites da normalidade eclesial? Mas o supostamente “confidencial” E a pessoa carismática sabe muito bem que, ao fazer isso, fica longe dos olhos e ouvidos dos pastores e pode dizer livremente e fazer o que quiser. Ao fazer isso, o pacote com tudo incluído é anunciado que com 80 ou 100 Euros por dia, mais registro do curso e o passe, Combinando o quarto único, Board Full e Cozinha estrelada Você tem a garantia de ser um pouco libertada do maligno e de ser purificado em sua árvore genealógica. Resumidamente, Antes de as pessoas irem ao spa, Agora, os fins de semana do exorcismo estão na moda.

4. Venda de livros e manuais de ortodoxia duvidosa

Hoje o diabo continua sendo um produto de marketing, desde então 1973 Quando o filme “O Exorcista” Por William Friedkin, com base no romance de mesmo nome, de William Peter Blatty, foi lançado, O diabo passou praticamente nenhum momento de crise. Podemos dizer que você pode viver com o diabo… E você pode até viver razoavelmente bem. E se uma vez que o diabo era de propriedade privada da Maçonaria, Satanistas e círculos ocultistas herméticos, Por mais de trinta anos, tornou -se um produto pop que todos podem usar ou abusar conforme necessário. De fato, são precisamente os leigos, nem sempre cristãos, quem encontra no “produto do diabo” uma mina a partir da qual desenhar notoriedade e afirmação. A televisão foi a primeira a saber como ganhar dinheiro com o assunto: Não apenas filmes, mas especiais, Documentários, Investigações que se cruzam com notícias e políticas do crime, resumidamente, O diabo é como sal e pimenta em uma receita, “apenas o suficiente” é suficiente para dar esse toque extra de agradável ao prato para provocar elogios. Mas talvez seja na publicação que o tema do diabo encontrou uma juventude nova e perpétua. A bibliografia a esse respeito é extremamente ilimitada e, entre os autores, você pode realmente encontrar tudo. Começamos a partir do Medjugorjan convertido, para o ex -seguidor de uma seita, e depois vá para o padre que sem nunca ter sido nomeado um exorcista realiza conferências no diabo, Terminando com quem se atribui a qualificação do demonologista sem ter as habilidades acadêmicas ou práticas e práticas do caso. Depois, há as sempre -vivas, os supostos sensíveis ou carismáticos que questionam o diabo e preparam receitas para se libertar das influências do mal, Obviamente você tem que comprar os livros deles. Muito perigoso são aqueles que se sentem investidos pelo legado espiritual de algum exorcista bem conhecido agora falecido! - Eu recomendo que ele seja falecido! - para então possuir uma série inteira de legados espirituais e transmigrações de carismos com o cânone anexado do Liberador Perfeito.

Quando eu era criança, Nos anos 80, Na Itália, ouvimos apenas sobre o diabo do padre Gabriele Amorth e o monsenhor Corrado Balducci, Este último conhecido como Demonologista, mas que em sua vida nunca viu um verdadeiro exorcismo e que também relatou algumas imprecisões teológicas em seu livro “O diabo”. Mas pelo menos com eles estávamos lidando com padres honestos que estavam bem cientes de seu papel e eram obedientes à igreja. Hoje todo mundo é bom em escrever sobre o diabo, especialmente aqueles que deveriam ficar sem ele.

Para concluir, O fato permanece verdadeiro de que é melhor e prudente falar pouco sobre o diabo e com referências precisas à palavra de Deus, para a revelação e para o magistério da igreja. E você sabe por que? Porque nossa fé nunca foi fundada - e nunca será - no diabo, mas em Cristo e sua ressurreição que supera as obras do diabo: pecado e morte. Se entendessemos pelo menos isso, não teríamos mais a angústia da demonopatia com a sensação de ser tomado pelo diabo. Muito mais importante e cansativo é criar uma consciência profunda que deseja viver constantemente na presença de Cristo e Seu Espírito. Mas é isso que o abençoado apóstolo James já nos diz em sua carta. Ele nos pede para ser submisso a Deus: É isso que nos permite resistir ao diabo e escapar de suas obras e armadilhas. Certamente existem poucos exorcistas na igreja hoje, Certamente, muitos de nossos bispos geralmente não estão inclinados a nomear qualquer e preferem nomear presidentes de caritas diocesanas e usar recursos para políticas sociais e de bem -estar social, Apenas para se encontrar alguns quilômetros de sua cúria diocesana no exorcismo de fim de semana a cem euros por dia do suposto exorcista, carismático ou famoso sensível e nem mesmo um suspiro. E sim, Porque mesmo que o bispo diocesano estivesse ciente do assunto, Ele não daria o peso certo: O olho não vê, o coração pastoral não sofre.

Infelizmente, o diabo até nos permite Faça certas coisas e quando forem feitas, tudo sai ao ar livre, Assim como acontece com certas coisas tão antigas quanto o mundo que são feitas, mas não ditas, e como um conhecido quarteto musical italiano adorava cantar:

«Está feito, Mas não é dito, está feito, Mas não é dito e quem fez isso permanece em silêncio, nega e é um mentiroso e nunca diz a verdade ».

Sanluri, 07 fevereiro 2025

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Diz que o diabo faz o pote, mas não a tampa: Para alguns, é garantia econômica e visibilidade narcísica

Ainda é verdade que é melhor e prudente falar pouco do diabo e com referências precisas à Palavra de Deus, para revelação e ensino. E você sabe por que? Porque nossa fé nunca se baseou - nem jamais será - no diabo, mas em Cristo e sua ressurreição que expira as obras do diabo: Pecado e morte. Se pelo menos entendemos isso, não teríamos mais a angústia da demonopatia com a sensação de ser atormentado pelo diabo.

- Notícias pastorais -

Autor
Ivano Liguori, ofm. Capp.

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Na solenidade da epifania do Senhor, A Associação Internacional Exorcista (A.I.E.) Ele publicou uma nota que eu convido você a ler todos os nossos leitores com cuidado (aqui), E cujo título é bastante claro: «Nota sobre alguns aspectos do Ministério dos Exorcismos».

A nota não pretende reiterar o óbvio sobre exorcismos e disciplina eclesial, Seus objetivos são diferentes e se referem apenas a alguns aspectos particulares. Ler:

«Com esta nota, pretendemos oferecer os esclarecimentos necessários para operar a doação da misericórdia divina através do Ministério do Exorcismo. Os critérios para estabelecer as condições necessárias para a realização do principal exorcismo não serão apresentadas novamente, nem as diretrizes para este delicado ministério[6]; Mas as observações serão simplesmente oferecidas em algumas práticas pastorais que, Em vez de ajudar a praga de Cristo, aumentar seu sofrimento e causar desorientação. Observações de que os fiéis (clérigos, consagrado e leigos) Eles devem saber para evitar atitudes e métodos que não correspondem à obra autêntica de Cristo Senhor, Modelo para quem exerce o Ministério da Libertação da Ação Extraordinária de Maligno [7]”.

O exorcismo é um ministério pastoral de misericórdia e consolo, Esta é a referência basilar para ser capaz de entendê -la corretamente. Sim ok, É um sacramental e não um sacramento - dado o assunto pessoal em particular que é abordado -, Não deve ser considerado levemente, mas sério, Consciência e maturidade humanas e cristãs, tanto pelos pastores quanto pelos fiéis.

Eu falei sobre seriedade, de consciência e maturidade para sublinhar que o diabo não é tocado ou juntou -se, nem pode ser instrumentalizado para seus próprios benefícios: favorecer um benefício econômico ou obter um certo ganho e visibilidade no nível social e eclesial. Dito isto, Vou me concentrar apenas em alguns pontos que quero reiterar e que a nota A.I.E. Esclareça e expresse mais pontualmente do que poderia fazê -lo nessas linhas.

1. Obediência à igreja e ao diocesano comum

A condenação de ser presidida pelo demônio, Muitas vezes leva as pessoas a procurar freneticamente quem é de nomeação exorcistas ou aqueles que se auto -proclamaram como tal. A igreja em sua sabedoria pergunta antes de tudo, um discernimento sério que normalmente passa pelo próprio pastor, do confessor ou um padre de referência, que está preocupado em fazer um diagnóstico inicial e reunir todos os elementos úteis para poder, Se for esse o caso, Consulte o exorcista designado ou sugira uma maneira séria de conversão anexada à prática sacramental da caridade concreta e eficaz obras.

Tenho permissão para fazer uma comparação com o sistema de saúde: É equivalente a quando um clínico geral envia o paciente a um especialista para realizar análises mais específicas. Somente quando há uma suspeita de patologia, deve ser enfrentada de maneira diferente por um colega especializado, Caso contrário, é uma perda de tempo e as soluções devem se concentrar em outras análises e campos. Se isso for verdade em relação aos cuidados de saúde física, Quanto mais o discurso deve ser o cuidado da alma e o caminho batismal.

Nesse caso, É apenas a igreja que nomes e discerne sobre os padres adequados para realizar este grande ministério, bem como no caso específico da pessoa que pede ajuda espiritual a esse respeito. Nunca é improvisado ou proposto como exorcistas, curandeiros e libertadores. Outra coisa fundamental é que não há leigos (Nem mesmo diáconos temporários ou permanentes) Autorizado pela igreja a realizar exorcismos. Até as frases de libertação ou cura tão chamadas, Eles devem ser feitos com sabedoria e oportunidade sob o acompanhamento de um padre treinado e seguindo as normas que a igreja já estabeleceu. Deixar esses critérios significa estar no campo da desobediência à igreja, Para o qual o demônio sempre empurra o homem como no passado levou nossos pais a desobedecer a Deus (Veja Gênesis 3).

2. Superstição e reiteração de fórmula

Muitas vezes, o desejo de assustar o demônio leva a cair no pecado da superstição e também insinua no mundo católico, Entre os leigos como consagrado. Por exemplo: A pesquisa mais exorcista começa “poderoso” (mesmo fora da diocese ou região) Como se fosse uma virtude pessoal e não a obra do Espírito Santo que age no ministro ordenado em nome da Igreja. Eles são compulsivamente sacramentais que devem mover mais efetivamente influências ruins, como crucifixos, medallas, velas, imagens, sal, Água e óleo.

As frases de libertação se multiplicam que eles não obtiveram nenhuma aprovação eclesiástica e que muitas vezes, A mutadas de ambientes não católicos vêm; ou são feitos durante a função pelo “sensível” ou para o suposto leigo carismático de plantão. Ou até, Sentenças oficiais e fórmulas aprovadas são reiteradas compulsivamente com a esperança de que a simples recitação ao longo do tempo seja suficiente para alcançar o benefício. E eles são frequentemente escolhidos como se fossem tendências nos índices de estoque, as Novenas e Confundos mais apropriados contra o demônio: A virgem que desencadeia os nós é boa, San Pio da Pietrelcina é o mais forte, Santa Rita não é ruim, San Esperito às vezes falha enquanto San Vicinio só funciona se você for da região de Emilia-Romaña. Até, Em relação às massas sagradas, existe o risco de cair em superstição devido à instrumentalização contínua de profanação ao pedir libertação. Pensa -se que basta enviar o padre para oficiar a missa sem a necessidade de participar pessoalmente, Acredita -se que seja o número de celebrações responsáveis, Como se a quantia fosse o critério proeminente para a libertação. Um mecanismo semelhante sobre a quantidade de massas é encontrado em alguns livros devocionais em árbitros às almas deo purgatório, Mas isso é outra questão.

3. "Convenção de Reunião e Libertação" em hotéis

Por alguns anos, foi generalizado que as suposições “confidencial” e os leigos carismáticos organizam encontros de oração em locais leigos, como hotéis com estrelas (pelo menos 4). Isso deve gerar desaprovação nos fiéis católicos de julgamento saudável que são desviados de contextos eclesiais sem motivação. Uma coisa é organizar um evento para milhões e milhões de pessoas como em jubileus e eventos nacionais, Outra coisa é organizar para cinquenta ou cem pessoas. Em vez de hotéis, Você não poderia optar por um espaçoso salão paroquial ou uma casa religiosa - que todos os dias são mais vazios e desertos - permanecendo dentro dos limites da normalidade eclesial? Mas o suposto “sensível” Ou os carismáticos sabem muito bem que, ao fazer isso, eles permanecem longe dos olhos e ouvidos dos pastores e podem dizer livremente o que ele quer. Desta maneira, O pacote totalmente inclusivo é anunciado com 80 o 100 Euros por dia: Registro no curso, Função passa, Quarto individual, Comida incluída com Michelin Kitchen, E você tem a garantia de ser um pouco liberado do mal e ser purificado na árvore genealógica. Em última análise, antes das pessoas irem ao spa, Agora para fins de semana com exorcismo que estão na moda.

4. Venda de livros e manuais de ortodoxia duvidosa

Ainda hoje, O diabo ainda é um produto de marketing desde 1973 O filme foi lançado pelo exorcista de William Friedkin baseado no romance homônimo de William Peter Blatty; O diabo praticamente não experimentou momentos de crise. Podemos dizer que você pode ganhar usando o diabo… E você pode até ganhar razoavelmente bem.

E se o diabo já fosse propriedade privada da Maçonaria, dos satanistas e os círculos ocultos; Por mais de trinta anos, tornou -se um produto pop que todos podem usar ou abusar de acordo com a necessidade. De fato, Eles são precisamente os leigos, Nem sempre cristãos, para encontrar no “produto do diabo” uma mina para obter notoriedade e afirmação. A televisão foi a primeira a saber como lucrar com o assunto: Não apenas com filmes, mas também com especiais, Documentários, investigações que atravessam as notícias de crime e política; Resumidamente, O diabo é como sal e pimenta em uma receita, "Apenas o suficiente" para dar esse toque extra ao prato e causar elogios. Talvez esteja no editorial onde o tema do diabo encontrou uma juventude nova e perpétua. A bibliografia a esse respeito é extremamente ilimitada e, entre os autores, você pode realmente encontrar tudo: Começa com a conversão de Medjugorje, para o ex -seguidor de uma seita, Passando pelo padre que sem ter sido nomeado Exorcista comemora conferências sobre o demônio, terminando com o qual o título de demonologista é atribuído sem ter as competências acadêmicas ou práticas e práticas do caso. Você não pode perder as suposições psíquicas ou carismáticas que lidam com o diabo e preparam receitas para liberar as influências do mal, Obviamente, é necessário comprar seus livros. Muito perigoso são aqueles que se sentem investidos pelo legado espiritual de um famoso exorcista defeituoso - é recomendável se ele morrer no "cheiro" de santidade! - e depois presume legados espirituais e transmigrações de carismo anexadas ao título de Perfect Liberator.

Quando eu era criança nos anos 1980, Na Itália, ouvimos apenas sobre o diabo de Boca del padre Gabriele Amorth e o monsenhor Corrado Balducci, O último conhecido como o demonista, mas que em sua vida nunca viu um verdadeiro exorcismo e que relatou algumas imprecisões teológicas em seu livro Il Diavolo. Pelo menos eles eram sacerdotes honestos, ciente de seu papel e obediente à igreja. Hoje todo mundo sabe escrever sobre o diabo, especialmente aqueles que não deveriam escrever nada.

Para concluir, Ainda é verdade que é melhor e prudente falar pouco do diabo e com referências precisas à Palavra de Deus, para revelação e ensino. E você sabe por que? Porque nossa fé nunca se baseou - nem jamais será - No diabo, mas em Cristo e sua ressurreição que expira as obras do diabo: Pecado e morte. Se pelo menos entendemos isso, não teríamos mais a angústia da demonopatia com a sensação de ser atormentado pelo diabo. Muito mais importante e cansativo é criar uma consciência profunda que você deseja viver constantemente antes da presença de Cristo e Seu Espírito. É isso que o abençoado apóstolo Santiago nos diz em sua carta. Nos pede para ser submisso a Deus: É isso que nos permite resistir ao diabo e escapar de suas obras e armadilhas. Certamente existem poucos exorcistas na igreja hoje, Certamente, muitos de nossos bispos não estão dispostos a nomeá -los e preferem nomear presidentes do diocesano caritas, Use recursos para políticas sociais e bem -estar, Mas então você pode encontrar alguns quilômetros da cúria diocesana com o fim de semana exorcista cem euros por dia do suposto exorcista, carismático ou vidente famoso sem sequer lançar um suspiro. E embora o bispo diocesano estivesse ciente do evento, Eu não daria o peso certo: Olho que não vê, Coração pastoral que não sente. Infelizmente o diabo certas coisas os deixam fazer, E quando ele faz isso, Tudo vem à luz, Assim como certas coisas tão antigas quanto o mundo que são feitas, mas elas não dizem e como adoravam cantá -las para um bem conhecido quarteto musical italiano:

«Está feito, Mas não é dito, Está feito, Mas não é dito e quem deixou em silêncio, Ele nega e é um mentiroso e nunca diz a verdade ».

Sanluri, 07 Fevereiro 2025

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Sujeira em locais públicos entre sexo e teologia da cueca – Sujo em locais públicos entre sexo e teologia da subpant – Sujeira em locais públicos entre sexo e teologia de Calaconcillo

(Texto em inglês depois do italiano / Texto em espanhol depois do inglês)

Sujeira em locais públicos entre sexo e teologia da cueca

Nós, padres devemos ser necessários para todas as prostitutas que tentam se dar a todos, libertar a Dei de amor, Sem sequer pedir a Marchatta. Para isso eu costumo dizer, sério e nada brincalhão, De fato, com espírito teológico consistente, aquele, se eu não fosse um padre, Eu certamente teria feito a prostituta. Mas eu escolhi fazer os dois: o padre e prostituta, pelo amor de Deus.

- Notícias da Igreja -

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Artigo PDF em formato impresso – Artigo Formato de impressão – Artigo para imprimir

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A polícia estadual responsável por controlar os laboratórios de locais públicos em que os alimentos são embalados, Há algumas semanas, ele colocou os focas em uma loja de pastelaria bem conhecida no coração do centro histórico de Catania.

O vídeo que documenta o estado das instalações é apenas um arquétipo necessário falar sobre a psicologia desastrosa de justificadores a todo custo e custos, o que custa, Pronto para isso para afirmar:

" ... é verdade, Este vídeo foi filmado pela polícia estadual no centro de Catania, na boa sala de estar da cidade, Mas tal coisa também poderia acontecer com o norte!».

Eu abro parênteses com um gravado: A teoria de "poderia ser" me lembra certos militantes da esquerda chique radical Italiano que vive em nome de politicamente correto mais onírico. Aqueles, para ser entendido, com a superratática para os parioli e as villas em Capalbio, que diante de uma garota estuprada por uma gangue de imigrantes clandestinos do norte da África, tem pressa em explicar, Em torno dos vários programa de entrevista televisores, quem também poderia ter estuprado por um grupo de italianos. Certamente, à vítima de estupro quase sempre destinado a deixar sinais traumáticos indeléveis com todas as implicações reativas mais complexas em um nível psicológico e comportamental, A ideia de que seus estupradores também poderiam ter sido italianos, será de grande conforto, mas mais do que qualquer outra coisa de uso precioso para superar um evento traumático que é difícil de superar. Fecho o gravado e volto ao tema em questão.

Que este vídeo retrata o laboratório de um bar histórico do centro de Catania e não do centro de Bolzano ou Bellono, onde os padrões higiênicos-sanitários são bem superiores e muito mais respeitados do que em determinadas áreas da Sicília, É um dados incontestável, independentemente da teoria da justificativa “Poderia ter acontecido em outro lugar”.

Vamos passar da questão higiênica-sanitária para a doutrinária-moral, Porque éramos com precisão que, por gerações, obcecamos adolescentes, Como se todo o mistério do mal fosse rigorosamente e exclusivamente da vida. Aqueles que nunca faleceram a ensinar que um laboratório como o representado aqui é uma exaltação de pecado mortal muito mais do que a masturbação de um adolescente no meio de tempestades hormonais? E não surge, Certos fanáticos leigos, Como já acontece várias vezes, Para ensinar o padre abaixo -assinado que são duas coisas diferentes, mostrando assim que você não sabe o quão sério esses pecados contra a caridade podem ser, quem, segundo eles, seria outra coisa, Comparado ao pecado muito mortal do autoroótismo do adolescente e várias quedas no sexto mandamento, que lembramos é precedido por cinco outros e depois seguido por outros quatro, Embora eles não interessam essas pessoas que se revelam rigorosas apenas para tudo relacionado à esfera da sexualidade.

Que na sexualidade humana exageramos além da medição, Eu escrevi já quinze anos atrás (veja WHO), prevalecendo a rigorosa moralidade de João Paulo II, Quando o santo padre Francis ainda estava longe. Hoje, As coisas que afirmei há quase vinte anos, O Santo Padre diz a ela, muitas vezes mesmo em tons irônicos, Mentre a mim, no momento, espessa a grande moralofobia giovanfoolista, Foi cantado em notas claras: “Vá devagar com esses discursos, Ou você corre o risco de não se tornar um padre ". Eu respondi: "Claro, Porque a teologia da roupa de baixo sempre vai para tudo e acima de tudo, vero?».

A cinco quilômetros do palácio apostólico, O Santo Padre “Santo imediatamente!”, Ele tinha o imenso desastre humano e moral da loja de pastelaria dos Legionários de Cristo, Apresente -se bem do lado de fora como as janelas desta pastelaria no centro histórico de Catania, Exceto para se esconder dentro de toda a pior porcaria de Marcial Maciel Degollado e seus cúmplices leais. Sendo embora, o Santo Padre e seu, Muito ocupado com a teologia da cueca, Certos workshops não foram inspecionados, Mesmo que todos soubessem disso e sujeira interna e sujeira.

Quando no tempo recorde, Com uma imprudência que pagaremos pouco antes da história a um preço muito alto, João Paulo II foi beatificado e depois canonizado, Assim como a pastelaria da Legião de Cristo e seu fundador foi descoberta entre beatificação e canonização, Aqueles que decidiram ter todo custo que o santo declarou imediatamente: «O Santo Padre não havia sido informado, Na verdade, foi enganado ". Independentemente do fato de que foi informado várias vezes e mesmo nos detalhes mais perigosos e aproximados, Como documento em um dos meus livros (veja WHO), Embora admitido não tivesse sido informado e de fato enganado, Mais uma razão para ele ser esclarecido: quem não o informou, mas acima de tudo aqueles que o teriam enganado? Porque o decepção sem preconceito aos casos de auto-engano, envolve a existência de um engano de. Então quem, enganou João Paulo II? Esta pergunta que ninguém pretende responder, no entanto.

Estes são nossas oficinas eclesiais e eclesiásticas de pastelaria, enquanto que, Sem modéstia e restrição, não tínhamos melhor o que fazer do que a teologia da calcinha, Início e centro do mistério do interior do mal. E hoje, Ao redor do mídia social, Devemos ler os absurdos de um exército de leigos católicos, Bigotti além de todo limite de decência humana, que dizem sem uma penalidade de ridículo que a Virgem Maria, uma Fatima, Para o pequeno Giacinta Marto, revelou que muitas almas estavam condenadas pelos pecados da luxúria, mostrando a eles as malditas almas dos luxuriosos no inferno.

Deus nos liberta dos fanáticos e militantes católicos ocupados, Porque apenas sua perversão e suas obsessões sexuais podem acreditar e depois se espalhar como verdade e certamente dado o boato absurdo de que a Virgem Maria, Mãe por excelência, Grande pedagogo e lar da iguaria humana, Ele começou a falar sobre luxúria e luxurioso para uma garota analfabeta de nove anos, nascida e criada em uma das províncias mais isoladas, Pobre e retrógrado de Portugal do início do século XX.

A teologia da cueca nunca gostou dos padres sempre vivia em contato com material humano, Consciente de ser pecadores que, por mistério inefável da graça, receberam um mandato de Cristo Deus para cumprir os pecadores dos pecados, de acordo com o Ministério da Igreja:

«Você recebe o Espírito Santo; a quem você perdoar pecados, eles serão perdoados e a quem você não os perdoará, não serão remetidos" (GV 20, 22-23)

A teologia da cueca gosta terrivelmente de certos leigos de católicos de mídia social, por trás do qual muitas mães e pais frustrados e fracassados ​​são frequentemente escondidos que têm crianças e filhas e filhas múltiplas e coabitantes, ou netos adolescentes que viajam com o colchão amarrado fixo nas costas para estar pronto para uso. Mas, por outro lado, é uma história tão antiga como conhecida e bem conhecida: Tudo quantos prostitutas, mas apenas e rigor as filhas dos outros, Certamente não o deles.

Eu vejo certas coisas e as vivo de maneira diferente: Nós, padres devemos ser necessários para todas as prostitutas que tentam se dar a todos, livre e amor sobreeu, Sem sequer pedir a Marchatta. Para isso eu costumo dizer, sério e nada brincalhão, De fato, com espírito teológico consistente, aquele, se eu não fosse um padre, Eu certamente teria feito a prostituta. Mas eu escolhi fazer os dois: o padre e prostituta.

Da ilha de Patmos, 4 fevereiro 2025

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Sujo em locais públicos entre sexo e teologia da subpant

Nós, padres, devemos necessariamente ser prostitutas que tentam nos dar a todos, livremente e pelo amor de Deus, Sem sequer pedir compensação pelo serviço oferecido. É por isso que eu disse, Sério e nada de brincadeira, mas sim com um espírito teológico coerente, que se eu não tivesse me tornado um padre, Eu teria me tornado uma prostituta. Mas eu escolhi fazer os dois: o padre e a prostituta, Pelo amor de Deus.

- Notícias da Igreja -

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A polícia estadual italiana responsável por controlar os laboratórios de locais públicos onde os alimentos são embalados, Há algumas semanas, selaram uma loja de pastelaria bem conhecida no coração do centro histórico de Catania.

O vídeo Documentar o estado das instalações é apenas um arquétipo necessário para falar sobre a psicologia desastrosa dos justificadores a todo custo, Pronto para justificar:

«… É verdade, Este vídeo foi filmado pela polícia estadual no centro de Catania, Na boa sala da cidade desta cidade siciliana, Mas isso poderia ter acontecido também no norte da Itália!»

Eu abro com uma digressão: a “poderia ter sido” A teoria me lembra certos militantes do chique radical italiano à esquerda que vive em nome do politicamente correto mais onírico. Aqueles, para ser preciso, Com super-apartamentos nos ricos bairros residenciais de Roma e Villas nas áreas mais exclusivas da Toscana, Who, Diante de uma garota estuprada por uma gangue de imigrantes ilegais do norte da África, são rápidos em explicar em vários programas de entrevistas na televisão que a garota poderia ter acabado estuprado mesmo por um grupo de italianos. Certamente, Para a vítima de um estupro sempre destinado a deixar marcas traumáticas indeléveis com implicações psicológicas e comportamentais complexas, A ideia de que seus estupradores também poderiam ter sido italianos será de grande conforto, mas mais do que qualquer outra coisa de utilidade preciosa para superar um evento traumático que é difícil de superar. Vou fechar esses parênteses e voltar ao tópico em questão.

Que este vídeo retrata o laboratório de um bar histórico no centro de Catania e não no centro de Bolzano ou Bellono, onde os padrões de higiene e saúde são muito superiores e muito mais respeitados do que em determinadas áreas da Sicília, é um fato incontestável, independentemente da teoria justificadora “Poderia ter acontecido em outro lugar”.

Vamos passar da questão da saúde higiênica para a doutrinária-moral, Porque foi padres que por gerações têm adolescentes obcecados, Como se todo o mistério do mal fosse estritamente e exclusivamente da cintura para baixo. Que já se incomodou em ensinar que um workshop como o representado neste vídeo é uma glorificação muito mais mortal do que a masturbação de um adolescente no meio de tempestades hormonais? E não que esses fanáticos seculares se subam, Como já aconteceu várias vezes, para ensinar o padre abaixo -assinado que eles são duas coisas diferentes, demonstrando assim que eles não sabem o quão sério esses pecados contra a caridade podem ser, que para eles, no entanto, seria algo diferente, Comparado ao pecado muito mortal do autorootismo do adolescente e várias quedas no sexto mandamento, que lembramos é precedido por cinco outros e depois seguido por outros quatro, Embora eles não sejam de interesse dessas pessoas rigorosas apenas em todos que dizem respeito à esfera da sexualidade.

Que exageramos além da medida da sexualidade humana, Eu já escrevi quinze anos atrás (Vejo AQUI), Quando a moralidade estrita de João Paulo II prevaleceu, Quando o santo padre Francis muito longe de chegar a Roma. Hoje, As coisas que eu estava dizendo há quase vinte anos são ditas pelo Santo Padre, muitas vezes mesmo em tons irônicos, enquanto eu, no momento, com a grande modefobia moral em vigor sob o pontificado de João Paulo II, foi informado em termos claros: «Vá com calma com esses discursos, Ou você corre o risco de não se tornar um padre ». Eu respondi: "Claro, Porque antes de tudo e acima de tudo, a teologia da subpranta ».

Em Roma, a cinco quilômetros do palácio apostólico, O Santo Padre “São imediatamente!”, teve o imenso desastre humano e moral dos legionários de Cristo “pastelaria”, que parecia tão bom do lado de fora quanto as janelas da loja desta massa no antigo centro da cidade de Catania, Exceto que se escondeu dentro de todo o pior lixo de Marcial Maciel Degollado e seus cúmplices fiéis. Sendo nós, no entanto, muito ocupado com a teologia da subpranca, Certos workshops não foram inspecionados, mesmo que todos soubessem de sua existência e seu interior sujo.

Quando no tempo recorde, com uma imprudência que em breve pagaremos muito antes da história, João Paulo II foi beatificado e depois canonizado, Entre sua beatificação e sua canonização, o laboratório de confeitaria da Legião de Cristo e seu fundador foi descoberto. Aqueles que decidiram que João Paulo II declarou um santo a todo custo, imediatamente justificou esse fato dizendo: «O Santo Padre não havia sido informado, é enganado ». Na realidade, O Santo Padre foi informado várias vezes e até nos detalhes mais perigosos e escandalosos, conforme documentado em um dos meus livros (Vejo AQUI). no entanto, Se ele realmente não tivesse sido informado e tivesse sido enganado, Este seria mais um motivo para esclarecer: quem não o informou, mas acima de tudo que o enganou? Porque o engano-exceto nos casos de auto-engano-necessariamente implica a existência de um enganador. Então, quem enganou João Paulo II? Esta é uma pergunta que ninguém pretende responder.

Estes são nossos laboratórios de pastelaria eclesial e eclesiástica, enquanto, sem vergonha ou restrição, Não tínhamos nada melhor para discutir a teologia da subpant, o princípio e o centro de todo o mistério do mal. E hoje, no mar das mídias sociais, Devemos ler os absurdos de um exército de católicos leigos, fanáticos além de todos os limites da decência humana, que afirmam sem penalidade de ridículo que a Virgem Maria, em Fátima, Para o pequeno Jacinta Marto, bebê de apenas nove anos de idade, disse que muitas almas estavam condenadas pelos pecados da luxúria, fazendo -a ver almas malditas dos luxuriosos no inferno.

Deus nos liberte de fanáticos católicos comprometidos e militantes! Somente pessoas obcecadas com a sexualidade humana podem acreditar e espalhar o boato absurdo segundo o qual a Virgem Maria, mãe por excelência, Grande pedagogo e sede da delicadeza humana, Falando sobre luxúria e luxúria para uma garotinha nascida e criada em um dos mais isolados, Pobre e retrógrado de Portugal no início do século XX.

A teologia da subpant, consciente de ser pecadores que por um mistério inefável da graça receberam de Cristo Deus o mandato para absolver pecadores de seus pecados de acordo com o Ministério da Igreja:

«Quando ele disse isso, Ele respirou sobre eles e disse, “Receba o Espírito Santo. Se você perdoar alguém seus pecados, Eles são perdoados; Se você reter perdão de alguém, é retido ”» (Jhon 20, 22-23)

A teologia da subpant é terrivelmente difundido com alguns católicos leigos nas mídias sociais, Atrás, muitas vezes escondem mães e pais frustrados e fracassados ​​que têm filhos e filhas com vários divorcios e coabitadores, Ou netos adolescentes que viajam com o colchão amarrado firmemente de costas para estar pronto para uso. Mas, novamente, é uma história antiga e conhecida: todas as prostitutas, Mas apenas as filhas de outras pessoas, não deles.

Eu vejo e experimento certas coisas de maneira diferente: Nós, padres, devemos necessariamente ser prostitutas que tentam nos dar a todos, livremente e pelo amor de Deus, Sem sequer pedir compensação pelo serviço oferecido. É por isso que eu disse, Sério e nada de brincadeira, mas sim com um espírito teológico coerente, que se eu não tivesse me tornado um padre, Eu teria me tornado uma prostituta. Mas eu escolhi fazer os dois: o padre e a prostituta, Pelo amor de Deus.

Da ilha de Patmos, 4 fevereiro 2025

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Sujeira em locais públicos entre sexo e teologia dos caldoncilos

Sacerdotes devem necessariamente ser de todas as prostitutas que tentamos nos dar de graça e pelo amor de Deus, Sem sequer pedir compensação pelo serviço. É por isso que eu geralmente digo sério e não é brincadeira, mesmo com um espírito teológico coerente, que se ele não tivesse sido um padre, Teria sido uma prostituta. Porém, Eu escolhi ser ambos: O padre e a prostituta, Pelo amor de Deus.

- Notícias da Igreja -

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A polícia estadual italiana, responsável por controlar os workshops e cozinhas dos locais públicos onde a comida é embalada, Uma pastelaria de renome no centro histórico da cidade siciliana de Catania fechou algumas semanas atrás.

O vídeo documentado pelo estado das instalações é apenas um arquétipo necessário falar sobre a psicologia desastrosa dos justificadores a todo custo, a qualquer preço, e disposto a dizer:

«…Se é verdade que este vídeo foi registrado pela polícia estadual no centro de Catania, Mas algo assim também poderia ser encontrado ao norte da Itália!»

Eu abro um parêntese para fazer uma digressão: a teoria de “Poderia ter sido” Isso me lembra certos militantes do Italian Radical-Chic que vivem em nome da correção política mais sonhadora. Aqueles que são obviamente da cobertura nos bairros residenciais de Roma e das Villas nas áreas mais exclusivas da região da Toscana. E quem antes de uma garota estuprada por um bando de norte -africanos correu para explicar em diferentes programas de televisão: que a garota também poderia ter sido estuprada por um bando de italianos. Sem dúvida, A vítima de estupro quase sempre visa conservar marcas traumáticas indeléveis com implicações reativas muito complexas em um nível psicológico e comportamental. A ideia de que seus estupradores também poderiam ter sido italianos seria um grande conforto para ela, Utilidade especialmente bonita para superar o traumático e difícil de superar. Eu fecho este parêntese e volto ao assunto em questão.

Que o vídeo mostra o laboratório de um bar histórico No centro da cidade de Catania, E não no centro das cidades, como Bolzano ou Belluno, onde os padrões de higiene e saúde são muito mais rigorosos e muito mais respeitados do que em certas áreas da Sicília, É um fato incontestável, Além da teoria justificadora de: “Isso também pode acontecer em outros lugares”.

Do tema higiênico-sanitário, vamos para o doutrinário-moral, Porque nós sacerdotamos nós mesmos, quem por gerações tem adolescentes obcecados em seus movimentos íntimos com as mãos; Como se todo o mistério do mal fosse rigor e apenas da cintura para baixo. Que lavou para ensinar que um laboratório como o registrado pelo vídeo, É uma exaltação do pecado mortal mais do que a mesma masturbação de um adolescente no meio de suas tempestades hormonais? E os fãs leigos que não se levantam e se replicaem como já aconteceu no passado, Ensinando o padre que escreve, quais são duas coisas totalmente diferentes; demonstrando com isso, Sem saber o quão sério os pecados contra a caridade podem se tornar. De acordo com eles, Eles seriam outra coisa comparada ao super pecado mortal do autorotismo dos adolescentes e cai no sexto mandamento, Lembremos que é precedido por outros cinco e seguido por quatro outros mandamentos; Embora isso não interessa a essas pessoas que são rigorosas em tudo o que diz respeito à esfera da sexualidade.

Isso sobre sexualidade exageramos além de todo o limite, Eu escrevi quinze anos atrás (Assistir AQUI), Quando a rigorosa moral de João Paulo II prevaleceu e o santo padre Francisco ainda estava longe. Hoje as coisas que afirmei há quase vinte anos, O Santo Padre conta -lhes e muitas vezes em um tom irônico. Naquela época, com a grande moralofobia de João Paulo II, eles me disseram em tons claros: «Pare de falar assim, Ou você corre o risco de não receber o padre ». Eu repliquei então dizendo: "É verdade, Porque acima de tudo e primeiro de tudo há a teologia das cuecas ».

Cinco quilômetros do palácio apostólico, O Santo Padre “Santo imediatamente!”, teve o enorme desastre humano e moral de “Laboratório de pastelaria ”dos legionários de Cristo, Apresentado excelentemente no exterior, como as janelas da loja da massa do Centania Historic Center, Exceto para esconder todo o pior lixo de Marcial Maciel Degollado e seu cúmplice leal. Mas o Santo Padre e seus colaboradores estavam ocupados demais com a teologia da cueca, Enquanto certos laboratórios não foram inspecionados, embora todos conhecessem sua existência e sujeira interna.

Quando no tempo recorde E com uma imprudência que não pagaremos pela história com um preço muito alto, João Paulo II foi beatificado e depois canonizado. E que durante sua beatificação e canonização o laboratório da Legião de Cristo e seu fundador foi descoberto; Portanto, Aqueles que decidiram obter imediatamente o santo a todo custo declarado: «O Santo Padre não havia sido informado, pelo contrário, ele foi enganado ». Independentemente do fato de que informado foi em várias ocasiões e até com detalhes perigosos e robustos, como documentei em um dos meus livros (Assistir AQUI) até, assumindo que não teria sido informado, mas enganado, Com maior razão, deve ser esclarecido: Quem não teria informado, mas acima de tudo, quem teria traído? Porque o engano - exceto em casos de auto -decepção - implica necessariamente a existência de um enganador. Portanto, Quem traiu João Paulo II? Esta é uma pergunta que ninguém pretende responder.

Estes são nossas oficinas eclesiais e eclesiásticas de pastelaria, Enquanto sem vergonha ou freio, não tínhamos nada melhor para discutir a teologia da cueca, princípio e centro de todo o mystarch do mal. E hoje em redes sociais, Temos que ler os absurdos de um exército de católicos leigos, Fanatica além de todos os limites de uma decência humana, quem afirma sem tolo: que a Virgem Maria em Fátima revelou à menina Giacinta Marto que muitas almas foram condenadas pelos pecados da luxúria, Fazendo ver as almas condenadas dos luxuriosos no inferno.

Deus nos liberta dos fãs católicos comprometidos e militantes, Porque apenas suas perversões e obsessões sexuais podem acreditar e espalhar o boato absurdo de que a Virgem Maria, mãe por excelência, Ótimo pedagogo e sede da delicadeza, Ele falou de luxúria e pessoas lascivas para uma garota analfabeta de nove anos nascida e criada em uma das províncias mais isoladas, Pobre e retrógrado de Portugal do início do século XX.

A teologia da cueca nunca agradou os sacerdotes que sempre viveram em contato próximo com a matéria humana, consciente de ser pecadores e isso para um mistério inefável da graça, Eles receberam o mandato de Cristo Deus para absolver os pecadores de seus pecados de acordo com o ministério da Igreja:

Receber o Espírito Santo. A quem você perdoa pecados, Eles serão perdoados; E quem não os perdoa, Eles não terão perdoar. (Jn, 20,22-23)

A teologia da cueca Certos leigos católicos gostam terrivelmente Em redes sociais, atrás do qual eles costumam se esconder, Mães e pais frustrados e fracassados ​​que têm filhos e filhas multidivorcidos e coabitadores, Ou sobrinhas adolescentes viajando com o colchão firmemente amarrado atrás das costas, pronto para uso. Mas por outro lado, É uma história antiga e conhecida: Todas as prostitutas, mas apenas as filhas de outras pessoas e certamente não suas próprias.

Eu vejo e experimento algumas coisas de maneira diferente: Padres devem necessariamente ser todas as prostitutas que tentamos nos dar, de graça e pelo amor de Deus, Sem sequer pedir compensação pelo serviço. É por isso que eu geralmente digo, sério e nada piada, mesmo com um espírito teológico coerente, que se ele não tivesse sido um padre, Teria sido uma prostituta. Porém, Eu escolhi ser ambos: O padre e a prostituta, Pelo amor de Deus.

Da ilha de Patmos, 4 Fevereiro 2025

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