Redes sociales e ignorancia. Si la historia está escrita por los ganadores, de los viles terroristas asesinos se convierten en mártires de libertad
SOCIAL MEDIA E IGNORANZA. Si la historia está escrita por los ganadores, DEI VILI TERRORISTI ASSASSINI DIVENTANO MARTIRI DELLA LIBERTÀ
I terroristi possono essere tali se l’ideologia da loro seguita perde e finisce sconfitta, como en el caso de las brigadas rojas, ma possono diventare eroi e martiri della libertà se l’ideologia da loro seguita vince e si impone come potere di governo. Se infatti l’islamismo radicale avesse vinto e soggiogato gli Stati Uniti d’America, oggi a New York l’abbattimento delle due Torri Gemelle verrebbe celebrato allo stesso modo in cui si celebra in Francia la presa della Bastiglia e il rovesciamento del governo di Luigi XVII.
— Historia y actualidad —
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Cuanto menor sea el coeficiente intelectual promedio en la sociedad, Cuanto más es necesario explicar incluso las cosas obvias.. L’errore che spesso noi studiosi facciamo in ambito teologico come nelle sfere di tutte le più disparate scienze, de la medicina a la astrofísica, è dare per scontate cose che riteniamo ovvie e che di fatto lo sono pure, siendo los elementos más rudimentarios de las diversas ciencias o simples y básicos sentido común humano. Desafortunadamente,, è necessario tenere conto che oggi si è più propensi a seguire gli influencia analfabetos y yo tiktoker, inclusi certi preti che si sono lanciati in questi giochi demenziali (cf.. AQUI).
Como siempre, expliquemos con un ejemplo.: numeroso influencia convencidos de que "un enano tiene el corazón demasiado cerca del culo" porque no entendieron la hipérbole irónica de la canción Un juez por Fabricio de André (texto AQUI), Usan la palabra Edad Media en un sentido despectivo., ignorando che il bagaglio d’arte, La ciencia y la tecnología que tenemos hoy se la debemos a la Edad Media.. No solo, porque si hoy conocemos a los autores clásicos; se la cultura, La literatura y la filosofía griega y romana nos han llegado hasta nosotros gracias a la Edad Media., incluidos los poemas más lujuriosos de Valerio Cayo Catulo, que no sólo la Iglesia tuvo cuidado de no censurar o destruir, porque si los conocemos hoy es gracias a él y a los monjes escribas que los transcribieron y transmitieron a lo largo de los siglos..
Se in quelle zone dell’Etruria che fu territorio dello Stato Pontificio fino al settembre del 1870, la Chiesa non avesse salvato e conservato affreschi murali e vasellami che raffigurano scene falliche, orge e rapporti omosessuali tra uomini, quei patrimoni etruschi e romani sarebbero andati perduti. Proprio come avvenne altrove, dove a governare non era la Chiesa, ma i governi liberali “illuminati” che giudicarono scandalose e immorali certe rappresentazioni e per questo le distrussero.
El sistema del derecho moderno. se lo debemos a los grandes glosadores boloñeses que vivieron entre los siglos XI y XII y le debemos el elemento fundamental de la civilización jurídica de la protección y legítima defensa del acusado precisamente a ese proceso inquisitorial sobre el que participaron personas inconscientes e ignorantes de que ser condenado por los Tribunales de la Santa Inquisición fue muy difícil. Y fueron precisamente los tribunales de la inquisición los que sancionaron otro elemento que hoy forma parte de la jurisprudencia penal de todos los países llamados civilizados del mundo.: la pena mirata al recupero, non alla punizione dettata da istinti di vendetta, perché attraverso la pena il condannato non va punito ma recuperato. La respuesta de los ignorantes está lista.: «Se dictaron sentencias de muerte!». Y aquí hay que reiterar que las sentencias de muerte no eran raras sino muy raras., precisando che vanno collocate e lette in contesti storici ai quali non sono applicabili i criteri di giudizio di oggi, basterebbe spiegare che persino la condanna a morte era un atto estremo teso al recupero del condannato. Per questo i condannati erano vestiti di bianco, signo de pureza, porque con la muerte pagaron su deuda y extinguieron sus culpas adquiriendo lo que en lenguaje cristiano se llama "pureza bautismal". y sus cuerpos, después de la muerte, debían ser tratados con respeto y enterrados con consideración.
Alle spiegazioni storiche ribatte tosto l’ignorante: Giordano Bruno è stato bruciato al rogo, además de asesinado y enterrado con respeto!». Cierto. Y según lo que era la lógica social, política, giuridica e religiosa dell’epoca fecero bene a bruciarlo al rogo. Fue él quien se equivocó con rara obstinación.. Fu sottoposto a due processi, uno a Venezia e uno a Roma. Col secondo processo romano fu dato nuovamente avvio ex nuevo all’intero iter processuale che durò in totale otto anni, nel corso dei quali intervennero due annullamenti per risibili difetti di forma, allo scopo di dare al Bruno quanto più tempo possibile per potersi ravvedere. Per anni fu tentato di indurlo al ravvedimento, que él rechazó obstinadamente. Inutile dire e spiegare a certa gente che si nutre e abbevera di leggende nere che non si può valutare e giudicare il caso Bruno con i criteri di giudizio del nostro presente sociale, político, legales y también religiosas. Sarebbe come condannare con grida di scandalo, mediante l’applicazione del pensiero contemporaneo, certe pratiche degli uomini della preistoria ritenute a nostro parere disumane e criminali.
Molti sono i fatti storici manipolati dal XVI secolo per opera di autori protestanti e dalla fine del XVIII inizi XIX da liberali-anticlericali nel periodo successivo la Rivoluzione Francese. Tutt’oggi rimane cosa ardua, se non pressoché impossibile smentire certe leggende nere ormai assurte a verità impresse persino su testi scolastici di storia. Come nel caso della vicenda che vide protagonisti nella Roma pontificia del 1867 Gaetano Tognetti, 23 años, Giuseppe Monti, 33 años, oggi celebrati come indiscussi eroi e patrioti del Risorgimento. I due sedicenti eroi, nella sera del 22 de Octubre del 1867 piazzarono e fecero esplodere una potente carica di esplosivo che distrusse quasi completamente la caserma di Serristori, ubicata in una traversa della attuale Via della Conciliazione, a poche decine di metri dalla Papale arcibasilica di San Pietro. In questa caserma alloggiava una compagnia di zuavi pontifici. L’esplosione causò la morte di venticinque militari e di due civili. Se poco prima una numerosa compagnia non fosse uscita dallo stabile, il numero di morti sarebbe stato assai maggiore. L’ispiratore di questo attentato fu principalmente Francesco Cucchi, deputato al Parlamento di Firenze, che con altri sodali si servirono dell’opera dei due attentatori, finiti poi scoperti, arrestati, processati e condannati a morte.
Due anni dopo la loro esecuzione, a unità d’Italia avvenuta e con Roma diventata sua capitale, i due attentatori furono celebrati come eroi e fatti passare alla storia come “martiri della libertà”. En el 1977 il regista italiano Luigi Magni scrisse e diresse un film di becera matrice anticlericale esaltando queste due figure e falsando totalmente il quadro storico dell’ultimo squarcio di vita dello Stato Pontificio, ormai ridotto al solo territorio di Roma e di parte della attuale Regione Lazio.
Gaetano Tognetti e Giuseppe Monti non furono degli eroici patrioti ma dei vili terroristi che uccisero in un attentato dei giovani in fascia d’età compresa tra i 18 yo 25 años, tutti perlopiù componenti la banda musicale. Molte più di ventisette in totale avrebbero potuto essere le vittime, se un’intera compagnia non fosse uscita d’improvviso da quello stabile.
Nessuno dei regnanti europei, a partire dai Savoia, offrì diplomatico aiuto a Pio IX, chiedendo la grazia dei condannati e la commutazione della condanna alla pena capitale in carcerazione, pur sapendo che in quel momento il Romano Pontefice doveva fare i conti con i genitori delle giovani vittime e la popolazione romana ferita e arrabbiata per la loro morte, inclusa quella di una bimba di cinque anni, rosas, morta sul colpo assieme al padre Francesco Ferri, mentre la madre, Giuseppa Cecchi, si salvò cadendo a terra stordita. Una volta ripresi i sensi impazzì completamente, tanto che fu necessario internarla nel manicomio di Santa Maria della Pietà, dove in seguito morì.
Questa reale narrativa dei fatti non è mai passata nei leggendari racconti del glorioso Risorgimento Italiano, come provano libri pseudo-storici, romanzi e persino produzioni cinematografiche di registi anticlericali.
In virtù di quella che fu la reale vicenda storica, ci saremmo dovuti guardare dal mutare a posteriori questi due terroristi in leggendari eroi per opera della propaganda liberale-anticlericale, con tanto di strade, quartieri e monumenti a loro dedicati. Ciò equivarrebbe a erigere oggi a Roma, in Via Fani, dove fu rapito nel 1978 il primo ministro Aldo Moro e uccisi i suoi agenti di scorta, un monumento celebrativo in onore delle eroiche e patriottiche Brigate Rosse. Imprimendo a seguire sui libri di storia che le Brigate Rosse non costituirono un pericoloso movimento terroristico che si macchiò di omicidi e attentati nel corso degli anni Settanta del Novecento, ma un eroico gruppo di liberatori, intitolando al nome di ciascun terrorista strade e piazze.
I terroristi e gli attentatori possono divenire eroi ed essere celebrati come tali a seconda di chi vince la guerra e a seguire scrive le cronache, mutando ideologie e leggende in falsi storici presentati ai posteri come storia-patria, con tanto di film di grande diffusione, scopo dei quali è instillare nelle masse sempre più incolte disprezzo e odio verso la Chiesa Cattolica e il Papato, nello spregio totale delle verità storiche. I terroristi possono essere tali se l’ideologia da loro seguita perde e finisce sconfitta, como en el caso de las brigadas rojas, ma possono diventare eroi e martiri della libertà se l’ideologia da loro seguita vince e si impone come potere di governo. Se infatti l’islamismo radicale avesse vinto e, Siempre, por ejemplo,, soggiogato gli Stati Uniti d’America, oggi a New York l’abbattimento delle due Torri Gemelle verrebbe celebrato allo stesso modo in cui si celebra in Francia la presa della Bastiglia e il rovesciamento del governo di Luigi XVII, senza cenno alcuno alle esecuzioni sommarie o ai processi farseschi interamente basati su false delazioni che dettero poi vita a un immane bagno di sangue sulle ghigliottine.
Lo storico olandese Pieter Geyl (1887-1966) affermò che «La storia è sempre scritta dai vincitori». Molti secoli prima, il filosofo greco Aristotele scrisse nella sua opera politica: «Le bugie dei vincitori diventano storia mentre quelle dei vinti vengono scoperte».
Frase tutt’altro che facile da interpretare, quella di Aristotele, che il filosofo e politico italiano Rocco Buttiglione chiarì in modo lapidario interloquendo proprio sulle pagine dei social media:
«Esiste la scienza storica che ha le sue regole: il controllo delle fonti, la verifica della coerenza logica delle affermazioni, l’obbligo della completezza dell’informazione. La scienza storica vuole appurare “was eigentlich geschehen" (ciò che veramente è accaduto). Ciò non elimina ma pone un limite alla partigianeria. C’è la propaganda di guerra dei vincitori che cerca di affermarsi come verità ufficiale. C’è anche la propaganda di guerra dei vinti, che periodicamente viene riscoperta e opposta alle versioni ufficiali degli avvenimenti. C’è però anche la ricerca storica seria che valuta tutti i dati disponibili. Spesso la frase “la storia è scritta dai vincitori” è usata dai vinti per riabilitare la propria propaganda di guerra. È bene tenerlo a mente per distinguere fra il revisionismo storico serio e quello che serio non è» (cf.. AQUI).
Hoy en día, dalla Russia all’Ucraina sino al Medio Oriente, la storia si sta ripetendo, con i peggiori prepotenti già all’opera per fabbricare i prossimi falsi eroi della patria da celebrare.
Desde la isla de Patmos 12 De julio 2025
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