6
commenti
I commenti sono chiusi.
Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Reverendi Padri, chiedendoVi scusa se mi permetto di abusare della Vostra comprensione, Vi invio questo mie sfogo con un nodo in gola.
Su “la Nuova Bussola Quotidiana” di oggi è stata pubblicata, su Sua espressa richiesta, una lettera di Papa Francesco che intende smentire l’interpretazione del cardinale Sarah sul Motu Proprio riguardo le traduzioni nella liturgia:
http://lanuovabq.it/storage/docs/lettera-papa.pdf
Certamente non mi compete il confronto al riguardo della corretta interpretazione da dare ai termini “recognitio” e “confirmatio”, ma voglio solo far rilevare due cose:
1 – La sciatteria di una lettera a firma “Francesco” inviata al destinatario, ovviamente da qualche segretario, nonostante la prima pagina sia stampata obliquamente.
2 – Leggendo poi nella conclusione di detta lettera che “… constatando che la nota “Commentaire” è stata pubblicata su alcuni siti web, ed erroneamente attribuita alla sua persona, Le chiedo cortesemente di provvedere…”, preso atto che la firma in calce al “Commentarie” è proprio del Card. R. Sarah, mi sembra di trovarmi di fronte ad una esplicita richiesta di pubblica ammenda e mi sale alla bocca un vago sapore di “purga staliniana”.
Reverendi Padri, chiedendoVi scusa se mi permetto di abusare della Vostra comprensione, Vi invio questo mie sfogo con un nodo in gola.
Su “la Nuova Bussola Quotidiana” di oggi è stata pubblicata, su Sua espressa richiesta, una lettera di Papa Francesco che intende smentire l’interpretazione del cardinale Sarah sul Motu Proprio riguardo le traduzioni nella liturgia:
http://lanuovabq.it/storage/docs/lettera-papa.pdf
Certamente non mi compete il confronto al riguardo della corretta interpretazione da dare ai termini “recognitio” e “confirmatio”, ma voglio solo far rilevare due cose:
1 – La sciatteria di una lettera a firma “Francesco” inviata al destinatario, ovviamente da qualche segretario, nonostante la prima pagina sia stampata obliquamente.
2 – Leggendo poi nella conclusione di detta lettera che “… constatando che la nota “Commentaire” è stata pubblicata su alcuni siti web, ed erroneamente attribuita alla sua persona, Le chiedo cortesemente di provvedere…”, preso atto che la firma in calce al “Commentarie” è proprio del Card. R. Sarah, mi sembra di trovarmi di fronte ad una esplicita richiesta di pubblica ammenda e mi sale alla bocca un vago sapore di…
Reverendi Padri, monsignor Nunzio Galantino, intervenendo alla Pontificia Università Lateranense ad un Convegno promosso dall’ateneo del Papa per celebrare l’anniversario della riforma, ha affermato: «La Riforma avviata da Martin Lutero 500 anni fa è stata un evento dello Spirito Santo».
Sbaglio ad essere perplesso?
dunque, fatemi pensare: hanno legato le mani a chi dovrebbe legare in terra ciò che dovrebbe essere legato anche nei cieli; ma non solo: egli ha le mani legate anche per sciogliere in terra ciò che dovrebbe essere sciolto anche in cielo… una situazione – diciamolo! – molto ingarbugliata per un cattolico!
Caro Beppe,
ha dato una bella risposta un confratello sacerdote dei Padri de L’Isola di Patmos, il barnabita Padre Giovanni Scalese, insigne teologo e acuto pubblicista teologo, di cui può trovare il blog nella nostra pagina “siti amici”.
Il pezzo che può aiutarla a comprendere è quello riportato qua sotto:
http://querculanus.blogspot.it/2017/10/io-ho-le-chiavi.html#more
Caro Padre Ariel,
se è vero che il Papa ha detto « … ho le mani legate» a coloro che gli hanno chiesto di intervenire su problemi urgenti per la Chiesa, viene subito a mente Matteo 16,18-19:
«E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
Se il Papa rinuncia esplicitamente al potere che gli è stato conferito da Cristo stesso, per esercitare il suo ministero, che ci sta a fare?….