Das Regenbogentrojanische Pferd der perfekten Katholiken, Sora Maria schloss wegen Homophobie wegen Grattachecca und Foeniculum auf dem Obst- und Gemüsemarkt anstelle des verbotenen Fenchels

- Kirchennachrichten -

IL CAVALLO DI TROIA ARCOBALENATO DEI CATTOLICI PERFETTI, SORA MARIA CHIUSA PER OMOFOBIA A CAUSA DELLA GRATTACHECCA E IL FOENICULUM AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO AL POSTO DEL FINOCCHIO FUORILEGGE

Molti tra di noi appartengono alla generazione cosiddetta giovanpaolista, non pochi divenimmo in seguito sacerdoti colpiti da quel richiamo lanciato dal Santo Pontefice Giovanni Paolo II all’epoca in cui eravamo appena adolescenti: «… non abbiate paura, offen: spalancate le porte a Cristo e alla sua salvatrice potestà!». E per aprire a Cristo e farlo regnare nella sua Chiesa, all’occorrenza è necessario sbarrare con forza le porte ai gai cavallini di Troia arcobalenati che rivendicano il “sacrosanto diritto” al peccato.

 

.

Artikel im PDF-Druckformat

 

.

Dinanzi al fallimento del Ddl Zan il Padre Ivano Liguori e io pubblicammo un saggio nel novembre del 2021 berechtigt Von Prozan bis Prozac. Libro che non ha perduto attualità, semmai l’ha acquistata, come altre nostre opere dove gli autori hanno guardato al futuro senza lasciarsi intrappolare dalle emozioni sociali del presente e analizzando certe derive fallimentari in divenire.

Questo libro fu dedicato alla memoria del grande attore di teatro Paolo Poli, di cui riportammo nel retro di copertina un’espressione boccaccesca molto forte. Frase che costituisce il paradigma di quei soggetti che si sentono dei perfetti cattolici arcobalenati e che come tali non possono tacere, al punto da reclamare il diritto ad avere la gallina, l’uovo e il culo caldo, come recita questo sapiente detto della saggezza popolare emiliano-romagnola (An s’pol brisa aver galina, ov e cul cald).

 

A riguardo di certi cattolici perfetti arcobalenati che non possono tacere Paolo Poli commentò:

«Ich sehe viel Homologation, eine Abflachung der Individualität;, sogar beim Erscheinen: alle gleich gekleidet in einem pseudo-maskulinen Stereotyp, logisch gerade [...] Schwule haben vielleicht die Chance; ihre eigene Einzigartigkeit auszudrücken; und Vielfalt; im stärksten Sinne; stimmt mit dem Begriff. Aber nein, sie wollen Mann und Frau spielen und die Erlaubnis des Papstes haben, sich gegenseitig zu ficken! aber durch! Macht nichts" (Paolo Poli, Vorstellungsgespräch von 17 Dezember 2003)

Dies ist das Problem, raffigurato ormai vent’anni fa in modo plastico da questo artista che era inorridito dalle parate del Gay Pride e che faceva abituale uso di termini come «froci … froce … finocchi … finocchie … checche …», quindi un pericolosissimo omofobo mascherato sotto le spoglie di uno dei più grandi e celebri artisti omosessuali del Novecento.

Heute wir Zuschauer di diversi pericolosi squilibri legati alla violenta negazione di un concetto cristologico che sta a fondamento della nostra Cristianità: il compito della Chiesa non è di amoreggiare con le tendenze del mondo, ma di combatterle. È pertanto raccapricciante e pericoloso che in giro per le Diocesi d’Italia si stiano moltiplicando incontri e veglie di preghiera contro la cosiddetta omofobia all’insegna del politicamente corretto. Sui manifesti che annunciano queste iniziative c’è una ostentazione di sigle che fanno vario riferimento ai «cattolici LGBT» o gruppi di «omosessuali cattolici» [sehen WHO, WHO, WHO, etc …].

 

Lassen Sie uns klären: non si tratta di essere né rigorosi né intransigenti, perché se un cattolico è tale o desidera esserlo, non può rivendicare il diritto a praticare l’omosessualità e a costituire associazioni LGBT di cattolici, perché commettere peccati rientra nella piena libertà umana. Va però chiarito che il peccato commesso ― sebbene permesso da Dio in virtù della libertà e del libero arbitrio donato all’uomo ― non è un diritto. E tra i vari peccati gravi la sodomia rimane tutt’oggi un peccato che grida al cielo [Sehen. Katechismus NN. 2357-2359]. Dann, che non esista peccato superiore alla grazia e alla misericordia di Dio, questo è un fondamento della nostra fede. In questione non sono però né la grazia né il perdono, ma che certi non meglio precisati «cattolici LGBT» o «cattolici omosessuali» stiano ormai rivendicando, in gruppi costituiti e organizzati, il diritto all’esercizio di una sessualità che è in totale contrasto con tutti i principi della morale cattolica. Aber es kommt noch schlimmer: diese Gruppen, lungi dal cercare la grazia e il perdono di Dio, si stanno infiltrando nelle nostre strutture ecclesiali, diocesane e parrocchiali per rivendicare da una parte il “diritto” al peccato, dall’altra per spiegare che nei concreti fatti a sbagliare non sono loro, ma la Chiesa. E questo è inaccettabile, perché la Chiesa di Cristo, madre e maestra, in materia di dottrina e di fede non sbaglia, perché gode di una assistenza speciale dello Spirito Santo inviato da Cristo Dio a Pentecoste, il quale la regge e la governa.

Siamo dinanzi a un gaio cavallo di troia arcobalenato fatto entrare in modo scellerato da molti nostri vescovi all’interno della Città Santa, con tutte le devastanti conseguenze che a breve ne deriveranno. I vescovi che per non avere problemi di impopolarità stanno appoggiando o tollerando questa invasione, sono avvolti da una grave confusione su un nostro preciso fondamento: la Chiesa respinge il peccato ma accoglie sempre il peccatore, besonders die schlimmsten Sünder. Se non lo facesse tradirebbe nel peggiore dei modi la missione che Cristo Dio le ha affidato. Proprio in questo sta però la confusione e lo smarrimento, lo vado dicendo e spiegando da anni, ma non mi stanco di ripeterlo: oggi corriamo il rischio di accogliere non più il peccatore ― che ribadisco va sempre accolto ―, ma il peccato istituzionalizzato, sino a genuflettersi timorosi all’insegna del politicamente corretto dinanzi ai vari gruppi LGBT che rivendicano una strana idea di cattolicità, sino a pretendere che la Chiesa dichiari che il male non è tale ma bene. Eigentlich schlimmer: accusando di omofobia chi indica il male e il peccato come tali, organizzando a tal scopo persino incontri di preghiera per chiedere a Dio la conversione dei poveri omofobi che indicano la sodomia come turpe peccato, rifiutando di quanto sia “meraviglioso” che due maschi si accoppino dichiarando di farlo per puro amore e sentendosi proprio per questo con la loro eccentrica coscienza “cattolica” in perfetto ordine.

Già anni fa sollevai questo quesito: quando una coppia di lesbiche che si sono fabbricate un figlio con l’inseminazione artificiale, o quando una coppia di gay che se lo sono comprato da un utero in affitto si presenteranno a chiedere il Santo Battesimo per la loro creatura, i nostri prudenti e lungimiranti vescovi, come intendono agire e reagire? Volete che descriva certe scene in anticipo? Presto fatto: in simili infauste occasioni ci ritroveremo nelle chiese tutto il gotha delle lobby LGBT, alle quali niente interesserà del battesimo, perché il loro scopo sarà solo dimostrare, tramite la pubblica profanazione di un Sacramento, che hanno piegato la Chiesa di Cristo ai loro capricci perversi. O vogliamo negare quanto sia in sé perverso e disumano che certe coppie si “fabbrichino” dei figli? E dinanzi a una coppia di lesbiche, o a una coppia di uomini sodomiti fieri e orgogliosi, quale prete avrà il coraggio di accogliere questi soggetti come genitori e fargli poi pronunciare le promesse battesimali? Come si può chieder loro di rispondere: «Du verzichtest auf Satan ... und all seine Werke ... und all seine Verführungen?». Qualcuno pensa realmente di chiedere a Satana di rinunciare a sé stesso? Perché due omosessuali che si sono “sposati” e poi “comprati” un bambino da un utero in affitto e che dichiarandosi “genitori” lo portano a battezzare all’unico scopo di piegare la Chiesa ai loro capricci diabolici, sono Satana in persona che irride un Sacramento di grazia, al quale si andrebbe a chiedere nei concreti fatti: Satan, prometti di rinunciare a te stesso?

Dinanzi a casi di questo genere, può mancare forse il cattolico “per caso” o il cattolico “si fa per dire” pronto a tuonare che la creatura, a prescindere da chi la presenta, non ha colpa e va in ogni caso battezzata per essere liberata dal peccato originale? Temo che al cattolico “per caso” o al cattolico “si fa per dire” sfugga questo dato teologico: esistono i mezzi ordinari di salvezza, ossia i Sacramenti a noi donati da Dio e amministrati attraverso il ministero della Chiesa, a seguire i mezzi straordinari di salvezza, che sono quelli esercitati da Dio, al di là dei Sacramenti e a prescindere dai Sacramenti stessi, di cui Dio non ha alcun bisogno per salvare le anime, che può redimere quando e come vuole, senza dover chiedere il permesso né alla dottrina né alla morale cattolica, tanto meno ai cattolici perfetti, perché Lui può derogare scegliendo altre vie, ma noi no.

Quindi sarà bene negare in modo deciso e categorico il Sacramento del Battesimo ai bambini di queste coppie che la Chiesa non può accettare come genitori, come modelli e come educatori alla vita cristiana, in quanto perversi e pervertitori. Se poi la creatura, erreichte das Alter der Vernunft, chiederà liberamente lei stessa il Battesimo, in quel caso faremo gran festa facendoglielo amministrare direttamente dal vescovo durante la Santa Veglia di Pasqua. Ma ai capricci del Demonio la Chiesa non può piegarsi, niemals und unter keinen Umständen.

Sempre in casa nostra abbiamo poi un’altra categoria di cattolici perfetti: quelli che sostengono l’omosessualità tristemente diffusa anche tra i sacerdoti, molti dei quali hanno portato questa piaga all’interno del nostro clero, costituendo quella che in un mio libro di 12 vor jahren, Und Satan kam triune, indicai con profonde analisi e in anticipo sui tempi come Lobby gay ecclesiastica. Una lobby ormai molto potente, influente e parecchio dannosa.

Sbagliando gravemente, qualcuno potrebbe pensare che i non pochi preti gay che inquinano il clero siano protetti dalle frange cosiddette progressiste, aber es ist nicht so. A sostenerli sono perlopiù quei cattolici perfetti inebriati dalle trine barocche e mascherati da conservatori con uno sguardo eccitato verso i tradizionalisti, pronti a farsi beffa di un vescovo che indossa una mitria che non è di loro estetico gusto, per poi urlare poco dopo all’omofobo verso chi osa parlare della piaga dei preti omosessuali, che dentro la Chiesa non dovrebbero avere cittadinanza, perché un presbitero omosessuale praticante costituisce la peggiore profanazione del sacerdozio cattolico. Vor allem, quando certe gaie checche ecclesiastiche raggiungono ruoli di governo, possono recare danni enormi, produrre ingiustizie terribili e colpire degni e santi sacerdoti non intenzionati a piegarsi ai capricci e agli umori di certi despoti clerical gay al potere.

Questi novelli cattolici perfetti si sono dati ormai alla pubblica caccia dell’omofobo, vedono omofobi ovunque. Con risultati a volte persino ridicoli e grotteschi. Hier sind zwei verschiedene Beispiele: Tagen, Geruch, sono passato per Via Trionfale e con mio grande stupore ho scoperto che il casotto della mitica Sora Maria che ha prodotto e offerto ai romani la grattachecca sin dal lontano 1933, è chiuso. Pare che la povera Sora Maria sia al momento sotto processo per avere offeso la comunità LGBT con la sua grattachecca, con tanto di gaia e agguerrita associazione radicale per la difesa di non meglio precisati diritti che si è costituita persino parte civile al processo. Aber es kommt noch schlimmer. Girando tra le bancarelle del mercato ortofrutticolo in Campo dei Fiori, notai che Sor Ernesto aveva esposto su una cassa il nome e il prezzo di un ortaggio scrivendo: «Foeniculum 4 euro al chilo». Mi avvicino a lui e gli dico: «’a Sor Ernè, ma che ce stai a pija perculo? Nun te sei preso manco ‘a licenza media e mo’ sei deventato pure latinista?». Sor Ernesto si è spaventato a morte, mi ha invitato a parlare a bassa voce, dann, tirandomi da parte, ha sussurrato che tempo fa era stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma da una associazione LGBT perché la parola «finocchi e finocchio» era un termine omofobo e non doveva essere più usata nel mercato ortofrutticolo. Auch in diesem Fall, la stessa gaia e agguerrita associazione radicale per la difesa di non meglio precisati diritti si era costituita parte civile pure in quel processo.

Molti tra di noi appartengono alla generazione cosiddetta giovanpaolista, non pochi divenimmo in seguito sacerdoti colpiti da quel richiamo lanciato dal Santo Pontefice Giovanni Paolo II all’epoca in cui eravamo appena adolescenti: «… non abbiate paura, offen: spalancate le porte a Cristo e alla sua salvatrice potestà!». E per aprire a Cristo e farlo regnare nella sua Chiesa, all’occorrenza è necessario sbarrare con forza le porte ai gai cavallini di Troia arcobalenati che rivendicano il “sacrosanto diritto” al peccato.

Intendiamo rimanere romani indomiti, liberi di poter dire senza paura grattachecca e finocchio, con buona pace dei cattolici perfetti che massacrano un vescovo per una mitria che non è di loro gusto, ma che poche righe dopo benedicono l’abominio della desolazione: l’omosessualità diffusa tra il clero, che nella Chiesa non può essere mai e in alcun modo tollerata. Perché la Chiesa accoglie da sempre il peccatore, besonders die schlimmsten Sünder, ma non può e non potrà mai benedire il peccato, specie se lo chiedono le gaie viperelle mascherate da cattolici perfetti che sparano a raffica su tutto e su tutti. Während wir, da uomini navigati che siamo, nonché da veri e reali conoscitori di quella curia romana che tanto eccita la insana libido di certi gay estetici che proprio non la conoscono e che per questo non la sanno minimamente analizzare, stiamo sul ponte in meditabonda attesa, sapendo quanti siano stati in numero, soprattutto di più intelligenti, potenti e cattivi, che abbiamo visto passare sotto trascinati via dall’acqua del fiume. Figurarsi se non vedremo passare a breve anche una piccola e sciocca viperella.

 

von der Insel Patmos, 20 Dürfen 2023

.

Das neue Buch von Pater Ariel ist gerade erschienen und wird verteilt, Sie können es kaufen, indem Sie direkt auf das Titelbild klicken oder unseren Buchshop betreten WHO

.

______________________

Sehr geehrte Leserinnen und Leser,
Dieses Magazin erfordert Verwaltungskosten, die wir immer nur mit Ihren kostenlosen Angeboten hatten. Wer unsere apostolische Arbeit unterstützen möchte, kann uns seinen Beitrag bequem und sicher zukommen lassen PayPal indem Sie unten klicken:

Oder wenn Sie bevorzugen, können Sie unsere verwenden
Bankkonto im Namen:
Editions Die Insel Patmos

n Agentur. 59 Aus Rom
IBAN:
IT74R05034032590000000301118
Für internationale Banküberweisungen:
Kodex SWIFT:
BAPPIT21D21

Bei Banküberweisung senden Sie bitte eine E-Mail an die Redaktion, Die Bank gibt Ihre E-Mail-Adresse nicht an und wir können Ihnen keine Dankesnachricht senden:
isoladipatmos@gmail.com

Wir danken Ihnen für die Unterstützung, die Sie unserem apostolischen Dienst anbieten möchten.

Die Väter der Insel Patmos

.

.

.

Es gab nur einen professionellen italienischen Politiker, der auf Flohjagd war und über die Art und Weise, wie Wolodymyr Selenskyj gegen das Protokoll verstieß, seufzte

CI FOSSE STATO UN SOLO POLITICO ITALIANO CACCIATORE PROFESSIONISTA DI PULCI CHE HA FATTO UN SOSPIRO SUL MODO IN CUI VOLODYMYR ZELENSKYJ HA VIOLATO IL PROTOCOLLO

Non stiamo a parlare di formalità o di formalismi, sondern des institutionellen Protokolls, die nicht auf vergeblichen äußeren Formen beruht, ma si basa proprio sul rispetto dovuto a chi ti accoglie: sia il Paese, sia il suo Capo di Stato, sia il suo Primo Ministro.

- Kurznachrichten -

Autor
Redaktion der Insel Patmos

 

 

 

 

 

 

.

L’Autocrate dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj — perché tale è al pari del suo omologo russo Vladimir Putin: un autocrate — si è presentato in visita ufficiale di Stato in Italia con un abbigliamento non semplicemente indecoroso, ma proprio irrispettoso.

Non stiamo a parlare di formalità o di formalismi, sondern des institutionellen Protokolls, die nicht auf vergeblichen äußeren Formen beruht, ma si basa proprio sul rispetto dovuto a chi ti accoglie: sia il Paese, sia il suo Capo di Stato, sia il suo Primo Ministro. Deswegen, uno che si comporta a questo modo denota due cose:
.
1) io posso permettermi tutto;
2) io sono io e voi non siete uncome diceva il mitico Marchese del Grillo in un celebre film di Alberto Sordi entrato ormai nella storia.
.
In omaggio per questo abbigliamento caccia&pesca potevano anche regalargli una cannada pesca. Ce ne fosse stato uno solo, tra quei nostri numerosi politici cacciatori professionisti di pulci, che avesse fatto un sospiro, einziger.
.
Bisogna riconoscere che Vladimir Putin, quando manca di rispetto a persone e istituzioni lo fa perlomeno in modo più subdolo ed “elegant”, ad esempio presentandosi per due diverse volte in visita ufficiale dal Sommo Pontefice in ritardo: In dem 2013 mit 50 Minuten e poi a seguire In dem 2015 con un’ora e 10 Minuten der Verzögerung. Von der Serie: “Io sono lo zar della Grande Russia, posso permettermi questo e altro, ma volendo altro ancora”.
.
von der Insel Patmos 14 Dürfen 2023

.

.HTTPS://www.YouTube.com/watch?v=ltEAQNopUYM&t=2s

.

.

.

.

______________________

Sehr geehrte Leserinnen und Leser,
Dieses Magazin erfordert Verwaltungskosten, die wir immer nur mit Ihren kostenlosen Angeboten hatten. Wer unsere apostolische Arbeit unterstützen möchte, kann uns seinen Beitrag bequem und sicher zukommen lassen PayPal indem Sie unten klicken:

Oder wenn Sie bevorzugen, können Sie unsere verwenden
Bankkonto im Namen:
Editions Die Insel Patmos

n Agentur. 59 Aus Rom
IBAN:
IT74R05034032590000000301118
Für internationale Banküberweisungen:
Kodex SWIFT:
BAPPIT21D21

Bei Banküberweisung senden Sie bitte eine E-Mail an die Redaktion, Die Bank gibt Ihre E-Mail-Adresse nicht an und wir können Ihnen keine Dankesnachricht senden:
isoladipatmos@gmail.com

Wir danken Ihnen für die Unterstützung, die Sie unserem apostolischen Dienst anbieten möchten.

Die Väter der Insel Patmos

.

.

.

Das Sakrament der Ehe von Pater Gabriele Giordano M. Scardacci in Santa Maria Novella in Florenz. Du bist eingeladen: wir warten auf dich!

DAS SAKRAMENT DER EHE VON PATER GABRIELE GIORDANO M. SCARDOCCI IN SANTA MARIA NOVELLA IN FLORENZ. DU BIST EINGELADEN: WIR WARTEN AUF DICH!

Wir laden unsere Leser, die sich in Florenz und Umgebung aufhalten, ein, an der Feier des Sakramentes der Ehe von Pater Gabriele Giordano M. teilzunehmen. Scardacci der 17 Mai zu Stunden 18:00 im Kloster Santa Maria Novella in Florenz.

- Redaktionelle Neuigkeiten -

Autor:
Jorge Facio Lynx
Präsident von Editions Die Insel Patmos

.

Diese Veröffentlichung von Pater Gabriele Giordano M. Scardacci konzentrierte sich auf die Aspekte der Ehe in Summe von Aquin hat das Verdienst zu zeigen, wie der Gedanke dieses heiligen Kirchenlehrers heute vervollkommnet und verbessert wurde, aber nicht bestanden, Zumindest im Moment.

In diesem Geschenk von uns In unserer Geschichte sollten wir akzeptieren, dass wir mehr denn je auf diejenigen hören müssen, die vor uns kamen und uns ihr Bestes hinterlassen haben, um die entstehende Gegenwart und unsere Zukunft aufzubauen in Bearbeitung, Beginnend mit zwei großen Giganten wie St. Augustinus und St. Thomas von Aquin.

Der Hauptwert dieses Textes wir können es „zwischen“ und „in“ den Zeilen fangen, und es ist vor allem das Familienzeugnis von Pater Gabriel: Das Buch beginnt mit einem Dank an die Familie, da es erst nach Erhalt erscheint, beobachtete und beteiligte sich daran, dass man über etwas Wichtiges wie das Geschenk der Ehe meditieren und dann eine spekulative Untersuchung darüber anstellen kann. Dies ist das Leitmotiv des gesamten Buches, in dem der Autor auf Fragen zu Themen, die so aktuell und gleichzeitig so trocken und getrieben sind, um Spaltung und Missverständnisse in der heutigen Gesellschaft hervorzurufen – wie die Unauflöslichkeit der Ehe –, in erster Linie als Sohn antwortet, dann als Theologe, schließlich durch die Gabe der sakramentalen Gnade des Priestertums, die er empfangen hat.

Die Hauptfunktion Was in diesem Werk hervorsticht, ist die Verwendung, die Pater Gabriel von der konsolidierten Methode des Thomas von Aquin macht: Basieren Sie Ihre Spekulationen auf den Aussagen der Heiligen Väter und Kirchenlehrer, indem Sie das Beste aus jedem von ihnen herausholen, bevor Sie mit eigenen Worten antworten. Nichts kann aus dem Nichts oder aus der Fantasie heraus gebaut werden, Es basiert auf dem Erbe der Weisheit, das uns diese großen moralischen Autoritäten der Kirche hinterlassen haben, indem sie das schätzen, was sie uns hinterlassen haben.

Der Autor beginnt mit einer Zusammenfassung Vorladung gegen die Heiden, das philosophischste Werk von Aquin, das nicht nur die Möglichkeit bietet, das Werk von Aquin wiederzuentdecken oder heute kennenzulernen Doktor Angelicus, aber es zeigt, wie die Themen der Ehe durch die Ausübung der Vernunft bei jedem Mann gefunden werden können, Gesellschaft oder Kultur, sogar in einer primitiven oder sehr elementaren Form.

Der Autor erklärt, wie die sexuelle Es ist nicht nur ein Akt der Zeugung, sondern ein Akt, bei dem der Mensch, wie andere Tiere, Es muss danach vorhanden sein, um alle Bedürfnisse des menschlichen und weiblichen Lebens zu befriedigen (Donna) das der Kinder, Daher ist die Emission von Sperma kein egoistischer Akt, es zielt nicht auf Vergnügen ab und das ist es, oder einfach nur zum Abspielen, sondern ein erster Akt, der im Werden als Paar und als Eltern verewigt und aktualisiert wird, später als Väter. Dies steht im Gegensatz zu den vielen Paaren, die sich fortpflanzen, ohne jemals daran gedacht zu haben, Eltern und damit Vater und Mutter zu sein.

Der Gedanke der Gleichberechtigung von Mann und Frau Es war kein Kampf der letzten Jahrzehnte, ein Slogan zu einer zeitgemäßen gesellschaftlichen Säule erhoben. Pater Gabriele erklärt und zeigt, dass das Weibchen nicht nur ein Objekt und Mittel zur Fortpflanzung oder Verschönerung des eigenen Lebens im Sinne einer Trophäe ist, aber sie muss eine Gefährtin sein, Daher wird es auch dann respektiert, wenn die Zeit zu vergehen beginnt und der jugendliche ästhetische Charme Raum für andere, echtere und zartere Schönheiten lassen muss, die aus der menschlichen Innerlichkeit und aus der Hektik des Lebens selbst entstehen.

Abschließend Das Argument über die Notwendigkeit von Stabilität und Sicherheit in menschlichen Beziehungen sticht in der Arbeit hervor, die nicht nur die Gewissheit und Wahrhaftigkeit eines Gefühls betrifft, sondern auch ein anthropologischer Wert, der für den Menschen notwendig ist, der dazu berufen ist, einen tiefen Sinn und die Fülle seines individuellen und sozialen Seins zu erfahren.

Wir laden unsere Leser ein, die sich in und um Florenz aufhalten Teilnahme an der Feier des Sakramentes der Ehe von Pater Gabriele Giordano M. Scardacci der 17 Mai zu Stunden 18:00 im Kloster Santa Maria Novella in Florenz.

von der Insel Patmos, 13 Dürfen 2023

Heilige Jungfrau Maria von Fatima

.

.

.

______________________

Sehr geehrte Leserinnen und Leser,
Dieses Magazin erfordert Verwaltungskosten, die wir immer nur mit Ihren kostenlosen Angeboten hatten. Wer unsere apostolische Arbeit unterstützen möchte, kann uns seinen Beitrag bequem und sicher zukommen lassen PayPal indem Sie unten klicken:

Oder wenn Sie bevorzugen, können Sie unsere verwenden
Bankkonto im Namen:
Editions Die Insel Patmos

n Agentur. 59 Aus Rom
IBAN:
IT74R05034032590000000301118
Für internationale Banküberweisungen:
Kodex SWIFT:
BAPPIT21D21

Bei Banküberweisung senden Sie bitte eine E-Mail an die Redaktion, Die Bank gibt Ihre E-Mail-Adresse nicht an und wir können Ihnen keine Dankesnachricht senden:
isoladipatmos@gmail.com

Wir danken Ihnen für die Unterstützung, die Sie unserem apostolischen Dienst anbieten möchten.

Die Väter der Insel Patmos

.

.

.

„Verbrechen und Strafen“. Die unvermeidlichen Extravaganzen einiger Priester im Lichte des Ostermysteriums

„VON VERBRECHEN UND STRAFEN“. LE IMMANCABILI STRAVAGANZE DI CERTI PRETI ALLA LUCE DEL MISTERO PASQUALE

Nella Istruzione Sacramentum, es steht vielleicht geschrieben, dass es sich um bestimmte liturgische Missbräuche handelt, einige davon sind echte „Verbrechen“, die Strafe ist vorgesehen, per esempio della sospensione lugen del sacerdote per un congruo periodo di tempo? Si prevede forse, per quelli più gravi, la rimozione dall’ufficio di parroco? Nein, perché forse questo modo di fare non sarebbe caritatevole e misericordioso, quindi il nostro legislatore esorta, istruisce e nei propri documenti si lamenta con cuore franto, mentre chi abusa seguita a farlo in totale mancanza di precise pene.

— Liturgischer Dienst —

Autor
Simone Pizzi

.

Artikel im PDF-Druckformat

.

.

C’è una celebre opera di Cesare Beccaria geschrieben in 1764 che s’intitola Dei delitti e delle pene, dove si parla soprattutto della prontezza e della certezza della pena. Wie oft, in unserem Land, specie di fronte a situazioni di criminalità più o meno diffusa, abbiamo udito la frase e il lamento «manca la certezza della pena»? A dire il vero ciò che manca è l’applicazione della pena, perché in quanto a esistere, le pene ci sono e sono scritte e ben dettagliate. Invece noi, su questo problema Dei delitti e delle pene, non ci interroghiamo nemmeno, perché nei vari documenti e atti del Magistero della Chiesa degli ultimi decenni la parola “sanzione” o “pena” non esiste proprio, due sono infatti le cose essenziali che di prassi vengono fatte: si lamenta con cuore franto certe situazioni che proprio non vanno, poi si esorta con documenti che spesso si chiamano proprio per questo “esortazioni” o “istruzioni”, come per esempio la Istruzione Sacramentum, nella quale si istruisce con cuore trepidante e afflitto a non fare certe cose.

 

Sono andato a sfogliare il Codice di Diritto Penale e i testi di varie leggi prese a caso, ed ho scoperto, con mio grande stupore, che per ogni figura di reato è prevista una pena, che può essere una pena a un certo numero di anni di carcere, oppure una sanzione amministrativa per i reati meno gravi, attraverso l’obbligo al pagamento di una somma di danaro stabilita. Abituato come sono allo stile dei documenti nostri, mi sono chiesto perché, il legislatore, non si sia a limitato esortare e istruire che certi reati non si commettono, manifestando tutto il proprio “impotente” dolore per quelli che invece vengono commessi.

Nella Istruzione Sacramentum, es steht vielleicht geschrieben, dass es sich um bestimmte liturgische Missbräuche handelt, einige davon sind echte „Verbrechen“, die Strafe ist vorgesehen, per esempio della sospensione lugen del sacerdote per un congruo periodo di tempo? Si prevede forse, per quelli più gravi, la rimozione dall’ufficio di parroco? Nein, perché forse questo modo di fare non sarebbe caritatevole e misericordioso, quindi il nostro legislatore esorta, istruisce e nei propri documenti si lamenta con cuore sfranto, mentre chi abusa seguita a farlo in totale mancanza di precise pene.

Per parlare del tema degli abusi liturgici, alcuni dei quali ormai istituzionalizzati e divenuti quasi una norma in certe parrocchie o in certi gruppi laicali cattolici, prenderò quello che è il cuore della nostra liturgia: la Pasqua.

Durante il Triduo Pasquale di quest’anno 2023 i nostri Lettori ci hanno inviato tra la sera del Giovedì Santo e il Sabato mattina fotografie e filmati dinanzi ai quali noi Padri de Die Insel Patmos, che pure siamo navigati, oltre che consapevoli delle stravaganze di cui purtroppo sono capaci certi nostri confratelli, abbiamo stentato a credere, pur dinanzi a foto e documenti.

Vi offriamo solo una piccola rassegna di ciò che è pervenuto in redazione durante il Santo Triduo Pasquale, soprattutto riguardo la riposizione del Santissimo Sacramento all’interno dei Sepolcri presso gli altari della riposizione il Giovedì Santo e quanto accaduto a seguire il Venerdì Santo.

Heiliger Donnerstag. In una cappella della riposizione è stato allestito un tavolo da pranzo con le sedie, apparecchiato con tovaglia, piatti, posate e bicchieri, di lato il tabernacolo con il Santissimo Sacramento, probabilmente per indicare che Nostro Signore Gesù Cristo, anziché sulla croce, è morto al termine di un pranzo assalito da un repentino colpo apoplettico. In un’altra cappella della riposizione la pisside con il Santissimo Sacramento è stata messa sopra un tavolo con attorno una ciambella di salvataggio, al posto dei fiori sono stati disposti dei giubbotti di salvataggio appesi, come se Nostro Signore Gesù Cristo, anziché in croce, fosse morto annegato in mare mentre dalla Giudea tentava di sbarcare come clandestino sulle coste del Mediterraneo. E ancora a seguire: il Santissimo Sacramento riposto all’altare della riposizione dentro un fornetto a microonde, pare per simboleggiare in che modo il Signore riscaldi i cuori (!?).

Altare della reposizione forse ispirato al musical: «Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più, se sposti un pola seggiola stai comodo anche tu …» (Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, Rutigliano)

Guter Freitag. Le immagini e i filmati che ci sono pervenuti fanno sorgere in noi il serio quesito se certi preti abbiano mai letto l’Ordinamento Generale del Messale Romano e se durante la formazione prima e lo svolgimento del sacro ministero a seguire, abbiano realmente capito che cos’è il Triduo Pasquale, per esempio leggendo un’opera del Novecento scritta dal teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, in edizione italiana “La teologia dei tre giorni” (1969). Opera che offre una meditazione del mistero pasquale secondo la scansione dei tre giorni: il mistero del venerdì santo (la croce nella vita di Gesù, die Eucharistie, l’agonia), il mistero del sabato santo (in cui il Cristo fa l’esperienza della “seconda morte”), il mistero della Pasqua come teologia della risurrezione e della glorificazione del Figlio. Il Venerdì Santo, giorno in cui si commemora la passione di Cristo Signore, nel corso di una liturgia austera e silenziosa tutta incentrata sulla adorazione della croce, è mai pensabile che si possa cantare al suono di chitarre e tamburelli ritmati allegre canzoncine da campo-scuola, scandendo persino «alleluia, alleluia” in ritornelli di canti del tutto inappropriati e fuori luogo? Qualcuno ha forse dimenticato l’omissione dalla liturgia del Gloria e dell’Alleluia durante il periodo quaresimale, o le cosiddette “campane legate” il Giovedì Santo che torneranno a suonare solo nel giorno di Pasqua assieme al canto del Gloria e dell’Alleluia per rendere lode al Risorto dai morti?

Un altro autore che ci ha guidati nel mistero della teologia del Triduo Pasquale è stato il fiorentino Padre Divo Barsotti, che in una sua predicazione del 1987 spiegò il senso mistagogico della “discesa agli inferi” di Gesù Cristo, articolo di fede contenuto anche nel Credo Apostolico in cui recitiamo «[...] er litt unter Pontius Pilatus, wurde gekreuzigt, starb und wurde begraben; in die Hölle hinabgestiegen; il terzo giorno risuscitò da morte». Fragen wir uns: quanti sono oggi i fedeli cattolici che comprendono il senso della “discesa” in quegli inferi indicati nell’antica tradizione anche come Shéol o Αιδην, il “regno dei morti” dove Gesù Cristo morto discese con l’anima unita alla sua Persona divina, per aprire le porte del cielo ai giusti che l’avevano preceduto (vgl.. Katechismus der Katholischen Kirche NN. 631-635).

Altare della riposizione dentro il barchino con le reti, Chiesa del Buon Pastore di Diamante

Il Triduo Pasquale, nella sua simbologia, racchiude una grande e sapiente pedagogia, una somma catechesi per il Popolo dei credenti, che non può essere certo finire svilita da stravaganze inscenate quasi sempre all’insegna del politicamente corretto del momento.

Vediamo adesso cosa è liturgicamente quel triduo pasquale che conclude con quella che la Chiesa indica come la Madre di tutte le Veglie, nella speranza che possa servire di riflessione per la prossima Pasqua 2024. ichl Triduo Pasquale è la realtà della Pasqua del Signore, celebrata liturgicamente e sacramentalmente in tre giorni: il Venerdì Santo, che fa memoria viva della Passione e Morte del Signore; il Sabato Santo, in cui la Chiesa sosta al sepolcro del Signore; la Domenica di Pasqua che celebra la gloriosa Resurrezione di Cristo. Caratteristica delle celebrazioni del Triduo è che sono organizzate come un’unica liturgia, per questo motivo la Masse Abendmahl non termina con ite missa est (”la Messa è finita”), bensì in silenzio. L’azione liturgica del venerdì non comincia con l’usuale saluto e con il Segno della Croce e termina anch’essa senza saluto, schweigend. Infine la solenne veglia comincia in silenzio e termina con il saluto finale.

Il Triduo Pasquale costituisce un’unica solennità, la più importante di tutto l’Anno liturgico cattolico. Von dem Gloria della Messa del Giovedì a quello della Veglia le campane devono stare in liturgico silenzio. Anticamente anche gli strumenti musicali dovevano tacere il Venerdì e il Sabato Santo, fino alla Veglia Pasquale, per meglio esprimere il senso penitenziale di questi giorni. Per questo molte composizioni di autori antichi per il Venerdì Santo furono scritte per solo coro. Oggi tuttavia è permesso l’uso degli strumenti musicali durante le celebrazioni di queste giornate, anche se solo per sostenere il canto.

Vertice e centro gravitazionale dell’intero Triduo è la Solenne Veglia Pasquale nella Notte Santa. Con la celebrazione della Masse Abendmahl, la sera del Giovedì Santo ha inizio il Triduo Pasquale della Passione, morte e Risurrezione di Cristo, culmine di tutto l’anno liturgico e cuore della fede e della preghiera della Chiesa (vgl.. SC 102). Il Giovedì Santo la Chiesa ricorda l’Ultima Cena di Gesù nella quale il Signore Gesù, la vigilia della Passione, spinse all’estremo il suo amore per i suoi che erano nel mondo, offrì al Padre il suo Corpo e il suo Sangue sotto le specie del pane e del vino e, donandosi come nutrimento ai suoi apostoli, comandò loro di perpetuarne l’offerta in sua memoria, istituendo di fatto il sacerdozio della Nuova Alleanza. Obbediente al comando del Signore, la Chiesa celebra la Santa Cena, sentendosi impegnata a tradurre nella vita di ogni giorno lo stile di servizio e di amore fraterno (vgl.. il segno della lavanda dei piedi, proprio della liturgia del Giovedì Santo) che ha nel Sacrificio del Signore, sacralmente presente nell’Eucaristia, il suo senso e la sua fonte. I testi che vengono usati in questa celebrazione sottolineano l’aspetto sacrificale dell’Eucaristia e il suo carattere di memoriale del sacrificio del Signore (altro che “Cena Santa…”), annunziato e prefigurato dagli avvenimenti dell’Esodo di Israele dall’Egitto, col simbolo dell’agnello immolato e del passaggio dell’angelo del Signore per colpire i primogeniti di Egitto (I lettura); “memoriale” che il beato Apostolo Paolo descrive come rito celebrato da Gesù nella cena pasquale con i suoi apostoli, segno della nuova ed eterna Alleanza tra Dio e gli uomini, sigillata e ratificata col suo stesso sangue (II. Lesung). Infine – strettamente legato alle due letture – il brano evangelico di Giovanni ci mostra Gesù che pur essendo maestro e Signore, si fa servo, lavando i piedi ai suoi apostoli. Con questo gesto il Signore Gesù voleva manifestare che la sua missione era il più grande servizio che Dio rivolgeva agli uomini per salvarli: lavarli dai peccati e nutrirli con il suo Corpo e il suo Sangue.

Il Prefazio di questa Messa riassume l’ineffabile mistero dell’amore divino:

«Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di compiere l’offerta in sua memoria. Il suo Corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo Sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa».

Al termine della Masse Abendmahl des Gründonnerstags, l’Eucaristia viene riposta e custodita nell’altare della Reposizione, chiamato nel linguaggio popolare di alcune regioni del sud Italia sepolcro. Termine improprio in quanto non simboleggia la morte di Gesù ma è il luogo in cui adorare l’Eucaristia. Il termine giusto è altare Ö cappella della Reposizione. Parliamo dello spazio della chiesa allestito, al termine della Masse Abendmahl, per accogliere le specie eucaristiche consacrate, conservandole sino al pomeriggio del Venerdì Santo, quando verranno distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale. Le Sacre Specie vengono così riposte per essere adorate durante la notte. È tradizione che gli altari della reposizione siano addobbati in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli: non devono essere il luogo della stravaganza o della forzatura di segni che nulla hanno a che fare con l’unico scopo di invitare i fedeli all’adorazione. La lettera circolare della Congregazione del Culto Divino del 16 Januar 1988 nach Titel Preparazione e celebrazione delle feste pasquali precisa a proposito dell’altare della reposizione quanto segue:

«Il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso. Non si può mai fare l’esposizione con l’ostensorio. Il tabernacolo o custodia non deve avere la forma di un sepolcro. Si eviti il termine stesso di “sepolcro”. Infatti la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare “la sepoltura del Signore”, ma per custodire il pane eucaristico per la comunione, che verrà distribuita il venerdì nella passione del Signore. Si invitino i fedeli a trattenersi in chiesa, dopo la messa nella cena del Signore, per un congruo spazio di tempo nella notte, per la dovuta adorazione al Santissimo Sacramento solennemente lì custodito in questo giorno. Durante l’adorazione eucaristica protratta può essere letta qualche parte del Vangelo secondo Giovanni. Dopo la mezzanotte si faccia l’adorazione senza solennità, dal momento che ha già avuto inizio il giorno della passione del Signore» (NN. 55-56).

La lettera circolare della Congregazione del Culto Divino del 16 Januar 1988 dal titolo Preparazione e celebrazione delle feste pasquali precisa a proposito dell’altare della reposizione quanto segue: «Il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso. Non si può mai fare l’esposizione con l’ostensorio»

Il Venerdì Santo la Chiesa celebra la Passione Morte del suo Signore e rimane in amorosa contemplazione e meditazione del suo sacrificio cruento, fonte della nostra salvezza. Per antichissima tradizione in questo giorno la Chiesa non celebra l’Eucaristia, ma solo una solenne Liturgia della Parola, seguita dall’adorazione della croce e dalla santa Comunione.

Davanti all’altare completamente spoglio, dopo la prostrazione del celebrante nel silenzio dell’assemblea e l’orazione introduttiva, vengono proclamate tre letture:

il quarto canto del Servo di IHWH (Ist 52, 13-15; 53, 1-12), dove nella figura del servo caricato dei nostri dolori, castigato, percosso e umiliato e che tuttavia giustificherà molti e dalle cui piaghe siamo stati guariti, non è difficile riconoscere la figura di Gesù, colui che si è fatto peccato, è divenuto il disgusto dei vicini e l’orrore di conoscenti (vgl.. Salmo responsoriale) e che è l’unica nostra via di salvezza.

La seconda lettura è tratta dalla lettera agli Ebrei (vgl.. 4, 14-16; 5, 7-9) e precisa che il Cristo servo sofferente di IHWH è il sommo sacerdote che è stato provato in ogni cosa e che diviene causa di salvezza eterna per coloro che gli obbediscono.

Il Vangelo riporta il racconto della Passione secondo Giovanni (vgl.. 18, 1 – 19,42). La morte di Gesù è la rivelazione suprema dell’amore di Dio che si prolunga sacramentalmente nei secoli nell’acqua (Taufe) e nel Sangue (Eucharistie) ed è intimamente legata al dono dello Spirito Santo e con la nascita della Chiesa, rappresentata dalla Santa Vergine Maria e dall’apostolo Giovanni. All’omelia segue poi una solenne Preghiera universale in cui si innalzano suppliche per la Chiesa, Vati, per tutti gli ordini sacri e i fedeli, per i catecumeni, per l’unità dei cristiani, per gli ebrei, per i non cristiani, per coloro che non credono in Dio, per i governanti e per i tribolati.

Come conseguenza della parola ascoltata ed accolta, segue poi la solenne Adorazione della Croce, gesto “scandaloso” e profetico perché venerata non più come semplice strumento di morte infame, ma come albero della vita, “talamo, trono ed altare al corpo di Cristo Signore”. Il sacerdote scopre la croce in tre volte, presentandola al popolo come trofeo di vittoria e dicendo: «Ecco il legno della croce, a cui fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo»; a questo invito l’assemblea risponde: "Komm schon, adoriamo!». L’assemblea compie poi il gesto dell’adorazione, ricordando che già in quel momento si compie la Pasqua, si realizza la nostra salvezza nel sangue dell’Agnello immolato: «Adoriamo la tua croce, Mann; lodiamo e glorifichiamo la tua santa Resurrezione. Dal legno della croce è venuta la gioia in tutto il mondo». Al termine dell’adorazione, la croce viene posta vicino all’altare, segno anche esso del sacrificio di Cristo, offerto al Padre per la nostra salvezza.

All’adorazione della croce, segue la Comunione Eucaristica, con le sacre Specie consacrate il giorno precedente. La Commemorazione della Passione si conclude con una preghiera di benedizione sull’assemblea, che poi si scioglie in silenzio.

Karsamstag. Il Messale Romano ci presenta questo giorno con queste parole:

«Il Sabato Santo la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e la sua morte, nonché la discesa agli inferi, e aspettando la sua risurrezione, nella preghiera e nel digiuno. Spogliata la sacra mensa, la Chiesa si astiene dal sacrificio della Messa fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione”. La Chiesa è chiamata a meditare prima di tutto il fatto che Gesù “morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture» (1 Kor 15, 3-4).

Contempla ciò che nel Credo professa affermando «discese agli inferi»: Gesù Cristo si fa solidale con l’uomo da salvare, affrontando la morte nella certezza che l’avrebbe vinta non soltanto per sé, ma per tutti. Von diesem Standpunkt aus, il Sabato Santo è un giorno di grande speranza! Il Sabato Santo il cristiano è chiamato ad imitare le pie donne che dopo la sepoltura di Gesù «erano lì davanti al sepolcro» (MT 27, 61). Non è cosa da poco fermarci anche noi, in clima di fede e di amore, per pregare, meditare e contemplare: può essere il giorno di deserto, di preghiera e di illuminata speranza in Dio che ha scelto non solo di morire per noi, ma di risorgere e di farci partecipi della sua vita di risorto.

La Veglia Pasquale nella Notte Santa è il vertice e il centro di tutto il Triduo Pasquale. Considerata la “madre di tutte le veglie”, in essa la Chiesa attende, vegliando, la risurrezione di Cristo e la celebra nei sacramenti (vgl. Norme per l’anno liturgico e il calendario, 21). Tutta la celebrazione di questa Veglia, deshalb, deve svolgersi di notte e terminare prima dell’alba della domenica. Questa è la notte per eccellenza, in cui si celebrano i grandi sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Taufe, Confermazione, Eucharistie), che comunicano ai fedeli la grazia salvifica del mistero pasquale di Cristo. La Veglia Pasquale è costituita da quattro parti:

  1. Liturgia della luce o lucernario. La Veglia si apre con la celebrazione di Cristo Risorto come luce del mondo. Il sacerdote benedice un fuoco divampante (generalmente preparato all’esterno della Chiesa) e prepara il cero pasquale, incidendo su di esso una croce, le lettere greche A e W e le cifre dell’anno corrente, seguendo questo schema:

Mentre compie questo gesto, acclama a Cristo Principio e Fine, Alfa e Omega, al quale appartiene il Tempo, i secoli, la gloria e il potere. Completata l’incisione, il celebrante può infiggere 5 grani di incenso in forma di croce e mentre compie questo gesto acclama alle piaghe sante, gloriose e salvifiche del Cristo. Il Cero viene acceso al fuoco nuovo e inizia una processione che si avvia verso il presbiterio; durante questa processione si acclama per tre volte “Lumen Christi!” e vengono accese le candele dei fedeli e le luci della Chiesa. Posizionato il cero nel suo candelabro, il diacono proclama il solenne Preconio Pasquale (detto “Exsultet”) un testo bellissimo che annuncia la gloria della resurrezione di Cristo, vertice di tutta la storia della salvezza, iniziata dopo il peccato di Adamo, figurata nell’agnello della pasqua ebraica, dall’esodo, dal passaggio del mar Rosso, dalla colonna di fuoco e realizzata in pienezza da Cristo morto e risorto. Die Präkonium è un cantico entusiasta che, ricapitolando tutti i grandi momenti della storia di Dio e dell’uomo, esprime l’esultanza del cielo e della terra, perché con la resurrezione di Cristo anche l’universo, abbruttito dal peccato, risorge e si rinnova. Un testo che andrebbe a lungo meditato e pregato anche personalmente.

Liturgie des Wortes. Terminato il lucernario, il celebrante invita all’ascolto della Parola per meditare «come nell’antica alleanza Dio salvò il suo popolo e nella pienezza dei tempi ha mandato a noi il suo Figlio come redentore». Vengono quindi proclamate nove letture (sette dell’Antico Testamento e due del Nuovo), con lo scopo di introdurre i fedeli nel significato e nell’importanza della Pasqua nella vita della Chiesa e di ogni cristiano, in relazione ai sacramenti pasquali (Taufe, Cresima ed Eucaristia) medianti i quali siamo morti e risorti con Cristo:

I lettura: Gen 1, 1 – 2, 2: die Schaffung

II. Lesung: Gen 22, 1-18: la prova di Abramo

III lettura: Ist 14, 15 – 15, 1: die Passage des Roten Meeres

IV lettura: Ist 54, 5-14: Tuo sposo è il Creatore

V lettura: Ist 55, 1-11: Voi tutti assetati venite all’acqua

VI lettura: Bar 3, 9-15. 32 – 4, 4: L’alleanza eterna

VII lettura: Dies 36, 16-17ein. 18-28: Vi aspergerò con acqua pura

Brief: RM 6, 3-11: Cristo risorto dai morti non muore più

Evangelium: Uno dei tre sinottici a seconda del ciclo liturgico

Tra la VII lettura e l’Epistola viene cantato solennemente il Gloria e al termine dell’Epistola – dopo il “digiuno” quaresimale – viene solennemente intonata l’Alleluja.

Liturgia Battesimale: Fino dall’antichità, la Chiesa ha collegato con la Veglia Pasquale l’amministrazione del Battesimo, immersione nella morte di Cristo e risurrezione con Lui alla vita nuova. Dopo il canto delle litanie dei santi, viene benedetta l’acqua battesimale — con il particolare gesto di immergervi per tre volte il cero pasquale — con cui si amministra il Battesimo e si asperge l’assemblea, dopo che questa ha rinnovato la professione di fede con le promesse battesimali.

La Veglia termina con la Liturgia Eucaristica, che diviene compimento di tutta la celebrazione e azione di grazie più alta e significativa rivolta al Padre per averci dato il suo Figlio morto e risorto per la nostra salvezza. Con la Pasqua infatti ha avuto inizio la vera Eucaristia, in welchem, fino alla consumazione dei secoli, la Chiesa acclamerà «Cristo vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo; Cristo che, morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita» (Prefazio Pasquale I). Ed è così che inizia il “Giorno del Signore”, giorno di vita senza tramonto, in cui il dovere di ogni credente è quello di “cercare le cose di lassù” e di “nascondere la propria vita con Cristo risorto in Dio”.

A voi tutti lancio una domanda, ed assieme alla domanda lascio a tutti voi l’onere della risposta: il cuore centrale del mistero fondante della nostra fede, è la risurrezione del Cristo, dinanzi alla quale l’Apostolo Paolo afferma che se non fosse veramente risorto la nostra fede e la nostra speranza sarebbe del tutto vana (vgl.. Kor 15, 12-15) può essere forse motivo e occasione per lanciarsi in stravaganze che rischiano di trascendere non di rado tra la dissacrazione e il vero e proprio sacrilegio? Tutto è possibile, quando si esorta, si istruisce, ma non si puniscono i trasgressori, farlo sarebbe una mancanza di misericordia, un peccato questo sì, assolutamente intollerabile.

Florenz, 12 Dürfen 2023

______________________

Sehr geehrte Leserinnen und Leser,
Dieses Magazin erfordert Verwaltungskosten, die wir immer nur mit Ihren kostenlosen Angeboten hatten. Wer unsere apostolische Arbeit unterstützen möchte, kann uns seinen Beitrag bequem und sicher zukommen lassen PayPal indem Sie unten klicken:

Oder wenn Sie bevorzugen, können Sie unsere verwenden
Bankkonto im Namen:
Editions Die Insel Patmos

n Agentur. 59 Aus Rom
IBAN:
IT74R05034032590000000301118
Für internationale Banküberweisungen:
Kodex SWIFT:
BAPPIT21D21

Bei Banküberweisung senden Sie bitte eine E-Mail an die Redaktion, Die Bank gibt Ihre E-Mail-Adresse nicht an und wir können Ihnen keine Dankesnachricht senden:
isoladipatmos@gmail.com

Wir danken Ihnen für die Unterstützung, die Sie unserem apostolischen Dienst anbieten möchten.

Die Väter der Insel Patmos

.

.

.

„Bergoglio, Ketzer und Abtrünniger, lästere die Madonna“. Wort eines Sonnenketzers mit der Besessenheit von Maria, der Miterlöserin, der um die Verkündigung des fünften marianischen Dogmas bitten würde

- Kirchennachrichten -

«BERGIGLIO, Ketzer und Abtrünniger, Die Madonna explodiert!». WORT EINES SOLARHERETIKERS MIT DER BESESSENHEIT VON MARY CORREDENTRICE, DIE UM DIE VERKÜNDIGUNG DES FÜNFTEN MARIANISCHEN DOGMAS BITTEN WÜRDE

Sogar Arius und Pelagius würden bei solchen Worten erbleichen: „Fatima kann wegen seiner prophetischen Wirkung in Betracht gezogen werden, kirchlich, mystisch, historisch … wir können Fatima „private Offenbarung“ nennen? Ich denke nicht. Dann wäre es gut, von „primärer Offenbarung“ zu sprechen., Das ist das Wort Gottes, die Heilige Schrift, die Tradition, und „sekundäre Offenbarung“ [...]»

 

.

Artikel im PDF-Druckformat

 

.

Es youtuber der ketzerischste des Sonnensystems, Sicherlich Alessandro Minutella, ehemaliger Presbyter der Erzdiözese Palermo, erfolgte Exkommunikation für das Verbrechen der Häresie und des Schismas und schließlich durch das extreme und seltene Maß der Strafe getroffen Entlassung aus dem geistlichen Stand, gebar von 2017 zu einem von Esoterik und Millenarismus durchdrungenen Marionettenkult; Kult, der nichts mit der Verehrung der Heiligen Jungfrau Maria seitens der Weltkirche zu tun hat, aber nicht einmal mit dem Volksglauben der Einfachen, der oft von jener heiligen Unwissenheit beseelt ist, die Armeen von Menschen dazu bringt, sich mit einem halben Geld die Erlösung ihrer Seelen zu verdienen Ave-Maria schlecht rezitiert „in der Stunde des Todes“. Während stattdessen zu uns, dass wir mit Intellekt ausgestattet sind, Wissenschaft und Wissen, es wird noch viel mehr erforderlich sein, um die ewige Erlösung unserer Seelen zu verdienen (vgl.. LC 12, 48). Unseres donnert in einer seiner täglichen Live-Übertragungen:

„Modernisten sind schlau, Fatima kann wegen seiner prophetischen Wirkung in Betracht gezogen werden, kirchlich, mystisch, historisch … wir können Fatima „private Offenbarung“ nennen? Ich denke nicht. Dann wäre es gut, von „primärer Offenbarung“ zu sprechen., Das ist das Wort Gottes, die Heilige Schrift, die Tradition, und „sekundäre Offenbarung“ [...]» [vgl.. Video, WHO].

Nach dieser ketzerischen Aussage Was wird der nächste Schritt sein?, vielleicht die Einbeziehung der Madonna in die Heilige Dreifaltigkeit? aber jetzt, Sund wir nahmen den Betroffenen und forderten ihn angesichts seiner theologisch wahnhaften Aussage zur Rechenschaft, Als Reaktion darauf werden wir von einem Maschinengewehr voller Sophismen getroffen. Oder, wenn er vor dem Videodokument platziert wird, in dem er spricht und diese Aussagen macht, Er würde nicht zögern zu antworten, dass die Leute es missverstanden hätten, dass er das nicht so meinte, sondern etwas anderes.

Besessen von der Idee „Maria Miterlöserin“ [vgl.. Video WHO] (d)Seit Jahren erhebt er immer wieder heftige Vorwürfe gegen Papst Franziskus, Manipulation und Verzerrung historischer Daten, Schriften und Reden. Das macht er schon seit Jahren, bedauert zutiefst, dass einige seiner von seinen Storytelling-Reden geblendeten Anhänger sein Schloss aus Widersprüchen und Unwahrheiten nicht wirklich erkennen wollen.

Auf theologischer Ebene und im Lichte des Geheimnisses der Offenbarung, Es besteht kein Zweifel, dass die Heilige Jungfrau mit ihrem göttlichen Sohn zur Erlösung der Menschheit beigetragen hat, Doch als Opfer für die Erlösung der Menschen gekreuzigt, starb der Erlöser, nicht die Madonna, der am Fuße des Kreuzes stand, an dem sie nicht festgenagelt war, sondern Jesus Christus. Dann, wenn wir zur tiefsten und intimsten Substanz vordringen wollen, Es würde ausreichen, sich daran zu erinnern, dass Jesus Christus kein Geschöpf war, War Gott „gezeugt und nicht wesensgleich mit dem Vater geschaffen“? [Sehen. von Nizäa-Konstantinopel]. während Maria, jedoch makellos und vor der Erbsünde bewahrt, er ist ein geschaffenes Geschöpf, es ist nicht Gott, geschweige denn erschaffen und nicht aus der gleichen Substanz wie der Vater erschaffen. Und nebenbei erinnern wir uns daran, dass der trinitarische Gott in allen drei seiner heiligsten Personen verehrt wird, während Maria verehrt wird. Im theologischen Lexikon sprechen wir normalerweise davon Toiletten, Dulia e Hyperdulie. Mit Begriff Toiletten bedeutet den Kult der Anbetung, der nur Gott vorbehalten ist. Mit Begriff Dulia bedeutet den den Heiligen vorbehaltenen Kult, Das ist eine Anbetung der Verehrung und nicht der Anbetung. Mit Begriff Hyperdulie bedeutet den Kult der hohen Verehrung, der der Unbefleckten Empfängnis vorbehalten ist, die selige Jungfrau Maria, der Mater Dei, Dies bleibt jedoch ein Kult der Verehrung, der sich an das vollkommenste aller geschaffenen Geschöpfe richtet, das bleibt geschaffenes Geschöpf.

Mariologie ist kein Selbstzweck, fast so, als würde er ein unabhängiges Leben führen: «La mariologia non è altro che una appendice della Cristologia ed è inserita in una precisa dimensione teologica di cristocentrismo. Wenn sich die Mariologie irgendwie von dieser christozentrischen Zentralität löst, si può correre il serio rischio di cadere nel mariocentrismo. Se poi il tutto è filtrato attraverso emotività di stampo fideistico, in quel caso si può cadere nella vera e propria mariolatria, Was ist zu sagen: reines Heidentum. Ein Punkt quel, Maria, potrebbe assumere tranquillamente il nome di qualsiasi dea dell’Olimpo greco o del Pantheon romano».

Der ketzerischste Youtuber im Sonnensystem So wirft Papst Franziskus vor, die Kirche verachtet und verspottet zu haben “Miterlösung” von Maria und definiert zu haben – zuhören, hören! – die marianischen Dogmen des Unsinns. Und genau das sagt er:

«[...] Bergoglio betrachtet die Madonna als eine gewöhnliche Frau, Einer wie alle anderen [...] Bergoglio glaubt nicht an marianische Dogmen und hat sie als solche definiert dummes Zeug (Unsinn)».

Weit davon entfernt, marianische Dogmen zu leugnen wie er es ihm zuschreibt youtuber der ketzerischste des Sonnensystems, Tatsächlich hat der Heilige Vater genau diese Worte gesagt:

„Wenn sie mit Geschichten zu uns kommen, sollten Sie es offenlegen [Maria] Das, Entweder machen Sie dieses andere Dogma oder dieses, ich sage: lasst uns nicht im Unsinn versinken“ [vgl.. Predigt von 12 Dezember 2019, voller Text, WHO].

Es ist wieder soweit:

„Christus ist der Mittler, die Brücke, die wir überqueren, um zum Vater zu sprechen. Er ist der einzige Erlöser: es gibt keine Miterlöser mit Christus, [Maria] als die Mutter, der Jesus uns anvertraut hat, umhüllt uns alle; aber als Mutter, nicht als Göttin, nicht als Miterlöserin: als Mutter [...] Es ist wahr, dass christliche Frömmigkeit immer schöne Titel erhält, wie ein Sohn für seine Mutter: Wie viele schöne Dinge sagt ein Sohn zu der Mutter, die er liebt! Aber seien wir vorsichtig: Die schönen Dinge, die die Kirche und die Heiligen über Maria sagen, nehmen der erlösenden Einzigartigkeit Christi keinen Abbruch. Er ist der einzige Erlöser. Sie sind Ausdruck der Liebe wie ein Sohn zu seiner Mutter, manchmal übertrieben. Aber die Liebe, wir wissen, es bringt uns dazu, übertriebene Dinge zu tun, aber mit Liebe“ [Die breite Masse der 24 Marsch 2021, voller Text WHO].

Völlig verfälscht die Reden in ihrem Gebrauch und Stil, von dem 2019 beschuldigt den Papst Franziskus, ein Ungläubiger zu sein, der die marianischen Dogmen leugnet, der eine lutherische Vision der Mariologie hat und den Titel einer Miterlöserin verachtet, um dessen Verkündigung Unsere Liebe Frau selbst eindringlich gebeten hätte, indem er diese Botschaft der Visionärin Ida Peerdeman anvertraute, um die die Heilige Jungfrau zwischen den beiden gebeten hätte 1945 und das 1959 die Verkündigung eines fünften marianischen Dogmas für Maria, Miterlöserin und Mittlerin aller Gnade [vgl.. Video WHO].

„Die falsche Kirche des falschen Papstes Bergoglio hat dazu geführt, dass die Erscheinungen von Amsterdam geleugnet wurden [...]. Diese Dame aller Völker, die sich vorstellt „Sie werden mich Dame nennen“ und die ankündigt, nimmt die Verkündigung des fünften marianischen Dogmas vorweg [der Miterlöserin Marias] es liegt auf seinem Bauch, kann es nicht ertragen. Er kann Marienerscheinungen nicht ertragen, selbstverständlich. Fatima: ging zu Fatima und sagte “Ich ziehe die Maria des Evangeliums dieser Madonna vor, die erscheint und mit Strafe droht”. Und die Menschen, die leider von den Priestern in Unwissenheit gehalten werden, haben nicht verstanden, dass sie lästerten [...] Bergoglio ist ein ausgezeichneter Schüler der Freimaurerei, auf höchstem Niveau. Bergoglio verfügt über diese Fähigkeit, die ihm von Satan verliehen wird: zerstört seine Gegner [vgl.. Video WHO].

Psychiatrie und Sozialwissenschaften Sie lehren und zeigen, dass der gewalttätige Fanatiker zunächst ein Objekt finden muss, auf das er den Hass der Massen richten kann, Verwendung falscher Nachrichten und völlig manipulierter Daten. Die Geschichte der Geopolitik hat es immer wieder gezeigt, nach dem Sturz bestimmter Regime, wie diese über effiziente und besondere Büros verfügten, von hervorragenden Spezialisten betreut, deren Zweck darin bestand, Daten und Informationen zu manipulieren, bis eine Realität entstand, die sich völlig von der objektiven unterscheidet.

Natürlich ist es das youtuber der ketzerischste im gesamten Sonnensystem Vergessen Sie nicht, dass die Frage der Verkündigung des fünften marianischen Dogmas der Miterlöserin Maria nicht angenommen wurde, für theologisch-prudenzielle Fragen, von allen Päpsten der Geschichte, sogar von denen, die der Heiligen Jungfrau besonders ergeben sind, von Pius 1978 für den Beginn des Petrusamtes.

Der Papst Benedikt XVI, den dieser Krämer jahrelang als einen der größten Theologen des 20. Jahrhunderts bezeichnete, Bereits als Präfekt der Kongregation für die Glaubenslehre erläuterte er mehrfach den Begriff selbst “Miterlöserin” Auf theologischer Ebene führte es zu objektiven Problemen mit der Christologie.

Die leidenschaftlichen Mariolatri-Fideisten antworten dass einige Papsttümer, zum Beispiel Pius XI. und der heilige Johannes Paul II, In einigen ihrer Reden verwendeten sie diesen Begriff. Es ist wahr, aber sie verwendeten diesen Begriff, um im genauen Kontext des Diskurses darauf hinzuweisen, dass Maria für unsere Erlösung mitgewirkt hatte, Anders als die Definition eines Dogmas. Noch Einwände, wie es das totale theologische Fasten tut, aber gerade deshalb maßen sie sich an, in die heikelsten Sphären der Dogmatik eintauchen zu können:

«… Aber St. Louis Marie Grignion de Montfort in seinem Abhandlung über die wahre Hingabe an Maria schrieb das … aber Unsere Liebe Frau von Amsterdam fragte das in einer privaten Offenbarung … so ein Mystiker, Der Seher sagte, dass die Muttergottes ihn in einer privaten Offenbarung darum gebeten habe …».

Da ist wirklich jemand bereit zu glauben dass die Heilige Jungfrau Maria darum bitten würde, mit einem fünften marianischen Dogma zur Miterlöserin ernannt zu werden? Lasst uns lächeln, um nicht darüber zu weinen, was der Heilige Vater Franziskus richtig definiert hat dummes Zeug (Unsinn) was einige Themen ziemlich arrogant und schwierig zu handhaben macht, Gerade weil ihre Arroganz mit ihrer Ignoranz einhergeht.

Versuchen Sie zu denken: Es ist denkbar, dass die Heilige Jungfrau sich selbst als bescheidene Dienerin definierte, die Frau der begabten Liebe, Schweigen und Vertraulichkeit, derjenige, der das Ziel hat, zu Christus zu führen, kann Seher oder Visionäre wirklich darum bitten, als Miterlöser proklamiert und dem Göttlichen Erlöser nahezu gleichgestellt zu werden?

Der eigentliche Begriff der Miterlöserin steht in und für sich im Widerspruch zum Wesen der Christologie und dem Geheimnis der Erlösung, das allein von Gott, dem fleischgewordenen Wort, betrieben wird, die keine Miterlöser und Miterlöser braucht. Das Geheimnis der Erlösung ist eins mit dem Geheimnis des Kreuzes, wie bereits zuvor erwähnt, Er starb als geopfertes Lamm, das Gott zum Menschen machte, nicht die Heilige Jungfrau Maria, dass sie am Ende ihres Lebens einschlief und in den Himmel aufgenommen wurde, Sie starb nicht und stand am dritten Tag wieder auf und besiegte den Tod. Die selige Jungfrau, erste Geschöpf der ganzen Schöpfung vor allen Heiligen für seine makellose Reinheit, Er vergibt unsere Sünden nicht und erlöst uns nicht, er tritt für die Vergebung unserer Sünden und für unsere Erlösung ein. Wenn wir uns im Gebet an sie wenden, beide im Anve Maria dadurch gekennzeichnet, dass Hallo Regina, stets, in der Geschichte und Tradition der Kirche, Wir rufen sie an und sagen "betet für uns Sünder", wir bitten sie nicht, unsere Sünden zu vergeben oder uns zu retten. Wir bitten den trinitarischen Gott: „Vergib uns unsere Schulden.“, das heißt, vergib uns unsere Sünden, Wir fragen die Muttergottes nicht, der für die Vergebung unserer Sünden eintreten kann, aber vergib ihnen nicht. Wenn wir das rezitieren Litanei Lauretane, im ersten Teil, wo der Vater angerufen wird, der Sohn und der Heilige Geist, Wir antworten auf jeden Anruf: "Habe Gnade mit uns", Wir antworten auf die Anrufungen der Heiligen Jungfrau: "Bete für uns". Dies allein sollte ausreichen, um einen undenkbaren Diskurs auf theologischer Ebene wie den über Maria, die Miterlöserin, abzuschließen.

Das heißt, es muss geklärt werden dass viele Menschen der Heiligen Jungfrau voll und ganz ergeben sind, Was sie unter dem Begriff Miterlöserin verstehen, ist etwas Genaues, aber mit einem falschen Wort ausgedrückt, Das habe ich verstanden, als ich mit einem sehr lieben Freund von mir darüber gesprochen habe, den ich für ein wahres Vorbild der Marienverehrung halte. Tatsächlich meinen sie, dass Maria an unserer Erlösung mitgewirkt hat. Eine Tatsache, der wir hinzufügen können: und er tat es auf eine besondere Art und Weise, wie es kein Heiliger jemals hätte tun können, denn sie allein ist da Mater Dei. Alles bei allem Respekt vor dem youtuber ketzerischer als das Sonnensystem, was uns vielleicht sogar zum Lachen bringen könnte, mit seinen pseudotheologischen und mariologischen Torheiten. Aber leider, Dahinter steckt das Unheil der Seelen, das in die Irre führt, Etwas, worüber es wenig zu lachen und dafür viel zu weinen gibt.

von der Insel Patmos, 11 Dürfen 2023

.

Das neue Buch von Pater Ariel ist gerade erschienen und wird verteilt, Sie können es kaufen, indem Sie direkt auf das Titelbild klicken oder HIER unseren Buchshop betreten

.

______________________

Sehr geehrte Leserinnen und Leser,
Dieses Magazin erfordert Verwaltungskosten, die wir immer nur mit Ihren kostenlosen Angeboten hatten. Wer unsere apostolische Arbeit unterstützen möchte, kann uns seinen Beitrag bequem und sicher zukommen lassen PayPal indem Sie unten klicken:

Oder wenn Sie bevorzugen, können Sie unsere verwenden
Bankkonto im Namen:
Editions Die Insel Patmos

n Agentur. 59 Aus Rom
IBAN:
IT74R05034032590000000301118
Für internationale Banküberweisungen:
Kodex SWIFT:
BAPPIT21D21

Bei Banküberweisung senden Sie bitte eine E-Mail an die Redaktion, Die Bank gibt Ihre E-Mail-Adresse nicht an und wir können Ihnen keine Dankesnachricht senden:
isoladipatmos@gmail.com

Wir danken Ihnen für die Unterstützung, die Sie unserem apostolischen Dienst anbieten möchten.

Die Väter der Insel Patmos

.

.

.