Novità editoriale: «Dal Prozan al Prozac» un libro di Ariel S. Levi di Gualdo e Ivano Liguori sul naufragio del disegno di legge contro la omotransfobia
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Sì, ma sei i buoni si tirano indietro e non fanno carriera, spianano la strada ai demoni che straziano la Sposa di Cristo.
Caro Emilio,
nessuno di noi negherebbe mai un servizio alla Chiesa, qualunque esso sia, ma con i tempi che corrono e la situazione di evidente disastro che stiamo vivendo, è davvero improbabile che si pensi a presbiteri come noi, questo intendevo dire tra le righe. Oltre al fatto che le nomine episcopali e quelle ai vari alti uffici della Santa Sede, sono in mano a delle cosche che per loro nota e consolidata spregiudicatezza farebbero impallidire la ‘ndrangheta, la Camorra e Cosa Nostra tutte e tre messe assieme.
Questa è la realtà, questa è la grande prova di fede che siamo chiamati a vivere e superare, cercando di santificare noi stessi e santificare tutto ciò che si può santificare di quel che resta del sempre più disperso Popolo di Dio.
Caro Padre Ariel,
Lei ed i suoi Confratelli, avete una carriera da Padri nell’avvenire, perché se aveste appoggiato gli LBGT, oggi vi vestirete di rosso.
Chissà, come Mosè visse la purificazione per 40 anni e San Paolo a Tarso per circa 5-10 anni anche a voi tocca la stessa sorte.
Testimoniare la Verità non è poco, anzi porta molti frutti e chissà, un giorno il Signore vi chiami per dirigere una Diocesi.
Pace e Bene
🤣
Caro Ferdinando,
se ci affidassero una diocesi non ci potremmo santificare, di questi tempi.
Pertanto, come rispose San Filippo Neri quando il Sommo Pontefice voleva elevarlo alla dignità cardinalizia: «No Santità, grazie, ma preferisco il Paradiso».
E diventò santo.