Novità editoriale: «Dal Prozan al Prozac» un libro di Ariel S. Levi di Gualdo e Ivano Liguori sul naufragio del disegno di legge contro la omotransfobia

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NOVITÀ EDITORIALE: «DAL PROZAN AL PROZAC» UN LIBRO DI ARIEL S. LEVI di GUALDO E IVANO LIGUORI SUL NAUFRAGIO DEL DISEGNO DI LEGGE CONTRO LA OMOTRANSFOBIA

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«È possibile che il mondo LGBT sia abitato solo da povere vittime e da nessun carnefice? È possibile che per un prete indegno affetto da turbe psichiche, reo di avere molestato degli adolescenti, l’intera Chiesa Cattolica sia esposta alla pubblica gogna, mentre gli stessi giornalisti d’inchiesta e conduttori televisivi non oserebbero mai ― e non osano per paura ― di andare a verificare che cosa accade con i minori a caccia di soldi in certi circoli gay?».

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Autore:
Jorge Facio Lince
Presidente delle Edizioni L’Isola di Patmos

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Nel 2018 fu presentato il disegno di legge contro la omotransfobia, approvato dalla Camera dei Deputati nel novembre 2020 e bocciato dal Senato nell’ottobre 2021. Disegno al quale la Chiesa Cattolica e i Vescovi d’Italia non si sono mai opposti. Infatti, molto prima che certe proposte giungessero alla Camera e al Senato, il Catechismo della Chiesa Cattolica condannava in modo deciso e preciso ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali nella edizione del 1992.

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A opporsi e a lanciare l’allarme che il testo nascondeva tra le righe la figura del reato d’opinione sono stati giuristi e politici laici, bollandolo senza mezzi termini come «proposta di legge liberticida».

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Gli Autori dell’opera, Ariel S. Levi di Gualdo e Ivano Liguori, nella loro veste di presbiteri e teologi hanno espresso più volte le loro opinioni sul delicato tema, offrendo riflessioni ai Lettori della nostra rivista L’Isola di Patmos, raccolte oggi in questo libro ornato di espressioni esilaranti e profetiche rivolte alle lobby gay ideologizzate da Paolo Poli, grande maestro del teatro italiano.

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Di recente, in questa collana, è stato pubblicato Il golpe del politicamente corretto, un saggio di Francesco Mangiacapra che analizza con grande lucidità anche il tema della proposta di legge sulla omotransfobia, di cui vi consigliamo la lettura.

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Nella introduzione a questo loro libro i due Autori scrivono:

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i padri Ivano Liguori e Ariel S. Levi di Gualdo, autori del libro: Dal Prozan al Prozac

«Noi che siamo due presbiteri e teologi non ci siamo mai tirati indietro ― lo dimostrano le nostre pubblicazioni ―, quando l’ossequio alla verità imponeva di rivolgere pubbliche e severe critiche al mondo ecclesiale ed ecclesiastico. E se qualche volta, per avere detto solo la verità, ne abbiamo pagate le conseguenze, è stato un tributo più che accettabile. Della verità siamo infatti annunciatori e fedeli servitori, con tutto ciò che può comportare.

Adesso proviamo a immergerci nella realtà: vi è mai capitato di udire nei vari talk show televisivi ― che non potrebbero essere tali in assenza di quote gay ―, un rappresentante LGBT che rivolge pubbliche e severe critiche al suo mondo?

È possibile che il mondo LGBT sia composto unicamente da persone fantastiche e al di sopra di tutte le righe? È possibile che il mondo LGBT sia abitato solo da povere vittime e da nessun carnefice? È possibile che per un prete indegno affetto da turbe psichiche, reo di avere molestato degli adolescenti, l’intera Chiesa Cattolica sia esposta alla pubblica gogna, mentre gli stessi giornalisti d’inchiesta e conduttori televisivi non oserebbero mai ― e non osano per paura ― di andare a verificare che cosa accade con i minori a caccia di soldi in certi circoli gay?

Nel mondo LGBT va tutto bene, è tutto perfetto? Quella che il Santo Dottore Agostino indica come la Gerusalemme Celeste, forse ha la propria angelica sede naturale in certi circoli gay? È questo che rende surreali e non credibili certe frange LGBT ideologizzate e radicalizzate. E qualcuno, a gruppi così ripiegati nelle emotività irrazionali, intendeva dare anche una legge per chiudere la bocca e perseguire penalmente chi non la pensa come loro?

Rivolgere certi quesiti non costituisce istigazione all’odio verso gay, lesbiche e transessuali. Si tratta semplicemente di considerarli per ciò che sono: esseri umani come tutti gli altri, nel bene e nel male. Ma se fanno lobby e pretendono di presentarsi come persone senza ombra di macchia, o peggio come una corporazione di intoccabili, in quel caso sarà opportuno non dargli in mano certe leggi e lasciarli sguazzare nello stagno della loro onirica perfezione, dove tutto è buono e idillico, perché tutti i cattivi e i persecutori stanno solo dall’altra etero-parte.

Noi non esitiamo a mettere in luce i difetti della nostra Chiesa visibile e del suo clero, guardando sempre all’uomo in quanto tale, al quale mai abbiamo chiesto patenti di eterosessualità o di omosessualità, accettandolo e amandolo per quello che è, come Gesù Cristo lo ha accolto e amato. Perché noi viviamo nel mondo del reale, consapevoli che la fede nasce dalla ragione, non dalle emotività irrazionali di un certo mondo arcobaleno».

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Un libro che racchiude una lezione di autentico liberalismo e di onestà intellettuale dalla prima all’ultima pagina, non perdetene la lettura [per aprire il file con il fronte e retro della copertina cliccare QUI]

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Dall’Isola di Patmos, 28 novembre 2021

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Prossime pubblicazioni in uscita:

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saggistica (mese di dicembre):

IL SEGNO DI CAINO, Ivano Liguori, Ofm. Capp.

narrativa (mese di dicembre):

LE ULTIME LACRIME DI GIULIANO, Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.

IL CAMMINO DELLE TRE CHIAVI, Ariel S. Levi di Gualdo 

 

 

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4 commenti
  1. Emilio
    Emilio dice:

    Sì, ma sei i buoni si tirano indietro e non fanno carriera, spianano la strada ai demoni che straziano la Sposa di Cristo.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Emilio,

      nessuno di noi negherebbe mai un servizio alla Chiesa, qualunque esso sia, ma con i tempi che corrono e la situazione di evidente disastro che stiamo vivendo, è davvero improbabile che si pensi a presbiteri come noi, questo intendevo dire tra le righe. Oltre al fatto che le nomine episcopali e quelle ai vari alti uffici della Santa Sede, sono in mano a delle cosche che per loro nota e consolidata spregiudicatezza farebbero impallidire la ‘ndrangheta, la Camorra e Cosa Nostra tutte e tre messe assieme.
      Questa è la realtà, questa è la grande prova di fede che siamo chiamati a vivere e superare, cercando di santificare noi stessi e santificare tutto ciò che si può santificare di quel che resta del sempre più disperso Popolo di Dio.

  2. Ferdinando
    Ferdinando dice:

    Caro Padre Ariel,

    Lei ed i suoi Confratelli, avete una carriera da Padri nell’avvenire, perché se aveste appoggiato gli LBGT, oggi vi vestirete di rosso.

    Chissà, come Mosè visse la purificazione per 40 anni e San Paolo a Tarso per circa 5-10 anni anche a voi tocca la stessa sorte.

    Testimoniare la Verità non è poco, anzi porta molti frutti e chissà, un giorno il Signore vi chiami per dirigere una Diocesi.

    Pace e Bene

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      🤣
      Caro Ferdinando,

      se ci affidassero una diocesi non ci potremmo santificare, di questi tempi.
      Pertanto, come rispose San Filippo Neri quando il Sommo Pontefice voleva elevarlo alla dignità cardinalizia: «No Santità, grazie, ma preferisco il Paradiso».
      E diventò santo.

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