Nell’Antico e nel Nuovo Patto, sappiamo che solo l’amore di Gesù Cristo è credibile

Padre Gabriele
—  omiletica —

Omiletica dei Padri de L’Isola di Patmos

NELL’ANTICO E NEL NUOVO PATTO, SAPPIAMO CHE SOLO L’AMORE DI GESÙ CRISTO È CREDIBILE

 

Scriveva il teologo Hans Urs von Balthasar: Solo l’amore è credibile, consapevole della lezione di Dante nella Commedia: l’Amor che move il sole e le altre stelle.

.

Autore:
Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.

.

.

PDF  articolo formato stampa
.

.

.

.

Cari amici e lettori de L’Isola di Patmos,

il futuro presbitero e teologo Hans Urs von Balthasar (Lucerna, 12 agosto 1905 – Basilea, 26 giugno 1988), foto giovanile del 1929, all’epoca in cui era studente universitario

il tempo di Pasqua lo trascorriamo assieme attraverso la narrazione in cui facciamo memoria delle parole di Gesù Risorto. Queste parole ci rendono consapevoli che la vita eterna non è una semplice teoria, o un sistema di idee, ma è una promessa di qualcosa di enorme: la promessa della resurrezione in anima e corpo. Perciò la nostra vita è vocazione ad un progetto di eternità.

.

Uno dei temi che torna oggi nelle letture è il tema dell’Amore. Infatti l’Amore di Dio è eterno e non cessa mai di amare e di rendersi vivo e forte nella nostra vita: proprio per la sua eternità non cesserà di donarsi a noi neanche dopo la nostra morte. Gesù stesso è testimone di questo grande amore, che riceve dall’Eterno Padre per poi trasmetterlo a noi, come ci narra in questa Liturgia della Parola l’Apostolo Giovanni:

.

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» [cfr. 15, 9-17]

.

L’osservanza dei comandamenti permette di rimanere nell’amore del Padre e del Figlio. Questa osservanza di Gesù non è un comando di tipo militare, né tanto meno un ricatto di natura morale. Il Signore semplicemente chiarisce ai suoi Apostoli e a tutti coloro a cui verrà trasmesso il messaggio gesuano, che tale messaggio non abolisce i Dieci Comandamenti, che costituiscono parte integrante e fondamentale della nostra fede. In secondo luogo, Gesù ci sta dicendo che l’Amore non è puro sentimentalismo, fatto di quei sentimentalismi aridi, sterili e melensi, oggi tanto ben rappresentato dalle varie serie televisive o dalla cinematografia contemporanea. Amare il prossimo osservando i comandamenti vuol dire amarlo concretamente, con una scelta determinata di accompagnare il nostro prossimo al Bene più grande: l’amicizia con Dio.

.

L’amicizia con Dio è dunque la relazione che sorge nella prospettiva della fede e dell’amore annunciato da Cristo. Una prospettiva che promette una gioia vera, autentica, profonda: la gioia dell’Incontro con Colui che ci ha donato la vita sulla croce. Proprio per questo il dono di sé diviene il comandamento dell’amore, il comandamento per eccellenza. Prosegue infatti il Santo Evangelista Giovanni in un’altra pericope di questo Vangelo:

.

«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» [cfr. 15, 9-17].

.

Ecco il comandamento della Legge Nuova. Il Nuovo Patto di Gesù il quale integra, completa e massimizza l’Antico Patto della Torah. Il Nuovo Patto dell’Amore è il dono di sé fino alle estreme conseguenze per chi si ama, e in particolare per i propri amici. Questo ricevimento dell’Amore Trinitario per poi donarlo agli altri, si esplicita nelle nostre vite e nelle nostre vocazioni concrete. Nel matrimonio, gli sposi si donano l’un l’altro l’amore fecondo, indissolubile e fedele di Gesù, lo Sposo, e la Chiesa, la Sposa; nell’ordine Sacro, i tre diversi gradi che lo compongono diaconato, presbiterato ed episcopato, rendono realmente presente l’Amore di Gesù nei Sacramenti, nella Sua Parola e nel governo della parrocchia o della diocesi; la vita consacrata infine, è espressione del perfetto Amore di Gesù, specialmente nell’esercizio dei tre voti e nella missione specifica a cui ogni consacrato è inviato.

.

Entrare nell’amore di Dio dunque è essere coinvolti in una progettualità di Carità e Verità. Nulla in Dio è lasciato all’improvvisazione, tutto anzi è orientato a generare una profonda e intima relazione con Dio. Dal dono ricevuto da Dio per sé stessi, al dono di sé stessi per gli altri, tutto il movimento dell’Amore Trinitario nell’uomo è ciò che rende attuale e credibile la presenza di Gesù nelle nostre vite.

.

Scriveva il teologo Hans Urs von Balthasar: Solo l’amore è credibile, consapevole della lezione di Dante nella Commedia: l’Amor che move il sole e le altre stelle.

.

Sull’esempio di Maria ancella dell’amore trinitario, chiediamo al Signore che ci doni la grazia essere sempre più messaggeri e portatori di un amore più grande, una Carità che supera i confini delle nazioni e del distanziamento sociale, e doni un orizzonte di senso di eternità.

.

Roma, 9 maggio 2021

.

.

Cari Lettori,

abbiamo aperto la pagina Facebook delle Edizioni L’Isola di Patmos sulla quale vi invitiamo a mettere Potete aprirla direttamente da qui cliccando sul logo sotto:

.

Il blog personale di

Padre Gabriele

.

.

Visitate la pagina del nostro negozio librario QUI e sostenete le nostre edizioni acquistando e diffondendo i nostri libri.      

.

Novità dalla Provincia Domenicana Romana: visitate il sito ufficiale dei Padri Domenicani, QUI

.

.

«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» [Gv 8,32],
ma portare, diffondere e difendere la verità non solo ha dei
rischi ma anche dei costi. Aiutateci sostenendo questa Isola
con le vostre offerte attraverso il sicuro sistema Paypal:









oppure potete usare il conto corrente bancario:

intestato a Edizioni L’Isola di Patmos

IBAN IT 74R0503403259000000301118
in questo caso, inviateci una email di avviso, perché la banca
non fornisce la vostra email e noi non potremmo inviarvi un
ringraziamento [ isoladipatmos@gmail.com ]

.

.

.

.

.

.