12
commenti
I commenti sono chiusi.
Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
ma che quale chiesa è quella che descrivete? veramente pensate che le cose stiano così?
Padre Sosa è del tutto coerente: il diavolo è una rappresentazione simbolica perché a sua volta Dio è un mito, la raffigurazione umana degli archetipi ancestrali. Come si può rimproverare a chi ha perso la fede di non conformare le sue opinioni al catechismo? Gli si dovrebbe chiedere piuttosto di lasciare l’abito.
caro padre Ivano, un conto è essere peccatori incalliti come te e me, altro conto è essere apostati e atei dichiarati.
Se del Male esiste solo un simbolo da noi creato, perché non dire altrettanto del Bene, mitizzato nella nostra fantasia col nome di Dio ?
Padre Ivano,
bell’articolo!
Papa Clemente XIV era un francescano come te, non un cappuccino, ma un frate minore conventuale.
E’ falso, storicamente falso affermare che questo Papa abbia soppressa la Compagnia di Gesù per compiacere diversi sovrani europei che avevano in odio i gesuiti.
L’interpretazione dello storico Ludwig von Pastor che definisce la soppressione del 1773 come gesto di estrema resa alle corti borboniche, è cosa falsissima! Li soppresse per i gravi problemi che stavano creando e per le forti influenze anche politiche che stavano esercitando, perché ormai la pianta era già marcia, e al tempo stesso loro erano una influente potenza numerica e economica.
Le prove? Basta vedere i risultati prodotti nei paesi evangelizzati da francescani e domenicani e nei paesi evangelizzati dai gesuiti.
Nei paesi evangelizzati dai gesuiti troviamo: sincretismo nei paesi dell’oriente, ostacoli di ogni genere alla creazione di episcopati locali, perché i gesuiti, nei paesi asiatici, avevano in mano tutti i vicariati apostolici, commistioni con i governanti del luogo, spesso figure anche molto violente e sanguinarie, ecc …
Poi, in America Latina? Commistioni tra vangelo e marxismo, appoggi alle guerriglie, diffusioni di dottrine eterodosse, teologia della liberazione, ecc … ecc …
E oggi?
Oggi abbiamo una Compagnia di Gesù (o come dice padre Ariel “Compagnia delle Indie”) infarcita delle peggiori eresie, che diffonde eresie, che si getta a gamba tesa nelle politiche della sinistra internazionale, che non mette a tacere gentaglia come James Martin che augura “felice gay pride” ai sodomiti orgogliosi, che ha come superiore generale un tizio che più e più volte è scivolato sulle basi fondamentali del catechismo …
E a che cosa dobbiamo assistere?
Al commissariamento di istituti religiosi che non si sognerebbero neppure, di fare, e solo in piccolissima parte, quello che hanno fatto e che stanno oggi facendo i gesuiti.
Dio ci liberi presto da questo cancro!
Io penso che tutto questo sia un castigo di ordine spirituale per aver disatteso i richiami del messaggio di Fatima. Ciò vale sia per i chierici di alto e basso rango, sia per i fedeli battezzati che, per la maggior parte, a partire dagli anni sessanta, hanno cominciato ad abbracciare la vita mondana, trascurando ciò che la Madonna aveva invitato a praticare: la preghiera e la penitenza, con la rinuncia a tutto quello che avrebbe allontanato le anime da Dio.
Sono una semplice fedele, moglie e mamma.
Vorrei esprimere quello che sento riguardo a questo tema, che trovo in qualche modo collegato al precedente articolo di Padre Ariel.
In una famiglia c’è necessità che i figli abbiano a riferimento i genitori, figura determinante nell’educazione, nella trasmissione dei valori, per un sano modo di crescere.
Oggi i genitori non sono più genitori ma “amici”, interlocutori alla pari, risultano famiglie deboli.
Il figlio ha bisogno di una guida sicura, forte, amorevole, “genitoriale”. Ha bisogno anche di “no”.
Nella Chiesa mi pare succeda un po’ come nella famiglia: si è persa la guida, tutti possono fare tutto (tranne amministrare i sacramenti, spero), tutti possono dire tutto e il contrario di tutto, la figura del “Padre” (non a caso anche i sacerdoti si chiamano “Padri”), ha totalmente perso la sua dignità, il suo ruolo specifico, il suo essere riferimento per i “figli” spirituali.
Frutto della modernità.
O non piuttosto frutto di questa impersonificazione del male che va a minare proprio i capisaldi, le figure di riferimento, nella famiglia come nella Chiesa?
L’attacco mi pare al “padre”, sia esso laico che religioso.
Si, negli ultimi due articoli Padre Ivano scrivendo sul superiore generale dei gesuiti e Padre Ariel scrivendo sul caso del card. George Pell hanno trattato due argomenti diversi, ma uniti da un unico comune denominatore: la totale alterazione della realtà.
La realtà non è qualche cosa di oggettivo ma qualche cosa che si crea, secondo le esigenze e le circostanze.
Ne consegue che si finisce col creare una fede secondo le proprie esigenze.
Già in passato, il gesuita Sosa, si era dichiarato “allergico alla dottrina”, ricordate?
Come cattolica, io rivendico invece il sacrosanto diritto di essere allergica a gente come lui, come Spadaro e … e … lasciamo perdere il resto!
«… è lo spirito cattivo che ti porta a fare le cose che vanno contro lo spirito di Dio… non è una persona, è una maniera di attuare il male… Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, e abbiamo dei modi per indicarli. Riconosciamo Dio come buono, interamente buono. I simboli sono parte della realtà, e il diavolo esiste come realtà simbolica, non come realtà personale»
Se pertanto si afferma che:
– lo spirito cattivo è contro lo spirito di Dio,
– il bene e il male sono in lotta permanete,
– Dio è buono e il diavolo è realtà simbolica,
–>bisogna logicamente concludere che anche Dio è realtà simbolica in quanto è la personificazione del bene!!!
Ma il Sosa si accorge che attraverso la sua bocca parla Satana in persona?
Ho avuto la sensazione che Sosa parlasse di Dio come simbolo del Bene. Se è così, non si tratta solo di eresia, ma di apostasia e la conclusione è che l’uomo diventa Dio e determina ciò che è bene e ciò che è male.
Grazie infinite padre Ivano.
Un mio lontano parente che succedette al discusso Arrupe, di nome padre Giuseppe Dezza, a sentire questo folle di Sosa si starà girando nella tomba!
Per fortuna l’Associazione internazionale degli esorcisti si è espressa chiaramente in merito:
https://aiepressoffice.com/it/2019/08/22/comunicato-alla-stampa-della-i-e-sulla-dichiarazione-di-padre-arturo-sosa-abascal-al-meeting-di-rimini/
15 novembre 1972 Udienza generale piazza San Pietro Papa Paolo VI – Liberaci dal Male –
………Il peccato occasione ed effetto di un intervento in noi e nel nostro mondo di un agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è più soltanto una deficienza ma un efficienza , un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore.Terribile realtà. Misteriosa e paurosa.
Esce da quadro dell insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente.
Ovvero chi ne fa un principio a se stante,non avente essa pure, come ogni creatura origine da Dio.
Oppure la spiega come una pseudo-realtà ,una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni………………..
Salve vorrei domandare i santi pontefici del concilio e post, dove erano quando il modernismo penetrava nella Compagnia di Gesù, e perché non è stata sciolta?
Vi ringrazio.