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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
un giorno l iddio purificherà Roma e spazzerà via lo schifo
Rientra nei compiti dello Stato promulgare le leggi e farle rispettare (da chiunque in ugual misura, sennò la legge NON è uguale per tutti). Il buonismo non è bontà e porta a confondere valori fondamentali.
Ritengo dunque discriminatorio uno Stato buonista che, sotto l’egida dell’accoglienza, discrimina ed affama coloro che accolgono.
E’ anche questa una forma di “razzismo”, non tra razze ma tra persone.
Se accogliessi nella mia famiglia delle persone, lasciando loro tenere impunemente comportamenti scorretti, provocherei un danno ai miei figli, quindi nei loro confronti sarei “discriminatoria” a vantaggio degli accolti.
Io, nel mio piccolo, ho accolto un ragazzo in grave difficoltà nella mia famiglia: lo sfamo, lo ascolto, gli ho dato un tetto sopra la testa, lo sto accompagnando nell’inizio di un percorso di recupero presso le debite strutture. Ma quando commette qualcosa di sbagliato lo rimprovero, a volte anche duramente, perchè in casa mia le regole sono uguali per tutti.
Se mutassimo la parola “razzismo” (riferita alle razze) con la parola “disuguaglianza” (riferita alle persone), forse si capirebbe meglio.
Io credo che Papa Francesco, probabilmente senza rendersene conto, usi “parole” profetiche che ci aiutano a capire la realtà ma, come tutte le profezie, sono velate e non sono immediatamente evidenti:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2015/documents/papa-francesco_20150215_omelia-nuovi-cardinali.html
Gesù invita, con i fatti, ad “integrare” il lebbroso nella comunità solo dopo che questo viene guarito dalla sua malattia e non prima, perché altrimenti sarebbe solo di danno alla stessa comunità; è ben vero che si potrebbe obiettare che le parole del Santo Padre sembrerebbero suggerire, a taluni, l’idea di integrare nella comunità altri lebbrosi ancora malati col risultato di danneggiare la stessa comunità che lo accoglie, però dal Vangelo si evince chiaramente che è solo dopo la certificazione da parte dei sacerdoti dell’avvenuta guarigione che l’ex lebbroso può essere reintegrato, senza danneggiarla, nella comunità.
Caro Orenzo , anche questo, come altri discorsi del vescovo di Roma, è volutamente ambiguo e, ma questo è solo il mio parere, teso a distorcere il brano evangelico per adattarne le conclusioni al momento presente e al tema che gli sta a cuore, cioè l’integrazione.
Sappiamo benissimo, infatti, perché abbiamo avuto la fortuna di ascoltare altri predicatori sul brano in questione, che i miracoli di guarigione operati da Gesù sono stati segni di una guarigione non dalla malattia del corpo, ma dello spirito, cioè dal peccato.
Non diversamente avviene ancora oggi, in luoghi come Lourdes, dove rarissime sono le guarigioni da malattie corporali. Ma forse le guarigioni dell’anima sono molte, anche se non così evidenti.
Se “misericordiosamente” accolgo nella comunità un lebbroso non guarito, infetto la comunità;
se “misericordiosamente” accolgo nella comunità chi non rispetta le regole della comunità, rendo noto alla comunità che determinate regole valgono solo per i meno furbi;
se “misericordiosamente” rendo parte attiva della comunità peccatori non pentiti del tipo omosessuali “sposati” o adulteri che persistono in adulterio, insegno alla comunità che taluni peccati non sono un poi gran male.
Padre Ariel,
magari potesse essere incardinato nella Diocesi di Lucca !!!
Sembra che l’abbia citata non a sproposito…….. e non casualmente !
Da “Discorsi sopra la prima deca…” di Macchiavelli.
“Abbiamo adunque con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obbligo, di essere diventati sanza religione e cattivi;……”
“….. che mandasse ad abitare la corte romana, con l’autorità che l’ha in Italia, in le terre de’ Svizzeri, i quali oggi sono solo popoli che vivono, e quanto alla religione e quanto agli ordini militari, secondo gli antichi:e vedrebbe che in poco tempo farebbero più disordine in quella provincia i rei costumi di quella corte, che qualunque altro accidente che in qualunque tempo vi potesse surgere.”
Esatto, Macchiavelli, ma prima di lui lo stesso Dante, qui ci insegna che la crisi della Chiesa inizia molto prima del Concilio Vaticano II! Semmai, la devastazione verificatasi con l’interpretazione modernista del Concilio è il frutto maturo di una crisi che ebbe le sue radici molto avanti nei secoli, direi, a livello teologico, con Guglielmo di Ockham (1288-1347), che diede il primo colpo alla sublime sintesi tomistica di cristianesimo, aristotelismo e neoplatonismo, e, a livello politico, con la distruzione dell’Ordine dei templari (1312) da parte di un Papa che non seppe opporsi alle pressioni della politica (quante affinità con l’oggi!), templari i quali avrebbero forse potuto aiutare la Chiesa a vincere il confronto con la modernità (fra le tante cose è per es. ai templari che va ascritta l’invenzione del sistema bancario, così importante oggi!), vivificando ciò che di buon vi era in essa con la dottrina cristiana, così come fece con il paganesimo, ma scartando quanto vi era di cattivo, evitando così sia l’estremo della totale opposizione alla modernità, rivelatosi inefficace (non me ne dolgano i “cattolici tradizionalisti”!) sia quello della capitolazione ad essa.
Caro Padre,
Lamentare la presunta “immoralità” degli italiani a mio giudizio non coglie nel segno, ma rappresenta una forma di autorazzismo. Nella civilissima Berlino, anno 2015, vedetti prostitute battere in alcune vie del centro in mattinata inoltrata nell’indifferenza totale dei passanti, cosa che non mi è mai capitato di vedere in Italia. Il male dell’Italia non è la presunta maggiore immoralità degli italiani rispetto agli altri popoli, ma il fatto che da 40 anni sono retti da esponenti di quell’ideologia perniciosa che, per ragioni di sintesi possiamo chiamare “catto-comunismo”, la quale unisce il peggior marxismo culturale con il peggior moralismo di matrice liberal-protestante che ormai dal Concilio in poi si è impossessato del cattolicesimo. L’affermarsi di questa ideologia è ovviamente frutto della crisi spirituale che l’Occidente sta vivendo e di cui la Chiesa, mi duole dirlo, è la principale responsabile, in quanto sta mancando al suo ruolo di “costruttrice di ponti” tra la dimensione spirituale e quella umana, sostituendo lo Spirito, su cui si basa la vera etica (“senza di me non potete fare niente” (Gv. 15,5)), col moralismo buonista di matrice protestante.
Caro Nick,
lei ha ragione a dire che gli Italiani non sono peggio degli altri. La fondamentale differenza sta nel come applicano le loro leggi.
Fin troppo ovvio che pure gli Inglesi, i Francesi e i Tedeschi sappiano essere cafoni, indifferenti e pure ladri.
Penso che ognuno di noi possa raccontare aneddoti della bassezza umana, dal parente-serpente al grande professore che si dimostra, umanamente parlando, un grande pezzo di m… Ripeto, la questione sta nel fare almeno rispettare le leggi che garantiscono un minimo di decenza.
In quanto al resto, le colpe della nostra Chiesa Cattolica sono notevolissime e non sono recenti, concordo, Quale futuro? Difficilissimo dirlo. Nel mio piccolo, mi affido a Dio e alla sua Santa Madre.
Ariel, mi sa che ti sfugge qualcosa sulla Germania e i civilissimi immigrati che la popolano.
Capodanno 2016, 1200 donne molestate e stuprate da magrebini in un’ondata di violenze (rimaste impunite) a Colonia e in mezza Germania: https://www.corriere.it/esteri/16_luglio_11/violenze-capodanno-colonia-polizia-1200-donne-aggredite-4b5cb020-473f-11e6-af4e-15bff4e09cf7.shtml
Dov’era la severissima Polizia?
Qualche giorno fa, alla porta di Brandeburgo, i cittadini hanno esposto uno striscione lungo 350 metri con i volti di tutti i tedeschi uccisi da immigrati in Germania:
https://twitter.com/IAmJamesTheBond/status/1141170842010816512
In rete sono numerosissimi i video in cui tedeschi anziani e donne vengono umiliati, molestati e derisi sui bus o per la strada dagli ospiti stranieri. Nessuno fa nulla. Forse nella tanto severa Germania è loro proibito orinare per strada o insultare preti, ma tutto il resto sembra decisamente più che permesso…
Caro Lettore,
io faccio riferimento ad una località ben precisa: lo Stato della Baviera. Ma soprattutto – non le sfugga – faccio riferimento anche a una data precisa: luglio 2010.
Da allora a oggi è trascorso un decennio.
Io narro, come testimone, ciò a cui ho assistito un decennio fa, precisando date e luoghi.
Esempio: se io dovessi narrare, come testimone oculare, fatti e situazioni sociali degli Stati Uniti d’America con riferimento ai luoghi in cui sono stato ed ho soggiornato, farò riferimento agli anni 1999 e 2000, posso anche narrare che sono salito su una delle due torri gemelle di New York, quelle che un anno dopo, in televisione, vedevo cadere a terra, dall’Italia.
Potrei parlarle anche del cambio lira/dollaro, perché nel 1999 cambiai le lire in dollari.
Il tutto sempre precisando che i miei racconti e le mie esperienze e testimonianze risalgono al 1999-2000.
Per quanto riguarda l’immigrazione di giovanottoni africani in straordinaria salute fisica, in età molto inferiore ai trent’anni, per la maggioranza maschi e soprattutto nove su dieci musulmani, provenienti non certo da situazioni di guerra, persecuzione e fame, con una voglia di lavorare che alla prova dei fatti risulta essere al di sotto dello zero … beh, sono anni che lamento, scrivo e spiego inutilmente che è in corso un’invasione che mira a una nuova colonizzazione, anche perché la cosa è del tutto evidente.
Purtroppo, per tutta risposta, mi sono dovuto sorbire le sceneggiate dei nostri vescovi che hanno fatto a gara a trasformare le loro cattedrali in osterie e che hanno dato anche espresso ordine a cuochi e servizi di catering di non cucinare nulla a base di carni di maiale perché, la maggioranza dei commensali, erano musulmani.
Abbiamo dovuto vedere persino il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, con tanto di grembiule a quadretti servire pizze in cattedrale, lui che nelle sue residenze è sempre stato servito e riverito – e seguita a essere servito e riverito – come un autentico re borbonico.
Cosa vuole che le dica … prepariamoci a finire sulla lista lunga 350 metri esibita alla Porta di Brandeburgo, ce la siamo voluta e cercata in tutti i peggiori modi.
In ogni caso, per quanto riguarda gli stupri, gli auto-distruttori interni che abbiamo numerosi in Italia, negli stupri ci sperano proprio, stando almeno a quanto scrivono ed esibiscono sulle pubbliche piazze:
https://www.facciabuco.com/post/831365ooo/forse-sto-invecchiando-vaccata-erotica-post-by-pleasureman.html
http://www.riminitoday.it/cronaca/cartello-scandalo-rimini-gay-pride-porti-aperti-culi-ho-voluto-provocare-apposta-per-avere-attenzione.html
https://freewordandfriendsitalia.wordpress.com/2018/07/06/abbiamo-vinto-unaltra-volta-possiamo-linkare-quanto-vogliamo-non-passa-la-legge-anti-link-al-parlamento-europeo-linkate-gente-linkate/
Caro Ariel, grazie per la risposta: mi piacerebbe conoscerti e fare due chiacchiere con te! Sono una “miracolata di Bergoglio”: sto tornando alla Chiesa -dopo 30 anni di ateismo- da quando ho visto l’immagine della scimmia sul portale della nostra Sacra Basilica di San Pietro. Quell’immagine mi ha così inaspettatamente scioccata, da costringermi ad approfondire il perché. E quel perché mi ha poi costretto ad ammettere che esiste un Male che sta accanitamente attaccando quello che deve (quindi per forza) essere un Bene. Credo ormai fermamente alla mia logica… anche se la Fede, certo, è tutt’altra impresa! Ora si tratta di capire perché il Signore mi ha lanciato quello “choc”, e cosa vuole da me. Mi scervello ormai da tempo.
Il mio commento (da sovranista) era per invitarti a non paragonare il nostro meraviglioso Paese e i suoi abitanti ad altri Paesi che “potrebbero” essere migliori. Con questa narrazione ci hanno psicologicamente sottomesso e schiacciato per decenni, quando invece certi altri Paesi avevano solo l’interesse a togliere di mezzo un temibile concorrente economico (perché noi, a produrre e a creare, siamo PIU’ bravi e si sa). Un saluto affettuoso.
Egregio Sig. Giov,
è pur vero ciò che lei riporta e scrive. La perfezione in funzione dello nazionalità non esiste e in Germania ed Austria non tutto luccica né è perfetto. Il punto è un altro, ossia il fatto che l’italiano medio ha uno scarsissimo senso civico e un marcato disprezzo delle regole comuni (fatte salve quelle del vestire e del mangiare, che sono il sancta sanctorum di noi italiani).
Non so se questo sia dovuto ad un’innata faciloneria e menefreghismo o sia il frutto di uno apparato statale a volte vessatorio, fatto si è che poi gli effetti di questo comportamento sono i nostri occhi. Ma diciamoci la verità!
Anche a me dava fastidio quando i miei colleghi austriaci e tedeschi mi rinfacciavano certe verità (e non ho lo spazio per elencarle), però non serve a nulla dire “Medico, cura te stesso”. Molto più intelligente è considerare se certe critiche siano fondate o meno e, in caso positivo, emendarsi e correggersi senza troppi piagnistei (di cui siamo maestri, solo che la tecnica “chiagni e fotti” fuori dai confini italici rimane presto azzoppata, vedi i conterranei di cui sopra, che all’ultimatum “o paghi o la macchina resta” rimangono…
Se qualche sospettoso dovesse pensare «Padre Ariel esagera, si tratta solamente di rari casi» mi verrebbe da dirgli di farsi un weekend a Roma per capirlo.
Andate nei pressi dei monumenti, cara gauche caviar, andate a vedere le decine di personaggi che senza alcun tesserino cercheranno di propinarvi giri turistici abusivi, andate nelle metro in prossimità delle macchinette per fare i biglietti, troverete meno fastidiose le zanzare. Il tutto mentre la metro avverte di stare attenti ai borseggiatori manco fossimo a Caracas.
Roma è peggiorata moltissimo rispetto a quando ci vivevo (2008-2011) ma l’importante è mandare in tv l’avvenente attrice rom a dirci che siamo razzisti.
Gentile Attilio Sacco,
… «Se qualche sospettoso dovesse pensare “Padre Ariel esagera, si tratta solamente di rari casi”» ???
Io non so quale romano potrebbe affermare che “esagera”. A chi poi pensasse ai “casi isolati”, ve li spiego subito io, i casi isolati.
Sono economista consulente di varie società ecc … ecc …
Abito dietro piazza della Repubblica nella direzione del Quirinale, dunque nel pieno centro non solo urbano, ma anche dei vari ministeri e palazzi governativi, dove non mancano servizi di polizia e di vigilanza.
Questo è quanto:
1. 2017, furto nel mio studio professionale in adiacenze via Barberini con ingresso dal tetto e scasso della porta dall’interno per opera di un rom pluri pregiudicato noto alle forze dell’ordine come “l’acrobata”;
2. 2017, mia suocera, 81 anni, mentre scende dal taxi davanti casa dopo essere andata a visitare un’amica, è scippata da due ragazzine rom di circa 12/13 anni, cade a terra, si frattura il femore in tre punti ed è rimasta claudicante dopo due interventi e mesi di inutili terapie;
3. 2018, in zona Castelli romani sono svaligiate diverse ville, tra cui la mia, in tutte quante è stato effettuato un vero e proprio trasloco, hanno asportato persino i lavandini i bidet e i wc dai bagni, il tutto a opera di una banda di rom, la refurtiva fu solo parzialmente recuperata in piccola parte dai carabinieri in un campo rom alla periferia di Roma;
4. 2018, mia figlia, 17 anni, è operata d’urgenza per una lesione della retina dopo che tre rom, età 10/11 anni, tentano di prenderle il cellulare riposto nella tasca dello zainetto, mia figlia afferra per il braccio una delle ragazzine e questa le ferisce gravemente un occhio …
Comunque capisco … per certa gente, forse, sono colpevole di essere un professionista molto ben remunerato, avere studio in centro, casa in centro e villa ai Castelli, e queste sono colpe che si devono pagare. In fondo, rubare a chi ha i soldi, non è mica reato! Fa sentire molto Robin Hood il ladro e molto misericordioso il giudice che lo mette agli arresti domiciliari nel campo rom (come accaduto nel mio caso), di modo ché, la notte, possa seguitare ad andare a rubare in giro per la città a quelli che sono colpevoli di avere i soldi, pur non avendoli mai rubati a nessuno.
Sono anni che penso seriamente di lasciare l’Italia, può essere che presto mi trasferisca alle Canarie, dove già mi sono acquistato una casa due anni fa, il tempo che mia figlia più piccola finisca il liceo, e me ne vado.
Se hanno deciso di far affondare Roma nella merda, io preferisco navigare altrove in acque pulite.
Pero’ il tempo, le attenzioni e le risorse per questo lo trovano!… https://www.marcotosatti.com/2019/06/25/raggi-sindaco-disastro-si-impanca-a-grande-inquisitrice/
Ma poi, carissimi, la domanda e’ sempre la stessa: questi, chi li ha votati? I neozelandesi? I sudafricani? I texani? Gli ecuadoregni?…
Padre, la potremmo proporre con una petizione come presidente della CEI ?
Mi vuole così male?
Penso sia meglio evitare, perché rischierei per risultare molto costoso, sarebbe infatti necessario dotarmi di:
1. un’auto blindata ;
2. quattro agenti di scorta ;
3. un cuoco personale molto fidato ;
4. un assaggiatore di cibi ;
5. una abitazione controllata giorno e notte.
In caso contrario non riuscirei a durare più di un mese.
SLGC,
Chi le scrive vive fra Austria e Germania da più di vent’anni e potrei raccontarle un paio di aneddoti. Il migliore per me rimane quello relativo alla vignetta autostradale austriaca. In Austria non ci sono caselli e l’automobilista e’ tenuto a pagare il pedaggio in anticipo, acquistando p.e. al confine, nei distributori ecc. un tagliando da apporre sul parabrezza (la vignetta). Trovandomi a fare il pendolare fra Klagenfurt e Udine, regolarmente il venerdì pomeriggio sapevo che al confine ci sarebbe stato un controllo (in rigorosa fila indiana). Avevo osservato che spesso c’era una o più macchine a targa italiana, fatte accostare, che evidentemente per una ragione o per l’altra non esibivano la vignetta. E non potevano proseguire se non saldavano la multa. Ora, Lei può immaginare che all’italiano medio tale comportamento risulta inaudito. Spiazzato, cerca di cavarsela con scuse: ma come? non sapevo, non avevo capito, mi sembrava…, Qualche anno fa accese polemiche sulla stampa friulana su tali “ingiustizie” e “inflessibilità” austriache e/o sui malcostumi di quel popolo (che ci sono, e ci mancherebbe!).
Ma un mea culpa (o il silenzio della vergogna), quello no.
Caro Cristiano,
nella Capitale della Baviera ricordo questa scena, che racconterò adesso a lei ed ai nostri lettori:
… mese di luglio del 2010, attraverso un grande parco di München al termine del quale mi sarei diretto verso Sonnenstraße.
Su una panchina di questo grande parco ci sono quattro “fratelli africani”, non so di quale nazionalità. Ridono e parlano, a terra vicino a loro avevano lasciato alcune bottigliette di bibite.
Si ferma la volante bianca e verde della polizia.
A bordo della volante ci sono un poliziotto che guida, uno seduto accanto a lui, ed una donna poliziotto che in verità pareva una via di mezzo tra un armadio e un lottatore.
I due uomini poliziotto rimangono in macchina, scende la donna poliziotto che gli intima, in tono affatto gentile e sorridente, di raccogliere immediatamente le bottigliette delle bibite da terra e di metterle nella raccolta per il vetro.
I quattro “fratelli africani” fingono di non capire il tedesco tradotto immediatamente anche in inglese dalla agente di polizia che subito dopo urla: «Wenn ich mit ihr rede, muss sie aufstehen» [quando io le parlo lei deve alzarsi].
Il “fratello africano” si tocca con due dita la tempia, come dire “questa è scema”.
La donna-armadio gli si lancia addosso, lo tira su dalla panchina come un sacco e gli urla in inglese e in tedesco: «Sammeln Sie die Flaschen sofort!» [raccolga immediatamente le bottiglie!].
Intanto, i due uomini poliziotto, erano scesi dalla macchina e, con aria sorridente, si battevano i manganelli di gomma sul palmo della mano.
Ecco, credo di avere capito – per quanto io possa essere poco intelligente e poco sveglio – come mai, in Germania, certi personaggi non aggrediscono i controllori di bordo su pullman e treni, non mandano in ospedale poliziotti e carabinieri ma … soprattutto si guardano bene dal palpare il seno a una donna-poliziotto ed a mettersi poi a masturbarsi dinanzi a lei [cf. QUI].
Eppure, sulle carte d’identità dei tedeschi, è scritto Unione Europea, altrettanto sulle loro patenti di guida, ed entrando nei negozi si paga con la moneta unica euro e via dicendo.
Non capisco perché certi “fratelli”, gli stessi “fratelli”, in Italia si comportano in un modo, in Germania in un altro.
Sapete che vi dico? Mah, forse dipenderà dal clima!
Buongiorno Padre.
Anticipando che mi trova d’accordo al 100% con la sua analisi, le segnalo che Carlo V d’Asburgo non era assolutamente protestante, ma si professava cattolico. Il Sacco di Roma fu una “punizione” per papa medici Clemente VII che aveva inaugurato una politica ondivaga tra Impero e Papato. Ma che l’ Imperatore fosse protestante credo sia da escludere: infatti lottò a lungo contro i protestanti e alla fine dovette obtorto collo riconoscerli. I lanzichenecchi che misero a ferro e fuoco Roma erano protestanti, sebbene contornati da truppe cattoliche che contribuirono allo scempio. Tale atto segnò una cesura storica assai profonda e costituisce un affronto a quanto di più sacro e sublime esistesse al mondo. Mutata mutandis, lo scempio dei nostri giorni alla sacralità di Roma “onde Cristo è romano”.
La saluto calorosamente.
Gianni di Siracusa.
Caro Gianni,
mi diceva nel 2011 lo storico Franco Cardini in occasione di una conferenza che facemmo assieme nell’Università La Sapienza di Roma: «Indicare fatti o situazioni storiche in poche righe, è pressoché quasi sempre impossibile!».
appena ho letto il suo commento sono andato di corsa a vedere il testo temendo sulla sua segnalazione di avere avuta una terribile svista, di quelle che possono produrre inesattezze storiche, perché è ovvio – e lo so – che Carlo V non fosse protestante, quindi ho visto e verificato che ho scritto:
«Non dico paia la Roma dopo il saccheggio dei lanzichenecchi del 1527 assoldati dal tedesco Carlo V d’Asburgo, grande sostenitore del Protestantesimo, però rammenta vagamente qualche cosa di simile».
Non credo di avere indicato Carlo V come protestante, semmai, dando per ovvio e scontato che non lo fosse, l’ho indicato come «grande sostenitore dei Protestantesimo», il tutto sottintendeva anche una vena di ironia, forse non comprensibile e quindi non affatto riuscita nel mio intento. Sicuramente ho omesso di precisare, come a volte capita in questi periodi così brevi di tre righe, che il suo sostegno era dato da motivi puramente politici e dovuto alle pressioni dei prìncipi germanici, ai quali interessava ben poco, a loro volta, sia di Lutero sia delle questioni più o meno teologiche, ciò che a loro interessava era staccarsi da qualsiasi influenza da Roma, non certo per motivi d’amore per la pseudo riforma del Lutero, ma per questioni meramente politico-economiche.
Spero di poter scendere presto a Siracusa, che da lunghi anni frequento e dove quando posso mi fermo per periodi di tempo sempre con grande piacere.
La ringrazio per la risposta.
Non riuscivo nemmeno a concepire che un sacerdote lucido, intelligente e colto come lei potesse avere avuto intenzione di veicolare una così marchiana inesattezza. Perché la seguo da anni e sono di che è capace. Infatti non avevo avvertito il dolce suono del campanello dell’ironia!
A mia parziale discolpa desidero puntualizzare che sono sì compatriota di Pirandello ma che da 20 anni vivo in Veneto per lavoro….de hoc satis. Vado spesso a Siracusa e, nel fortunato (per me) caso dovessi incontrarla in Ortigia, dove penso lei si rinfranchi, sarà mia premura offrirle una granita per sdebitarmi della lezione odierna.
Con stima.
Gianni
Caro Padre, Lei mi sembra essere sempre piu’ divinamente “incazzato”! Le faccio i complimenti, perche’ la Verita’ deve essere detta. In vita mia non ho mai dovuto dire o ascoltare qualcosa di vero che fosse particolarmente piacevole. Ogni volta che dico ai miei pazienti esattamente perche’ stanno male, si arrabbiano con me. Io non rispondo per le rime od emotivamente e, di solito, dopo un po’ realizzano (oppure cercano altro consulente!). Ma lo stesso vale per me, quando cerco aiuto sia fisico che spirituale. O accetto come stanno le cose e ne prendo atto o ne soffro le conseguenze. La mia esperienza di Italiana a Londra conferma al 100% quanto ha detto. Siamo simpatici casinisti, con poco senso civico ed inclini a dare la responsabilita’ ad altri. Confermo, qui i “fratelli” Rom sono stati normalizzati, vivono per lo piu’ in appartamenti oppure devono vivere in zone ben controllate, se hanno deciso di mantenere la loro “cultura”. Niente maledizioni lanciate sul treno se non si da’ elemosina, niente piedi sporchi sui sedili o altre parti del corpo esposte in luoghi pubblici. Valgono per loro le regole che valgono per tutti. Per ora, nessuno ha ritenuto di dover…