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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Buongiorno P. Ariel,
chiedo scusa per la mia ignoranza, ma mi è sorto un dubbio e non so a chi chiedere d’altri… forse Lei sa rispondermi… a me questa storia sembra tutta una montatura mediatica organizzata dal Vaticano con la complicità dei media, io di solito credo poco alle sparate dei giornalisti ed anche in questo caso mi sembra ci siano delle cose strane, innanzitutto ho sentito il cardinale dire in tv che non c’era nessun sigillo da manomettere, contrariamente a quanto continuano a dire i media, ed infatti al giorno d’oggi coi contatori elettronici la luce la staccano da remoto, se ho capito bene il cardinale ha fatto un allaccio abusivo, però è più spettacolare da proporre al pubblico l’immagine dei sigilli spezzati… comunque il mio dubbio è un altro: ma come lo ha fatto il cardinale, non poteva chiunque altro, dei presenti in quello stabile, compiere quell’operazione o farla compiere da qualche elettricista compiacente? a quella gente i mezzi non mancano per fare cosa vogliono e il signor Tarzan e i suoi amici non hanno certo paura delle conseguenze giudiziarie, allora perché ‘sto casino col cardinale?
Operazione tutta politica di una setta ecclesiale…
https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/palazzo_occupato_inchiesta_cardinale_elemosiniere_papa_francesco_oggi_ultime_notizie-4506638.html
Ecco quanto ha scritto il quotidiano romano che il Papa ha detto di leggere ogni mattina riguardo agli occupanti del palazzo e alle loro attività lucrative …
https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/spin_time_labs_palazzo_occupato_ultime_notizie-4487088.html
https://www.ilmessaggero.it/roma/news/occupazioni_via_santa_croce_di_gerusalemme_affari_nero_ultime_notizie-4489486.html
Ma se hanno tutta questa fregola di soccorrere gli okkupanti con discoteca abusiva, falegnameria abusiva, birrificio abusivo (notizie di stampa) perché non li ospitano gratis nella splendida Villa Giorgina a via Po? Per chi non lo sa, è la Nunziatura presso lo Stato Italiano. Edificio enorme e di lusso, con annesso parco. Sito assolutamente inutile, dato che il Vaticano si trova già al centro della capitale e quindi potrebbe utilizzare tranquillamente qualche locale annesso ai sacri palazzi invece della mega villa di lusso. Dai, regaliamo Villa Giorgina agli okkupanti, così nel parco potranno organizzare tutti i rave party che vorranno senza il fastidio della polizia, visto che è territorio vaticano. Che aspettate?
Prima di arrivare a Villa Giorgina, che fu tra l’altro una donazione fatta al Sommo Pontefice Pio XII da un ebreo convertito al cristianesimo, il prof. Isaia Levi, la quale la donò nel 1949 proprio a questo scopo, molti sono i locali e gli stabili da usare, a partire dagli hotel di lusso di proprietà della Santa Sede.
Veda sotto, ne ho già scritto anni fa:
https://isoladipatmos.com/stage/si-alloggiano-i-barboni-nelle-chiese-e-poi-si-guadagna-con-gli-alberghi-a-cinque-stelle-di-proprieta-del-patrimonio-ecclesiastico-lettera-al-ministro-dei-beni-culturali/
Perché questo gesto dovrebbe portare una sacco di voti a Salvini?
Bisogna eliminare la legge sugli sfratti.Molti vengono cacciati di casa perché hanno perso il lavoro e non possono pagare.Di questi nessuno si interessa.Di solito sono anziani soli abbandonati ed italiani.Oggi essere italiani è una disgrazia.
Non che quello che sto per scrivere abbia molta importanza, comunque tanto per pignoleria…
Tutti dicono “rottura dei sigilli”, ma io sarei curioso di sapere di preciso cosa è stato fatto tecnicamente. Quasi tutti i dispositivi di erogazione dell’energia elettrica ormai sono completamente elettronici e controllati da remoto: non dovrebbero quindi essere manipolabili localmente e non avrebbe senso parlare di sigilli. Forse in questo caso non è così e in quel luogo c’è un impianto vecchio; se l’impianto è veramente elettronico, allora è stata effettuata una manomissione più complessa, tipo un bypass (un collegamento che scavalca il dispositivo). Operazione rischiosa e che dovrebbe compiere solo personale addestrato; certamente queste competenze le hanno pure gli “abusivisti” di professione, ma ho qualche dubbio che le abbia un cardinale. Insomma, secondo me non ha fatto tutto da solo, il che probabilmente implica altri tipi di reato.
Reverendo Padre Ariel,
le parole chiave nel titolo del suo articolo sono: “assieme a chi lo ha mandato”.
Si, infatti che questo oscuro cardinale con l’hobby dell’elettricità abbia agito di sua sponte, senza chiedere autorizzazione alcuna a chi di dovere, non ci credo nemmeno se lo vedo.
Chi l’ha mandato? chi gli ha assicurato copertura? Ah, saperlo…
Ariel:
«Eminenza Reverendissima, lei ha pubblicamente peccato contro il settimo comandamento incitando, per giunta, altri a fare altrettanto?»
Konrad:
«Ma tu, bigotto tradizionalista, non lo sai che Gesù ha pagato di persona perché tutti abbiano la luce?»
Forse Papa Francesco si è candidato alle prossime elezioni per il parlamento Europeo, forte anche che gli stranieri residenti in Italia faranno parte dell’elettorato attivo in base alle nuove disposizioni.
Finora nessuna presa di posizione nè da Santa Marta, né dal Governo Italiano. Passerà tutto in cavalleria.
Ma non era il cardinale che sfilava in filettata sotto Giovanni Paolo II, appartenente al clan polacco?
Ma Francesco, tanto ‘gesuiticamente’ intelligente, sa di chi si fida?
Chi porta avanti?
Caro Padre Ariel,
non sono un penalista, ma credo che nella fattispecie in questione non si applichi l’art. 349 del codice penale, posto che i sigilli non sono stati applicati in forza di una Legge o di un provvedimento della Pubblica Autorità.
Direi che la rottura dei sigilli al fine di approvvigionarsi di energia elettrica nonostante la sospensione per morosità, integri il reato di furto e si applichi l’art. 624 del codice penale.
Per il resto concordo su tutto.
Caro Aldo,
lei ha perfettamente ragione e le sono grato di questa precisazione.
Non posso ritoccare l’articolo – ossia correggerlo dopo che è stato pubblicato – però cercherò di aggiungere una integrazione.
Tante grazie.
Sempre arguto e sferzante. Grazie per lo scritto.
E questo radicalcomunistaanarcoide sarebbe un principe di Santa Romana Chiesa? Dopo i preti e vescovi e cardinali gay ci mancava questo.
Madonna di Fatima aiutaci tu.
Gentile e Reverendo Padre Ariel,
chi ci legge sappia che lei e io ci conosciamo dal 2011 e per quanto mi concerne so di poter andare con lei sul sicuro, per ciò le invio il presente commento corredato di una e-mail privata.
A questo commento non posso unire il mio nome per motivi istituzionali, non per problemi di coraggio. Ho comandato in passato un nucleo della “anti-camorra” a Napoli, non sono quindi certo spaventabile da uno stabile occupato in Roma.
Sono un ufficiale delle forze dell’ordine ormai in pensione dal 2017, conosco lo stabile in questione avendo comandato a suo tempo uno dei diversi sopralluoghi in esso effettuati subito dopo la sua occupazione, diversi altri sopralluoghi sono stati effettuati a detto stabile da altri miei colleghi tra il 2013 e il 2019.
La autorizzo, se reputa opportuno, a fornire il mio nominativo e tutti i miei estremi di contatto alle autorità della Santa Sede.
Entro l’esercizio delle nostre legittime potestà e senza violare alcuna legge e segreto, io e i miei colleghi possiamo spiegare a chi di dovere la situazione, chiarendo che si tratta di un così detto “centro sociale” occupato da gruppi ideologici ben connotati e che non si tratta di un rifugio per poveri e senzatetto. Per seguire con tutta una vasta tipologia di situazioni caratterizzate da elementi a alto rischio.
Con sincera stima.
Lettera Firmata
Sono professore associato alla cattedra di diritto internazionale e sono rimasto basito come giurista e come fervente cattolico.
Credo che in questa “chiesa del nuovo corso” siamo veramente all’impazzimento totale, al totale fuori equilibrio.
Lascio pertanto una semplice domanda ai vostri lettori:
se sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II o dell’amato Papa Benedetto XVI fosse stato compiuto un gesto del genere da un membro di altissimo rango della curia romana, quante poche ore sarebbero passate, prima che l’ambasciatore della Santa Sede in Italia (il nunzio apostolico) fosse immediatamente convocato per dare spiegazioni e per evitare un grave incidente diplomatico tra lo Stato Italiano e la Santa Sede?
Caro Padre Ariel, con poche, epigrafiche e acute parole lei ha enunciata ancora una volta una verità oggettiva: con questo gesto hanno regalato a Matteo Salvini i voti delle famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese, mentre i fighetti della sinistra radical chic, durante i loro aperitivi nei caffè di lusso del quartiere Parioli di Roma, brindano all’improvvido cardinale proletario.
Ha ragione lei: con questo gesto gli hanno regalato un milione di voti.
Roma, 13 maggio 2019
Lettera Firmata
Bravo!