La teoria dei quanti e il miracolo dell’Eucaristia, camminando tra scienza e fede in compagnia di Niel Bohr e San Tommaso d’Aquino
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Non vorrei però che la frase di Bohr fosse da un lato una critica al positivismo – e quindi positiva, dato che chiarisce come la Scienza non esista al di fuori dell’uomo – ma dall’altro un effetto della filosofia di Kant con la distinzione tra fenomeno conoscibile e noumeno non conoscibile.
Caro Padre Giordano
segnalo a Lei e ai lettori interessati i testi del benedettino Stanley Jaki, professore universitario di fisica e teologo (Dio e i cosmologi, Il salvatore della scienza, Cristo e la scienza e altri).
Sono di lettura francamente impegnativa ma di sicuro valgono la pena. Su Bohr mi pare che avesse un giudizio molto critico ma non vorrei sbagliarmi, e’ da molto che non lo rileggo…
La scienza è sempre in ritardo rispetto alla fede e spiega soltanto come e non perché!
Quello che recita la teoria dei quanti sugli elettroni ce l’aveva già spiegato il prete alle elementari: Dio è in cielo e in terra e in ogni luogo allo stesso tempo.