Conversation avec Andrea Turazzi Évêque de Saint-Marin-Montefeltro: "Dans l'ancienne République où le référendum sur l'avortement l'emportait avec le 77,28% de voix, Le mont Titano deviendra comme le mont Taygète?
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Tour. Pères,
in questo tempo tribolato, può essere utile rileggere questo:
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2011/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20110310_parroci-roma.html
Veramente illuminante l’intera lectio a commento delle vicende di S. Paolo Atti 20,17-38.
Una brevissima citazione tra le tante:
Papa Pio XI ha detto: “il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni”. “Vegliate”: meditiamo questa cosa, e pensiamo che il Signore nell’Orto degli Ulivi per due volte ha detto ai suoi apostoli: “Vegliate!”, ed essi dormono. “Vegliate”, dice a noi; cerchiamo di non dormire in questo tempo, ma di essere realmente pronti per la volontà di Dio e per la presenza della sua Parola, del suo Regno.
Come possiamo risvegliate i buoni sonnolenti?
“Non possiamo cedere alla sindrome del sentirci assediati”.
Il solito equivoco anni ’60. Il problema non è che siamo preda della sindrome del sentirci assediati. Il problema è che assediati lo siamo davvero e le nostre file si assottigliano.
E le conseguenze sono quelle palesatesi nell’inglorioso referendum, dove la maggioranza dei sedicenti cattolici sanmarinesi non è che abbia votare a favore dell’aborto: semplicemente se n’è lavata le mani (l’articolo mi pare elusivo su questo punto). Proporrei di denominarla “Repubblica di Ponzio Pilato”, più che col nome di un santo. Il quale san Marino fece la sua personale “Formule Benoît” secoli prima di san Benedetto e di Rod Dreher.
Pour le reste, non è che “la fuori” ci sia un sacco di gente che non vede l’ora di incontrare cristiani per andarci a braccetto o far lievitare la pasta. “Là fuori” c’è un sacco di gente che, non appena incontra dei cristiani veri (ossia non di etichetta ma di modo di fare, quindi anche senza che si siano dichiarati tali) li prende a pernacchie, insulti e magari botte. Parlo per esperienza pluridecennale. Monsignore farebbe bene a leggere il libro di Matthew Forde “désocialisation. La crisi della postmodernità”, col capitolo “L’aggressione alle anime sane”. Libro che, incidemment, piaceva molto al card. Caffara.
Monsignor Andrea Turazzi è il vescovo della mia diocesi ed è un vero vescovo e un vero pastore.
Di cuore e da vecchio lettore dell’Isola di Patmos che segue questa rivista dal 2015, vi dico che questa intervista al Vescovo di San Marino-Montefeltro è straordinaria per sapienza, Équilibre, lucidità nell’esporre un tema così terribile, Avortement, considerato da molti, trop, un “droit”, ongle “réalisation sociale” …
Interessante anche l’introduzione storica che la precede sulla storia della Repubblica di San Marino.
Spero di leggere ancora altri interventi di Mons. Andréa Turazzi.
Un vescovo cattolico, finalement.
Dieu soit loué!
Cari Padri cari confratelli sacerdoti dell’Isola di Patmos,
une 85 années, e vissuti gli ultimi 40 anni di non facile storia della Chiesa, ormai si attende di ultimare i nostri giorni terreni con tutto il disincanto che un vecchio prete può avere, così si finisce per non stupirsi più di niente, divertendosi, con veniale peccato di cinismo, osservando chi, à l'intérieur et à l'extérieur de l'Église, si stupisce di tutto, meno di ciò del quale ci si dovrebbe stupire.
Non conosco il Vescovo di San Marino-Montefeltro, ne ho apprezzato lo spirito di sapienza e prudenza, che mi ha riportato agli anni della mia giovinezza sacerdotale, quando vescovi che parlavano in questo modo non erano rara eccezione, mais la norme.
E così mi sono piacevolmente sorpreso, anche se ormai non mi sorprendo più di niente.