Diese anonymen männlichen Attribute, die Protestbriefe an Diözesanbischöfe senden, Heiliger Stuhl, Italienische Bischofskonferenz …
/in Schriftsätze der Väter/von Vater ArielleDiese anonymen männlichen Attribute, die Protestbriefe an Diözesanbischöfe senden, Heiliger See, CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA …
L’anonimo autore di questo testo delirante firmato da una inesistente “Katholische Feministische Vereinigung” non ha neppure la più pallida idea di come le donne ragionino e agiscano, in particolare le militanti femministe. In quel testo non c’è spirito femminile ma tutta l’acidità del soggetto cattivo e vigliacco affetto da evidenti turbe sessuali che trae piacere dal recar male al prossimo, alle istituzioni, alla Chiesa stessa.
— Doverosa nota di chiarimento —
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Da questa nostra rivista è stato preso un mio articolo dove parlo delle problematiche giovanili portando come esempio il caso dello stupro di una giovane di 17 Jahre, senza menzionare volutamente la data in cui il fatto si verificò, il luogo e soprattutto la persona.
Ciò che a me interessava era solo il fatto in sé da usare come paradigma. Da questo articolo che vi invito a leggere (sehen WHO), qualcuno ha tentato di tirare fuori con rara malafede ciò che mai ho scritto e affermato, per imbastire una polemica e inviando note di protesta — manco a dirsi, rigorosamente anonime! — alla Santa Sede, alla Conferenza Episcopale Italiana e al mio Vescovo. Mancano solo il Parlamento Europeo, la Società delle Nazioni Unite e il Pentagono.
Confezionata la bufala il sito sammarinese Giornalesm.com si è prestato a pubblicare un comunicato falso intitolato: «Come è possibile che un sacerdote cattolico appartenente alla diocesi di San Marino-Montefeltro possa diffondere pubblicamente un messaggio che minimizza la violenza di genere e umilia le vittime?». Il tutto firmato da una inesistente “Katholische Feministische Vereinigung” (Il testo può essere letto WHO).
Le persone stùpide hanno un grande limite che poi diviene quel loro problema che finisce con lo smascherarle: la sicurezza di essere intelligenti. Questa operazione segue lo stile di sempre col quale Marco Parrucchino da Montefeltro fece scrivere e firmare anni fa dal responsabile di un blog un articolo avvelenato e violento contro il Cardinale Beniamino Stella che meritoriamente lo sbatté fuori dalla Pontificia Accademia ecclesiastica dopo avere riconosciuto in lui un pericoloso manipolatore (sehen WHO). È l’identico stile col quale di recente, dopo una sequela di attacchi avvelenati diretti a S.E. Mons. Gianpiero Palmieri Vescovo di Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto da parte del blog Ich kann nicht schweigen, un giornale locale pubblicò un articolo cui replicò prontamente la Curia Vescovile con un comunicato nel quale precisava:
«Fa infine sorridere la lode ad un blog di notizie nemmeno registrato come testata giornalistica che fa principalmente gossip, anche ecclesiastico, per alimentare la sua bolla di lettori. Ricordiamo che in questo blog molti articoli non riportano il nome di chi scrive i pezzi… e che quindi, Objektiv, non viene allo scoperto» (vedere testo del comunicato WHO).
Für alle Antwort, la megera di Ich kann nicht schweigen (termine questo, "Anfrage", usato spesso contro altri su quelle colonne), replicò aggredendo e insultando nuovamente il Vescovo Piceno e minacciando persino improbabili querele (siehe Artikel WHO e tutti i precedenti WHO).
L’anonimo autore di questo testo delirante firmato da una inesistente “Katholische Feministische Vereinigung” non ha neppure la più pallida idea di come le donne ragionino e agiscano, in particolare le militanti femministe. In quel testo non c’è spirito femminile ma tutta l’acidità del soggetto cattivo e vigliacco affetto da evidenti turbe sessuali che trae piacere dal recar male al prossimo, alle istituzioni, alla Chiesa stessa.
Beratung nicht erforderlich: giacché Marco Parrucchino da Montefeltro e Samantha Silere sarebbero di per sé giuristi, andrebbe ricordato loro che esiste il processo indiziario e che più soggetti, grazie agli indizi che hanno finito col formare la prova, sono finiti condannati all’ergastolo, senza che fosse stato necessario trovarli col coltello sanguinante in mano e il cadavere del morto ammazzato steso a terra. Ma l’uno e l’altro sono a tal punto limitati da pensare di cavarsela bordando coltellate anonime alle spalle senza che nessuno li scopra mai, senza che nessuno metta assieme tutti i ricchi indizi che seminano in giro. E dire che sono pure dei giuristi titolati che si dilettano a mettere in discussione chi le competenze giuridiche e teologiche ce l’ha sul serio, non certo per solo titolo!
Nota per il sito sammarinese che ha pubblicato e che si è lavato le mani scrivendo alla Ponzio Pilato «Riceviamo e pubblichiamo»: hanno verificato l’esistenza della fantomatica “Katholische Feministische Vereinigung”? Aber dieses, Wie allgemein bekannt ist, è il livello delle persone che giocano a mettere in dubbio la serietà degli altri, a partire da quella del sottoscritto che l’attività pubblicistica la esercita anzitutto ai sensi di legge e soprattutto con indubbia professionalità.
Von der Insel Patmos, 19 August 2025
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Die Väter der Insel Patmos
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Entdecken Sie die Pflegephilosophie wieder: von der Ansammlung bis zur Person bis zur Pflege der Möglichkeiten
/in Wirklichkeit/von Pater IvanoSiebzehn Jahre, betrunken und unter Drogen gesetzt, um vier Uhr morgens vergewaltigt. Die ganze Schuld des Patriarchats
/in Schriftsätze der Väter/von Vater ArielleSiebzehn, Betrunken und unter Drogen gesetzt, Um vier Uhr morgens vergewaltigt. TUTTA COLPA DEL PATRIARCATO
Se una ragazza di 17 anni esce drogata e ubriaca dalla discoteca alle quattro della notte chiedendo a due Schieber tunisini di essere accompagnata a casa perché non si regge in piedi, alle spalle ha due disgraziati che hanno miserabilmente fallito come genitori ed educatori. Però bisogna dare la colpa al patriarcato, al maschilismo, für die Gesellschaft, volendo persino agli alieni e ai rettiliani, è più semplice e comodo, pur di non assumersi la responsabilità dei nostri disastrosi fallimenti familiari e sociali.
— Die Briefe der Väter der Insel Patmos —
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In un angolo d’Italia una ragazza di 17 anni è uscita dalla discoteca alle quattro di notte senza essere in grado di mettersi alla guida della sua microcar con la quale era giunta attorno alle 22, tanto era ubriaca e fatta di cocaina.
Decide di lasciare la sua minivettura nel parcheggio della discoteca e chiedere un passaggio a due ragazzi sconosciuti, dei ventenni tunisini con vari precedenti penali per questioni legate allo spaccio di droga. Mentre erano per strada i due si fermano e, visto che c’erano, decidono di stuprarla.
Dinanzi a questo fatto vanno subito chiarite alcune cose: se una ragazza di 17 anni drogata e ubriaca chiede di essere accompagnata a casa da due sconosciuti alla quattro della notte perché non si regge in piedi, nessuno ha il diritto di stuprarla. Detto questo la devastante correttezza politica imperante non consente però di affermare che per inverso, se una ragazza di 17 anni non vuole correre seri rischi eviterà di uscire ubriaca e drogata dalla discoteca alle quattro della notte chiedendo un passaggio a due sconosciuti. Questa seconda affermazione non è lecita da farsi, perché non è letta come un invito alla prudenza ma come tentativo di limitare la libertà di certi giovani ai quali deve essere concesso tutto, nel bene e soprattutto nel male. Se poi accade qualcosa, a quel punto si vanno a ricercare le colpe negli altri.
Gravissimo errore indicare i due violentatori come tunisini, è puro razzismo. Bisogna nascondere la loro nazionalità per evitare discriminazioni e se dovesse venire fuori affrettarci a precisare che potevano essere anche due stupratori italiani, perché col surreale “potevano essere”, la vittima sarà sicuramente molto meno traumatizzata per lo stupro subìto. Ma soprattutto va chiarito che lo stupro consumato è colpa del patriarcato. Per saperne di più, o per montare tutte le proteste ideologiche e mediatiche del caso, basterà chiamare Elena, sorella della povera Giulia Cecchettin e suo padre Gino, ormai specializzati a invocare di tutto e di più, dal patriarcato al maschilismo, pur di non ammettere che se una ragazza di 17 anni esce drogata e ubriaca dalla discoteca alle quattro della notte chiedendo a due Schieber tunisini di essere accompagnata a casa perché non si regge in piedi, alle spalle ha due disgraziati che hanno miserabilmente fallito come genitori ed educatori. Però bisogna dare la colpa al patriarcato, al maschilismo, für die Gesellschaft, volendo persino agli alieni e ai rettiliani, è più semplice e comodo, pur di non assumersi la responsabilità dei nostri disastrosi fallimenti familiari e sociali.
Von der Insel Patmos, 17 August 2025
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Die Väter der Insel Patmos
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Seit über einem halben Jahrhundert versucht es, das, was auch immer mit der Theorie der Papsts betrogen wurde, zu rechtfertigen, nicht informiert, Vor den Tatsachen setzen …
/in Schriftsätze der Väter/von EinsiedlermönchSeit über einem halben Jahrhundert versucht es, das, was auch immer mit der Theorie der Papsts betrogen wurde, zu rechtfertigen, Nicht informiert, Vor den versierten Fakten stellen ...
Es gibt Zeit. Lassen Sie uns also die schuldische Kardinal maltesische Mario Grech beschuldigen, ohne zu vergessen, dass der oberste Papst die Zustimmung gibt.
— Die Briefe der Väter der Insel Patmos —

Autor
Einsiedlermönch
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Ich versuchte aufrichtige Zärtlichkeit im Lesen auf dem Portal Informazionecattolica.it Ein kurzer, aber einschneidender Artikel, geschrieben und gut argumentiert, In dem erklärt wird. Schreibt der Autor:
"Es gibt eine All -Surial -Kunst, die dazu besteht, den Papst zu sagen, was der Papst nie gesagt hat. Es geht nicht darum, Wörter zu fälschen, Aber um die Szenografie aufzubauen. Strategische Einladungen, fotografierte Treffen, Immortalisiertes Lächeln, und das ist es: Am nächsten Tag werden die Titel fertig sein, Und die Nachricht wird gestartet - auch wenn der Papst ein Komma der Doktrin nicht geändert hat. " (vgl.. Artikel WHO).
Es gibt Zeiten, in denen die Dinge einen anderen Weg sein möchten und dass die Schuld von anderen war. Also lasst uns Kardinal Malteser beschuldigen Mario Grind, ohne zu vergessen, dass der oberste Papst die Zustimmung gibt. Und Leone XIV ist nicht Francesco, Sprechen und englisches Recht, Spanisch und Italienisch fast als Muttersprachler folgen. Ich nehme an, dass bestimmte Gesten eine große Resonanz haben, Aber wenn Sie es nicht wissen, oder wenn es nicht versteht, In diesem Fall wäre es naiv. Dann, Es wurde auch in bestimmte Spiele geschlepp, Es ist bereits in der Vergangenheit mit mehreren seiner Vorgänger passiert.
Jetzt bin ich “alt”, Diese Art zu tun, Einerseits und andererseits gehört es mir nicht mehr, Aus diesem Grund habe ich mich damals entschieden, meinen Glauben und meine Berufung zu retten, indem ich mich zum Einsiedlerleben zurückzog.
Ancóra una volta pare che il nostro Padre Ariel abbia fatto centro, Wenn einige Tage nach der Wahl des amtierenden Pontiff:
«Gott segne den römischen Papst, Denn in diesem Zustand der Katastrophe könnte es wenig oder nichts tun. Aber, vor einer verzweifelten Situation wie unsere, Auch ohne erfolgreich versucht zu haben, wird bereits Verdienst von Gnade und Erlösung darstellen, Durch die Herrlichkeit des christologischen Versagens " (vgl.. Artikel WHO).
Aus der Eremitage, 17 August 2025
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Sant'Angelo-Höhle in Ripe (Civitella del Tronto)
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Die Väter der Insel Patmos
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“Ich kann nicht schweigen” und das Wort tabu, das er einfach nicht aussprechen kann: “Homosexualität”
/in Schriftsätze der Väter/von Vater ArielleIch kann nicht schweigen Und das Wort tabu, das er einfach nicht aussprechen kann: "HOMOSEXUALITÄT"
Es tut es nicht wirklich, Der Mann der Wahrheit, um dieses Wort Tabu auszusprechen: “Homosexualität”, Nicht einmal wie es eine so triviale und schmerzhafte Geschichte der klerischen Homosexualität und Marchette ist.
– Die Schriftsätze der Väter der Insel Patmos –

Autor
Redaktion der Insel Patmos
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Der Kopf der Silerianischen Bande gewidmet 18 Minuten Video zum Fall eines jungen Mannes seiner Meinung nach, entspricht dem Ochsen, der dem Esel den Hahn verleiht.
Geschichte: Ein Kanon der päpstlichen Basilika von Santa Maria Maggiore ist in ein junges Ephebic verliebt, der sich entscheidet, aufrechtzuerhalten. Er tat es für Philanthropie oder schlechtes Verständnis der christlichen Wohltätigkeitsorganisation? Es ist nicht bekannt, Aber eines ist sicher: Schlecht zu denken, es ist eine Sünde, aber oft machen wir es richtig, Giulio Andreotti sagte, diese Phrase von Kardinal Francesco Marchetti Selvaggiani aus Kardinal Francesco ausgeliehen zu werden (vgl.. WHO).
Der Mann der Wahrheit und der unwiderlegbaren Beweise So kehrt er zurück, um sein Gesicht zu leihen - zunehmend rundere, Aus der Luft des Ephebischen Teenagers wird jetzt auf den Stark der dreißig Jahre abgeschwächt - um einen Angriff auf Cyanid als seinen Stil zu starten, Dabei konnte er nicht einmal die beiden Worte seufzen, auf denen er geboren wurde, und stand alle Geschichte: ein kirchliches Homosexueller auf einer Seite und ein junger Mann auf der anderen Seite hielt.
Es tut es nicht wirklich, Der Mann der Wahrheit und der unwiderlegbaren Beweise, um dieses Wort Tabu auszusprechen: “Homosexualität”, Nicht einmal, wenn es um eine so triviale und schmerzhafte Geschichte von klerikaler Homosexualität und Marken geht.
Von der Insel Patmos, 16 August 2025
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Unsere vorherigen Artikel über die Silerianer:
– 16 August 2025 — Ich kann nicht schweigen Und das Wort tabu, das er einfach nicht aussprechen kann: "HOMOSEXUALITÄT" (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 14 August 2025 — Es gibt eine Homosexuelle? DAMALS Ich kann nicht schweigen Verteidigt auch die Unhaltbare (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 29 Marsch 2025 — Immer um Ich kann nicht schweigen: Dal "Vertikaler Mann"Ein" Fireculo "und" Quadhow "von Leonardo Sciascia (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 21 Marsch 2025 — Ich kann nicht schweigen Und die Geschichte dieser überzeugten Näherin, dass er Giorgio Armani High Fashion -Lektionen geben kann (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 12 Februar 2025 — Das Opossum ist das Wissen des Vatikans als Henger in Keuschheit und wie sein verstorbener Ehemann Riccardo Schicchi arbeitet wie sein verstorbener Ehemann Geständnisse Des heiligen Augustinus (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 15 Januar 2025 — Über die Bürogrenzen mit der Realität: Die Frau leidet an Freudian Invidia of the Penis, Das Opossum des Neides durch Matteo Bruni Direktor des Presseraums des Heiligen Stuhls (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 20 Januar 2025 — Das Opossum ignoriert, dass eine Nonne leicht Gouverneur des Staates der Vatikanischen Stadt werden kann, Wie schon war Giulio Sacchetti (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 22 November 2024 — DIE BISCHÖFLICHE ERNENNUNG VON RENATO TARANTELLI BACCARI. WENN SIE VON LEBERKREBS BETROFFEN SIND, Sie greifen diejenigen an, die nicht schweigen können (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 31 Dürfen 2024 — EINE ANMERKUNG VON PATER ARIEL AUF DER WEBSITE Ich kann nicht schweigen: «So nervig wie ein Seeigel in der Unterhose» (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 8 Dezember 2023 — WEN IST MARCO FELIPE PERFETTI AUF DER WEBSITE? Ich kann nicht schweigen „HIER IM VATIKAN… WIR IM VATIKAN…“, WENN SIE DEN Vatikan noch nicht einmal betreten können? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 14 Oktober 2023 — Der emeritierte Archabot von Montecassino PIETRO VITTORELLI ist tot: CHRISTLICHE Frömmigkeit kann die traurige Wahrheit auslöschen? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
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Die Väter der Insel Patmos
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«Magnificat», der große “Hartes Rock” der gesegneten Jungfrau Maria in der Feierlichkeit der Annahme
/in Homiletik/von Vater Arielle
Homiletik der Väter der Insel Patmos
«Magnificat», DER GROSSE HARD ROCK DELLA BEATA VERGINE MARIA NELLA SOLENNITÀ DELL’ASSUNTA
Persino l’eresiarca Martin Lutero, dass die gesegnete Jungfrau immer sehr engagiert war - was die meisten der katholischen Gläubigen, Aber auch viele Gelehrte ignorieren -, In dem 1521 compose un intenso libretto intitolato Il Magnificat tradotto in tedesco e commentato.
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Nel giorno di Natale del 1886 il giovane scrittore e poeta, all’epoca agnostico, Paul Claudel, attraversa il portale di Notre Dame de Paris e gli arriva all’orecchio il canto del Magnificat, testo evangelico della liturgia dei Vespri.
A seguire confesserà di essere uscito da quell’esperienza trasformato, destinato a diventare ormai il cantore della fede cristiana a tutti noto; molti conoscono il suo dramma: Annonce fait à Marie. Jahre danach, In dem 1913, narrerà:
«In quel giorno credetti con una tale forza di adesione, con una tale elevazione di tutto il mio essere, con una convinzione così forte, con una tale certezza, con una tale assenza di dubbi che in seguito né i libri, né i ragionamenti, né le sorti di una vita agitata hanno potuto scuotere la mia fede».
Die 15 agosto di ogni anno, il calendario ricorda la solennità dell’assunzione al cielo della Beata Vergina Maria, la madre del Signore, nonostante la diffusa denominazione secolarizzata di «Ferragosto». Brunnen, che si acceda in una cattedrale solenne come Notre Dame o in una piccola cappella sperduta fra i monti, ognuno, in questo giorno, sentirà proclamare quel canto del Magnificat che contraddistingue la Santa Messa di questa Solennità. Ecco il brano riportato dall’evangelista Luca.
«In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in einer Stadt Juda. Eingang zum Haus von Zaccarìa, grüßte Elisabeth. Sobald Elizabeth Marys Gruß hörte, das Baby sprang in ihrem Mutterleib. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! Was schulde ich der Mutter meines Herrn, dass sie zu mir kommt?? dort, sobald dein Gruß meine Ohren erreichte, das Baby hüpfte vor Freude in meinem Schoß. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”. Dann sagte Maria: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, für immer”. Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua» (LC 1,39-56).
Maria, incinta di Gesù, mentre è in visita alla parente Elisabetta, incinta a sua volta di Giovanni Battista, intona questo inno straordinariamente lungo che Luca riferisce. È l’unica volta che le parole della Madre di Cristo si dilatano fino a comprendere ben 102 parole nel greco, compresi articoli, pronomi e particelle. Le altre volte, in tutto solo cinque, le frasi di Maria che i Vangeli riportano sono brevi e quasi stentate, come a Cana durante le nozze a cui partecipa anche suo Figlio: «Non hanno più vino» e «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (GV 2, 3.5). Seguiamo, Zu dieser Zeit, il flusso poetico di questa salmodia mariana intessuta su un palinsesto di allusioni bibliche.
Idealmente il canto è per solista e coro. Il primo movimento è intonato dall’«io» di Maria: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato all’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (LC 1,46-49). Si chiede Origene (III° sec.):
«Che cosa aveva, la madre del Signore, di umile e di basso, ella che portava nel seno il Figlio di Dio? Dicendo: “Ha guardato l’umiltà della sua ancella”, è come se dicesse: ha guardato la giustizia della sua ancella, ha guardato la sua temperanza, ha guardato la sua fortezza e la sua sapienza» (Ursprung, Omelie su Luca).
Nel secondo movimento dell’inno entra la voce di un coro nella quale si innesta quella di Maria, proprio come una soprano che fa emergere il suo canto. È il coro dei cristiani, eredi di quei «poveri» dell’Antico Testamento, der ענבים (‘anawîm), coloro che sono curvi, non solo sotto l’oppressione del potente, ma anche nell’umiltà dell’adorazione nei confronti di Dio, vincendo così la superbia dell’orgoglioso. Diese, poveri socialmente, ma soprattutto fedeli e giusti, celebrano, unendosi idealmente alla voce di Maria, le particolari scelte divine che si differenziano dalle logiche mondane, privilegiando non il forte o il potente, ma l’ultimo e l’emarginato; ribaltando cosi le gerarchie storiche. Die Evangelista Luca, utilizzando il tempo greco aoristo chiamato «gnomico», perché fa riferimento a esperienze acquisite al di là del loro carattere temporale, descrive attraverso dei verbi in numero di sette, un numero che sta ad indicare la pienezza, le singolari scelte divine:
«Ha spiegato la potenza del suo braccio, / ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, / ha rovesciato i potenti dai troni, / ha innalzato gli umili, / ha ricolmato di beni gli affamati, / ha rimandato i ricchi a mani vuote, / ha soccorso Israele suo servo» (LC 1,51-54).
È una logica costante di Dio che ritroviamo anche sulle labbra di Gesù: «Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi» (MT 20,16) e «Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato» (LC 14, 11).
Il fascino delle parole di Maria, In dem Magnificat, si è impresso da allora nella spiritualità cristiana, informando la vita di molti santi e ha fatto scaturire una miriade di commenti di ogni genere e tantissime opere d’arte sia pittorica, che musicale. Persino l’eresiarca Martin Lutero, dass die gesegnete Jungfrau immer sehr engagiert war - was die meisten der katholischen Gläubigen, Aber auch viele Gelehrte ignorieren -, In dem 1521 compose un intenso libretto intitolato Il Magnificat tradotto in tedesco e commentato.
Questo bellissimo canto del Magnificat è dalla Liturgia collocato come castone della Solennità della Assunzione di Maria che ovunque si celebra, in Oriente, come nell’Occidente cristiano. Poiché la Dormizione-Assunzione di Maria è un segno delle realtà ultime, di ciò che deve accadere in un futuro non tanto cronologico quanto di senso, un segno della pienezza cui i nostri limiti anelano: in lei intuiamo la glorificazione che attende il cosmo intero alla fine dei tempi, quando «Dio sarà tutto in tutti» (1Kor 15,28) e in tutto. Sie, die Jungfrau Maria, è la porzione di umanità già redenta, figura di quella terra promessa cui siamo chiamati, lembo di terra trapiantato in cielo. Un inno della Chiesa ortodossa serba canta Maria come «terra del cielo», terra ormai in Dio per sempre, anticipazione del nostro comune destino.
Vorrei concludere con le parole di una famosa preghiera con le quali San Francesco saluta Maria oggi ricordata Assunta in cielo:
«Ave Signora, santa regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa / ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme con il santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; / tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. / Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa. / Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. / E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli / fedeli a Dio li rendiate» (FF 259-260).
Von der Insel Patmos, 15 August 2025
Solennità dell’Assunta
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Die Väter der Insel Patmos
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Es gibt eine Homosexuelle? Dann “Ich kann nicht schweigen” verteidigt auch die Unhaltbare
/in Schriftsätze der Väter/von EinsiedlermönchEs gibt eine Homosexuelle? DAMALS Ich kann nicht schweigen Verteidigt auch die Unhaltbare
Der Silerianische Kopf und seine anonymen Schriftsteller verpassen keine Gelegenheit, diejenigen zu schützen, die die objektive Gefahr von schwulen Lobby -Krebs innerhalb der Kirche betonen, "von Homosexuellen besessen" zu sein., "ungelöste homosexuelle" sein ", mit vielen Roboterphrasen mit der Typ "Projektion", Besessenheit, internalisierte Homophobie ", bedeutungslose Ausdrücke, die als solche erinnertNein, das legendäre "supercazzola" von meine Freunde, Jetzt stieg im Wortschatz der italienischen Sprache zum Neologismus auf.
— Die Briefe der Väter der Insel Patmos —

Autor
Einsiedlermönch
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Einige Verbrechen oder Verbrechen Sie beeinflussen die kollektive Vorstellungskraft und sind bewährter. Dies ist der Fall,, zum Beispiel, Missbräuche an Minderjährigen durch einige Vertreter des Geistlichen.
Da die Informationen diese Fakten angeeignet haben, Inzwischen reagiert die öffentliche Meinung instinktiv darauf. Es ist genug, um mit der Welt vertraut zu sein Sozial Eine Antwort haben.
Wenn sie einen dieser Verbrennungsfälle in den Händen finden, Es ist verständlich, dass die Hirten der Kirche mit größter Klugheit und Transparenz handeln, Der Versuch, den Skandal innerhalb des Ekkle -Teams sowie die Rekrutierung der Zivilgesellschaft einzuschränken. E, Erstens, Versuchen Sie, die Opfer der Missbräuche zu schützen, Auch wenn in diesem Aspekt der Pfad noch am Anfang ist. Wenn Sie eine Tour auf den Websites jeder italienischen Diözese machen, finden Sie das Verknüpfung Dies bezieht sich auf das Büro, das für den Schutz von Minderjährigen und schutzbedürftigen Menschen vorbereitet ist, Mit dem zugehörigen Hörzentrum, Nach dem, was von vorbereitet wurde von Motu Proprio von Papst Franziskus: Du bist das Licht der Welt der 2019.
In diesen Tagen die französische Bischofskonferenz er empfahl (WHO) Der Bischof von Toulouse, um "die Entscheidung über die Ernennung des Kanzlers seiner Diözese zu überdenken", Weil ein von der Ziviljustiz wegen Minderjähriger verurteilter Priester für diesen Auftrag ausgewählt worden war. Die Reaktionen aus der französischen Kirche, aus der öffentlichen Meinung und durch die Presse waren sie nicht lange gekommen, Besonders nachdem einige Bischöfe das Gefühl hatten, über diese Geschichte hinaus nicht zu schweigen konnten. Wir erinnern uns, Der andere Bruder, dass diese Art von Kanzlerrolle eine Haftung für Diözesanarchive vorsieht und unterstrichen werden sollte, dass der Kodex des kanonischen Gesetzes für bestimmte Positionen einen intakten Ruf erfordert, was die Ernennung dieses Themas problematisch machte.
Also weckt es Neugierde - Obwohl wir jetzt in diesen Teilen uns selbst nicht mehr überraschen - -, das ein Blog (WHO) aktiv in unserem Land, Er hörte erneut, dass unwiderstehlicher Juckreiz, nicht zu schweigen, Rea, diesen Rat an den Bischof von Toulouse gegeben zu haben, Bis zu sagen:
«Diese Haltung der französischen Bischöfe ist skandalös und ruft in der Gegenwart Gottes. Jesus Christus wurde genauso behandelt, wie die französischen Bischöfe jetzt mit Mons zu tun haben. Guy de Kerimel » (Der Bischof von Toulouse, n.d.r.).
Auch!
Sie können einfach nicht! Sogar angesichts eines so schrecklichen Fall, Sie müssen mildern, Schleifen Sie verschleierte Anschuldigungen, aber vor allem, um die Rede anderswo zu bewegen, Um die These durchzusetzen, Wenn man seine Strafe ergriffen hat, kann zurückkehren, um das zu tun, was er getan hat, und sogar befördert werden. Ohne die Delikatesse der Geschichte zu berücksichtigen, der öffentlichen und kirchlichen Meinung, von Bischöfen, die ihr Recht ausüben, sich selbst zu beraten, e, manchmal, sich gegenseitig kritisieren. Nein, Für bestimmte Kategorien von Menschen - immer zufällig - sind es die anderen, die falsch liegen, böse Seminaristen und Priester zu bilden, ihre Aufgabe falsch ausüben. Aber es gibt noch mehr, Immer in der traurigen Tragikomie bleiben: Der Silerianische Kopf und seine anonymen Schriftsteller verpassen keine Gelegenheit, diejenigen zu schützen, die die objektive Gefahr von schwulen Lobby -Krebs innerhalb der Kirche betonen, "von Homosexuellen besessen" zu sein., "ungelöste homosexuelle" sein " (!?), mit vielen Roboterphrasen mit der Typ "Projektion", Besessenheit, internalisierte Homophobie " (vgl.. WHO), bedeutungslose Ausdrücke, die als solche erinnertNein, das legendäre "supercazzola" von meine Freunde, jetzt absorbiert a Neologismus im Wortschatz der italienischen Sprache Treccani.
Unter den anonymen Künstlern dieses Blog-Dealers Es muss eine Störung geben Grenze latent, das kommt gelegentlich heraus. Wie wann, Immer vor kurzem, er bloggt Ich kann nicht schweigen Lancia in Resta gegen den Bischof von Ascoli Piceno-san Benedetto del Tronto begann, S. UND. Mons. Gianpiero Palmieri. Mit der üblichen Methode, dort Stimmen und Korridorvorwürfe und Anschuldigungen zu werfen, Smodat -Angelegenheiten, die als nervige Quietschen verwendet werden, Um die tatsächliche Anschuldigung zu erreichen. Der Bischof hätte ein Religions in seiner Diözese sehr nahe an Marko Rupnik begrüßt, auf die viele Vorwürfe des Missbrauchs aller Art wiegen. Jawohl, Aber auf diesem begrüßten religiöse, Obwohl nahe dem oben genannten ehemaligen Jesuitenmosaikiker, Keine Anschuldigung wiegt nicht. Der Bischof war unklug? Vielleicht. Aber von hier aus, ihn überhaupt davon abzuhalten, der Teufel zu sein (sic!) Sogar behaupten, das Gewissen seiner Priester zu missbrauchen, indem sie sie zum Schweigen gebracht haben, Dies ist nicht korrekt (vgl.. WHO, WHO, WHO). Vielleicht ist ein Missbrauch des Bewusstseins und der sexuellen Aufrechterhaltung eines erwachsenen heterosexuellen Presbyter gegenüber erwachsenen Frauen schwerwiegender als der, der von einem homosexuellen Priester für einen minderjährigen Mann zugefügt wurde? Zu diesem Zeitpunkt möchte er fast denken, dass es für die Silerianer ein Ja ist, oder besser zu sagen,: Wenn es die Taten eines praktizierenden und reueligen Homosexuellen auf dem Spiel gibt, Alles ist gerechtfertigt, Wie im auffallenden Fall des verstorbenen Abtes von Montecassino, Die Taten, von denen sie den Marquis de Sade und Guillaume Apollinaire verblassen lassen hätten (vgl.. WHO).
Dazu können Sie ankommen, wenn Sie in Ihren Überzeugungen berührt werden oder in ihren Wünschen, dass die Kirche auf eine bestimmte Weise sein sollte und dass sie Menschen in Seminaren oder Ausbildung von Häusern mit Trends begrüßen muss, Nennen wir sie so … Exzenter. Ansonsten schütteln wir, Teil des Verweiss, Das Licht der Vernunft ist ebenso wie der Stift verloren und Sie schreiben über alles und mehr gegen andere, Auch gegen Bischöfe, die verglichen werden und Gehorsam für die Rolle, die sie spielen, verglichen und hingebungsvoll werden sollten. Und das ist nicht genug, Auch gegen ganze Bischofskonferenzen, die schuldig war, Vermeiden, hat einen Minderjährigen missbraucht.
Die Antwort ist jedoch einfach und kurz: Diejenigen für freie Wahl leben in sexueller Störungen, die von ihrer eigenen Störung befriedigt sind, Sie behaupten, die Bräuche innerhalb der Kirche und ihres Geistlichen all diese Laster der Welt zu klären, die für die katholische Moral in Situationen ernsthafter Abweichungen von Gefühl und christlichem Leben sind und bleiben.. Und wer zu all dies wagt, sich zu widersetzen, Er wird beschuldigt, ein "besessen von Homosexuellen" zu sein., Ein "ungelöster Homosexueller", Eine Zuneigung von «Projektion, Besessenheit, internalisierte Homophobie ". Wenn es kein Weinen gäbe, Es würde wirklich lachen.
Aus der Eremitage, 14 August 2025
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Unsere vorherigen Artikel über die Silerianer:
– 16 August 2025 — Ich kann nicht schweigen Und das Wort tabu, das er einfach nicht aussprechen kann: "HOMOSEXUALITÄT" (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 16 August 2025 — Ich kann nicht schweigen Und das Wort tabu, das er einfach nicht aussprechen kann: "HOMOSEXUALITÄT" (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 14 August 2025 — Es gibt eine Homosexuelle? DAMALS Ich kann nicht schweigen Verteidigt auch die Unhaltbare (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 29 Marsch 2025 — Immer um Ich kann nicht schweigen: Dal "Vertikaler Mann"Ein" Fireculo "und" Quadhow "von Leonardo Sciascia (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 21 Marsch 2025 — Ich kann nicht schweigen Und die Geschichte dieser überzeugten Näherin, dass er Giorgio Armani High Fashion -Lektionen geben kann (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 12 Februar 2025 — Das Opossum ist das Wissen des Vatikans als Henger in Keuschheit und wie sein verstorbener Ehemann Riccardo Schicchi arbeitet wie sein verstorbener Ehemann Geständnisse Des heiligen Augustinus (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 15 Januar 2025 — Über die Bürogrenzen mit der Realität: Die Frau leidet an Freudian Invidia of the Penis, Das Opossum des Neides durch Matteo Bruni Direktor des Presseraums des Heiligen Stuhls (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 20 Januar 2025 — Das Opossum ignoriert, dass eine Nonne leicht Gouverneur des Staates der Vatikanischen Stadt werden kann, Wie schon war Giulio Sacchetti (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 22 November 2024 — DIE BISCHÖFLICHE ERNENNUNG VON RENATO TARANTELLI BACCARI. WENN SIE VON LEBERKREBS BETROFFEN SIND, Sie greifen diejenigen an, die nicht schweigen können (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 31 Dürfen 2024 — EINE ANMERKUNG VON PATER ARIEL AUF DER WEBSITE Ich kann nicht schweigen: «So nervig wie ein Seeigel in der Unterhose» (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 8 Dezember 2023 — WEN IST MARCO FELIPE PERFETTI AUF DER WEBSITE? Ich kann nicht schweigen „HIER IM VATIKAN… WIR IM VATIKAN…“, WENN SIE DEN Vatikan noch nicht einmal betreten können? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
– 14 Oktober 2023 — Der emeritierte Archabot von Montecassino PIETRO VITTORELLI ist tot: CHRISTLICHE Frömmigkeit kann die traurige Wahrheit auslöschen? (So öffnen Sie den Artikel Klicken Sie auf WHO)
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Seien Sie ähnlich denen, die auf ihren Meister warten, wenn er von der Hochzeit zurückkehrt
/in Homiletik/von Einsiedlermönch
Homiletik der Väter der Insel Patmos
ESSERE SIMILI A QUELLI CHE ASPETTANO IL LORO PADRONE QUANDO TORNA DALLE NOZZE
I discepoli di Gesù vivono sulla terra, Aber wie Pilger, Während ihr Wohnsitz im Himmel ist. Wir sind, deshalb, aufgerufen, das so oft übertrifft, übertrifft uns.

Autor
Einsiedlermönch
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«La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio».
Sono le parole iniziali della prima lettura di questa Domenica, tratte dal Libro della Sapienza, e ben preparano l’ascolto del brano evangelico qui sotto riportato:
„Zu dieser Zeit, Jesus sagte seinen Jüngern: "Fürchte dich nicht, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Weil, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, damit, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; wahrlich, ich sage, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Was ist, wenn, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, Glück ihnen! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”. Allora Pietro disse: "Mann, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. Il Signore rispose: “Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, es wird viel verlangt; wem haben die Menschen begangen viel, sarà richiesto molto di più”» (LC 12,32-48).
I primi tre versetti dell’odierno Vangelo (12,32-34) fanno testo a sé, perché chiudono un’intera pericope consacrata all’insegnamento di Gesù sul possesso dei beni materiali. Essi sono il Suo invito finale, che si può cogliere solo se si ha in mente quanto è stato scritto appena prima nel Vangelo, ma non riportato nell’odierna liturgia, ovvero i versetti von dem 22 Al 31 des Kapitels 12 di Luca. Quelli che invece seguono, facenti parte del brano odierno (vv. 35-48), sono da considerarsi come un’esortazione alla vigilanza. Sono un insieme di sentenze, di immagini e piccole parabole — l’esegeta Maggioni le chiama: «parabole accennate» — che hanno un comune denominatore: il ritorno del «Figlio dell’uomo», das, wie gesagt, richiede vigilante attesa.
Per specificare questa attesa Gesù si paragona di volta in volta ad un Signore (ὁ κύριος, v. 36.37.43) che torna da un banchetto, arriva alla porta e bussa, quindi premia i servi rimasti svegli servendoli a tavola. Oppure a un ladro (ὁ κλέπτης, v. 39) che arriva ad un’ora che il padrone di casa (ὁ οἰκοδεσπότης) disconosce. O ancora a quel Signore che promuove di responsabilità un amministratore degno di fiducia e prudente (ὁ πιστὸς οἰκονόμος, ὁ φρόνιμος, v. 42). Tutte queste immagini infine, ci rivela Gesù, calzano alla figura di quel «Figlio dell’uomo [das] verrà nell’ora che non pensate» (v. 40).
Essere attenti e vigilanti a costo di perdere il sonno è decisivo, ma chi sono coloro che attendono? Nel brano Gesù parla di servi ed amministratori, ma ovunque nel testo le persone chiamate a vigilare sono indicate con la seconda persona plurale, come ad includere sia i discepoli che udirono allora il Signore, sia gli ascoltatori o lettori contemporanei del Vangelo, quindi anche noi: «voi siate pronti» (v. 35); «voi dovete essere simili a…» (v. 36); «voi tenetevi pronti» (v. 40). Infine emerge la risposta data a Pietro che aveva chiesto: «Questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Der Herr, rivelando una graduatoria di responsabilità nell’attesa, sagt zu ihm: "Zu wem viel gegeben, es wird viel verlangt; wem haben die Menschen begangen viel, Sie werden gefragt, die mehr ". In questo modo si precisa che se i destinatari dell’insegnamento, alles in allem, sono tutti i credenti, risalta tuttavia la responsabilità dei capi della comunità cristiana a cui Gesù dedica una specifica parabola.
Che il discorso sia rivolto alla Chiesa ed ai suoi responsabili risulta chiaro dai termini usati, i quali fanno riferimento a un contesto spazio temporale preciso, si tratti esso della casa, della notte o del tempo dilatato dell’attesa. Gesù parla di «fianchi cinti» (v.34), mentre la parola «casa» è citata esplicitamente e poi c’è la notte per via delle «lucerne accese» (v.35) e della «seconda e terza veglia» (v.38 in Griechenland). Abbiamo qui un rimando al tema dell’Esodo — i «lombi cinti» sono un’esplicita citazione di Ist 12,11 — dove la celebrazione pasquale avvenne di sera, in casa e in famiglia (Ist 12,3). Viene evocata la frettolosa partenza dall’Egitto dei figli di Israele avvenuta di notte e sollevare i lembi del lungo abito orientale e legarlo ai fianchi con una cintura rendeva più agevole il cammino. Sembra che Gesù voglia esortare la Chiesa a mettersi in cammino, a fare un esodo, ma in realtà si tratta di un procedere in profondità più che in estensione, un viaggio che rende pronti a ricevere Colui che sta per giungere: il vero cammino lo fa il Signore che viene! Il centro dell’annuncio delle tre parabole è dunque la venuta del Signore e il nome del cammino a cui sono chiamati i discepoli è vigilanza. Infatti Gesù ha già dato indicazioni affinché essa non sia ostacolata da inutili ingombri quali la cupidigia (LC 12,15), le preoccupazioni (LC 12,22.26) e le paure (LC 12,32) che occupano il cuore e tolgono libertà.
La parabola dei servi vigilanti (vv. 36-38) sembra essere la versione narrativa di una beatitudine ― «beati quei servi» (v. 37); «beati loro» (v.38) ― che potrebbe suonare così: «beati i servi vigilanti, perché il Signore stesso si farà loro servo». Il capovolgimento di valori presente nelle beatitudini è qui espresso nella paradossale figura del padrone che rientra a casa, anche a notte fonda, e, trovando svegli i suoi servi per aprirgli la porta e accoglierlo per salutarlo, lui stesso si mette a servirli. Ma questa è la logica di Gesù che capovolge le logiche mondane e che dovrebbe vigere nella comunità cristiana: «Chi è più grande? Chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve» (LC 22,27).
Domina su tutta la narrazione un senso di imminenza per qualcosa che deve ancora accadere eppure implica tutt’altro che la staticità o lo stare fermi. Da tutto quanto abbiamo visto sopra sembra emergere una indeterminatezza, che però rende bene il senso dell’esperienza cristiana. I discepoli di Gesù vivono sulla terra, Aber wie Pilger, Während ihr Wohnsitz im Himmel ist (Brief an Diognetus). Wir sind, deshalb, chiamati ad un’attesa che tante volte ci supera. Il problema della vigilanza in queste brevi parabole, detto in altro modo, è quello del tempo, soprattutto del tempo quotidiano, feriale. Ogni giorno, qualsiasi giorno feriale, se colmo di attesa, è «giorno del Signore». Come nella parabola di Luca ogni giorno è buono per rimanere svegli, tenere le lampade accese e accogliere il Figlio dell’uomo che tornerà. Così ci invitava ad attendere la preghiera di Colletta di questa Domenica: «Non si spenga la nostra lampada, perché vigilanti nell’attesa della tua ora siamo introdotti da te nella patria eterna».
Aus der Eremitage, 10 August 2025
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Das unvermeidliche Weinen durch Präfoken von LGBT -Aktivisten, die bereit sind
/in Schriftsätze der Väter/von Vater ArielleL’IMMANCABILE PIANTO DA PREFICHE DEGLI ATTIVISTI LGBT PRONTI A TRASFORMARE IN POLEMICO SCONTRO IDEOLOGICO PERSINO UN FUNERALE
E che Dio abbia oggi pietà delle loro anime e domani delle nostre, Vielleicht viel mehr Sünden, Weil es sein kann, dass diese beiden Verstorbenen, come i pubblicani e le prostitute a cui riguardo ci ammonisce Cristo, ci passino avanti nel regno dei cieli. Nessuno conosce il giudizio di Dio, però sappiamo dalle parole del Santo Vangelo cos’è bene e cosa è male, cos’è virtù e cos’è peccato.
— Die Briefe der Väter der Insel Patmos —
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Cosa avrebbe dovuto fare il parroco che ha celebrato il funerale dei due celebri gay morti in un terribile incidente stradale, forse magnificare il loro splendido “Ehe”?
Questo il peccato di cui gli attivisti LGBT accusano il prete, quasi come avesse pronunciata una imperdonabile bestemmia contro lo Spirito Santo (vgl.. MT 12, 31-32), ossia aver parlato di «amicizia» anziché «amore», ignorando in modo doloso e disumano che i due erano «sposi» e non «amici» (!?). Queste le contestazioni mosse dagli immancabili attivisti, fatte ovviamente — superfluo a dirsi ma lo dico lo stesso — con pianti da prefiche professioniste (sehen WHO).
Personalmente avrei accettato di celebrare le esequie solo in forma privata, hinter verschlossenen Türen, per un preciso motivo: perché per esperienza pastorale ormai consolidata sappiamo che queste occasioni si mutano in teatrini LGBT per reclamare direttamente dentro le chiese cose inaccettabili poiché contrarie alla dottrina e alla morale cattolica, nonché di piagnistei in salsa ideologica da parte di lobbisti politicizzati alla massima potenza pronti a criticare la dottrina e il magistero della Chiesa che chiunque — beninteso — ha il diritto di rigettare, non però di piegare ai propri capricci, questo nessuno può chiederlo né pretenderlo, se davvero si vuol essere coerenti. Oder das vielleicht, wir Priester und Theologen, andiamo al Mario Mieli Kreis der homosexuellen Kultur a pretendere che insegnino le meraviglie delle virtù eterosessuali? A nessuno di noi passerebbe per la mente di pretendere o peggio fare una assurdità simile.
E adesso avanti coi commenti dei catto-arcobalenati: “ma se c’è l’ammmore … quel che conta è l’ammmore … Gesù predicava l’ammmore …”. Jawohl, predicava l’amore inteso come Χάρις (charis) parola greca dai plurimi significati: Grazia, Schönheit, amabilità … Gesù predicava questo genere di amore-charis invitando a passare per la porta stretta (vgl.. LC 13, 22-24); predicava l’amore-charis invitando a rinnegare noi stessi — vale a dire il peccato — e a prendere ciascuno la propria croce (vgl.. MC 8,34), non certo a prenderlo nel culo.
E qui i catto-arcobalenati urleranno “al prete volgare”, forse vergando le solite lettere indignate all’Autorità Ecclesiastica scritte senza neppure essersi lavati le mani al termine delle loro pratiche ludiche, pur di non ammettere che la volgarità non è costituita dalla mia parola “culo” espressa per inciso in modo retorico mediante una evidente iperbole paolina; la volgarità è costituita da due uomini che giocano a marito e moglie. Volgari, ma oltre che volgari privi pure di senso d’umana misura, sono coloro che vorrebbero costringere la Chiesa ad approvare certi disordini, che chiunque resta libero di praticare, come io resto libero di considerarli tali, senza impedire a nessuno di vivere la sessualità che meglio desidera, senza dare giudizi morali a chicchessia, se non espressamente richiesti dal diretto interessato in sede privata. E anche quando richiesti in sede privata li ho sempre espressi con estrema delicatezza nei rapporti con la singola persona, tenendo sempre presente che è mio cristologico mandato combattere il peccato ma accogliere sempre il peccatore, mentre nessuno può chiedermi invece di benedire il peccato, di affermare che il male è bene e che il bene è male, né sono disposto a prendere sul serio, ma all’occorrenza solo in giro qualche Arm gay sfranto che vorrebbero relegare, con tanto di assurdi richiami alla dottrina e al diritto canonico, certi disordini morali nella sfera strettamente privata delle persone.
E che Dio abbia oggi pietà delle loro anime domani delle nostre forse più peccatrici, perché questi due defunti, come Cristo ammonisce, potrebbero anche passarci avanti come i pubblicani e le prostitute nel regno dei cieli (vgl.. MT 21, 28-32). Nessuno conosce il giudizio di Dio, ma dalle parole del Santo Vangelo sappiamo cos’è bene e cos’è male, cos’è virtù e cos’è peccato. Non andrebbe poi dimenticato che nella sua predicazione il Divin Maestro fa richiamo a inferno e dannazione per decine di volte.
Scontata la replica emotiva del catto-arcobalenato: "Jawohl, però ci sono cose peggiori», "Jawohl, però molti altri fanno peggio …». Forse questa gente non ha bisogno neppure di confessarsi, non solo perché il prete — a partire da chi scrive — è più peccatore di loro, ma perché gli altri commetterebbero sempre e in ogni caso peccati peggiori. Mai dirgli che il loro non è un pensiero cattolico ma un cattolicesimo stravagante alla come-mi-pare, perché a quel punto la lettera di protesta per i nostri vescovi sarà già pronta e …
dinanzi allo laico prepotente, purché ei sia compiaciuto
pur se intriso in marcio torto in dottrina e moral,
li boni ‘piscopi d’ultima e penultima generazione
non esitan far delli preti loro orrida carne da macello
(Episcopi disgraziati, inedito di Dante rinvenuto di recente).
Malgrado i tempi di vacche magre episcopali io sono stato benedetto: il Vescovo mio non è una vacchetta smunta macilenta ma un vitellone di pura razza lucana e con lui certi soggetti, undeutlich etero von Homo, andrebbero a bussare a vuoto, perché è intelligente e geloso dei propri preti. Per questo è bene non fargli perder tempo, perché si finirebbe per rendersi conto che parlargli male inutilmente dei suoi preti è proprio tempo perso, ma chi lo vuol perdere, che s’accomodi pure.
Von der Insel Patmos, 4 August 2025
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Die Website dieses Magazins und die Ausgaben nehmen Name von der ägäischen Insel, auf der sich die Seligen befinden Apostel John hat das Buch geschrieben der Apokalypse, isolieren auch bekannt als „Der Ort der letzten Offenbarung“
«Gott offenbart die Geheimnisse der anderen ALTIUS»
(in höher als die anderen, John hat die Kirche verlassen, die arkanen Geheimnisse Gottes)
Die Lünette, die als Deckblatt unserer Homepage dient, ist ein Fresko aus dem 16. Jahrhundert von Correggio. in der Kirche bewahrt von San Giovanni Evangelista in Parma
Schöpfer und Herausgeber dieser Website des Magazins:
MANUELA LUZZARDI