«Bergoglio, eretico e apostata, bestemmia la Madonna». Parola di un eretico solare con l’ossessione di Maria corredentrice che chiederebbe la proclamazione del quinto dogma mariano

—  Attualità ecclesiale —

«BERGOGLIO, ERETICO E APOSTATA, BESTEMMIA LA MADONNA!». PAROLA DI UN ERETICO SOLARE CON L’OSSESSIONE DI MARIA CORREDENTRICE CHE CHIEDEREBBE LA PROCLAMAZIONE DEL QUINTO DOGMA MARIANO

Persino Ario e Pelagio impallidirebbero dinanzi a simili parole: «Fatima può essere considerata per la sua ricaduta profetica, ecclesiale, mistica, storica … possiamo chiamare Fatima “rivelazione privata”? Credo di no. Allora sarebbe bene parlare di “rivelazione primaria”, che è la parola di Dio, la Sacra Scrittura, la tradizione, e “rivelazione secondaria” […]»

 

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Lo youtuber più eretico del sistema solare, certo Alessandro Minutella, già presbitero dell’Arcidiocesi di Palermo, incorso in scomunica per delitto di eresia e scisma e infine colpito dal provvedimento tanto estremo quanto raro della dimissione dallo stato clericale, ha dato vita dal 2017 a un culto mariolatrico intriso di esoterismo e millenarismo; culto che non ha niente da spartire con la devozione da sempre tributata alla Beata Vergine Maria dalla Chiesa universale, ma neppure con la fede popolare dei semplici animati spesso da quella santa ignoranza che porterà eserciti di persone a guadagnarsi la salvezza dell’anima con una mezza Ave Maria recitata male «nell’ora della morte». Mentre invece a noi, che siamo stati dotati di intelletto, scienza e conoscenza, per meritare la salvezza eterna delle nostre anime sarà chiesto molto di più (cfr. Lc 12, 48). Tuona il nostro in una delle sue dirette giornaliere:

«I modernisti sono furbi, Fatima può essere considerata per la sua ricaduta profetica, ecclesiale, mistica, storica … possiamo chiamare Fatima “rivelazione privata”? Credo di no. Allora sarebbe bene parlare di “rivelazione primaria”, che è la parola di Dio, la Sacra Scrittura, la tradizione, e “rivelazione secondaria” […]» [cfr. video, QUI].

Dopo questa affermazione eretica che tocca l’essenza stessa della Rivelazione ― che è una ed è legata unicamente a Cristo Dio ― il prossimo passo quale sarà, forse l’inserimento della Madonna nella Santissima Trinità? Eppure, se prendessimo il diretto interessato e di fronte a questa sua affermazione teologicamente delirante gliene chiedessimo conto, per tutta risposta saremo investiti da una mitragliata di sofismi. Oppure, se messo dinanzi al documento video dove c’è lui che parla facendo queste affermazioni, non esiterebbe a rispondere che le persone hanno capito male, che non intendeva dire quello ma altro.

Ossessionato dall’idea di “Maria corredentrice” [cfr. video QUI] da anni seguita a lanciare accuse violente al Sommo Pontefice Francesco, manipolando e falsando i dati storici, gli scritti e i discorsi. Così fa da anni, duole profondamente che certi suoi seguaci accecati dai suoi discorsi affabulatori non vogliano proprio rendersi conto del suo castello di contraddizioni e falsità.

Sul piano teologico e alla luce del Mistero della Rivelazione, è indubbio che la Beata Vergine abbia contribuito col suo Divino Figlio alla redenzione dell’umanità, ma crocifisso come vittima sacrificale per la redenzione degli uomini è morto il Redentore, non la Madonna, che stava ai piedi della croce, sulla quale non fu inchiodato lei, ma Gesù Cristo. Poi, se vogliamo andare alla più profonda e intima sostanza, basterebbe ricordare che Gesù Cristo non era una creatura, era Dio «generato non creato della stessa sostanza del Padre» [Cfr. Simbolo di Fede Niceno-Costantinopolitano]. Mentre Maria, per quanto immacolata e preservata dal peccato originale, è una creatura creata, non è Dio, tanto meno generata non creata della stessa sostanza del Padre. E per inciso ricordiamo che il Dio Trinitario si adora in tutte e Tre le sue Santissime Persone, mentre Maria si venera. Nel lessico teologico siamo soliti parlare di latria, dulia e iperdulia. Col termine latria si intende il culto di adorazione riservato solo a Dio. Col termine dulia si intende il culto riservato ai Santi, che è culto di venerazione e non di adorazione. Col termine iperdulia s’intende il culto di alta venerazione riservato e dovuto alla Immacolata Concezione, la Beata Vergine Maria, la Mater Dei, che rimane comunque culto di venerazione rivolto alla più perfetta delle creature create, che rimane creatura creata.

La mariologia non è qualche cosa di a sé stante, quasi come se vivesse di vita autonoma: «La mariologia non è altro che una appendice della Cristologia ed è inserita in una precisa dimensione teologica di cristocentrismo. Se la mariologia è in qualche modo distaccata da questa centralità cristocentrica, si può correre il serio rischio di cadere nel mariocentrismo. Se poi il tutto è filtrato attraverso emotività di stampo fideistico, in quel caso si può cadere nella vera e propria mariolatria, che equivale a dire: paganesimo allo stato puro. A quel punto, Maria, potrebbe assumere tranquillamente il nome di qualsiasi dea dell’Olimpo greco o del Pantheon romano».

Lo youtuber più eretico del sistema solare imputa così al Sommo Pontefice Francesco di avere sprezzato e irriso la “corredenzione” di Maria e di avere definito — udite, udite! — i dogmi mariani delle sciocchezze. E proprio a tal proposito afferma:

«[…] Bergoglio considera la Madonna una donna qualunque, una come tutte le altre […] Bergoglio non crede ai dogmi mariani e li ha definiti come delle tonterias (sciocchezze)».

Lungi dal negare i dogmi mariani come gli attribuisce lo youtuber più eretico del sistema solare, in verità il Santo Padre ha detto queste esatte parole:

«Quando vengono da noi con storie che si dovrebbe dichiararla [Maria] questo, o fare quest’altro dogma oppure questo, dico: non perdiamoci in sciocchezze» [cfr. omelia del 12 dicembre 2019, testo integrale, QUI].

E di nuovo:

«Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre. È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo, [Maria] come Madre alla quale Gesù ci ha affidati, avvolge tutti noi; ma come Madre, non come dea, non come corredentrice: come Madre […] È vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene! Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo. Lui è l’unico Redentore. Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma, alcune volte esagerate. Ma l’amore, noi sappiamo, ci fa fare cose esagerate, ma con amore» [Udienza generale del 24 marzo 2021, testo integrale QUI].

Stravolgendo totalmente come suo uso e stile i discorsi, dal 2019 accusa il Sommo Pontefice Francesco di essere un miscredente che nega i dogmi mariani, che ha una visione luterana della mariologia e che disprezza il titolo di corredentrice che la Madonna stessa avrebbe richiesto insistentemente fosse proclamato affidando questo messaggio alla veggente Ida Peerdeman, alla quale la Beata Vergine avrebbe chiesto tra il 1945 e il 1959 la proclamazione di un quinto dogma mariano per Maria corredentrice e mediatrice di ogni grazia [cfr. video QUI].

«La falsa Chiesa del falso Papa Bergoglio ha fatto smentire le apparizioni di Amsterdam […]. Questa Signora di tutti i popoli che si presenta “mi chiameranno Signora” e che annuncia, anticipa la proclamazione del quinto dogma mariano [di Maria corredentrice] gli sta sullo stomaco, non la sopporta. Lui non sopporta le apparizioni mariane, beninteso. Fatima: è andato a Fatima e ha detto “a questa Madonna che appare e minaccia castighi preferisco la Maria dei Vangeli”. E la gente che purtroppo è tenuta nell’ignoranza dai preti non ha capito che stava bestemmiando […] Bergoglio è un ottimo allievo della Massoneria, ai livelli più alti. Bergoglio ha questa capacità che gli viene da Satana: distrugge i suoi avversari» [cfr. video QUI].

La psichiatria e le scienze sociali ci insegnano e dimostrano che il fanatico violento deve trovare anzitutto un oggetto sul quale indirizzare l’odio delle masse, servendosi di notizie false e di dati totalmente manipolati. La storia della geopolitica ha ripetutamente dimostrato, dopo la caduta di certi regimi, in che modo questi avessero degli efficienti e appositi uffici, gestiti da eccellenti specialisti, il cui scopo era quello di manipolare dati e informazioni sino a creare una realtà del tutto diversa da quella oggettiva.

Ovviamente lo youtuber più eretico dell’intero sistema solare dimentica che il tema circa la proclamazione del quinto dogma mariano di Maria corredentrice non è stato accolto, per questioni teologico-prudenziali, da tutti i Sommi Pontefici della storia, persino da quelli particolarmente devoti alla Beata Vergine, da Pio XII sino a San Giovanni Paolo II che l’emblema mariano lo volle nel suo stemma pontificio e sotto la sua protezione mise il suo pontificato sin dall’omelia pronunciata nel 1978 per l’inizio del ministero petrino.

Il Sommo Pontefice Benedetto XVI, che questo imbonitore ha definito per anni come uno dei più grandi teologi del Novecento, già da Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede spiegò più volte che il termine stesso “corredentrice” creava sul piano teologico dei problemi oggettivi con la cristologia.

I fideisti mariolatri passionari replicano che alcuni Sommi Pontefici, per esempio Pio XI e San Giovanni Paolo II, in alcuni loro discorsi usarono questo termine. È vero, ma questo termine lo usarono per indicare nel preciso contesto del discorso che Maria aveva collaborato per la nostra redenzione, cosa diversa dalla definizione di un dogma. Né si obbietti, come fanno i digiuni totali di teologia, ma che proprio per questo presumono di poter dissertare nelle più delicate sfere della dogmatica:

«… ma San Luigi Maria Grignion de Montfort nel suo Trattato sulla vera devozione a Maria ha scritto che … ma la Madonna di Amsterdam in una rivelazione privata ha chiesto che … la tal mistica, la tal veggente hanno detto che in una rivelazione privata la Madonna gli ha chiesto che …».

Veramente qualcuno è disposto a credere che la Beata Vergine Maria avrebbe chiesto di essere proclamata corredentrice con un quinto dogma mariano? Sorridiamo per non piangere su quelle che a giusta ragione il Santo Padre Francesco ha definito tonterias (sciocchezze) che rendono taluni soggetti parecchio arroganti e difficilmente gestibili, proprio perché la loro arroganza va di pari passo con la loro ignoranza.

Si provi a ragionare: è pensabile che la Beata Vergine che si è definita umile serva, la donna dell’amore donato, del silenzio e della riservatezza, colei che come finalità ha quella di guidare a Cristo, possa veramente domandare a dei veggenti o a dei visionari di essere proclamata corredentrice e messa quasi al pari del Divino Redentore?

Il termine stesso di corredentrice è in sé e di per sé in conflitto con l’essenza della cristologia e il mistero della redenzione operata unicamente da Dio Verbo incarnato, che non necessita di co-redentori e co-redentrici. Il mistero della redenzione è un tutt’uno con il mistero della croce sulla quale, come già detto poc’anzi, è morto come agnello immolato Dio fatto uomo, non la Beata Vergine Maria, che alla fine della sua vita si è addormentata ed è stata assunta in cielo, non è morta e risorta il terzo giorno sconfiggendo la morte. La Beata Vergine, prima creatura dell’intero creato al di sopra di tutti i Santi per sua immacolata purezza, non perdona i nostri peccati e non ci redime, intercede per la remissione dei nostri peccati e per la nostra redenzione. Quando ci rivolgiamo a lei attraverso la preghiera, sia nella Ave Maria che nel Salve Regina, da sempre, nell’intera storia e tradizione della Chiesa, la invochiamo dicendo «prega per noi peccatori», non le chiediamo di rimettere i nostri peccati né di salvarci. È al Dio Trinitario che chiediamo «rimetti a noi i nostri debiti», ossia perdona i nostri peccati, non lo chiediamo alla Madonna, che può intercedere per la remissione dei nostri peccati, ma non perdonarli. Quando recitiamo le Litanie Lauretane, nella prima parte dove si invocano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, a ogni invocazione rispondiamo: «Abbi pietà di noi», alle invocazioni alla Beata Vergine rispondiamo: «Prega per noi». Già questo dovrebbe bastare a chiudere un discorso improponibile sul piano teologico come quello di Maria corredentrice.

Detto questo bisogna precisare che molte persone sanamente e santamente devote alla Beata Vergine, ciò che vogliono dire col termine corredentrice è qualche cosa di esatto, ma espresso con una parola sbagliata, cosa che compresi discutendo con una mia amica molto cara che considero un vero modello di devozione mariana. Di fatto intendono dire che Maria ha cooperato alla nostra redenzione. Un dato al quale possiamo aggiungere: e lo ha fatto in modo particolare e come nessun Santo avrebbe mai potuto fare, perché lei sola è la Mater Dei. Il tutto con buona pace dello youtuber più eretico del sistema solare il quale potrebbe persino indurci a ridere, con le sue follie pseudo-teologiche e mariologiche. Ma purtroppo, dietro c’è il disastro delle anime che trascina nell’errore, cosa sulla quale c’è poco da ridere e molto invece da piangere.

dall’Isola di Patmos, 11 maggio 2023

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5 commenti
  1. Claudia Scaramuzza
    Claudia Scaramuzza dice:

    Stimato p. Ariel
    anch’io sono convinta che Maria S.ma sia corredentrice; certo non fu inchiodata alla Croce ma Le fu trapassata l’anima con una spada (Lc. 2, 35) e questa La uccise interiormente e le sue sofferenze continuarono anche dopo la morte di Gesù e anche oltre la Sua Ascensione, fino alla Sua Assunzione in cielo. Se Maria vuole questo titolo lo fa per noi, perché possiamo diventare come Lei corredentori, Lei nella misura più totale piena e perfetta, essendo Immacolata, e noi in base alla nostra purezza e all’intensità dei nostri dolori; del resto anche S. Paolo scrive: ‘completo nella mia carne quello che manca alle sofferenze di Cristo’ (Col. 1, 24).
    Certo la Madonna non può rimettere i peccati, ma neanche Cristo lo può fare come uomo, ma solo come Dio.
    Alla fine anche Lei concorda con l’esattezza del titolo che non è quello di redentrice ma solo di corredentrice, per la missione che Le è stata affidata di dispensatrice di grazie, offrendo le Sue sofferenze per cooperare alla salvezza di tutti

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Carissima,

      la teologia non è un sentimento emozionale soggettivo.
      Quello che lei pensa e ciò di cui lei è convinta è del tutto irrilevante, perché in teologia, ma in particolare nel delicato ambito della teologia dogmatica, conta solo ciò che la Chiesa definisce come verità di fede.
      E la Chiesa, sino a oggi, non ha fatte proprie e definite dogmaticamente le cose di cui lei è convinta.
      E la Chiesa è mater et magistra.
      In caso contrario, si rischia di vivere una fede all’insegna delle emozioni basate sul “io sono convinta che …”

      • orenzo
        orenzo dice:

        Quando leggo: “che Gesù Cristo non era una creatura, era Dio «generato non creato della stessa sostanza del Padre» [condanna di Ario il quale sosteneva che «il Figlio di Dio veniva dal nulla»]. Mentre Maria, per quanto immacolata e preservata dal peccato originale, è una creatura creata”,
        io capisco (ma la mia è un’intelligenza limitata), che viene messa in contrapposizione la natura divina del Figlio con la natura umana della Madre, e mi domando se l’eresia monofisita, la quale affermava che la natura umana aveva cessato di esistere in Cristo perché era stata assunta dalla Persona divina del Figlio di Dio, stia rientrata dalla finestra…
        Confessa il IV CE di Calcedonia: “noi insegniamo un solo e medesimo Figlio, il Signore nostro GC, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e di corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l’umanità, “simile in tutto a noi, fuorché nel peccato”; generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi, per noi e per la nostra salvezza, nato da Maria Vergine e Madre di Dio, secondo l’umanità. Un solo e medesimo Cristo, Signore, Figlio unigenito, che noi dobbiamo riconoscere in due nature, senza confusione, senza mutamento, senza divisione, senza separazione. La differenza delle nature non è affatto negata dalla loro unione, ma piuttosto le proprietà di ciascuna sono salvaguardate e riunite in una sola persona e una sola ipostasi».

        Riguardo all’eventuale titolo di Corredentrice dell’Immacolata Semprevergine Maria Madre di Dio, due indizi potrebbero essere dedotti dai Vangeli.
        In Matteo 21.7 si legge infatti che Gesù entra trionfalmente in Gerusalemme cavalcando sia l’asina che il suo puledro (ἐπέθηκαν ἐπ’ αὐτῶν τὰ ἱμάτια καὶ ἐπεκάθισεν ἐπάνω αὐτῶν), quasi che Matteo abbia voluto accomunare Madre e Figlio nella Passione.
        Il secondo indizio lo trovo nei due brani evangelici di Luca 2.35 e Giovanni 19.34: in Luca il vecchio Simeone dice a Maria che una “ῥομφαία” le trafiggerà l’anima, ed in Giovanni si legge che a Gesù viene trafitto il costato dalla “λόγχη”; Madre e Figlio sono accomunati non solo il fatto che vengono entrambi trafitti, ma anche dalla somiglianza tra la “ῥομφαία” e la “λόγχη”, che sono entrambe armi assai simili tra loro, fatte con un manico in legno a cui è fissata una lunga punta, talvolta affilata talvolta no, lunghe entrambe circa 115 cm. in tutto.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Orenzo,

          tra il Primo Concilio di Nicea, il seguente di Costantinopoli (Simbolo di fede niceno-costantinopolitano) e a seguire secoli di studio sulla figura di Maria sino alla definizione di quattro dogmi mariani, può essere che certe esegesi ai passi dei Vangeli da lei citati siano sfuggiti a tutti i Santi Padri e dottori della Chiesa?

          Però, avanzare ipotesi, nell’ambito delle speculazioni teologiche, è più che legittimo.

          • orenzo
            orenzo dice:

            Io non so se certe esegesi siano sfuggite, però io so che quelle cose sono scritte nei Vangeli e che, tanto per fare un esempio, nei quasi tre secoli che separano San Luca da San Girolamo, l’uso del termine “ῥομφαία” per indicare un tipo di giavellotto trace è stato sostituito ad indicare la corta spada ricurva che usava il gladiatore detto il “Trace”. E so anche che, nella pietà popolare, le “spade” sono diventate sette, facendo però perdere di vista il fatto che la profezia del vecchio Simeone parla di una sola trafittura della Sua “ψυχή”, cioè della Sua Anima, cosa ben distinta da corpo, che non si dissolve con la morte, motivo per cui quella trafittura rimane in eterno.

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