Credo la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica … non sta scritto “sinodale” …

CREDO LA CHIESA UNA, SANTA, CATTOLICA APOSTOLICA … NON STA SCRITTO “SINODALE”

Con buona pace dei piloti tedeschi di sempre, noi non professiamo “credo nelle Chiese”, perché la Chiesa è una, non molteplici; perché è la particolarità o località che deve sottostare alla universalità della Chiesa, non la universalità della Chiesa a sottostare alla particolarità o località, specie ai capricci teutonici. 

— Le brevi dei Padri de L’Isola di Patmos —

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La Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium si apre con queste parole:

«Cristo è la luce delle genti, e questo sacro Concilio, adunato nello Spirito Santo, ardentemente desidera che la luce di Cristo, riflessa sul volto della Chiesa, illumini tutti gli uomini, annunziando il Vangelo a ogni creatura» [1].

Il Concilio Vaticano II indica che l’articolo di fede sulla Chiesa dipende interamente dagli articoli concernenti Gesù Cristo. La Chiesa non ha altra luce che quella di Cristo. Secondo un’immagine cara ai Padri della Chiesa, essa è simile alla luna, la cui luce è tutta riflesso del sole.

L’articolo sulla Chiesa dipende anche interamente da quello sullo Spirito Santo, che lo precede:

«In quello, infatti, lo Spirito Santo ci appare come la fonte totale di ogni santità; in questo, il divino Spirito ci appare come la sorgente della santità della Chiesa»[2]. Secondo l’espressione dei Padri, la Chiesa è il luogo «dove fiorisce lo Spirito»[3].

Credere che la Chiesa è «Santa» e «Cattolica» e che è «Una» e «Apostolica» (come aggiunge il Simbolo niceno-costantinopolitano) è inseparabile dalla fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Nel Simbolo degli Apostoli professiamo di credere la Santa Chiesa e non nella Chiesa, per non confondere Dio con le sue opere e per attribuire chiaramente alla bontà di Dio tutti i doni che egli ha riversato nella sua Chiesa[4] (cfr. QUI).

Credo la Chiesa una, santa, cattolica apostolica … non sta scritto “sinodale”, ma soprattutto — con buona pace dei piloti tedeschi di sempre, noi non professiamo “credo nelle Chiese”, perché la Chiesa è una, non molteplici; perché è la particolarità o località che deve sottostare alla universalità della Chiesa, non la universalità della Chiesa a sottostare alla particolarità o località, specie ai capricci teutonici. Anche per questo, l’ultimo Sinodo, si è rivelato un notevole fallimento.

Dall’Isola di Patmos, 4 aprile 2025

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Note

Cfr. 1: AAS 57, anno 1965, 5
Cfr. Catechismo Romano, 1, 10, 1: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 104.
Cfr. Sant’Ippolito di Roma, Traditio apostolica, 35: ed. B. Botte (Münster I.W. 1989) p. 82.
Cfr. Catechismo Romano, 1, 10, 22: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona 1989) p. 118.

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