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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
-corregere o meglio specificare questo passo : “sappiamo che nell’Ascensione gli Apostoli hanno ricevuto lo Spirito Santo”.
– rivedere l’arruffianamento citando comunisti doppiogiochisti.
– spiegare in che senso vadano intesi qui passi del santo Vangelo secondo Marco dacché altrimenti , vista la non conferma di tali cose nella vita di praticamente QUASI tutti i cristiani ( si spera non svicolando utilizzando solo e soltanto il solito allegorismo alessandrino ) , si potrebbe citare di il santo Vangelo secondo Matteo 7,21-23 oltre ad abbattersi riguardo la propria testimonianza.
Buona Pentecoste
Grazie per la correzione, davvero molto fraterna.
Suggeriremo a Padre Gabriele autore di questo articolo, laureato in filosofia all’Università de La Sapienza di Roma, laureato in teologia e con licenza specialistica post-laurea alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) e in procinto di conseguire il dottorato di ricerca in sacra teologia, di venire da lei a imparare i fondamenti del Catechismo e a imparare la corretta lettura dei Santi Vangeli.
Le siamo molto grati.
E… per favore, la prossima volta, quando decide di cazziare i Padri de L’Isola di Patmos a questo modo, abbia i virili attributi di firmarsi con nome e cognome, perché la dottrina e il Vangelo che conosciamo noi – o comunque il poco che conosciamo – non reputa affatto cosa onorevole e degna di un uomo l’anonimato.
Grazie!
Don Ariel avrebbe dovuto capire con facilità che ho scritto per cogliere con una fava due piccioni dacché dei 2 su 3 dei punti espressi sono una mera canzonatura che al più volevano suscitare risposte del genere proprio da lei e dalla sua coda di paglia di maltrovato fustigatore.
Al netto invece di una risposta del fattore dell’articolo il mio punto 1 era sullo specificare/correggere diciamo “la data” dell’arrivo dello Spirito appunto utile per chi avrebbe potuto rispondere “ma non era pentecoste?” mentre sul punto 3 candidamente sarebbe stato bello proprio leggerla una spiegazione ed ho voluto solo aggiungere del pepe ( consapevole che dovevo farle rodere il sederino ).
La sua retorica sull’anonimato, come sui titoli o cos’altro, neanche la tocco perché sa bene quando usarla e quando no o devo in questo caso palesare le fallacie inerenti? Dicevo non le tocco perché rispetto i titoli e chi si espone in prima persona, ci mancherebbe.
E’ il secondo punto il problema : converrebbe studiarsi chi fu il nobel della pace (ahahah) in questione perché se di solito i toni qui sopra sono alquanto spiacevoli e ci è fatti prendere la mano nell’essere piccanti, iniziare addirittura a nominare degli infami così alla leggera nella comunicazione è cattivissimo segno oltre che triste in un certo senso.
Ma tanto nun fa né callo né freddo, ed allora ho fatto bene! Comunque grazie dell’aver accettato il mio commento e di aver alluso alla mia non appartenenza a “la dottrina e il Vangelo che conosciamo noi ” della Chiesa, cosa che attualmente è mia colpa e non nego…