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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Il papa ė infallibile soltanto quando parla ex-cathedra, come quando pubblica una enciclica, un’affermazione dogmatica, si spera…
Uno che dice che “Dio ti ha fatto gay” e che non chiarisce mai nulla e che bisogna rincorrere per cercare di mettere una pezza a quello che dice, è indifendibile. Meno male che adesso sono in molti ad accorgersene.
Cara Manuela,
può essere – anche se personalmente prego e spero di no – che a 84 anni io potrei essere molto peggiore.
Per questo prego e spero, nell’eventualità, di poter avere vicine a me, come sempre ho avuto, delle persone che mi impediscano all’occorrenza di creare disorientamento nei fedeli e di gettare discredito sulla Santa Chiesa e il Sacro Collegio Sacerdotale.
La differenza è che io mi sono sempre circondato di persone valide e capaci, che al momento mi hanno indicato i miei errori o gli errori che rischiavo di commettere.
Se invece avessi eliminato dai miei paraggi tutte le persone di valore, animate da prudenza e sapienza, per circondarmi di ruffiani opportunisti in carriera capaci solo a dire: «… si, splendido, stupendo, meraviglioso … ah, che originalità, che novità, che rivoluzione!», sicuramente già da adesso direi fesserie non solo sul pulpito o sui miei scritti, ma anche a colazione, pranzo e cena.
In ogni caso ricordi sempre una cosa fondamentale: né le limitatezze, né lo spirito imprudente ed egocentrico, intaccano in alcun modo la legittima autorità dell’imprudente e dell’egocentrico, se ne è rivestito per grazia di Dio, che può avercelo dato per grazia o disgrazia, ma sempre e in ogni caso per grazia, anche se al momento non comprensibile.
Questo, è il secondo passaggio che fatichiamo molto a far comprendere spesso ai fedeli: le miserie imbarazzanti della persona e la grandezza di quel suo alto ufficio istituito da Cristo Dio in persona.
Grazie per la sapiente risposta, padre Ariel, che ovviamente condivido e a cui cercherò, con tutte le mie miserie, di adeguarmi; però quest’uomo non ha demenza senile, non si può giustificarlo sempre… lo Spirito Santo lo ha messo, certo, spero però che il ruolo che questo papa svolgerà non assomigli a quello svolto da Giuda. Forse Gesù torna, dato che i principi non negoziabili non esistono più nemmeno per certa chiesa, tutto crolla, i cristiani sono perseguitati ovunque e importa assai poco a quasi tutti? Chi lo ha capito bene è l’Islam, che è pronto a spazzarci via, alla faccia dell’ecumenismo lontano anni luce da quello di san Francesco. Mi sa che Cristo sta venendo da Re: non permetterà più pachamame impudenti in Vaticano ed altri peccati gravissimi ai Suoi occhi, che mai ha lasciato impuniti nell’AT. O no? Un affettuoso saluto e tante benedizioni!
Manuela
La benedico di cuore e con sincera comprensione.
Per quanto riguarda il problema dell’Islam, mi permetto di suggerirle di procurarsi questo mio libro uscito da appena due giorni.
https://www.amazon.it/dp/8894506606/ref=as_li_ss_tl?&linkCode=sl1&tag=isoladipatmos-21&linkId=7f4e023cfddec2228856398c60682ee5&language=it_IT
Volentieri padre, la penso per esperienza come lei sulla pericolosità secolare dell’islam. Spero che Oriana sia morta convertita. Grazie per la graditissima benedizione, la e vi leggo sempre con grande interesse
Gentile Padre Liguiori, io francamente non ho capito il senso dell’articolo. Difendere il Papa? Minimizzare l’accaduto? Mi pare che difendersi dietro la foglia di fico del fatto che si tratta di affermzioni private e non di Magistero, faccia sentire lontano un miglio il rumore delle unghie di uno ceh cerca di arrampicarsi sugli speccho per difendere l’indifendibile. Se è vero che esite “una debolezza formativa intrinseca delle persone che non riescono più a distinguere tra un pronunciamento magisteriale della Chiesa e un pettegolezzo ecclesiale”, è altrettanto vero che il Papa se non comdivide certe posizoni a cui portano alcune sue affemazioni ambigue, ha due modi per sciogliere il dubbio: usare prima di tutto prudenza (anche tacendo anzichè parlare a vanvera) e poi eventualemnte chiarire quanto detto. Il silenzio da parte del Vaticano su questo film, mi sa tanto di assenso. Credo sia evidente che Bergoglio se ne infischia del Magistero e della Dottrina. La Chiesa oggi ha un problema: un signore vestito di bianco che si è annidato sul soglio di Pietro, infarcito di un cattocomunismo provinciale sudamericano e con un ego abbastanza ingombrante.
Gentile Antonello,
è sempre più difficile per un sacerdote oggi, rispondere a quesiti come quello che lei ha esposto in questo suo commento, per il semplice motivo che molti si attendono risposte da rivoluzionari o da contestatori.
Tale difficoltà consta perché oggi c’è la diffusa tendenza “minutelliana” a trovare e incolpare i difensori del Pontefice regnante, etichettandoli come incauti difensori d’ufficio da eliminare e combattere.
Mi creda, il Papa non ha bisogno di difensori, per un sacco di validi motivi che sarebbe lungo spiegare in questa sede.
Si chiede quale senso abbia il mio articolo? Quello di dire semplicemente che ogni Papa ha bisogno della prudenza apostolica data dallo Spirito Santo in ogni momento del suo ministero. Questo perché il Pontefice sperimenta le miserie e le fragilità legate alla persona umana così come tutti, cose che possono sussistere anche in presenza di un ufficio tanto delicato e alto come quello che è chiamato a ricoprire. E proprio il fatto che il Pontefice sia riconosciuto come una persona autorevole e come la legittima autorità a capo della Chiesa Cattolica deve indurre il fedele cattolico a non confondere quello che è magistero infallibile da alcune infelici, evitabili e manipolabili “espressioni a braccio” che sono proprie dell’umano.
Gentile Padre Liguori,
Le assicuro che non mi aspetto risposte da rivoluzionari o da contestatori. E per quanto concerne don Minutella, che resti dove sta.
Il Suo articolo mi pare in pio tentativo di difendere il Papa e sminuire l’accaduto. Lei si richiama al fatto che si dovrebbe avere pruenza. Ma un discorso del genere poteva avere un valore all’inizio dell’infelice pontificato di Francesco. Ormai, dopo anni di imprudenze, non credo più che si tratti di imrudenza, ma di deliberate e calcolate scelte destabilizzanti. Come Lei ha già indicato nel Suo articolo, certe affermazioni provocano disastri. Provi un po’ (Lei lo saprà di gran lunga meglio di me) ad andare a spiegare ad un anziano o, forse ancora peggio, ad un adolescente che quello che conta è il Magistero, la Tradizione, etc. La risposta sarà, ma se lo ha detto il Papa…
Questi siono i fatti. Il resto sono congetture e cavilli burocratici (la differenza tra Magistero e opinioni personali) che tali vengono recepiti e non compresi dalla maggior parte dei fedeli.
Non credo più che certi atteggiamenti siano miserie e fragilità umane. Francesco semplicemente non crede. O almeno è questo che io ormai penso di questo “stravagante” successore di Pietro. E lo dico con il dolore del cuore.
Purtroppo concordo ma mi devo strappare la lingua per non giudicare
Gentile padre Ivano Liguori, io mi trovo spesso a meditare sulle parole che Gesù ha detto a Pietro in Mt 16,19 «A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Non sono un mandato a modificare anche le Sue parole?
Come va inteso correttamente questo versetto?
Grazie.
Certo che no, neppure uno iota sarà cambiato, mi dispiace per la chiesa 2.0 modernista. La dottrina è quella e Pietro deve pascere le pecorelle di Dio, non le sue, al modo di Dio, non il suo. Le garba? 😉
È ciò che pensavo anche io fino a quando tutto è stato messo in discussione. E mi è sorto il dubbio.
Su Telepace.it, sezione Verona, c’è un video di don Bruno Fasani, intitolato Omosessuali figli di Dio, che si esalta inneggiando alla modernità e alla profezia di Papa Francesco. Infatti quella emittente è molto vicina al Papa.
Non tocca però minimamente i problemi della salute.
Io avevo letto la dottoressa Silvana De Mari, che è medico, e più volte ha trattato il problema dal punto di vista medico.
Non crede che tutti i sacerdoti dovrebbero approfondire la pastorale della salute?
“Mens sana in corpore sano” lo dicevano gli antichi. Maltrattando il corpo in ribellione a Dio (droga, alcolismo, sessualità deviata, ecc…) si maltratta la mente e lo spirito e si precipita nell’infelicità.
Per non ripetere né l’articolo né i commenti, pongo due noterelle: 1) chi parla sempre e solo di diritti, ignorando che essi possono scaturire solo dai doveri, fa strame del Diritto; 2) gli ecclesiastici che anziché enunciare i principi morali necessari scendono a propugnare specifici atti legislativi, fanno ingerenza clericale lesiva dell’autonomia dello Stato.
Signora Lucia, certamente oramai dopo 7 anni sappiamo tutti bene il Papa cosa fa e cosa vuole. Personalmente, io credo che Bergoglio sia una persona buona, se soltanto ci ricordiamo che in un incontro con le guardie carcerarie parlando di leggi, di pena detentiva, disse che l’ergastolo non è una soluzione, e questo, contrariamente al pensiero unico della gente, a quello della maggior parte delle persone che vorrebbe che qualcuno schiattasse in carcere anziché ravvedersi e “cambiare”, possiamo capire. Questo ed altri esempi ci dimostrano l’indole del Papa. Però, ovviamente il Papa deve fare il Papa, e cioè attenersi al Magistero della Chiesa Cattolica, alla Dottrina, da qui non si scappa. Buona giornata a tutti.
Quando Bergoglio parla di detenzione riecheggiano motivi Pannelliani.
E chi ha mai affermato che il carcere sia una soluzione?
E se il Papa deve fare Il Papa,e cioè attenersi al Magistero,l’asserto veicola un misconoscimento,nel disordine attuale,rispetto a quanto la Tradizione ha per secoli affermato circa la liceità della condanna a morte.
«La morte inflitta come pena per i delitti leva tutta la pena dovuta per i delitti nell’altra vita,o per lo meno parte della pena in proporzione della colpa,del pentimento o della contrizione.La morte naturale non la leva.»Summa theol.,
« Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.»
A ragione Amerio parla di utilismo giacobino dei neoterici.
«E quando poi si argomenta non potersi troncare la vita di un uomo perché gli si sottrarrebbe la possibilità dell’espiazione,si neglige la gran verità che la pena capitale medesima è un’espiazione……..la pena capitale,anzi ogni pena,è illeggittima se si pone l’indipendenza dell’individuo di fronte alla legge morale,mediante la morale soggettiva,e di fronte alla legge civile come conseguenza di quella prima indipendenza.La pena capitale diventa barbara in una società sreligionata ,che,chiusa nell’orizzonte terrestre,non ha il diritto di privare l’uomo di un bene che per lui è tutto il bene.»Romano Amerio-Iota Unum
Taccio sulla scarsa considerazione che viene riservata alla vittima.Solo il malvagio è oggetto di una bislacca…
Che il Papa sia solo un “servo inutile” è assodato.Tirare sassi nella piccionaia è comunque il passatempo preferito di questo Pontefice.
Non ritengo l’attuale successore di Pietro cattolico. Al suo apparire cambio canale.
Il suo alveo è oltralpe. Fra i Germani.
Concordo con il suo pensiero, se non cambio canale è per collezionare le prove dell’apostasia di Bergoglio.
Un utile approfondimento viene proposto da Stefano Fontana:
https://www.vanthuanobservatory.org/ita/sul-riconoscimento-giuridico-delle-unioni-civili-omosessuali-nota-dellosservatorio/
Questo un breve stralcio:
“… Il magistero della Chiesa si è già pronunciato ampiamente sulla questione, negando la legittimità giuridico/morale del riconoscimento civile delle unioni omosessuali e la liceità per i fedeli cattolici di concorrere ad approvarle. Ciò è avvenuto in vari documenti e soprattutto nelle Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali della Congregazione per la Dottrina della Fede, ….”
Buonasera Padre, se la CDF tra gli altri ha definito che è contro la legge morale per un politico cattolico dare il proprio assenso e favorire leggi su unioni di fatto e civili, ritengo quindi che sia peccato mortale,aggravato dall’essere pubblico, spendersi per esse e ritenerle un male minore, se si guarda alla nota di Ratzinger ai vescovi USA che proibiva di dare la comunione ai politici. Sbaglio? Si può invocare l’ignoranza invincibile?
Grazie Rev. P. Ivano,
non ci abbandonate, abbiamo bisogno di voi che ci date tanto sostegno in questi momenti di confusione e smarrimento.
Signor Giovanni, premio accompagnato da torta per il compleanno del regista e a porgerla in veste di cameriere il Papà. Quella torta alla fine ha gettato più sconcerto e delusione in tanti come me più dello stesso documentario. Sa, al Cardinale Zen il Papa non l’ ha neanche ricevuto dopo un viaggio lunghissimo dalla Cina a ormai 88 anni. Come ha detto Valli in un suo articolo bisogna essere i peggiori, chiaramente di una certa linea politica per essere accolti in Vaticano, altrimenti RIEN , NADA….
Il Sommo Pontefice era un tifoso e tutt’oggi seguita a tifare per la quadra di calcio argentina San Lorenzo, quando ne parla con gli amici dice che è la squadra migliore che esiste al mondo.
Lei ritiene, Sig. Kerigmatico, che questa affermazione rientri nel magistero infallibile, come le sue risposte ai giornalisti o le interviste rilasciate a Eugenio Scalfari nel salotto della Domus Sancthae Marthae?
Animo, figlio caro, ormai siete rimasti solo in quattro vecchi gatti a ballare sui tappeti delle liturgie kiko-carmeniane al suono dei bonghi, tra un colpo di artrosi reumatica e l’altro, perché né i vostri figli né tanto meno i vostri nipoti intendono saperne proprio niente delle vostre settarie amenità.
Lo so, è brutto morire, ma prima o poi capita a tutti.
dopo le cazzate antipapiste sparate dal sig. Ariel in quella fogna di Dritto e Rovescio di ReteQuattro, ci mancava in rincaro di dose di un altro che ha dimenticato che il papa è infallibile.
Poveretti voi!
Gesù ha detto all’adultera: “Dio ti ha creato così, lo stato deve riconoscere il tuo diritto all’adulterio”,
oppure le ha detto ” Va e non peccare più”?
Se fosse redatto un dizionario con la raccolta di tutte le “espressioni a braccio” dei papi, ne salterebbero fuori così tante e così belle che lei non saprebbe dove attaccarsi per proclamare l’infallibilità a priori e posteriori di certe uscite infelici.
Di diverso c’era questo: le “espressioni a braccio” dei predecessori dell’augustissimo regnante, erano fatte al di fuori degli atti di magistero e dei discorsi pubblici, non a Spadaro o Scalfari. Esisteva, poi, un sistema di totale protezione della figura e delle parole del papa, che quando parlava misurava anche i sospiri, sistema totalmente polverizzato dall’augustissimo regnante. Così le “espressioni a braccio” erano e rimanevano tali, semmai uscivano fuori dalle sacre mura anni o secoli dopo, ma senza finire su giornali e televisioni a sommo smarrimento dei sacerdoti e dei fedeli.
don A.T.
(docente di storia della Chiesa)
Bravissimo Padre Ivano Liguori.
Antipapista padre Ariel? A me sembra che padre Ariel abbia difeso la figura del Pontefice (quello attuale) sin troppo, in più occasioni, più di quel che merita Bergoglio.
Bergoglio ne ha dette tante di affermazioni anticattoliche e contrarie alla dottrina di Cristo che faccio fatica a considerarlo Papa.
“Chiunque proponga una dottrina diversa da quella insegnata da Gesù Cristo, fosse pure un angelo, sia anatema”.
Vorrei chiedere personalmente al Papa se sia servo di Cristo o servo di questo mondo.
Padre Ivano, come vecchio parroco ti dico che mai più sapienti furono queste tue parole:
“Noi sacerdoti, fedeli a ogni Successore di Pietro, sappiamo, quanto certe affermazioni producano nel comune sentire precedenti che rendono poi problematica e difficoltosa la pratica pastorale, sacramentale e morale. Come già accaduto in passato con la esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia”.
Chissà se a qualcuno interessano i problemi che poi noi preti dobbiamo affrontare nella concreta pratica pastorale?
Grazie per questo articolo che, di certo, ha fatto molto del bene anche e soprattutto a noi preti.
Mi unisco di tutto cuore ai ringraziamenti al Padre Ivano.
Idem.
I Padri dell’Isola di Patmos sono veramente dei grandi, veramente.
Padri e confratelli stimati,
quello che riuscite a dire, e il bene che riuscite a fare, e soprattutto il coraggio con il quale agite, se da una parte è di aiuto ai fedeli, dall’altra è di grande sollievo e stimolo a noi sacerdoti.
don Carlo Menegatti
Si, veramente di grande aiuto e di grande stimolo.
Grazie padre Ivano.
Buongiorno. Per la prima volta ho letto un vostro articolo anziché aspettare l’elaborazione del vocale. Complimenti Frate Liguori. Articolo non lungo e scritto in modo comprensibilissimo. Giovedì ho ascoltato Padre Ariel nella clip in merito rilasciata su Retequattro nella trasmissione “Dritto e Rovescio” ed era stato anche lui chiarissimo. Io comunque ho votato contro la legge sull’omotransfobia, ho firmato una petizione su CitizenGo, ma temo che la legge passerà. Come ho scritto a commento di video inerenti alla questione presenti su Youtube sui canali cattolici, ciò che trovo veramente scandaloso è che il Papa non si pronunci e non chiarisca. Va da se che se non lo fa, e non lo ha fatto, vuole dire che egli vuole che il messaggio sbagliato passi. Inoltre nella citata trasmissione di Retequattro è stato detto che il documentario del regista russo, sembra che addirittura in Vaticano sia stato premiato. Non so se questo è vero. Grazie per questo bellissimo articolo. Laudetur Iesus Christus e Ave Maria.
Io mi sono stupita della frase: ” È Dio che ti ha fatto gay”
Ricordo che dopo il terremoto dell’Aquila alcune affermazioni temerarie sui castighi di Dio provocarono un’epurazione all’interno della Chiesa, perché non si deve mai più dire che Dio castiga. In compenso, ora si può dire che Dio è sadico.
La ringrazio per il chiarimento.
È vero che i giornalisti manipolano le parole del Papa, tuttavia a me sembra, personalmente, che l’attuale Pontefice incoraggi con i suoi discorsi ambigui o poco chiari la stampa. Alcuni suoi discorsi che ho ascoltato dalla tv mi fanno fortemente sospettare che vogliano stravolgere gli insegnamenti del Vangelo. Vorrei fare un esempio: tempo fa Bergoglio ha affermato che Maria dinnanzi a suo Figlio in Croce abbia avuto dei sentimenti di delusione nei confronti di Dio rispetto alle promesse di grandezza che le erano state fatte nei confronti di suo Figlio. Come dire: Maria è una donna come tutte le altre che prova sentimenti di rancore o ribellione a Dio e la sua fede ha vacillato???
Era questo che voleva dire il Pontefice?
Sinceramente non ho parole! Mai un Pontefice ha cercato di mettere in dubbio la fede granitica della Santissima Vergine. Non pretendo di avere ragione ma permettetemi di affermare che questa sua esternazione non è stata manipolata dalla stampa in quanto io come tanti altri che guardavano il canale Rai l’abbiamo sentita in diretta. Ci tengo a precisare che la mia non vuole essere una forma di attacco al Pontefice, ma ogni giorno che passa sento purtroppo confermati i miei timori e le mie sensazioni negative. Mi sembra di vedere una Chiesa come una nave in tempesta senza comandante. Per comandante intendo il Vicario di Cristo non di certo Cristo Dio che invece non abbandonerà mai la sua Chiesa, anche sta attraversando un periodo di smarrimento, spero il più breve possibile.
Ha anche detto in diretta TV che “anche” lui ha poca fede. Non che non si possa intenderlo per il suo senso di umiltà, ma perché dirlo in quel modo secco, imbarazzante? Non sarebbe piuttosto meglio stare zitti, per prudenza, appunto?
Buon giorno Padre Ivano,
mi sto convincendo sempre più che scandalizzare e disorientare i fedeli è proprio lo scopo a cui tende Francesco I col suo metodo di predicare. Più che confermare nella dottrina di sempre egli mira a scuotere le menti su un dato argomento affinché se ne discuta non importa ciò che capisce il povero fedele . Lei cosa ne pensa ?
Gentile Lettore,
il problema non è tanto quello che pensa Padre Ivano – che ha svolto i regolari studi di teologia e in seguito si è specializzato in Pastorale della Salute – il problema più preoccupante è cosa pensano i semplici fedeli cristiani che vedono nel Papa una guida spirituale e morale fuori dal comune, non paragonabile ad altri leader religiosi contemporanei.
Negli ultimi quarant’anni, abbiamo avuto figure come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che avevano la capacità di infondere nel cuore dei credenti quella nostalgia viva di Dio e del Vangelo che invitava a desiderare la perfezione del Padre (cfr. Mt 5,48).
Le dirò di più, tanti giovani degli anni 80’ e 90’ hanno poi intrapreso la strada della consacrazione religiosa, del sacerdozio o del matrimonio cristiano spesso dopo le Giornate Mondiali della Gioventù nelle quali lo spalancare le porte a Cristo diventava il grido di guerra che faceva tremare i cuor e spronava a voler realizzare grandi opere fidandosi di Dio. Oggi è ancora oggi così?
Francesco I ha scelto sicuramente un modo diverso rispetto ai suoi predecessori di presentarsi al mondo cattolico e a quello non cattolico. Un modo del tutto singolare, forse vicino allo stile gesuitico che spesso destruttura e mette in discussione ogni cosa per giungere a una più precisa sintesi. Sicuramente appare evidente la discontinuità con i suoi predecessori, ma questo potrebbe non essere necessariamente un male.
Quello che invece un Papa non può permettersi assolutamente di fare è essere poco chiaro, lacunoso, inefficace, fraintendibile e interpretabile. E questo perché la sua non è una parola di un uomo qualsiasi – per intenderci Jorge Mario Bergoglio – ma quella del Vicario di Cristo, di Pietro, ossia di Francesco I, Romano Pontefice.
Detto questo reputo, con tutto il rispetto possibile dovuto al Romano Pontefice, che uno stile pastorale del genere sia imprudente e alla lunga pericoloso, perché è risaputo che qualsiasi pastorale, esortazione, omelia, discorso che un pastore della Chiesa si propone di mettere in atto, deve necessariamente partire da una fondata e ben solida dottrina, cosa che la Chiesa possiede da due millenni.
Tutte le altre variazioni sul tema, non rendono più appetibile il Vangelo ma più debole e noi questo lo stiamo sperimentando vedendo le nostre chiese vuote, i nostri cristiani smarriti e noi sacerdoti distratti da appetibili miraggi.
Spero di aver risposto alla sua domanda, le chiedo un Pater, Ave, Gloria per la mia conversione.
Concordo pienamente con Andrea. Questo papa non ha mai personalmente e pubblicamente smentito nulla delle affermazioni perlomeno pericolose che ha fatto, né ha mai risposto a quesiti importanti per la fede e la dottina, come i dubia, preferendo interloquire con atei convinti quali Scalfari; ha mandato in soffitta persino il titolo di Vicario di Cristo, nella nuova edizione del 2020 dell’Annuario Pontificio – il volume ufficiale dell’organigramma completo della Santa Sede. Capisco la difesa d’ufficio che siete costretti a fare ogni volta per salvare la parte buona della Chiesa e l’onorabilità del Pontefice ma mi sa che questi sono tempi particolari, tremendamente difficili per il cattolicesimo, aggredito soprattutto dall’interno. Per favore non prendetevela con il povero credente che vi esprime le proprie numerose perplessità, perché non avremo le lauree in teologia ma lo Spirito Santo non ci disdegna. Se c’è un tale sbandamento nella Chiesa, e forse mai come prima d’ora a livello dottrinale, un motivo ci sarà. I fedeli han bisogno di salvare le anime più che i corpi: se i preti che si lamentano delle chiese vuote, ci trasmettessero gli autentici valori di Cristo, invece che leggerci Enzo Bianchi e andare a rinfrancar lo spirito a Bose; se i vescovi ascoltassero un po’ di più la fede dei semplici e punissero seriamente i docenti di religione che insegnano Mancuso invece di sant’Agostino, sociologia spicciola e islam invece della dottrina, saremmo più tranquilli. Ma, siccome sono donna, forse è meglio che stia zitta… un abbraccio e comunque tanti complimenti a…