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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Caro padre Levi,
che Gesù non fosse un πτωχός ma il figlio di un τέκτων sta scritto nei Vangeli.
Nei Vangeli sta anche scritto come fu verginalmente concepito nel seno di Maria, la γυνή di Giuseppe.
Il Magistero insegna che Gesù ha assunto la nostra natura umana, eccetto che nel peccato, e che quindi il suo corpo fisico era soggetto alle nostre stesse leggi di natura: era soggetto anche alle leggi biologiche del DNA?
Mi dica dove vuole arrivare, che poi le rispondo.
O forse pensa che io sia nato ieri?
Visto che avevo già toccato l’argomento, non ho sbagliato a ritenere che le fosse evidente dove volevo arrivare: prima però vorrei premettere, sperando non si arrabbi se le rubo un periodo, “se è cosa grave de-costruire i dogmi, è cosa altrettanto e non meno grave proclamare dogmi che non esistono”.
Ribadendo allora la mia fedeltà ai dogmi della perpetua verginità e del concepimento ad opera dello Spirito Santo, con quale dogma entrerebbe in contrasto l’ipotesi che il marito legittimo, oltre che putativo, sia anche il padre biologico?
Se non vuoi iniziare a discuterne in pubblico per evitare che qualcuno fraintenda, hai il mio indirizzo: ad ogni modo, il punto di arrivo di questo mie riflessioni sono il sacerdozio maschile, la sacralità del matrimonio e la “femminilità (intesa come colui che riceve)” dell’essere umano in rapporto alla “mascolinità(intesa come colui che dona)” di Dio.