Le tenebre del mondo e la “Stella del Mattino”
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LE TENEBRE DEL MONDO E LA
“STELLA DEL MATTINO”*
[…] il Deposito della Fede è da sempre insidiato dal diavolo, ma è pure attaccato dalla superbia degli uomini. Sembra incredibile in effetti constatare quanta e quale superbia vi sia, ad esempio, in tante teorie “ teologiche” alla moda che purtroppo spesso hanno successo anche in alcuni “ uomini di Chiesa”.
Autore
Gianni T. Battisti
Viviamo tempi difficili, anche in ambito ecclesiale. Molti fedeli non conoscono più i fondamenti della loro Fede Cattolica, non si appassionano più alle cose di Dio. Si pratica, da parte di molti credenti, una forma di individualismo religioso — e questo anche in persone colte e preparate — che porta a trascurare le fondamentali opere di misericordia spirituale, opere che han sempre fatto parte del DNA cristiano e cattolico, opere che contribuiscono, come nessuna, alla rettitudine morale, all’edificazione spirituale ed alla salvezza delle anime.
Distratti dalle sirene mondane, lusingati dal successo e dai piaceri che il mondo sa offrire, spesso gli uomini di questo nostro tempo scelgono una religiosità “fai da te”, facile, comoda, che sa andare a braccetto con le istanze della società contemporanea materialista ed edonista e spesso, purtroppo, divengono preda di una forma deviata di sentimentalismo che allontana dalla Rivelazione e quindi dal Dio vivo e vero.
Durante lo svolgimento degli antichi concili sappiamo che nei mercati, si dibatteva, con competenza e santo entusiasmo, circa la natura di Cristo, si ragionava cioè per altissimas causas e si vedevano le cose sub specie aeternitatis. Oggi, nella società del “benessere”, nella società “ evoluta”, il Depositum Fidei custodito nei secoli dalla Chiesa di Dio, Una, Santa, Cattolica e Apostolica è un bene trascurato dai più, bene che sarebbe invece da conservare, da coltivare, da comprender sempre meglio, da vivere. San Paolo Apostolo esorta così il discepolo da lui consacrato vescovo: «O Timoteo, custodisci il deposito» [1Tm 6,20]. In effetti il Deposito della Fede, bene davvero sublime, è sì, da sempre, insidiato dal diavolo, ma è pure attaccato dalla superbia degli uomini. Sembra incredibile in effetti constatare quanta e quale superbia vi sia, ad esempio, in tante teorie “ teologiche” alla moda che purtroppo spesso hanno successo anche in alcuni “ uomini di Chiesa”.
È incredibile constatare altresì che tali “nuove teorie” sono in realtà, nella maggior parte dei casi — come da anni fanno notare i teologi più attenti come il domenicano Giovanni Cavalcoli — la riproposizione, in salsa contemporanea, di eresie vecchie come il cucco, eresie condannate più e più volte, peraltro, da vari concili, dal Magistero succedutosi nei secoli. Evidentemente tale spiacevole situazione fa nascere un malessere ecclesiale che serpeggia e che inquieta i buoni — il cardinale Raymond Leonard Burke ha parlato a tal proposito di “ mal di mare” — poiché il male interno sa essere più subdolo ed insidioso degli attacchi esterni, attacchi che pur ci sono in gran quantità, attacchi che pur son dolorosi e contribuiscono a rendere, a loro volta, sofferente il Corpo Mistico di Cristo e la società civile. Molti soffrono e pregano in silenzio. La confusione è grande e sembra talvolta avere la meglio.

Prima della sua abdicazione dal sacro soglio il Santo Padre Benedetto XVI fece collocare una statua raffigurante San Michele Arcangelo che trafigge il Demonio, con la scritta in evidenza … non praevalebunt e la scritta sottostante: “Protettore della Città del Vaticano”. E con questo disse più o meno tutto …
Il Signore tuttavia, in virtù della Sua infinita misericordia, ha sempre posto sul cammino accidentato della nostra vita dei Baluardi, delle Stelle Luminose, delle Vigili Sentinelle , dei Campioni della Fede che operano, con la loro dottrina, con le loro opere, col loro esempio, con la loro sagacia, la loro ispirazione, con il loro geniale discernimento, con l’ossequio al Magistero perenne, con la santità di vita, a servizio di Dio e della Sua Sposa Immacolata, che lavorano incessantemente in favore della vera Fede, della società e delle anime.
Anche per questo siamo grati al buon Dio che ci dona, pur tra le tante difficoltà in cui ci dibattiamo, pur tra le tempeste che spesso, come per i Santi Apostoli, sembrano sommergere la Barca di Pietro, dei veri pastori che sanno condurci a Cristo che è la Verità, Cristo Gesù che placa i marosi e sostiene la Sua Chiesa. E il Signore ci dona pure, se sappiamo chiederlo con fiduciosa preghiera, il discernimento che ci fa distinguere i buoni maestri e i pastori autentici dai tanti falsi profeti e cattivi maestri che imperversano, al giorno d’oggi, forse come non mai.
Il Signore ci custodisce. Il buon Dio custodisce la Sua Chiesa. Sappiamo che la promessa del Signore è vera. Siamo profondamente consapevoli che il male non potrà mai vincere, che Portae inferi non praevalebunt. Il Padre Celeste non ci abbandona mai. Maria che il Beato Pontefice Paolo VI, al termine del Concilio Vaticano II, ha proclamato “ Madre della Chiesa”, illumina le tenebre di questo nostro mondo come “Stella del mattino”. Lei che e’ “la nostra speranza”, ci restituisce la fiducia per ripetere ancora: “Proteggimi o Dio, in Te mi rifugio” [Sal 16,1].
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* Questo breve: scritto, con una piccola aggiunta, è apparso già in Verità della Fede, che cosa credere e a chi, a cura di Gianni T. Battisti edizioni Leonardo da Vinci Roma 2014 [vedere qui].
cliccare sotto per ascoltare un canto della tradizione popolare mariana
Scrivo qui, ma da estendere a tutti gli autori di questo blog, per ringraziarvi di questi articoli succinti, precisi e chiari di cui abbiamo molto bisogno credo in molti in questo momento particolarmente caotico sia a livello ecclesiale come per tanti fedeli che troppo spesso rimangono dubbiosi e smarriti nel bailamme mediatico e web. Grazie di cuore.