il Grillo e la Formicuzza contro un gigante della morale cattolica: il Cardinale Carlo Caffarra
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– disputationes theologicae –
IL GRILLO E LA FORMICUZZA CONTRO UN GIGANTE DELLA MORALE CATTOLICA: IL CARDINALE CARLO CAFFARRA
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Il Cardinale Carlo Caffarra rimane quindi emblema e baluardo della sana difesa della fede che si oppone alla distruzione della fede posta in atto da Andrea Grillo e dai suoi numerosi sodali eretici e modernisti, oggi purtroppo al potere dentro la Chiesa visibile, all’interno della quale, per dono e mistero di fede, noi crediamo comunque che portae inferi non preaevalebunt
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PDF testo della disputatio in formato lettura e stampa
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Andrea Grillo, nella sua difesa dannosa e maldestra del Sommo Pontefice Francesco I, ha pubblicato su Rivista Europea di Cultura un articolo dal titolo: «Ma questo papa sarà mica un kantiano? Carlo Caffarra contro la coscienza modernista». Questo articolo sarebbe una critica alle idee espresse dal Cardinale Carlo Caffarra in una sua recente intervista rilasciata al giornale Il Foglio circa le ragioni dei Dubia già espressi in precedenza da quattro Cardinali.
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A chi come Andrea Grillo manca di quel senso delle proporzioni dal quale nasce per logica conseguenza la mancanza di senso del ridicolo, è bene ricordare che il Cardinale Carlo Caffarra, nelle sfere teologico-morali di sua pertinenza, è considerato da sempre un grande maestro persino da coloro che non la pensano come lui poiché animati da una opposta visione delle cose, ma non per questo privi di senso delle proporzioni e di onestà intellettuale.
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I democratici, liberali, collegiali ed ecumenici personaggi come Andrea Grillo, lungi dal riconoscer le qualità dell’avversario, procedono con lo spirito denigratorio che nella storia ha connotato l’agire di due forze contrapposte ma parallele: il vecchio Regime Sovietico e la Massoneria, ai quali dobbiamo il “merito” d’aver formato molti nostri personaggi che oggi spadroneggiano nella Chiesa con immane danno per la Chiesa anzitutto, quindi per tutti noi suoi fedeli servitori, sempre più bastonati a causa della nostra fedeltà paolina alla sana dottrina: «Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole». Per questo abbiamo fatto nostro questo monito e soprattutto l’esortazione che segue rivolta al discepolo Timoteo dall’Apostolo Paolo: «Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero» [cf. II Tm 4, 1-5]. E oggi, la «sana dottrina», è variamente chiamata: chiusura al mondo e all’uomo, legalismo, rigidezza e via dicendo [segue l’intero testo …]
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Per leggere la disputatio cliccare sotto
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Nella nostra pagina Siti Amici che potete trovare sulla home-page dell’Isola di Patmos, c’è il collegamento al sito ufficiale del Cardinale Carlo Caffarra, nel quale è leggibile la sua raccolta di omelie. Molte di queste omelie, degne dei sermoni dei grandi Padri della Chiesa, costituiscono prezioso materiale per la edificazione spirituale del Popolo di Dio, in modo particolare di questi nostri tempi.
Potete aprire la pagina anche da qui cliccando sull’immagine sotto
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“Sono solo gli animali che sono incapaci di compiere l’operazione astrattiva”. Per esempio, i Grilli.
… e vorrei far presente come il sunnominato Grillo non si faceva alcun problema a criticare spudoratamente Benedetto XVI, ancora regnante, giungendo a proclamare “ex-cathedra” non solo l’illegalità, ma addirittura l’invalidità del motu proprio Summorum Pontificum.
Caro Alberto.
Per un discorso di pari opportunità e per non apparire – lungi da me! – maschilista, si potrebbe anche aggiungere l’altra sodale campionessa del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la “insigne” teologhessa Marinella Perroni, che nel 2010, pontificando durante un intervallo nel chiostro di quell’ateneo, presenti e testimoni oculari ben quattro sacerdoti e due laici, totale sei persone sempre viventi e dotate di ottima memoria, affermò che Giovanni Paolo II aveva portata indietro la Chiesa di un secolo e che l’allora regnante Benedetto XVI le stava dando il colpo di grazia.
Questo e molto altro ancora fu portato all’attenzione della Congregazione per la dottrina della fede e della Congregazione per l’Educazione cattolica, attraverso documenti quali registrazioni di lezioni e dispense scritte date, con il risultato che né l’una né l’altra Congregazione hanno fatto mai niente.
E pochi anni dopo, la “diva” Perroni in sodale compagnia di Alberto Melloni, partecipavano entrambi, il 12 giugno 2014 presso la sala delle conferenze della Libreria Arion ubicata in Via Milano a Roma, ad un simposio di massoni promosso dalla Grande Loggia del Grande Oriente d’Italia dove per la prima volta è stata celebrata la grandezza di un Pontefice. Queste le parole del Gran Maestro Stefano Bisi, poi appresso pubblicate: «le premesse per una nuova stagione della Chiesa, in dialogo, con il mondo, ci sono tutte. Mi piacerebbe proprio sapere cosa pensa Papa Francesco della massoneria».
E d’improvviso, dal 13 marzo 2013, ecco che modernisti, massoni ed eretici di varia fatta hanno scoperto persino il dogma della infallibilità pontificia, proprio quella che il buon benedettino tedesco Elmar Salmann, dalla sua cattedra della Pontificia Università Gregoriana e da quella del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, chiamava in modo sfottente «dogmino inventato da quel caso clinico psichiatrico di Pio IX». E anche in questo secondo caso, una cosa che non manca, sono i numerosi testimoni che hanno udito ciò e molto altro ancora …
Dinanzi a queste gravissime omissioni dell’Autorità Ecclesiastica che non ha in alcun modo reagito e agito, possiamo dedurre che forse, domani, Satana in persona accoglierà in pompa magna certi vescovi e cardinali, quando essi varcheranno le porte dell’Inferno, colpevoli di non avere protetta la Sposa di Cristo ed il Popolo da Dio affidato alla sua Santa Chiesa.
E a quel punto capiranno in che misura «Dio castiga e usa misericordia» [cf. QUI]
Ho l’impressione che nella Chiesa stia tornando con potenza l'”ora delle tenebre”.
Quanto a Grillo, ho visto dal suo curriculum che dal 1994 è al S. Anselmo di Roma, e poi ovviamente, via via incarichi sempre più prestigiosi. Quindi, nessuno di coloro che dovevano vigilare, ha vigilato. Anzi, evidentemente, molti hanno collaborato… non vorrei essere nei loro panni, il giorno del giudizio.
Siamo molto dispiaciuti, specie per coloro che vengono traviati da simili figure, ma siccome giustamente “non praevalebunt”, stiamo sereni, e preghiamo.
Ah, e naturalmente, grazie, Card. Caffarra, per il Suo coraggio.