(Partie II) Pire que de déchirer le patch: Messe célébrée en se baignant dans la mer? Ponctuel comme la mort ecclésiale et ecclésiastique vient la réponse de l'archidiocèse de Crotone

(Partie II) PIRE DE LA LARME LE PATCH: MESSE CÉLÉBRÉE AU PRINTEMPS EN MER? PUNTUALE COME LA MORTE ECCLESIALE ED ECCLESIASTICA GIUNGE LA RISPOSTA DELL’ARCIDIOCESI DI CROTONE

"Avant l'Eucharistie, il faut un sens du sacré avant le sens pastoral, c'est-à-dire de la Présence divine". Et quelle présence divine est perçue dans le masse humide par Mattia Bernasconi? Je serais curieux de demander à votre évêque, ainsi que son professeur dogmatique, de liturgie et de droit canonique qui lui aura sûrement expliqué ce qu'est la messe catholique et comment elle est célébrée [article précédent: qui]

- Nouvelles de l'Église -

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Auteur
Ivano Liguori, ofm. Cap.

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Nel lessico clérical-correct moderno accusare di farisaismo qualcuno o chiamarlo fariseo equivale ai sinistri chic radical che accusano di fascismo e chiamano fascista chi che osa affermare che il male è male

Puntuale come il film Una poltrona per due la sera del 24 décembre, è giunto il comunicato dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina (cf.. qui) all’indomani della notizia della Santa Messa celebrata in mare, su un materassino gonfiabile e in costume da bagno dal presbitero Mattia Bernasconi della parrocchia San Luigi Gonzaga di Milano.

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Già dal titolo del comunicato Riscoprire la bellezza dei Simboli Liturgici – è facile intuire che la pezza, comme d'habitude, si riveli peggiore dello strappo. E in effetti se leggiamo il testo con attenzione non fatichiamo a classificare questa difesa d’ufficio come la più classica delle supercazole alla Ugo Tognazzi.

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Anzitutto discutibile è la sottolineatura in apertura del comunicato diocesano. Non si considera minimamente la gravità del fatto che cioè, una Santa Messa sia stata ridicolizzata e assimilata al pari di un intrattenimento da villaggio vacanze anni Ottanta, preoccupandosi solo di ribadire la «bellezza e la serietà dell’esperienza vissuta da questi giovani, che hanno scelto il nostro territorio per impegnarsi in un campo di volontariato e interrogarsi sul tema della legalità».

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Tu as compris, rigidi dogmatici e liturgisti frenici, sépulcres blanchis, tutti pizzi e merletti della nonna? L’importante è avere fatto fare a questi ragazzi una esperienza civile forte, averli saputi educare alla legalità e all’impegno civico e non già alla partecipazione consapevole del mistero eucaristico, cosa che ci si auspicherebbe per dei giovani provenienti da una parrocchia di Milano e non già da una sezione provinciale dello UAAR. Ma lasciamo perdere queste pretese da cristiani rigidi e dal collo storto.

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Voi bigotti messaioli avete l’obbligo di aggiornarvi e di capire che il nuovo kerigma che oggi va per la maggiore nella Chiesa è la valorizzazione dei diritti civili sul territorio. La riscoperta, espérons, delle risorse locali ed enogastronomiche. Poco importa se poi, in nome degli altissimi valori civili, si cade dentro a una violazione palese del deposito della fede, della normativa liturgica e canonica della Chiesa, forse con scandalo dei semplici, di coloro cioè che ancora credono e partecipano a una Santa Messa con devozione così come domineddio l’ha pensata.

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Quello che conta è essere stato lo strumento che ha permesso l’esperienza forte a questi rampolli della chiesa di Milano cosa questa «da apprezzare e di cui esserne grati». E allora anche noi ci uniamo a questo civilissimo coro di gratitudine e diciamo: «Grazie Signore grazie, Signore graaazieeee (cf.. qui)».

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Ancora con il giubilo nel cuore e il tremore tra le labbra, a mani basse come chi sa di essere stato vinto e superato, mi permetto timidamente di suggerire all’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina delle idee pastorali per la prossima aggregazione estiva giovanile. Anzitutto l’organizzazione di alcuni rave party didattici per ragazzi dai 15 à la 25 années. Rave – chi siamo noi per dubitare che nei rave party non si possa trovare anche qualcosa di buono? –in cui giovani si sentano spinti a potenziare le loro skills di socializzazione e al contempo essere introdotti alla conoscenza e allo studio pratico delle sostanze psicotrope più comuni sul territorio – magari in collaborazione con il dipartimento di tossicologia e azzardando il patrocinio di qualche nucleo antidroga – cosa senz’altro utile in previsione di una ipotetica futura carriera universitaria in Chimica e tecnologie farmaceutiche o di un arruolamento tra le forze di polizia.

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Nello specifico proporrei anche l’allestimento di alcuni gazebi attorno a dei falò atti alla degustazione di qualche buon prodotto enogastronomico della regione che aiuti le imprese agricole in difficoltà a ritrovare i propri spazi e la fiducia in sé stesse partendo dall’utilizzo di materiali vert a zero impatto ambientale per rispettare sorella madre terra, a partire da quelle straordinarie bombe che sono le salse calabresi ai peperoncini piccantissimi da lasciare senza fiato.

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Con un programma estivo del genere, ne siamo sicuri, non ci sarà più bisogno neanche di celebrare la Santa Messa o di pregare per avere un’esperienza forte di Dio, parce que toutes, vuoi per le sostanze psicotrope vuoi grazie a un buon Cirò Rosso DOC, saranno certamente in grado di essere profeti e di avere visioni meglio di come fecero, al tempo di Mosè, Eldad e Medad [cf.. nm 11,25-29].

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Mais allons-y. Proseguendo la lettura del comunicato, non si può che condividere che la liturgia, così come ogni celebrazione dei divini misteri della Chiesa, consta di gesti e di simboli che è giusto rispettare e valorizzare. Ma il comunicato – o l’estensore del comunicato – sembra omettere la conseguenza che un tale rispetto e valorizzazione implica – cosa che nel magistero della Chiesa appare limpido e cristallino sia per la art sacré que pour la Le sacrement de la rédemption – e cioè che la celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e della Chiesa, non è un patrimonio ad usum privato del prete, il quale non può, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica e sacramentale. E questo vale sia per quanto riguarda la parte materiale che formale del Santo Sacrificio. Proprio il ricorso all’espressione conciliare per ritus et preces [cf.. Caroline du Sud 48] dovrebbe suscitare nell’estensore della nota diocesana una giusta venerazione per l’intero complesso del diritto liturgico della Chiesa che nel caso di specie costituisce un evidente illecito che deve essere corretto quanto prima utilizzando la virtù teologale della carità che è sempre compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità che non può essere negata [cf.. Benoît XVI, Lettera enciclica Charité en vérité, nn. 1-2, 29].

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E qual è la verità? La verità è che un prete non può celebrare in quelle condizioni che non sono neanche lontanamente ammissibili dentro un bar di uno stabilimento balneare, dove il buongusto civico e l’etichetta del gestore impone agli avventori di mettersi almeno la maglietta per andare a consumare al bancone.

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La verità implica che anche nei casi particolari previsti dal Codice di Diritto Canonico, dove si sottolinea la prerogativa della sporadicità e non già dell’ordinarietà [Voir. pouvez. 932 §1 e 2 CIC in Commento al Codice di Diritto Canonico a cura di Mons. Pio Vito Pinto, LEV, 2001 e Commento giuridico pastorale al Codice di Diritto Canonico di Luigi Chiappetta, informatique 2011], le celebrazioni eucaristiche (anche quelle vacanziere e dei campi scuola) siano celebrate in modo consono, in luoghi curati, decorosi e rispettosi della sacralità del sacrificio pasquale del Cristo che in esso vi si celebra. Domando pertanto ai canonisti più colti e preparati del sottoscritto se la particolarità e l’eccezionalità prevista del canone can.932 §1 e 2 si applica ai picchi termici italiani, cosa questa che sembra aver orientato la scelta della messa in mare celebrata dal presbitero Mattia Bernasconi (cf.. qui). Car si tel était le cas, tutti i confratelli sacerdoti della Sardegna e della Sicilia si sentirebbero autorizzati a celebrare da giugno a settembre dentro a delle chiese gonfiabili come a Las Vegas a pochi metri della battigia avendo come scusante le temperature che oscillano in estate dai 35 à la 42 degrés.

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Ricordo ancora ai fedeli, quelli più distratti e ingenui, che Crotone si trova in Italia, dove c’è ancora la Chiesa Cattolica romana. Questo chiarimento geografico è utile per evitare confusioni di sorta, se mai qualcuno pensasse di vivere in Gallia al tempo di Giulio Cesare tra i Druidi, cosa che autorizzerebbe allora a cercare come luogo celebrativo non una chiesa, ma un bosco di querce, una pianta di vischio o le rive di un lago.

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Se lo stupore è parte essenziale dell’atto liturgico, di certi stupori noi sacerdoti antiquati e fedeli rigidi ne avremmo fatto volentieri a meno. Suggerisco ai venerabili vescovi e ai rettori dei seminari di curare particolarmente bene la formazione liturgico-sacramentale dei futuri sacerdoti delle loro zone, forse più attenti a depilarsi le sopracciglia in modo scolpito come le signorine, anziché studiare l’Ordinamento Generale del Messale Romano. Cosa che permetterà un sano senso pastorale affinché ci sia risparmiato per l’avvenire l’imbarazzo e lo stupore di dover lasciare a malincuore simili celebrazioni e sacerdoti per far rotta verso altri lidi.

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Affidiamo ai Monaci Certosini della storica e antica Certosa calabrese di Serre San Bruno una adeguata preghiera di riparazione, alla quale si uniranno quelle di noi Padri de L'île de Patmos.

Laconi, 27 juillet 2022

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Une vidéo qui pose de très sérieuses questions sur la formation permanente des prêtres, mais surtout sur la formation de leurs évêques à l'épiscopat

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Poteva mancare il teatrino del clericalmente corretto del vignettista Don Giovanni Berti?

La risposta colorita di Padre Ariel non si è fatta attendere

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1 réponse
  1. Stefano Delle Chiaie
    Stefano Delle Chiaie dit :

    Quand la Liturgie devient une parodie, dietro non può che esserci la scimmia di Dio. Poi le anime belle possono giocare a nascondersi dietro il dito del rigidismo farisaico, convinte come sono che a loro tutto è concesso, giacché incarnano l’innocenza, la purezza e la bontà della Chiesa delle origini, maman, sul piano teologico, il dato di realtà è questo e solo questo. Un dato oggettivo e incontrovertibile. Se c’è ancora qualche anima bella in buona fede, rifletta su questo.

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