[video] il mistero dell’immortalità dell’anima: la salvezza, la giustizia divina e l’inferno

–  i nostri video –

IL MISTERO DELL’IMMORTALITÀ DELL’ANIMA: LA SALVEZZA, LA GIUSTIZIA DIVINA E L’INFERNO

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Un viaggio nel cuore di uno dei più grandi misteri dell’uomo e dell’umanità: Dio ci vuole tutti salvi, ma non tutti si salveranno, ciò non per volere di Dio, ma per la libera volontà dell’uomo.

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Autore
Giovanni Cavalcoli, O.P.

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due sacerdoti e due teologi a servizio dei loro numerosissimi lettori, lungo il tunnel della vita, a riflettere sul mistero dell’immortalità dell’anima … [nella foto di spalle: Giovanni Cavalcoli, OP e Ariel S. Levi di Gualdo]

Come da tempo avevamo promesso ai nostri Lettori, L’Isola di Patmos vi offrirà una serie di video-lezioni del teologo domenicano Giovanni Cavalcoli.

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In questo primo video, girato nel mese di maggio presso lo splendido convento ligure di Varazze, il Padre Giovanni affronta il grande tema dell’immortalità dell’anima in rapporto al mistero della salvezza. Dio Padre desidera che tutti gli uomini possano essere salvi, ed a tutti offre mezzi, strumenti e vie di salvezza. Dio ha desiderato a tal punto la nostra salvezza da inviare a noi il proprio Figlio Unigenito, il Verbo di Dio incarnato.

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È necessario però ricordare, in quest’epoca di buonismi e di falsi misericordismi, che la salvezza è offerta a tutti, ma che non tutti gli uomini saranno salvi. Dio, che ci ha creati liberi e dotati di libero arbitrio, rispetterà fino in fondo questa libertà dell’uomo; libero di scegliere di camminare verso l’eterna beatitudine, o libero di scegliere di camminare verso le fiamme dell’Inferno [segue il video …]

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Per aprire il video cliccare sotto

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Canale You Tube de L’Isola di Patmos

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Canale cattolico GloriaTv

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Dio vi renda merito per la vostra generosità

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L’antica menzogna dei Giudei sulla risurrezione di Cristo. Una riflessione contro il falso dialogo interreligioso ebraico-cristiano di Andrea Riccardi e della Comunità di Sant’Egidio

—  i video de L’Isola di Patmos —

L’ANTICA MENZOGNA DEI GIUDEI SULLA RISURREZIONE DI CRISTO. UNA RIFLESSIONE CONTRO IL FALSO DIALOGO INTERRELIGIOSO EBRAICO-CRISTIANO DI ANDREA RICCARDI E DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO

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Chi non crede alla risurrezione di Cristo, in modo coerente considera noi cristiani figli di una menzogna. Però l’importante è dialogare … dialogare … Sì, va bene: ma dialogare su che cosa? Perché se queste sono le premesse, sarebbe più coerente che certi dialoghi, anziché essere chiamati dialoghi interreligiosi, fossero chiamati dialoghi interpolitici, destinati solo a fare la gioia dei capocomici del sincretismo e del relativismo religioso.

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Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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Lunedì della Pasqua 2017, in foto: Ariel S. Levi di Gualdo sullo sfondo di Pollica nel Cilento dal belvedere di Villa “La Rocca” Paravia.

Narrato che i capi dei Sacerdoti hanno corrotto le guardie poste a custodia del sepolcro con «una buona somma di danaro» affinché riferissero il falso [cf. Mt 28, 12-14], l’Evangelista Matteo conclude il racconto con una frase su cui non si può sorvolare: «Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi» [Mt 28, 15].

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Riguardo la morte di Cristo va ribadito che i romani hanno eseguita una condanna voluta dall’autorità religiosa giudaica. Un fatto storico che nessuno può riscrivere per non irritare a posteriori la suscettibilità del moderno Sinedrio, o per non turbare certi insani dialoghi interreligiosi alla Sant’Egidio — che nulla hanno da spartire col sano dialogo interreligioso del documento Nostra Aetate —, ed ai quali taluni non esiterebbero a sacrificare gli stessi fondamenti della nostra fede e la storicità dei Santi Vangeli, pur di dialogare a tutti i costi e costi quel che costi.

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La domanda è quindi semplice: il Corpo di Cristo, è stato trafugato dai suoi seguaci, che hanno data poi vita ad una menzogna, oppure, Cristo è veramente risorto, ed altri hanno mentito ?

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tomba di cristo

possiamo fare tutti i dialoghi interreligiosi che vogliamo, ma una cosa resta certa: o hanno mentito i Discepoli di Cristo, o hanno mentito i Giudei, perché tesi e antitesi non possono avere entrambe ragione

Andrea Riccardi e la Comunità di Sant’Egidio possono dialogare quanto e con chi vogliono, ma, a duemila anni di distanza, resta in piedi il seguente quesito: tra le due diverse parti, una ha detto il vero, l’altra ha mentito e diffuso il falso. Solo una delle due parti ha narrato il vero, mentre l’altra ha adulterato i fatti, mentito e diffuso il falso. Chi infatti afferma un fatto e chi nega in modo deciso quel fatto stesso, non possono avere entrambi ragione, è un fondamento della logica e del senso comune. Pertanto, chi dei due ha mentito: i Discepoli di Cristo, o i Capi del Sinedrio?

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Hanno mentito coloro che hanno annunciata la risurrezione, o i giudei nell’affermare che durante la notte, il Corpo umano del Verbo di Dio fatto uomo, è stato trafugato dal sepolcro? Perché è su questo che si dialoga veramente. In caso contrario, prendere invece un caffè glatt kosher con i Capi del Sinedrio moderno al gran carnevale del sincretismo e del relativismo religioso di Assisi, organizzato da Andrea Riccardi e dalla Comunità di Sant’Egidio, non può servire né mai servirà a niente, tanto meno a quella verità che ci farà liberi [cf. Gv 8, 32]. Una verità che noi siamo chiamati a custodire e annunciare, non ad annacquare, non a mercanteggiare, specie con chi ci considera figli di una colossale menzogna  [segue il video …]

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Per aprire il video cliccare sopra questa immagine

Ariel foto video Pollica OK.

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[video] – Morale cattolica e gioco d’azzardo: il problema della ludopatia

— i video dell’Isola di Patmos —

MORALE CATTOLICA E GIOCO D’AZZARDO: IL PROBLEMA DELLA LUDOPATIA

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Per la morale cattolica, il gioco d’azzardo non sempre è considerato un peccato, ma può divenire tale quando il gioco d’azzardo reca offesa alla giustizia e alla carità, esponendoci al vizio strutturato su quella dipendenza patologica che nasce da una nostra libera scelta.

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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ludopatia isola

il convegno sulla ludopatia promosso dal Lions Club, presso il quale ha tenuto una relazione Ariel S. Levi di Gualdo sul rapporto tra morale cattolica e gioco d’azzardo

Ridurre le persone schiave dei sentimenti irrazionali-emotivi, delle illusione e dei sogni, non è forse la forma peggiore di schiavitù?

La schiavitù moderna è peggiore di quella degli antichi romani, che era un istituto giuridico del diritto civile; un istituto che prevedeva la emancipatio, la liberazione dello schiavo. E una volta divenuto libèrto, l’ex schiavo, specie in epoca imperiale, poteva fare persino brillanti carriere. Al contrario della schiavitù moderna, non codificata in alcuna legge, perché i sistemi democratici che promuono la schiavitù psicologica sono quelli che la schiavitù la condannano in modo deciso, ma risultando poi nei fatti gli stessi che esercitano massicci controlli sulle masse di schiavi, per i quali non è prevista quella possibilità giuridica di emancipazione prevista invece già oltre due millenni fa nel diritto civile romano.

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Lions Club 31.03.2017 ok

il prof. dott. Franco Cirillo (a sinistra), il padre Ariel S. Levi di Gualdo (a destra) durante la conferenza

Riguardo il gioco d’azzardo, il Catechismo della Chiesa Cattolica usa un termine molto più forte del termine “dipendenza”, usa il termine “schiavitù”. E qui vi faccio notare che non tutte le dipendenze sono in sé e di per sé cattive, a volte non sono neppure nocive. Infatti, la “dipendenza”, può nascere da una nostra lucida scelta iniziale che poi può sfuggire al nostro controllo, sino a renderci schiavi, ma partendo comunque da un atto iniziale della nostra libera volontà. Esistono infatti due diverse forme di schiavitù: possiamo essere ridotti in schiavitù attraverso una violenta privazione totale della libertà, o possiamo essere ridotti in schiavitù da varie forme di dipendenza psicologica, senza che quasi ce ne rendiamo conto [segue il video della conferenza]

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Per aprire il video della conferenza cliccare sull’immagine sotto:

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Canale You Tube de L’Isola di Patmos

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Scuola, creatività e cultura del merito: “La scuola come valore sociale e bussola di orientamento nella vita e nel lavoro”

– I video dell’Isola di Patmos –

SCUOLA, CREATIVITÀ E CULTURA DEL MERITO: «LA SCUOLA COME VALORE SOCIALE BUSSOLA DI ORIENTAMENTO NELLA VITA E NEL LAVORO»

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[…] «Lo so benissimo che queste cose molti non ve le dicono, semmai mossi da buon cuore – che poi buon cuore non è – il quale porta a dire: “Ai giovani non vanno rubati i sogni”. Ebbene io vi dico che i giovani non vanno lasciati in un mondo di sogni, vanno educati e stimolati ad essere creativi e ad esprimere al massimo la loro creatività nel mondo della realtà».

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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aula magna dell’Istituto Adelfio Insolera di Siracusa, evento promosso dal Lions Club

In questa lectio che si è svolta il 2 aprile nella splendida cornice dell’antica Città di Siracusa presso l’aula magna dell’Istituto Adelfio Insolera, ho avuto il piacere di confrontarmi con una platea di oltre 300 giovani in età compresa tra i 17 ed i 18 anni delle scuole medie-superiori, percorrendo temi legati alla scuola, in particolare al loro futuro lavorativo, invitandoli a riflettere sul valore e sulla cultura del merito in rapporto sia allo studio sia al lavoro e toccando il delicato argomento dei numerosi lavori disponibili, che però i giovani italiani non vogliono svolgere più. Il tutto con la probabilità che domani, il figlio dell’extra-comunitario, dotato di ben altro spirito di sacrificio e animato da desiderio di riscatto, possa essere il loro futuro datore di lavoro.

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i rappresentanti del Lions Club promotori dell’evento

Lo spunto al quale mi sono ispirato per la riflessione è stata la conclusione del salmo 125: «Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo. Nell’andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni».

Mi è particolarmente caro ricordare la benedetta memoria del mio primo formatore e poi confratello sacerdote Vincenzo Maria Calvo [1937-2015], che fu a suo tempo insegnante e pedagogo premuroso di altre generazioni di giovani, ossia di molti genitori dei ragazzi ai quali pochi giorni fa ho parlato io con questa lectio [cf. QUI].

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conferenza 2 aprile

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Cari Lettori.

L’Isola di Patmos comincia il suo cammino il 20 ottobre 2014.

Nel corso dell’anno 2015 il numero delle visite ha superato i tre milioni, così suddivise: il 68% dei lettori appartenenti al pubblico italiano, il 32% a vari paesi del mondo.

Vi informiamo che nei primi tre mesi di questo anno 2016 abbiamo già raggiunto, dal 1° gennaio al 1° aprile, il numero complessivo di 2.852.000 visite.

Grazie a diversi lettori, ma soprattutto ad una singola benefattrice siamo riusciti a coprire le spese di gestione per l’anno in corso.

vi preghiamo di ricordarvi di noi, anche con un piccolo obolo, perché questa rivista telematica si sostiene unicamente con le offerte dei suoi lettori. 

I Padri dell’Isola di Patmos

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Il problema del linguaggio dottrinale e la neolingua dei nuovi teologi: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”

– I video dell’Isola di Patmos –

IL PROBLEMA DEL LINGUAGGIO DOTTRINALE E LA NEOLINGUA DEI NUOVI TEOLOGI: «FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI MA PER SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA»

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«Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole» [II Tm 4,3-4]

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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veduta aerea di Ortigia, cuore dell’antica città greca di Siracusa

In questa lectio che sono stato inviato a tenere dai Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dai Soci del Lions Club nell’antica città di Siracusa il 1° aprile 2016, ho trattato un argomento teologico molto delicato: la perdita del linguaggio per la corretta trasmissione dei misteri della fede e del dogma, spiegando come nel corso dell’ultimo mezzo secolo di storia, alla precisione del linguaggio metafisico, si sia sostituita all’interno della Chiesa una neolingua intrisa di sociologismi e teologismi. Il cuore della lectio si  incentra sul brano del Vangelo di Matteo dove si narra di Gesù che prova tenerezza verso gli uomini che «parevano come pecore senza pastore», per questo «si mise ad insegnare loro molte cose» [Mt  6,30-44].

cattedrale siracusa

immagine della cattedrale di Siracusa eretta sopra l’antico tempio di Minerva [VII sec. a.C]. Quella di Siracusa è un’antichissima Chiesa fondata per volontà dell’Apostolo Pietro dal Vescovo Marziano e poi visitata dall’Apostolo Paolo  [cf. At 28, 11-16]

Infine il monito paolino che oggi suona più che mai di drammatica attualità e sul quale è strutturata la intera lectio:

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«Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole» [II Tm 4,3-4].

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Mi è particolarmente caro ricordare il mio maestro e confratello sacerdote Giovanni Cavalcoli, figlio dell’Ordine di San Domenico e insigne discepolo di San Tommaso d’Aquino, con il quale da anni condivido con pena, amore ma anche con quella teologale speranza che unisce assieme fede e carità, la non facile situazione ecclesiale e teologica che stiamo vivendo. Parte di questa lectio è anche frutto dei lunghi colloqui e scambi di approfondimento intercorsi tra di noi in questi ultimi tre anni.

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conferenza san tommaso

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L’oro dei Magi e il falso amore per i poveri di Giuda Iscariota

— I video dell’Isola di Patmos —

L’ORO DEI MAGI E IL FALSO AMORE PER I POVERI DI GIUDA ISCARIOTA

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[…] Molti di questi falsi amici della Chiesa, oggi tanto innamorati della povertà sulla pelle degli altri, sono in verità dei soggetti sul libro-paga del peggiore liberal-capitalismo, affiliati alle più potenti e nocive logge massoniche; sono gli stessi che prestano felice e operoso servizio a favore di coloro che hanno creato una crisi economica mondiale a tavolino allo scopo di rendere i ricchi ancora più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Questi sono i falsi amici della Chiesa che oggi desiderano, vogliono ed auspicano una Chiesa che sia veramente povera.

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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[…] La verità è che oggi, i sostenitori della «Chiesa povera per i poveri» sono i suoi peggiori nemici di sempre: atei, post-comunisti, ultra laicisti, ma soprattutto massoni. E costoro la vogliono povera di autorità, povera di autorevolezza e quindi povera di credibilità; la vogliono pezzente, a tratti buffonesca e cialtrona. E per raggiungere questo traguardo che pare purtroppo sempre più vicino, bisogna distruggere tutto ciò che nella sua stessa simbologia esteriore può in qualche modo richiamare la sua autorità, la sua autorevolezza e la sua credibilità. Proprio come se la Beata Vergine Maria e il Beato Giuseppe avessero detto ai Magi: “No, grazie. L’oro non possiamo accettarlo, datelo ai poveri”, ed il tutto, semmai, pure con un moto di stizza e di disgusto.

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In verità vogliono privarci di Cristo con il pretesto tutto sommato geniale e mediaticamente di grande effetto di quei poveri dei quali, ai nemici di sempre della Chiesa, non interessa niente, ma proprio niente [Tratto dalla lezione video sotto riportata …]

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– Video – “Dio è cattolico”, ce lo insegna la Luce del Vangelo di Giovanni

— I video dell’Isola di Patmos

«DIO È CATTOLICO», CE LO INSEGNA LA LUCE DEL VANGELO DI GIOVANNI

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Non molto tempo fa, il Pontefice felicemente regnante Francesco, dialogando con il giornalista felicemente ateo Eugenio Scalfari, ha affermato: «Io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico, esiste Dio». E affermando questo ha ripreso un concetto già espresso nell’autunno del 2007 dal Cardinale Carlo Maria Martini e poi riportato nel libro titolato Conversazioni notturne a Gerusalemme. Forse non spetterebbe a me ribattere al defunto Vescovo di Milano, celebrato fino alla morte da tutta la sinistra radical-chic anti-cattolica d’Italia e non solo; posso però dire sommessamente che di notte, i vecchi cardinali, forse farebbero meglio ad andare a dormire, evitando così di seminare danni attraverso i loro dialoghi insonni-teologici.

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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Ciclo di tre lectiones dedicate alla memoria di Girolamo Savonarola

Prima: «Dio è cattolico, ce lo insegna la Luce del Vangelo di Giovanni»

Seconda: «L’oro dei Magi e il falso amore per i poveri di Giuda Iscariota»

Terza: «Pietro, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli nella fede»

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Le lezioni “seconda” e “terza” saranno pubblicate nei prossimi giorni

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Video-meditazioni di Ariel S. Levi di Gualdo sull’Avvento

— I video dell’Isola di Patmos

VIDEO-MEDITAZIONI DI ARIEL S. LEVI di GUALDO SULL’AVVENTO

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Dopo le due lectiones tenute a Roma dal Padre Ariel S. Levi di Gualdo presso i Frati Francescani dell’Immacolata, vari lettori hanno chiesto di mettere a disposizione altri video-materiali dei Padri dell’Isola di Patmos. Cominciamo con l’offrire queste Meditazioni d’Avvento dedicate a due letture tratte dal Vangelo e da una lettura biblica tratta dal Libro della Genesi, nelle quali sono illustrati principalmente tre concetti chiave: la volontà del Padre, il si di Maria, la compassione di Cristo.

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Autore Redazione dell'Isola di Patmos

Autore
Redazione
dell’Isola di Patmos

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Cari Lettori.

Quanto prima il Padre Ariel e il suo Collaboratore si recheranno presso il convento in cui vive il Padre Giovanni Cavalcoli per stare un po’ assieme e registrare delle lectiones dell’insigne accademico domenicano da pubblicare in video sul Canale You Tube dell’Isola di Patmos.

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DAL CANALE YOU TUBE DELL’ISOLA DI PATMOS

Per aprire i video cliccare sopra le immagini

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PRIMA MEDITAZIONE: La volontà del Padre

Video 1

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SECONDA MEDITAZIONE: Il sì di Maria

Video 3

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TERZA MEDITAZIONE: La compassione di Cristo

Video 2

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Apertura del Giubileo agli animali nel giorno della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

— I video dell’Isola di Patmos

APERTURA DEL GIUBILEO AGLI ANIMALI NEL GIORNO DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

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In virtù delle mie cattoliche competenze animali ho voluto dare un contributo offrendo ai Lettori dell’Isola di Patmos un video sulla apertura del Giubileo. Nella solennità della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria i festeggiamenti per l’apertura della Porta Santa si sono infatti conclusi con una serie di proiezioni notturne sulla facciata della Papale Arcibasilica di San Pietro trasformata per l’occasione in uno zoo.

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Autore Ipazia gatta romana

Autore
Ipazia gatta romana

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ipazia sotto coperta

… la devastatrice professionista delle coperte dei letti

Ringrazio il Centro Televisivo Vaticano da cui ho tratto le immagini di questo filmato. Ringrazio Ariel S. Levi di Gualdo, mio direttore spirituale, che ha accettato di comparire con me in video. Un devoto grazie all’insigne domenicano Giovanni Cavalcoli, accademico pontificio, che mi ha aperto la mente sui principi tomisti della metafisica felina; al giovane filosofo tomista e teologo Jorge Facio Lince che mi ha aiutato ad apprendere gli insegnamenti a me impartiti dall’insigne teologo domenicano.

Prometto al Padre Ariel ed a Jorge, come mia personale penitenza in questo anno giubilare, di non avvoltolarmi più nelle coperte di lana invernale dei letti delle loro camere facendoglieli poi trovare puntualmente disfatti al loro rientro a casa.

Attraverso questo atto penitenziale spero di lucrare l’indulgenza offrendo giornalmente, come gatta cattolica consacrata laica, le mie preghiere per i felini peccatori del ceto degli aristogatti, perché al loro contrario i gatti delle periferie esistenziali sono poveri e, in quanto poveri, sono tutti buoni, santi e salvi; perché la Chiesa di Cristo non è più la Chiesa di tutti gli uomini di buona volontà, ma la Chiesa dei poveri.

ipazia coperta

… la devastatrice professionista delle coperte dei letti

Ahimé non posso ospitare una famiglia di gatti profughi maomettani come avrei desiderato, perché il Padre Ariel mi ha detto che mi avrebbe sbattuta fuori di casa e mandata ad abitare nella struttura alberghiera di chi mi aveva messo in testa certe idee alquanto irrealizzabili.

A quel punto ho riflettuto su quella “minaccia” e mi sono ricordata che anch’io, quand’ero piccola — pensate: pesavo appena quattro etti! — fui strappata alla sicura morte dal Padre Ariel e dal suo Collaboratore, che terminata la celebrazione della Santa Messa nelle Catacombe di Priscilla erano intenti a rincasare, quando mi trovarono abbandonata, presa a urlare in Via Nemorense. Come potete capire non mi hanno raccolta in una periferia esistenziale, ma in una zona residenziale romana del quartiere salario, dove potrebbero abitare molti più poveri di quanti non ne abitino nei quartieri ultra-popolari, perché, come mi ha sempre insegnato il mio buon Padre: chiunque è privo di Cristo è un povero. È in questo che si misura infatti la vera povertà: essere privi della grazia del Padre Creatore, del Figlio Redentore, dello Spirito Santo consolatore che procede dal Padre e dal Figlio.

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DAL CANALE YOU TUBE DELL’ISOLA DI PATMOS

Per aprire il filmato realizzato da Ipazia gatta romana  cliccare sopra la foto

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Ipazia al Giubileo

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Karl Rahner tra sociologismi, teologismi ed eresie: la teoria dei “cristiani anonimi” – lectio magistralis di Giovanni Cavalcoli

— I video dell’Isola di Patmos —

KARL RAHNER TRA TEOLOGISMI, SOCIOLOGISMI ED ERESIE: LA TEORIA DEI “CRISTIANI ANONIMI”

 

Tra le varie “teorie” del gesuita tedesco Karl Rahner, una tra le più conosciute è quella dei “cristiani anonimi”. Una teoria ambigua che se letta e applicata potrebbe portare alla vera e propria vanificazione dell’intero mistero della redenzione.

 

 

Autore Redazione dell'Isola di Patmos

Autore
Redazione
dell’Isola di Patmos

Il teologo gesuita Karl Rahner (1900-1984), perito del Concilio Ecumenico Vaticano II, nell’immediato post-concilio si procurò la fama di uno dei più grandi teologi cattolici ed interpreti del Concilio. Sennonché però, altri teologi eminenti, come il Fabro, Lakebrink, il Card. Parente, il Von Balthasar e il Card. Ratzinger segnalarono le gravi insidie contenute nel sistema rahneriano e la falsità della sua interpretazione modernistica del Concilio, non conforme a quella della Chiesa post-conciliare. Un’interpretazione non di continuità ma di rottura, che forniva pretesti a reazioni ultratradizionaliste. Dalle segnalazioni di questi teologi, in un primo tempo inascoltate, sta sorgendo un movimento teologico internazionale, fedele alla Chiesa e al Papa, il quale si è impegnato a correggere le vedute rahneriane, le cui conseguenze si sono rivelate dannose in campo morale, come hanno segnalato alcuni moralisti, tra cui Don Dario Composta. Tale movimento si propone di contribuire alla vera interpretazione del Concilio, senza per questo misconoscere i meriti del teologo tedesco.

Riproponiamo sull’Isola di Patmos una lectio magistralis  tenuta presso il Seminario dei Frati Francescani dell’Immacolata dall’accademico pontificio Giovanni Cavalcoli nella quale il filosofo metafisico e teologo dogmatico domenicano confuta questa sottile ma pericolosa eresia rahneriana.

 

 

L’opera di Giovanni Cavalcoli su Karl Rahner

 

Cop_IlConcilioTradito