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O site desta revista e as edições levam nome da ilha do Egeu onde o Beato Apóstolo João escreveu o livro do Apocalipse, isolar também conhecido como «o lugar da última revelação»
«Os segredos mais profundos do resto de Deus foram revelados»
(dentro mais alto que os outros, John deixou a Igreja, os mistérios arcanos de Deus)
A luneta usada como capa da nossa página inicial é um afresco do século XVI de Correggio. preservada na Igreja de San Giovanni Evangelista, em Parma
Criador e editor deste site da revista:
MANUELA LUZZARDI
In ogni caso vi ringrazio per avermi pubblicato sia il commento che la replica (senzaltro un po’ aggressive a scomode ) cosa tutt’altro che scontata in un mondo di blog cattolici che fanno della censura sistematica l’argomentazione più solida. obrigado novamente.
C’è un certo cattolicesimo che sembra invidioso delle persone come Strada, e deve necessariamente cercare il modo per sporcarne la vita e le intenzioni.
Molti medici danno la vita per salvare le persone, ed un singolo medico può arrivare a salvarne qualche migliaio. Strada ha avuto però la capacità organizzativa e visionaria necessaria per arrivare a salvarne decine di migliaia.
E’ un carisma che egli ha saputo utilizzare per il bene e non per guadagnare abbastanza per comprarsi un panfilo o un aereo privato, come altri avrebbero fatto.
Ora possiamo solo essere grati a Dio che ogni tanto manda sulla terra una Madre Teresa o un Gino Strada, per compensare l’odio ed il male che noi esseri umani produciamo.
Esattamente come Madre Teresa, mesmo Strada não foi perfeito e objetivamente ele terá cometido muitos erros. Mas ele nunca desistiu dos desafios de tratar aqueles que não tiveram tratamento.
Como infelizmente não nascem muitas pessoas semelhantes, seria apropriado, quando eles surgirem, Busque agradecer a Deus cristãmente em vez de censurá-lo por ter concedido carismas e uma consciência justa até mesmo a alguns ateus.
A menos que você prefira aqueles que usam suas habilidades para sua própria vantagem exclusiva.
No mundo. Zanchi , quem escreve “um ateu que passa a vida para beneficiar os outros é tão inconsistente com suas próprias crenças quanto” Só estou dizendo que felizmente alguns ateus são inconsistentes, porque evidentemente são movidos por uma energia ética que ela, Mgr. Zanchi, não sabe e com inveja.
O autor do artigo, Padre Ivano Liguori, ha trascorso anni della sua vita nelle corsie degli ospedali, il presbitero aretino Mons. Giovanni Zanchi assiste giornalmente una persona anziana inferma e gravemente ammalata.
Ela, che invece spara giudizi così velenosi sulle persone, in quale sezione del PD confabulava, mentre tutti noi lavoravamo sul campo, a nostre spese e sacrificio, senza che nessun piddiota ci facesse piovere decine di milioni di euro?
E que Deus abençoe você!
Anche io assisto una persona invalida a mie quasi totali spese caro Padre Ariel . Le attività di assistenza della Chiesa sono finanziate dalla Chiesa , non credo che lei compri i letti o affitti i locali coi soldi suoi , ma se lo fa buon pro le faccia e sarà tutto merito un paradiso.
Ma le attività di Strada costavano, ed era necessario che si trovassero finanziamenti , e l’unico strumento è quello del farsi pubblicità ed bussare ovunque.
Io non discuto le vostre attività benefiche , discuto il voler a tutti i costi cercare il marcio nelle persone che fanno del bene quando non sono cattoliche.
E discuto la assurda posizione di chi pensa che se a fare del bene è un ateo allora deve avere un qualche tornaconto pratico oppure è scemo. Voi offendete i carismi e la grazia che Dio effonde (Felizmente ) anche a chi non crede in lui in modo diretto.
Il cristianesimo è sapere per fede e ragione che Dio esiste? Também, Mas não só: “Tu credi che c’è un Dio solo? você está certo; anche i demòni lo credono e tremano!” (GC 2, 19). Il cristianesimo è fare opere buone a favore del prossimo? Também, Mas não só: ci sono atei dichiarati che si adoperano molto per aiutare gli altri, ma “se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, mas eu não tive caridade [cioè l’amore di Dio], niente mi giova” (1CR 13, 3). Un cristiano che non vive coerentemente con la propria fede rischia l’eterna dannazione e scandalizza gli altri; ma – in linea di principio – um ateu que passa a vida para beneficiar os outros é tão inconsistente com suas próprias crenças quanto, perché se Dio davvero non esistesse, allora l’uomo non sarebbe altro che materia, momentaneamente vivo senza un perché e destinato a sprofondare nel nulla dopo la morte del corpo; Naquela hora, aiutare gli altri in difficoltà non sarebbe altro che ritardare la caduta nel nulla dopo la morte corporale; e a che pro? Il cristianesimo è diventare come Gesù Cristo, cioè figlio di Dio Padre per potenza dello Spirito Santo, morire per Cristo al peccato e risorgere con Cristo alla vita nuova: cioè durante questa vita terrena pensare, volere e agire come il Verbo incarnato, poi superare la morte e vivere eternamente in Dio, prima glorificati nell’anima e poi dopo la risurrezione finale anche con il proprio corpo glorificato. Il cristianesimo è dunque l’unica possibilità data agli uomini di vincere la morte e vivere felici eternamente.
Grazie monsignore per queste sue parole. E’ una preziosa lezione di catechismo su cui meditare ogni giorno, magari anche facendo l’esame di coscienza. Afinal, se mi consente l’espressione, le frasi conclusive sono una splendida finestra spalancata su quella che il Credo definisce “la vita del mondo che verrà”.
Gentili padri.
Apesar de admitir que não conhece totalmente os acontecimentos e a história de Gino Strada, volevo chiedere.. egli non potrebbe rientrare in quella schiera di “cristãos anônimos” teorizzati da Karl Rahner? Disse em outros termos, il famoso brano evangelico del “avevo fame, e mi avete dato da mangiare, etc.” Assume quem está alimentando, é dele, etc. deve necessariamente ter fé em Cristo? Eu entendo que é um assunto complexo e controverso, no entanto, na minha humilde opinião, A intuição de Rahner sobre cristãos anônimos não deve ser totalmente rejeitada. Caso contrário, deve-se concluir que fazer o bem, faça o bem, é prerrogativa exclusiva dos crentes, mas todos nós sabemos que não é o caso. Eu conheço crentes (pelo menos, então eles se definem) tutti rosari e sante messe, mas totalmente desprovido de caridade fraterna. Para citar o Evangelho: “non chi dice: homem! homem! Entrerà nel Regno dei Cieli..”
Quando la “caridade” diventa sistema, diventa un’organizzazione per produrre un “Nós vamos”, então não é mais assim, almeno non nel senso perseguito nel Vangelo. Sono sempre stato diffidente riguardo alle varie ONG, ONLUS, etc., che ho sempre visto come forme di assistenzialismo senz’anima, che si autocompiacciono dell’opera prestata più che degli effetti eventualmente prodotti, e “quase” mai scevre da più meschini interessi secondari o molto spesso prioritari rispetto alle pretese dichiarate.
Semmai ci fosse del buono nel concetto di “cristãos anônimos” ie Rahner, questo ve lo vedrei dipinto perfettamente nell’episodio che Nostro Signore ci racconta nella parabola del buon samaritano, il quale non va in cerca dell’occasione per distinguersi… semplicemente segue quanto di buono la sua anima gli suggerisce di fare in quell’istante, uno fra i tanti, del suo quotidiano vivere… seu, sim “anônimo”, rispetto a chi poteva fregiarsi di essere un sacerdote, un levita. Eppure è il solo che, senza cercarlo, si è distinto tra i tre come uomo di Dio.
Agora, chi le sembra più prossimo all’atteggiamento del samaritano? Coloro che in modo sistematico “producono carità” o coloro che di fronte alle circostanze della vita si sforzano, per quanto è nelle loro possibilità, di assumere un atteggiamento caritatevole?
Con questo mio pensiero non voglio affatto negare che vi sia gente mossa da sincere buone intenzioni, tra chi fa parte di queste organizzazioni.
Colgo occasione per ringraziare padre Ivano per la bella e illuminante riflessione.
Querida Andrea,
le rispondo io per dirle che Padre Ivano aveva preparato una risposta articolata alla sua domanda. Quando però in redazione l’abbiamo letta, ci siamo permessi di suggerirgli di pubblicare un articolo sul delicato argomento da lei toccato dei “cristãos anônimos”, che è una ardita e nebulosa ipotesi del teologo gesuita tedesco Karl Rahner.
Più volte è capitato che diversi Lettori, con le loro domande, abbiano ispirato ai Padri degli articoli.
In questo caso è stato lei l’ispiratore e gliene siamo grati.
Signor Andrea, la sua affermazione é uno dei luoghi comuni triti e ritriti che continuamente riappaiano all’orizzonte senza mai mostrare segni di stanchezza . Mi riferisco al topos di “quelli che vanno a messa e dicono il rosario e poi in quanto a carità cristiana,….”.
Intanto Lei che ne sa davvero di cosa c’é in fondo ai cuori delle persone, le loro ansie, crucci e problemi? Poi c’é l’idea di fondo che se uno va alla messsa, rezar, dice il rosario, insomma é cristiano convinto allora per forza deve diventare di colpo non so quale santo. Quasi che un cristiano sia telecomandato e si debba muovere come un robot programmato. De Fato, quando uno “va in chiesa, alla messa , prega e dice il rosario” é solo all’inizio, e così ogni giorno. Una lotta contro se stessi e le proprie asperità interiori e esteriori, che la preghiera però pian piano smussa e liscia. Ci provi e capirà, non sono cose che si imparano con la teoria. Bisogna viverle e bisogna farle. Quante pazienza ha davvero il Signore con noi, SA?
Per quanto riguarda l’idea strampalata dei “cristãos anônimos” (per Rahner lo sarebbero anche i talebani, non solo gli atei”) si può dire che era la manifestazione dell’ego di Rahner di voler apparire ad ogni costo come un genio agli occhi dei suoi colleghi, ben inteso visti sempre come inferiori. Il tutto camuffato da filosofia antropologico-trascendentale (Kant e Hegel) che nessuno capisce davvero, tantomeno lui (provi a leggerlo e mi dica se ci cava qualcosa, um pó’ come per l’arte moderna, guai a dire che sono sgorbi e patacche, si passa per…
Gentio. Alexander, non è per me un luogo comune, ma esperienza diretta vissuta sulla mia pelle. Persone che hanno detto il rosario e sono andate a messa per tutta la vita, ma rimaste tali e quali. Per non parlare di mio padre, divenuto anticlericale a seguito di anni di collegio, in cui si diceva il rosario tutti i giorni e si andava alla messa, ma per tutto il resto, chiamarlo luogo infernale è dir poco. Sapesse invece quanto bene ho ricevuto da persone che a malapena sanno fare il segno della croce. assim, attenzione a fare i farisei de’ noantri, “Pago la decima, vado al tempio..”
Bom Dia , il video sul canale al momento risulta privato! Obrigado!
Adesso è visibile, per errore era stato lasciato privato anziché essere messo pubblico
“Gesù lo riporta alla vita terrena e gli indica la via per ereditare la vita eterna, vale a dire l’amore concreto per il prossimo… Gesù cambia la prospettiva: lo invita a non pensare ad assicurarsi l’aldilà, ma a dare tutto nella vita terrena, imitando così il Signore…”
Se le parole sopra riportate e pronunciate da un autorevole pastore della Chiesa sono vere, Gino Strada dovrebbe essere in paradiso.
Mr. Lorenzo, Papa Francesco dice “amore concreto per il prossimo” e si intende un amore disinteressato. Ed é qui che sta tutto il punto della questione. Madre Teresa provava fastidio ed orrore per il clamore mediatico su di lei, Gino Strada lo cercava continuamente fino al punto di usare seriamente slogan esasperati fini solo a se stessi (mi ricordo “bisogna abolire la guerra” …per poi, a sorpresa, dire sconsolato che anche Emergency ne traeva comunque vantaggio dalla guerra perché li faceva lavorare; em conclusão, cosa voleva alla fine? Perché non lavorare in silenzio e basta? Um pouco’ di equilibrio, sangue freddo e spirito di abnegazione ci vuole , anche e soprattutto in campo umanitario dove si lavora in gruppo e le emozioni sono forti e possono fare brutti scherzi.)
Nessun amore è disinteressato:
– c’è chi ama per andare in paradiso,
– c’è chi ama per tornaconto personale,
– c’è chi ama per compiacere il mondo.
Invitare qualcuno “a non pensare ad assicurarsi l’aldilà, ma a dare tutto nella vita terrena”, è un messaggio antievangelico che dà ragione al comportamento di Gino Strada.
Non si può che condividere pienamente una esposizione fattuale così bene articolata ed argomentata
Tudo bem. Non riesco ahimé ( e mi sento in colpa) ad allontanare certe mie perplessità su Gino Strada che ho avuto anche quando era in vita. Un quadro complesso fra altruismo sincero e opportunismo politico e personale, seu. Ma é vero che Dio ci proibisce di giudicare moralmente il nostro prossimo. Non ci resta che pregare per lui ben sapendo che Gesù nella parabola ha fatto capire a tutti e per il bene di tutti noi che chi raccoglie meriti ed applausi su questa Terra non per forza deve attendersi di trovare la stessa accoglienza presso di Lui..
Credo che questo sia il giusto timore di Dio che ci aiuta ad entrare in Paradiso con umiltà e speranza
Gentile Alessandro,
la sua risposta mi dona l’occasione opportuna per un chiarimento necessario. Há dúvidas sobre o Doutor Gino Strada. Certamente não sou você e eu que os destacamos, mas políticos ilustres, militares, homens de inteligência, jornalistas investigativos etc..
Vários encontraram uma clara oscilação entre altruísmo e oportunismo político e visibilidade pessoal. O que, o resto, que caracteriza muitas ONGs, incluindo Emergência, que certamente não se destaca entre os mais discretos e invisíveis.
Quanto ao discurso sobre o julgamento de Deus, indicarei imediatamente uma chave para ler você. Julgar pela Sagrada Escritura significa presumir conhecer o coração com profundidade suficiente para formular um julgamento íntimo e pessoal.. Sabemos que o homem não pode e não deve fazer isso porque ele não é Deus. Em vez disso, podemos corrigir aquele que erra, ammonendolo affinché si ravveda.
Nel caso del dottor Gino Strada molte cose sarebbero state oggetto di ammonimento e lo sarebbero state per il fatto stesso che queste cose venivano ostentate con orgoglio, non ultima la sua verve spesso aggressiva contro i suoi oppositori e verso l’Italia.
Io non so lei, ma personalmente da un filantropo mi aspetterei un’azione pro-sociale diversa, senza colorazione politica, ideologia di sorta o passionalità scomposta cosa che il defunto medico non ha mai smentito né da cui si è ravveduto.
O resto, anche il diavolo quando è vecchio, si fa monaco.
Obrigado padre ivano,
articolo obbiettivo. Nulla da eccepire. Condivido ogni parola.
Non giudico Gino Strada ma il 68 si ed io c’ero. O 68 fu una grande manovra degli oligarchi massoni che fece fiorire il comunismo più becero nelle menti di arroganti indisciplinati, insofferenti all’ordine e alle regole e principalmente a Dio e alla religione cattolica, mascherando l’ateismo e la disgregazione della società a cui tendevano, con slogan di illuminismo pecoreccio. Per cui i sessantottini si sentivano figli dello stato, come lo volevano loro per tutti, e non figli di Dio. Per attaccare la società e le istituzioni facevano bandiera dell’eccezione per distruggere la generalità. I sessantottini non sarebbero mai riusciti a condividere idee tanto dannose che la mano nera massonica infilava, tra tante velleità inconcludenti, senza tanti allucinogeni, che venivano fatti scorrere a fiume accompagnati da sfaticatezza cronica e il volere la roba degli altri senza dare la propria agli altri. Gente cervellotica che senza le sponsorizzazioni illecite di chi voleva sovvertire ed ha sovvertito le regole senza averne diritto e senza consenso degli altri, non avrebbe cacato un ragno dal buco con le sue sole forze.
Ma Madre Teresa era sola ma con Dio. Madre Teresa ha lavorato solo con Dio. Madre Teresa non ha venduto Dio, non lo ha rinnegato, Madre Teresa ha mostrato a tutti il coraggio della fede. Ha fatto tutto da povera albanese. Ha lavorato per Dio. Al superficiale le posizioni appaiono uguali. Mas não é tão. Madre Teresa aborriva ciò che Dio non vuole.