Perché i Padri de L’Isola di Patmos hanno scelto di non parlare del Sinodo Panamazzonico? Perché non siamo giornalisti a caccia di scoop, tra processi alle intenzioni, schizofrenia collettiva e cattolici litigiosi allo sbando
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A prescindere dalla controversia sinodo si sinodo no c’è la tragica dimenticazione di questo:
L’auto-conoscenza che l’anima possiede è il livello stesso della sua conoscenza del suo mondo. Siccome la Parola di Dio prende la forma dei segni sparsi nel mondo, così come dei Testi Rivelati, l’anima “legge” se stessa e il mondo secondo il proprio stadio di avanzamento nella consapevolezza. Questo significa che la profondità di significato che si può discernere dall’esegesi del Corano deve corrispondere all’ermeneutica spirituale che l’anima è in grado di svolgere su se stessa e sul regno della Natura. Ricordiamo la meditazione di Corbin. Egli diceva che è possibile “leggere in verità ciò che si trova davanti” ai propri occhi. Quando leggiamo la natura in questo senso la percepiamo come una persona, un Angelo.
Prendendo come spunto l’intervento sul “vestito dei preti”, ecco un bell’articolo sul sacramento dell’Ordine
https://www.lifesitenews.com/news/vaticans-former-doctrine-head-ban-on-female-deacons-priests-an-infallible-catholic-dogma
in cui si afferma che “la decisione definitiva di Papa Giovanni Paolo II, vale a dire “la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa”(OS 4), è un dogma di fede cattolica.
Si, ne abbiamo parlato più volte e ripetutamente in passato in diversi nostri articoli teologici.
https://youtu.be/d6uWa27Z2Mg
Trovo lodevole che si proceda con prudenza e senza troppa foga nel partecipare al diffuso cicaleccio. Tuttavia i motivi di perplessità esposti, l’autorevolezza e serietà di molti tra quanti li hanno formulati, unitamente al confermato stile registico dell’evento, che ricalca il procedere ben calcolato ed estremamente determinato di occasioni precedenti, lasciano purtroppo poco spazio a fauste aspettative. Nella speranza di essere smentiti dagli eventi e dall’intervento dello Spirito sulla sua Chiesa, non mi pare così strano che si alzi, assieme alla preghiera di molti, anche la voce di qualcuno meno teologicamente ferrato, memore comunque di quali siano i contenuti fondamentali della fede in Cristo, che oggi appaiono in progressiva svendita.
Con stima.
in questa fotografia invernale dei Padri dell’Isola di Patmos noto con sbalordimento che … il domenicano veste l’abito domenicano, il cappuccino il saio francescano, padre Ariel ha la talare, il mantello e il saturno in mano.
Scusate, ma voi siete tre autentici fuorilegge !!!
E se qualcuno, in questo nuovo corso della new church, vi dicesse qualche cosa, voi come rispondereste?
… se qualcuno osasse togliere al domenicano il suo abito, al cappuccino il suo saio, al presbitero la sua talare, è molto probabile che tutti e tre diano mandato ad Alberto Sordi per rispondere e cantarla lui di persona a nome dei Padri de L’Isola di Patmos :
caro padre Ariel
Le chiedo chi è che fomenta la confusione?
E’ normale che in un documento di preparazione ad un sinodo vi siano dentro eresie?
E’ normale un pontefice che inneggi ad un ideologia immigrazionista con tanto di monumento ?https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-09/papa-francesco-statua-migrante-piazza-san-pietro.html ,che sottoscriva un documento di fraternità con l’islam che nega la Santissima Trinità? O che cristiani, islamici, ebrei e buddisti siano figli dello stesso Dio? O che la pluralità delle religioni sia stata voluta da Dio? Prima del Concilio Vaticano II la Chiesa le altre religioni le considerava false vero?
vi ringrazio
Caro Fabio,
gli antichi romani avrebbero detto: ad rem non pertinet [la cosa/questione non è pertinente, sottinteso: al tema].
Sarebbe come se lei si recasse da un ginecologo per sollevargli tutta una serie di questioni sulla prostata, capisce bene che questi la inviterà a recarsi dall’urologo, o comunque le dirà che lei solleva a lui questioni non pertinenti.
Quando si entra nel merito dei commenti di un articolo, bisogna attenersi a ciò che l’articolo tratta e dice, non a quello che non dice.
In quale parte dell’articolo dei Padri de L’Isola di Patmos, sono contenuti i temi riguardanti tutte le domande che lei rivolge? Insomma: nei commenti a un articolo, lei ci chiede risposte a questioni che l’articolo non ha trattato.
Invece, con estrema chiarezza, abbiamo spiegato che l’unico dato oggettivo che noi oggi abbiamo, è un instrumentum laboris che contiene preoccupanti errori. Più autorevolmente di noi lo hanno detto anche dei vescovi e dei cardinali, sollevando preoccupazioni che sono le stesse preoccupazioni nostre.
Chiarito questo abbiamo spiegato, a rigore puramente logico, che fin quando, dopo il Sinodo, non sarà uscito un documento, nessuno può essere in grado di dire niente, in caso contrario si farebbero dei veri e propri processi alle intenzioni, posto che eventuali intenzioni sono ancòra tutte da realizzare, sempre ammesso che si realizzino.
Se il documento apostolico post-sinodale racchiudesse qualche cosa di errato in conflitto con il deposito della fede, agiremo come abbiamo spiegato: attenendoci all’insegnamento del Beato Apostolo Paolo, che abbiamo riportato a fine delle nostre spiegazioni.
Compito di noi cattolici è di pregare ogni giorno per il Santo Padre: si può forse essere cattolici se non “cum Petro e sub Petro”?
Che poi Pietro estragga la spada per tagliare l’orecchio a Malco, o rinneghi Cristo o catechizzi il popolo fuori del cenacolo, quelle sono questioni che Pietro dovrà chiarire con chi lo ha stabilito Pietra.