Il prete scomunicato Alessandro Minutella in giro per il mondo a caccia di anime come un demonio pescatore e la lettera di Padre Ariel ai Nunzi Apostolici dell’America Latina

IL PRETE SCOMUNICATO ALESSANDRO MINUTELLA IN GIRO PER IL MONDO A CACCIA DI ANIME COME UN DEMONIO PESCATORE E LA LETTERA DI PADRE ARIEL AI NUNZI APOSTOLICI IN AMERICA LATINA

Sul Minutella c’è poco da ridacchiare con divertito spirito clericale, molto invece da piangere, perché dietro a questo imbonitore luciferino che pare nato da un rapporto contro natura tra Wanna Marchi e il Mago Otelma c’è la rovina delle anime e il dolore di molte famiglie disperate.

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il presbitero dell’Arcidiocesi di Palermo Alessandro Minutella, incorso in scomunica latae sententiae e poi raggiunto dal decreto di dimissione in poenam dallo stato clericale

Il prete scomunicato Alessandro Minutella, raggiunto il 18 novembre 2021 dal decreto tanto estremo quanto raro di dimissione dallo stato clericale emesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, si trova attualmente in trasferta presso vari Paesi del Latino America. Il 16 febbraio è atterrato in Brasile, da dove raggiungerà l’Uruguay e l’Argentina, come da lui annunciato.

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Per usare un’espressione idiomatica che fa parte del lessico storico di Sicilia, terra gloriosa a cui egli appartiene e nella quale divenne presbitero dell’Arcidiocesi primaziale di Palermo, il Minutella è una fucina di minchiate prodotte su scala industriale e diffuse attraverso i canali social di Facebook e YouTube. Purtroppo, l’errore che talvolta certi nostri Vescovi e noi Presbiteri facciamo, è di ridere divertiti sulle assurdità fuori da ogni criterio logico, filosofico, teologico, ecclesiologico e giuridico che costui vomita in modo violento e odioso a getto continuo. Errore imperdonabile da parte nostra, perché dietro alle sue assurdità c’è il dramma di anime rovinate e di intere famiglie sofferenti a causa di uno o più loro membri che si sono messi al seguito di questo scellerato.

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Tra le sue varie affermazioni di inaudita gravità, oltre al suo cavallo di battaglia circa la illegittima e invalida elezione del Pontefice regnante, c’è il terrificante asserto che le Sante Messe celebrate dai presbiteri «in comunione con il falso papa usurpatore Bergoglio emissario dell’Anticristo sono invalide». Allo stesso modo sono invalidi tutti i Sacramenti da noi amministrati. Nei suoi numerosi neuro-video-deliri il Minutella è giunto a sostenere che noi Presbiteri non celebriamo Sante Messe bensì «Messe sataniche durante le quali si nutrono i fedeli non con il Corpo di Cristo ma col corpo dell’Anticristo».

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Le persone che si trascina dietro sono, perlopiù, soggetti fragili carenti di spirito logico e senso critico. Eppure basterebbe che i seguaci si ponessero questo semplice quesito: attualmente i preti operanti nel mondo sono circa 450.000. È possibile che le uniche Sante Messe e gli unici Sacramenti validi siano quelli celebrati dal Minutella e da quell’altro prete “scappato di casa” che si è messo al suo seguito? Una mente dotata di elementare senno, può credere per davvero che in questo momento, in tutto il mondo, le uniche Sante Messe e Sacramenti validi siano quelli amministrati da due preti scomunicati e scismatici, mentre gli altri 449.998 preti sparsi per il mondo celebrano Messe e amministrano Sacramenti farlocchi?

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I suoi seguaci dovrebbero porsi anche un altro quesito: al Minutella, che da tre anni viaggia alla grande in giro per il mondo, senza badare a spese di soggiorno e altro, chi è che fornisce i soldi per muoversi con seguito appresso e bivaccare da un hotel a cinque stelle all’altro? Tre anni or sono il Minutella girò per tutta l’Europa in automobile, poi cominciò a fare viaggi intercontinentali in vari Paesi del Latino America. Tutti sappiamo quanto costa mettere in viaggio un gruppo di persone e quanto costano le spese di soggiorno. Qualcuno pensa davvero che sia finanziato dalle persone semplici e modeste che alla fine dei suoi sproloqui in diretta su Facebook lo chiamano per porre domande o per tessere elogi, stentando a esprimere una frase in un italiano corretto? Chi è che lo finanzia, forse la povera vedova ultra settantenne che invia ogni mese 10 euro di offerta, convinta che questo prete sia un vero profeta «inviato dalla Madonna» e un autentico martire perseguitato «dalla falsa Chiesa del falso papa»? Dietro al fenomeno-Minutella ci sono finanziatori che muovono ben altre cifre di danaro, è palese. Quindi la domanda è di rigore: a chi fa comodo questo prete impazzito, scomunicato e dimesso dallo stato clericale, che come una mina vagante semina giornaliero odio e disprezzo verso «la falsa Chiesa» del «Maledetto Bergoglio eretico e apostata»? A chi Minutella fa comodo fuori dalla Chiesa, ma soprattutto all’interno della Chiesa? Se lo domandino i suoi seguaci, se nella testa gli sono rimasti soltanto due neuroni in grado di partorire un ragionamento logico e critico.

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Eppure c’è chi crede e segue questo falso profeta, tanto che da alcuni anni siamo impegnati ad assistere famiglie sofferenti che si rivolgono a noi perché figli e familiari hanno lasciato morire anziani e ammalati senza il conforto dei Sacramenti e senza esequie funebri, oppure casi di mariti o mogli disperate, perché l’altro coniuge negava di battezzare il figlio se non presso la struttura eretta in provincia di Palermo dove opera il Minutella.

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Capite dunque che c’è poco da ridacchiare con divertito spirito clericale, molto invece da piangere, perché dietro a questo imbonitore luciferino che pare nato da un rapporto contro natura tra Wanna Marchi e il Mago Otelma c’è la rovina delle anime e il dolore di molte famiglie disperate.

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Appena il Minutella ha reso pubblico un video nel quale salutava il suo “popolo fedele” dal Brasile, annunciando che da lì a breve sarebbe andato in Paraguay e in Argentina, ho provveduto a inviare una lettera ai Nunzi Apostolici dei Paesi in questione, affinché i Pastori delle Diocesi interessate siano messi al corrente e possano informare i propri presbiteri, evitando che il Minutella si intrufoli in santuari mariani e istituzioni religiose, per girare video al loro interno e poi lanciare le sue sfide da invasato d’odio che fabbrica odio e istiga all’odio.

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dall’Isola di Patmos, 20 febbraio 2022

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LE INSOLENTI SFIDE DEL MINUTELLA ALLA «FALSA CHIESA» DEL «FALSO PAPA»: LANCIARE FANGO PUTRIDO DIRETTAMENTE DALL’INTERNO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DI APARECIDA E POI DIFFONDERLE IN PUBBLICI VIDEO

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2 commenti
  1. Francesco
    Francesco dice:

    Padre,

    ciò che ha scritto è pienamente condivisibile. La domanda che le pongo, tuttavia, è la seguente: come mai un personaggio seriamente disturbato come il Minutella riscuote così tanto seguito tra fedeli semplici e in buona fede? Non dipenderà per caso dal fatto che sul trono di San Pietro è attualmente assiso l’uomo Jorge Mario Bergoglio? I due fenomeni sono, a mio modesto giudizio, legati da un inscindinile nesso di causa-effetto. Simul stabunt, simul cadent.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Francesco,

      in questi tempi di fragile, a volte pressoché inesistente memoria storica, molti “semplici” ignorano che vi sono stati Sommi Pontefici profondamente contestati, a volte più dentro che fuori dalla Chiesa.

      Per esempio, le contestazioni mosse al Santo Padre Francesco sono davvero poca cosa, rispetto a quelle che furono mosse al Santo Pontefice Paolo IV, che non pochi vescovi e preti non esitavano a definire ingenerosamente come «rovina della Chiesa». Se poi andiamo ancora indietro ai tempi del Beato Pontefice Pio IX, del suo Successore Leone XIII e del Santo Pontefice Pio X, vedremo a quali livelli di violenza verbale giungevano certe frange politiche di anticlericali.

      La causa, è che Francesco I è il Sommo Pontefice legittimo successore del Beato Apostolo Pietro, l’effetto è che in quanto tale gli dobbiamo filiale rispetto e devota obbedienza. Possiamo anche criticare e non apprezzare il suo particolare modo di fare, questo è legittimo e lecito, ma senza mai negargli ciò che da parte di noi tutti è dovuto: rispetto e obbedienza, in quanto logico effetto prodotto dalla causa della nostra fede cattolica.

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