il presbitero scomunicato Alessandro Minutella sta avvelenando le membra più semplici e quindi vulnerabili del Popolo di Dio. I Padri de L’Isola di Patmos chiedono all’Arcivescovo di Palermo di voler procedere a suo carico applicando le ulteriori pene canoniche previste dal caso

— attualità ecclesiale —

IL PRESBITERO SCOMUNICATO ALESSANDRO MINUTELLA STA AVVELENANDO LE MEMBRA PIÙ SEMPLICI E QUINDI VULNERABILI DEL POPOLO DI DIO. I PADRI DE L’ISOLA DI PATMOS CHIEDONO ALL’ARCIVESCOVO DI PALERMO DI VOLER PROCEDERE A SUO CARICO APPLICANDO LE ULTERIORI PENE CANONICHE PREVISTE DAL CASO

[…] per questo noi affermiamo in scienza e coscienza, basandoci sul rigore delle prove dei fatti, che questo Presbitero, pur dichiarandosi titolare di due dottorati, depositario di locuzioni interiori da parte della Beata Vergine Maria e apprezzato da varie figure di santi uomini e donne di Dio che non a caso sono tutti quanti e di rigore morti, pertanto non possono ad alcun titolo replicare, non diffonde la Santa Fede Cattolica, ma è la quintessenza del peggiore fideismo: il fideismo fanatico e fanatizzante.

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Autore
I Padri de L’Isola di Patmos

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Eccellenza Reverendissima

Mons. CORRADO LOREFICE

Arcivescovo Metropolita di Palermo

Primate di Sicilia

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Venerabile Vescovo,

invochiamo su di Lei grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro!

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più volte abbiamo sollevato in passato sulle colonne della nostra rivista il penoso caso del Reverendo Presbitero Alessandro Minutella, al quale l’Autorità Ecclesiastica ha infine comminata la scomunica canonica. Provvedimento legittimo e meritato da parte dello scomunicato, perché ad esso inflitto anzitutto per la tutela del Popolo di Dio [vedere QUI].

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Come sacerdoti e teologi siamo basiti dalle dichiarazioni dottrinalmente deliranti di questo Confratello, che oltre a manifestare una psicologia aggressiva e fanatica, istiga alla fanatizzazione i fedeli oggi comprensibilmente smarriti dinanzi a una crisi ecclesiale ed ecclesiastica senza precedenti storici; crisi che in modo molto complesso si colloca nell’articolato contesto del declino della società occidentale.

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Usando lo strumento della nostra rivista, da tempo cerchiamo di spiegare ai Christi fideles che oggi è cominciata per tutti noi la più grande e difficile tra le prove: la grande prova della fede. È una prova che siamo chiamati a vivere con sofferenza in una società sempre più secolarizzata e scristianizzata, all’interno di una Chiesa visibile dalla quale di giorno in giorno emergono gravi e umilianti problemi di natura morale, dottrinale e patrimoniale.

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Il Reverendo Alessandro Minutella è un narcisista compulsivo-aggressivo che facendo leva sullo smarrimento e sui malumori diffusi tra i fedeli, induce a negare non solo l’autorità apostolica del Pontefice regnante, ma la validità delle Sante Eucaristie da noi tutti celebrate in comunione col Romano Pontefice e col Vescovo della Chiesa locale. Ora, far dipendere la validità della Santissima Eucaristia dalla figura del Romano Pontefice, è una tale aberrazione teologica dinanzi alla quale inorridirebbero dal primo all’ultimo tutti i Santi Padri e dottori della Chiesa che costituiscono i pilastri della dottrina e della traditio catholica [le spiegazioni della catechista, vedere, QUI]. L’Uso a dir poco improprio che il Reverendo Alessandro Minutella fa del Santo Dottore della Chiesa Tommaso d’Aquino, per supportare in modo delirante queste sue asserzioni, rivela in modo eclatante la sua carente formazione teologica, nello specifico per quanto riguarda la dogmatica sacramentaria e la disciplina dei Sacramenti. Per seguire con la figura della Beata Vergine Maria. Infatti, presentare l’immagine di una Mater Dei che istigherebbe la ribellione all’Autorità Apostolica, come dimostrano ore e ore di video da lui diffusi, è cosa decisamente blasfema, tale da rendere ogni sua Ave Maria una vera e propria bestemmia, se è con questa convinzione e soprattutto con simili attribuzioni deliranti alla Beata Vergine che egli recita il Santo Rosario.

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Il Reverendo Alessandro Minutella costituisce da sempre per noi motivo di arduo lavoro. Numerose famiglie preoccupate ci hanno pregati di intervenire per spiegare ai loro familiari gli errori di questo Presbitero scomunicato, quindi gli errori verso i quali egli spinge i fedeli, sino a ricevere più richieste di questo genere:

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«Per favore, dateci un aiuto, perché alcuni nostri familiari non vanno più alla Santa Messa la domenica, affermando che le Eucaristie celebrate in comunione con “il nostro Papa Francesco” non sono valide, perché chi partecipa a quelle celebrazioni “si ciba del Demonio”, dato che “in quelle Messe non c’è l’azione di grazia dello Spirito Santo”, pertanto “sono celebrazioni sataniche”. Lo dice anche San Tommaso d’Aquino: “Chi prega con gli eretici pecca”. Di conseguenza, questi nostri familiari, la domenica si collegano alla televisione online di questo Presbitero e seguono la Messa in video».

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Il Reverendo Alessandro Minutella, che a ogni occasione propizia ricorda di avere conseguito due dottorati teologici ― come se essi fossero garanzia sicura di scienza e sapienza infusa dallo Spirito Santo ―, non ha mai accettato confronti pubblici con i teologi. Da anni aggredisce a distanza, principalmente attraverso i suoi video, ma sempre fuggendo a ogni pubblico dibattito. A questo si aggiunga la sua comprovata disonestà intellettuale: ogni volta che qualche Sacerdote e teologo lo ha contraddetto in seguito a sue ripetute aggressioni diffuse per internet con video logorroici, egli ha quasi sempre ribattuto irridendo l’interlocutore, manipolando qualche sua frase estrapolata dal contesto e sorvolando del tutto sulle smentite ed i rimproveri precisi a lui rivolti, basati di rigore sulle scienze teologiche o sul diritto canonico.

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Lungi quindi dal disputare con i teologi, egli si rivolge con spirito affabulatore ai semplici, alle persone di indubbia fede, ma con grosse lacune sul Catechismo della Chiesa Cattolica. A questo vasto pubblico di persone egli, come un vero e proprio imbonitore, presenta figure di Santi e di Sante particolarmente venerati dalla gran massa dei fedeli, puntando con evidente malizia su quelli che in gergo ecclesiastico sono da sempre chiamati “i Santi da candela”. Per questo noi affermiamo in scienza e coscienza, basandoci sul rigore delle prove dei fatti, che questo Presbitero, pur dichiarandosi titolare di due dottorati, depositario di locuzioni interiori da parte della Beata Vergine Maria e apprezzato da varie figure di santi uomini e donne di Dio che non a caso sono tutti quanti e di rigore morti e che per tanto non possono ad alcun titolo replicare, non diffonde la Santa Fede Cattolica, ma è la quintessenza del peggiore fideismo: il fideismo fanatico e fanatizzante.

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Numerosi sono i suoi video dedicati a San Pio da Pietrelcina, di cui ha scempiata la figura e falsata la storia. Nel fare questo ha fatto continui paralleli tra la vita e le vicende del Santo Cappuccino e le sue personali, presentandosi sempre nella propria veste di vittima, sempre come provano ore e ore di registrazioni.

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A tal proposito ricordiamo che questo famoso e venerato Santo ebbe a che fare nella sua età giovanile con un vescovo diocesano al quale mancava soltanto di mangiare il fuoco, essendo persona appesantita da problemi molto gravi sul piano morale, patrimoniale e dottrinale. Padre Pio da Pietrelcina, la cui vita fu mutata per causa di questo vescovo indegno e immorale in un autentico inferno, non mise mai in discussione la sua autorità apostolica. La domanda che quindi dovrebbero porsi tutti i semplici obnubilati dalle affabulazioni del Reverendo Alessandro Minutella è questa: ma costui, quale Padre Pio intende smerciare sulla piazza del suo mercatino di “santi da candela”?

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Siamo tornati sul triste tema del Reverendo Alessandro Minutella perché molto colpiti dalle immagini che lo stesso ha trasmesso in diretta nel corso di questi giorni dal Santuario della Beata Vergine Maria di Lourdes, dove è stato accompagnato da due giovani che fanno parte del mondo che egli si è creato presso la Piccola Nazareth da lui stesso fondata ed eretta nei pressi di Palermo. Entrambi i giovani al seguito del Reverendo Alessandro Minutella vestono la talare romana, che come risaputo è indossata dai membri del clero secolare o dai seminaristi che ― secondo le disposizioni dei vescovi diocesani ― hanno ricevuto la candidatura agli ordini sacri ed i ministeri del lettorato e dell’accolitato.

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Il Reverendo Alessandro Minutella non ha alcun diritto di far vestire l’abito del clero secolare a due giovani laici che non hanno intrapreso alcun cammino formativo verso il sacerdozio ministeriale, che non sono sotto la giurisdizione di alcun vescovo e che, essendo dotati di tutte le facoltà intellettive, seguendo questo scomunicato eretico e scismatico sono a loro volta scomunicati latae sententiae. Si tratta infatti di immagini che offendono quel che resta della fin troppo compromessa dignità del nostro clero secolare, anche se ben altro è il problema di fondo affatto costituito da una veste, indossata a volte da taluni in modo farsesco durante le feste del carnevale. Questo presbitero palesemente squilibrato sotto ogni profilo dottrinale ed ecclesiale, si è cimentato anche nell’evidente avvelenamento delle menti dei giovani che in tutta libertà si sono messi al suo seguito. Uno dei quali in particolare, dotato di una certa intelligenza e capacità dialettiche, diffonde anch’esso come un perfetto emulo minutelliano video-catechesi dove si accusa di eresia e apostasia il clero della Chiesa intera, la illegittima elezione del Pontefice regnante la invalidità delle Eucaristie da noi tutti celebrate.

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A tal proposito richiamiamo quello che è il significato dell’abito ecclesiastico, il cui nome veste talare deriva dal latino talus, a sua volta derivante dall’antico abito della casta sacerdotale ebraica i cui membri indossavano delle vesti che li coprivano sino al tallone. Ogni parte dell’abito ha un suo preciso significato, con le varie piccole differenze di taglio tra la talare romana, la talare ambrosiana o quelle adottate in altre regioni o Paesi del mondo, ma sempre caratterizzate dallo stesso significato. Prendiamo per esempio la fascia che di prassi dovrebbe sempre cingere la talare romana e ambrosiana in vita, il cui significato è duplice, come due sono i pezzi di stoffa che dalla vita pendono lungo la gamba sinistra: la continenza e l’obbedienza al vescovo. Sorvoliamo sulla continenza, sulla quale a nessuno è dato sapere, mentre invece, per quanto riguarda l’obbedienza al vescovo, i due giovani mascherati da chierici dal Reverendo Alessandro Minutella, di quale autorità apostolica sono sudditi assoggettati? Ecco quindi svilito con una carnevalata minutelliana non tanto l’abito ecclesiastico, che di per sé è un pezzo di stoffa, ma ciò che l’abito ecclesiastico significa.

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Mentre il Reverendo Alessandro Minutella trasmetteva video e foto dal Santuario di Lourdes, a noi giungevano numerose email da tutta Italia, nelle quali ci veniva chiesto se questo Sacerdote aveva aperto anche un seminario. Messaggi numerosi che abbiamo conservato, casomai l’Arcivescovo Metropolita di Palermo li volesse visionare per toccare ulteriormente con mano la portata della cosa.

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Considerati i gravi danni che il Reverendo Alessandro Minutella sta recando al Popolo di Dio, in modo particolare ai fedeli più ingenui e semplici; considerata la evidente manipolazione perpetrata su dei giovani immessi da questo scomunicato eretico e scismatico in uno stato ecclesiastico che ad essi non appartiene, esercitando da parte nostra il riconosciuto diritto di petizione che la Santa Chiesa concede a ogni fedele, a partire da noi Sacerdoti, supplichiamo l’Eccellenza Vostra Reverendissima di non soprassedere sul tutto, ed invocando l’esercizio della Sua autorità apostolica a beneficio della tutela della salus animarum dei Christi fideles, Le domandiamo di voler procedere quanto prima a suo carico applicando le ulteriori leggi canoniche previste dal caso.

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Da parte nostra non cesseremo mai di pregare per la conversione e per la salvezza dell’anima di questo Confratello, consapevoli che sebbene scomunicato, o se anche fosse dimesso dallo stato clericale per la sua irragionevole e determinata ostinazione, non cesserà mai di essere comunque un Sacerdote, per il Sacramento di grazia indelebile ed eterno che ha ricevuto. Certo, dell’uso e dell’abuso terribile che sta facendo al momento del Sacramento dell’Ordine Sacro, seguitando di questo passo rischia di dover rendere molto seriamente conto a Dio, che con tutti noi suoi ministri sarà particolarmente severo nel giorno del divino giudizio.

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dall’Isola di Patmos, 5 ottobre 2019

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IN APPENDICE: CONSIGLI STRADALI

In automobile si indossa la cintura di sicurezza, che è obbligatoria, dando in tal modo anche il buon esempio. Diversamente, in caso di incidente, la Supplica alla Beata Vergine Maria del Rosario si rischia di seguitare a recitarla nel Purgatorio per i successivi mille anni … 

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È in vendita il nostro nuovo libro, potete visionarlo presso il negozio librario QUI

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8 commenti
  1. Attilio sacco
    Attilio sacco dice:

    lei non si rende conto che sta diventando protestante. Conosco i pentecostali e parlano esattamente come lei, ci crede? M la sta portando esattamente verso quel mondo. Passo dopo passo, video dopo video, Minutella vi sta conducendo verso un’ipocrita fedeltà alla dottrina applicando i peggiori peccati di un prete, in primis la disubbidienza. Inoltre si copre di ridicolo celebrando la messa nella Forma Extraordinaria non esitando a urlare contro Cardinali e la “falsa Chiesa”.Nemmeno i Lefebvriani parlano in quel modo!
    Sta nascendo una setta sui generis, conservatrice in apparenza ma vuota di ubbidienza e amore, è già dannosa come un vero serpeggiamento modernista.
    E’ la chiesa dell’IO che sparla il padre, il prossimo e i propri superiori , non se ne rende conto? Si rende conto dove è diretto? Continuando così si ritroverà fuori dalla Chiesa, seguace di un ex prete che seminerà boria in ogni video e che inventerà una sua regola basata sull’odio alla Chiesa Cattolica…non sto parlando di Lutero ma del suo idolo Alessandro Minutella. Abitando a Palermo mi voglio augurare che non vi mettiate a citofonare ai portoni…

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Caro Attilio,

      una doverosa precisazione, fatta da un sacerdote che, come me, verso i cosiddetti lefebvriani – che non si chiamano così bensì Fraternità Sacerdotale San Pio X – è stato nel corso del tempo anche molto severo.
      Però, la severità, non mi ha mai fatto smarrire la necessaria lucidità. Quindi ho sempre ammesso che tutti i membri sacerdoti di questa Fraternità che ho conosciuto nel corso del tempo, erano presbìteri dotati di indubbia e innegabile pietà sacerdotale e di sincera fede, se lo negassi, sarei falso e bugiardo.

      Due parole sul Vescovo Marcel Lefebvre, al quale lo scomunicato Alessandro Minutella ha tentato sia di rifarsi sia di attaccarsi: questo vescovo ha sempre menzionato nel canone della Santa Messa il nome di Paulo prima e di Johannes Paulus dopo.
      Nelle sacrestie delle cappelle di questa Fraternità ci sono sempre state le fotografie dei Sommi Pontefici Paolo VI, poi Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI e attualmente quelle di Francesco I, quindi la fotografia del vescovo della diocesi, il cui nome hanno sempre pronunciato nel canone della Santa Messa.

      Una volta, il Vescovo Marcel Lefebvre, trovandosi in Svizzera e apprendendo che due suoi sacerdoti, a Parigi, non menzionavano nel canone “… una cum famulo tuo Papa nostro Paulo“, non perse neppure tempo a scrivergli o telefonargli, ma chiamò il suo autista, si fece portare nella Capitale di Francia, li richiamò a tu per tu e gli intimò che non avessero mai più osato saltare il nome del Romano Pontefice nel canone della Santa Messa.

      Il povero Alessandro Minutella purtroppo minutellizza tutto: si è costruito una Madonna a proprio uso e consumo che istiga all’odio verso la Chiesa e il Papato, un San Pio da Pietrelcina su propria misura e via dicendo a seguire con vari altri Santi e Dottori della Chiesa.

      A questo spacciatore di santini a suo uso personale, è del tutto inutile dire che un San Pio da Pietrelcina non si sarebbe limitato a prenderlo a legnate, perché nel farlo si sarebbe premurato anzitutto di fargli molto male, della serie: gli avrebbe letteralmente spaccate le ossa, ad un soggetto simile. E Dio solo sa, quell’uomo, all’occorrenza, quanto sia stato capace, a certi soggetti, a riportarli sulla retta via anche ricorrendo alle sberle ed a richiami severi con i quali più volte svergognò delle persone in pubblico, in seguito pentite e convertite.

  2. filippo mascetti
    filippo mascetti dice:

    no tu non sei un sacerdote, tu sei un orgoglioso, un maleducato, un prepotente, proprio un bergogliano, che falsifica il Vangelo e tu gli vai dietro, io come ripeto l’ho fatto a fin di bene, e sto perdendo tempo, offendere come stai facendo tu sarei capace anche io, ma io ho altra cultura grazie a Dio, continua pure a rispondermi con toni narcisistici, offensivi a me non interessa piu’, io sono anziano e purtroppo ho tanto da fare ancora, fai come vuoi, certamente non avvicini i fedeli ma li scacci, vedo che con te non ci sta niente da fare. Non ti contattero mai piu’ qualunque cosa mi risponderai

  3. Padre Ariel
    Redazione de L'Isola di Patmos dice:

    NOTA DELLA REDAZIONE

    Abbiamo deciso di non aprire la pagina dei commenti a questo articolo, perché sono arrivati numerosi messaggi che mirano solo ad aggredire e polemizzare al di là di ogni umana ragionevolezza, senza entrare di prassi nel merito di quello che è stato scritto, ma facendo affermazioni decisamente assurde sul piano teologico e canonico.
    Non essendo possibile un dibattito si evita di aprire la pagina dei commenti, che finirebbe soltanto ridotta ad un penoso sfogatoio emotivo.

    • filippo mascetti
      filippo mascetti dice:

      caro don ariel sei molto bravo che tu e chi ti segue attaccate don Minutella, ma si’ lui non ci sta con la testa, poverino, ci vogliono i tipi come te insieme a quelli che vanno dietro a bergoglio, quelli si che sono bravi, siete tutti bravi, io purtroppo sono un cretino un incapace, allora ti chiedo di aiutarmi insieme a tutti coloro che ti seguono, mandami tutto il rito della pachamama che mi interessa molto farlo, anche gli incensi satanici pero’ solo quelli fatti da bergoglio, tu e tutti gli altri siete sicuramente bravi a fare la pachamama, mi piacerebbe tanto vederti danzare con gli stregoni e vederti inginocchiato come quel frate alla pachamama, ti voglio tanto bene caro don ariel, tu si che sei un grande sacerdote, altro che Minutella, fammi sapere in quale chiese adesso inizieranno il rito della pachamama, so che in una lo hanno iniziato ma so anche che ‘ previsto in tutte le altre chiese, ti prego aiutami tu sei un grande sacerdote e bravi sono quelli che ti seguono,

      • Padre Ariel
        Risponde Ariel S. Levi di Gualdo dice:

        Caro “conte” Mascetti,

        l’arte dell’ironia non le si addice, ma passiamo oltre …

        Se vuole vedere qualche cosa di peggiore della Pachamama, basta che visioni questo video, nel quale questo povero sacerdote squilibrato parla ai poveri beoti, pronti a bersi l’acqua miracolosa non potabile del suo pozzo presso la costruzione abusiva de La Piccola Nazareth, “posseduto” da San Pio da Pietrelcina e dalla Beata Vergine Maria, che per la sua stessa bocca – manco a dirsi – lo colmano di elogi.


        E’ difficile aiutare quelli come lei, perché quando senza rendersene conto cessano di credere nei fondamenti della fede cattolica, finiscono sempre col credere a tutto, però ci provo molto volentieri ad aiutarla dicendole: lasci lo scomunicato presbitero Alessandro Maria Minutella alle cure della Santa Chiesa – se le accetterà – ed a quelle di un bravo psichiatra – se le accetterà – e si scelga anche il peggiore dei presbìteri dell’Arcidiocesi di Palermo, che con tutti i suoi difetti sarà sempre e comunque meno pericoloso e dannoso di un soggetto del genere.

        Questo è l’aiuto che le posso dare, realizzarlo dipende però tutto da lei.
        Le sia di aiuto il Beato Apostolo Paolo che al diletto discepolo Timoteo scrive:

        «Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del Vangelo, adempi il tuo ministero» [2Tm 4, 3-5].

        • filippo mascetti
          filippo mascetti dice:

          tu caro don Ariel certemente non sarai un prete , come sacerdote non ti credo che lo sei dal tono come rispondi, e non mi interessa saperlo se lo sei realmente, se anche io avessi sbagliato non si risponde cosi, che io sappia nostro Signore Gesu’ Cristo ci ha detto che chi ti percuote su una guacia porgigli l’altra, tu invece non hai fatto cosi’ con me, conte, serve il psichiatra ecc, palermitano, seguace di Minutella ecc, allora ti rispondo: mai stato seguace di Minutella, mai stato conte, non sono palermitano abito in Russia da 20 anni e ancora grazie a Dio ancora non mi serve lo psichiatra, il mio messaggio era solo a fin di bene che invece di capire che bergoglio ha superato ogni limite ormai ne ridono tutti di lui (poveri cattolici) e tu lo stai a difendere, tu e tutti coloro che lo difendete rischiate l’inferno, ma fate come volete, io ve l’ho detto, quando moriro’ grazie a Dio questo peccato di non aver ammonito un mio fratello peccatore non mi potra’ essere imputato, guarda il tuo confratello don Tullio un bergogliano che negli ultimi video ha parlato male di quello che ha fatto bergoglio tu invece sempre in ginocchio a bergoglio fai fai ma stai attento…

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            … ma lei, su chi sta farneticando, su di me?
            Ma lei, mi conosce? Conosce e legge i miei scritti?
            Chi è questa persona di cui lei sta parlando? Una cosa è certa: non sono io.
            Vada a fare un giro nel nostro archivio e veda che cosa io ho scritto in decisi e rispettosi toni critici nei riguardi di certe scelte pastorali o di certi discorsi estemporanei del Pontefice regnante.

            Detto questo concludo sul concetto del “porgere l’altra guancia”: avrebbe dovuto provarsi, a dare uno schiaffo a Nostro Signore Gesù Cristo animato dalla sicura convinzione che Lui avesse avuto il dovere e persino l’obbligo di porgere l’altra guancia. Le garantisco che si sarebbe preso tante di quelle legnate da far impallidire quelle elargite ai mercanti del tempio, se avesse percosso il Divino Pedagogo animato da simili intenzioni e sicurezze riguardo al suo dovere/obbligo di non reagire.

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