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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Pur condividendo ampie parti dell’articolo, sono molto perplesso su altre. Più giro il mondo e più mi si disfano miti su altre nazioni. In Germania, molte cose funzionano, ma ho dovuto accorgermi che spesso ne sopravvalutiamo serietà e accuratezza, senza contare che sono qualche passo avanti a noi sulla strada del disfacimento della civiltà. Svizzeri e Olandesi sono più seri, ma sono ancora più avanti dei Tedeschi sulla strada dello sfascio e accettano qualsiasi cosa che non disturbi il singolo. Peraltro, le organizzazioni mafiose si sono radicate bene anche fuori d’Italia. Non sono neanche del tutto d’accordo che le eccellenze siano frutto delle sole loro capacità: ci sono buone scuole un po’ di tutto; il problema vero è che è tutto lasciato alla buona volontà del singolo….
Reverendo Padre, ho letto con molto interesse e grande attenzione questo Suo articolo. Condivido in toto tanto la Sua lucida analisi della situazione italiana quanto la Sua proposta di soluzione; un po’ meno il giudizio sulla dittatura franchista e soprattutto sui regimi comunisti in Russia e Cina.
Mi permetto umilmente di farLe notare che Platone non può essere nato nel 348 a.C. e morto nel 428 a.C., semmai l’inverso…
Ultimo tentativo disperato. Manco a farlo a posta, di ieri, l’articolo di Stromberg su mises.org. E come conseguenza del libero mercato: ” non videbis pecunia mea”. Senza polemica Da un Cattolico
Di tipologie di evasione ce n’è a mucchi, dai patrimoni off-shore (non serve andare sulle Virgin Island ce n’è di più vicini), alle complesse costruzioni societarie, fino a vendere i panini senza scontrino.
Capisco il rancore verso un popolo che campicchia di cozze vendute a nero, ma pensare che in Italia ci sia più evasione che all’estero è ingenuo; basta vedere ad esempio le statistiche sui patrimoni off-shore. Il panino senza scontrino lo vedi, la holding detenuta da un trust in Lussemburgo o semplicemente la sede nel New Jersey (USA) no, quindi si tende a prendersela col paninaro. Peccato che il paninaro i 5€ esentasse li va a spendere al supermercato per fare la spesa dove paga il 22% di IVA e il prosciutto San Daniele lo compra alla Metro dove paga l’IVA e li rimette in circolo sottraendo allo stato solo il differenziale tra IVA+tasse pagate dal supermercato (supermercato che margina se va bene un 5% su cui paga circa un 50% di tasse ulteriori senza contare l’IRPEF e tutte le tasse pagate per i dipendenti o per i fornitori ecc. ecc.) e quello che avrebbe avuto come potenziale di spesa lui stesso dopo aver pagato le imposte. Se invece i dividendi li sposti in Svizzera….
L’unica cosa certa in Italia è l’assoluta falsità dello slogan: “se tutti pagassero le tasse le tasse diminuirebbero”. Statistiche alla mano a fronte di un aumentito del gettito e di una diminuzione dell’evasione la spesa pubblica è sempre aumentata in modo più che proporzionale.
Uno Stato nato per metà comunista non poteva che creare un sistema centrale non sussidiario, inefficace e…
Caro Lettore,
quando nella mia esposizione affermo:
«A tutto questo si aggiunga che gli evasori fiscali sono i principali responsabili dell’aumento della pressione fiscale. Chiariamo in cifre l’entità del tutto: nel 2019, il ministero delle finanze, ha calcolato che nel nostro Paese l’evasione fiscale si aggira attorno ai cento miliardi di euro all’anno [Rapporto stilato nel 2019 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze]. Posso confidarvi che, essendo io ignorante in matematica e non solo, non sono capace a scrivere questa cifra, perché non so neppure da quanti zeri deve essere composta?»
E ancora …
«[…] E dopo crisi o emergenze inaspettate, scopriamo che i ricchi sono divenuti più ricchi e i poveri più poveri».
E’ ovvio che non mi riferisco al paninaro che non batte uno scontrino, ma proprio alle situazione di grande evasione da lei illustrate.
Il discorso sarebbe poi molto complesso e lungo da trattare, anche perché c’è evasore ed evasore, per esempio: un piccolo imprenditore che cerca di fare un po’ di nero per evitare una eccessiva pressione fiscale che lo metterebbe in difficoltà nel pagare lo stipendio ai suoi operai, non è certo paragonabile, a livello etico, morale e penale al grande evasore che con i proventi delle sue frodi al fisco si è acquistato uno yacht, una Ferrari e una villa con piscina costata dieci milioni di euro.
Scusi padre, non era mia intenzione essere troppo critico. Quello che volevo però far notare (e lo ribadisco) è dando per buoni i numeri che circolano, l’evasione in Italia vale 100 miliardi di Euro/anno.
Bene, solo ieri (l’ultima di una serie) è uscita questa notizia su MF
https://www.milanofinanza.it/news/oltre-2-000-miliardi-riciclati-piovono-forti-vendite-su-tutte-le-banche-europee-202009210943338088
Su due banche in sei anni sono transitati 2000 miliardi riciclati. Sono 330 miliardi all’anno, più del triplo, solo ieri.
Cosa succederà? pagheranno 2/3 miliardi di multa le banche e via, ovvero 1/1000 del valore senza andare a toccare gli intestatari di quelle transazioni!
Il comune cittadino, pescato ad evadere 100k€, ne paga almeno 150k€ tra multe e restituzioni. E’ evidente la differenza.
Ben venga dunque l’indignazione per i 10 milioni, ma per quanto questa cifra sia, per un comuni mortali come noi, astronomica, non è ancora il livello zero dell’immoralità economica.
Sotto quello c’è tutto un altro livello fatto di vera e propria usura, di soldi fatti per fare altri soldi, non per farsi la ferrari e la villa con piscina che, per quanto disordinati, sono ancora desideri “umani”.
Per entrare nel private banking di Santander ci vogliono MINIMO 50 milioni da investire (solo lì, solo con loro), in Citibank credo si fermino a 25Mio e con questi valori sei il povero nel club dei ricchi. La finanziarizzazione è la vera usura
Se posso consigliare, due libri sull’argomento “the servile state” di Belloc e “Utopia of Usures” di Chesterton.
Altro che pagare le tasse è onesto!!! E’ una truffa. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Lo Stato moderno è come un bambino posto sulle spalle di un uomo robusto: all’inizio il gigante buono lo porta sulle spalle ma poi il bambino crescendo diventa sempre più pesante fino a diventare adulto e anche obeso. A questo punto il gigante buono cede e collassa. La scuola di economia austriaca allarga le vedute(non quella statalizzata) e per questo propongo i siti di Freedonia, Lord Acton per i cattolici, Von Mises, autori cone Rothbard , per una critica al distributismo il libro di T. Woods “la Chiesa e il mercato” (liberi libri editore). Piombini, Birindelli. E’ un mondo da scoprire!! Lo assicuro a quanti amano la Verità e la razionalità..
Dicesi elusione, è legale, è perfettamente legale. Non viene presentata in TV
incappucciata e cattiva. Non viene stigmatizzata da lectiones nè viene spiegata
in dettaglio. Però numericamente molto rilevante ed eticamente odiosa.
L’Italia è (era, stanno distruggendo tutto…) tipicamente un paese di
PMI. L’unica vera multinazionale che ancora abbiamo si chiama ENI.
In America e in Nord Europa (nell’integerrima Germania ci sono cose come Cum-Ex
(https://bit.ly/3cnbg4m) o piu recentemente Wirecard (https://bit.ly/35Z7T2m) )
le numerose multinazionali hanno le possibilità tecniche ed economiche
1) di mantenere dei manipoli di legulei e commercialisti il cui compito è quello di
creare costrutti la cui finalità è eludere (tutto come detto legale,eh!)
2) di influire tramite lobbying sulle politiche nazionali e internazionali
3) di ricevere ed influenzare la benedizione politica e (ancora più importante)
mediatica sul loro operare.
Ma queste sono grandi, potenti e ad attaccarle ci si rischia grosso. Per cui
sulle televisioni sarà sempre e di rigore presentato l’imprenditore
“che frega i soldi al vicino di casa, evadendo le tasse”, incappucciato e
in una posticcia atmosfera noir.
Condivido al 1000/100.
Una sola lacuna: la trasformazione delle piccole combriccole delinquenziali in operatori del sottobanco politico messa in atto dal Regno di Sardegna per conquistare e governare il Regno delle due Sicilie.
egregio padre Ariel
le segnalo una notizia https://www.affaritaliani.it/economia/vaticano-manifestazione-di-alc-troilo-%E2%80%98gualtieri-chieda-l-ici-arretrata-695069.html ,lei cosa ne pensa?
Anzitutto lei capisce che già il titolo «Il Vaticano e l’ICI da pagare» è sconclusionato e fuorviante, come quasi di prassi avviene quando di mezzo ci sono i Radicali di Pannella, Bonino &C. Perché sarebbe come scrivere «L’Austria e l’ICI da pagare» (!?).
Dunque la questione non riguarda ad alcun titolo il Vaticano, che è uno Stato sovrano, ma la Conferenza Episcopale Italiana, che è un organismo operante sul territorio nazionale italiano.
Detto questo: tutte le strutture religiose che non svolgono attività sociali, caritative e assistenziali, pagano da sempre le tasse sugli immobili, dalle quali sono esenti solo gli stabili di culto e i luoghi in cui si svolgono appunto attività sociali, caritative e assistenziali.
Tasse dalle quali sono esenti non solo gli istituti religiosi ed ecclesiastici dediti a queste attività, ma anche gli stabili dell’Arcigay e dei movimenti LGBT in quanto esercitano riconosciute attività di … pubblico interesse sociale e culturale.
Riguardo alla tanto vituperata disunità d’Italia ed alla mancanza di un robusto senso dell’etica negli Italiani, desidero lasciare alla sensibilità morale dei lettori le due citazioni del Macchiavelli nella sua opera intitolata ” Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio”: “… Abbiamo adunque con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obligo, di essere diventati sanza religione e cattivi;..” e “…che mandasse ad abitare la corte romana in le terre de’ Svizzeri, i quali oggi sono popoli che vivono, e quanto alla religione e quanto agli ordini militari,secondo gli antichi: e vedrebbe che in poco tempo farebbero più disordine in quella provincia i rei costumi di quella corte, che qualunque altro accidente che in qualunque tempo vi potesse surgere”.
Per quanto spiegabile nel contesto dell’epoca la tesi di Machiavelli, che non era uno spassionato osservatore ma un uomo di parte con una ben precisa visione politica, è quanto meno parziale. La Chiesa romana, ragionando anche solo in termini puramente umani, ebbe un ruolo capitale per la salvaguardia e la promozione della cultura e della civiltà italiana. Per quanto politicamente ondivaghi e discutibili i papi del Rinascimento fecero quanto in loro potere per evitare l’azzeramento della nostra identità da parte degli stranieri (e anche solo il prodigarsi contro il pericolo musulmano è un merito altissimo). Incalcolabile poi l’apporto della Chiesa al formarsi del nostro patrimonio storico, artistico e letterario. Operando per un’unità culturale e spirituale del nostro popolo la Chiesa di fatto creò le premesse alla sua futura unità politica. Poi quest’ultima fu perseguita soprattutto nei termini di un voluto e livoroso rinnegamento dell’identità cattolico romana. Sono persuaso che tale drammatica e stolta cesura abbia contribuito non poco a creare un solco di incomprensione tra molti italiani e uno stato da subito sentito come estraneo, solco che a tutt’oggi non pare colmato.
Grazie Padre Ariel per aver condiviso queste riflessioni, che soatanzialmente condivido. Riflettendo sul fenomeno dell’evasione fiscale (primi in Europa per somma evasa pro capite) mi sono reso conto che tale peculiarità del comportamento degli italiani è la manifestazione del conflitto mai risolto tra Stato e cittadini. Da una parte abbiamo un popolo che non ha (e forse dal dopoguerra non ha mai avuto) un minimo senso di identità nazionale, di appartenenza ad una comunità di destino e percepisce l’autorità come nemica, dall’altro abbiamo uno stato che non si fida dei suoi cittadini, e che spesso li tratta come delinquenti fino a prova contraria. Ciò ha prodotto una ipertrofia normativa, che ha pervaso ogni aspetto dell’agire con norme spesso incomprensibili, contraddittorie, e di fatto non applicabili, con sanzioni sproporzionate al mancato rispetto. Tornando al fenomeno dell’evasione ritengo che dal punto di vista economico sia un falso problema, secondo la cga di Mestre negli ultimi 20 anni le entrate tributarie sono aumentate di 166 miliardi di euro si tratta di una crescita di quasi il 50% (il 47,4 per precisione), 3,5 punti in più rispetto al PIL. Di fatto l’aumento della tassazione è stato superiore a quello della ricchezza prodotta, rendendo così gli italiani più “poveri” di quanto lo fossero nel 2000. Secondo voi è solo colpa di chi evade o di uno stato ipertrofico che non è capace di redistribuire il gettito fiscsle?
Caro Fabio,
penso si potrebbe parlare di un “concorso di colpa”, da una parte per quanto riguarda l’evasione di certi cittadini, dall’altra per quanto riguarda la redistribuzione del gettito fiscale da parte dello Stato.
E’ infatti drammatica cronaca di questi giorni: i due assassini che hanno ucciso il giovane Willy Monteiro a Colleferro, beneficiavano con i loro nuclei familiari del reddito di cittadinanza.
Ciò dimostra, ancor peggio della incapacità a ridistribuire il gettito fiscale, l’assenza di quelli che dovrebbero essere, non dico i controlli approfonditi, ma proprio i controlli più basilari ed elementari.
Caro Padre Ariel, la ringrazio molto per questo articolo. Concordo in pieno quando scrive che in una democrazia, per poter funzionare, il popolo deve avere massimo rispetto per la res pubblica, cosa che invece purtroppo e’ completamente mancante. Mi fa tanto piacere che abbia anche sottolineato così tanto l’importanza e il valore morale di pagare le tasse. Anche nel mondo cattolico vedo molta leggerezza sul tema delle tasse, e purtroppo anche in alcuni commenti ai suoi articoli, il tutto condito spesso con una giustificazione strana per cui il pagamento delle tasse è legge umana e non divina e quindi trascurabile a proprio piacimento. A parte il precetto evangelico da lei ricordato, e cioè il “date a Cesare quel che e’ di Cesare” (come se fosse stata una frase ironica, non so…) non ho mai capito come si possa evadere le tasse senza in qualche modo mentire, senza cioè dichiarare un falso sugli incassi, e il non mentire non mi pare sia legge umana ma è uno dei dieci comandamenti… La ringrazio, perciò, per aver analizzato cosi’ bene questo problema in questo suo articolo, in quello che purtroppo e’ un male che affligge tutta l’Italia così tanto.
Egregio padre Ariel il suo articolo è a dir poco illuminante, una lezione di storia di politica e addirittura di lingua italiana.
Io sono meridionale ma sottoscrivo tutto ciò che ha detto.
Io ho perso la fede, non credo in nessun Dio, qualunque esso sia, a qualunque cultura appartenga, un Dio comunque raccontato dagli uomini, ma a prescindere da questo vorrei avere lo stesso il piacere di rivederla in trasmissione, cioè sono davvero rammaricato di avere atteso invano di poterla vedere in trasmissione da Paolo Del Debbio per la nuova edizione di “Dritto e Rovescio” e confido che lei possa essere ospite quanto prima, perché non solo lei è preparatissimo ma è anche molto simpatico.
Venendo al suo articolo, per sintetizzare, si evince che ovviamente tutto è connesso siamo tutti collegati, e quindi come diceva l’avvocato Alfonso Luigi Marra, il problema sono le persone, e bisogna dirglielo a queste persone, magari affettuosamente ma bisogna dirgli che il problema è che fa schifo la gente.
La Francia, repubblica PRESIDENZIALE, ha un numero di parlamentari per 100 mila abitanti pari a 0,9.
La Germania che è una repubblica FEDERALE ha un numero di parlamentari per 100 mila abitanti pari a 0,9.
Il Regno Unito che è una MONARCHIA ha un numero di parlamentari per 100 mila abitanti pari a 1.
La Spagna che è sempre una MONARCHIA ha un numero di parlamentari per 100 mila abitanti pari a 0,8.
In Italia che è una repubblica PARLAMENTARE vorrebbero un numero di parlamentari per 100 mila abitanti pari a 0,6/0,7.
Capite quanto deve essere idiota uno per dire che è giusto il SÌ al referendum?
Egregio Padre,
non sono un credente, e mi creda, me ne dispiaccio, perché vorrei avere il dono della fede.
Insegno da 35 anni diritto costituzionale in una università italiana e se permette (altrimenti tolga questo riferimento) posso dire di avere avuto il piacere di averla tra i miei studenti quando lei era un giovane e io un giovane professore associato. Sono passati molti anni ma ricordo sempre il suo acume. Un giorno scoprii, leggendo degli articoli e trovando in uno di questi la sua foto, che era diventato sacerdote. Poi, un giorno, ci incontrammo a Roma, per caso, nella circostanza che lei ricorda bene, e ci salutammo dopo molti anni.
Questo articolo dimostra, a mio parere, che lei è stato una conquista per la Chiesa cattolica e una perdita per il mondo del diritto.
Grazie per questa lezione che merita a pieno di essere chiamata lectio magistralis di filosofia del diritto e storia del diritto costituzionale.
Lettera Firmata