Guerra dei terroristi di Hamas contro Israele: «Le dichiarazioni dell’Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede sono false e infamanti»

GUERRA DEI TERRORISTI DI HAMAS CONTRO ISRAELE: «LE DICHIARAZIONI DELL’AMBASCIATORE ISRAELIANO PRESSO LA SANTA SEDE SONO STORICAMENTE FALSE E INFAMANTI»

Per certi sionisti politici che poco o niente hanno da spartire con il mondo ebraico e con l’Ebraismo, non c’è umiliazione peggiore che quella di dover essere grati a chi gli ha fatto del bene e salvata la vita.

— Politica  e attualità —

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In certe circostanze le parole vanno misurate e limitate, specie con gli esponenti di un Paese giovane nel quale difficilmente, un rozzo ex colono di qualche kibbutz può essere inserito nel corpo diplomatico e mandato in giro per il mondo completamente privo del livello e della classe richiesta dall’ufficio a lui affidato, ma soprattutto della prudenza e della conoscenza.

Sono stato allievo di Padre Peter Gumpel che assieme a Padre Paolo Molinari diressero per mezzo secolo la Postulazione Generale della Compagnia di Gesù (cfr. Federico Lombardi S.J. QUI), loro stessi mi avviarono e formarono alle cause dei Santi. A loro fu affidato il processo per la causa di beatificazione del Sommo Pontefice Pio XII, periodicamente attaccato da ambienti che niente hanno da spartire con il mondo ebraico, perché tutti legati alle frange del Sionismo politico radicale, che rispetto all’Ebraismo è tutt’altra cosa. Il tutto con buona pace di coloro che vorrebbero tacciare di antisemita chiunque desidera professarsi o essere anti-sionista. Essere contrari a qualsiasi ideologia di stampo nazionalista, tal è il Sionismo politico, è cosa lecita, purché la contrarierà non sfoci mai in forme di violenza o di lesione dell’altrui dignità.

Nei Paesi democratici si è liberi di essere anti-comunisti, anti-fascisti, anti-clericali … sono tutte libertà di pensiero e parola tutelate dalla legge stessa. Pare però che non funzioni così in quella che alcuni seguitano a chiamare «l’unica democrazia del Medio Oriente».

Nel mio libro Erbe Amare – Il secolo del Sionismo pubblicato nell’ormai lontano 2006 smonto pezzo per pezzo anche questa leggenda sulla «unica democrazia», spiegando e documentando che certe forzature politiche mirate a equiparare l’anti-sionismo all’antisemitismo sono in sé e di per sé aberranti. Basterebbe ricordare che gli anti-sionisti più severi sono sempre stati gli ebrei più celebri al mondo per essere stati esponenti di spicco delle scienze, della cultura e delle arti. Ne cito uno solo tra i tanti: Sigmund Freud, che mostrò sempre decisa contrarietà alla creazione dello Stato d’Israele. E quando il Movimento Sionista chiese la sua firma, ottenne un deciso rifiuto, da lui come da varie altre personalità dell’Ebraismo.

Il Sionismo Politico nasce da personaggi infarciti di marxismo e ispirati al Socialismo reale, di cui Pio XII fu avversario, come lo furono altri suoi Predecessori e Successori. A partire dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento presero vita proprio nei circoli sionisti leggende nere sulla figura di questo Sommo Pontefice che fu attivo e operoso per la salvezza degli ebrei perseguitati e ricercati dai nazisti, ma al quale certi ideologi decisero di servire nel dopoguerra una terribile vendetta a freddo.

I Sionisti politici sono giunti infine al grottesco: i nipoti e i pronipoti dei diretti protagonisti che furono salvati dal massiccio intervento della Chiesa Cattolica — tanto che vollero affiggere dopo la Seconda Guerra Mondiale lapidi su conventi, monasteri e istituti religiosi dove ebbero salva la vita — si sono messi a smentire i propri nonni e bisnonni con affermazioni “storiche” che se non fossero tragiche rasenterebbero il comico: «Nell’immediato dopoguerra i nostri nonni e bisnonni non avevano ancora chiaro quel che realmente era accaduto». Vale a dire: circa sei milioni di ebrei sterminati in tutta Europa, ma ai diretti protagonisti che ebbero salva la vita non era ancora chiara la portata di una tragedia immane unica a suo modo nella storia dell’umanità?

In questi miei libri, alla cui lettura vi rimando, definisco il tutto con questa battuta:

«Nonno, perché credi a quello che hai visto e vissuto come protagonista, anziché credere a ciò che il tuo nipotino sionista nato agli inizi degli anni Settanta del Novecento ti racconta?».

Uno di questi nipotini è l’Ambasciatore dello Stato d’Israele presso la Santa Sede, che irritato per gli inviti alla pace da parte dei Vescovi di Gerusalemme è tornato a tirare di nuovo in ballo il Sommo Pontefice Pio XII:

«Non è fuori contesto ricordare che oggi avrà inizio presso l’Università Gregoriana un convegno di 3 giorni sui documenti del pontificato di Papa Pio XII e sul loro significato per le relazioni ebraico-cristiane. A quanto pare – conclude la nota – qualche decennio dopo, c’è chi non ha ancora imparato la lezione del recente passato oscuro» (vedere QUI).

Tutto questo conferma che per certi personaggi «essere grati a chi ti ha salvato la vita è una umiliazione che alcuni non reggono».

Il libro Erbe Amare – Il secolo del Sionismo mi richiese 5 anni di inteso lavoro e ricerca storica. In seguito, dal suo corpo centrale, trassi un altro libro autonomo intitolato Pio XII e la Shoah.

In un breve articolo non posso trattare temi che hanno richiesto anni di studio e ricerca, ma chi è interessato alla storia, non alle leggende di certi sionisti politici, può leggerli e appurare quanto la realtà sia diversa dalle cattiverie costruite a tavolino con rara malizia politica dai sostenitori di un movimento nazionalista nato da una eresia del Marxismo più degenerato. Questo movimento si chiama Sionismo politico e chiunque può rivendicare il diritto a essere anti-sionista senza che nessuno possa tacciarlo di essere un pericoloso antisemita, specie quei nipoti e pronipoti che privi del basilare senso del pudore pretendono di smentire i loro nonni e bisnonni che tributarono devota riconoscenza a Pio XII per opera del quale furono salvati circa un milione di ebrei nelle strutture religiose di tutta Europa, compreso lo Stato della Città del Vaticano e tutti gli stabili della Santa Sede che a Roma godono del regime della extra-territorialità secondo le leggi e i trattati del diritto internazionale.

dall’Isola di Patmos, 10 ottobre 2023

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