Author Father Ariel

The Muslims display the priests are hiding. The theological concept apparel priestly and religious: "Whether you eat, or drink …»

– Theologica –

Muslims display, PRIESTS HIDE. THE THEOLOGICAL CONCEPT OF PRIESTLY AND RELIGIOUS Habit: "ARE YOU EAT, Or drink ... "

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It is disheartening that the Muslims had just arrived in Europe ostentino sometimes with arrogance and spirit of prevarication their typical Clothes that make up the visible outward sign of their beliefs, while members of our secular and regular clergy are camouflaged in civilian clothes among the secular of this world, thus denying a sign is the presence of both Christological testimony.

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Author Father Ariel

Author
Ariel S. Levi di Gualdo

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20 replies
  1. Beppe1944 says:

    «Mi domandavo: is not that the master of ceremonies, which according to your description "sculettava right and to the left", more than "a few" pinocchetti " (shorts below the knee)», aveva in verità un paio di … finocchietti? Because usually, i nostri – ahimé non pochi, Unfortunately! – confratelli che sculettano, prediligono questo modello di pantalone corto … i finocchietti».

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    leggermente omofobico?

    • father ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo says:

      Dear Beppe,

      le garantisco che quando tornerò a fare la spesa al mercato della frutta ed uno dei verdurai delle bancarelle mi dirà: "Dad, oggi abbiamo in offerta dei finocchi, freschi e tenerissimi», io eviterò prudentemente di rispondereed è la sacrosanta veritàche sin da bambino non mi sono mai piaciuti i finocchi. Non sono mai riusciti a farmeli mangiare in alcun modo: lessi, gratinati, arrostitiE mia madre e mio fratello possono deporre testimonianza a tal proposito.

      But, onde evitare accuse di omofobia, risponderò al fruttivendolo: "No, thank you. Io non posso mangiare il feniculum vulgare».

      Se il verduraio mi dirà: « … ma che razza di giaculatoria è questa?». Risponderò: «Consulti un vocabolario di latino. Perchè in questa Europa civile si può bestemmiare Dio, Cristo la Madonna e tutti i Santi, ma se nomini per sbaglio un feniculum vulgare, rischi di apparire un tantino omofobo».

  2. ToniS says:

    Tentando di lasciare momentaneamente il tempo e lo spazio fuori della porta, mia moglie ed io entriamo in chiesa per la Santa Messa. Era la domenica che precedeva la commemorazione dei defunti.
    Sotto l’ambone, appoggiato tra i gradini, c’è un misterioso fagotto nero. Mi chiedo se abbia a che fare col giorno dei morti ormai prossimo, mentre il parroco procede verso l’altare seguito dai genitori dei due piccoli da battezzare.
    Tutto va avanti spettacolarmente come di consueto, tra orrendi canti ritmati dal bongo, continue spiegazioni e divertenti gag, battimani e corse del sacerdote con i neonati battezzati issati sulle braccia come trofei
    But here, Finally, si svela l’unico misero mistero che forse interessa ai più. The priest, parroco di fresca nomina, ci informa che in quel fagotto, assieme alla naftalina, c’è la sua talare: una veste assurda, dice, che coprendo completamente, è stata concepita per “to separate” il prete dal popolo e dal mondo, farlo sentire estraneo al suo tempo, un abito che di conseguenza lui non indosserà mai più

    • father ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo says:

      un’altro prete demente uscito col marchio a fuoco dai nostri disastrosi seminari, to whom, se una veste, anziché nera, la regalassero rossa, quella se la metterebbe anche al posto del pigiama per andare a dormire la sera; e se qualcuno osasse toccarglielas’incazzerebbe come una iena dolens, non farebbe affatto umorismo come una clericale iena ridens.
      Why then, questi preti in jeans&maglione, sono la quintessenza vivente del peggiore clericalismo, a differenza di noi che portiamo la talare anche per nascondere quanto siamo visceralmente anticlericali, oltre a portarla virilmente per essere riconoscibili e in quanto tali sempre vicini al Popolo che Dio ci ha affidato.
      However, più che al parroco di prima nomina, i complimenti vanno fatti tutti quanti a quel campione di vescovo che l’ha fatto prete, ed al vescovo che tra un suono di bongo e l’altro gli permette di amareggiare e di scandalizzare il Popolo di Dio.

      • ToniS says:

        E non è un prete qualsiasi, obviously.
        Andava e veniva dalla Palestina per protestare contro Israele. Non per niente l’hanno nominato coordinatore nazionale di Peace of Christ, incarico poi scaduto con la nomina a parroco

  3. father ariel
    Ariel S. Levi di Gualdo says:

    Very expensive.

    Non occorronoconferme”, qualsiasi sacerdote che viva e che soffra come noi la Chiesa dall’interno, in una situazione di decadenza irreversibile nella quale si è superata ormai da tempo la soglia del non-ritorno, porrebbe mai in dubbio ciò che hai scritto, tanto siamo abituati purtroppo anche a peggio.

    Come ti ho detto l’ultima volta che ci siamo visti: in situazioni come la tua, chi come me è chiamato alla vera paternità sacerdotale, non certo al filantropismo socio-politico o all’assistenzialismo sociale di bassa lega, una delle principali cose di cui soffre è la mancanza di mezzi per proteggere i propri figli.
    C’è forse di peggio, per qualsiasi genitore?
    In che animo e in che stato può trovarsi un genitore non in grado di garantire ai propri figli la sicurezza del necessario, o perlomeno del minimo indispensabile?

    Dinanzi ad alcuni casi diversi, ma più o meno simili al tuo, ho già spiegato, compreso in un mio scritto del 2015 al quale rimando chi fosse interessato ad approfondire il tema [see QUI], that today, un uomo dotato del genio e della santità di Rafael Merry del Val, non solo non sarebbe mai divenuto vescovo e cardinale, ma non sarebbe proprio diventato prete, perché non ce lo farebbero mai diventare.

    Nel corso dell’ultimo cinquantennio di storia, dinanzi alla grande crisi vocazionale degli anni Settanta, hanno fatto entrare nel nostro clero un esercito all’arrembaggio di più o menofalliti in cerca d’impiego“, nell’ipotesi migliore un esercito di mediocri, convinti che costoro potessero fungerecome cinicamente hanno pensato all’epoca non pochi vescovi – it gives … “manovalanza“, sopperendo sotto la guida di altri, migliori e più dotati, alla carenza di clero ormai galoppante. Ma le cose sono andate diversamente, il cinismo è stato giustamente punito, ed in breve, these subjects, dopo avere favorito la distruzione di antichi e sapienti equilibri e soprattutto di ogni regola ecclesiale ed ecclesiastica, hanno fatto infine il loro grande blow, ed oggi ci ritroviamo con rozzi e a volte improponibili soggetti assurti all’episcopato, con preti incapaci divenuti vicari generali diocesani, rettori dei seminari, parroci delle chiese cattedralie se sino a un decennio fa qualche buon elemento è riuscito a passare tra le maglie ed a diventare prete, è però finito sbattuto a fare il curato di campagna. E quando qualcuno di questi pochi sacerdoti molto validi, pur essendo stato messo a fare il curato di campagna, in quella campagna ha cominciato ad attirare molti fedeli desiderosi di poter beneficiare delle cure pastorali di un vero e buon sacerdote, non poche volte è capitato che questi buoni preti li abbiano tolti persino dalla parrocchia di campagna, lasciandoli senza incarichi pastorali, dati semmai a preti transfughi da varie diocesi del mondo che a malapena riuscivano a parlare l’italiano.

    I repeat: abbiamo superato la soglia del non-ritorno e talvolta soffriamo per l’impotenza del tutto involuta e indesiderata che incombe su di noi, ed a causa della quale non abbiamo neppure mezzi e strumenti per proteggere i nostri figli.

    L’immagine che tu offri della Chiesa che sta perdendo i propri figli per giocare con dei non-figli che domani le strapperanno il seno a morsi, e che una volta strappato lo sputeranno come cibo ai suini, è molto bella, nella sua tragicità, ma soprattutto realistica.

    there, noi pochi preti devoti e fedeli, tomorrow, nella nostra vecchiaia, forse saremo i chirurghi plastici che dopo una devastante mastectomia al seno praticata a causa di un tumore con metastasi diffuse, ricostruiremo i seni alla Santa Sposa di Cristo. O perlomeno avremo concorso a formare i preti-chirurghi-plastici che dovranno portare a compimento questo intervento.

    Of course, non vorrei ritrovarmi mai a faccia a faccia con Cristo Dio a rispondere per avere favorito il carcinoma ai seni della sua Santa Sposa, why me, al giudizio di Dio, ci credo, ed agisco quindi di conseguenza, molti pessimi vescovi e preti, instead, al giudizio di Dio temo che non ci credano proprio; e dico questo non certo per giudicare le loro coscienze, che non posso né leggere né tanto meno giudicare, ma per il semplice fatto che ciò è dimostrato alla pubblica luce del sole dal loro vivere e dal loro agire.

  4. father ariel
    Letter Signed says:

    Ah, questa Chiesa ormai accogliente solo a senso unico, nella quale per essere accolti e amati bisogna essere profughi sbarcati da un gommone a Lampedusa, essere semmai di rigore msulmani, visto che in quel caso arriva il Papa in persona a lavarti i piedi. Poor, poor, povera Chiesa, quanti altri figli stai perdendo, per giocare con dei non-figli che domani ti strapperanno il seno a morsi, e che una volta strappato lo sputeranno come cibo ai suini!

    Premise: Padre Ariel conosce me e la mia storia, e può confermare che dico il vero, senza niente aggiungere e niente alterare dei fatti.
    Sono figlio unico di due genitori nati da due famiglie ricche. So che oggi, this, nella Chiesa è un grande handicap, purtroppo porterò la mia croce sentendomi anche in colpa.

    Scuole “in” (rigorosamente da suore e religiosi), soggiorni estivi di studio presso istituzioni “in” of London, Paris, Madrid, Vienna a partire dai 14 year old … eppoi liceo “in”, e ancora a seguire università alla Lumsa, durante la quale trascorrevo i periodi estivi nei campus americani, obviously “in” …
    In pratica io sarei la materializzazione, la riedizione contemporanea dello spregevolericco epulone vestito di porpora e di bisso” who … “tutti i giorni banchettava lautamente”, while … “un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco” (Luca 16, 19.31).

    Alla Lumsa, o diventi ateo, oppure ti puoi avvicinare alla fede, e io che avevo sempre avuto una fede, ma tiepida, poco a poco ebbi la mia riconversione.

    Salto adesso in avanti perché non posso scrivere un romanzo autobiografico: pensai di avere una vocazione, that, perhaps, non avevo, perciò tutto potrebbe essere andato come doveva andare. But if, una vocazione sacerdotale, l’avessi avuta davvero? Se come dice Padre Ariel, la vocazione resta in gran parte un mistero, credo sia difficile dire si e sia difficile dire no.

    Non dico la tragedia, in casa mia, specie mio papà, che mai ricordo in tutta la vita di avere visto arrabbiato come in quel periodo, con la mamma che mi diceva … “gli farai venire un infarto”.
    Salto ancora avanti
    A 27 year old, dopo una laurea, un dottorato e un paio di master in America, entro in un seminario, al propedeutico. E furono per me 2 mesi e 21 giorni di continue, incessati e cattive, ma veramente cattive umiliazioni.
    Capisco che il mio ceto, i miei studi, il mio vissuto, le mie abitudini e tutto ciò che vogliamo, non erano quelle dei seminaristi, ma mentre io cercavo con tutte le mie forze di adattarmi in ogni modo a loro, dalla loro parte, They, non intendevano fare niente per capire, per accogliere me, non si provavano nemmeno a sforzarsi un benché minimo. Per loro io ero il figlio di papà che si era messo in testa di fare il prete.

    Agli inizi del secondo mese, il padre spirituale mi disse questa esatta frase: “but you, che bisogno hai di diventare prete?”. Io gli risposi che non si diventa preti per bisogno e che di diventare prete non avevo proprio bisogno. E mi disse, in modo sincero, devo ammetterlo e riconoscerlo: “tu devi orientarti verso qualche antico ordine. Sii realista, i nostri seminaristi vengono tutti da famiglie molto semplici e modeste. Inutile che tu sia aperto con loro, tanto loro non si apriranno mai con te. Non vedo soluzione, a meno che il vescovo non ti mandi in un collegio romano, al quale io avrei pensato”. E li, il padre spirituale, forse non molto coraggioso, fece un errore grave, mi disse di andare io dal vescovo a chiedergli se poteva mandarmi in questo collegio romano, mentre era lui, che avrebbe dovuto farlo, ma forse pensò …. “con me reagirebbe male, con lui potrebbe reagire bene”. E invece il vescovo reagì malissimo, dicendomi che per lui non c’eranoseminaristi di prima categoria lusso e seminaristi di terza categoria popolare”. E davanti a quella risposta data anche male, io non potevo salvarmi mettendo nei guai un altro, dicendo al vescovo che avevo seguito il consiglio del padre spirituale.

    Penso che 2 mesi e 21 giorni di seminario mi abbiano offerta una lezione che mai avevo avuto nella mia vita: essere non accolto, respinto e anche umiliato, io che non avevo mai fatto questo tipo di esperienza.

    Forse ero solo un riconvertito infatuato, that, tornato alla fede, aveva pensato di puntare al massimo, al sacerdozio. Forse non ho mai avuto una vocazione, e di questo ho cercato di auto-convincermi. Quando però prego e vedo il sacerdote celebrare la Messa, sento a volte che potrebbe non essere così. Quando vedevo Padre Ariel celebrare la Messa, io avrei voluto essere al posto suo, avrei voluto essere come lui.

    Non ho seguito il consiglio di entrare in un ordine religioso, first, because in the 2012, father ariel, che conobbi su consiglio del mio allora confessore, me lo sconsigliò, e credo abbia avuto ragione, spiegandomi che, per i miei genitori, il dramma sarebbe stato più grosso ancora.

    Il fatto che resta certo è che io ho cercato di dare il meglio di me per andare incontro ai seminaristi e al seminario, while they, to me, hanno avuto ogni tipo di prevenzione e chiusura, solo perché ero colpevole di provenire da una famiglia ricca e di avere avuto tutto dalla vita, senza che nessuno però valutasse che, a quel tutto, io ero pronto a rinunciare. Their, Rather, avrebbero dovuto chiedersi: November's, at the bottom of, a che cosa rinunciamo? Forse a ciò che avremmo voluto avere ma che non abbiamo mai avuto? Perchè la chiusura e l’accanimento manifestato nei miei confronti, non lo spiego proprio in altro modo.

    ma è bene chiuderla qui, e chiuderla come ho iniziato: today, in the Church, se non sbarchi da un gommone e se non sei un fratello musulmano da accogliere, non sei nessuno, ma proprio nessuno.

  5. father ariel
    Letter Signed says:

    Dear Readers of the Island of Patmos, and dear Priests.

    If the dear Father Ariel deems appropriate, I offer this personal testimony.
    All this, however, requires a premise.
    Today I have 74 years old and come from a very wealthy family, which at that time he allowed me “the luxury” to classical studies, majoring in philosophy and medieval literature.
    Spieghiamo però la mia asserzione a chi potrebbe non capire, giacché col dir “luxury”, si mira a sottintender che certi studi e specializzazioni non portano agevolmente a posti d’impiego, dato che l’unico posto d’impiego è l’insegnamento, ecco perché la laurea in filosofia e lettere classiche, era, ed è tutt’oggi, pure dettalaurea in disoccupazione”.
    A 28 anni mi unii in matrimonio alla mia compianta moglie, venuta a mancare 14 Years ago, per un male incurabile che la portò alla casa del Padre nel giro di 7 months.
    Mia moglie proveniva da una delle famiglie della più vecchia nobiltà napoletana, una famiglia più benestante ancora della mia.
    Non abbiamo avuto figli, perché la mia amata consorte non potè mai averne.
    Ho descritto non per puro divagare, i nostri ceti sociali d’appartenenza e la nostra posizione economica, ma perché ciò si colloca in un preciso discorso.
    Dopo molti anni di ricerca e lavoro non retribuito (o mal retribuito) at the University, divenni prima dottore ricercatore, poi professore associato, infine professore ordinario. Ma avendo le spalle ben coperte mi fu possibile sostenere quella condizione di bassa retribuzione nel mondo universitario, dove il primo stipendio “decent” lo percepii all’età di 45 anni come professore associato, after 18 anni di gavetta.
    I miei interessi filosofici mi portarono a intraprendere gli studi teologici e conseguire il baccalaureato teologico, la licenza specialista e il dottorato presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.
    Ho sempre frequentato gli ambienti parrocchiali e diocesani per i vari eventi, anche se quando mi sono offerto per varie attività di volontariato, mi è stato detto di no.
    Due parroci mi hanno negato di insegnare catechismo, quando ormai pensionato dall’università mi ofrii di farlo, sostenendo che una persona del mio livello culturale avrebbe messo in grave imbarazzo gli altri catechisti, alcuni dei quali con serie difficoltà a mettere semplicemente assieme un discorso in corretto italiano. Mi hanno negato di tenere lezioni e conferenze nel locale seminario, perchè a giudizio dei formatori avevo un’impostazione teologica divecchio impianto scolastico e metafisico non confacente con la realtà della Chiesa e in particolare con quella pastorale”, al punto che il rettore (lo stesso che una volta all’anno invitava il sig. Enzo bianchi) disse perentorio: “non sono certo le sterili e nebulose speculazioni accademiche dei vecchi baroni che servono ai nostri seminaristi per diventare preti”.
    Ho cercato di offrire quello che potevo offrire di ciò che nella mia vita avevo acquisito e sviluppato, ma a ogni offerta mi è stato risposto no.
    Quando anni fa giunse il nuovo vescovo, che ebbe modo di conoscermi in passato (quando fu invitato come teologo per una conferenza presso il nostro istituto universitario), il presule mi accolse con molta felicità, fu più volte ospite a casa nostra e, one evening, parlando con me e con mia moglie, chiese se io avessi mai pensato al diaconato permanente.
    Fu così dato avvio al discorso tra il vescovo e me, con gran gioia da parte mia e soprattutto di mia moglie.
    L’ostruzionismo che fu fatto al vescovo da parte dei preti, fu però inverecondo. And Bishop, che mi aveva fatto lui stesso la proposta, si trovò in grande imbarazzo verso di me, dovendomi dire no a ciò che lui stesso mi aveva proposto, dopo avermi dettagliato il tanto bene che avrei potuto fare nella sua diocesi, in ispecie nell’ambito della formazione teologica.
    Da allora sono corsi diversi anni, e, dopo la scomparsa di mia moglie, ho visto diventare diaconi permanenti persone catapultate dalla licenza di terza media all’Istituto superiore di scienze religiose e diplomati dopo tre anni di risibileformazione”. Ho visto diventare diaconi permanenti il fruttivendolo, il venditore ambulante del mercato, il postino in pensione, l’elettricista e l’operaio (con tutto il mio più profondo rispetto sia per le persone sia per le loro utilissime attività lavorative). Tutte persone che certamente non possono mettere culturalmente a disagio i preti, già così culturalmente carenti, perché di questo, at the bottom of, it deals with.
    Ho visto chiamare a tenere lezioni nel seminario e presso l’Istituto superiore di scienze religiose, socio-politologi maldestri fatti passare per filosofi, con l’aggravante ch’eran non credenti dichiarati, e per questo invitati a manifestare ilpreziosopensiero di certo mondo laico, con il quale il buon cattolico deve confrontarsi … etc, etc.. perché lungo e pietoso sarebbe il discorso.
    Dopo la morte di mia moglie cominciai a vivere sempre più a Roma, dove avevamo una casa vicino al Quirinale, ed andando a Messa nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri conobbi Padre Ariel, than in 2011 diventò mio confessore e che molto mi aiutò, sotto tutti gli aspetti umani e spirituali.
    Often, nei suoi sapienti scritti, alcuni dei quali oggi suonano come profezie, questo teologo usa il termine “blow” … “il golpe dei mediocri”, “il golpe dei modernisti”, the “golpe degli eretici”, not to mention de “il golpe della lobby gay” …
    Oggi è in corso ilgolpe del pauperismo”, storicamente legato a varie eresie che si sono manifestate nella Chiesa, ed in ispecie XII/XIII secolo.
    Uso sul finire una frase a me ripetuta più volte da Padre Ariel: “Per certi uomini e donne respinti dai capricci dei preti gelosi e dalla inettitudine di vescovi completamente privi di attributi virili (di solito egli dicesenza palle” O “senza coglioni”), questi soggetti rischiano la dannazione eterna delle proprie anime. Perché questi uomini e donne, alla Chiesa eran stati mandati da Cristo e da Cristo offerti come doni, ed a respingere o distrugger doni mandati da Cristo, si va all’inferno”.
    Questa è, a sommi capi, la storia di un rispettabile accademico, professore ordinario in pensione, dottorato a suo tempo in teologia, munito di tutti i necessari mezzi economici per svolgere un ministero all’interno della Chiesa, invitato dallo stesso vescovo a diventare diacono permanente, ma non diventato tale perché colpevole d’esser uomo benestante, uomo di cultura, marito di una nobildonna, studioso di metafisica e di teologia tomista, etc ..
    E anche questa mia vicenda potrebbe rientrare nel discorso dell’articolo del Padre Ariel circa la vecchia tonaca gettata alle ortiche, che poi è la dismissione da parte di vescovi e preti della tonaca interiore, the true abitus, o come dice Padre Ariel: “il golpe dei mediocri al potere”.
    Superati 70 anni mi sono conservato il danaro necessario per condurre una vita agiata sino alla fine dei miei giorni, non avendo avuto figli ho restituito/donato due vecchi immobili a me pervenuti in eredità dal patrimonio di mia moglie e facenti parte all’origine dei beni della sua famiglia, a suo (e mio) nipote maggiore. Mi sono conservato un podi risparmi, la mia pensione statale, una seconda pensione privata, una casa in città e una al mare e ho venduto il resto, dando tutto, danaro incluso, in memoria di mia moglie, ad una istituzione benefica di mia fiducia che si occupa principalmente di oncologia pediatrica.
    Today, nella diocesi di cui dicevo, parlano di chiudere l’istituto superiore di scienze religiose per carenza di fondi, chiedono in continuazione soldi per il seminario, lamentano mancanza di risorse per la Caritas, i parroci annunciano di domenica in domenica che con le spese non ce la fanno, si paventa persino l’accorpamento della diocesi ad altra diocesi, giungendo la diocesi in questione a nemmeno 100.000 faithful …
    I am sorry, ma com’è risaputo: si raccoglie, prima o dopo, ciò che s’è seminato.
    Cito anche a tal proposito Padre Ariel: “Se si bastonano i ricchi, poi non si possono aiutare i poveri, unless, papa e vescovi, non si mettano a batter moneta e stampare banconote”.
    Word health!

    • father ariel
      Don Ciro says:

      Esimio Professore.
      Leggendola sento tra le sue righe un certo profumo delle mie zone (Napoli/Campania in generale), forse però non è così, perché tutto il mondo è paese.
      Bene ha fatto a destinare i suoi capitali come li ha destinati, evitando il potenziale rischio, non dico “certo” ma però “potenziale”, che in qualcuno dei suoi stabili finisse a vivere per “amor di zio”, il nipote nullafacente di qualche prete ben ammanicato con la curia, pagando semmai l’affitto simbolico di due lire al mese, come il nipote di un “prete curiale” che vive in un attico di 200 mq affacciato sul mare, il quale solo d’affitto estivo, in queste zone costiere non verrebbe affittato a meno di 5.000/7.000 € per month, secondo la bassa o alta stagione estiva, ma lui paga 110 € per month.
      Amor di zio” …

      • father ariel
        Manlio Ferrari says:

        Confesso che provo un piacere perverso … quasi “erotico” (so che con un personaggio come p. Ariel si possono fare simil battute), quando di domenica, dentro la cesta delle elemosine, metto 10 centesimi in 10 monete da 1 centesimo.
        Mia moglie dice che sono una mente malata, ma poi anche lei ci ride.
        10 centesimi in monete da 1 centesimo è l’offerta più equa che un impenditore emiliano, cattolico nato in una famiglia cattolica, possa fare al “new course”, visto che nelle chiese (almeno in quelle della nostra zona) si parla solo di poveri, di profughi, di extracomunitari … and, in effetti si parla anche dei ricchi, ma per dire quanto sono egoisti, fautori di tutte le ingiustizie sociali, e non sensibili alla pastorale di papa Francesco che vuole una chiesa povera per i poveri.
        And we all (parlo ai colleghi imprenditori cattolici) dobbiamo darci da fare per impoverirla questa chiesa, so much … più di quanto la stia impoverendo il papa, noi quanto potremmo mai impoverirla?
        That's enough, con le donazioni alle parrocchie per costruire i cinema parrocchiali, il campo da calcio e le sale per i giovani, le scuole materne, i centri di assistenza per le famiglie bisognosebasta con la donazione alle parrocchie di complessi al mare e in montagna per portare in colonia i figli delle famiglie che non potrebbero mai portare i loro figli un mese al mare o in montagna, etc… enough, enough, basta con tutto questo!
        Perché anche tutti noi vogliamo una chiesa povera per i poveri!
        Quando mio nonno materno, negli anni ’50, donò un asilo alla parrocchia da lui pagato di sana pianta, dalla costruzione agli arredi interni, non immaginava certo, che domani sarebbe divenuto un alloggio per “Negroni” musulmani che passano le giornate attaccati agli smartphone di ultimo grido. E per “Negroni” intendo dire giovanottoni in una salute fisica da fare invidia a gran parte dei nostri figli, altro che profughi fuggiti dalle guerre e dalla fame, chiamateli con il loro nome: colonizers!
        Imprenditori cattolici di tutta l’Emilia: unite!
        Aiutiamo papa Francesco ad avere fino in fondo una chiesa povera per i poveri, nella quale lui, come ha dichiarato, si inginocchierebbe davanti ai poveri “flesh of Christ”.
        E non entro nemmeno nel discorso basato sulla equazionepovero=buono”, perché ci sarebbe da far notte a parlare.
        Lanciate anche voi la campagna: “10 centesimi in 10 monete da 1 centesimo nella cesta della offerte”, e per quanto riguarda l’8X1000, fate come ho fatto io quest’anno: destinatelo allo Stato.

  6. father ariel
    Don Salvatore says:

    Diocese of Southern, Mass of the patron saint of the diocese, present around 100 priests, almost all of the presbytery …
    Impossible to describe them all.
    The master of ceremonies of the bishop arrived in the sacristy, in the cathedral, with a shirt that reproduced the colors of the flag of peace, a pair of “pinocchetti” (shorts below the knee) and bathing shoes at the foot.
    He talked to many priests, dates ceremonial provisions, directions … ha parlato, greeted, sculettando to the right and to the left, going 2 times to see if everything was all right on the presbytery, and this while the cathedral was already full of people half …
    Welcomed the bishop who meanwhile had arrived with 15 minutes early, and then it disappeared, returning a few minutes later dressed in his purple cassock.
    Su circa 100 priests only 3 we had the cassock on him: I, che ho 36 year old, two elderly 78 e 82 year old.
    I do not describe the clothing of the other conditions, I think the bishop's master of ceremonies description is enough …

    • father ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo says:

      Dear Brother.

      Let us take it to laugh, although they should be paid into tears of blood.
      Mi domandavo: is not that the master of ceremonies, which according to your description "sculettava right and to the left", more than "a few" pinocchetti " (shorts below the knee)», had indeed a few … finocchietti?
      Because usually, i nostriahimé non pochi, Unfortunately! – confreres sculettano, prefer this short pants model … i finocchietti.

      To be sure I can tell you this: if the bishop who ordained me in the Holy priestly order, He is arriving in the sacristy of the cathedral, He had found a master of ceremonies tanned in the way you described, He would disheveled with two baritone shouts. And I can guarantee that the faithful who were already seated in the pews of the cathedral, They would hear a burst of words longshoreman, because these were the words that the bishop would reverse on a similar subject.
      A quel point, some priest, he then informed the faithful that while the bishop and his priests were preparing, He had entered the cathedral sacristy of a stranger who had shouted vulgar profanity, before being promptly removed. Thereby saving – rightly – the public image of the bishop.

  7. father ariel
    Don Federico says:

    Dear Father Ariel, that's all: the bishop had asked me as a religion teacher in a high school. A week later he calls me and (Strictly) He tells me face to face these exact words: “if you show up at school with his cassock I remove the teaching”.
    I state: the bishop was in his dress studio in sweatpants, But with the Anellone and Crocione pendant bib on written “Adidas” the suit.
    Gli ho risposto (but that he already knew) that my cassock was appreciated by teachers and students. He replies the bishop: “I do not care what they like, you should only affect what I consider appropriate I”.
    You have a comment to make me?

    • father ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo says:

      Dear Brother.

      Basically he told you … “I do not care what pleases Christ, only interested in what you like my destructive ideology”.

      The way I would react I, It is not to be taken as an example, although me tell you too. I would have watched the’ “Anellone” and the “crocione” and I would have intimated: "Now you take off off these pieces of jewelery, because even housewives, When wearing slippers are in their homes in the wild after doing the kitchen and the laundry, bear wearing the trinkets, if only because those put out of the house, when they go to the market to do the shopping with the other wives'.

      Anyhow: when the bishop asks it or worse requires you coercively things that are in stark contrast to the canon law of the Church, the exhortations of the Supreme Pontiffs and the directives given by the Italian Episcopal Conference, nothing must be obeyed, indeed you should expect to feel ashamed, because the Church does not allow exceptions to their laws to works of criticism of those who will, these laws, It is in charge of enforcing them.

      They want collegiality?
      And that is collegiality! We priests are the direct and close collaborators of the bishop, we are not vassals places by the King under the moods and whims of the feudal lord. The bishop “It is not the law” nor can it impose “lin his law“, He is the one who enforces the law, which it is the first and devoted servant.

    • father ariel
      Don Angelo Rossit says:

      Dear brother Federico, I suppose I have several years older than you, sharing with you the same priesthood, that is not measured in “years of service”, the sacrament is for everyone.
      When our previous bishop, Thanks be to God departed for elsewhere after a few years, then he came into my dress parish clergyman for confirmations of the boys, I who was waiting with the faithful in front of the church door, dressed in cassock and surplice and stole to greet salute, I went to the car, I did not get off, hall of claret e disse … “please, turn the back”. And I let the bishop in the sacristy passing by canon.
      And I explained why, telling him that the parishioners would remain negatively affected, that some would have felt even compared missed, why older and older, above all, They were accustomed to seeing the bishop reach otherwise. And I said, … “her Excellency he returns in the bishop after confirmations, and I have to stay here to give explanations for a few weeks”.
      The faithful saw the bishop saved out in a procession from the sacristy.
      I have never been sympathetic to him and he was never nice to me. Throughout his stay in the diocese, cresimare to the guys in my parish has always sent the vicar general. I have observed, always, seeing only the very few times that he called me. He is gone, I stayed. A me, people, they continue to be fond, his, not even remember.
      And no one has done anything to me.
      This is a brief experience of a senior priest of you.
      When you need to pull out … the claws!

  8. father ariel
    Ariel S. Levi di Gualdo says:

    Dear Brother.

    From what you wrote to me I answer: Your bishop is a poor demented.
    That's all.
    And to a priest, having to deal with a demented, What is pastorally always very complex and delicate.
    But when the madman is his bishop, more than before the complexity and delicacy, we are before the tragedy, a tragedy often completely unmanageable.

    The rest I'll tell you in private, even because, these situations, always go and rigor reported to the Holy See, which will do nothing, but at least, tomorrow, when disaster will be striking, that no one dares to say by the various Roman dicasteries: « … but we did not imagine … we did not know … we had not been informed …».

    Therefore it is important to point out certain facts and situations to Awarded Company of Pontius Pilate, although the practice even respond, do this but, tomorrow, even more aggravate their accountability to the people of God and before God.

  9. father ariel
    Don Emanuele says:

    « […] the same brother priests that they, when they were pleasant gossip with the head of the congregation of the destroyers, namely the modernist bishop and pauperistic à la page, delighted to be defined as "those priests anachronistic out of time, always stuck in a morbid way that rag of a cassock […]»

    * * *

    I was wondering if in your last sentence if you were talking to me (!?).
    Yet my story did not I ever told, I do now: two years ago I was summoned by the new bishop by examining the list of secular priests and their demographic age (the series: a real war report!), given the shortage of clergy in our diocese Nordic (Piedmont) and given the high age of priests, He thought of putting a young man in a big parish run by a priest nearly eighty, tired and unfortunately sick, because he had not really much of a choice for the parts.
    The vicar general, Chancellor, the person in charge of that vicariate manifested not liking to me, but the bishop, rightly, he wanted to know me.
    I introduced myself by the bishop in cassock wearing. And the bishop I dreaded not even why he had summoned me, He said that he had called me just to know me, I am having seen only fleetingly at the ceremony of his taking possession of the chair, He asked four things of circumstance, I said so many and dismissed me.
    The vicar general, the cacelliere, the person in charge of that vicariate then said to the bishop … “We see that we were right? He saw how you are immediately presented? A priest of 32 year old (then I had 32 year old) con la speaker, when for years no longer carries any?”.
    In that parish appointed shortly after a parochial administrator, not being able to appoint parish priest, because the priest was not appointed Italian citizen, it is a South American final in our area unclearly, and during masses does everything: songs pop, danze, homilies in dialogue, projection of cartoons to the children's mass, a concert in the church on Good Friday … but above all it never would present the bishop in cassock on him.
    That's all.

  10. Paul says:

    Nothing before the love of Christ.

    The next pope, if God will grant another, It will have to start right from the basics.

    Maybe, a Pope Gregorio.

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