Caro Padre Alessandro Minutella: difenditi. Però fallo onorando il Romano Pontefice e senza cadere nella vecchia insidia di Martin Lutero
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“…il Sommo Pontefice, in forza del potere delle chiavi, ha la facoltà di mutare la disciplina vigente circa la questione dell’eventuale concessione dei Sacramenti ai divorziati risposati in casi speciali”.
Domando, perché voglio capire: Il sommo pontefice, in forza del potere delle chiavi, può concedere l’assoluzione e quindi ammettere alla comunione una persona divorziata “risposata”, senza che questa rinunci a commettere adulterio? Spieghi bene, per favore, perché io non ci sto capendo più niente.
i miei complimenti per l’articolo che è proprio fatto bene!
Avete, in maniera pacata e con classe, detto tutto quello che c’era da dire, sia al ‘perseguitato’ presbitero che agli altri protagonisti della vicenda.
veramente bravi!