10
commenti
I commenti sono chiusi.
Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Per come la vedo io, non c’è nulla di male nel sostenere parte della proposta contenuta nel DDL Zan. Il contrasto alle discriminazioni si limiterebbe infatti a integrare una legge già esistente, per cui o si è contro la legge Mancino in toto, oppure l’accusa di voler opporsi solo per discriminare omo e transessuali diventerebbe effettivamente difficile da evitare.
https://www.pagellapolitica.it/blog/show/826/fact-checking-le-accuse-della-destra-italiana-alla-legge-zan
Il nodo problematico potrebbe effettivamente essere quello della giornata contro le varie fobie, in cui sarebbe facile passare dall’educazione al rispetto verso le persone con diversi orientamenti sessuali alla normalizzazione del peccato (perlomeno più di quanto non facciano già televisione, media e cultura relativista in generale).
Oltre al problema morale, ci sarebbe anche quello scientifico, nell’ambito gli studi di genere.
Il problema degli studi di genere è che spesso e volentieri non sono in realtà studi condotti secondo criteri rigorosi sul piano accademico, bensì sostanzialmente pseudo-studi che hanno lo scopo di riciclare posizioni ideologiche (condivisibili o meno, non è rilevante ai fini del mio discorso) producendo una letteratura accademica (in realtà non rigorosa) cui fare appello per dare a quelle stesse idee una sorta di oggettività e autorevolezza (vedere il Grievance Studies Hoax di Lindsay, Boghossian e Pluckrose). (http://disq.us/p/2giebx8)
Un altro grosso problema è che non vengono definiti gli insulti…..
Caro Padre Ivano,
non dubito che dietro questi ragazzi ci siano certi adulti in clergymen ma bisogna riconoscere che ormai per le generazioni al di sotto dei 45 anni il pensiero lbgtq è qualcosa di scontato anche tra quei ragazzi e giovani adulti ormai rarissimi che frequentano le parrocchie. Il problema è proprio questo, secondo me, con tutta questa massa di persone e quindi voti politici, ci saranno sempre meno politici che oseranno difendere ciò che resta della famiglia e dell’identità così come nelle parrocchie e diocesi pastori che difendono ciò che resta della dottrina cattolica in materia sessuale e familiare. Ormai la fede cattolica è … “migranti e ambiente”, ciò che determinerà un allontanamento dalla Chiesa cattolica da chi ancora considera un valore la famiglia naturale e la difesa della vita nei suoi momenti più fragili, anche in questi giorni ho letto testimonianze di persone che parlano di casi a loro noti di passaggio ad es ai Testimoni di Geova, altri semplicemente disconoscono Papa Francesco e considerano il Papa unico e solo Benedetto XVI, hanno smesso di frequentare la propria parrocchia considerata troppo “bergogliana” e adesso che ci sarà in Vaticano l’ennesimo convegno sull’ambiente con l’ospite d’onore Clinton e la giornata pro-benedizione coppie gay in Germania c’è da stare sicuri che ci sarà un ulteriore colpo alla Chiesa da una parte e dall’altra.
Padre Ariel, ho letto di recente qui, considera irreversibile la crisi della Chiesa e secondo lui neanche Gesù potrà risanarla per rispetto del libero arbitrio.
Siamo già al Giudizio finale?
non aveva ragione Zucchero, no, è la crisi della fede
Carissimo Padre,
pensavo vivesse in una località vicino Roma poi ho invece scoperto che Laconi è in Sardegna.
Io vivo in provincia di Messina, ma volevo dirle che per trovare un sacerdote come lei sarei disposto di partire a nuoto per raggiungerla, semmai per confessarle i miei peccati, come inizio non sarebbe male …
Carissimo Sebi Russo,
sono sicuro che anche dalle tue parti si trovano sacerdoti capaci di ascolto e di accompagnamento spirituale.
Io non sono nulla di speciale.
Nel caso ti rimando ai miei confratelli Cappuccini che vivono in Sicilia.
Gentilissimo e Reverendissimo Padre,
le scrivo da pochi km da Castel di Lucio.
Lungo sarebbe il discorso, perciò sappiate l’essenziale, che la vostra gatta ci ha visto giusto … non è opera di ragazzi, altre mani, ci stanno dietro.
Il nostro giovane vescovo è una bravissima persona, e di sicuro, ci sarà rimasto malissimo.
Voi avete fatto un servizio informativo utilissimo, di cui possiamo solo esservi grati.
Grazie, grazie, grazie.
… si, l’abbiamo capito subito che hanno usato dei picciottazzi ingenui … vergogna!
Grazie Padri dell’Isola di Patmos.
Carissimo Salvo,
se la nostra gatta ha visto bene e tu propendi per questa versione dei fatti da persona che conosce l’ambiente di Castel di Lucio , sappi che chi utilizza i giovani come burattini da dare in pasto al tritacarne mediatico è uno sciacallo, anche se fosse rivestito della dignità sacerdotale. In ogni caso i ragazzi, che non sono più dei bambini, dovrebbero aver sviluppato un senso critico tale, da poter rispondere a tono a chi vuole manipolarli.
Visto che la scritta è stata aggiunta sui palmi delle mani tramite computergrafica è lecito supporre che molti di essi manco sapessero cosa stessero facendo