Obbedienza al Papa, solo in relazione a Cristo
OBBEDIENZA AL PAPA
SOLO IN RELAZIONE A CRISTO
[…] il Papa interessa relativamente, cioè interessa solo in relazione a Cristo, dal quale riceve l’autorità di «pascere le sue pecorelle» nel suo Nome; solo in relazione a Cristo, la cui Parola egli deve custodire, interpretare e annunciare al mondo, «senza aggiungere e senza togliere alcunché»; solo in relazione a Cristo, del quale il primo Papa, san Pietro, disse che «non ci è stato dato alcun altro Nome sotto il Cielo nel quale possiamo essere salvati»; solo in relazione a Cristo che nel Giubileo dell’anno 2000 la Chiesa, con Papa Giovanni Paolo II, ha di nuovo messo al centro della propria vita e della propria missione come Colui che «ieri, oggi e sempre» è l’unico Salvatore.
A distanza di alcuni mesi vi proponiamo due articoli che Antonio Livi e Ariel S. Levi di Gualdo scrissero molto prima del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia, potrebbe essere interessante leggerli nuovamente oggi …
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Antonio Livi – Obbedienza al Papa solo in relazione a Cristo
Nadia Govoni 19 novembre 8.22.35
Sia lodato Gesù Cristo!
Grazie Mons. Livi per il suo articolo sull’obbedienza al Papa … sono una consacrata laica, ho i voti temporanei, ma ho pesanti problemi di coscienza a rinnovare i miei voti in questa Chiesa e soprattutto a causa di Papa Francesco … Il mio padre spirituale mi ha rassicurata sul fatto della coscienza, ma lui non è turbato da certi fatti quanto invece lo sono io … Mi riconosco bisognosa di nutrimento e conferma nella fede, ma quale fede? Ho letto le interviste di Papa Francesco pubblicate dalla Libreria Editrice Vaticana, nella speranza di trovare chiarimenti alle parole ambigue, invece, viene ribadito il nulla… Che Dio ci aiuti! La ringrazio di cuore! Un caro saluto nel Signore e auguri di ogni bene!
Mi scusi,gentile Nadia, non si dice Sia lodato Gesù Cristo,ma Buonasera o giovanilmente Salve!
Detto questo se una consacrata ha di questi turbamenti allora mi sento in buona compagnia, visto che questi dubbi li ho anch’io pur essendo un laico malcredente, che certo non riceve illuminazione da Roma, e che ultimamente si è rifugiato nella lettura solitaria del Vangelo,ma appunto solitaria non è buona cosa.