Une lettre mémorable du Pape aux évêques du Chili, vaut la peine pour qu'il soit « le grand Francesco », combien était Peter sur Quo la Via del vadis, Domine?»
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Certamente è più virtuoso pensare bene, anche se non ci si indovina. Ho posto solo una domanda, E’ davvero un’esimente ? Ne aggiungo un’altra: fa differenza se la fonte dell’informazione cattiva è solo uno straccio, o al contrario una somma autorità ? In Inf. XXVII , Guido da Montefeltro viene male informato da Bonifacio VIII: che può fare, se non fidarsi del Papa ? et pourtant, signifier, come si riscosse ! je sais (per pura ipotesi di scuola) io che sono nessuno venissi oggi informato dal Papa che l’ inferno non esiste, che cosa potrei dire quando invece mi ci trovassi dentro ? En bref, se parliamo di salvarci ciascuno l’anima sua, è bene che ciascuno di noi verifichi le sue fonti. Se parliamo di politica generale, sia ecclesiastica sia mondana (par exemple, se parliamo di gas e di bombe) allora mettiamo pure in preventivo che una percentuale molto molto alta di informazioni sono Fake.
Il fatto che papa Francesco abbia chiesto ufficialmente scusa nella sua veste di “souverain Pontife” dopo che aveva vivacemente difeso le sue scelte davanti ai giornalisti sull’aereo di ritorno dal suo viaggio pastorale esprimendosi in quella circostanza, sinon erronée, come un dottore privato, suscita in me non poche perplessità.
Egli infatti scrive, dans “Réjouis-toi et réjouis-toi” al n. 170: “È vero che il discernimento spirituale non esclude gli apporti delle sapienze umane, esistenziali, psychologique, sociologiche o morali. Però le trascende. E NEPPURE GLI BASTANO LE SAGGE NORME DELLA CHIESA. Ricordiamo sempre che il discernimento è una grazia. Anche se include la ragione e la prudenza, le supera, perché si tratta di intravedere il mistero del progetto unico e irripetibile che Dio ha per ciascuno e che si realizza in mezzo ai più svariati contesti e limiti.”.
Questo mi porta ad insinuarsi nella mente il sospetto che il Papa attuale si ritenga infallibile per grazia a prescindere dalle “sagge norme della Chiesa”.
Sarò ben lieto se questo mio tarlo verrà soppresso…
Sono stato male informato, è davvero un’esimente ? La prima che fu male informata, sentì dirsi Non morirete, ma sarete come Dei. E trasmise la cattiva informazione.
Il Papa sceglie con autorità le persone da cui vuole essere informato, prendersela con loro è di nuovo prendersela con gli stracci, ancorché maleodoranti.
Posto che è stato indotto a cadere in errore, o anche ammettendo che sia stato lui, facendo tutto da se stesso, a cadere in errore, che cos’altro avrebbe dovuto fare?
Se non avesse detto niente, sarebbe stato tacciato sicuramente di superbia e arroganza; dicendo qualche cosa, rischia di fare invece la figura di Eva che fu male informata dal Grande Tentatore.
ci dica allora in concreto: che cosa avrebbe dovuto fare?
Tenga poi presente che la storia della Chiesa non comincia col pontificato di Francesco I. O lei pensa che Giovanni XXIII, Paul VI, Giovanni Paolo II et Benedict XVI, erano circondati da stinchi di santo?
Ma andiamo anche ai pontefici del pre-concilio, per evitare sospetti da parte di certuni: Pie XII, nella seconda fase del suo pontificato, era circondato di gente talmente affidabile, che non nominò neppure un Segretario di Stato. E Pio XI, che in una esplosione d’ira urlò di essere “circondato di serpenti”? E alcuni vescovi di area francese e tedesca, che durante il Concilio Vaticano I, vociferavano che Pio IX fosse un pericoloso malato di mente, sino al punto che qualcuno di essi dette poi vita allo scisma dei vetero-cattolici?
Immagino che anche lei, comme nous tous, avrà udito il Vangelo della Passione durante questa Pasqua, nel quale risuona una frase che si commenta da sé: "Ensuite,, tutti i discepoli abbandonatolo fuggirono» [Mont 26, 56]. A questo aggiunga il tradimento di Giuda, per capire che anche il Verbo di Dio, s’era messo intorno stracci maleodoranti.
Salve Padre.
Mi piace pensare che la sua visione sia quella giusta, per amore della Chiesa e per devozione al Romano Pontefice. Lei dice che, proprio perché gesuita e perché argentino, Francesco è stato spontaneo nel pronunciare quella pubblica ammissione di errore, con le relative scuse. Indubbiamente il fatto è in se lodevole, oltre ad essere meritorio per la Chiesa tutta. Sulla spontaneità sono assolutamente convinto anch’io, Mais – e spero che il buon Dio possa perdonarmi per questo pensiero – non riesco ad escludere che il Papa possa non aver pronunciato quelle parole in modo disinteressato, ma per calcolo… peut être, forse ambendo ad un recupero d’immagine (!?). In fondo ha dato modo di pensare che questo modo di agire non gli è del tutto estraneo, anche tenuto conto che si tratta di un gesuita argentino!
j'espère que je me trompe, lei che ne pensa?