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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»

«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)

La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI





Reverendo Padre, in questa gravissima epidemia, di cui al momento non si può conoscere né la portata né la durata, la Chiesa fa riferimento ad alcuni articoli del CDC e delle CCC da Lei citati e ne stabilisce l’applicazione – diciamo così – a tempo indeterminato. Mi chiedo: era possibile ricorrere agli stessi articoli anche per risolvere i problemi delle regione amazzonica, invece di proporre nel Documento Finale il ricorso ai viri probati e al diaconato femminile?
Capisco che sono situazioni di emergenza causate da motivi differenti (lì la scarsità di sacerdoti e vocazioni per una zona vastissima, qui il timore del diffondersi di un’ epidemia), tuttavia in entrambi i casi i fedeli si trovano nelle condizioni di non poter accedere alle Messe e ai Sacramenti… tra l’altro, nel nostro caso – qui in Italia- la soluzione è stata individuata con una immediatezza sorprendente, addirittura quando ancora la situazione non sembrava così grave (e magari si potevano trovare soluzioni alternative), il che ha destato non poco sconcerto tra i fedeli. Oltre a tutto, come al solito i media hanno trattato l’argomento con estremo pressapochismo. La ringrazio in anticipo per la Sua risposta