Cari Cugini d’Oltralpe, stando così le cose, molto semplicemente, ridateci la Gioconda

CARI CUGINI D’OLTRALPE, STANDO COSÌ LE COSE, MOLTO SEMPLICEMENTE, RIDATECI LA GIOCONDA

Non mi straccio le vesti in nome del sacrilegio, non di questo si tratta. Le vesti me le straccio per l’aborto inserito in Costituzione. Terribile. In questo caso, teniamoci pure addosso le vesti, nonostante l’afa, e chiediamoci: cosa c’entra la carnevalata con le Olimpiadi?

Attualità

Autore
Anna Monia Alfieri, I.M. 
Cavaliere della Repubblica Italiana

             

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In sostanza è questo che ho pensato, quando ho visto, all’interno della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, il carro con la parodia, chiamiamola così, dell’ultima cena di Leonardo (cfr. Avvenire, QUI e QUI).

Non mi straccio le vesti in nome del sacrilegio, non di questo si tratta. Le vesti me le straccio per l’aborto inserito nella Costituzione Francese. Terribile. In questo caso, teniamoci pure addosso le vesti, nonostante l’afa, e chiediamoci: cosa c’entra la carnevalata con le Olimpiadi, cui prodest?

Si è voluto ribadire il carattere laico dello Stato? Laicità non vuol dire cattivo gusto o dissacrazione della cultura. Credo che si sia trattato di una brutta pagina della storia delle Olimpiadi e della Francia, in generale della cultura occidentale, visto anche il silenzio pressoché generale. Del resto tutti, mi correggo, quasi tutti — perché chi non è allineato con la cultura dominante deve stare zitto, pena l’accusa di essere oscurantista — hanno il diritto di dire la loro, indipendentemente dalla forma che è sempre sostanza.

Ancora un’altra considerazione, questa, lo ammetto, suoresca, del resto appartengo anch’io alla categoria: vedendo quelle immagini ho pensato a Carlo Magno, ho pensato alle pagine del Bossuet, così tanto amato dal Manzoni, ho pensato a Santa Teresa di Lisieux, ho pensato a Maritain, così apprezzato da San Paolo VI. Ma, soprattutto, ho pensato alla grotta di Lourdes che ancora attira pellegrini da tutto il mondo e che rimane segno di contraddizione per le intelligenze di tutti, anche laiche, quelle oneste, è ovvio.

Cari giovani, riflettete e rifiutate il cattivo gusto, l’ignoranza e il vilipendio della vera cultura che, per essere tale, è frutto di cuori e menti liberi e onesti. A noi che abbiamo ereditato tanta bellezza spetta il compito di custodirla e rispettarla. Se non ne siamo capaci, diamo ad altri il compito di farlo. Dunque, ridateci la Gioconda!

Milano, 1 agosto 2024

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