«Noi in Vaticano, qua in Vaticano…». Gli asini sileriani in cattedra e le ragadi anali
«NOI IN VATICANO, QUA IN VATICANO…». GLI ASINI SILERIANI IN CATTEDRA E LE RAGADI ANALI
Mister Silere non Possum è come una maestrina con la bacchetta in mano a caccia del minimo errore altrui, che si siede su vaso e, sebbene seduta, sbaglia mira e la fa fuori, salvo dar poi degli ignoranti e degli incompetenti agli altri […]
— Attualità —

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo
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Più molesto delle lacerazioni alla mucosa anale causata dalle ragadi, Mister Silere non Possum e i suoi anonimi blogghettari, alias «noi in Vaticano, qua in Vaticano…», nelle ultime settimane hanno dato il meglio di loro stessi nel distribuire patenti di «incompetenti, ignoranti, analfabeti, ladri di stipendi…» e via a seguire [cfr. QUI].
Bersagli privilegiati dei loro incessanti attacchi sono Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per le comunicazioni, Andrea Tornielli, direttore dei media vaticani, Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Non è la prima volta che la maestrina dispensatrice d’insulti si siede poi sul water, sbaglia mira e la fa tutta fuori, come in questo caso:
«Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, ha compiuto un gesto che esprime la sua devozione al santo Vescovo di Ippona, Agostino, fondatore dell’ordine al quale si era consacrato» [cfr. QUI].
Sant’Agostino, al secolo Aurelio di Tagaste, vissuto tra 354 e il 430, come vescovo favorì la fraternità e forme di vita comune tra i membri del clero in quanto servi di Dio, ma non fondò mai alcun ordine religioso. Agli inizi dell’anno Mille circolavano già da tempo tre regole attribuite a Sant’Agostino: la Regula consensoria, la Regula ante omnia fratres carissimi, la Regula ad servos Dei, nessuna delle quali è stata riconosciuta autentica, piuttosto ricavate da vari scritti e sermoni dell’Ipponate. Queste “antiche regole” sono dunque autentiche quanto possono esserlo le opere dello pseudo-Dionigi areopagita o la Donazione Costantiniana. Gli agostiniani, denominatisi tali in quanto ispirati alla spiritualità e alla teologia agostiniana e non certo perché Sant’Agostino fondò un ordine, nascono canonicamente nel 1244, otto secoli dopo la morte del Santo vescovo e dottore della Chiesa, in seguito all’unione in un’unica fraternitas di Eremiti sparsi per la Tuscia; unione promossa dal Cardinale Riccardo Annibaldi della Molara, con approvazione del Sommo Pontefice Innocenzo IV sancita con la bolla Incumbit nobis del 16 dicembre 1243. Solo allora si comincerà a parlare di Ordine Agostiniano, nel 1244.
La pia leggenda — ma di pia leggenda appunto si tratta — che fa risalire le origini dell’Ordine a Sant’Agostino, è quindi attendibile quanto la tesi peregrina dei fautori della neoscolastica decadente che per giustificare la filosofia di Aristotele posta da San Tommaso d’Aquino alla base speculativa del suo pensiero, giunsero a inventarsi che il filosofo di Stagira non era pagano come si pensava, perché aveva percepito e intuito Cristo quattro secoli prima l’incarnazione del Verbo di Dio (!?).
All’amico di vecchia data Andrea Tornielli, a Paolo Ruffini e a Matteo Bruni, ho rivolto una domanda molto personale: in che modo orinate? Hanno risposto di farlo in piedi davanti al water. In tal posizione può essere che, malgrado la migliore attenzione, qualche piccola goccia esca fuori senza volere, quando si gestisce una macchina mediatica internazionale complessa che con tempi frenetici pubblica in decine di lingue notizie che si susseguono veloci, rendendo talora inevitabile l’errore umano, la svista, o la notizia stessa che, una volta data, può richiedere di essere integrata o corretta. Invece, una maestrina con la bacchetta in mano a caccia del minimo errore altrui, che si siede sul water e, sebbene seduta, sbaglia mira e la fa fuori, salvo dar poi agli altri degli ignoranti, degli incompetenti e persino dei soggetti che abusano del titolo di teologi senza a suo dire esserlo, difficilmente è giustificabile; non lo è lei e non lo sono gli avvelenati che insultano a raffica sul suo blog senza metterci la propria faccia e il proprio nome, nascosti, come tutti i vigliacchi, dietro l’anonimato.
Dall’Isola di Patmos, 10 maggio 2025
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I nostri precedenti articoli:
– 31 marzo 2025 — L’ULTIMA PERLA DI SILERE NON POSSUM: «LA RESPONSABILITÀ DELL’ORDINARIO SUI PRETI INCARDINATI»? ALLORA FATE CACCIARE FUORI I SOLDI A CARDINALI E VESCOVI: DA ANGELO SCOLA A SEGUIRE ... (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 29 marzo 2025 — SEMPRE A PROPOSITO DI SILERE NON POSSUM: DAL “HOMBRE VERTICAL” AI “PIGLIANCULO” E “QUAQUARAQUÀ” DI LEONARDO SCIASCIA (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 21 marzo 2025 — SILERE NON POSSUM E LA STORIA DI QUELLA SARTINA CONVINTA DI POTER DARE LEZIONI DI ALTA MODA A GIORGIO ARMANI (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 12 febbraio 2025 — L’OPOSSUM STA ALLA CONOSCENZA DEL VATICANO COME ÉVA HENGER STA ALLA CASTITÀ E COME IL SUO DEFUNTO MARITO RICCARDO SCHICCHI STA ALL’OPERA CONFESSIONES DI SANT’AGOSTINO (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 15 gennaio 2025 — AI CONFINI CLERICALI CON LA REALTÀ: LA DONNA SOFFRE DELL’INVIDIA FREUDIANA DEL PENE, L’OPOSSUM DELL’INVIDIA DI MATTEO BRUNI DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 20 gennaio 2025 — L’OPOSSUM IGNORA CHE UNA SUORA PUÒ DIVENTARE TRANQUILLAMENTE GOVERNATORE DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO, COME GIÀ LO FU GIULIO SACCHETTI (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 22 novembre 2024 — LA NOMINA EPISCOPALE DI RENATO TARANTELLI BACCARI. QUANDO GLI AFFETTI DA CARCINOMA AL FEGATO, CARICANO ALL’ATTACCO CHI TACER NON PUÒ (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 31 maggio 2024 — UNA NOTA DI PADRE ARIEL SUL SITO SILERE NON POSSUM: «MOLESTO COME UN RICCIO DI MARE DENTRO LE MUTANDE» (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 8 dicembre 2023 — A CHI SI RIFERISCE MARCO FELIPE PERFETTI AFFERMANDO DAL SITO SILERE NON POSSUM «QUA IN VATICANO … NOI IN VATICANO …», SE IN VATICANO NON CI PUÒ METTERE NEMMENO PIEDE? (per aprire l’articolo cliccare QUI)
– 14 ottobre 2023 — È MORTO L’ARCIABATE EMERITO DI MONTECASSINO PIETRO VITTORELLI: LA PIETÀ CRISTIANA PUÒ CANCELLARE LA TRISTE VERITÀ? (per aprire l’articolo cliccare QUI)
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