Dal Fascismo che ieri temeva la Chiesa e Pio XI, ai giovani politici che oggi ci ridono dietro. La Conferenza Episcopale Italiana e quell’impellente bisogno di rivedere le proprie priorità
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Io invece vedo una politica infinitamente meschina che cerca, sia da destra che da sinistra (ma queste espressioni significano ancora qualcosa?), di strattonare la Chiesa a proprio consumo per catturare voti in più. Allora fa comodo strumentalizzare crocifissi, Madonne, S. Messe (negate in periodo di covid) di cui fior di atei non possono più fare a meno e, soprattutto, il tiro al piccione nei confronti del Santo Padre setacciando ogni singola parola da Lui espressa nei contesti più disparati.
Dovremmo essere offesi da tutto ciò, se non per fede almeno per dignità.
Un Padre Ivano veramente memorabile.
onore alla sapienza!
Prima o poi anche i sostenitori di Bergoglio che magari lo criticano aspramente ma non lo mentono in discussione dovranno fare i conti con i frutti dei falsi profeti: Matteo 7,15.
La storia ha conosciuto papi discutibili ma la chiesa ha sempre preservato la dottrina e la fede e ha sempre difeso i principi non negoziabili. Difendendo questo governo che cerca di approvare il dl Zan Scalfarotto (e tanto altro) mette in pericolo i Cristiani perchè quel dl addita S. Paolo e altri martiri che hanno condannato la sodomia.
…ella …ella… ella … sento odore di ..nutella.
Quella Ferrero, sia chiaro, mica quella del prete siciliano fuori di melone.
Concordando con le sue riflessioni, mi chiedo e vi chiedo, cosa succedderebbe se un domani, dalla tornata elettorale uscisse vincitrice un’alleanza opposta a quella attualmente al potere? Sappiamo che l’attuale coalizione di governo, tenuta in vita se vogliamo anche in deroga ad una sana prassi democratica, incontra le simpatie della CEI. Non e’ forse questo sbilanciamento un’imprudenza? Non e’ forse irrispettoso nei confronti dei cattolici che non si sentono affini all’attuale ideologia al potere in Italia? E’ o non e’ quella parte di italiani, lontani dall’attuale linea di governo, parte costitutiva del gregge di Nostro Signore affidato ai vescovi del Bel Paese? Ancora, in tutto questo non appare forse la CEI un po’ dimentica di coloro i quali cercano dai pastori un nutrimento ben piu’ sostanzioso di quel pastone fatto di slogan e proclami terreni, oggi cosi’ in voga anche presso le piu’ alte gerarchie italiane?
Posso provare a spiegare l’attuale condotta della CEI come una speciale cura verso i politici al potere e verso il popolo che fa loro da seguito. E’ certo, infatti, che i pastori debbano avere in vista la salvezza di tutte, ma proprio tutte, le anime. Ma qui si rischia che dalla cura per i lontani si passi alla passione amorosa verso di essi! In una paradossale inversione di senso, per cui ci si fa prossimi ai lontani, e ci si allontana irrimediabilmente da quelli che sono oggi i piu’ vicini. Questo e’ infatti il mio piu’ grande timore che la nostra cara Conferenza finisca col diventare, per eterogenesi dei fini, strumento di divisione piuttosto che di…