«Chiesa Aperta» (XII puntata) — La preziosa opera di catechiste e catechisti durante l’emergenza del coronavirus

— i Padri de L’Isola di Patmos vicini ai fedeli in questa quarantena —

«CHIESA APERTA» (XII puntata) — LA PREZIOSA OPERA DI CATECHISTE E CATECHISTI DURANTE L’EMERGENZA DEL CORONAVIRUS

Offriamo ai nostri Lettori questo nuovo prezioso video del nostro stimato confratello Giovanni Zanchi, presbitero della Diocesi di Arezzo, affinché possa fungere anche da efficace e sapiente antidoto a tutti coloro che purtroppo, in questo momento di straordinaria crisi ed emergenza, non hanno trovato di meglio da fare che polemizzare, spesso anche in toni duri e aggressivi, contro le decisioni prese dai nostri vescovi per motivi di sicurezza a tutela della salute pubblica: sospendere le sacre celebrazioni e in molti casi chiudere le chiese. Ricordiamo che la Chiesa, nei momenti di crisi ed emergenza, non è mai stata salvata dalle polemiche di coloro che si ergono in tutti i tempi ai più fedeli tra i fedeli o ai più puri tra i puri, ma dall’unità. Qualcuno ha scritto in questi giorni che «i vescovi stanno suicidando la Chiesa italiana». Purtroppo non ha capito niente dell’essenza della fede cattolica: la Chiesa “si suicida” attaccando i vescovi, anziché seguirli e sostenerli in un momento di così grave prova. 

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RIPRESE VIDEO E MONTAGGIO A CURA DELLA EMITTENTE TELESANDOMENICO (AREZZO)

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TESTO DEL VIDEO

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I testi del Padre Giovanni Zanchi, direttore del Centro Pastorale Culto Divino della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, non sono stati pensati come articoli ma come testi audio-narrativi. Abbiamo provveduto a trascrivere il testo audio per i nostri Lettori.

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Giovanni Zanchi

Benvenuti alla dodicesima puntata di Chiesa Aperta.

La finalità di questa modesta rubrica è sempre la medesima: aiutare a comprendere che La Chiesa rimane Aperta e operante, così come possibile, pure durante l’emergenza della pandemia; le chiese di pietra e di mattoni rimaste aperte anche se frequentate con difficoltà dai singoli fedeli, ne sono il segno.

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Oggi voglio con semplicità accennare ad un altro settore della Chiesa che continua ad operare con inventiva a gloria di Dio e per la santificazione delle anime; parlo dei catechisti, i quali perseverano in tutta Italia a collaborare con i vescovi, i parroci e i genitori nel ministero catechistico, escogitando nuovi modi di contatto con i bambini, i ragazzi, i giovani e gli adulti affidati alle loro cure e continuare per loro e con loro la formazione catechistica della fede.

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Nessuno o quasi ne parla ed effettivamente la vacua mentalità comune odierna non dà importanza all’educazione alla fede; ma considerando che l’attività della Santa Chiesa si esplica nelle tre grandi dimensioni della catechesi, della liturgia e della carità, si comprende quanto sia invece essenziale che anche nell’emergenza causata dalla pandemia l’opera catechistica non si interrompa e prosegua come possibile.

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In questo periodo nel quale gli studenti non possono recarsi a scuola, giustamente ci si preoccupa di continuare in qualche modo lo studio e molti insegnanti, non solo delle Università, si adoperano per assicurare la continuità didattica, impartendo lezioni agli studenti tramite i mezzi della comunicazione sociale. In questo periodo nel quale gli alunni del catechismo non possono recarsi in Parrocchia, anche molti catechisti cercano di raggiungere i loro catechizzandi in altro modo. Sappiamo bene che il metodo catechistico non ricalca semplicemente quello dell’apprendimento scolastico, ma comunque esistono delle somiglianze fra i due, nella presente situazione accomunati dal ricorso alla didattica a distanza.

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Facciamo alcuni esempi: Innanzitutto segnalo che dal lunedì al sabato TV2000, il canale televisivo edito sempre dai Vescovi italiani, trasmette in 2 diversi orari la rubrica Caro Gesù. Insieme ai bambini: una striscia quotidiana di catechismo dedicata alla fascia di età dagli 8 ai 12 anni. Segnalo poi il portale internet che la Conferenza Episcopale Italiana ha aperto per informare sulle iniziative della Chiesa in tempo di pandemia e intitolato Chi ci separerà? [cf QUI]; vi sono riportate alcune “buone pratiche” avviate a distanza da molte Diocesi e comunità cristiane per fronteggiare l’emergenza catechistica.  Ce n’è per tutti: si va dalle proposte pensate innanzitutto per la catechesi in famiglia nel suo complesso, alla classica catechesi con bambini, ragazzi, adolescenti e giovani, comprese le persone con disabilità, alle esperienze celebrative in famiglia, fino ai commenti alla Parola di Dio per adulti. Infine ricordo i semplici catechisti parrocchiali che in ogni dove, senza assurgere agli onori delle cronache, si impegnano a diffondere video e testi.

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Chi ha voglia di continuare a far catechismo ha quindi solo l’imbarazzo della scelta e speriamo che ne approfitti il maggior numero possibile di persone, utilizzando proficuamente il tempo della forzata clausura domestica. Con la creatività catechistica di questi giorni, la Chiesa Aperta e continua ad essere vicina ai genitori cristiani i quali, non dimentichiamolo mai, sono gli originari, primi e propri catechisti dei loro figlioli.

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Infine è necessario ricordare una particolare categoria di catechizzandi, cioè i Catecumeni, ovverosia gli adulti non battezzati che si stanno preparando a diventare cristiani; tra di loro, vi sono molti stranieri residenti nel nostro Paese e ciò ci ricorda che la forma più importante di integrazione sociale è quella religiosa.

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La Quaresima è un tempo liturgico importante per tutti i cristiani e particolarmente per i catecumeni, i quali la Prima Domenica di Quaresima furono Eletti a ricevere i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia durante la prossima Veglia pasquale. Nel corso della Quaresima dovevano poi ricevere le grandi catechesi preparatorie, gli esorcismi, le consegne del Padre nostro e del Credo, l’unzione pre-battesimale.

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Purtroppo nella presente situazione ciò non è possibile e pure la loro Iniziazione cristiana mediante i Sacramenti è rimandata a tempi migliori, speriamo non oltre la prossima Pentecoste. Ma intanto la Chiesa è rimasta Aperta anche per loro e ogni Diocesi continua a curarne la formazione spirituale come possibile, secondo le indicazioni diffuse dall’Ufficio Catechistico Nazionale e comodamente consultabili in internet [cf QUI].

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Mediante questa rubrica televisiva vogliamo dunque contribuire a segnalare l’impegno delle famiglie, dei Parroci e dei catechisti i quali, sotto la guida dei Vescovi, in questo momento di grave difficoltà, proseguono con abnegazione e creatività nel tenere la Chiesa Aperta pure nel campo della catechesi. Questi zelanti ministri della Santa Chiesa sono un segno di speranza nel presente ed una risorsa essenziale per l’impegnativo futuro che ci attende come comunità cristiana.

A risentirci alla prossima puntata di Chiesa Aperta.

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Sansepolcro (Arezzo), 31 marzo 2020

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