Le Père Ariel a poursuivi le Saint-Siège et l'Ordre des Moniales Dominicaines devant la Cour européenne des droits de l'homme: «Je suis religieuse parce que je me sens comme telle»

PADRE ARIEL HA CITATO LA SANTA SEDE E L’ORDINE DELLE MONACHE DOMENICANE DINANZI ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO: «SONO UNA MONACA PERCHÈ TALE MI SENTO»

L’oltraggio omofobico della Madre Priora: «Père révérant, ce storico manicomio di Santa Maria della Pietà, che si trovava qui, in questa nostra zona, a Monte Mario, è stato chiuso definitivamente nel gennaio del 2000. Bien que nous, come monache domenicane, non possiamo fare niente per lei».

– Leggerezze estive dei Padri de L’Isola di Patmos –

AutoreTeodoro Beccia

Auteur
Théodoro Beccia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Mentre Roma era avvolta da una cappa di calore e il termometro segnava 40°, notre Père Ariel S. Levi di Gualdo si è presentato al Monastero dei Santissimi Domenico e Sisto in Santa Maria del Rosario, che si trova a Roma nel quartiere di Monte Mario, per chiedere alla Madre Priora di iniziare il noviziato in vista della sua professione dei voti religiosi come monaca domenicana.

Padre Ariel si sente una monaca e come tale va accolta e rispettata

La Madre Priora è stata inizialmente molto delicata e ha cominciato col dire:

«Reverendo Padre, in effetti fa molto caldo in questi giorni a Roma. Quindi non bisogna preoccuparsi più di tanto dinanzi a eventuali azioni, reazioni o peggio pretese del tutto sconsiderate, perché in alcuni soggetti il caldo può giocare veramente brutti scherzi, persino nei presbiteri».

Certainement pas. Determinato più che mai si è messo a spiegare che ciascuno di noi, aujourd'hui, non è tanto ciò che è o che appare di essere, ma ciò che sente o percepisce di essere. A tal proposito ha portato l’esempio delle Olimpiadi in Francia, dove uno, una o une pugile algerino definito iperandrogina (voir QUI, QUI) ha costretto una concorrente italiana a ritirarsi dalla competizione dopo pochi secondi, salvo essere letteralmente massacrata (voir QUI, QUI, QUI, etc…).

la pugile algerina Imane Khelif, indubbiamente e indiscutibilmente donna, come hanno spiegato molti giornalisti, dinanzi alla quale la concorrente italiana Angela Carini si è ritirata nel giro di pochi secondi dopo un solo cazzotto ricevuto da questa donna, indubbiamente e indiscutibilmente donna

Ormai spazientita la Madre Priora, sentendosi tra l’altro presa in giro da questo prete che pareva veramente fulminato nel cervello, ha sbottato:

«Reverendo Padre, ce storico manicomio di Santa Maria della Pietà, che si trovava qui, in questa nostra zona, a Monte Mario, è stato chiuso definitivamente nel gennaio del 2000. Bien que nous, come monache domenicane, non possiamo fare niente per lei».

A quel punto Padre Ariel è corso scioccato e piangente al Convento domenicano di Santa Maria Sopra Minerva per parlare con un anziano teologo di sua fiducia, Padre Daniel Ols. Dopo averlo ascoltato senza batter ciglio, l’anziano teologo ha fatto finta di niente, perché come risaputo i pazzi non vanno mai contraddetti. Con una scusa si è assentato e ha provveduto a chiamare il 118. Poco dopo è giunta un’autoambulanza della Misericordia a sirene spiegate con due infermieri nerboruti, uno dei quali aveva in mano una camicia di forza. Fuggito ai due prima che lo incartassero dentro quello strumento di contenzione, poco dopo ha chiesto asilo politico presso l’ambasciata LGBT del Muccassassina di Roma, dove è accorsa una squadra di avvocati amical che in questo momento lo stanno aiutando per citare in giudizio, con accusa di discriminazione, la Santa Sede e le Monache Domenicane presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

en conclusion: tra noi Padri de L'île de Patmos, capaci all’occorrenza a prenderci in giro anche da noi stessi e le Olimpiadi di Francia trasformate in un grottesco Fierté gai all’insegna dell’irrisione del Cattolicesimo (voir QUI); evento nel quale si è tentato di far vincere a ogni costo il mondo dell’irreale, corre questa differenza sostanziale: noi scherziamo destituendo di serietà ciò che non può essere trattato come serio, parce que ce n'est pas. D'autre part, au lieu, gli organizzatori di certi eventi olimpico-gallici vogliono imporre come vero e serio a tutti i costi ciò che rimane e che sempre rimarrà surreale e grottesco alla prova dei fatti. Per non parlare del pericolo, perché quello è tutto quanto un capitolo da trattare a parte, en fait, obbligare la società civile ad accettare le persone non per ciò che in realtà sono, ma per ciò che in modo del tutto surreale o capriccioso sentono o dicono di essere, è pericoloso, molto pericoloso …

Auguriamo una lieta estate ai nostri Lettori.

Velletri di Roma, 2 août 2024

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Les Pères Patmos Island

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1 réponse
  1. orenzo
    orenzo dit :

    Attizzeremo i nostri fuochi per testimoniare che due più due fa quattro.
    Sguaineremo le nostre spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
    Noi ci ritroveremo a difendere non solo qualcosa di veramente credibile, come le virtù e la sensatezza della vita umana; cose che sono veramente credibili, perché SONO VERE; ma noi difenderemo qualcosa di più credibile ancora: cette immense, evidente, evidente, EVIDENTE universo che ci fissa in volto.
    Combatteremo per i prodigi visibili precisamente PERCHÈ SONO VISIBILI.
    Guarderemo l’erba e i cieli straordinari con un coraggio più straordinario ancora.
    Perché noi saremo coloro che hanno visto.
    E PROPRIO PER QUESTO hanno creduto.
    Gilbert Keith Chesterton era un profeta che vedeva già il mondo di oggi?

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