Um sonho do qual ganha vida a realidade divina da redenção do homem

Homilética dos Padres da ilha de Patmos
UN SOGNO DAL QUALE PRENDE VITA LA DIVINA REALTÀ DELLA REDENZIONE DELL’UOMO
Nel sogno di Giuseppe l’Angelo può parlare con serenità e tranquillità in nome di Dio. Por que José, cujo coração já está preparado para acolher a Deus, adesso può comprendere i dettagli del piano divino alla luce della fede.

Autor:
Gabriele Giordano M. Scardocci, o.p.
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Cari Lettori e amici de A Ilha de Patmos,

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tutti abbiamo dei sogni. Siamo uomini e tendiamo sempre ad accogliere i nostri desideri e le nostre aspirazioni più profonde. Dunque abbiamo un fine, uno scopo più grande e ben preciso che orienta tutte le altre scelte più piccole e quotidiane. Tutti i nostri sogni tendono a umanizzarci e renderci migliori perché attraverso di essi riflettiamo, ci mettiamo alla prova e siamo disponibili a metterci in gioco.
José também aveva il suo sogno. Sposare la sua fidanzata, Maria. Gli mancava poco al passo della celebrazione rituale delle nozze. Ma Giuseppe si rende conto che Maria è incinta. Assim, improvvisamente, si trova dentro un dramma. Il suo sogno si spezza. Quello che tanto aveva desiderato e atteso non potrà più avverarsi. Maria non potrà essere sua sposa. Superato però lo scoramento iniziale, Giuseppe non si perde d’animo. Con giustizia verso Dio e verso la stessa Maria, si pone in obbedienza alla legge del Deuteronomio: per evitare la lapidazione decide di scrivere una lettera per rompere il fidanzamento in modo discreto e riservato. Dio va in aiuto a Giuseppe e in sogno gli manda un Angelo. Ecco allora che Giuseppe può abbandonare il suo sogno per entrare nel sogno di Dio. Nel sogno di Giuseppe l’Angelo può parlare con serenità e tranquillità in nome di Dio. Por que José, cujo coração já está preparado para acolher a Deus, adesso può comprendere i dettagli del piano divino alla luce della fede.
Giuseppe viene a sapere dall’Angelo che deve dare il nome al figlio di Dio. A quel figlio così speciale, voluto dall’Eterno Padre, prima persona della Trinità, Giuseppe è chiamato a dare il nome. Il dare nome implica avere la patria potestà e offrire la paternità legale. E Gesù è figlio di Giuseppe per via legale. (D)are il nome vuol dire che Dio affida a Giuseppe un compito importantissimo: annunciare al mondo che Gesù, quel bambino giunto così misteriosamente nella sua vita, è Dio che salva il mondo intero. Giuseppe diviene così il primo annunciatore del nome di Dio che offre l’annuncio di salvezza. Finalmente si adempie e realizza il sogno di Dio preannunciato in Isaia [cf.. 7,14]. Quando Giuseppe si sveglia ha nel cuore la chiave di volta di quel sogno spezzato. Ha guadagnato tutto centuplicato, nel sogno di Dio che si realizza in lui. Così prende Maria con sé, come marito fedele, sposo affettuoso e uomo attento e preciso nel suo lavoro e custodisce la sua sposa. Insieme a Maria si prende cura e custodisce quel bambino così misterioso. Con Maria gli insegna le pratiche della fede ebraica. Giuseppe nella sua leale castità è padre fecondo e autentico per questo figlio così misterioso.
Il sogno di Dio supera quello umano di Giuseppe. Ed è ancora più bello e inatteso. Scrive la biblista Rosalba Manes:
«Con Giuseppe l’uomo torna ad essere come la Genesi ce lo presenta prima del peccato: cultore e custode dei doni di Dio»
Questo può avvenire nelle nostre vite. Quante volte dobbiamo abbandonare progetti e sogni. Con fatica ci riusciamo. Ma se lasciamo tutti i progetti entrando nel sogno di Dio, non perderemo niente ma avremo tutto centuplicato.
Pedimos ao Senhor di far entrare le nostre vite nel Suo Sogno, per diventare tutti dei piccoli Giuseppe e Maria, e con la grazia che abbiamo ricevuto, donare al mondo la salvezza di Dio.
Que assim seja.
santa maria novela em Florença, 18 dezembro 2022
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