COINCIDENTIA OPPOSITORUM. TRA UTOPIA E INTEGRALISTI CATTOLICI SESSUOFOBICI Certi tristi personaggi sono capaci a criticare due omosessuali che, vuoi per mancanza di pudore, vuoi per stupida provocazione, si baciano in piena strada alla luce del sole appoggiati al muro di un palazzo, ma non si curano affatto, né si scandalizzano minimamente che sulle impalcature, al terzo e quarto piano di quello stesso palazzo sotto il quale due scandalosi omosessuali si baciavano, lavorino degli operai in nero, non ingaggiati e non assicurati, sotto-pagati e sfruttati. E non si dica che sono cose diverse, perché sono proprio gli ipocriti di tutti i tempi che posti con le spalle al muro tentano l’ultima disperata difesa del … ma sono cose diverse! ...
Premium Membership Required
You must be a Premium member to access this content.
HTTPS://i0.wp.com/isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/11/Padre-Simone-Pifizzi-piccola-isola.jpg?ajuste = 150% 2C150 & ssl = 1150150Padre SimoneHTTPS://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/01/logo724c.pngPadre Simone2024-11-06 13:34:342024-11-06 13:35:57Coincidência de opostos. Entre a utopia e os fundamentalistas católicos sexofóbicos
VAMOS EQUIPAR-NOS CONTRA ASSALTOS DEMONIAIS: A ARMADURA DE DEUS
(terceira parte)
Agora a possessão diabólica, da qual até o Senhor Jesus foi acusado é uma ação extraordinária, muito raro, dos quais a Igreja segue um procedimento e regras rigorosos para a sua certificação. Ma l’azione ordinaria, quotidiana, del Demonio è la tentazione che arriva a colpire l’uomo sia nel corpo che nella psiche.
– Catechesi –
Autor: Gabriele Giordano M. Scardocci, o.p.
Siamo entrati ormai da più di un mese in Autunno,il tempo è cambiato, l’estate è un ricordo e da poco abbiamo lasciato l’ora legale. Le giornate più corte e le piogge arrivate ci costringono a un abbigliamento più consono per proteggerci dal freddo o dalle intemperie.
È questo anche il periodo nel quale per le comunità cristianericomincia l’anno pastorale, si fanno progetti e si portano avanti iniziative collaudate o se ne inventano di nuove che coinvolgono tutti gli operatori. Fra questi annovero anche gli operatori digitali della pastorale che utilizzando le piattaforme social si impegnano nell’annuncio del Vangelo ai nostri contemporanei. A dispetto del tempo contrassegnato dalle foglie che cadono e dalla terra che chiede riposo, nella Chiesa in questo periodo è tutto un fermento di attività. Ricordo anche che si celebrerà il Giubileo e nel 2025 ricorderemo i 1700 anni dalla prima approvazione delNicea-Constantinopla Símbolo (Concílio de Nicéia, ano 325).
Em tudo issonon dobbiamo dimenticare il bene della nostra vita spirituale e riconoscere che essa può essere insidiata, se non addirittura messa a repentaglio da molti avversari, in particolare dagli assalti del Demonio e delle forze spirituali che lo servono. A tal proposito ricordo che ho già dedicato due articoli a questo tema (WHO e WHO), i quali vorrei adesso ampliare trattando di come si possa affrontare questo combattimento spirituale. São, como eu disse no começo, per sopperire alle rigidità del periodo più freddo ci vestiamo adeguatamente, in che modo dobbiamo coprirci per difenderci dagli assalti demoniaci, dalle tentazioni e trappole che ci parano davanti?
Nel mio primo articolosul tema (cf.. WHO) presi spunto da un passo della Lettera agli Efesini, nel capitolo sesto, che qui vorrei riprendere per capire come dobbiamo corazzarci per far fronte agli assalti di cui si diceva. Il brano è questo:
«Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, assim: attorno ai fianchi, a verdade; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio» (Ef 6, 11-17).
L’autore della Lettera agli Efesinidice chiaramente che la nostra battaglia non sarà contro le persone, anche se sperimentiamo quasi quotidianamente che la vita è un combattimento, bensì si concentrerà contro le potenze del male che si scatenano minacciose e subdole, fuori e anche dentro di noi. Dentro Efésios 6,12, em particular, si parla di un triplice combattimento: contro i Principati e le Potenze; contro i dominatori di questo mondo tenebroso; contro gli spiriti del male che abitano nelle «regioni celesti». Si tratta di avversari molto potenti, forze malvagie che sorprendentemente abitano in cielo ma sono al servizio di Satana. Una struttura diabolica di dimensioni cosmiche, in un sofisticatissimo sistema di potere del Male altamente organizzato. In questa prospettiva la vita dei credenti diventa una battaglia sostenuta solo con l’armatura di Dio che consente di «resistere alle insidie del diavolo» (Ef 6,11), il quale si adopera con ogni astuzia per separare l’uomo da Dio. Egli è un esperto tentatore e seduttore, una belva che «come leone ruggente va in giro cercando chi divorare». (1 PT 5,8). A questo punto l’invito è resistere. Mas como? Non è sufficiente la nostra intelligenza e neppure le nostre povere forze. Occorre equipaggiarsi, assim, dell’armatura che ci viene offerta da Dio. Efesini parla di un’armatura completa, in sei pezzi, ciascuno con un significato metaforico collegato ad una virtù e ad un dono dello Spirito.
La corazza, em tempos antigos, era un’importante armatura militareche i soldati indossavano per proteggere le parti vitali del corpo, em particular, o coração, i polmoni, il fegato. Essa era una sorta di rivestimento solido di metallo e cuoio che dava un doppio strato di protezione, perché si indossava sopra ciò di cui si era già vestiti. Già nell’Antico Testamento la corazza è ricordata come arma militare (1 Ré 22,34; 2 Cr 18,33; 1 Mac 3,3; Fornece 51,3), come simbolo di forza animalesca, difficile da abbattere (GB 41,5). Un riferimento biblico molto conosciuto è quello che riguarda il giovane Davide quando va ad affrontare il forte Golia. Este
«Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo» (1Sam 17, 5).
Davide, em vez de, gli va incontrodopo essersi liberato dell’elmo di bronzo posto sul capo e della corazza con cui Saul l’aveva rivestito.
«Davide disse a Saul: “Non posso camminare con tutto questo, perché non sono abituato”. E Davide se ne liberò» (1 Sam 17,38).
La corazza di Goliaè simbolo di forza bruta e violenta; quella che Saul cede a Davide è uno strumento umano di difesa della propria vita dinanzi al nemico. Questa medesima corazza indossata da Davide gli impedisce però il movimento, simbolo com’è della fiducia nelle sole proprie capacità umane anziché in Dio, l’unico che può salvare il suo popolo. Davide senza «corazza» è simbolicamente rivestito dalla fiducia che lo protegge più di una armatura di stampo militare e permette al Signore di donare la vittoria al suo popolo. Lo stesso Dio fra l’altro, si legge nell’A.T., è rivestito con corazza potente ed efficace che abbatte il male (Vontade 35,2; Seiva 5,17- 18) e con essa riveste i suoi fedeli (Vontade 91,4).
L’autore della Lettera agli Efesini, no Novo Testamento,usa questa metafora militare per ricordare che il cristiano mentre lotta contro le forze malvagie che sorgono nella storia, non deve avere paura, né temere. Nel Battesimo egli è stato rivestito da una speciale corazza che protegge la sua persona. Essa, por outro lado, da quella che impediva a Davide di camminare, essendo dono di Dio che fa aderire a Lui, permette di camminare speditamente nelle sue vie. Il profeta Isaia aveva affermato: «Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l’elmo della salvezza» (É 59,17); così anche i battezzati in Cristo Gesù sono «rivestiti con la corazza della giustizia» (Ef 6,14) che però esclude, como eu estava dizendo., ogni forma di violenza verso il proprio prossimo. La corazza della giustizia, na verdade, è l’adesione convinta alla volontà di Dio. Essa coincide con la fede e la carità perché «noi che apparteniamo al giorno, siamo sobri, vestiti con la corazza della fede e della carità, e avendo come elmo la speranza della salvezza» (1Ts 5,8). Secondo San Paolo la giustizia e la fede unite alla carità proteggono nella lotta contro il male.
Venendo specificatamente ai sei elementi che compongono l’armatura,usati metaforicamente da Efesini, vediamo innanzitutto la cintura, che corrisponde alla verità. Bisogna cingere i fianchi per intraprendere il cammino. Anche Gesù «sapendo che era giunta l’ora di passare da questo mondo al Padre» (GV 13,1) si cinse i fianchi di un asciugatoio per lavare i piedi dei suoi discepoli. Nel nostro brano più che cingere i fianchi per servire i fratelli e farsi umili, occorre farlo per combattere. E il cristiano si riveste della verità, che nel senso biblico più originale e profondo corrisponde alla fedeltà di Dio.
Il pezzo forte dell’armatura è però la corazza,ossia la giustizia che rappresenta oltre che l’adesione alla volontà divina anche l’appassionata volontà di bene verso ogni essere vivente. Poi a seguire i calzari, necessari per intraprendere una lunga marcia per annunciare a tutti il vangelo. A questo punto occorre impugnare un’arma difensiva: lo scudo che per il cristiano è la fede, intesa come fiducia incondizionata nel Signore Gesù e nel Padre suo e nostro. Solo con questo scudo potremo contrastare tutte le «frecce infuocate del Maligno» e resistere a quel leone ruggente. Ma in questa lotta, come possiamo difendere la testa? Occorre indossare l’elmo, quello della salvezza. Il cristiano è chiamato a fare suo l’elmo stesso di Dio per mettere a riparo la propria testa dai pensieri funesti e negativi, contrastando ogni tentazione di scoraggiamento. Infine occorre prendere la spada: l’unica arma utile ad attaccare. È la Parola di Dio che uccide l’empio. Come Gesù impugna la «Parola di Dio» nel suo combattimento contro il diavolo che lo tenta nel deserto, non diversamente dobbiamo fare noi. Proprio le tentazioni vengono a provare se la decisione di seguire Dio e servire i fratelli è veramente consistente e la Parola ha il potere di smascherare anzitutto il nemico che è dentro di noi. Ci prepariamo dunque al combattimento contro il Male e le sue propaggini rivestendoci di fedeltà, justiça, fé, sicurezza in Dio e della Sua Parola che, come dice la Scrittura è: «efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio» (EB 4,12).
Prima del nostro brano, l’autore della Lettera agli Efesiniaveva invitato i cristiani
«ad abbandonare [...] l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli [...] e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità» (Ef 4,22.24).
A questo uomo che ha rivestito l’abito nuovo nel Battesimo,per lo Spirito Santo che ha ricevuto, l’Apostolo Paolo presenta tutto un elenco di difetti da evitare e alcuni consigli positivi molto importanti. Poco prima San Paolo aveva anche detto di pregare Dio affinché conceda ai cristiani:
«di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito» (Ef 3,16).
Afinal, nel passo che abbiamo preso in esame,l’Apostolo, usando la metafora dell’equipaggiamento militare dell’epoca, esorta il cristiano ad essere pronto alla battaglia contro le potenze del Maligno, quando esse tenteranno di farlo desistere dal cammino intrapreso. Elas, come il giovane Davide prima ricordato, il quale vinse fidandosi più dell’aiuto di Dio che delle sue forze, potrà resistere, respingendo gli assalti delle potenze contrarie e, insieme al Cristo, alla fine sconfiggerle.
In un prossimo articolovorrei ancora riflettere sugli elementi che compongono il nostro armamento spirituale, in particolare quelli che ci permettono di controbattere le cariche del maligno e di offenderle: «l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio».
Inscreva-se em nosso canal Jordânia a clube teológico dirigido por Padre Gabriele clicando na imagem
OS ÚLTIMOS EPISÓDIOS ESTÃO DISPONÍVEIS NO ARQUIVO: WHO
.
Visite as páginas de nossa loja livro WHO e apoie nossas edições comprando e distribuindo nossos livros.
.
.
.
______________________
Queridos leitores, esta revista exige custos de gestão que sempre enfrentamos apenas com suas ofertas gratuitas. Aqueles que desejam apoiar nosso trabalho apostólico podem nos enviar sua contribuição pela maneira conveniente e segura PayPal clicando abaixo:
Ou se preferir, você pode usar o nosso conta bancária em nome do: Edições A ilha de Patmos
Agência n. 59 De Roma
IBAN: IT74R0503403259000000301118
Para transferências bancárias internacionais:
Código SWIFT: BAPPIT21D21
Se você fizer uma transferência bancária, envie um e-mail para a redação, o banco não fornece seu e-mail e não poderemos enviar uma mensagem de agradecimento: isoladipatmos@gmail.com
Agradecemos o apoio que deseja oferecer ao nosso serviço apostólico.
Os Padres da Ilha de Patmos
.
.
.
HTTPS://i0.wp.com/isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2021/09/padre-Gabriele-piccola.png?ajuste = 150% 2C150 & ssl = 1150150Padre GabrielHTTPS://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/01/logo724c.pngPadre Gabriel2024-11-04 23:28:532024-11-04 23:28:53Vamos nos equipar contra ataques demoníacos: a armadura de Deus (terceira parte)
A OBRA DO DIABO NA HISTÓRIA DO HOMEM: LA TENTAZIONE COME BATTAGLIA QUOTIDIANA
(segunda parte)
Agora a possessão diabólica, da qual até o Senhor Jesus foi acusado é uma ação extraordinária, muito raro, dos quais a Igreja segue um procedimento e regras rigorosos para a sua certificação. Ma l’azione ordinaria, quotidiana, del Demonio è la tentazione che arriva a colpire l’uomo sia nel corpo che nella psiche.
Tempo fa ho dedicato un articolo alla figura del Demonio,dopo che in Sicilia, nel febbraio di quest’anno, è stato compiuto un efferato delitto dove l’uccisore, per spiegare il suo gesto insano, si nascondeva dietro il motivo che in casa sua, nei suoi familiari, ci fosse questa oscura presenza (WHO).
Ho continuato a riflettervi soprae trovo sia prudente oltre che ragionevole aggiungere alcune parole sulla tentazione, che appare come la via ordinaria attraverso la quale Satana agisce fra gli uomini, ponendo inciampi, in virtù del suo essere lui per primo disobbediente e mentitore. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica, ai n. 395, questi viene definito come uno spirito dotato di una potenza limitata:
«La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (RM8,28)».
Ritengo sia giusto tornare a riflettere sul significato della tentazione,perché tale argomento sembra sparito dall’orizzonte della vita cristiana, em vez de, às vezes, si cerca di sminuire la responsabilità personale in ordine al peccato. Quante volte abbiamo sentito pronunciare, a mo di burla, la celebre frase di Oscar Wilde: «Il modo migliore per liberarsi di una tentazione, è cedervi». Oppure di una nota frase di Gesù nel Vangelo si mantiene solo la prima parte: «Neanch’io ti condanno»; dimenticando che il testo prosegue con: "vontade’ e de agora em diante não peques mais ". O quando nel frasario quotidiano, a scusa di particolari peccati si suol dire: «La carne è debole».
Solo per accenno, avendo citato il celebre scrittore Oscar Wilde,vorrei ricordare che, nonostante i suoi trascorsi, le molte avventure omosessuali, egli mori da cattolico, dopo aver ricevuto da un sacerdote il Battesimo, l’assoluzione dai peccatio momento da mortee l’estrema unzione. Nella celebre letteraDe profundisindirizzata a un suo amante, Oscar Wilde non smette un attimo di rimproverarsi le debolezze dimostrate in ogni occasione e pronuncia la frase: «Il Cattolicesimo è la sola religione in cui valga la pena di morire».
Sempre per allentare la responsabilità personale nel peccare,a volte si arriva, in ambito religioso, a dare l’intera colpa al Diavolo. Oppure si ricorre, fuori dall’orizzonte di fede, ai processi psicologici per cui l’essere umano, siccome è tale, soggetto a pulsioni e desideri che spesso risalgono all’infanzia, è esente dal peccato; egli può autoassolversi senza intermediari, arrivando perfino alla rimozione della colpa stessa, in barba ad ogni etica della responsabilità. Cosa questa nella quale è pioniera la Psicoanalisi freudiana.
Comprendere cosa sia la tentazionevuol dire capire proprio questa umana fragilità. In un contesto religioso e specificatamente cristiano, vediamo che questa umanità soggetta a caducità non è stata condannata da Dio, mas sim, assunta da Verbo, la seconda persona della Santa Trinità, tanto che nel Credo si professa che Egli è: «Vero Dio e vero Uomo». Sappiamo infatti che Gesù stesso subì l’attacco della tentazione e portò la parola del perdono e della misericordia a tutti, lasciando la libertà all’uomo di poter anche disattendere questa proposta a proprio discapito.
Affrontare la tentazioneper noi esseri umani vuol dire intraprendere una guerra che combattiamo di frequente. E ci viene incontro proprio l’esempio del Cristo che ingaggiò col Demonio una battaglia finale. Secondo il racconto dei Sinottici, alla manifestazione pubblica della messianicità di Gesù nel battesimo fa immediatamente seguito il conflitto con il Demonio, il cui apice è raggiunto dalla versione lucana della seconda tentazione:
«E, conducendolo in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni dell’ecumene; e gli disse il Diavolo: “Ti darò tutta questa potenza e la loro gloria, perché a me è stata rimessa ed io la do a chi voglio; se tu dunque ti prostri davanti a me, sarà tutta tua”» (LC 4, 5-6).
È una sfida mortale.Gesù non può contestare l’affermazione di potere del Demonio, ma vi oppone la fede in un’altra potenza. A chi più tardi, facendo eco alle parole del demonio, lo accuserà di essere lui stesso un indemoniato, Vai responder:
«Ma se è con il dito di Dio che io scaccio i demoni, allora è giunto a voi il regno di Dio» (LC 11, 20).
Agora a possessão diabólica, da qual até o Senhor Jesus foi acusado é uma ação extraordinária, muito raro, dos quais a Igreja segue um procedimento e regras rigorosos para a sua certificação. Ma l’azione ordinaria, quotidiana, del Demonio è la tentazione che arriva a colpire l’uomo sia nel corpo che nella psiche.
Come affermava il Catechismosu menzionato, per i disegni misteriosi di Dio, questa attività tentatrice seppur limitata, pure è permessa, evidentemente per un fine superiore. Potremmo dire, para o bem das almas. La dinamica psicologica e spirituale della tentazione ha come fine il rovesciamento del reale rapporto fra noi e Dio. Il demonio facendoci apparire come buone cose che invece non lo sono, inducendoci al peccato, tenta di allontanarci dal Dio vivo e vero mettendo davanti ai nostri occhi realtà appetibili che sono in verità poveri idoli.
Queste dinamiche demoniachedella tentazione le possiamo rintracciare nel primo libro biblico della Genesi. È lì che troviamo narrata la madre di ogni tentazione, nel capitolo terzo dell’opera. Il testo ci mostra come si muove una tentazione che va a scapito dell’uomo e del suo originario rapporto col Creatore.
Innanzitutto la tentazione,nel suo primo movimento, si frappone fra l’uomo e il progetto di Dio su di lui, fino a corromperlo.
«Il serpente […] disse alla donna: “É verdade que Deus disse: Você não deve comer de nenhuma árvore do jardim?"» (Geração 3, 1).
Il tentatore si insinua così nel rapporto fra la creatura ed il Creatore,iniziando a porre dei dubbi sotto forma di domanda in un contesto di dialogo. Avviene qui il primo cedimento, il tranello nel quale cade Eva, perché risponde. Tutti gli autori spirituali, sulla scorta del testo biblico, avvisano che non bisogna dialogare col demonio, bensì tacitarlo, impedendo che inneschi un eventuale sospetto. L’unica voce che dobbiamo ascoltare è quella di Dio.
La prossima mossa,o secondo movimento di ogni tentazione, consiste nello stravolgimento morale di un bene, facendolo percepire come l’opposto:
«Il serpente disse alla donna: “Você não vai morrer de jeito nenhum! Pelo contrário, Deus sabe quando você comeu, seus olhos seriam abertos e você se tornaria como Deus, conoscendo il bene e il male”» (Geração 3, 4-5).
Una volta aperta una porta per il dialogoil Demonio non solo subdolamente si insinua e pone dubbi su Dio come pochi, ma stravolge il Suo insegnamento pervertendolo. È la fine della moralità e della ricerca del vero bene: far sembrare una scelta errata, un peccato, come la cosa più buona e ragionevole. Giunti a questo punto, come si può non cadere? Anzi tutto avviene con facilità. Perché il peccato ci è presentato come la via più vera e utile, salvo poi scoprire che invece è insidiosa e soprattutto ci allontana da Dio:
«Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, agradável aos olhos e desejável para adquirir sabedoria; ele pegou do seu fruto e comeu, então ela também deu um pouco para o marido, quem estava com ela, e ele também comeu."(Geração 3,6).
como observado, uscire poi dal tunnel della tentazione, una volta imboccato, è difficile se non impossibile. Eppure all’inizio dicevamo che non siamo soggetti senza libertà e responsabilità. Anche se beni indispensabili vengono minati da una minaccia come quella demoniaca, abbiamo la capacità, se non il dovere, di opporci. I Santi ed i maestri dello spirito ci hanno indicato alcuni mezzi i quali, se non ci fanno evitare di essere tentati, ci fortificano, ci donano quegli anticorpi che ci rendono quasi inattaccabili. Accennavo prima a non dare spazio al dialogo col demonio, che può essere, por exemplo, interno, nei nostri pensieri; e per fare questo occorre essere vigilanti.
a oração, sull’esempio di Gesù,aiuta molto nel non cadere nella tentazione. Essa ci allena alla vigilanza e ci prepara alle future difficoltà e lotte col demonio. Ma a volte è necessario anche fuggire dalla tentazione, come davanti ad un pericolo che ci sovrasta o che non possiamo controllare, un fuoco che divampa. I detti dei padri del deserto sono pieni di esempi di questo genere, quando erano tentati sulla loro fede genuina o sulla castità che avevano scelto. C’è un bellissimo quadro di Matthias Grünewald, conservato a Colmar in Francia, dove si vede il padre del deserto, Sant’Antonio abate, stiracchiato e assalito da ogni lato da bestie che rappresentano i demoni con le loro tentazioni. Ma non cede o demorde. Il resoconto delle battaglie di Sant’Antonio abate contro il demonio ci viene narrato in questi termini dal vescovo Atanasio di Alessandria che scrisse, avendolo conosciuto in vita, una biografia del santo anacoreta:
«Il posto sembrò esser sconquassato da un terremoto, ed i demoni, quasi abbattessero le quattro mura del ricovero sembravano penetrare attraverso esse, ed apparire in forma di bestie e di cose striscianti. Il posto si riempì improvvisamente di forme di leoni, orsi, leopardi, Mercado, serpenti, aspidi, scorpioni, ed ognuna di esse si muoveva in accordo alla sua natura».
Si è giustamente osservatoche le prediche sui demoni costituiscono
«… un grandioso esempio di psicologia cristiana, in cui le intemperanze umane vengono descritte sotto forma di demoni richiamati dagli abissi dell’inconscio, una sorta di Freud ante litteram con la potenza di Dostoevskij.» (Louis Goosen, Dizionario dei santi, Mondadori, 2000).
Da quanto detto finorarisulta evidente che, essendo l’umanità fragile, è facile per noi cedere al peccato in conseguenza di una tentazione. Eppure sappiamo da tutta la rivelazione che non possiamo essere tentati oltre le nostre capacità, che Dio è la nostra forza in qualsiasi circostanza. E se pure cadiamo, Dio ama l’uomo pentito e lo accoglie sempre nella sua grande bontà, come ci insegnano le parabole della misericordia che leggiamo nel Vangelo. Tanto che Gesù stesso ci chiede di imitarlo nel perdono del prossimo e di convertirci.
Cedere alla tentazione ed accettare passivamente il peccatonon appare solo come un atto grave di irresponsabilità e immoralità; direi anche che è un atto contro la bellezza e il valore della dignità e libertà che Dio stesso ci ha donato. La sua grazia ed il suo amore, che ci ha rivelato nel corso della storia della salvezza e sommamente nel Cristo Signore nostro ci spingono a liberarci dai lacci della tentazione per vivere abitualmente nella virtù.
In una prossima puntatapotremo analizzare meglio l’equipaggiamento dell’uomo virtuoso e quali armi abbiamo da Dio per combattere gli assalti demoniaci. Entretanto, per smorzare un po’ i toni seriosi, vi lascio con un consiglio di lettura, il bel libro di C.S. Luís, Le lettere di berlicche. Questo libro è un racconto satirico in forma epistolare in cui un diavolo anziano, «sua potente Abissale Sublimità il Sottosegretario Berlicche», istruisce suo nipote Malacoda, un giovane diavolo apprendista tentatore. Berlicche consiglia Malacoda su come assicurare la dannazione dell’anima di un giovane essere umano a lui assegnato, indicato come il «paziente», mentre Dio è il «Nemico». Così afferma saggiamente, nella premessa, il Lewis:
«Ci sono due errori uguali ed opposti nei quali la nostra razza può cadere a riguardo dei diavoli. Uno è non credere alla loro esistenza. L’altro è crederci, e nutrire un eccessivo e insano interesse in essi. Loro stessi sono ugualmente compiaciuti da ambedue gli errori e salutano un materialista o un mago con lo stesso piacere».
Inscreva-se em nosso canal Jordânia a clube teológico dirigido por Padre Gabriele clicando na imagem
OS ÚLTIMOS EPISÓDIOS ESTÃO DISPONÍVEIS NO ARQUIVO: WHO
.
Visite as páginas de nossa loja livro WHO e apoie nossas edições comprando e distribuindo nossos livros.
.
.
.
______________________
Queridos leitores, esta revista exige custos de gestão que sempre enfrentamos apenas com suas ofertas gratuitas. Aqueles que desejam apoiar nosso trabalho apostólico podem nos enviar sua contribuição pela maneira conveniente e segura PayPal clicando abaixo:
Ou se preferir, você pode usar o nosso conta bancária em nome do: Edições A ilha de Patmos
Agência n. 59 De Roma
IBAN: IT74R0503403259000000301118
Para transferências bancárias internacionais:
Código SWIFT: BAPPIT21D21
Se você fizer uma transferência bancária, envie um e-mail para a redação, o banco não fornece seu e-mail e não poderemos enviar uma mensagem de agradecimento: isoladipatmos@gmail.com
Agradecemos o apoio que deseja oferecer ao nosso serviço apostólico.
Os Padres da Ilha de Patmos
.
.
.
HTTPS://i0.wp.com/isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2021/09/padre-Gabriele-piccola.png?ajuste = 150% 2C150 & ssl = 1150150Padre GabrielHTTPS://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/01/logo724c.pngPadre Gabriel2024-07-03 22:37:392024-11-02 14:29:20A obra do Diabo na história do homem: tentação como uma batalha diária (segunda parte)
O DIABO ENTRE O CRIME, COCEIRA E REALIDADE EM 2024
(prima parte)
«Os seres humanos são anfíbios – metade espírito, metade animal [...]. Como espíritos eles pertencem ao mundo da eternidade, mas como os animais eles são habitantes do tempo"
Em fevereiro deste ano os meios de comunicação de massa anunciaram a terrível notícia de um homicídio familiar por motivos religiosos. Tudo se esgotou, com crueldade particular e brutal, para a Milícia Altavilla, na província de Palermo. Com o já consolidado espírito de pura coceira eu programa de entrevista grupos populares nacionais já falam sobre isso há algumas semanas, colocando pessoas completamente desprovidas de conhecimentos básicos sobre determinados assuntos para discutir nas salas de televisão.
Segundo fontes jornalísticas um homem mataria sua família, com exceção de sua filha de dezessete anos. Mais tarde, ele chamou a polícia para se entregar. O motivo do assassinato, sempre de acordo com as fontes, seria a presença demoníaca na casa.
Diante de tal tragédia, o que inicialmente me chocou muito, Achei que seria uma escolha melhor permanecer em silêncio e orar. Se, face a este episódio horrível, condenarmos veementemente este assassinato e o questionamento do Diabo por parte de pessoas exaltadas, ao mesmo tempo, não faz sentido julgá-los pelo seu estatuto religioso e pela sua fé, que só Deus sabe. Como um sacerdote, Frade e teólogo dominicano, porém, creio ser necessário esclarecer qual é a verdadeira natureza do Diabo, e distinguir entre a responsabilidade do anjo caído e a do homem.
Embora um texto sobre o diabo sempre atraia, É importante para mim escrevê-lo para despertar também a consciência e a responsabilidade pessoal no exercício da virtude. Quantas batalhas ocorreram na história da Itália? Pense nas Guerras Púnicas e em Cipião, sem a qual não teríamos tido a civilização romana, mas sim a cartaginesa. Pense na Segunda Guerra Mundial, quando os Aliados chegaram para libertar a nossa nação dos nazistas. Mas esta batalha nos envolve como filhos de Deus: somos todos responsáveis por nós mesmos, como pessoas, tanto do nosso bem comum como do dos outros. Um dos exemplos de aplicação do Bem Comum foi quando durante o Confinamento prometemos ficar em casa, permitindo a prática daquele Bem Comum que, segundo o ensinamento da Igreja, é «o conjunto daquelas condições de vida social que permitem tanto às comunidades como aos membros individuais, alcançar a perfeição de maneira mais completa e rápida » (Doutrina Social da Igreja, 346). Agora, uma das condições que todos alcançamos com nosso esforço virtuoso naquele momento foi acabar com a fase pandêmica o mais rápido possível para que todos os italianos pudessem se aperfeiçoar. Mas nós que somos chamados à vida de fé, nós também enfrentamos uma batalha especial. São Paulo nos fala sobre isso:
«Nossa batalha, na verdade, não é contra criaturas feitas de sangue e carne, mas contra os Principados e Potestades, contra os governantes deste mundo de trevas, contra os espíritos malignos que habitam nas regiões celestiais" (Ef 6, 12).
Esta batalha contra essas realidades espirituais, demônios chamando-os pelo nome, não é uma batalha de espadas, varinha mágica ou bruxaria. É uma batalha interna, espiritual de fato, em que o diabo tenta nos desviar do caminho descrito por Deus para nós. Vamos tentar fazer uma pequena descrição do diabo, que vemos pela primeira vez agindo contra Adão e Eva, primeiro em Gênesis 3.
«A serpente era a mais astuta de todas as feras feitas pelo Senhor Deus. Ele disse para a mulher: “É verdade que Deus disse: Você não deve comer de nenhuma árvore do jardim?”. A mulher respondeu à serpente: “Podemos comer dos frutos das árvores do jardim, mas Deus falou do fruto da árvore que está no meio do jardim: Você não deve comê-lo e não deve tocá-lo, caso contrário você morrerá". Mas a serpente disse à mulher: “Você não vai morrer de jeito nenhum! Pelo contrário, Deus sabe quando você comeu, seus olhos seriam abertos e você se tornaria como Deus, conhecendo o bem e o mal". Então a mulher viu que a árvore era boa para comer, agradável aos olhos e desejável para adquirir sabedoria; ele pegou do seu fruto e comeu, então ela também deu um pouco para o marido, quem estava com ela, e ele também comeu.".
O texto bíblico nos diz algo muito importante. O que sabemos ao ligá-lo ao Novo Testamento - e ao que a Doutrina Católica assumiu - é que Satanás e os anjos rebeldes desobedeceram a Deus. São Pedro nos explica:
«Na verdade, Deus não poupou os anjos que pecaram, mas ele os mergulhou em abismos escuros, mantendo-os cativos para julgamento" (2PT 2,4).
Teologia angélica e demoníaca oferece um estudo aprofundado do texto bíblico. O diabo é antes de tudo um anjo, um anjo que desobedeceu a Deus e caiu. assim, Ele tem as mesmas características naturais dos anjos, mas com algumas diferenças que veremos agora. Em primeiro lugar, o diabo, ser espiritual sem corpo, como todas as criaturas ele foi criado por Deus. No jargão técnico diz-se que é pura forma substancial sem matéria.
Como então explicar as aparições de anjos e demônios? Uma pergunta que é normal fazer, Os teólogos se perguntaram e depois ofereceram várias respostas. Segundo São Tomás de Aquino, o Diabo, quando aparece de uma certa maneira, É porque combina os elementos naturais e materiais: então diremos, por exemplo, que cria jogos de luz, vozes terríveis e imagens perturbadoras (PERGUNTA, eu, q. 41, a2, AD3). Não porque ele os tenha em sua natureza, mas porque é capaz de interagir com o mundo exterior e com os humanos.
Segundo o Padre Serge Thomas Bonino o Diabo é culpado do pecado do orgulho: na verdade, sendo uma entidade espiritual, ele queria um bem espiritual. O maior bem espiritual é obviamente ser como Deus. Mas o Diabo não quis ser como Deus por um dom da graça, explica São Tomás: ele realmente queria se tornar Deus. Resumidamente, diante de Deus, ele reivindicou o direito de ser chamado à participação divina (S. Bonino, Anjos e Demonios, Palavra e silêncio, 2007, 246 – 264). Isso nunca é um direito, É um dom da graça, que é oferecido pelo Senhor àqueles que se confiam a Ele. O diabo, segundo São Tomás ele era orgulhoso e não queria confiar-se a Deus, e ele então afirmou se tornar Deus. Por estas razões ele foi lançado na Geena, e a partir daí ele tenta puxar-se cada vez mais para dentro dele e para o Inferno. O Diabo age sobre os homens justamente para afastá-los de Deus e conduzi-los ao inferno, dimensão e “lugar” que são tudo menos metafóricos, mas real e acima de tudo eterno.
Apesar de serem campeões do orgulho e do egoísmo, todos os demônios se uniram, em um pacto de sujeição a Satanás, líder dos demônios, com o objetivo de afastar os crentes de Deus. Unido, em seu orgulho, eles sabem que são fortes. Mas nós não estamos sozinhos. Deus está conosco e só precisamos saber como eles agem: a tentação. A ação comum com a qual o Diabo nos impede e luta é tradicionalmente chamada de tentação.. No entanto, isso não significa que o Diabo realize ações por nós ou nos obrigue a realizá-las..
A tentação é a dimensão da solicitação e incitação ao pecado, ainda mais terrível. Tudo o que temos que fazer é lutar e resistir a este convite ao mal, fazendo uso da nossa liberdade e do nosso livre arbítrio., através do qual se pode cair em tentações diabólicas e resistir e rejeitá-las. É uma batalha desigual, mas não estamos sozinhos. A graça do Senhor nos ajuda. O diabo sabe bem disso e por isso tenta nos distanciar dele.
Clive Staples-Lewis ele soube dar voz a essa certeza do Diabo de uma forma excelente, quando em seu esplêndido trabalho As Cartas do Infernofaz o diabo dizer Screwtape:
«Os seres humanos são anfíbios – metade espírito, metade animal [...]. Como espíritos eles pertencem ao mundo da eternidade, mas como os animais eles são habitantes do tempo" (Cartas de Screwtape, capítulo 8).
Permaneçamos sempre fortes em sua graça, que recorremos especialmente nos sacramentos e na intimidade da oração. Com estas ferramentas não precisamos temer nada e nos tornarmos cada vez mais homens e mulheres de virtude.
Concluímos com a aparência: Demônio e coceira. Nossos editores Ariel Levi di Gualdo e Ivano Liguori, que na época treinava para exorcistas, eles sempre repetiam: «Do Diabo, em contextos televisivos e na imprensa, quanto menos falamos sobre isso, melhor '. Vamos esclarecer o que eles significam: quando ouvem os aspectos delicados da demonologia sendo abordados de maneira coceira programa de entrevistatelevisores, onde, no mínimo, algum padre ou religioso imprudente concorda em falar em um platéiapovoado com soubrette idosos colocados no papel de comentaristas improváveis e de secularistas mais ou menos agressivos e zombeteiros, ambos acabam sendo atacados por colmeias, e é completamente compreensível. Nenhum de nós deveria se prestar a fomentar, mesmo e apenas involuntariamente, certos jogos de coceira. Exceto para ser silenciado, se não for atacado depois de menos de meio minuto tentando em vão explicar o que não tem interesse nesses contextos televisivos, porque a única coisa que você almeja é coceira, a apresentação, não raramente o Lixo. Por esta razão, alguns sacerdotes deveriam evitar aceitar convites para aqueles salões de televisão onde é realmente impossível explicar certos temas delicados e oferecer esclarecimentos sobre eles.. É neste sentido que nossos dois irmãos afirmam: «Do Diabo, quanto menos falamos sobre isso, melhor '. O que quer dizer,: evitar, certos sacerdotes, prestar-se a fazer rir o Diabo, enquanto alguns de seus fiéis acólitos nunca perdem a oportunidade de colocar o padre ou o exorcista em dificuldades e depois expô-lo ao ridículo. Por que razão esta, a Associação Italiana de Exorcistas, ele tem repetidamente exortado padres e exorcistas a não aceitarem convites para programas de televisão e a evitarem falar sobre certos assuntos onde seja impossível discuti-los. Mas nem todo mundo ouve, como diz Al Pacino no final do esplêndido filme Advogado do diabo: «Vaidade... de todos os pecados é sempre o meu preferido».
Florença, 10 abril 2024
.
.
Inscreva-se em nosso canal Jordânia a clube teológico dirigido por Padre Gabriele clicando na imagem
OS ÚLTIMOS EPISÓDIOS ESTÃO DISPONÍVEIS NO ARQUIVO: WHO
.
Visite as páginas de nossa loja livro WHO e apoie nossas edições comprando e distribuindo nossos livros.
.
.
.
______________________
Queridos leitores, esta revista exige custos de gestão que sempre enfrentamos apenas com suas ofertas gratuitas. Aqueles que desejam apoiar nosso trabalho apostólico podem nos enviar sua contribuição pela maneira conveniente e segura PayPal clicando abaixo:
Ou se preferir, você pode usar o nosso conta bancária em nome do: Edições A ilha de Patmos
Agência n. 59 De Roma
IBAN: IT74R0503403259000000301118
Para transferências bancárias internacionais:
Código SWIFT: BAPPIT21D21
Se você fizer uma transferência bancária, envie um e-mail para a redação, o banco não fornece seu e-mail e não poderemos enviar uma mensagem de agradecimento: isoladipatmos@gmail.com
Agradecemos o apoio que deseja oferecer ao nosso serviço apostólico.
Os Padres da Ilha de Patmos
.
.
.
HTTPS://i0.wp.com/isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2021/09/padre-Gabriele-piccola.png?ajuste = 150% 2C150 & ssl = 1150150Padre GabrielHTTPS://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2022/01/logo724c.pngPadre Gabriel2024-04-10 23:03:282024-11-02 14:30:13O Diabo entre as notícias policiais, coceira e realidade no 2024 (prima parte)
Tive uma meia-irmã depois que meu pai se casou pela segunda vez. baixar pornografia Minha nova irmã é uma preguiçosa assistir pornografia Ele não vai à escola nem estuda. história de sexo Ele mata aula sempre que pode pornografia grátis É por isso que seus familiares estão tão bravos com ele pornografia brazzers Pensei em praticar esportes no jardim hoje, quando não há ninguém em casa histórias de sexo Por acaso vi minha irmã que não ia à escola escondida no quarto rokettube Eu gritei com ele e o forcei a ir para a escola pornografia turca Quando ele saiu de casa, comecei a praticar esportes no jardim. pornô Pouco tempo depois, recebi uma notificação no meu celular informando que o alarme da casa estava desativado. histórias de incesto Ela me convenceu a fazer sexo com ela nua na minha frente e seus discursos provocativos..
Gerenciar consentimento
Visão geral da privacidade
Este site usa cookies para melhorar sua experiência enquanto você navega pelo site. Fora destes, os cookies categorizados conforme necessário são armazenados no seu navegador, pois são essenciais para o funcionamento das funcionalidades básicas do site. Também usamos cookies de terceiros que nos ajudam a analisar e entender como você usa este site. Esses cookies serão armazenados no seu navegador apenas com o seu consentimento. Você também tem a opção de desativar esses cookies. Mas a desativação de alguns desses cookies pode afetar sua experiência de navegação.
Os cookies necessários são absolutamente essenciais para que o site funcione corretamente. Esses cookies garantem funcionalidades básicas e recursos de segurança do site, anonimamente.
Biscoito
Duração
Descrição
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 meses
Este cookie é definido pelo plug-in GDPR Cookie Consent. O cookie é usado para armazenar o consentimento do usuário para os cookies na categoria "Análise".
cookielawinfo-checkbox-funcional
11 meses
O cookie é definido pelo consentimento do cookie GDPR para registrar o consentimento do usuário para os cookies na categoria "Funcional".
cookielawinfo-checkbox-needed
11 meses
Este cookie é definido pelo plug-in GDPR Cookie Consent. Os cookies são usados para armazenar o consentimento do usuário para os cookies na categoria "Necessário".
cookielawinfo-checkbox-outros
11 meses
Este cookie é definido pelo plug-in GDPR Cookie Consent. O cookie é usado para armazenar o consentimento do usuário para os cookies na categoria "De outros.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 meses
Este cookie é definido pelo plug-in GDPR Cookie Consent. O cookie é usado para armazenar o consentimento do usuário para os cookies na categoria "Desempenho".
visualizado_cookie_policy
11 meses
O cookie é definido pelo plug-in GDPR Cookie Consent e é usado para armazenar se o usuário consentiu ou não com o uso de cookies. Não armazena nenhum dado pessoal.
Os cookies funcionais ajudam a realizar certas funcionalidades, como compartilhar o conteúdo do site em plataformas de mídia social, coletar feedbacks, e outros recursos de terceiros.
Os cookies de desempenho são usados para compreender e analisar os principais índices de desempenho do site, o que ajuda a fornecer uma melhor experiência do usuário para os visitantes.
Cookies analíticos são usados para entender como os visitantes interagem com o site. Esses cookies ajudam a fornecer informações sobre a métrica do número de visitantes, taxa de rejeição, fonte de tráfego, etc.
Cookies de publicidade são usados para fornecer aos visitantes anúncios e campanhas de marketing relevantes. Esses cookies rastreiam visitantes em sites e coletam informações para fornecer anúncios personalizados.