Per la Pace nella Chiesa

Theologica —

PER LA PACE NELLA CHIESA

Modernisti e lefebvriani sono entrambi impelagati nell’ideologia e prigionieri di una mentalità parziale ed unilaterale. Come Gesù Cristo, sia il modernista che il lefebvriano avverte: «Chi non è con me, è contro di me». Ma entrambi, per motivi opposti, sono al di fuori dell’alveo della sana dottrina, ciascuno ritiene di essere il vero cattolico e chi non è con lui, è il suo polo dialettico opposto […] Ora, alla radice di questi contrasti circa l’essenza dell’essere cattolico, sta ancora, dopo cinquant’anni, la gravissima questione ancora attuale, ossia quella del giusto giudizio da esprimere sul Concilio Vaticano II e sui suoi effetti nella Chiesa e, per conseguenza, quella della retta applicazione del Concilio.

Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli OP

 

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Giovanni Cavalcoli OP – Per la pace nella Chiesa


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2 commenti
  1. yr dice:

    Caro P. Cavalcoli,
    mi sembra che in ambito progressista il «disprezzo contro coloro che sono preoccupati di fissare l’essenza precisa dell’identità cattolica» derivi da un certo equivoco.
    Noto che oggi si concepisce il non essere d’accordo con una persona con il disprezzo contro quella persona. Quindi non dovremmo disprezzare gli atti di nessuno, né le sue opinioni, perché non possiamo giudicarlo.
    Quando parlo con giovani non cattolici ritengo che questo sia dovuto all’ignoranza di cosa sia il cattolicesimo. Non gliel’ha mai spiegato nessuno, e magari hanno conosciuto dei modernisti che «quelli sì che hanno capito tutto».
    Ma nei modernisti a cosa è dovuto? Secondo me è dovuto alla mancanza di virilità dell’uomo di oggi. Oggi non siamo capaci a confrontarci serenamente con chi la pensa diversamente da noi. Su internet non ci si trattiene dall’insulto. Ritengo che invece un vero uomo sia in grado di dissentire con chi gli sta di fronte con grande sincerità, rispetto, amore per la verità e amore per l’altra persona.
    La ringrazio per le sue spiegazioni tanto chiare quanto necessarie. Ma come vorrei che non lo fossero!

  2. Padre Ariel
    Matteo Rizza dice:

    Caro padre Giovanni caro padre Ariel, ho appena finito di leggere i vostri due articoli al termine di una giornata molto intensa e devo dirvi (senza essere frainteso perché dico sul serio e non scherzo) che voi riuscireste a scrivere un commento avvincente perfino all’elenco telefonico e a catturare l’attenzione dei lettori. Chirurgica l’analisi del padre Giovanni sulla pace nella Chiesa, lirico il commento del padre Ariel al prologo di efesini. Attendo anche un articolo del padre Livi che certo non tarderà, ho visto che il suo ultimo pezzo è stato riportato anche in francese, complimenti.
    I più sinceri auguri, in solo 4 mesi, di roba ne avete prodotta!

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